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Risultati da 301 a 315 di 635

Discussione: Piccoli paragrafi di libri amati...

  1. #301
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Ei fu

    Dal 5 maggio del Manzoni,

  2. #302
    Astensionista L'avatar di nahui
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    C'era stato un tempo in cui Swann le era piaciuto, e precisamente quello in cui lei non era "il suo tipo". A dir la verit�, "il suo tipo" lei non lo era stata mai, nemmeno pi� tardi. Eppure, allora l'aveva tanto, e cos� dolorosamente, amata. Pi� tardi, egli stupiva di questa contraddizione, se pensiamo quant'� alta, nella vita degli uomini, la proporzione delle sofferenze patite per donne che "non erano il nostro tipo". Forse ci� deriva da varie cause; anzitutto, proprio perch� quelle donne non sono "il nostro tipo", all'inizio ci lasciamo amare senza amare, e permettiamo cos� di attecchire nella nostra vita ad un'abitudine che non avremmo contratta con un'altra donna, che fosse stata "il nostro tipo" e che, sentendosi desiderata, si sarebbe resa preziosa, sarebbe stata avara di appuntamenti, non avrebbe preso in ogni ora della nostra vita un posto tale che, se pi� tardi vien l'amore, e lei ci viene a mancare, per un litigio, per un viaggio durante il quale ci lascia senza notizie, non uno, ma mille sono i vincoli che essa lacera in noi. poi, l'abitudine cos� contratta � di natura sentimentale, in quanto non c'� alla base un forte desiderio fisico; e, se nasce l'amore, il cervello lavora molto di pi�: c'� un romanzo in luogo d'una necessit�. Delle donne che non sono "il nostro tipo" non diffidiamo, lasciamo che ci amino e, se poi le amiamo anche noi, le amiamo cento volte pi� delle altre, senza nemmeno provare, accanto a loro, la gioia del desiderio appagato.
    Marcel Proust, Il tempo ritrovato.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  3. #303
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    questo era un genio vero
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #304
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Bellissime anche le pagine sulla scrittura e sui lettori. L'ho preso in biblioteca ma, come Pastorale Americana, merita un posto stabile a casa.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  5. #305
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    la cosa potente di quel brano di Proust � il modo in cui sintetizza un'esperienza di vita, o la precede e la suggerisce;
    mi accorgo di aver elaborato qualcosa del genere per anni, senza sapere se il fatto di aver letto quel passo abbia avuto influenza, bench� io debba averlo sepolto nell'inconscio da qualche parte;

    quello ha scritto una specie di Bibbia per i pellegrini degli stati mentali
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #306
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la cosa potente di quel brano di Proust � il modo in cui sintetizza un'esperienza di vita, o la precede e la suggerisce;
    mi accorgo di aver elaborato qualcosa del genere per anni, senza sapere se il fatto di aver letto quel passo abbia avuto influenza, bench� io debba averlo sepolto nell'inconscio da qualche parte;

    quello ha scritto una specie di Bibbia per i pellegrini degli stati mentali
    In realt�, ogni lettore, quando legge, � soltanto il lettore di se stesso. L'opera dello scrittore � soltanto una sorta di strumento ottico ch'esso offre al lettore per permettergli di scorgere ci� che forse, senza il libro, non avrebbe veduto in se stesso. il riconoscimento entro di s�, da parte del lettore, di quel che il libro dice � la prova della verit� di questo, e viceversa...
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  7. #307

    impossibile

    Come si fa a recuperare un pezzo che ti � piaciuto di pi�! Il libro piace nella sua totalit�! ci provo
    ...Invano. Io pensavo alla fanciulla. La mia carne aveva dimenticato il piacere, intenso, peccaminoso e passeggero (cosa vile) che mi aveva dato il congiungermi con lei; ma la mia anima non aveva dimenticato il suo volto, e non riusciva a sentire perverso questo ricordo, anzi palpitava come se in quel volto risplendessero tutte le dolcezze del creato. Avvertivo, in modo confuso e quasi negando a me stesso la verit� di quanto sentivo, che quella povera, lercia, impudente creatura che si vendeva (chiss� con quanta proterva costanza) ad altri peccatori, quella figlia di Eva che, debolissima come tutte le sue sorelle, aveva tante volte fatto commercio della propria carne, era tuttavia un qualcosa di splendido e mirifico. Il mio intelletto la sapeva fornite di peccato, il mio appetito sensitivo l'avvertiva come ricettacolo di ogni grazia. E' difficile dire cosa provassi. Potrei tentare di scrivere che, ancora preso dalle trame del peccato, desideravo, colpevolmente, di vederla apparire a ogni istante, e quasi spiavo il lavoro degli operai per scrutare se dall'angolo di una capanna, dal buio di una stalla, apparisse quella figura che mi aveva sedotto. Ma non scriverei il vero, oppure tenterei di porre un velo alla verit� per attenuarne la forza e l'evidenza. Perch� la verit� � che io "vedevo" la fanciulla, la vedevo nei rami dell'albero spoglio che palpitavano leggermente quando un passero intirizzito volava a cercarvi rifugio; la vedevo negli occhi delle giovenche che uscivano dalla stalla, e la udivo nel belato degli agnelli che incrociavano il mio errare. Era come se tutto il creato mi parlasse di lei, e desideravo, s�, di rivederla, ma ero pur pronto ad accettare l'idea di non rivederla mai pi�, e di non congiungermi mai pi� con lei, purch� potessi godere del gaudio che mi pervadeva quel mattino, e averla sempre vicina anche se fosse stata, e per l'eternit�, lontana. ...

  8. #308
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Tratto da? Devi citare il libro, Saras
    amate i vostri nemici

  9. #309
    Opinionista L'avatar di follemente
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    La scopata senza cerniera della Jong � troppo nota? Io la sto leggendo solo adesso e quello che mi affascina � proprio l'estraneit� fra i due personaggi, prima e dopo.

  10. #310
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Cito i passi pi� significativi, a mio avviso:

    La scopata senza cerniera � molto di pi� di una scopata pura e semplice. E' un ideale platonico. (...)
    Nella vera scopata senza cerniera, in quella di prima categoria non si arriva mai a conoscere l'uomo. Avevo avuto modo di notare che tutte le mie cotte svanivano come neve al sole appena facevo amicizia con l'uomo, appena cominciavo ad interessarmi genuinamente ai suoi problemi, appena mi decidevo ad ascoltre le sue lagne su sua moglie, o sulle ex-mogli, sulla madre, sui bambini. Dopo continuavo ad amarlo, ma la passione se n'era andata.(...)
    La scopata senza cerniera � assolutamente pura. Non ha motivazioni recondite. Non ci sono giochi di potere. L'uomo non "prende" e la donna non "d�". Nessuno sta cercando di far cornuto un marito o di umiliare una moglie. Nessuno sta cercando di provare qualcosa o di ottenere qualcosa da qualcuno. La scopata senza cerniera � la cos api� pura del mondo. E' pi� rara del mondo. Ed io non l'ho mai avuta.

  11. #311
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Donna

    Per tutte le violenze consumate su di Lei,
    per tutte le umiliazioni,
    per la sua intelligenza che avete calpestato, per il suo corpo che avete sfruttato,
    per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libert� che le avete negato,
    per la bocca che le avete imbavagliato,
    per le ali che le avete tarpato,
    per tutto questo
    "In piedi, Signori, davanti a una Donna"

  12. #312
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Il mio nuovo status di persona inesistente non era spiacevole, e mi ci cullai a lungo. Nel frattempo, quasi senza rendermene conto, passavo in rassegna le mie poche alternative. Dovevo cedere? Dovevo far finta di obbedire, e prendermi gioco del regime in gran segreto? Oppure dovevo lasciare il paese, come avevano gi� fatto molti miei amici? Dovevo forse ritirarmi in silenzio, come alcuni miei importanti colleghi? C'era qualche altra possibilit�?
    Finii per aggregarmi a un piccolo gruppo di appassionati che si riuniva per leggere e studiare i classici della letteratura persiana. Una volta alla settimana, la domenica sera, ci trovavamo in casa di uno di noi e per ore e ore studiavamo un testo dopo l'altro. Quel rito si ripet� per anni, anche a lume di candela, se c'era l'oscuramento, ogni volta in una casa diversa, a rotazione. Anche quando le divergenze politiche e caratteriali tendevano ad allontanarci, la magia dei testi ci univa. [...]
    Leggevamo a turno, a voce alta, e le parole sembravano salire in alto per poi ricadere su di noi come rugiada. Ascoltare quella lingua perfetta era una gioia quasi fisica, cui ci abbandonavamo increduli. Continuavo a domandarmi: quando l'abbiamo perduta, questa capacit� di dare estro e luce alla vita con la poesia? In quale preciso momento � andata smarrita? Ci� che avevamo adesso, quella retorica melensa, quelle iperboli putride e ingannevoli, era come un'acqua di colonia da quattro soldi.

    Leggere Lolita a Teheran, di Azar Nafisi.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  13. #313
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Stupenda, mi rammenta Assja Djebar.

  14. #314
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Sophie cominciava a mostrare i capelli scuri di sua madre e, se Charlie vedeva bene, la stessa espressione perplessa di affetto nei suoi confronti (pi� un filo di bava).
    "E cos�, io sono la Morte" disse, mentre tentava di mettere insieme un sandwich al tonno. "Il tuo papino � la Morte, tesoro". Controll� il pane, non fidandosi del meccanismo di espulsione (perch� a volte al tostapane piace prenderti per il culo).
    "La Morte" ripet�, mentre gli scivolava l'apriscatole e sbatteva la mano fasciata contro il piano di lavoro. "Dannazione!".
    Sophie gorgogli�, lasciandosi andare a un allegro mormorio da poppante che Charlie tradusse:Parla, papino.Per favore continua.
    "Non posso neppure uscire di casa per paura che qualcuno cada stecchito ai miei piedi. Sono la Morte, tesoro. Certo, tu adesso ridi, ma non ti ammetteranno mai in un buon asilo, con un padre che manda la gente al camposanto".
    Sophie fece una bolla di saliva, in segno di comprensione. Charlie fece uscire il pane con le mani. Era poco cotto, ma se l'avesse spinto di nuovo dentro si sarebbe bruciato, a meno che non l'avesse controllato ogni secondo, per poi toglierlo di nuovo a mano. Cos�, probabilmente adesso sarebbe stato infettato da un raro e debilitante agente patogeno dei toast poco cotti. La sindrome del tost pazzo! Fanculo a chi ha inventato il tostapane.

    Un lavoro sporco, di Christopher Moore
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  15. #315
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Quasi tutti abbiamo capito, ormai, che non bisogna giudicare le usanze antiche sul modello di quelle moderne: chi volesse riformare la corte di Alcinoo nell�Odissea sul modello di quella del gran Turco o di Luigi XIV, non sarebbe approvato dai dotti; e chi biasimasse Virgilio per aver rappresentato il re Evandro coperto di una pelle d�orso e accompagnato da due cani, mentre riceve degli ambasciatori, sarebbe un cattivo critico. I costumi degli antichi ebrei sono ancor pi� diversi dai nostri di quelli del re Alcinoo, di sua figlia Nausicaa e del buon Evandro.
    Ezechiele, schiavo presso i caldei, ebbe una visione accanto al fiumicello Chebar, che si perde nell�Eufrate. Non c�� da meravigliarsi che egli abbia visto animali con quattro teste e quattro ali, con piedi di vitello, n� delle ruote che andavano da sole e avevano in s� lo spirito di vita; anzi, questi simboli piacciono all�immaginazione. Ma molti critici si sono ribellati contro l�ordine che il Signore gli dette di mangiare, per trecentonovanta giorni, pane d�orzo, di frumento e di miglio, spalmato di merda. Il profeta esclam�: �Puah, puah, puah! la mia anima non si � ancora mai contaminata.� E il Signore gli rispose: �Ebbene io ti concedo sterco di bove invece d�escrementi d�uomo: impasterai di sterco il tuo pane.� Poich� non si usa affatto mangiare simile marmellata col pane, la maggior parte degli uomini trovano tali ordini indegni della maest� divina. Tuttavia bisogna riconoscere che la merda di vacca e tutti i diamanti del Gran Mogol sono perfettamente uguali, non solo agli occhi di un essere divino, ma a quelli di un vero filosofo; e in quanto alle ragioni che Dio poteva avere per ordinare al profeta una colazione simile, non sta a noi indagarle.
    Ci basta ricordare che questi comandamenti, che a noi sembrano bizzarri, non apparvero tali agli ebrei. � vero che, ai tempi di san Girolamo, la Sinagoga non permetteva la lettura di Ezechiele prima dell�et� di trent�anni; ma solo perch�, ne capitolo XVIII, egli dice che i figli non porteranno pi� l�iniquit� dei padri, e non si dir� pi�: �I padri mangiarono uva acerba, e i denti dei figli si sono allegati.� In questo, Ezechiele si trovava in aperta contraddizione con Mos� che, nel capitolo XXVIII dei Numeri, assicura che i figli si portano addosso l�iniquit� dei padri fino alla terza e quarta generazione. Ezechiele, nel capitolo XX, fa anche dire al Signore che Egli dette agli ebrei �precetti non buoni�. Ecco perch� la Sinagoga proibiva ai giovani una lettura che poteva far dubitare dell�irrefragabilit� delle leggi di Mos�.
    I censori dei nostri giorni sono ancor pi� disorientati dal capitolo XVI di Ezechiele: ecco come questo profeta si esprime per far conoscere i delitti di Gerusalemme. Egli finge che il Signore parli a una giovinetta cos�: �Quando tu nascesti, non ti fu reciso il cordone ombelicale, non fosti detersa con sale, eri ignuda, e io ebbi piet� di te. Sei diventata grande, il tuo seno s�� formato, t�� spuntato il pelo; io sono passato, t�ho vista, ho capito che era giunto il tempo degli amori; ho coperto la tua vergogna; mi sono steso su di te col mio mantello; sei stata mia: io t�ho lavata, profumata, ben vestita, ben calzata; t�ho donato una sciarpa di cotone, dei braccialetti, una collana; ti ho messo al naso una pietra preziosa, degli orecchini alle orecchie, una corona sulla testa ecc. Allora, confidando nella tua bellezza, hai fornicato per conto tuo con tutti i passanti� Hai costruito un bordello� Ti sei prostituita perfino sulle pubbliche piazze, aprendo le gambe davanti a tutti i passanti� Sei andata a letto con gli egiziani� e infine hai anche pagato i tuoi amanti, hai fatto loro dei doni perch� fornicassero con te�; e, pagando, invece d�essere pagata, hai fatto il contrario delle altre donne� Il proverbio dice: "Tale la madre, tale la figlia", ed � quanto si dice di te��
    Ancor pi� insorge il censore contro il capitolo XXIII. Una madre aveva due figlie, che avevan perduto di buon�ora la loro verginit�: la maggiore si chiamava Oolla, la minore Ooliba: �Oolla and� pazza per dei giovani signori, magistrati e cavalieri; fornic� con gli egiziani fin dalla sua prima giovinezza� Ooliba, sua sorella, fornic� ben pi� con ufficiali, magistrati e bei cavalieri; mise a nudo la sua turpitudine, moltiplic� le sue fornicazioni, ricerc� con ardore gli amplessi di coloro che hanno il membro grosso come quello di un asino, e che spandono la loro semenza come cavalli�� Queste descrizioni, che scandalizzano tanti cervelli deboli, stanno solo a significare le iniquit� di Gerusalemme e di Samaria: le espressioni, che ci sembrano troppo libere, non lo erano allora. La stessa ingenuit� si palesa senza timore in pi� di un passo della Scrittura. Vi si parla spesso di aprire la vulva; i termini che servono a indicare l�accoppiamento di B�oz con Ruth, di Giuda con la nuora, non sono affatto disdicevoli in ebraico, mentre lo sarebbero nella nostra lingua.
    Non ci si copre con un velo quando non ci si vergogna della propria nudit�; perch� a quei tempi si sarebbe dovuto arrossire nel nominare i genitali, se quando qualcuno faceva una promessa a qualcun�altro gli toccava, appunto, i genitali? Era un segno di rispetto, un simbolo di fedelt�, come in altri tempi, da noi, i signori dei castelli mettevano le loro mani tra quelle del loro sovrano. Noi abbiamo tradotto i genitali con �coscia�. Eleazaro mette la mano sotto la coscia di Abramo, Giuseppe mette la mano sotto quella di Giacobbe. Questo costume era antichissimo in Egitto. Gli egiziani erano cos� lontani dal ritenere indecente quel che noi non osiamo n� scoprire n� nominare, che portavano in processione un�enorme immagine del membro virile, chiamato phallum, per ringraziare gli dei della bont� che essi hanno di far servire questo membro alla propagazione del genere umano.
    Tutto ci� dimostra che le nostre convenienze non sono quelle degli altri popoli. In quale tempo, fra i romani, ci fu maggior civilt� che nel secolo di Augusto? Eppure Orazio non teme di scrivere: Nec metuo ne, dum futuo, vir rure recurrat. Augusto si serve della stessa espressione in un epigramma contro Fulvia. Un uomo che, fra noi, pronunciasse la parola che corrisponde a futuo sarebbe considerato come un facchino ubriaco. Questa parola e tante altre di cui si servono Orazio e altri autori, ci sembra ancora pi� indecente delle espressioni di Ezechiele. Liberiamoci da tutti i nostri pregiudizi quando leggiamo gli antichi scrittori, o quando viaggiamo in paesi lontani. La natura � la medesima dappertutto, e le usanze dappertutto diverse.
    N.B. Un giorno incontrai ad Amsterdam un rabbino cui era molto piaciuto questo capitolo: �Ah, amico mio,� mi disse, �quanto ve ne siamo grati. Avete fatto conoscere tutta la sublimit� della legge mosaica, il pasto d�Ezechiele, le sue belle attitudini quando giaceva sul fianco sinistro. Oolla e Ooliba sono ammirevoli; sono tipi, fratello mio, tipi che simboleggiano che un giorno il popolo ebreo sar� padrone di tutta la terra; ma perch� avete omesso tante altre cose che sono quasi della stessa forza? Perch� non avete rappresentato il Signore quando dice al saggio Osea, nel secondo versetto del primo capitolo: "Osea, prendi una puttana, e fa� con lei dei figli di puttana." Sono le sue precise parole. Osea si prese la ragazza, ne ebbe un figlio, poi una bambina, poi ancora un maschio: ed era un simbolo, un simbolo che dur� tre anni. "Non basta," disse il Signore, nel terzo capitolo, "devi prendere una donna che non sia solo dissoluta, ma adultera." Osea ubbid�, per� la cosa gli cost� quindici scudi e uno staio e mezzo di orzo; perch� voi sapete che nella terra promessa c�era pochissimo grano: Quale sar� il significato di tutto ci�?� �Non lo so,� risposi. �E io nemmeno,� disse il rabbino. Si avvicin� un gran dotto, e ci disse che erano ingegnose finzioni, molto affascinanti. �Ah, signore,� gli rispose un giovane istruito, �se volete delle finzioni, datemi retta, preferite quelle di Omero, di Virgilio e di Ovidio. Chiunque ama le profezie di Ezechiele merita di far colazione con lui.�

    Voltaire, Dizionario filosofico, voce "Ezechiele"
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

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