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Discussione: Piccoli paragrafi di libri amati...

  1. #526
    Opinionista L'avatar di Tiberio
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    Nonostante sia commerciale, pieno di errori e scritto in maniera media, questo libro mi è simpatico, per aver divulgato popolarmente la storia religiosa del dualismo maschile femminile, causato interesse a storie dimenticate, dato fastidio all'opus dei, essere stato vittima di un rogo di libri in Italia e Usa, riportato a galla il concetto di femminino sacro e avermi fatto comprendere il vero significato dell'ultimo film di Stanley Kubrick (anche se probabilmente nemmeno Kubrick capiva molto della storia narrata da Schinitzler).

    Uno dei libri che hanno segnato la cultura pop anni 2000 assieme alla saga di Harry Potter.


    **********


    Dal capitolo 74

    «Per la Chiesa delle origini» spiegò Langdon «l'impiego del sesso per comunicare direttamente con Dio costituiva una seria minaccia al suo potere. Smentiva le affermazioni della Chiesa, che si era proclamata unica via capace di portare a Dio. Perciò, per ovvie ragioni, si era data duramente da fare per demonizzare il sesso e presentarlo come un atto disgustoso e peccaminoso. E le altre principali religioni fecero lo stesso.» Sophie taceva, ma Langdon sentiva che cominciava a capire meglio il nonno. Curiosamente, lo studioso aveva fatto le stesse osservazioni durante una lezione, all'inizio del semestre. «Vi stupisce che abbiamo un atteggiamento conflittuale nei riguardi del sesso?» aveva chiesto agli studenti. «La nostra più antica eredità e la nostra stessa fisiologia ci dicono che il sesso è qualcosa di naturale, la via preferita per la completezza spirituale, ma la religione moderna lo condanna in quanto atto vergognoso, e ci insegna a temere il nostro desiderio sessuale come se venisse dalla mano del diavolo.» Aveva deciso di non sconvolgere gli allievi con la notizia che più di una decina di società segrete di tutto il mondo — molte delle quali assai influenti — praticavano ancora rituali sessuali e mantenevano in vita l'antica tradizione. Il personaggio di Tom Cruise nel film Eyes Wide Shut lo scopriva a proprie spese quando si introduceva clandestinamente in una riunione privata di newyorkesi ultraelitari e si trovava davanti a uno hieros gamos. Purtroppo il regista aveva sbagliato gran parte dei particolari, ma l'idea fondamentale era giusta: una società segreta si riuniva per celebrare la magia dell'unione sessuale. «Professor Langdon?» Uno studente in fondo aveva alzato la mano, speranzoso. «Intende dire che invece di andare in chiesa dovremmo fare più sesso?» Langdon aveva riso ma non aveva abboccato. Da quel che sentiva dire delle festicciole di Harvard, quei ragazzi facevano sesso in maniera più che sufficiente. «Signori» aveva detto, consapevole di camminare su un terreno minato «cercherò di offrire un suggerimento a tutti. Senza essere così temerario da incoraggiare i rapporti prematrimoniali, e senza essere tanto ingenuo da credere che tutti siate casti come angioletti, vi do un consiglio. che riguarda la vostra vita sessuale.» Tutti i maschi si erano sporti in avanti e l'avevano ascoltato con attenzione. «La prossima volta che vi troverete con una donna, scrutate nel vostro cuore e guardate se potete accostarvi al sesso come a un atto mistico e spirituale. Sfidatevi a trovare quella scintilla di divinità che l'uomo può raggiungere solo attraverso l'unione con il femminino sacro.» Tutte le ragazze avevano sorriso e annuito, con l'espressione esperta. I maschi si erano messi a ridacchiare in modo ambiguo e si erano scambiati battute stantie. Langdon aveva sospirato. Anche se erano abbastanza grandi per iscriversi all'università, quei giovanotti erano ancora dei bambini.

    (Dan Brown, Il codice da Vinci, 2003)
    Ultima modifica di Tiberio; 14-05-2020 alle 13:15
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  2. #527
    «I Signori del Mahamad rendono noto che, venuti a conoscenza già da tempo delle cattive opinioni e del comportamento di Baruch Spinoza, hanno tentato in diversi modi e anche con promesse di distoglierlo dalla cattiva strada. Non essendovi riusciti e ricevendo, al contrario, ogni giorno informazioni sempre maggiori sulle orribili eresie che egli sosteneva e insegnava e sulle azioni mostruose che commetteva – cose delle quali esistono testimoni degni di fede che hanno deposto e testimoniato anche in presenza del suddetto Spinoza – questi è stato riconosciuto colpevole. Avendo esaminato tutto ciò in presenza dei Signori Rabbini, i Signori del Mahamad hanno deciso, con l'accordo dei Rabbini, che il nominato Spinoza sarebbe stato bandito (enhermado) e separato dalla Nazione d'Israele in conseguenza della scomunica (cherem) che pronunciamo adesso nei termini che seguono: Con l'aiuto del giudizio dei santi e degli angeli, con il consenso di tutta la santa comunità e al cospetto di tutti i nostri Sacri Testi e dei 613 comandamenti che vi sono contenuti, escludiamo, espelliamo, malediciamo ed esecriamo Baruch Spinoza. Pronunciamo questo herem nel modo in cui Giosuè lo pronunciò contro Gerico. Lo malediciamo nel modo in cui Eliseo ha maledetto i ragazzi e con tutte le maledizioni che si trovano nella Legge. Che sia maledetto di giorno e di notte, mentre dorme e quando veglia, quando entra e quando esce. Che l'Eterno non lo perdoni mai. Che l'Eterno accenda contro quest'uomo la sua collera e riversi su di lui tutti i mali menzionati nel libro della Legge; che il suo nome sia per sempre cancellato da questo mondo e che piaccia a Dio di separarlo da tutte le tribù di Israele affliggendolo con tutte le maledizioni contenute nella Legge. E quanto a voi che restate devoti all'Eterno, vostro Dio, che Egli vi conservi in vita. Sappiate che non dovete avere con Spinoza alcun rapporto né scritto né orale. Che non gli sia reso alcun servizio e che nessuno si avvicini a lui più di quattro gomiti. Che nessuno dimori sotto il suo stesso tetto e che nessuno legga alcuno dei suoi scritti».
    Dichiarazione rabbinica autentica datata 27 luglio 1656 e firmata da Rabbi Saul Levi Morteira ed altri

  3. #528
    Nel pieno di una notte tarda e afosa
    io e la dama mia sulla vettura
    giungemmo in camporella in zona ascosa
    Poich'ella del guardon tenea paura
    prim'anco di sganciar lo tieni-seno,
    li vetri "a gazzettar" ebbi gran cura.
    Con fame astinenzial di mesi almeno
    tuffommi su di lei, ma, porca vacca!,
    mi pianto' nello sterno il manual freno
    Lo trauma intercostal l'ardor non fiacca,
    ma impervio é il fornicar dentro 'sta Panda,
    dannata imitazion di Fiat polacca

    ("Nel mezzo del casin di nostra vita" di Maurizio Lastrico)

  4. #529
    La quantificazione della natura, che ha portato a fornire di essa una spiegazione in termini di strutture matematiche, ha separato la realtà da ogni scopo inerente e, di conseguenza, ha separato la verità dal bene, la scienza dall'etica. Poco importa come la scienza possa ora definire l'oggettività della natura e le relazioni tra le sue parti, essa non puo' concepirla scientificamente in termini di "cause finali".Né ha più importanza che il soggetto possa svolgere un ruolo costitutivo più o meno ampio come punto d'osservazione, di misura e di calcolo, visto che egli non puo' svolgere il suo ruolo scientifico come agente etico, estetico o politico.
    Herbert Marcuse: "L'uomo a una dimensione" ( 6. Dal pensiero negativo al pensiero positivo. La razionalità tecnologica e la logica del dominio)

  5. #530
    Si chiamava Libertà. Un giorno scese per strada e prese a interrogare la gente che incontrava. Le risposte che ebbe furono di questo genere: «Fatevi i fatti vostri. – Non te ne incaricare. – Impicciati per te. – Lascia perdere. – Chi te lo fa fare? – Te l'ha ordinato il medico? – Ti pagano per questo? – Sei stanca di campare? – Ti puzza di vivere? – Attacca l'asino dove vuole il padrone. – Non fare la stupida. – Non ti mettere nei guai. – Gli stracci vanno per aria. – Passata la festa gabbato il santo. – L'oro non si macchia. – Sta' coi frati e zappa l'orto». Libertà disse: «Questa gente è molto saggia, non ha bisogno di me». Infatti cominciò a uscire meno e un giorno annunciò che se ne andava. Ai giornalisti che l'assediavano per conoscere i motivi della sua decisione rispose in modo alquanto enigmatico. Disse sorridendo: «La libertà va tenuta in continua riparazione».

    "La solitudine del satiro"
    Ennio Flaiano

  6. #531
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    «No, non ti libererai e non diventerai un altro, resterai quello che sei: con i dubbi, il continuo malcontento di te stesso, gli sterili tentativi di perfezionamento, le ricadute e l’eterna attesa d’una felicità alla quale non sei destinato e che non puoi conseguire».
    Lev Tolstoj, “Anna Karenina”

  7. #532
    "...voi guardate in alto, quando cercate l'elevazione. E io guardo in basso, perché sono elevato. Chi di voi sa a un tempo ridere ed essere elevato? Chi sale sulla montagna più alta ride di tutti i drammi seri e faceti..."
    Friedrich Nietzsche (Così parlò Zarathustra).

  8. #533
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    There is a popular cartoon that shows a mother talking to her child. “Honey,” she says, ”when you’ re older, I want you to be confident, assertive and independent. But right now I want you to be compliant, quiet and obedient.

  9. #534
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    Quando si evita a ogni costo di ritrovarsi soli, si rinuncia all'opportunità di provare la solitudine: quel sublime stato in cui è possibile raccogliere le proprie idee, meditare, riflettere, creare e, in ultima analisi, dare senso e sostanza alla comunicazione. Certo, chi non ne ha mai gustato il sapore non saprà mai ciò che ha perso, ha lasciato indietro, a cosa ha rinunciato.

    ZYGMUNT BAUMAN, Cose che abbiamo in comune. 44 lettere dal mondo liquido (Bari, Laterza 2012).

  10. #535
    Matilde Serao: "Il paese di cuccagna"/ Il battesimo di Agnesina Fragalà
    Nonno Fragalà giunse presto, a furia di soldi, a produrre il pasticcetto da tre soldi, la cosiddetta sfogliatella, la sfogliatella che si divide in due qualità: la sfogliatella riccia, larga, piatta, sottile, come fatta a scaglie finissime e croccante sotto i denti, mentre la piccola quantità di crema di cui è ripiena si liquefà sulla lingua; e la sfogliatella frolla, grassa, grossa, due dita alta, con la pasta che si sfarina, mangiandola, e con un fitto strato di crema dentro, che copre le labbra e le mascelle.

  11. #536
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Mikhail Bulgakov: Il Maestro e Margherita

    “Oh numi, miei numi! Quanto è triste la sera sulla terra! Come sono misteriose le nebbie sulle paludi. Chi ha errato in queste nebbie, chi ha molto sofferto prima di morire, chi ha volato su questa terra portando con se un peso insopportabile, lo sa. Lo sa colui che è stanco. E senza rammarico abbandona le nebbie della terra, le sue paludi e i fiumi, si abbandona con cuore leggero nelle mani della morte sapendo che essa soltanto gli darà quiete.”
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  12. #537
    OT
    @Signora Pazza
    E' evidente che in Russia non esistevano le sfogliatelle calde.
    La letteratura sarebbe stata diversa.

  13. #538
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    OT
    @Signora Pazza
    E' evidente che in Russia non esistevano le sfogliatelle calde.
    La letteratura sarebbe stata diversa.
    Questo è poco, ma sicuro, e sarebbe stata diversa anche la storia.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  14. #539
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Mikhail Bulgakov: Il Maestro e Margherita

    “Oh numi, miei numi! Quanto è triste la sera sulla terra! Come sono misteriose le nebbie sulle paludi. Chi ha errato in queste nebbie, chi ha molto sofferto prima di morire, chi ha volato su questa terra portando con se un peso insopportabile, lo sa. Lo sa colui che è stanco. E senza rammarico abbandona le nebbie della terra, le sue paludi e i fiumi, si abbandona con cuore leggero nelle mani della morte sapendo che essa soltanto gli darà quiete.”
    Bellissimo, mitico paragrafo del grande Bulgakov. Davvero unico
    della serie :" trova ciò che ami e lascia che ti uccida"

    Il mio di oggi è invece questo, forse un po' scontato e da tutti conosciuto, ma a me è sempre piaciuto tantissimo : " Ho visto cose io che voi umani non potreste nemmeno immaginare: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
    E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.
    È tempo di morire."
    Dette da Roy Batty, il replicante.
    Da "Il cacciatore di androidi" di Philip K. Dick.

  15. #540
    I poveri di spirito e gli asceti sono esclusi dai piaceri del Paradiso perché non li comprenderebbero
    J.L.Borges : "Il libro degli esseri immaginari"

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