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Risultati da 136 a 150 di 635

Discussione: Piccoli paragrafi di libri amati...

  1. #136
    Giurabbit
    Guest
    ..Alle cinque, giunse Maria. Ella disse, ansante: - Sai? Io posso rimanere con te, tutta la sera, tutta la notte, fino a domattina. Ella disse: - Questa sarà la prima e l'ultima notte d'amore! Io parto martedì. Ella gli singhiozzò su la bocca, tremando forte, stringendoglisi forte contro la persona: - Fa che io non veda domani! Fammi morire! Guardandolo nella faccia disfatta, gli domandò: - Tu soffri? Anche tu... pensi che non ci rivedremo più mai? Egli provava una difficoltà immensa a parlarle, a risponderle. Aveva la lingua torpida, gli mancavano le parole. Provava un bisogno istintivo di nascondere la faccia, di sottrarsi allo sguardo, di sfuggire alle domande. Non seppe consolarla, non seppe illuderla. Rispose, con una voce soffocata, irriconoscibile: - Taci. Le si raccolse ai piedi; restò lungo tempo con la testa sul grembo di lei, senza parlare. Ella gli teneva le mani su le tempie, sentendogli la pulsazione delle arterie ineguale e veemente, sentendolo soffrire. Ed ella stessa non soffriva più del suo proprio dolore, ma soffriva ora del dolore di lui, soltanto del dolore di lui. Egli si levò; le prese le mani; la trasse nell'altra stanza. Ella obedì. Nel letto, smarrita, sbigottita, innanzi al cupo ardore del forsennato, ella gridava: - Ma Che hai? Ma che hai? Ella voleva guardarlo negli occhi, conoscere quella follia; ed egli nascondeva il viso, perdutamente, nel seno, nel collo, ne' capelli di lei, ne' guanciali. A un tratto, ella gli si svincolò dalle braccia, con una terribile espressione d'orrore in tutte quante le membra, più bianca de' guanciali, sfigurata più che s'ella fosse allora allora balzata di tra le braccia della Morte. Quel nome! Quel nome! Ella aveva udito quel nome! Un gran silenzio le vuotò l'anima. Le si aprì, dentro, un di quegli abissi in cui tutto il mondo sembra scomparire all'urto d'un pensiero unico. Ella non udiva più altro; ella non udiva più nulla. Andrea gridava, supplicava, si disperava invano. Ella non udiva. Una specie d'istinto la guidò negli atti. Ella trovò gli abiti; si vestì. Andrea singhiozzava sul letto, demente. S'accorse ch'ella usciva dalla stanza. - Maria! Maria! Ascoltò. - Maria! Gli giunse il rumore della porta che si richiuse..

    Il piacere - Gabriele d'Annunzio

  2. #137
    Giurabbit
    Guest
    [I]"Le buone influenze non esistono, signor Gray. Tutte le influenze sono immorali... immorali dal punto di vista scientifico."
    "Perch

  3. #138
    Revenge
    Guest
    [I]Quando Nix riapr

  4. #139
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    [I]Ogni mito della creazione posto al di fuori della Bibbia prevede miti di origine e questi, a loro volta, rimandano ad altre origini. Prima di Tuisto, nato dalla terra, c'era la terra; cos

  5. #140
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    Il minotauro

    [FONT="Tahoma"]Thea in quel momento era seduta con i suoi genitori e Nikos al tavolo in salotto per il th

  6. #141
    Opinionista
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    [I]Prima che arrivassero gli Spagnoli, dieci anni innanzi, un presagio di sventura apparve una prima volta nel cielo, come una vampa, come una lingua di fuoco, come una aurora. Essa sembrava piovere a gocce minute, come se fendesse il cielo; si allargava alla base, si assottigliava mano a mano che saliva. Fin nel mezzo del cielo, fino al cuore del cielo essa giungeva, fino al pi

  7. #142
    fotto vespe L'avatar di carondimonio
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    tra greci e bizantini
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    ...
    In reltà, pensò, sono diventato un politico per non essere considerato esclusivamente un uomo d'affari, ed è stata veramente una buona idea. La politica mi ha sempre attirato e, nonostante non avessi nessuna esperienza né la benché minima formazione in materia, la morte di Franco mi ha aperto le porte per entrarvi.
    Nel fare queste considerazioni, automaticamente maledisse Franco. La guerra civile, come per molti altri della sua generazione, aveva marcato un prima e un dopo nel percorso della sua vita tragicamente spezzata. Mayol maledisse Franco nell'aria trasparente e fresca di quell'accogliente mattina di Madeira. E continuò a camminare lungo la pista d'atterraggio. L'aria dell'isola, l'opportuna maledizione rifilata a Franco gli stavano facendo molto bene. Andò avanti camminando, andò avanti a utilizzare i ricordi politici come antidoto contro l'insolita sardana, e anche contro la velenosa angoscia che si impossessava di lui ogniqualvolta si ricordava, per esempio, di come la chiusura della scuola l'avesse gettato nelle tenebre esterne di una realtà ostile e bellica, mostruosa: la vita.
    Continuò a camminare. Si disse che grazie alla politica, inoltre, aveva avuto la possibilità, per nulla disprezzabile, di cambiare il giro d'amicizie o, perlomeno, di entrare in contatto con persone differenti dagli amici del circolo e dai giocatori di poker. Grazie alla politica aveva raggiunto una tappa importante della vita, peccato che con il tempo i momenti migliori di quell'epoca si fossero dissolti poco a poco. Tutto era svanito con la morte dei politici più vecchi, quelli che gli erano più amici. Sempre la morte, la morte degli altri, s'intrometteva senza permesso nella sua vita, frustrava le sue speranze di un transito su questo mondo in grado di raggiungere momenti di pienezza duraturi. Sempre la morte, la morte degli altri. Alla fine era rimasto nel partito senza i suoi migliori amici, da solo con i giovani cuccioli, un tempo seconde linee, che guardavano con sospetto la sua età e la sua cultura politica.
    Ma il ricordo della mia militanza nel partito, concluse, nessuno me lo potrà mai strappare, è stata un'epoca piuttosto soddisfacente e nessuno potrà togliermi quel che è stato. D'ora in poi, ogni volta che questa insolita sardana assalirà il mio crvello, userò come antidoto i miei ricordi di politico in attività. Dal momento che ricordare la mia famiglia mi affligge, dal momento che le Assicurazioni Mayol sono solo un conto corrente in banca, dal momento che non ho nulla a cui aggrapparmi, userò i miei ricordi di uomo politico per soffocare il malessere che il ronzio interiore della sardana cerca di provocarmi, e sicuramente non è altro se non il tentativo inutile, da parte di qualche spiritello, di amareggiarmi l'esistenza.
    Poi, sentendosi sempre più a suo agio nell'aria di mattino dell'isola, si disse che dopotutto, se voleva essere davvero onesto con se stesso doveva riconoscere d'aver perso un po' del suo nazionalismo. E perché, perché quel viaggio verticale verso sud stava cambiando impercettibilmente il suo nazionalismo? La spiegazione era facile da trovare. I nazionalisti sono sempre stati stimolati più dal dovere che dal piacere, e non si poteva certo dire che questo fosse ultimamente il suo caso, giacché man mano che s'addentrava nel viaggio si era accorto di muoversi fuggendo da qualsiasi obbligo.
    ...

    Il viaggio verticale di Enrique Vila-Matas
    [SIZE=1][COLOR=Navy]"La libert

  8. #143
    Amarilli
    Guest
    - Un'antica cisterna ! Deve essere assai malsana. -

    - Per nulla . Il fratello del Tetrarca, per esempio, il fratello maggiore, il primo marito della regina Erodiade, rest

  9. #144
    Amarilli
    Guest
    [I]
    De invasione terrae Galileae

    His ita male gestis, Saladinus cum suis satellitibus gavisus est valde, sciens quod omne regnum divisum desolabitur, exercitum copiosum congregavit, atque in omnibus terris eius dominatui subiacentibus misit legatos dicens, ut omnis quicumque aurum, argentum, possessiones, domos, captivos et captivas habere vellet, ad eum properaret.

    Convenerunt autem ex omni parte Turci, Cordini, Syri, Arabes, Alani, Cumanni, Caffechaki, Idumaei, Turcemanni, Beduini, Sarraceni, Aegypti, et illi qui habitabant in terra Lieman; et castrametati sunt in loco qui dicitur Rasseleme, quod interpretatur Caput aquae.

    Considerans autem Saladinus debilitatem Christianorum, misit septem millia virorum fortium, ut terram Galilaeae depraedarent, cogitans, quod si isti pauci terram illam despoliassent, et sine damno revertissent, ceteri animosiores essent ad pugnam, et isti acriores.

    Igitur mnistri iniquitatis sanguinem sanctorum sitientes, sicut canes rabidi ad cadaver currentes, rapidissimo cursu in loco qui dicitur Cavan pervenerunt, ibique usque ad vesperum quieverunt.

    Sole denique recedentes transierunt flumen, et velut filii noctis et tenebrarum, intempestae noctis silentio terram Galilaeae usque Cafram percurrentes, pauperes Christi perimentes, homines et mulieres cum copiosa multitudine iumentorum secum in captivitatem trahentes, patrem illorum, (scilicet diabolum) imitantes, qui quos in stratu carnis reperit quiescentes et in peccatis suis dormientes, iugulat, et secum in foveam damnationis trahit.

    Et quia aurora veritatis et sol iustitiae non luxit eis, praemissis captivis cum praeda non minima in ipso crepusculo, insidias suas usque at quatuor millia virorum in valle Saforiae posuerunt, ceteri vero per planitiem campi Cana Galilaeae substitere.

    Mane autem facto, speculatores civitatis Nazareht levantes oculos et videntes inimicos Crucis Christi per concava vallium huc illucque discurrentes, timore percussi, clamantes et vociferantes:

  10. #145
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Confucio: i Dialoghi

    Libro XV

    20) Il Maestro disse: " Il signore cerca in se stesso. Il volgo cerca negli altri ".

    21) Il Maestro disse: " Il signore è riservato e non compete. Sta in compagnia ma non fa partiti ".

    22) Il Maestro disse: " Il signore non promuove gli uomini in base alle parole, e non respinge le parole a causa dell'uomo ".

    23) Zigong domandò: " C'è una parola che faccia da guida per tutta la vita? ". Il Maestro disse: " E' la reciprocità. Quel che non desideri per te, non farlo agli altri ".
    Ultima modifica di crepuscolo; 12-07-2008 alle 14:46

  11. #146
    Opinionista L'avatar di Krapp
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    [I]"Certe mattine, alzandomi, il disegno d'una simmetria mi possiede, mi ci subordino intero, quasi fossi l'ultimo anello di crescita nel tronco d'un grande albero o in una ligia catena una molecola. Non dubito in quei momenti che anche ad accozzarle e a spostarle casualmente fra loro, dalle sillabe d'un dizionario una mano di bambino saprebbe comporre un'Iliade, il vento almeno una sentenza cumana. [...] Penso allora a quel punto dell'oceano che fa impazzire le bussole, e mi chiedo se il rebus che mi riguarda non valga pi
    "Forse i miei anni migliori sono finiti. Quando la felicita' era forse ancora possibile. Ma non li rivorrei indietro. Non col fuoco che sento in me ora. No, non li rivorrei indietro."

  12. #147
    Amarilli
    Guest
    [QUOTE=Krapp;896126][I]"Certe mattine, alzandomi, il disegno d'una simmetria mi possiede, mi ci subordino intero, quasi fossi l'ultimo anello di crescita nel tronco d'un grande albero o in una ligia catena una molecola. Non dubito in quei momenti che anche ad accozzarle e a spostarle casualmente fra loro, dalle sillabe d'un dizionario una mano di bambino saprebbe comporre un'Iliade, il vento almeno una sentenza cumana. [...] Penso allora a quel punto dell'oceano che fa impazzire le bussole, e mi chiedo se il rebus che mi riguarda non valga pi

  13. #148
    Opinionista L'avatar di Krapp
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    [QUOTE=Amarilli;896128]Grande scrittore, peccato che venga letto poco ( cos
    "Forse i miei anni migliori sono finiti. Quando la felicita' era forse ancora possibile. Ma non li rivorrei indietro. Non col fuoco che sento in me ora. No, non li rivorrei indietro."

  14. #149
    Amarilli
    Guest
    Citazione Originariamente Scritto da Krapp Visualizza Messaggio
    Mah, non mi sembra. Ha i suoi cultori (ne conosco molti), come tutti gli scrittori del resto.
    Io l'ho scoperto non molto tempo fa e mi ha catturato subito con "Diceria dell'untore".
    Ma se dovessi consigliare un titolo per iniziare, direi senz'altro "Le menzogne della notte".
    Sono contenta che non sia cos

  15. #150
    Amarilli
    Guest
    Quasi fosse troppo grande e troppo potente per le virt

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