Prima di parlare sarebbe bene studiare storia.
Guarda che l'orgoglio e la fretta stavano dall'altra parte della barricata. Fu Lutero a proporre "un libero concilio cristiano in terra tedesca", ma Clemente VII non accettò, per paura di essere deposto, memore dei movimenti conciliaristi del '400. Lo stesso concilio di Trento fu indetto solo in seguito al sacco di Roma ["Uhm, se Dio ci ha mandato un branco di lanzichenecchi infuriati a devastarci casa probabilmente qualcosa che non va c'è..."], altrimenti la Chiesa sarebbe rimasta nella presunzione di essere nel giusto[Ci rimase anche dopo, in realtà].Originariamente Scritto da marco68
Lutero non si vendette ai prìncipi tedeschi. Ben prima che gli arrivasse la bolla di scomunica, aveva già scritto un'opera che si intitolava "Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca". Casomai fu il contrario, i prìncipi tedeschi sfruttarono Lutero [proprio perchè lui non appoggiava le rivolte contadine] per distaccarsi dall'imperatore Carlo V e dalla chiesa. Lutero non cercò mai i prìncipi, fu anzi uno dei grandi elettori, il duca di Sassonia Federico, a farlo "rapire" e portare nella fortezza di Wartburg. E l'esser stato rapito fu proprio la sua fortuna, perchè era accusato di "lesa maestà umana e divina", per la quale la pena era la morte. Se non fosse stato per Lutero, i prìncipi non avrebbero potuto riacquisire l'influenza che da Massimiliano d'Asburgo avevano cominciato a perdere, e senza i prìncipi Lutero non sarebbe durato molto.Originariamente Scritto da marco68
In ogni caso, il pensiero di Lutero riguardo la libertà cristiana è molto semplice. Lutero predicava la libertà interiore, non si era mai proposto di sovvertire l'ordine politico o sociale. Anzi, lui credeva al contrario nel bisogno di poteri forti che controllassero la popolazione, poichè essa, se sciolta e libera, come le piccole comunità di anabattisti che in quel periodo si andavano formando, poteva facilmente cadere preda del peccato e delle influenze demoniache.
Il concilio di Trento fu una delle messe in atto più palesi della filosofia "cambiare tutto per non cambiare nulla". Inizialmente il concilio era previsto per essere un luogo di "concilio" appunto delle posizioni contrastanti, ma si aprì subito dichiarando nulla la tesi della giustificazione per fede di Lutero, distruggendo subito qualsiasi possibilità di discussione o confronto[i delegati protestanti furon subito cacciati]. Si ribadirono quindi tutti i canoni e dogmi della dottrina cattolica, e si emanarono alcuni decreti di facciata volti solo a calmare le acque, come l'obbligo di vescovi e preti di residenza nella circoscrizione a loro affidata. Decreti di facciata perchè potevano sempre e in ogni caso essere revocati o sospesi dal papa. L'unica nota di merito del concilio fu l'istituzione dei seminari, ma anche quella fu volta non tanto ad avere effettivamente pastori istruiti per meglio guidare le pecore, ma per bloccare sul nascere delle eventuali eresie. Fu quindi pubblicato l'Indice, l'elenco di libri proibiti, e isituita la Congregazione del Santo Uffizio, una sorta di Inquisizione di nuova generazione[In realtà questa fu istituita poco prima del concilio].Originariamente Scritto da marco68
Riassumendo, quindi cosa fece il concilio? Niente. Ribadì, riguardo ai dogmi e ai precetti cristiani, tutto ciò che era stato detto e si fortificò contro le eresie. Non riformò un'emerita mazza.
Originariamente Scritto da Heltir