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Risultati da 181 a 195 di 306

Discussione: Ritorno all'Eden.

  1. #181
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Quello che non capisci è che quando uno ha "capito" (maturato una nuova consapevolezza) non ha alcun bisogno di un papa o di un guru che gli dica quale sia il comportamento corretto e non ha bisogno di sforzarsi di essere capace di tradurre nella realtà un comportamento corretto. Semplicemente gli viene naturale. E quindi non ha bisogno di alcun precetto e di nessun papa o guru.


    Questo mi ricorda il concetto taoista di "wu-wei" (tradotto in italiano con azione-non azione"), e allora scusate la citazione: "Il wu wei è un importante fondamento del Taoismo che può essere tradotto come “azione senza sforzo” o “azione senza azione” ed è considerato la Via per mantenere il perfetto equilibrio con la natura, con l’evoluzione intrinseca delle cose.

    A differenza di quanto si possa pensare, non si tratta di un’esortazione alla passività, bensì di un invito ad adottare un approccio alla vita che suoni in accordo con il fluire armonioso del cosmo e dell’energia che pervade l’intero Universo, materiale e non: una sorta di “movimento consapevole” che assecondi l’avvenire spontaneo degli eventi.

    Secondo l’antica dottrina cinese, per riuscire a raggiungere questo stato, bisognerebbe abbandonare ogni pregiudizio e preconcetto, rimanere aperti e ricettivi a ciò che accade attorno a noi ed accogliere la realtà in tutte le sue diverse manifestazioni". https://www.apiediperilmondo.com/la-via-del-wu-wei/

    Per quanto ho capito (in questo caso SENZA virgolette) si tratta di andare al di là del pensiero, degli io, del concetto di "scelta". In questo caso l'azione fluisce spontanea ed è quella giusta, perché in accordo ed armonia col fluire stesso della natura. Tu DIVENTI la Natura delle cose, unito all'Assoluto.
    In effetti è proprio quello.
    Il punto è che nessuna fede, nessuna sottomissione a qualunque religione, nessuno sforzo di seguire qualunque precetto ci può portare a quello.
    Ammesso e non concesso che a qualcuno interessi arrivarci.
    L'unico modo per arrivare a quello è....abbandonare Itaca e affrontare l'ignoto. Abbandonare ogni certezza, ogni fede, ogni precetto e affrontare l'ignoto della ricerca personale. Solo con la ricerca personale può avvenire una "maturazione".

    Ecco perchè l'ateismo è una condizione necessaria per intraprendere il viaggio della "ricerca spirituale". Occorre abbandonare ogni "fede", ogni visione pre-confezionata da altri e che non sia il risultato di una nostra intima maturazione, e aprirsi alla "ricerca individuale". Cioè affrontare l'ignoto.
    Esattamente come l'adolescente deve abbandonare la certezza del rifugio della propria famiglia per maturare e diventare adulto.

    Il problema è che coloro che snocciolano intere paginate di catechismo (di qualunque catechismo) non lo hanno ancora "capito".
    E la cosa drammatica è che finchè rimangono attaccati al catechismo come il bimbo rimane attaccato ai propri genitori non lo "capiranno" mai.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  2. #182
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ometti la cosa più importante: Nella Natura è stato iniettato un virus, conseguenza del Peccato. Il Peccato rompe l'Armonia iniziale Uomo/Ambiente
    ...
    Ma Dio, amante della Vita, subito ha pensato a un antidoto, a una medicina, a una guarigione, amico Axeugene: Ha pensato a Gesù Cristo!
    storia curiosa, però:
    un dio perfettissimo e creatore che dispone una natura in cui non si capisce bene chi avrebbe iniettato il virus del peccato, ed evidentemente estraneo al volere di Colui che dovrebbe essere onnipotente e onnisciente;
    quindi lo stesso Perfettissimo, si rende conto che la creazione è imperfetta, come un mastro Geppetto qualsiasi col suo burattino bugiardo, e avrebbe dovuto porre rimedio ad un suo.... errore !

    ad ogni moda, se in quella Natura, come sostieni, è presente il virus, ti guarderai bene dall'emularla e additarla ad esempio; scegli, o quella, o Gesù Cristo;
    ma se scegli il secondo, smetti di citare la prima ad esempio e riferimento, promuovendo ciò che sarebbe "naturale", visto che contiene il peccato.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #183
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    Supponiamo che esistano 2 nature, una buona e l'altra cattiva perché virulenta, come già detto; io dico che ciò sia il presupposto per sentirsi liberi di agire; infatti se esistesse solo una natura buona non potremmo mai scegliere di essere cattivi e se esistesse una natura cattiva non saremmo lo stesso liberi di decidere se essere buoni.
    In ciò non vedo niente di strano od addirittura contraddittorio in un Dio che avesse creato ciò.

  4. #184
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    Ecco perchè l'ateismo è una condizione necessaria per intraprendere il viaggio della "ricerca spirituale". Occorre abbandonare ogni "fede", ogni visione pre-confezionata da altri e che non sia il risultato di una nostra intima maturazione, e aprirsi alla "ricerca individuale". Cioè affrontare l'ignoto.

    Proprio quello che mi serviva per introdurre una breve citazione di un filosofo occidentale che mi ha sempre affascinato, il meister Eckhart dei "Sermoni tedeschi". Qui commenta il noto passo del Vangelo "Beati pauperes spiritu", ma lo commenta in un modo che nessuna mente inquadrata di allora e di oggi potrebbe adottare...

    Noi diciamo dunque che l'uomo deve essere così povero da non avere, e non essere, alcun luogo in cui Dio possa operare. Quando l'uomo mantiene un luogo, mantiene anche una differenza. Perciò prego Dio che mi liberi da Dio, perché il mio essere essenziale è al di sopra di Dio, in quanto noi concepiamo Dio come inizio delle creature. In quell'essere di Dio, però, in cui Egli è al di sopra di ogni essere e di ogni differenza, là ero io stesso, volevo me stesso e conoscevo me stesso, per creare questo uomo che io sono. Perciò io sono causa originaria di me stesso secondo il mio essere, che è eterno, e non secondo il mio divenire, che è temporale. Perciò io sono non nato, e, secondo il modo del mio non esser nato, non posso mai morire. Secondo il modo del mio non esser nato, io sono stato in eterno, e sono ora, e rimarrò in eterno. Cosa invece sono secondo il mio esser nato, dovrà morire ed essere annientato, perché è mortale, e perciò deve corrompersi col tempo. Nella mia nascita eterna nacquero tutte le cose, ed io fui causa originaria di me stesso e di tutte le cose; e, se non lo avessi voluto, né io né le cose sarebbero; ma se io non fossi neanche Dio sarebbe: io sono causa originaria dell'esser Dio da parte di Dio; se io non fossi, Dio non sarebbe Dio.
    http://www.gianfrancobertagni.it/mat...cheeckhart.htm

    Consiglio vivamente la lettura dei "Sermoni tedeschi", per me un barlume di vera luce nell'oscurità della dottrina tramandata...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  5. #185
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    Ecco perchè l'ateismo è una condizione necessaria per intraprendere il viaggio della "ricerca spirituale". Occorre abbandonare ogni "fede", ogni visione pre-confezionata da altri e che non sia il risultato di una nostra intima maturazione, e aprirsi alla "ricerca individuale". Cioè affrontare l'ignoto.

    Proprio quello che mi serviva per introdurre una breve citazione di un filosofo occidentale che mi ha sempre affascinato, il meister Eckhart dei "Sermoni tedeschi". Qui commenta il noto passo del Vangelo "Beati pauperes spiritu", ma lo commenta in un modo che nessuna mente inquadrata di allora e di oggi potrebbe adottare...

    Noi diciamo dunque che l'uomo deve essere così povero da non avere, e non essere, alcun luogo in cui Dio possa operare. Quando l'uomo mantiene un luogo, mantiene anche una differenza. Perciò prego Dio che mi liberi da Dio, perché il mio essere essenziale è al di sopra di Dio, in quanto noi concepiamo Dio come inizio delle creature. In quell'essere di Dio, però, in cui Egli è al di sopra di ogni essere e di ogni differenza, là ero io stesso, volevo me stesso e conoscevo me stesso, per creare questo uomo che io sono. Perciò io sono causa originaria di me stesso secondo il mio essere, che è eterno, e non secondo il mio divenire, che è temporale. Perciò io sono non nato, e, secondo il modo del mio non esser nato, non posso mai morire. Secondo il modo del mio non esser nato, io sono stato in eterno, e sono ora, e rimarrò in eterno. Cosa invece sono secondo il mio esser nato, dovrà morire ed essere annientato, perché è mortale, e perciò deve corrompersi col tempo. Nella mia nascita eterna nacquero tutte le cose, ed io fui causa originaria di me stesso e di tutte le cose; e, se non lo avessi voluto, né io né le cose sarebbero; ma se io non fossi neanche Dio sarebbe: io sono causa originaria dell'esser Dio da parte di Dio; se io non fossi, Dio non sarebbe Dio.
    http://www.gianfrancobertagni.it/mat...cheeckhart.htm

    Consiglio vivamente la lettura dei "Sermoni tedeschi", per me un barlume di vera luce nell'oscurità della dottrina tramandata...
    Ho paura che questi siano concetti un po' troppo avanti.
    Per chi crede che c'è un "Dio buono" che mi ha creato e che mi giudica e se faccio il bravo e seguo i precetti vado in paradiso altrimenti vado all'inferno, direi che sono concetti un po' troppo avanti.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  6. #186
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    -- La Bibbia… Non sarebbe il Libro di gran lunga e per distacco, più letto al mondo. In tutte le Epoche Storiche. --


    E' tempo di sfatare questo luogo comune (va be'.. che siamo in Italien !)

    Infatti si da' per scontato che sia la bibbia _ il libro più letto al mondo... seppur ben "pochi" l' hanno letta !!
    E comunque semmai quella diceria poteva andare bene fino al secolo scorso (pur considerando le incolte moltitudini..) con il progredire dell' istruzione "quel" primato vacilla..


    E comunque Gia' adesso la Bibbia (neanche quella catto-cristiana _ MA quella della versione di re Giacomo!) figura addirittura al 2 (secondo) posto.
    Al primo posto figura il corano islamico !

    Questo a seguito della fatidica domanda: Quale il libro piu' letto ??

    per Libreriamo + Fanpage.it confermano:
    - 1 _ il Corano
    - 2 _ la Bibbia di re Giacomo

    questi i relativi link:

    https://libreriamo.it/investiamo/10-...i-tutti-tempi/


    https://www.fanpage.it/cultura/la-cl...etti-al-mondo/

    altri siti invece continuano a classificare la bibbia al 1 posto / seppur con quel significativo: Che un libro sia il più venduto NON vuol dire che sia anche il più letto.


    Da osservare comunque che la Bibbia è stata 1.a (in classifica... ??) per secoli.. perchè, grazie a Gutenberg, che la stampo' (ed eravamo nel 1400..) -
    Detto sacro libro è stato "sul mercato" - incontrastato per secoli - proprio nel periodo della chiesa Trionfante.. e che è tutto dire !!

    E comunque con l' avanzata della S-cristianizzazione e l' aumento degli islamici nel mondo Occidentale _ "quel" primato verra' sicuramente frantumato......


    ---------------------------


    Tu scrivi: Se mettiamo in discussione che i Libri della Bibbia siano ispirati..



    Non tanto in discussione _ quanto un' analisi "critica" della stessa proprio perchè Non si è piu' disposti a Bere con occhi-naso-bocca tappata !

    Per fortuna Non si è piu' ai tempi dell' uomo delle caverne _ ove spadroneggiavano gli stregoni...ecc..ecc...

  7. #187
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Supponiamo che esistano 2 nature, una buona e l'altra cattiva perché virulenta, come già detto; io dico che ciò sia il presupposto per sentirsi liberi di agire; infatti se esistesse solo una natura buona non potremmo mai scegliere di essere cattivi e se esistesse una natura cattiva non saremmo lo stesso liberi di decidere se essere buoni.
    In ciò non vedo niente di strano od addirittura contraddittorio in un Dio che avesse creato ciò.
    qui si trattava della Natura, nel senso delle leggi naturali e relativi accadimenti, non delle persone;

    io contestavo l'indicare la natura come fonte di legge, e la naturalità come esempio da parte del cristiano, visto che la natura non esprime valori cristiani ma, all'opposto, in quanto intrisa di "peccato" è proprio ciò cui il Cristianesimo si oppone.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #188
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Ecco perchè l'ateismo è una condizione necessaria per intraprendere il viaggio della "ricerca spirituale". Occorre abbandonare ogni "fede", ogni visione pre-confezionata da altri e che non sia il risultato di una nostra intima maturazione, e aprirsi alla "ricerca individuale". Cioè affrontare l'ignoto.

    Proprio quello che mi serviva per introdurre una breve citazione di un filosofo occidentale che mi ha sempre affascinato, il meister Eckhart dei "Sermoni tedeschi". Qui commenta il noto passo del Vangelo "Beati pauperes spiritu", ma lo commenta in un modo che nessuna mente inquadrata di allora e di oggi potrebbe adottare...

    Noi diciamo dunque che l'uomo deve essere così povero da non avere, e non essere, alcun luogo in cui Dio possa operare. Quando l'uomo mantiene un luogo, mantiene anche una differenza. Perciò prego Dio che mi liberi da Dio, perché il mio essere essenziale è al di sopra di Dio, in quanto noi concepiamo Dio come inizio delle creature. In quell'essere di Dio, però, in cui Egli è al di sopra di ogni essere e di ogni differenza, là ero io stesso, volevo me stesso e conoscevo me stesso, per creare questo uomo che io sono. Perciò io sono causa originaria di me stesso secondo il mio essere, che è eterno, e non secondo il mio divenire, che è temporale. Perciò io sono non nato, e, secondo il modo del mio non esser nato, non posso mai morire. Secondo il modo del mio non esser nato, io sono stato in eterno, e sono ora, e rimarrò in eterno. Cosa invece sono secondo il mio esser nato, dovrà morire ed essere annientato, perché è mortale, e perciò deve corrompersi col tempo. Nella mia nascita eterna nacquero tutte le cose, ed io fui causa originaria di me stesso e di tutte le cose; e, se non lo avessi voluto, né io né le cose sarebbero; ma se io non fossi neanche Dio sarebbe: io sono causa originaria dell'esser Dio da parte di Dio; se io non fossi, Dio non sarebbe Dio.
    http://www.gianfrancobertagni.it/mat...cheeckhart.htm

    Consiglio vivamente la lettura dei "Sermoni tedeschi", per me un barlume di vera luce nell'oscurità della dottrina tramandata...
    Grazie per il risveglio caro Turbociclo; diversi anni fa mi ero appassionato a Meister Eckhart, e di lui posseggo sia i Sermoni che tu giustamente consigli ed un libretto intitolato "Il nulla eterno".
    Dei Sermoni mi ha colpito quello in cui spiega la corrispondenza tra Gesù che scaccia i mercanti dal Tempio e l'anima umana.
    Riporto due righe.

    Noi leggiamo nel Santo Vangelo che Nostro Signore entrò nel Tempio, scaccio quelli che compravano e vendevano , e disse agli altri che offrivano tortore ed altre cose simili: Togliete queste cose, portatele via!
    Perché Gesù cacciò quelli che compravano e vendevano, ed ordinò a quelli che tenevano delle tortore di portarle via?
    Non indicava niente altro se non la sua volontà di vedere vuoto il Tempio, proprio come se avesse voluto dire: Io ho un diritto su questo Tempio, voglio starvi da solo ed averne la sovranità.
    Cosa intende con ciò?
    Questo Tempio, in cui Dio vuole regnare da Signore secondo la sua volontà, è l'anima umana che egli ha formata e creata perfettamente simile a se stesso; infatti noi leggiamo che il Signore dice: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza.
    E così ha fatto. Ha creato l'anima dell'uomo così simile a se stesso che né in cielo e né in terra, tra tutte le magnifiche creature che Dio ha tanto mirabilmente creato, ve n'è alcuna che gli sia tanto simile quanto l'anima umana.
    Perciò Dio vuole che questo tempio sia vuoto, perché non vi sia all'interno che lui solo. Perciò questo tempio gli piace tanto, perché è così simile a lui, e tanto egli si diletta in esso quando vi si trova solo.
    ........

  9. #189
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    qui si trattava della Natura, nel senso delle leggi naturali e relativi accadimenti, non delle persone;

    io contestavo l'indicare la natura come fonte di legge, e la naturalità come esempio da parte del cristiano, visto che la natura non esprime valori cristiani ma, all'opposto, in quanto intrisa di "peccato" è proprio ciò cui il Cristianesimo si oppone.
    Perché deve esistere una sola natura?

  10. #190
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Perché deve esistere una sola natura?
    non lo so; io non ho affermato nulla;
    ho solo risposto al cristiano che mi indica la natura come esempio etico, in quanto creata dal dio "buono";
    ora, è palese che il Vangelo, e le religioni testamentarie, cerchino esattamente di imporsi qu quelli che sono gli istinti e i desideri naturali delle persone, esortando a comportarsi diversamente da quanto quelli suggeriscono;

    se si addita la naturalità a pregio, l'interlocutore ti dirà; ah, sì ? allora ti do una botta in testa e ti rubo i tuoi averi, mi piglio la tua donna e la violento; perché è questo che la natura suggerisce; oltre a mandare l'ottima leucemia infantile e tanto altro;

    non puoi, per esempio, avversare, che so, l'aborto sulla base della tutela di un corso naturale della gravidanza, perché se il "corso naturale" è un pregio, un valore, allora anche la malattia lo è, e non dovresti curarla; il matrimonio indissolubile non è naturale; la morale cristiana non è naturale, Nietzsche non è un dottore di nessuna chiesa, visto che la Natura è la legge del più forte;

    un cristiano che invochi la naturalità come valore per il piatto di lenticchie di sostenere un argomentazione, si dà solo la zappa sui piedi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #191
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Come la natura può essere per l'uomo buona o cattiva ( un terremoto che uccide è il riflesso di una cattiva natura mentre una pioggia salutare è il riflesso di una buona natura) così lo è anche per la natura umana. Anche l'uomo può essere buono o cattivo.
    In fondo se si crede all'Inferno ed al Paradiso vuol dire che Dio può essere buono o cattivo.
    I motivi sono sconosciuti, se li conoscessimo non staremmo così tanto a discuterne.
    Il cristiano che invochi la naturalità come valore, a mio avviso, è o un fissato od un illuso.

  12. #192
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    I pensierini della sera di Einstein sono inutili.
    Che tu veda meraviglie dove non ci sono è perché continui a restare agganciato a certe concezioni.
    La genesi ha una sequenza sbagliata. Solo dopo frazioni di secondo dal big bang appare la materia.
    Parla forse di tempistiche la Bibbia? O le interessa l'essenziale?

    "che cos’è che fa scattare l’attività scientifica? In altre parole, com’è che la mente umana viene sollecitata a porsi l’obiettivo di quella conoscenza che infine costituirà la scienza? Se interroghiamo coloro che traggono il loro sapere dall’esperienza, vale a dire gli stessi scienziati creativi, riceviamo una risposta unanime. Ciò che in primo luogo li muove a far scienza non è che un senso di sorpresa.

    Psicologicamente parlando, è ovvio che l’uomo abbia bisogno della sorpresa per intraprendere l’attività scientifica, perché la scienza è una ricerca del nuovo. Non ci si mette alla ricerca del nuovo se lo stato delle cose appare scontato, ma solo se si presenta in modo insolito. Un famoso detto lo esprime inequivocabilmente: ab assuetis non fit passio, assuefa vilescunt. Ciò a cui siamo avvezzi non ci sorprende, ci appare insignificante. In realtà la scienza ha inizio quando si rimane colpiti dal fatto che il mondo dell’osservazione è così com’è. Vale a dire, il primo apparire della scienza corrisponde alla consapevolezza di una novità e alla aspettativa delusa esperita in rapporto alla realtà quotidiana. Questa sorpresa è di tipo cognitivo, in un duplice senso: il primo consiste nell’improvvisa percezione che l’uomo può realmente conoscere il mondo osservabile; il secondo nella percezione che, nonostante il mondo sia conoscibile, non è ancora conosciuto da parte dell’uomo. Ciò che allora spinge l’uomo a far scienza è l’attrazione esercitata da un’intelligibilità che chiaramente è là, ma fino a quel momento trascurata o ignorata. Per Einstein non c’è dubbio che la scienza, lungi dal sopprimere lo stupore, in realtà contribuisce a incrementarlo: maggiore lo stupore, più forte il progresso della scienza. Da che cosa traeva questa convinzione? Possiamo dire con certezza che la traeva dalla propria esperienza di scienziato creativo. Particolarmente un passo, contenuto in una lettera a un amico, manifesta chiaramente l’origine esperienziale della convinzione di Einstein. «Lei trova strano che io senta l’intelligibilità del mondo (per quanto è lecito parlarne) come una meraviglia (Wunder) o un eterno mistero (ewiges Geheimnis). A priori, ci si aspetterebbe un mondo caotico che il pensiero non è assolutamente in grado di cogliere. Ci si potrebbe (o meglio, dovrebbe) attendere che il mondo fosse soggetto alle leggi solo fino al punto in cui interviene la nostra attività ordinatrice. Si tratterebbe di un assetto simile a quello dell’ordine alfabetico delle parole di una lingua. Al contrario, il genere di assetto che risulta, per esempio, dalla teoria della gravitazione di Newton ha un carattere del tutto diverso. Anche se gli assiomi della teoria sono stati fissati dall’uomo, il successo dell’impresa presuppone un elevato livello d’ordine del mondo oggettivo che non abbiamo alcun diritto di attenderci a priori. Ecco la “meraviglia” che aumenta costantemente con lo sviluppo della nostra conoscenza. E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione che si rallegrano in coscienza di aver sottratto al mondo non solo Dio (entgöttert), ma anche lo stupore (entwundert)»

    Per concludere, è ovvio che lo stupore e la scienza sono profondamente interconnesse!

    http://disf.org/stupore-nella-scienza-cantore
    amate i vostri nemici

  13. #193
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    storia curiosa, però:
    un dio perfettissimo e creatore che dispone una natura in cui non si capisce bene chi avrebbe iniettato il virus del peccato, ed evidentemente estraneo al volere di Colui che dovrebbe essere onnipotente e onnisciente;
    quindi lo stesso Perfettissimo, si rende conto che la creazione è imperfetta, come un mastro Geppetto qualsiasi col suo burattino bugiardo, e avrebbe dovuto porre rimedio ad un suo.... errore !

    ad ogni moda, se in quella Natura, come sostieni, è presente il virus, ti guarderai bene dall'emularla e additarla ad esempio; scegli, o quella, o Gesù Cristo;
    ma se scegli il secondo, smetti di citare la prima ad esempio e riferimento, promuovendo ciò che sarebbe "naturale", visto che contiene il peccato.
    L'ha iniettato l'Uomo, il virus letale del Peccato. Virus che ha stravolto l'ordine e l'armonia iniziale.

    "come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.
    Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia riceveranno la vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
    Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti."

    ROMANI 5
    amate i vostri nemici

  14. #194
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ho paura che questi siano concetti un po' troppo avanti.
    Per chi crede che c'è un "Dio buono" che mi ha creato e che mi giudica e se faccio il bravo e seguo i precetti vado in paradiso altrimenti vado all'inferno, direi che sono concetti un po' troppo avanti.
    Non può che essere Buono, Dio. Non può che essere Giusto. Non può che essere Padre: Amorevole, Misericordioso....
    Aderire a Lui, ti mette automaticamente sulla Strada della Salvezza, amico Xmanx.
    RinnegarLo, preferendo essere autonomo da Lui, ti mette automaticamente sulla Via della Perdizione.
    amate i vostri nemici

  15. #195
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E' tempo di sfatare questo luogo comune (va be'.. che siamo in Italien !)

    Infatti si da' per scontato che sia la bibbia _ il libro più letto al mondo... seppur ben "pochi" l' hanno letta !!
    E comunque semmai quella diceria poteva andare bene fino al secolo scorso (pur considerando le incolte moltitudini..) con il progredire dell' istruzione "quel" primato vacilla..


    E comunque Gia' adesso la Bibbia (neanche quella catto-cristiana _ MA quella della versione di re Giacomo!) figura addirittura al 2 (secondo) posto.
    Al primo posto figura il corano islamico !

    Questo a seguito della fatidica domanda: Quale il libro piu' letto ??

    per Libreriamo + Fanpage.it confermano:
    - 1 _ il Corano
    - 2 _ la Bibbia di re Giacomo

    questi i relativi link:

    https://libreriamo.it/investiamo/10-...i-tutti-tempi/


    https://www.fanpage.it/cultura/la-cl...etti-al-mondo/

    altri siti invece continuano a classificare la bibbia al 1 posto / seppur con quel significativo: Che un libro sia il più venduto NON vuol dire che sia anche il più letto.


    Da osservare comunque che la Bibbia è stata 1.a (in classifica... ??) per secoli.. perchè, grazie a Gutenberg, che la stampo' (ed eravamo nel 1400..) -
    Detto sacro libro è stato "sul mercato" - incontrastato per secoli - proprio nel periodo della chiesa Trionfante.. e che è tutto dire !!

    E comunque con l' avanzata della S-cristianizzazione e l' aumento degli islamici nel mondo Occidentale _ "quel" primato verra' sicuramente frantumato......


    ---------------------------


    Tu scrivi: Se mettiamo in discussione che i Libri della Bibbia siano ispirati..



    Non tanto in discussione _ quanto un' analisi "critica" della stessa proprio perchè Non si è piu' disposti a Bere con occhi-naso-bocca tappata !

    Per fortuna Non si è piu' ai tempi dell' uomo delle caverne _ ove spadroneggiavano gli stregoni...ecc..ecc...
    Non è una questione di vendite hai detto. Non è una questione di hit parade o top ten fra Bibbia e Corano. La domanda alla quale tutti siamo chiamati a rispondere riguarda la loro ispirazione Divina:
    Sono solo libri come gli altri, frutto dell'intelletto umano? Nel qual caso, come ho detto ieri, potremmo al loro posto leggere Topolino o il gatto con gli stivali.
    Come mai, invece, miliardi e miliardi di persone nei secoli, hanno trovato in Essi conforto, orientamento, forza, coraggio, passione, significato e senso della Vita?
    amate i vostri nemici

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