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Risultati da 31 a 43 di 43

Discussione: I T - III GIRO - fantascienza - Si legge : "La svastica sul sole" Philip K.

  1. #31
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    Ho finito di leggere il libro, le mie considerazioni le rimando, per non fare spoiler.

  2. #32
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    Sono quasi alla fine, penso tra stasera e domani lo finirò

  3. #33
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    Mi mancano venti pagine, se abbiamo finito tutti, per me possiamo iniziare.

  4. #34
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    Questo fine settimana non ho tempo, scriverò le mie impressioni sul libro settimana prossima, così magari chi non ha finito si porterà avanti.

  5. #35
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    […]“La cavalletta non si alzerà più? Che cosa dovrebbe insegnarci?»”[…]
    «Significa che il mio libro è vero, non è così?»
    «Sì,» rispose lei.
    Con rabbia, lui disse: «La Germania e il Giappone hanno perso la guerra?»
    «Sì.»
    [...]«È strano,» disse Juliana. «Non avrei mai pensato che la verità la facesse arrabbiare.» La verità, si disse. Terribile come la morte. Ma più difficile da trovare. Io sono fortunata. «Credevo che lei fosse contenta ed eccitata come me. È un malinteso, non è vero?» Sorrise, e dopo una pausa la signora Abendsen riuscì a ricambiare il sorriso.

    […]Su qualche altro mondo probabilmente è diverso. Meglio di così. Esisteranno chiare alternative fra bene e male. Non queste oscure commistioni, queste mescolanze, senza gli strumenti adeguati per distinguerne le componenti.
    Noi non abbiamo il mondo ideale, come vorremmo che fosse, dove la moralità è semplice perché semplice è la conoscenza. Dove ognuno può fare ciò che è giusto senza sforzo perché riconosce l'evidenza.
    […]Se l'Asse avesse perso la guerra, noi potremmo dire e scrivere quello che ci pare, come facevamo prima; saremmo un paese unito e avremmo un sistema legale equo, uguale per tutti.»

    […]«L'Italia passa dalla parte degli Alleati. Si unisce agli anglosassoni e spalanca quello che l'autore definisce "il ventre morbido" d'Europa. Ma è naturale che lui la veda così. Conosciamo tutti la vigliaccheria dell'esercito italiano, che se la batteva a gambe ogni volta che vedeva gli inglesi. Grandi bevitori di vino. Gente spensierata, non tagliata per combattere. Questo tizio…» Joe richiuse il libro, e lo voltò per guardare la controcopertina. «Abendsen. Non lo biasimo. Ha scritto questa vicenda fantastica immaginando come sarebbe il mondo se l'Asse avesse perso. E in che altro modo potevano perdere se non in seguito al tradimento dell'Italia?» La sua voce divenne stridula. «Il Duce… era un buffone, lo sappiamo tutti.» «E poi intervengono gli Stati Uniti. Sconfiggono i giap, e dopo la guerra Stati Uniti e Gran Bretagna si dividono il mondo. Esattamente come hanno fatto nella realtà la Germania e il Giappone.»
    «La Germania, il Giappone e l'Italia,» lo corresse Juliana.
    Lui la fissò.
    «Hai dimenticato l'Italia.» Lo guardò anche lei, con calma. Te ne sei dimenticato anche tu? si disse. Come tutti gli altri?


    [….]Wyndham-Matson ridacchiò. «È proprio questo il punto! Dovrei dimostrartelo con qualche documento. Una dichiarazione di autenticità. Perciò è tutto un falso, un'illusione di massa. È il documento che dimostra il valore dell'oggetto, non l'oggetto stesso!»
    [….]documento e l'accendino gli erano costati una fortuna, ma ne era valsa la pena… perché gli consentivano di dimostrare che aveva ragione, che la parola "falso" non significava niente, dal momento che non significava niente neanche la parola "autentico".



    Ho postato alcune citazioni tratte dal libro che pongono delle riflessioni.
    Più che romanzo di fantascienza sembra di vivere una realtà parallela attraverso il libro nel libro,un gioco di specchi dove ne “La cavalletta non si alzerà più” a vincere sono gli Alleati, mentre nella realtà vissuta nel romanzo a vincere sono le potenze dell’Asse e tutte le decisioni dei protagonisti principali vengono prese consultando l’oracolo, il libro dei mutamenti, l’ I Ching.


    L’Italia e l’italiano non ne escono bene, ma sembra che neanche nel racconto di fantasia abbia un ruolo rilevante.

    Riconoscere l’evidenza, ciò che vero autentico da ciò che non lo è veramente facile come citato?
    Più volte ricorre il richiamo all’autentico e al falso, Childran il mercante antiquario che vende falsi oggetti antichi che non è in grado di distinguere, per un altro personaggio “falso” non ha senso perché non ha senso neanche autentico, a dimostrare il valore di un oggetto è il documento di autenticità e non l’oggetto in sé.

    Leggendo il libro ci si trova davanti a citazioni di nomi di personaggi reali che hanno fatto la storia del terzo Reich, e titoli di romanzi come “ Signorina cuorisolitari” di Nathanael West, sono andata a cercare per curiosità ed esiste veramente.

    Curiosa anche la contrapposizione di taxi a pedali per spostarsi in città in una società tecnologica che ha colonizzato la Luna, Marte e Venere e dove i viaggi intercontinentali avvengono a bordo di razzi.
    La realtà del presente alternativo è ribaltata ma anche in qui i complotti per il potere non mancano e pure il rischio di guerra nucleare tra Germania e Giappone( i vincitori del conflitto mondiale) ma sul suolo americano.

    Il finale resta aperto forse un po’ deludente, ho letto che era previsto un seguito che però non c’è stato, non c’è risposta alla domanda su cosa vuol insegnare “la cavalletta non si alzerà più” forse che la verità è difficile da trovare e da accettare?

  6. #36
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    L'autore ci racconta le storie dei personaggi che vivono all'ombra dei grandi della storia, i gerarchi nazisti vengono solo nominati, rimangono sullo sfondo sappiamo delle loro lotte di potere, del probabile tentativo di un attacco da parte tedesca a danno del Giappone, ma è la scenografia su cui si muovono i protagonisti.

    Mi è piaciuta l'idea del varco temporale che unisce i mondi paralleli, molti più di due, dal momento che noi sappiamo che la realtà alternativa descritta nel romanzo "la cavalletta non si alzerà più" non è quella che viviamo noi.

    Il mondo è diviso in due, la Germania che preme il pedale del progresso e dell'ideologia nazista, anche a costo di iniziative inutili e folli, il Giappone sempre comunque vincolato alla tradizione (alcune descrizioni dei giapponesi e dei tedeschi mi sono sembrate veramente troppo stereotipate)

    E' scritto nel libro che "la cavalletta non si alzerà più" è una citazione della Bibbia, ma io non l'ho trovata.


    Lettura un po' lenta e faticosa al principio, tanti personaggi, cosa fanno? Che vogliono? Dove vanno? Finalmente si arriva ai capitoli finali dove tutti acquistano finalmente un loro ruolo.


    Non sono stata molto coinvolta dalla storia, non mi è piaciuto, mi è piaciuto invece moltissimo il brano scritto da Dick alla fine del romanzo (adesso non ho il libro qui), non so se c'è anche nella vostra edizione
    Ultima modifica di Breakthru; 05-11-2019 alle 09:31

  7. #37
    Dico la mia in poche righe: libro scontato e molto deludente, e comunque Dick non è certo uno degli scrittori di S.F. che preferisco.
    L'ucronia è presente in tantissimi romanzi di fantascienza, uno dei miei preferiti è quello scritto da Harry Harrison "L'era degli Yilané " (una trilogia), dove si racconta di come sarebbe stato il mondo se invece dei mammiferi fossero stati i rettili (nella fattispecie i dinosauri) ad avere la meglio nella scala evolutiva.
    Ritornando a "La svastica sul sole", l'ho riletto e devo dire che l'impressione è quella che avevo avuto anni fa, molto scontato e prevedibile, privo di colpi di scena e lento nella descrizione.

  8. #38
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    Come già detto in precedenza, nel primo commento, ho fatto fatica anch'io a portare avanti la lettura, non è piaciuto neanche a me ma non ho voluto abbandonare la lettura a metà, volevo giungere comunque alla fine dove finalmente la storia e l'intreccio tra i vari protagonisti prende un senso.

  9. #39
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    Non avevo mai letto nulla di P.Dick, conosco e ho visto alcuni dei film tratti dai suoi romanzi, oltre a "Blade Runner" e "Minority Report", che penso tutti conosciamo, mi aveva colpito favorevolmente "A scanner darky"


  10. #40
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    Ho trovato interessante l'idea base del libro, cioè un mondo in cui la guerra è stata vinta dai nazisti, purtroppo secondo me questa visione non è stata sviluppata in modo appopriato, il what if mi è sembrato lasciato solo tra le righe.
    Tante puntualizzazioni le avete già scritte voi, quindi non mi voglio ripetere; il finale lascia immaginare tanti possibili scenari, e questo è l'aspetto che mi è piaciuto (forse l'unico).
    In ogni caso mi riprometto di leggere qualche altra opera di Dick.

  11. #41

  12. #42
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    Io lo sto per finire (scusate la modalità bradipo).
    Non mi ha entusiasmato molto, motivo che ha anche questo fra altri influito sulla lettura.
    L'ho trovato un po' noioso, mancante di suspense, trama poco intrigante vista la potenzialità dell'idea di base e troppo incentrato su vari personaggi che sembrano gravitare su questi manufatti antichi, moderni e falsificati e l'I Ching e dove, come anche da impressioni comuni, questi eventi storici alternativi sembrano messi più sullo sfondo ed i personaggi stessi che appaiono un po' così, in modo confuso.
    C'è la domanda/risposta all'ipotesi se i vincitori fossero stati altri. Come a dire che la natura umana alla fine è quella che è e che poco sarebbe cambiato perché ideologie, razzismo, conquiste sarebbero state presenti lo stesso ed in parallelo all'esistenza ordinaria della gente.
    Vedrò il finale.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  13. #43
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Quindi l'autore del libro ha preso spunto da questo utopico progetto.
    Be' personalmente credo che qualora fosse anche realizzabile sarebbe un'alterazione dell'attuale ecosistema, senza contare che a più di qualcuno non farebbe piacere politicamente parlando.

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