La caduta dei materialisti.

[Arcobaleno]

Nello “Srimad Bhagavatam” (4):

4:13 Non deve stupire il fatto che le persone che hanno accettato il corpo
materiale temporaneo come il vero sé s’impegnino sempre nel deridere
le grandi anime. Questa invidia dimostrata dai materialisti è un bene,
perché contribuisce alla loro caduta. La polvere dei piedi delle grandi
personalità fa decrescere il loro prestigio.

6:48 O Signore, se accade che un materialista, già confuso dall’invincibile
energia illusoria del Signore supremo, commetta un’offesa, una
persona santa, piena di compassione, non attribuirà molta importanza
a questo fatto. Sapendo che le persone di questo genere commettono
offese, poiché sono dominate dall’energia illusoria, il santo non esibisce
la sua potenza al fine di punirle.

7:2 Siva disse:
Mio caro padre, Brahma, le offese degli esseri celesti non mi
disturbano, e poiché essi sono infantili e poco intelligenti non prendo
in seria considerazione le loro offese; li ho puniti soltanto per
correggerli.

[Jerda]

Come se si fosse divisi in materialisti 100% e spirituali doc.

[Vega]

L'invidia!!!

[Jerda]

Cosa c'è da invidiare agli atei Vega? Che ci si guadagna ad esserlo?

[Vega]

No, arco dice che chi è materialista invidia chi crede.
Non mi pare proprio ci sia nulla da invidiare in una marea di sciocchezze e crudeltà ed in chi le propina.

[Jerda]

Si, avevo capito, lo leggo anche se faccio una domanda a te.

Ma io ho chiesto che cosa si guadagna a essere agnostici, non cosa ci sarebbe da invidiare ai credenti.

[Pazza_di_Acerra]

Cosa c'è da invidiare agli atei Vega? Che ci si guadagna ad esserlo?

Mi sembra una domanda senza senso. Mai conosciuto un ateo che lo fosse perché ci guadagnava qualcosa.

[Vega]

Si, avevo capito, lo leggo anche se faccio una domanda a te.

Ma io ho chiesto che cosa si guadagna a essere agnostici, non cosa ci sarebbe da invidiare ai credenti.

Cosa ci si guadagna? Tu credi a babbo natale ed alle fate ad esempio? Se ti dai una certa risposta hai capito cosa intendo.

[Jerda]

No, ma non trovo per questo vantaggioso non credere a babbo natale. Quindi è un vantaggio tutto intellettuale, di autocompiacimento? Non si vince niente che sia divertente con l'ateismo?

[Vega]

Credo sia un bene ragionare, conoscere e confutare qualcosa di falso e che può influenzare la propria vita e quella altrui e la cultura?

[Jerda]

Mi sembra una domanda senza senso. Mai conosciuto un ateo che lo fosse perché ci guadagnava qualcosa.

Solo un esercizio mentale. Mette a nudo le dinamiche di scontro

[Jerda]

Credo sia un bene ragionare, conoscere e confutare qualcosa di falso e che può influenzare la propria vita e quella altrui e la cultura?

Si, ma in questo rapido passaggio della vita voglio fare sesso, avere amici e mangiare tanto. Se la religione me lo garantisse sarei a recitare salmi. L'ateismo ricercato mi sa di "ok, non c'è niente"... non mi sembra una presa d'atto su cui costruirmi una personalità.
Come hai detto prima non credo a babbo natale. Ma non mi iscrivo nemmeno all'uaar e non vado ai giardini a convertire bimbi riluttanti. Volevo chiedere cosa, dal momento in cui si prende atto che dio come è raccontato non c'è e che i credenti si illudono, spinga a voler diventare un "campione" in questa scelta, che dovrebbe essere solo un "ah, ok, andiamo oltre"

[Pazza_di_Acerra]

Si, ma in questo rapido passaggio della vita voglio fare sesso, avere amici e mangiare tanto. Se la religione me lo garantisse sarei a recitare salmi. L'ateismo ricercato mi sa di "ok, non c'è niente"... non mi sembra una presa d'atto su cui costruirmi una personalità.
Come hai detto prima non credo a babbo natale. Ma non mi iscrivo nemmeno all'uaar e non vado ai giardini a convertire bimbi riluttanti. Volevo chiedere cosa, dal momento in cui si prende atto che dio come è raccontato non c'è e che i credenti si illudono, spinga a voler diventare un "campione" in questa scelta, che dovrebbe essere solo un "ah, ok, andiamo oltre"

Nell’ateismo non vi è alcuna consolazione. Sfortunatamente, è la visione del mondo più ragionevole.
(Aleksandr Puškin)

[Jerda]

Beh, se è per quello tra ragionevolezza e felicità preferisco la seconda, considerando soprattutto che sono mortale e che se sarò morto con la verità in tasca non interesserà né me né tantomeno gli altri.
Mai sentito dire a un ateo "Ah! Muoio, ma almeno in questa vita adesso VEDO tutta la bellezza e il premio finale di non essermi fatto fregare!" come promettono le religioni invece.

E che piaccia o no, qualcuno che muore felice per un'illusione (forse) invece che guardare in un fosso innominabile fino in fondo c'è. Quel pozzo aspetta gli atei che se lo sono costruito invece che pensare al quieto vivere. Non è quello che penso, sono domande salutari. Quindi che siamo pure atei se è quello che si pensa, ma perché gridarlo? Si prende in tasca tutti alla fine, non ci sono medaglie per aver capito. Se ci si pensa bene è l'errore grosso che fanno gli adolescenti: appena sentono di aver capito tutto, pensano di avere il mondo in mano. Poi ci restano male soprattutto per questo, per capire che non erano speciali e che le loro intuizioni non valgono un cazzo, anzi rallentano.

[Vega]

Si, ma in questo rapido passaggio della vita voglio fare sesso, avere amici e mangiare tanto. Se la religione me lo garantisse sarei a recitare salmi. L'ateismo ricercato mi sa di "ok, non c'è niente"... non mi sembra una presa d'atto su cui costruirmi una personalità.
Come hai detto prima non credo a babbo natale. Ma non mi iscrivo nemmeno all'uaar e non vado ai giardini a convertire bimbi riluttanti. Volevo chiedere cosa, dal momento in cui si prende atto che dio come è raccontato non c'è e che i credenti si illudono, spinga a voler diventare un "campione" in questa scelta, che dovrebbe essere solo un "ah, ok, andiamo oltre"

Nemmeno io vado a convertire la gente, dare opuscolie nemmeno sono iscritta all'uaar o ad associazioni atee e agnostiche. Non mi interessa.
Se ci fai caso, chi è che di solito viene a fare il campione di verità e di una certa scelta? Vedi atei ed agnostici che fanno a spintoni per dirti come vivere, che stanno a fare proseliti, a dirti che sbagli, che sei senza valori e altre belle cosette?
Semmai è la conseguente polemica e confutazioni di chi non crede che arrivano dopo di conseguenza, vuoi per questioni morali, vuoi per questioni di cultura.

Quello che fa una personalità dipende da tante cose.