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Risultati da 1 a 15 di 40

Discussione: "Dotta ignoranza"

  1. #1
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    "Dotta ignoranza"

    Il cardinale tedesco Nikolaus Krebs von Kues, teologo e filosofo, noto da noi col nome italianizzato Nicola Cusano, è anche conosciuto per la sua originale elaborazione della “teologia negativa”, dottrina secondo la quale al concetto di Dio ci si avvicina negando quello che egli non è.

    Cusano espone la sua tesi nel 1440 nel saggio “De Docta Ignorantia”, titolo che afferma di aver ripreso da un passo della “Lettera 130 (a Proba)” attribuita ad Agostino, vescovo di Ippona.

    Il titolo è un ossimoro: ignorante è l’individuo che non può conoscere Dio, ma la sua ignoranza può essere definita dotta perché è consapevole che Dio, Essere perfetto ed infinito, è inaccessibile alla nostra conoscenza.

    Nel 1449 questo cardinale pubblicò un altro saggio “Apologia doctae ignorantiae”, titolo che evoca il suo precedente elaborato.

    Cusano afferma che sapiente non è colui che possiede la verità, ma colui che conosce la propria ignoranza, ed è quindi consapevole dei propri limiti; non si può infatti essere consci della propria ignoranza senza avere già parzialmente o inconsciamente intravisto cos'è che non si sa; viceversa, l'ignorante assoluto non ha neppure coscienza della propria ignoranza.
    In questo senso il cardinale tedesco si collega a Socrate nell'affermare che è essenziale “sapere di non sapere”, e tale è per gli uomini l'unica maniera possibile per pensare a Dio.
    La massima socratica: "quanto meglio uno saprà che non si può sapere, tanto più sarà dotto."

    Cusano è consapevole che il logos (la ragione umana) non può andare oltre il finito e l’individuo non potrà mai conoscere Dio finché è parte del finito, e dunque finché è in questa vita.

    Se Dio è la perfezione assoluta e infinita, niente di quello che l'uomo può sapere e imparare raggiungerà questa perfezione: la perfezione assoluta compete solo a Dio. L'intelletto umano è per natura finito e limitato in capacità conoscitive, ciò che conosce non potrà mai essere in realtà corrispondente ad una vera e profonda comprensione della totalità dell'esistente.

    Cusano afferma che il processo di conoscenza tende a instaurare una proporzione tra ciò che già è saputo e ciò che si deve ancora sapere, una proporzione tra il noto e l'ignoto. Proprio per questo la conoscenza procede gradualmente nel sondare il buio dell'ignoto, grandi e improvvisi balzi in avanti non sono possibili, poiché non avremmo comunque basi solide per rapportare ciò che conosciamo all'enorme baratro nel non conosciuto: se non conosciamo quanto ancora ci è ignoto, impossibile conoscere quanto realmente conosciamo in un determinato momento, non abbiamo termini di paragone.

  2. #2
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    Presumere che l’Universo sia un atto creativo di Dio confligge con il logos, la razionalità.

    Perché esiste l'Universo? E qual è il principio generatore ? E' impossibile dare una risposta a questo quesito usando la sola Logica. Il “perché” è un mistero. In chi crede nel dio dell’universo, questo esiste per volere divino.

    Invece di chiedersi perché è nato l'Universo, ci si può domandare perché si è nati, qual è il senso della propria esistenza nella propria realtà.
    Paradossalmente la risposta a questa domanda permette di rispondere alla precedente: Se c'è un senso alla mia vita in questo Universo, e l'Universo è necessario per questa mia vita, allora anche l'Universo ha un senso. Ma quale era il significato dell'Universo quando l'uomo non era ancora apparso sulla Terra ? Il senso o significato inteso come categoria culturale mi sembra simile alla coscienza, noi oggi siamo coscienti che c'è stato un tempo nel quale l'uomo non esisteva, per cui noi oggi siamo coscienti di quel tempo anche se non c'eravamo, allo stesso modo noi oggi possiamo dare senso a quel tempo.Dal punto di vista biologico il senso della vita è semplice, consiste nella riproduzione della specie.

    Al di fuori della vita, il senso dell' "esistenza dell'esistente" è nella sua persistenza, quell'andamento delle cose rivelato da Lavoisier: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.

    Non esiste il nulla ma l'immaginazione del nulla. Esistono diverse forme di esistenza e livelli di esistenza diversi. L'esistenza di Dio è diversa dall'esistenza di un granellino di sabbia. Ma se esiste un granellino di sabbia ed esiste Dio, qualunque cosa significhi esistere, allora il granellino di sabbia e Dio sono parte di un sistema che li comprende. In questo sistema Dio e il granellino di sabbia sono allo stesso livello, quello dell'esistenza.
    Ultima modifica di doxa; 27-09-2019 alle 08:19

  3. #3
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    dopo Kant e Nietzsche i discorsi sulla metafisica sono piuttosto oziosi, ivi inclusi quelli ateistici;

    in contesti di esclusività di una fede, l'argomentazione metafisica era quella adatta a discuterne il contenuto;

    ma in un contesto di oggettivo pluralismo di monoteismi, che proprio il Cristianesimo ha inaugurato, il punto di immediato conflitto non cade più sulla metafisica del trascendente, ma sulla traduzione concreta della legge, etero-normatrice;
    cioè, hai dei principi, comandamenti, postulazioni evangeliche, ecc... che dovrebbero atteggiarsi a "legge", ma riguardo ai quali non sembra possibile stabilire la necessaria uniformità e coerenza oggettiva, che invece si ha generalmente per ogni legge, atto precettizio, ecc...

    così, il pluralismo religioso rende oziosa la questione metafisica sull'esistenza o meno di un dio, e sposta tutto sul sentimento morale dell'individuo e la percezione di una divinità di questo sentimento;
    i dottrinari religiosi competono già tra loro per affermare che la morale divina sia questa o quella, dopo essersi combattuti per secoli;

    una persona che oggi venga a perorare la fede si espone al ridicolo se argomenta di metafisica o fonda su questa le sue argomentazioni, con tutto il corredo di precetti e dottrina;
    dopo la Modernità, quello che può fare un religioso è semplicemente rappresentare l'interfaccia - come quello di un sistema operativo - di un determinato sentimento dell'esistenza, se e nella misura in cui è in grado di farlo in modo credibile;
    non è pensabile che il priore Bianchi o il pastore Ricca si pongano in competizione intellettuale con Tiziano Terzani o col Dalai Lama per agganciare questo o quello in cerca di qualcosa e vendergli la propria marca dello stesso prodotto;

    per questo, al di là delle formali parole di tolleranza, tanti discorsi di "credenti" che si leggono qui, e che puntualmente finiscono con l'asserire il primato del proprio interfaccia religioso su quelli altrui, rendono farsesca tutta la questione;
    detto questo, alcuni impianti sono un po' meno ingenui e contraddittori di altri, più gestibili in ambito post-moderno.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #4
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    C'è un punto molto importante che il teologo/filosofo non ha considerato.
    Ed il perchè è ovvio.
    Nel periodo in cui ha vissuto non si conosceva ancora l'evoluzione.

    Noi discendiamo dai "topi", piccoli mammiferi che vivevano nelle tane sottoterra quando la Terra era dominata dai dinosauri.
    Poi, 65 milioni di anni fa, un meteorite ha causato l'estinzione dei dinosauri. Questo ha permesso ai primi mammiferi (topi) di evolversi. Di diventare "scimmie" e poi "homo".
    Questo è stato il percorso evolutivo che ha portato fino a noi (in etrema sintesi).
    Questo Nicola Cusano non lo sapeva quando ha scritto i suoi testi.

    Ora..torniamo indietro a 65milioni di anni fa, quando "noi" eravamo "topi".
    I topi vedevano, concepivano e vivevano il mondo...da topi. A quei tempi non c'erano l'arte, la poesia, la musica, la filosofia, la scienza, la religione, la matematica. I topi facevano i topi e tutte queste cose per loro erano inaccessibili.
    Quando noi eravamo topi eravamo specializzati nello scavare tane dove nasconderi e procreare ed eravamo dediti alla caccia. La nostra concezione della vita non andava oltre queste funzioni di base.

    Poi, lentamente, alcuni topi si sono evoluti in scimmie e sono saliti sopra gli alberi. Diciamo...boh...circa 60milioni di anni fa.
    Le scimmie erano più evolute dei topi dai quali discendevano.
    Vivevano sugli alberi in clan più o meno organizzati. Nascono le prime forme rudimentali di socializzazione.
    Le scimmie vedevano e vivevano il mondo in modo più complesso rispetto ai topi. C'era un minimo di vita sociale, nascono le prime organizzazioni gerarchiche con lo scimmione che comanda. Insomma le scimmie vivevano da scimmie. Non immaginavano di discendere dai topi. Nè immaginavano che potesse esistere un modo diverso di vedere e vivere la realtà diverso dal loro. Il capo-clan faceva il capo e le altre scimmie passavano la giornata a socializzare e a spulciarsi e a mangiare e cacciare.
    Insomma...una vita grama.

    Poi alcune "scimmie" sono diventate homo.
    Noi homo siamo più evoluti delle scimmie. Socializziamo in grandi città, nei bar bevendo un apertitivo etc etc
    E abbiamo l'arte, la poesia, la musica, la filosofia, la scienza, la religione, la matematica.
    Vediamo e viviamo il mondo in modo molto diverso dalle scimmie e dai topi dai quali discendiamo.
    Per una scimmia sarebbe stato impensabile comporre una sinfonia...oppure concepire una equazione algebrica, oppure costruire un telescopio con cui guardare le stelle. E sarebbe stato impensabile porsi domande sulla vita e sull'universo.
    E questo perchè il nostro cervello è più evoluto di quello delle scimmie e di quello dei topi dai quali discendiamo.

    La storia finisce qui?
    E chi lo ha detto?
    L'evoluzione va avanti da 4 miliardi di anni e non c'è scritto da nessuna parte che si sia interrotta con l'homo.
    L'homo non è l'ultimo fotogramma dell'evoluzione. Anche se noi siamo portati a pensarlo. Siamo portati a pensare che tutto rimarrà così per i prossimi 3 miliardi di anni (termine temporale in cui il sole esploderà e distruggerà la Terra).
    Questo ha portato a elaborare teorie e teologie che prevedessero l'homo cone il fulcro della teoria.
    Ma questo è un errore fondamentale.
    Noi non ci siamo da sempre (ci siamo solo da 500mila anni) e non saremo l'ultimo step evolutivo.
    Tra 2milioni di anni...5milioni o 10milioni il nostro cervello/corpo evolverà e nascerà una nuova specie più evoluta.

    La cosa interessante è che questa nuova specie avrà una percezione della realtà completamente diversa dalla nostra.
    Vedrà e vivrà la realtà in un modo che noi non possiamo nemmeno immaginare. Esattamente come un topo e una scimmia non possono nemmeno immaginare cosa sia un telescopio, o una sinfonia o una equazione algebrica. Perchè sono cose al di fuori delle loro capacità.

    Cosa significa questo?
    Che ogni teologia o filosofia o religione che pone al centro solo l'homo è piuttosto ridicola e insignificante.
    Non vale la pena nemmeno di cponsiderarla.
    L'homo è solo un fotogramma dell'intero film del percorso evolutivo.
    Ci sono livelli di realtà che esistono, ma che noi non possiamo nè immaginare nè percepire perchè il nostro cervello non è attrezzato per farlo. Esattamente come per un topo e una scimmia è inimmaginabile concepire un telescopio, una sinfonia, o una equazione algebrica, o una poesia, o un pensiero astratto.

    Abbiamo creato un sacco di religioni, di teologie e di filosofie che mettono al centro l'homo. E le abbiamo create col nostro piccolo cervello avendo la presunzione di essere il "centro" dell'universo.
    Non è così. Nasceranno nuove specie più evolute dell'homo...perchè l'evoluzione non si arresta.
    E queste nuove specie guarderanno a tutte le nostre "teorie" con un sorriso. Lo stesso sorriso che noi facciamo quando guardiamo come vivono le scimmie o i topi che ci hanno preceduto nel film evolutivo.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  5. #5
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    In tutto questo discorso sull'evoluzione non vedo nemmeno l'ombra della presenza di un Dio, che sarebbe solo un'invenzione umana, come sostengono gli atei.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  6. #6
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    Bè...quelli che ho descritto sono FATTI reali e incontrovertibili.
    L'idea di un Dio che sta da qualche parte non be definita, che avrebbe mandato suo figlio per dare la salvezza solo a chi dice lui e che presto tornerà per giudicare il mondo e instaurare il suo regno, invece, è una storiella scritta da uomini che affermano: "me lo ha detto Dio stamattina mentre mi facevo la barba o mentre cavalcavo da Gerusalemme a Damasco".

    Permettimi di nutrire qualche serio dubbio su questi "sapientoni fulminati sulla via per Damasco" ai quali Dio avrebbe rivelato la verità assoluta mentre stavano pregando in un bosco.
    Direi che non abbiamo bisogno nè di nuovi santoni, nè di nuove religioni, nè di nuove chiese.
    Abbiamo, invece, bisogno di capire.
    E non capiremo mai nulla se non partiamo dalla conoscenza della Realtà per ciò che essa effettivemente è.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Presumere che l’Universo sia un atto creativo di Dio confligge con il logos, la razionalità.
    Comunque la mia razionalità mi dice: meglio qualcuno che nessuno.

  8. #8
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    dopo Kant e Nietzsche i discorsi sulla metafisica sono piuttosto oziosi, ivi inclusi quelli ateistici;
    Poveri morti,.......Kant e Nietzsche, senza alcuna speranza,......... anche i trogloditi ci credevano.

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Noi discendiamo dai "topi", piccoli mammiferi che vivevano nelle tane sottoterra quando la Terra era dominata dai dinosauri.
    Un'altra scuola evoluzionista afferma che discendiamo tutti dai pesci. Vorrei che Vega, moglie dell'evoluzionismo, specificasse se il manuale delle giovani marmotte evoluzioniste inizia con: "In principio c'erano i pesci" o "In principio c'erano i topi".

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    Bè...quelli che ho descritto sono FATTI reali e incontrovertibili.
    Vorrei le prove di questi fatti reali e incontrovertibili. In particolare chiedo alla Pazza di Acerra se hanno trovato il DNA dei topi nell'uomo.
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    L'idea di un Dio che sta da qualche parte non be definita, che avrebbe mandato suo figlio per dare la salvezza solo a chi dice lui e che presto tornerà per giudicare il mondo e instaurare il suo regno, invece, è una storiella scritta da uomini che affermano: "me lo ha detto Dio stamattina mentre mi facevo la barba o mentre cavalcavo da Gerusalemme a Damasco".

    Permettimi di nutrire qualche serio dubbio su questi "sapientoni fulminati sulla via per Damasco" ai quali Dio avrebbe rivelato la verità assoluta mentre stavano pregando in un bosco.
    Direi che non abbiamo bisogno nè di nuovi santoni, nè di nuove religioni, nè di nuove chiese.
    Abbiamo, invece, bisogno di capire.
    E non capiremo mai nulla se non partiamo dalla conoscenza della Realtà per ciò che essa effettivemente è.
    Io ti dico che quelle che tu definisci storielle si stanno realizzando, però bisogna avere gli occhi bene aperti per poterne vedere la realizzazione, che non è istantanea, ma segue un suo percorso.
    Le profezie si sono realizzate, si stanno realizzando e si realizzeranno, nonostante il mutismo dei vignaioli omicidi.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Un'altra scuola evoluzionista afferma che discendiamo tutti dai pesci. Vorrei che Vega, moglie dell'evoluzionismo, specificasse se il manuale delle giovani marmotte evoluzioniste inizia con: "In principio c'erano i pesci" o "In principio c'erano i topi".


    Vorrei le prove di questi fatti reali e incontrovertibili. In particolare chiedo alla Pazza di Acerra se hanno trovato il DNA dei topi nell'uomo.

    Io ti dico che quelle che tu definisci storielle si stanno realizzando, però bisogna avere gli occhi bene aperti per poterne vedere la realizzazione, che non è istantanea, ma segue un suo percorso.
    Le profezie si sono realizzate, si stanno realizzando e si realizzeranno, nonostante il mutismo dei vignaioli omicidi.
    La vita è nata nell'acqua. Quindi è vero. Ancora prima di essere topi eravamo pesci.
    "topo" poi è una semplificazione. In realtà discendiamo da un piccolo roditore che viveva nelle tane scavate sotto terra, antenato sia dell'homo che dei topi attuali.

    Si sta realizzando cosa?
    In quello che scrivi io non vedo fatti. Vedo solo fantasie.
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  11. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Comunque la mia razionalità mi dice: meglio qualcuno che nessuno.
    questo è il contrario della razionalità;
    è come dire: se il primo fine settimana di agosto trovo traffico nella tratta B.go Panigale - S. Lazzaro verso Rimini, deve essere colpa di qualcuno che ha organizzato il tutto in modo da costringermi a passo d'uomo a quell'ora, mentre mi scappa da pisciare e l'autogrill più vicino è a 15 km, tutti di coda;

    il tuo è un tentativo intelligente, ma non sempre razionale;

    è intelligente perché il pregiudizio dell'intenzionalità è un utile escamotage umano per economizzare le risorse intellettive in molte circostanze: in pizzeria vedi il cameriere che si dirige al tavolo di uno arrivato dopo di te e - giustamente - gli fai un fischio, dato che gli hai attribuito - correttamente - un errore di precedenze;
    e così in tantissime altre circostanze; però, man mano che queste diventano più complesse, rischi di sbagliarti; se il tram è affollato, non tutti gli sconosciuti che ti stanno a contatto lo fanno per borseggiarti; volte a accade, altre no;

    quando si trattava della pioggia, dei fulmini o dei fenomeni naturali, cose che oggi interpretiamo - come il traffico attorno a Bologna - come risultati vettoriali di un concorso di singole forze, l'uomo primitivo e ignaro le ha attribuite per millenni all'intervento intenzionale di un dio specializzato per ognuno di quei fenomeni, riproducendo - oggi possiamo dire erroneamente - quel paradigma di intenzionalità;

    tu sposti il paradigma su un dio sovrastante a tutto, dove è impossibile andare a guardare e controllare, perché trascende e nulla lo può smentire, né confermare;

    nemmeno in questo caso è detto che il tuo processo sia irrazionale: potresti, razionalmente, volerti suggestionare per affrontare una realtà in modo che per te è migliore, come il maratoneta che immagini un traguardo dietro l'angolo, quando mancano ancora 10 km; niente di male, soprattutto quando una collina ti oscura il guardo e traguardo; se però questa illusione ti fa aumentare la velocità in modo non sostenibile, ti taglia il fiato e non finisci la corsa;

    analogamente, un dio configurato in quel modo ha prodotto nella Modernità analogo rifiuto semi-consapevole, e la conseguente schizofrenia delle società ex-religiose secolarizzate o in via di secolarizzazione;
    i danni della dissociazione di massa nella percezione della realtà e delle sue cause sono sotto gli occhi di tutti, a tutti i livelli; proprio oggi, quando avremmo i dati e gli strumenti, nonché l'istruzione per interpretare in modo più corretto le cose che ci riguardano, verificare tesi, attribuzioni, nessi causali, vediamo le manifestazioni più disarmanti di irrazionalismo e isteria, gente che non intende ragione alcuna, a tutti i livelli di cultura e istruzione.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #12
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Un'altra scuola evoluzionista afferma che discendiamo tutti dai pesci. Vorrei che Vega, moglie dell'evoluzionismo, specificasse se il manuale delle giovani marmotte evoluzioniste inizia con: "In principio c'erano i pesci" o "In principio c'erano i topi".


    Vorrei le prove di questi fatti reali e incontrovertibili. In particolare chiedo alla Pazza di Acerra se hanno trovato il DNA dei topi nell'uomo.

    Io ti dico che quelle che tu definisci storielle si stanno realizzando, però bisogna avere gli occhi bene aperti per poterne vedere la realizzazione, che non è istantanea, ma segue un suo percorso.
    Le profezie si sono realizzate, si stanno realizzando e si realizzeranno, nonostante il mutismo dei vignaioli omicidi.
    Ma quale " una scuola evoluzionista dice che...".
    Qui a leggere cosa vien fuori in queste discussioni c'è solo da pensare che è grassa se ve lo trovate pé fa pipì!!

    Te credi che non siano state fatte analisi sulle popolazioni locali originarie e su resti di tombe del DNA e capire dai polimorfismi genetici, fra cui i gruppi sanguigni e proteine del sangue, le differenze, le similitudini e le possibili discendenze e migrazioni?
    Se andiamo a guardare le popolazioni americane come ad es. quelle degli eschimesi, degli indiani d'America, si trovano componenti mongoliche. Le migrazioni umane più importanti sono originate dall'Asia verso l'America e poi probabilmente anche dall'Australia e dalla zona europea visto che alcune caratteristiche di questi due continenti sono state trovate in alcune popolazioni locali americane.
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  13. #13
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Si sta realizzando cosa?
    In quello che scrivi io non vedo fatti. Vedo solo fantasie.
    Tu sei entrato da poco in questo forum, quindi non puoi conoscere le discussioni postate da 10 anni a questa parte. Io stesso, entrato qui a quell'epoca, in seguito sono stato assente parecchi anni, riprendendo poi da dove avevo lasciato.
    Comunque, nelle discussioni postate in precedenza viene messa in luce la realizzazione di profezie bibliche riguardo questo tempo, ma anche tempi precedenti.
    In particolare, per venire all'oggi: l'Apocalisse si apre con le lettere di Cristo alle 7 Chiese.
    Io scrissi quelle lettere tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, in ogni caso entro i primi mesi del 1981. Le sette chiese, se la memoria non mi inganna, furono: ebraica, cattolica, testimoni di Geova, mormoni, islamica, indù, buddhista.
    Inoltre, libri di varie religioni profetizzano come voluta da Dio l'unificazione di tutti i testi sacri in un unico testo. Ovviamente deve essere fatta una scelta degli estratti da unificare, non si può semplicemente accorpare per intero tutti i testi, cosa che non avrebbe alcun senso e impedirebbe a chiunque di leggere questo testo unificato, data la mole enorme di scritti. La sola sorella White avrebbe scritto centomila pagine di libri.
    Io ho fatto e continuo a fare questo lavoro di unificazione, il cui frutto parziale è rappresentato dalle discussioni che posto, che sono il fior fiore degli scritti divini a me noti.
    Io ho vissuto sulla mia pelle alcune delle cose scritte in Apocalisse. Leggendo i miei interventi, anche attuali, si può capire quali.
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  14. #14
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ma quale " una scuola evoluzionista dice che...".
    Qui a leggere cosa vien fuori in queste discussioni c'è solo da pensare che è grassa se ve lo trovate pé fa pipì!!

    Te credi che non siano state fatte analisi sulle popolazioni locali originarie e su resti di tombe del DNA e capire dai polimorfismi genetici, fra cui i gruppi sanguigni e proteine del sangue, le differenze, le similitudini e le possibili discendenze e migrazioni?
    Se andiamo a guardare le popolazioni americane come ad es. quelle degli eschimesi, degli indiani d'America, si trovano componenti mongoliche. Le migrazioni umane più importanti sono originate dall'Asia verso l'America e poi probabilmente anche dall'Australia e dalla zona europea visto che alcune caratteristiche di questi due continenti sono state trovate in alcune popolazioni locali americane.
    https://www.ultimavoce.it/dna-origini/

    Momondo, il noto motore per la ricerca di voli, ha deciso di sfruttare questo test e ha creato un concorso volto alla ricerca delle origini: The Dna Journey. La piattaforma mostra l’esperimento eseguito su 67 persone che si sono sottoposte al test. Il video di questo esperimento si è diffuso anche sui social.

    A tutti loro, il test del Dna ha mostrato quanto si sbagliassero: nessuno di loro era al 100% della nazionalità dichiarata. Anzi, i loro antenati provenivano da ogni angolo del globo, anche dai Paesi che dichiaravano di non gradire.
    Un semplice test che potrebbe mettere fine a tanti pregiudizi, che potrebbe aprire il cuore verso coloro che sembrano appartenere a mondi diversi, ma con cui invece condividiamo il passato.
    La razza pura non esiste, è un semplice dato di fatto.
    Radavoiu Stefania Ema

    https://www.focus.it/scienza/scienze...di-razze-umane

    Si può parlare di razze umane?
    Dal punto di vista scientifico la distinzione razziale non sta in piedi. Le migrazioni dei nostri antenati infatti hanno mescolato i geni.
    No, il termine razza non è scientifico: gli uomini non sono stati isolati geograficamente abbastanza a lungo da creare varietà genetiche distinte. L’uomo è da sempre in continuo movimento e le varietà continuano a diluirsi una nell’altra. Come ha dimostrato il genetista Luca Cavalli-Sforza, che ha demolito i fondamenti biologici del concetto di razza, le civiltà non sono strutture chiuse e isolate.


    In conclusione i test del DNA, nel caso specifico, non provano nulla, signora dell'evoluzionismo.
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  15. #15
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma sai una sega te di che stai parlando!

    Prima parli di ebrei migrati molti secoli fa in America, ora tiri fuori il DNA della gente di oggi, dopo che ci siamo mischiati da qualche secolo a questa parte e chiaramente è più facile trovare caratteristiche fisiche e geni di altri popoli.
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