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Discussione: Mente cosmica (Coscienza cosmica) e teoria del Campo Unificato

  1. #301
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio

    Le uniche parole sensate buonanotte e ho sonno.
    @ Vega.

    Non so che vai cercando e m'hai scocciato .Bene, manca l'idrolisi, una
    base è imperfetta, ecc, ecc. Ora ho da fare , a stasera.

  2. #302
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    Io nulla, sei tu che intervieni dicendo sciocchezze, come ora sulla mancanza di idrolisi, che non significa nulla, è senza senso visto che dicevamo dell'idrolisi che causa mutazioni nel DNA.
    Lo scopo del tuo intervenire così non lo so, forse divertirsi male.
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  3. #303
    Signore.... vi prego.....
    Bambol utente of the decade

  4. #304
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  5. #305
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    La materia – la Terra e le nuvole, il corpo umano e una galassia, un sasso e una pianta – è composta da molecole, le quali possono essere divise in particelle sempre più piccole: le molecole sono formate da atomi; gli atomi sono formati da elettroni, neutroni e protoni; neutroni e protoni sono composti da quark.

    E i quark da cosa sono fatti? Gli elettroni da cosa sono fatti?
    Da cosa sono fatte le particelle elementari non ulteriormente scomponibili in sub-particelle?

    La Teoria del Campo Unificato afferma che le particelle elementari (ad esempio i quark e gli elettroni) sono formati da un insieme di filamenti di energia.

    Questi filamenti di energia sono chiamati "stringhe".

    Le "stringhe" sono simili a corde (da cui il nome di «stringa», dall’inglese string che significa «corda»).
    Ognuna di queste corde vibra in modo diverso: in base al “tono di vibrazione”, i filamenti di energia producono particelle diverse.
    Stiamo parlando di tutte le particelle che compongono il nostro mondo e il nostro universo: materia, energia, spazio e tempo esistono grazie alla vibrazione di queste corde. I modi diversi in cui queste corde vibrano determinano la formazione di una o dell’altra particella.



    Quindi, il fondamento della materia sono queste "stringhe di pura energia" che, vibrando a frequenze diverse, danno forma alle diverse particelle che, a loro volta, danno forma alla materia.
    Ecco perchè si dice che l'universo è una "grande sinfonia".

    Questa è una slide che ci mostra come è fatta la materia ai diversi livelli di ingrandimento.
    Si parte dalla materia, così come la vediamo con i nostri occhi, poi si arriva ai cristalli e, scendendo sempre più nel microcosmo, si arriva alle molecole, poi agli atomi, alle particelle sub-atomiche e, infine (al livello della scala di Planck, cioè a 10^-33 cm), alle "stringhe".



    Questa è una immagine ingrandita di come appare l'universo al livello della scala di Planck, cioè a 10^-33 centimetri...cioè "il livello di realtà" in cui si "vedono" le stringhe.



    Questa è l'immagine fondamentale.
    Le stringhe si formano a partire da un "oceano" sottostante. Il cosiddetto "Campo unificato".

    Che cos'è questo "Campo unificato"? Di cosa è fatto?

    Il Campo unificato è pura "esistenza". E' un "oceano di esistenza", viva, infinita, autocosciente, intelligente. Dove non esistono nè lo spazio nè il tempo.
    Questa è la Mente Cosmica che è alla base della materia e dell'universo.
    Da questa Mente Cosmica si orginano, istante-per-istante, le "stringhe" come se fossero "onde superficiali" di un Oceano sconfinato.

    E le "stringhe", vibrando a frequenze diverse, aggregandosi tra loro in reti inestricabili, istante-per-istante, danno "forma" alla materia a tutti i vari livelli di Realtà. A tutta la materia in tutte le sue forme. Dagli atomi, fino ai pianeti, alle stelle e alle galassie e alla materia oscura e all'antimateria. Dagli animali, alle piante, all'homo. E a tutte le fome di energia: dalla gravità, all'elettromagnetismo, fino alle forze nucleari e alla energia oscura.
    Lo stagista.
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  6. #306
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    Peccato che nemmeno la teoria delle stringhe sia per adesso confermata e diventata la sintesi della fisica.
    Dire che è la mente cosmica e dare per scontato che lo sia, tirando fuori le stringhe, è mettere il carro davanti ai buoi o vendere la pelle dell'orso prima che sia morto.
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  7. #307
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Peccato che nemmeno la teoria delle stringhe sia per adesso confermata e diventata la sintesi della fisica.
    Dire che è la mente cosmica e dare per scontato che lo sia, tirando fuori le stringhe, è mettere il carro davanti ai buoi o vendere la pelle dell'orso prima che sia morto.
    Lo so Vega.
    Abbiamo già parlato di questo.
    E' una semplice ipotesi...una teoria tutta da verificare.

    Tuttavia, una persona onesta intellettualmente e che cerca veramente la Verità, deve dare una risposta soddisfacente a questo quesito: come può esserci intelligenza nella Realtà? Come può la Realtà manifestare intelligenza (le leggi matematiche della fisica...o la stessa coscienza e autocoscienza dell'homo)? Da dove viene questa intelligenza che noi osserviamo nella natura e nella Realtà?

    Abbiamo due risposte:
    1- la prima afferma che l'intelligenza che noi osserviamo in natura (le leggi matematiche della fisica...le informazioni contenute nel DNA) si è formata per puro caso. E che l'intelligenza e l'autocoscienza presenti nell'homo sono il risultato di reazioni biochimiche prodotte dal cervello. Cioè il cervello crea l'intelligenza e l'autocoscienza umana. E il cervello umano è un risultato del tutto casuale dell'evoluzione. Perchè l'evoluzione è guidata dal cieco caso e non segue nessun fine e nessuno scopo.
    2- la seconda afferma che se esiste intelligenza in natura (le leggi matematiche della fisica, le informazioni contenute nel DNA, la nostra stessa intelligenza di esseri umani), tale intelligenza non può che essere la manifestazione di "qualcosa" presente a monte della materia stessa. Cioè...la materia non crea "per magia" l'intelligenza. Ma la materia "manifesta" (in forme diverse) una intelligenza che è già presente alla sua base. In questa ottica il cervello umano non crea l'intelligenza...ma il cervello umano è una "macchina" che trasforma in intelligenza autocosciente una intelligenza che è già presente alla base della materia.

    Ecco...per quanto mi riguarda, "la magia" - come spiegazione del Reale - non mi soddisfa intellettualmente.

    Poi è vero quello che dici. E cioè che è tutto da dimostrare.
    Ultima modifica di xmanx; 18-10-2019 alle 10:19
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  8. #308
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    Primo principio della termodinamica:
    L'energia non si crea né si distrugge, ma si trasforma, passando da una forma a un'altra

    E noi - cioè il nostro corpo e la nostra individualità - siamo energia. Quindi deriviamo da una forma preesistente di energia, alla "nascita". E ci trasformeremo in un'altra forma di energia, alla "morte".
    Poichè, nell'universo, nulla in realtà "nasce" e nulla in realtà "muore", ma tutto si trasforma poichè ogni cosa - anche la materia - è energia.

    Eben Alexander (Charlotte, 11 dicembre 1953) è un neurochirurgo e scrittore statunitense.
    La sua vicenda è controversa. Tuttavia può essere utile per chi è "in cerca della verità".
    La storia di questo neurochirurgo e della sua incredibile vicenda di coma profondo e rinascita-guarigione dopo 7 giorni, è abbastanza nota, grazie anche alla stesura del libro “Milioni di farfalle” da lui scritto dopo il coma.

    “Sono stato adottato quando ero un ragazzino. Sono cresciuto senza ricordare niente della mia famiglia di origine e senza sapere che avevo una sorella biologica, di nome Betsy. Molti anni dopo, mi sono messo alla ricerca della mia famiglia biologica, ma per Betsy è stato troppo tardi: era morta. E questa è la storia di come mi sono riunito a lei, in Paradiso.
    Prima di cominciare, dovrei spiegare che sono uno scienziato, che ho passato la vita a studiare il funzionamento del cervello. Mio padre adottivo era un neurochirurgo ed io seguii la sua strada, diventando io stesso un neurochirurgo ed un accademico, e insegnavo la scienza del cervello alla Harvard Medical School.

    Ero scettico quando i pazienti mi descrivevano esperienze spirituali. La conoscenza che avevo del cervello mi aveva reso sicuro del fatto che esperienze fuori dal corpo, incontri angelici e cose simili, fossero allucinazioni che si presentavano quando il cervello soffriva di un trauma.
    Poi, in circostanze molto drammatiche, ho avuto la prova che mi ero sbagliato. Anni fa, mi svegliai una mattina con un feroce mal di testa. In poche ore, entrai in coma: la mia neocorteccia, la parte del cervello che ha a che fare con tutti i processi di pensiero che ci rendono umani, cessò di funzionare.
    A quel tempo, lavoravo al Lynchburg General Hospital in Virginia, dove fui portato in emergenza. I dottori accertarono che avevo contratto la meningite: un raro ceppo di batteri di “E. coli”, si trovava nel mio liquido cerebrospinale e come un acido stava mangiandosi il mio cervello. Le mie chance di sopravvivenza erano pari a zero.
    Ero in un coma profondo, in uno stato vegetativo, e tutte le funzioni superiori del mio cervello erano… scollegate. Le scansioni che mi fecero non mostravano alcuna attività cosciente; il mio cervello non era malfunzionante… era completamente scollegato. Malgrado ciò il mio sé interiore continuava ad esistere, in barba a tutte le leggi note alla scienza.

    Per sette giorni, mentre giacevo in quel coma non responsivo, la mia coscienza fece un viaggio attraverso una serie di “Regni”, uno piu’ straordinario dell’altro: un viaggio oltre il mondo fisico ed un viaggio che fino a quel momento avrei solo definito impossibile. Per migliaia di anni, le persone normali, ma anche gli sciamani e i mistici, hanno descritto degli attimi brevi, meravigliosi nei regni eterei. Non sono, quindi, il primo ad aver scoperto che la coscienza esiste oltre il corpo.
    Ciò che nel mio caso è unico, è che sono – per quel che raccontano i dati raccolti – la sola persona ad aver viaggiato in questa dimensione paradisiaca, con la corteccia completamente sotto osservazione minuto per minuto. E i dati medici del mio coma indicano l’assenza totale di attività cerebrale. In altre parole: per quel che può dire la neuroscienza a riguardo, il mio “viaggio” non è stato qualcosa che è successo nella mia testa.

    So benissimo quanto strano possa sembrare il mio racconto e comprendo bene coloro che non possono accettarlo. Come molte cose nella vita, che sembrano totalmente inverosimili fino a che uno non ne fa esperienza in prima persona. Nonostante le scannerizzazioni del mio cervello dicessero che esso non stava funzionando, io stavo avendo invece vivide esperienze."


    Lo stagista.
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  9. #309
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    La nostra coscienza individuale non è prodotta e creata dal cervello.
    Il cervello è solo la "macchina" che ce la fa percepire e ce la fa usare nella dimensione spazio-tempo.
    Ma essa esiste indipendentemente dal cervello. Esiste in quanto è una particolare manifestazione della Mente cosmica.
    E quando il cervello "muore" la nostra coscienza individuale continua ad esistere.

    Il Dott. Bruce Greyson, uno dei massimi esperti di NDE, psichiatra e direttore della "Division of Perceptual Studies" della Virginia University, esamina la questione del rapporto tra mente e cervello basandosi sulla fenomenologia legata alle esperienze di premorte (NDE: Near Death Experiences).
    In questo intervento fa anche riferimento allo studio AWARE condotto da Sam Parnia.



    Il Progetto AWARE.

    https://www.resuscitationjournal.com...739-4/abstract

    I pazienti verso cui si è rivolta l’attenzione, tra il 2008 e il 2012, sono stati quelli colpiti da Arresto Cardiaco (CA), di età superiore ai 18 anni, accolti al Pronto Soccorso della struttura ospedaliera e successivamente sottoposti a Rianimazione Cardio-Polmonare e che sono stati poi dimessi in condizioni di salute tali da poter essere intervistati.

    Il totale degli individui osservati è stato di 2060, di cui sopravvissuti 330, cioè il 16% del totale. Di questi 330 in vita, per svariati motivi ne sono stati considerati “osservabili” solo 140, cioè il 42%.
    Tra essi, 39 non sono stati analizzati soprattutto per motivi di salute, mentre i rimanenti 101 sì.

    Le interviste previste per persona erano tre successive, la prima più generica e le altre più analitiche. Nella seconda intervista è stata usata la scala Greyson (1) a punteggio, e solo i candidati che hanno ottenuto un punteggio che confermava una qualche forma di ‘consapevolezza’ durante la rianimazione, e che sono risultati 55 su 101, ovvero il 55%, sono passati al terzo test in cui sono state fatte domande più specifiche. Di questi, 46 pazienti hanno descritto ricordi non compatibili con l’esperienza NDE e quindi sono stati scartati, mentre 9 di essi hanno descritto esperienze classificabili come NDE e sono stati quindi intervistati in maniera più dettagliata per registrare il racconto di ciò che avevano visto e udito. Nove pazienti su 101 è il 9%, e ciò è compatibile con il dato riportato dalla letteratura specialistica in merito alla percentuale di NDE tra i rianimati, che è del 10%. Ciò ha perciò confermato la validità della ricerca.

    Di questi 9 pazienti con una ‘sicura’ NDE, 7 non hanno avuto una consapevolezza visiva o acustica di quanto succedeva attorno a loro durante la rianimazione, mentre 2 di loro sì (OBE: Out of Body Experiences. Esperienze fuori dal corpo).
    Per verificare ulteriormente le loro descrizioni sono stati ricontattati, ma solo uno di loro ha potuto essere intervistato dettagliatamente in quanto l’altro per motivi di salute non ha potuto farlo.

    L’uomo, di 57 anni, ha riferito di aver osservato tutta la scena della sua rianimazione dall’alto, vicino ad un angolo del tetto, e ha descritto in maniera precisa suoni, persone e attività. Il suo resoconto è stato confermato dalla cartella clinica. Fra l’altro ha descritto accuratamente le caratteristiche e l’uso di un defibrillatore automatico esterno. Come si evince dalle registrazioni cliniche effettuate con gli strumenti utilizzati durante la rianimazione, la sua esperienza si può ritenere come avvenuta durante i primi tre minuti dopo l’attacco cardiaco.

    Concludendo gli autori dicono : “Nonostante molti studi recenti che supportano la presenza di NDE e di possibile consapevolezza visiva durante l’arresto cardiaco, questo è stato il primo studio su larga scala per studiare la frequenza di casi positivi. Mentre la bassa incidenza (2%) con esplicita possibilità visiva e uditiva ha compromesso la nostra capacità di utilizzare le immagini per esaminare oggettivamente la validità delle domande specifiche associate a tale evento, comunque il nostro caso accertato suggerisce esserci una consapevolezza cosciente oltre i primi 20-30 s dopo l’arresto cardiaco (quando qualche residua attività elettrica cerebrale può ancora essere presente), fornendo un periodo di tempo quantificabile di consapevolezza dopo che il cervello raggiunge normalmente uno stato isoelettrico".
    "Esperienze visive durante la rianimazione sono state classificate come OBE (Out of Body Experiences – Esperienze fuori dal corpo) e sono del tutto differenti dalle illusioni ottiche che si raggruppano nel termine “autoscopia”, proprio per la loro corrispondenza con il reale, come dimostrato nel nostro caso accertato."

    Nel 2020 sono attesi i risultati della seconda ricerca scientifica: AWARE2
    Ultima modifica di xmanx; 20-10-2019 alle 09:31
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  10. #310
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  11. #311
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  12. #312
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    Il caso Pam Reynolds

    E' il caso più famoso e documentato di NDE per via delle circostanze in cui è avvenuto.

    Nell' agosto del 1991, a Pam Reynolds, giovane madre di cinque figli, è stato diagnosticato un aneurisma di un'arteria basilare del cervello. La chirurgia nel suo caso sarebbe stata rischiosa, ma non operare poteva essere ugualmente fatale, perché l'aneurisma avrebbe potuto rompersi spontaneamente.

    Le dimensioni e la posizione dell'aneurisma, tuttavia, ne precludevano la rimozione mediante le consuete tecniche neurochirurgiche. Come estrema risorsa, Pam fu indirizzata ad un istituto di Phoenix, Arizona, nel quale un neurochirurgo utilizzava una particolare procedura d'intervento conosciuta come "arresto cardiaco ipotermico". Questa tecnica permetteva di rimuovere chirurgicamente l'aneurisma senza eccessiva perdita di sangue, e presentava una ragionevole probabilità di successo. L'operazione richiede che la temperatura corporea del paziente sia portata artificialmente a circa 15,5°C mediante un bypass circolatorio, che tanto il battito cardiaco quanto il respiro si interrompano, che l'encefalogramma risulti completamente piatto e che il sangue sia aspirato dal cervello del paziente. Questo accadde a Pam la quale, a tutti gli effetti, fu messa in stato di morte artificiale.

    Il Dott. Robert F. Spetzler del Barrow Neurological Institute di Phoenix le raccomandò un'operazione speciale, nota come arresto cardiaco ipotermico, chiamato anche "standstill [sosta]." In questo tipo di chirurgia, la temperatura del corpo viene abbassata, il battito cardiaco e la respirazione vengono fermate, il sangue viene fatto defluire dalla testa, finché l'EEG (Elettroencefalogramma) diventa totalmente piatto . Clinicamente parlando, il paziente é morto.

    "Mi hanno tolto la vita al fine di salvarmela," dice la Reynolds.

    "Ho cominciato a sentire una presenza che era consapevole di me. Mi sono girata ed ho visto una luce brillante piccina come una punta di spillo, Diventava sempre più grande ed ha cominciato trascinarmi verso di sè. Avevo una sensazione di fisicità, simile al salire sopra una collina molto velocemente, o di andare sull'ottovolante. Allora ho sentito la nonna chiamarmi." La Reynolds descrive di aver visto la nonna e lo zio defunti, circondati da più persone, tutti come se fossero vestiti di luce. Si è sentita intimamente collegata con loro. Si è sentita al sicuro, come se fosse a casa sua.

    "Allora ho pensato, 'spero di meritare di essere qui . Non sono una persona perfetta'. Ci fu una grande risata e sua nonna la paragonò ad un bambino congedato da scuola dove aveva commesso degli errori, errori cui però aveva poi posto rimedio. "Quella fu una lezione enorme per me: capii che gli errori sono diversi dal male fatto intenzionalmente."

    La Reynolds racconta anche dettagli dell'intervento operatorio che non avrebbe potuto vedere dalla posizione in cui era. E in ogni caso aveva gli occhi tappati. Ciò dimostra che la sua esperienza di NDE è avvenuta proprio durante la fase in cui era clinicamente morta. E che nella esperienza NDE ha avuto anche una esperienza OBE in cui ha osservato la sala operatoria, i medici che la stavano operando e gli strumenti che stavano utilizzando.

    Quindi, oltre a raccontare esperienze "soggettive" (tunnel di luce e incontro con i defunti) ha raccontato anche esperienze "oggettive" che, dal tavolo operatorio, non avrebbe mai potuto osservare. Anche perchè i suoi occhi erano bandati.

    La Reynolds conclude ricordando che suo zio l'ha riportata indietro verso il suo corpo, avvertendola che quel ritorno sarebbe stato come un salto in una piscina. "Non volevo ritornare. Mio zio mi ha spinto, sicché non sono stata buttata via a calci dal Cielo: sono stata spinta," dice, ridendo.
    Ultima modifica di xmanx; 20-10-2019 alle 09:56
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  13. #313
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    Todd Burpo è il pastore della Crossroads Wesleyan Church, chiesa metodista di Imperial, nel Nebraska. Nel marzo del 2003, dopo un periodo di alcuni mesi contrassegnato da infortuni e malattie, Todd decide di fare un viaggio con la moglie Sonja e i figli Cassie e Colton. Ma il 5 marzo, durante il tragitto, il piccolo Colton viene operato a causa di un'appendicite perforata con ascesso, scambiata inizialmente per influenza gastrointestinale. Dopo una seconda operazione, avvenuta il 17 marzo, contrariamente alle aspettative dei medici il bambino si riprende per guarire poi completamente.

    Nel luglio dello stesso anno, Colton inizia casualmente a riferire ai genitori l'esperienza ai confini della morte da lui sperimentata, pur senza avere raggiunto la morte clinica. Spiega di aver lasciato il suo corpo e di avere osservato i medici che lo operavano e i genitori che, in due stanze diverse dell'ospedale, pregavano per lui durante l'intervento. Racconta anche di essere stato in Paradiso e di avere incontrato Gesù, degli angeli, poi la sorellina mai conosciuta - persa dalla madre al secondo mese di gravidanza - e il bisnonno, morto molti anni prima in un incidente automobilistico.

    Ultima modifica di xmanx; 20-10-2019 alle 09:59
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  14. #314
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    La trilogia di Matrix è la rappresentazione del viaggio spirituale realizzato col linguaggio metaforico del cinema.

    Il viaggio inizia col trauma del "risveglio" e termina con la "pace".
    Le macchine rappresentano la nostra "natura inferiore".
    Gli umani risvegliati rappresentano la nostra "natura superiore".
    La nostra "natura inferiore" - cioè le macchine - crea la Matrix, cioè la "realtà virtuale" creata dal nostro sistema cervello-sensi nella quale siamo intrappolati e "addormentati" fino al "risveglio". Fino al risveglio noi siamo "schiavi" della nostra natura inferiore.
    Neo è il nostro eroe () cioè la nostra natura superiore che compie il viaggio verso "l'illuminazione"...cioè la "pace finale".

    Che cosa rappresenta la "pace finale"?
    E' inevitabile. Al momento del "risveglio" la nostra natura superiore percepisce la nostra natura inferiore come "nemica". E viceversa.
    E' da qui che nasce la guerra.
    Una guerra che avviene tutta dentro noi stessi.
    Tra la nostra natura superiore (gli uomini e le donne di Zion) e la nostra natura inferiore (le macchine).
    Certo...dopo il "risveglio" possiamo entrare e uscire a nostro piacimento da Matrix (cioè dal mondo virtuale creato dalla nostra natura inferiore)...possiamo, cioè, in un certo senso governare a nostro piacimento la nostra natura inferiore e muoverci in Matrix con disinvoltura perchè sappiamo che è solo una realtà virtuale creata dal nostro cervello. Ma all'inizio percepiamo la nostra natura inferiore come una nemica e viviamo il conflitto tra la nostra natura superiore e la nostra natura inferiore.
    E' la guerra tra Zion e le macchine.
    Ma questo è solo l'inizio.

    Il percorso verso l' "illuminazione" ci porta alla "pace finale". Alla pace tra la nostra natura superiore e la nostra natura inferiore.
    La pace tra Zion e le macchine.
    La fine della guerra.

    La vera illuminazione avviene quando arriviamo ad amare il lupo che è dentro di noi. Perchè comprendiamo che ha la sua utilità e va benissimo così com'è. Non vogliamo più sopprimerlo, negarlo o reprimerlo. Ma viviamo in armonia con esso.
    Questo passaggio avviene attraverso l'esperienza dell'amore.
    Grazie all'amore, Neo (la nostra natura superiore) compie il sacrificio estremo, sconfigge l'agente Smith (il male, che deriva dalla nostra natura inferiore) e metaforicamente "muore": cioè rinuncia ad ogni rivalsa, ad ogni vendetta, ad ogni guerra, ad ogni scopo.
    Semplicemente accetta e ama.
    E' in questo momento che avviene "l'illuminazione"...e cioè la pacificazione e la piena armonia tra la nostra natura superiore e la nostra natura inferiore.

    Questa bella storiella, dice tutto e non dice niente.
    Perchè il problema vero è questo:

    Ultima modifica di xmanx; 22-10-2019 alle 18:35
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  15. #315
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    Chi è l'oracolo?
    L'oracolo è il nostro subconscio...è quella che qualcuno ha definito come la "vocina della coscienza".
    La vocina interiore che ci parla.
    Quella realtà a cavallo tra natura inferiore e natura superiore che ci sprona a muoverci.
    Che ci dice: "C'è qualcosa che non va...devi cambiare...devi crescere". Ma non ci indica chiaramente la strada.
    Sarebbe troppo semplice.
    E' il sottile dolore che proviamo. E' la depressione. E' la vocina che ci dice: "C'è qualcosa che non va. Devi cambiare. Così non si può più andare avanti. C'è qualcosa che devi rivedere. Così non va".
    E ci sprona a cambiare. Ad evolvere. A crescere.
    Ma non ci dice chiaramente quale strada intraprendere.

    I dialoghi tra Neo e l'Oracolo sono i dialoghi interiori. I dialoghi che noi facciamo con noi stessi...cioè col nostro subconscio che ci sprona a cambiare. Ad evolvere.

    Ultima modifica di xmanx; 22-10-2019 alle 17:14
    Lo stagista.
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