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Risultati da 151 a 165 di 461

Discussione: Mente cosmica (Coscienza cosmica) e teoria del Campo Unificato

  1. #151
    Opinionista L'avatar di Vega
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    E cosa ce ne facciamo di tutta questa mente cosmica in seno ad una qualche responsabilità se poi tanto abbiamo fattori autoreferenziali, cioè noi stessi, la nostra mente, per i quali l'intelligenza può essere benissimo solo una proprietà emersa senza input iniziali, campi unificati e boiate simili?

    Poi io non mi sbilancerei a tirar fuori termuni come postulati, assiomi, principi e compagnia bella per nobilitare una storiella che non vuol essere altro che una provocazione, giusto perché uno ce l'ha con la scienza, con l'evoluzione, con chi non crede o quel che è.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  2. #152
    رباني L'avatar di King Kong
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    Spero la mia non essere un’entrata a gamba tesa, ma ci sono alcuni aspetti di questa discussione che mi mettono a disagio.
    Non capisco perché ci siano delle difficoltà a pensare ad un’istanza universale, comprensiva di tutto ciò che conosciamo e di tutto ciò che non conosciamo senza muovere l’accusa di antropomorfismo o di una intrinseca contraddizione. Siamo tornati al processo a Galilei, ma a parti inverse. La TV mi dice ogni giorno che il sole sorge alle… e tramonta alle… benché ciò sia astronomicamente falso, eppure nessuno si scandalizza. Del mio PC posso dire che ha una memoria, ma nessuno mi accusa di antropomorfismo. Del mio PC posso anche dire che ha una banca dati, benché, se lo apro, non trovo né una banca né dei dati e, se cerco bene ma proprio bene, non trovo nemmeno le sequenze di 000110111011 come dicono le scritture. Posso affermare che le Scritture non hanno nessun aggancio alla realtà ma sono invenzioni di una casta sacerdotale per sottomettere il popolo ignorante? Certo. Però a me viene da ridere.
    Il linguaggio antropomorfico parte da noi, osservatori, non certo dall’entità o dal fenomeno che vogliamo osservare o descrivere o teorizzare e il linguaggio è modellato dalla nostra natura che ha gli stessi limiti che il nostro infinitesimale angolo di universo ha nei confronti dell’infinito. Quindi qui farei un salto oltre questa difficoltà e comincerei a considerare il senso di ciò che si prova a dire, più che fare le pulci sui sostantivi e gli articoli determinativi.

    Con i propri limiti l’uomo (anche qui... l’uomo universale non esiste, esistono miliardi di singoli, ma pour parler…) ha dedotto dai fenomeni che può osservare, una serie di costanti che ha chiamato “legge di gravità”, “legge della termodinamica”, “relatività”, “fisica quantistica” … Qui vorrei fare due osservazioni:
    1) il singolo deve fare uno sforzo per capire questi fenomeni/leggi. Alcune sono di facile comprensione, per altre è necessario un impegno profondo che richiede studio e tempo. Benché in qualche modo tutte questi fenomeni/leggi facciano parte della nostra natura, senza una osservazione mirata e l’aiuto di chi già conosce i passaggi di ogni singola formula, risulterà difficile una spontanea comprensione. Devo quindi rassegnarmi all’idea che altri possano essere arrivati a conoscenze superiori alla mia che sono maturate nel tempo attraverso più passaggi. Ora io ho la possibilità di ritirarmi in un angolo a cominciare da zero, oppure stare ad ascoltare, provare a comprendere e, nella migliore delle ipotesi, aggiungere uno scalino a questa conoscenza.
    2) Nell’infinitesimale angolo dell’universo nel quale viviamo e nel quale abbiamo individuato alcune “leggi” esistono sicuramente azioni vantaggiose e azioni svantaggiose…
    Il vaccino anti-polio mi sembra un’azione vantaggiosa all’ esistenza di noi, soggetti e oggetti di questa indagine. Per lo spazio di tempo che possiamo osservare, la bomba su Hiroshima è stata un’azione vantaggiosa per alcuni, ma svantaggiosa per altri. In termini assoluti non siamo in grado di giudicare, semplicemente non lo sappiamo anche se emotivamente siamo esterrefatti dall’orrore e dal raccapriccio. Lucidamente direi che è accaduto.

    Lo scopo paventato da xmanx? L’eterno divenire lo avevano già teorizzato/osservato i filosofi dell’antichità, quindi credo che qui non ci debbano essere difficoltà d’accordo. La partecipazione individuale all’evoluzione? Credo che avvenga spontaneamente, che lo vogliamo o no.
    L’avventura impagabile è (imho) l’opportunità di potervi partecipare coscientemente.
    Aut hic aut nullubi

  3. #153
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    E cosa ce ne facciamo di tutta questa mente cosmica in seno ad una qualche responsabilità se poi tanto abbiamo fattori autoreferenziali, cioè noi stessi, la nostra mente, per i quali l'intelligenza può essere benissimo solo una proprietà emersa senza input iniziali, campi unificati e boiate simili?
    Il 3d è solo uno spunto di riflessione.
    Il senso di questo 3d non è quello di esporre una "fede" a cui credere.
    Ma è quello di far nascere una curiosità, una domanda: "Quello che vedo e percepisco è la vera Realtà o c'è una realtà più profonda che mi sfugge?"

    Mica per niente ho messo i video tratti da Matrix.
    Tutto nasce da una curiosità....da un percepire che "c'è qualcosa che non quadra".
    Poi...sei tu che devi intraprendere il viaggio. Nessuno può farlo al posto tuo.
    Il problema di credere in una "fede" (qualunque essa sia, anche l'ateismo) è quello di fornire già tutte le risposte. E, di fatto, ogni "fede" blocca il viaggio personale.

    Quindi alla domanda "Cosa ce ne facciamo di tutta questa mente cosmica?", la risposta è: NIENTE.
    Non ho esposto questa teoria per "vendere" una fede.
    Ma per suscitare una curiosità.

    Come diceva giustamente Morpheus: "Nessuno può spiegare agli altri che cos'è Matrix. Dovrai vederlo con i tuoi occhi".
    Sei tu che devi intraprendere il viaggio nella tana del bianconiglio.
    Nessuno può farlo per te.
    Non c'è niente di gratis qui.

    Dopodichè, se ti bastano le risposte che hai e che ti sei data, se ti basta quello in cui già credi e non hai nessuna curiosità, questo 3d non ti serve a nulla.
    Ultima modifica di xmanx; 07-10-2019 alle 11:32
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  4. #154
    L'avatar di dietrologo
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    da questo 3D si capisce che le tare di chi si sente nel giusto perché in fede scientifica è allo stesso livello di chi ha la stessa fede religiosa scritta nel testo sacro e lo segue alla lettera e poco all interpretazione .

    Non c'è nessuna soluzione , ogniuno resta nel proprio recinto protetto e non sente altre ragioni se non nella razionalità di percepire ciò che filtra perché riconosciuto

    paura cieca di vivere

  5. #155
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    @axeugene

    il linguaggio è fatto apposta per comunicare con precisione; se devi ricorre ad un termine antropomorfo per definire qualcosa che asserisci non essere antropomorfa, con tutte le astrazioni di cui disponiamo, vuol dire che non sai nemmeno tu di che si tratta;

    Polemica sterile e inutile.
    Inutile rispondere.

    devi escludere perché se vuoi identificare un oggetto devi delinearne i confini, con una definizione che escluda

    Qui stabilisci che una tua incapacità di comprensione debba diventare una regola universale per tutti. Cioè stabilisci che se una cosa non la capisci allora non è vera.

    un'opinione, rispettabile; ma che me ne faccio ?
    la frase in neretto è un tuo arbitrio, esattamente equivalente a quello dei credenti nel dio biblico; una fede;
    che c'è di sostanzialmente nuovo ?


    Qui sto esponendo una teoria. Che cosa te ne fai? Non lo so. Questo è un problema tuo. Puoi, ad esempio, almeno cercare di capirla. Sempre che tu ne sia in grado.
    tutte stronzate:
    enunci una cosa priva di senso - altrimenti questa intelligenza cosmica sarebbe tesi robusta, accettata, che si impone per via logica - e attribuisci la debolezza della tesi all'incomprensione altrui;
    atteggiamento da stregone esoterico, o sacerdote; appunto, niente di nuovo;
    La frase in neretto non si chiama "arbitrio". Si chiama "postulato".
    Il concetto è semplice, ce la puoi fare.
    La teoria del Campo unificato afferma che alla base dell'universo esiste un "campo immateriale" (il campo unificato) dal quale "emergono" tutte le forme di materia ed energia che noi osserviamo in natura.
    Siccome in natura osserviamo "intelligenza"
    no, ecco, qui sta il bluff; quello che osservi non è "intelligenza"; costruisci tutto su quel "siccome", che non è affatto dimostrato, né strutturato anche solo come ipotesi in termini di causalità, con un soggetto individuato - necessario per parlare di intelligenza - ma con una pluralità vettoriale di forze - loro sì, intelligenti - che non possono costituire un'omogeneità di intenti;

    Cosa c'è di sostanzialmente nuovo?
    Di nuovo c'è una teoria che non dice che l'intelligenza che noi osserviamo in natura sia un risultato "casuale". E nemmeno che sia il risultato di una "creazione".

    Da un punto di vista metodologico non c'è nulla di nuovo. Tutte le teorie scientifiche si basano su dei postulati. Dovresti saperlo.
    per essere scientifiche, devono anche prevedere riscontri ridondanti e osservabili, soglie di falsificazione; altrimenti sarebbe "scienza" anche l'astrologia; tu accetteresti che il chirurgo che ti deve operare sia scelto sulla base del segno astrologico anziché delle performance professionali ?

    ma soprattutto, perché mai si dovrebbe partecipare a attivamente a questo teatrino delle intelligenze superiori della Mente cosmica ? perché lo dici tu, come un prete qualsiasi di qualsiasi religione ?
    da dove sorgerebbe questa asserzione di valore ? da cosa si evince ? chi la esprime ? tu ? io ?


    Si evince dal fatto che il protagonista principale e assoluto della Realtà è l'evoluzione.
    La realtà si manifesta attraverso l'evoluzione.
    L'evoluzione non è uno dei processi che osserviamo nella Realtà. Ma è il processo attraverso il quale prende forma la Realtà.
    Tutta la nostra vita, quindi, con le nostre scelte, i nostri convincimenti etc etc ha a che fare con l'evoluzione.
    Poichè l'evoluzione, anche se non la percepiamo, è in atto anche adesso, in questo preciso momento e dipende ed è condizionata da ogni singola nostra scelta.
    Quindi l'evoluzione è l'elemento fondamentale col quale dobbiamo confrontarci.
    L'evoluzione non è un fatto secondario. Cioè non è che noi viviamo, respiriamo, agiamo e poi, per magia, c'è l'evoluzione.
    Ogni nostro singolo comportamente incide nel processo evolutivo e interagisce col processo evolutivo.
    Ed è questa la nostra responsabilità.

    Noi siamo responsabili di come si sviluppa l'evoluzione nel nostro ramo evolutivo anche se non ne siamo consapevoli.
    Sarebbe, quindi, auspicabile che fossimo consapevoli di ciò di cui, di fatto, siamo responsabili.
    benissimo;
    quindi, se tu ed io, entrambi parte della "mente cosmica", abbiamo una nozione diversa di cosa sia l'evoluzione - che so, tu sei ambientalista e io sono per il consumo sfrenato delle risorse; tu sei per l'ingegneria genetica, io per abolire qualsiasi cura e lasciar fare alla natura - chi è che partecipa all'evoluzione ? quello che a te può sembrare un contributo inattivo, inferiore, per me potrebbe essere quello elettivo, "giusto";
    e la tua teoria non in grado di suggerire in modo "forte" alcuna guida;


    Tu hai detto che non può esistere il concetto di un "ente supremo" senza che ci sia una "morale superema".
    Vero.
    La "morale suprema" c'è: partecipare in modo attivo e proattivo e consapevole al processo evolutivo.
    come sopra: una "morale" che non precetta nulla, ma tutto e il suo contrario; a che mi serve ?
    Ma come? Non è una morale che ha come obiettivo la "mia" salvezza o la "mia" illuminazione? Non ci sono premi nè punizioni nè reincarnazioni? Non ci sono paradisi nè inferni? Non ci sono karma e altre sciocchezze del genere? E allora a cosa mi serve?
    Bè...è una morale che non si basa sul principio del "premio personale" (o del castigo e della punizione). Ma sul principio di "consapevolezza e responsabilità personale".
    La "morale suprema" c'è.
    Non ti piace? C'è di meglio? C'è di peggio? Tutto vero.
    il punto è che in realtà tu esprimi un giudizio che non ha un origine, perché sei intrappolato tra la comprensibile avversione alle religioni istituzionali, di cui hai una percezione arcaica - e te lo dico da cultore non credente, quindi senza la minima intenzione proselitistica - e l'altrettanta necessità arcaica di trovare un aggancio morale ella realtà fisica, una cosa veccia di secoli, pre-moderna;

    Ma qui stiamo esponendo una teoria. Questa teoria può essere un elemento di riflessione o la si può prendere e buttare nel cesso.
    Ognuno può fare quello che vuole.

    non capisci che parlare di "morale superiore" implica già un giudizio, sebbene privo di castighi; è già un'attestazione di non indifferenza tra più comportamenti; altrimenti non avrebbe alcun senso parlare di "morale"; e si tratta di un giudizio di valore che verrebbe espresso, che evinci da un ordine cosmico, di cui cerchi manifestazioni oggettive, nel sistema fisico;

    Sei tu che hai affermato che è assurdo parlare di un "ente supremo" senza che esista anche una "morale superiore" che derivi da questo "ente supremo".
    Ed hai ragione. E' proprio così.
    Poi però contesti il fatto che io abbia esposto una "morale superiore". Mettiti d'accordo con te stesso.
    Puoi non essere d'accordo sui contenuti di questa morale superiore. Questo ci sta.
    Ma non puoi prima affermare che un ente supremo richiede l'esistenza di una morale superiore e poi contestare l'esistenza di questa morale superiore.
    A meno che tu non abbia qualche problema.
    aspetta: io non contesto la postulazione di una morale superiore, come non la contesto ai religiosi istituzionali, proprio perché postulata;
    contesto la loro pretesa che questa morale trovi una conferma atta a normare nei loro testi di riferimento - evidentemente anodini, dato che danno luogo ad interpretazioni plurime;
    e contesto il fondamento della tua, dato che la tua nozione di "mente cosmica" e "intelligenza" non esprime una morale, dal momento che non è in grado di indicare comportamenti concreti di quella "partecipazione attiva all'evoluzione", in cui si distinguano valori: se tu vuoi salvare i panda e io li voglio estinguere, come la mente cosmica ha fatto estinguere miliardi di specie, chi ha ragione ?
    se nelle manifestazioni della tua "mente cosmica" non c'è un precetto univoco, non può esservi espressa alcuna morale, se non quella di assoluta indifferenza tra comportamenti opposti, e cioè esattamente l'a-moralità, l'assenza di morale;
    tu avessi un minimo di metodo filosofico, invece dell'istinto competitivo a chi ce l'ha più lungo, eviteresti di perderti in polemiche stupide;
    io non sono un campione di scacchi, ma uno che gioca, mediamente; se vuoi darmi il matto del barbiere caschi mali;

    Tu dici: "quell'etica di responsabilità la può esprimere benissimo anche un ateo."
    Ottimo. E' vero.
    Il punto fondamentale della "morale superiore" di questa teoria, infatti, è quello di "essere responsabili delle proprie azioni e delle proprie scelte". Maturare. Crescere. Essere consapevoli di ciò che si è e di ciò che si fa.

    Chi ha bisogno di un Dio o di un messia o di un papa o di un guru, che gli dicano cosa fare può tranquillamente rivolgersi a una religione tradizionale.
    bene, ma in tutto questo che vi sia una "mente cosmica" o meno è assolutamente irrilevante; guarda, ti faccio un brevissimo schema di riepilogo, che potrebbe esserti utile:

    a) prima dell'epoca di Cristo, gli ebrei avevano già un monoteismo in crisi, infarcito misticamente di paradossi antropocentrici, a bilanciare l'originaria ossessività dei precetti, lascito del paganesimo della "natura ostile", cui si chiedeva remunerazione;
    Gesù - che sia vero o meno non importa - esprime esplicitamente questa schisi e il postulato antropocentrico della coscienza: non l'uomo per il Sabato...

    b) quando Paolo formalizza un nuovo monoteismo che, in competizione con quello ebraico va a costituire una pluralità, la distruzione della Legge eteronoma, agganciata al mondo sensibile che la dovrebbe esprimere, viene innescata, come una bomba ad orologeria;
    dall'esegesi di quegli stessi atti di nascita si evince la centralità e la preponderanza del sentimento dell'individuo, contro qualsiasi logica; e questa cosa è il risultato della combinazione tra irrazionalismo ebraico e razionalità ellenistica, che abbatte qualsiasi pretesa di cosmogonie significative; cioè, mette a nudo come favolette le narrazioni bibliche, incongruenti, incoerenti;

    c) poi, per un millennio, assistiamo allo scontro tra poteri ecclesiastici ed eresie, con queste ultime che continuamente pongono in rilievo le contraddizioni che continuano a superfetarsi nella dottrina cristiana ufficiale su ogni aspetto;

    d) la Modernità porta la Riforma - seguendo il percorso Paiolo/Agostino/Lutero - in cui la "confessione" antropocentrica paolina viene imposta come dottrina dell'autonomia della coscienza individuale, mentre la scienza consolida la nozione dell'irrilevanza del millenario dibattito sulla trascendenza e sulle prove eteronome di una morale divina nella natura;

    nelle società riformate nordeuropee, il pluralismo confessionale impone definitivamente questo standard e comune denominatore nella cultura di tutti, cui partecipa la stessa morale laica, prima deista, poi magari anche atea o agnostica;

    quello che sto cercando di mostrare è che nel momento in cui si individua nella coscienza di ciascun individuo la fonte di moralità - ed è cosa vecchia di due millenni - che uno mi dica che il sentimento morale me lo ha istillato Dio, oppure che è solo frutto della cultura e dei valori consolidati, ma lo stesso doverosi, il mondo fisico, così come quello metafisico, diventano irrilevanti; al più, possono essere delle simpatiche interfaccia per raccontarsi cose, assolutamente superflue;

    indulgere nella ricerca di leggi eteronome - oggi - è solo la manifestazione di una carenza di strumenti concettuali di comprensione della cultura dei valori; ti faccio degli esempi concreti, di qui:
    Cono è vegetariano; pur essendo intenzionalmente conforme alla maggior parte delle tradizioni cattoliche, spontaneamente contesta e disobbedisce a precetti come mangiare l'agnello a Pasqua, perché ciò è contrario a quanto la sua coscienza gli suggerisce come "giusto";
    crep e Dark, che si dicono cattolici, rispondono picche allo stesso Cono, il quale eccepisce la conformità evangelica delle loro scelte personali; e quelli, palesemente, non le nascondono, come farebbe, che so, uno che ruba; le affermano, come criterio di giustizia - categorico in senso kantiano, cioè regola morale generale, e non eventuale, convenienza finalizzata;
    lo stesso, più comprensibilmente, fa Arcobaleno, che giustamente si prende la briga di elaborare una sua nuova religione; perché no ?
    Vega è atea; ma questo non ne fa un'a-morale; non torturerebbe mai un animale per suo diletto - e forse nemmeno una persona - nemmeno se fosse assolutamente certa di non incorrere in alcun giudizio o riprovazione, e senza alcun bisogno di una giustificazione eventuale, utilitaria;

    ora, andare a cercare una morale nella "mente cosmica", è tanto innocuo, quanto irrilevante, come un farmaco placebo;
    è come se tu, in una comune aperta primi '70, in mezzo ad un'orgia in cui trombano tutti con tutti, alla richiesta di una che ti sta davanti a cosce aperte sentissi il bisogno di andare prima a parlare col padre o col "fidanzato" di quella
    cioè, se vuoi, la cosa può essere pure divertente, ma è un film di Woody Allen;

    p.s. io qui spesso discuto di questioni dottrinarie, teologiche, filosofiche, ben consapevole che non servono ad una cippa; lo faccio solo perché magari qualcuno può avere un spunto per curiosare e dotarsi di strumenti e percorsi più adatti, se lo vuole;
    per me, tutte le questioni religiose e morali riguardano esclusivamente la gestione dei desideri compatibile con la cultura e i relativi sentimenti; un fatto meramente umanistico e di osservazione dei comportamenti.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #156
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
    Con i propri limiti l’uomo (anche qui... l’uomo universale non esiste, esistono miliardi di singoli, ma pour parler…) ha dedotto dai fenomeni che può osservare, una serie di costanti che ha chiamato “legge di gravità”, “legge della termodinamica”, “relatività”, “fisica quantistica” … Qui vorrei fare due osservazioni:
    1) il singolo deve fare uno sforzo per capire questi fenomeni/leggi. Alcune sono di facile comprensione, per altre è necessario un impegno profondo che richiede studio e tempo. Benché in qualche modo tutte questi fenomeni/leggi facciano parte della nostra natura, senza una osservazione mirata e l’aiuto di chi già conosce i passaggi di ogni singola formula, risulterà difficile una spontanea comprensione. Devo quindi rassegnarmi all’idea che altri possano essere arrivati a conoscenze superiori alla mia che sono maturate nel tempo attraverso più passaggi. Ora io ho la possibilità di ritirarmi in un angolo a cominciare da zero, oppure stare ad ascoltare, provare a comprendere e, nella migliore delle ipotesi, aggiungere uno scalino a questa conoscenza.
    2) Nell’infinitesimale angolo dell’universo nel quale viviamo e nel quale abbiamo individuato alcune “leggi” esistono sicuramente azioni vantaggiose e azioni svantaggiose…
    Il vaccino anti-polio mi sembra un’azione vantaggiosa all’ esistenza di noi, soggetti e oggetti di questa indagine. Per lo spazio di tempo che possiamo osservare, la bomba su Hiroshima è stata un’azione vantaggiosa per alcuni, ma svantaggiosa per altri. In termini assoluti non siamo in grado di giudicare, semplicemente non lo sappiamo anche se emotivamente siamo esterrefatti dall’orrore e dal raccapriccio. Lucidamente direi che è accaduto.

    Lo scopo paventato da xmanx? L’eterno divenire lo avevano già teorizzato/osservato i filosofi dell’antichità, quindi credo che qui non ci debbano essere difficoltà d’accordo. La partecipazione individuale all’evoluzione? Credo che avvenga spontaneamente, che lo vogliamo o no.
    L’avventura impagabile è (imho) l’opportunità di potervi partecipare coscientemente.
    Ottima riflessione la tua.
    Vorrei aggiungere solo una cosa.
    E' a partire dai fenomeni osservati nella meccanica quantistica che si sono sviluppate certe domande, una certa curiosità e un modo "nuovo" di vedere le cose.
    Perchè alcuni fenomeni che riguardano le particelle sub-atomiche (e noi siamo fatti di particelle sub-atomiche) sono assolutamente inspiegabili se si rimane nell'ambito del vecchio modo di pensare.
    Per spiegare questi fenomeni serve, quindi, un approccio nuovo...diverso. Che inevitabilmente porta a un nuovo modo di vedere la "realtà macroscopica" in cui siamo inseriti e che noi percepiamo attraverso i nostri sensi.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  7. #157
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @axeUgene

    aspetta: io non contesto la postulazione di una morale superiore, come non la contesto ai religiosi istituzionali, proprio perché postulata;
    contesto il fondamento della tua, dato che la tua nozione di "mente cosmica" e "intelligenza" non esprime una morale, dal momento che non è in grado di indicare comportamenti concreti di quella "partecipazione attiva all'evoluzione", in cui si distinguano valori: se tu vuoi salvare i panda e io li voglio estinguere, come la mente cosmica ha fatto estinguere miliardi di specie, chi ha ragione ?
    se nelle manifestazioni della tua "mente cosmica" non c'è un precetto univoco, non può esservi espressa alcuna morale, se non quella di assoluta indifferenza tra comportamenti opposti, e cioè esattamente l'a-moralità, l'assenza di morale;


    Evidentemente non hai capito quando ho parlato di "natura superiore" e "natura inferiore" dell'homo.
    E quando ho detto che i comportamenti che nascono a partire dalla "natura superiore" sono il "bene". Mentre i comportamenti che nascono a partire dalla "natura inferiore" sono il "male".
    Ho parlato di "bene" e "male".
    Ho definito precisamente cosa sono la "natura superiore" e la "natura inferiore" dell'homo.
    E ho definito precisamente cosa è il "bene" e cose è il "male".
    Quindi, quando dici: "dalla Mente cosmica non si deduce alcuna morale superiore se non quella di assoluta indifferenza tra comportamenti opposti, e cioè esattamente l'a-moralità, l'assenza di morale", significa che non hai capito ciò che ho detto.

    E ti ripeto: non necessariamente ciò che non capisci è falso.
    Ultima modifica di xmanx; 07-10-2019 alle 12:43
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  8. #158
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Il 3d è solo uno spunto di riflessione.
    Il senso di questo 3d non è quello di esporre una "fede" a cui credere.
    Ma è quello di far nascere una curiosità, una domanda: "Quello che vedo e percepisco è la vera Realtà o c'è una realtà più profonda che mi sfugge?"

    Mica per niente ho messo i video tratti da Matrix.
    Tutto nasce da una curiosità....da un percepire che "c'è qualcosa che non quadra".
    Poi...sei tu che devi intraprendere il viaggio. Nessuno può farlo al posto tuo.
    Il problema di credere in una "fede" (qualunque essa sia, anche l'ateismo) è quello di fornire già tutte le risposte. E, di fatto, ogni "fede" blocca il viaggio personale.

    Quindi alla domanda "Cosa ce ne facciamo di tutta questa mente cosmica?", la risposta è: NIENTE.
    Non ho esposto questa teoria per "vendere" una fede.
    Ma per suscitare una curiosità.

    Come diceva giustamente Morpheus: "Nessuno può spiegare agli altri che cos'è Matrix. Dovrai vederlo con i tuoi occhi".
    Sei tu che devi intraprendere il viaggio nella tana del bianconiglio.
    Nessuno può farlo per te.
    Non c'è niente di gratis qui.

    Dopodichè, se ti bastano le risposte che hai e che ti sei data, se ti basta quello in cui già credi e non hai nessuna curiosità, questo 3d non ti serve a nulla.
    Ah beh, della serie volevo stupirvi con effetti speciali ma...non li ho oppure signori abbiamo scherzato. Se l'intento voleva essere di discussione, di riflessione, i toni non erano allineati.
    È risultata solita invettiva contro la scienza nonché la solita teoria fatta di fuffa che prende a prestito qua e là, ora la fisica, ora la biologia, cuce tutto e serve la pietanza come prelibata. Basta digitare " campo unificato" che appaiono paginate di siti non scientifici che divulgano questa rivoluzione del "sapere". Si vede che la fisica in, particolare relatività e quantistica solleticano qualche prurito misticheggiante, oltre ad opportunità di truffa. È vla moda del momento mettere la quantistica dappertutto come il.prezzemolo.

    Quanto alle teorie scientifiche, via dalla testa idee di fede
    o imposizione dell'ateismo.
    Gli addetti ai lavori sanno benissimo pregi, attendibilità, limiti e difficoltà di certe teorie, compreso il fatto di essere in certi casi ai confini della scientificità o della sperimentabilità (es. le brane o l'universo senza big bang di Hawking). Ma non sono certo roba che uno butta lì a caso o si sogna la notte perché comunque devono conciliare il già conosciuto e darne anche, detto in modo bagnare, un appiglio matematico.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  9. #159
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ah beh, della serie volevo stupirvi con effetti speciali ma...non li ho oppure signori abbiamo scherzato. Se l'intento voleva essere di discussione, di riflessione, i toni non erano allineati.
    È risultata solita invettiva contro la scienza nonché la solita teoria fatta di fuffa che prende a prestito qua e là, ora la fisica, ora la biologia, cuce tutto e serve la pietanza come prelibata. Basta digitare " campo unificato" che appaiono paginate di siti non scientifici che divulgano questa rivoluzione del "sapere". Si vede che la fisica in, particolare relatività e quantistica solleticano qualche prurito misticheggiante, oltre ad opportunità di truffa. È vla moda del momento mettere la quantistica dappertutto come il.prezzemolo.

    Quanto alle teorie scientifiche, via dalla testa idee di fede
    o imposizione dell'ateismo.
    Gli addetti ai lavori sanno benissimo pregi, attendibilità, limiti e difficoltà di certe teorie, compreso il fatto di essere in certi casi ai confini della scientificità o della sperimentabilità (es. le brane o l'universo senza big bang di Hawking). Ma non sono certo roba che uno butta lì a caso o si sogna la notte perché comunque devono conciliare il già conosciuto e darne anche, detto in modo bagnare, un appiglio matematico.
    Non posso fare altro che ribadirti quanto ti ho già detto.

    Quindi alla domanda "Cosa ce ne facciamo di tutta questa mente cosmica?", la risposta è: NIENTE.
    Non ho esposto questa teoria per "vendere" una fede.
    Ma per suscitare una curiosità.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  10. #160
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Evidentemente non hai capito quando ho parlato di "natura superiore" e "natura inferiore" dell'homo.
    E quando ho detto che i comportamenti che nascono a partire dalla "natura superiore" sono il "bene". Mentre i comportamenti che nascono a partire dalla "natura inferiore" sono il "male".
    Ho parlato di "bene" e "male".
    Quindi, quando dici: "dalla Mente cosmica non si deduce alcuna morale superiore se non quella di assoluta indifferenza tra comportamenti opposti, e cioè esattamente l'a-moralità, l'assenza di morale", significa che non hai capito ciò che ho detto.
    no, si tu a non capire la mia obiezione;

    non è che se tu affermi una morale della "mente cosmica" questo basti a dimostrarla, come fosse un fatto, eh...

    tu devi addurre, a partire dall'osservazione, elementi dimostrativi di intenzionalità, logicamente coerenti, che rilevino come "messaggio" intellegibile di una regola morale, questo è bene, questo è male;
    ma, se ti si chiede in concreto di distinguere i comportamenti, quali buoni, evolutivi, ecc... non sai indicare un criterio cosmico di quelli premianti, dal quale si evinca una regola che si impone allo scettico; questa sarebbe scienza:
    dimostro una cosa anche a chi non ci crede, con riscontri oggettivi;

    io potrei anche essere stupido e non capire;
    ma tu dovresti spiegare perché questa tua teoria di una "mente cosmica" - non alcuni presupposti sperimentali, proprio la teoria di una "mente" - non si trova in alcun manuale di fisica o testo in uso nelle università come un'idea solida che giustificherebbe etiche o "senso" dell'universo;
    tutti stupidi come me i fisici, gli epistemologi, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #161
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, si tu a non capire la mia obiezione;

    non è che se tu affermi una morale della "mente cosmica" questo basti a dimostrarla, come fosse un fatto, eh...

    tu devi addurre, a partire dall'osservazione, elementi dimostrativi di intenzionalità, logicamente coerenti, che rilevino come "messaggio" intellegibile di una regola morale, questo è bene, questo è male;
    ma, se ti si chiede in concreto di distinguere i comportamenti, quali buoni, evolutivi, ecc... non sai indicare un criterio cosmico di quelli premianti, dal quale si evinca una regola che si impone allo scettico; questa sarebbe scienza:
    dimostro una cosa anche a chi non ci crede, con riscontri oggettivi;

    io potrei anche essere stupido e non capire;
    ma tu dovresti spiegare perché questa tua teoria di una "mente cosmica" - non alcuni presupposti sperimentali, proprio la teoria di una "mente" - non si trova in alcun manuale di fisica o testo in uso nelle università come un'idea solida che giustificherebbe etiche o "senso" dell'universo;
    tutti stupidi come me i fisici, gli epistemologi, ecc...
    Ho detto che le qualità della nostra "natura superiore" sono: intelligenza, compassione, creatività, immaginazione, libero arbitrio
    E le qualità della nostra "natura inferiore" sono: aggressività, egoismo, violenza, sopraffazione, paura, competizione.
    E che i comportamenti che nascono a partire dalla natura superiore sono il "bene".
    I comportamenti che nascono esclusivamente dalla natura inferiore sono il "male".

    Ho detto anche che "natura superiore" e "natura inferiore" sono qualità della Mente cosmica.
    La natura inferiore è quella del lupo che mangia l'agnello, del leone che uccide la gazzella.
    Questo va benissimo se rimaniamo nel mondo animale.
    Il lupo fa il lupo.
    E il leone fa il leone.
    E la gazzella fa la gazzella.
    Poichè al loro livello la natura inferiore è un meccanismo intelligente che ha lo scopo di mantenere l'equilibrio della vita.

    Noi siamo a un livello successivo dell'evoluzione. Abbiamo la natura superiore. E questa è ciò che dobbiamo usare. Questo è il bene.
    Se, invece, ci comportiamo a partire dalla natura inferiore, cioè mettiamo l'intelligenza al servizio dell'egoismo, della violenza e della sopraffazione, compiamo il "male".

    Più chiaro di così non posso.
    Lo capirebbe anche un bambino.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  12. #162
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    Ripartizioni inventate queste. Un istinto può essere benissimo un bene, mangiare, bere, riprodursi, scappare...
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  13. #163
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ho detto che le qualità della nostra "natura superiore" sono: intelligenza, compassione, creatività, immaginazione, libero arbitrio
    E le qualità della nostra "natura inferiore" sono: aggressività, egoismo, violenza, sopraffazione, paura, competizione.
    E che i comportamenti che nascono a partire dalla natura superiore sono il "bene".
    I comportamenti che nascono esclusivamente dalla natura inferiore sono il "male".
    Più chiaro di così non posso.
    ...
    Lo capirebbe anche un bambino.
    appunto: lo dici tu, non si evince da nulla di oggettivo, logicamente forzoso, che si imponga;

    non solo questo; persino volendoti venire incontro e ammettendo per un istante quello che non è, e cioè che l'osservazione della realtà indichi un gradiente etico nei comportamenti suggerito dalla "natura", intesa come mondo fisico sensibile, non saresti nemmeno in grado di distinguere gli stessi comportamenti buoni e cattivi;
    perché, poniamo, uno potrebbe considerare buoni - intelligenti, compassionevoli, ecc... - comportamenti che salvano vite, malgrado i tentativi della natura di sopprimerle; e un altro ritenere sbagliato interferire col corso naturale, magari perché la sovrappopolazione distrugge l'ecosistema;

    sono tre millenni che si discute di queste cose, ma tu, l'evoluto, pretendi di fare a meno proprio di tutto questo pregresso, quando tutte le persone ed ideologia di un certo livello di raffinatezza da secoli hanno rinunciato a cercare nel mondo fisico e sensibile ragioni etiche autoassertive
    qui si tratta di aver capito lezioni di filosofia di un qualsiasi liceo, che si imparano a 16, 17 anni, in terza e quarta.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #164
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    Ripartizioni inventate queste. Un istinto può essere benissimo un bene, mangiare, bere, riprodursi, scappare...
    Obiezione interessante questa.
    Finalmente hai detto qualcosa di interessante.
    Ovviamente le funzioni di base del nostro organismo vanno seguite.
    Mangiare è bene, ovviamente.
    Riprodursi anche.
    E pure scappare lo è, se un leone ci ha puntato per farsi lo spuntino di mezzogiorno.

    Ma non è di questo che sto parlando.
    Penso che tu lo abbia capito.
    E se non lo hai capito, ogni mia ulteriore spiegazione sarebbe superflua.

    Come diceva un mio vecchio e caro amico..."riprodursi è un bene ed è sacrosanto. Ma forse gli stupri etnici - che pure servono a riprodursi - non sono un bene"
    Il concetto mi sembra chiaro.
    E se non ti è chiaro non so che dirti.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  15. #165
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    appunto: lo dici tu, non si evince da nulla di oggettivo, logicamente forzoso, che si imponga;

    non solo questo; persino volendoti venire incontro e ammettendo per un istante quello che non è, e cioè che l'osservazione della realtà indichi un gradiente etico nei comportamenti suggerito dalla "natura", intesa come mondo fisico sensibile, non saresti nemmeno in grado di distinguere gli stessi comportamenti buoni e cattivi;
    perché, poniamo, uno potrebbe considerare buoni - intelligenti, compassionevoli, ecc... - comportamenti che salvano vite, malgrado i tentativi della natura di sopprimerle; e un altro ritenere sbagliato interferire col corso naturale, magari perché la sovrappopolazione distrugge l'ecosistema;
    Non sto parlando di seguire comportamenti suggeriti dalla "natura". Anche qui fai una confusione pazzesca.
    Ma di comportamenti a partire dalla nostra "natura superiore" e cioè dalla intelligenza, compassione, creatività, immaginazione, libero arbitrio.
    E' del tutto evidente che lasciare morire le persone per non interferire col corso naturale delle cose per non incorrere nella sovrappopolazione è un comportamento che NON nasce dalla nostra "natura superiore". Perchè non tiene conto della "compassione". E quindi è "male".
    Poi dobbiamo anche porci il problema della sovrappopolazione. Ma sempre in modo intelligente, creativo e compassionevole.

    Confondere il concetto di "agire a partire dalla nostra natura superiore" (che è quello che io affermo) col concetto di "agire secondo natura" (che è quello che tu hai capito) mi fa capire che hai evidenti limiti di comprendonio.
    Per cui rispondere alle tue obiezioni sconclusionate non ha alcun senso.
    Mi fermo qui.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

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