Caro fratello Turbociclo, comprendo la tua insoddisfazione.
Ma la tua insoddisfazione nasce dal fatto che tu ti sei costruito una idea mentale di una "mèta da raggiungere".
Non esiste una "mèta", uno stato di "illuminazione perenne" in cui non ci saranno più "l'io", le "passioni negative", la "sfiducia", lo "spaesamento". E sai perchè? Perchè queste cose nascono dalla nostra natura inferiore....natura inferiore che è codificata negli strati inferiori del nostro cervello e che è sempre attiva e lo sarà sempre finchè sarai vivo. Non puoi spegnerla. Lo puoi fare solo lobotomizzando il cervello...cioè asportando delle parti di cervello. Oppure andando a vivere in una grotta isolandoti dal mondo, quindi eliminando ogni tipo di stimolo o sollecitazione e di conflitto (come fanno i finti "illuminati"). E direi che non mi sembra il caso di farlo.
Il viaggio è perenne. E "l'illuminazione" non è una mèta raggiungibile in un certo punto nel futuro in cui non ci saranno più conflitti, in cui non ci sarà più "l'io" etc etc. L'illuminazione matura lentamente durante il viaggio. Un viaggio che dura per tutta la vita.
"Risveglio" e "illuminazione" sono due concetti diversi. Il "risveglio" avviene quando percepisci, intuisci, e maturi la piena consapevolezza che la vera realtà è qualcosa d'altro rispetto a ciò che vediamo. E, questo sì, avviene in un momento preciso nella vita. "L'illuminazione", invece, non è collocata in un punto del futuro...non avviene in un momento preciso della nostra vita. Ma matura lentamente durante il viaggio che si intraprende a partire dal momento del "risveglio"...un viaggio che dura tutta la vita. Per essere più chiari: "l'illuminazione" è il viaggio. Quindi non è un punto preciso nel futuro. Perchè? Perchè noi avremo sempre con noi la nostra natura inferiore. Possiamo acquisire stati sempre maggiori di "consapevolezza", questo sì. Ma non potremo mai annullare o cancellare del tutto la nostra natura inferiore e i conflitti che essa produce. A meno di non lobotomizzare il cervello o di fuggire dal mondo e rinchiuderci in una grotta per eliminare gli stimoli e i conflitti. Ma non è questo il fine o lo scopo del viaggio.
Il fine o lo scopo del viaggio è vivere nel mondo e vivere i conflitti in modo sempre più consapevole.