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Risultati da 316 a 330 di 461

Discussione: Mente cosmica (Coscienza cosmica) e teoria del Campo Unificato

  1. #316
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  2. #317
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  3. #318
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  4. #319
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    Vediamo quello che ci aspettiamo di vedere, non quello che necessariamente c’è in realtà!

    Non è un caso che i bambini che non hanno mai giocato a carte superino sempre il test. Allora ci possiamo chiedere quante altre cose ci sono la fuori: segni, suoni, odori che non riusciamo a percepire perché non ci siamo “abituati” …la cosa buona da sapere è che se rifacciamo il test, tu saprai riconoscere i cuori neri e le picche rosse e ti sarà facile poterle percepire. La struttura del tuo cervello è come un sistema di strade statali, facile di andare da una città all'altra per le strade molto trafficate ma le località intermedie che lambiscono la rete autostradale sebbene siano li, la maggior parte le superiamo sfrecciando.”


  5. #320
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    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    Vediamo quello che ci aspettiamo di vedere, non quello che necessariamente c’è in realtà!

    Non è un caso che i bambini che non hanno mai giocato a carte superino sempre il test. Allora ci possiamo chiedere quante altre cose ci sono la fuori: segni, suoni, odori che non riusciamo a percepire perché non ci siamo “abituati” …
    Ottimo contributo.
    Allora ci possiamo chiedere quante altre cose ci sono la fuori che non riusciamo a percepire perchè non ci siamo abituati....o perchè si trovano a una lunghezza d'onda che è fuori dalla gamma di frequenze che il nostro cervello percepisce e riesce a elaborare e che il cervello utilizza per costruire l'immagine che noi chiamiamo "realtà". E che in realtà è solo una immagine virtuale costruita dal nostro cevello che noi pensiamo sia "reale" o IL "reale".

    Il problema è che il nostro cervello ce lo abbiamo addosso. Ed è lo strumento che costruisce per noi l'immagine virtuale che noi chiamiamo "realtà" (cioè Matrix).
    Non è semplice intuire che esiste una Realtà che è oltre ed è ben diversa da ciò che il nostro cervello ci mette davanti agli occhi.
    Ultima modifica di xmanx; 23-10-2019 alle 11:13
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  6. #321
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    Dialoghi

    Cosa significa agire in modo naturale?

    Agire in modo naturale non significa agire "secondo natura", ovviamente .
    Ma agire uscendo dalla logica causa-effetto, azione-reazione, premio-punizione.
    Agire al di fuori di qualunque causa (o condizionamento) generata da un desiderio o dall'appartenenza a una cultura, a un tempo, a un clan...a una fede.
    (Cio ovviamente non significa che si agisce solo in "modo naturale"...ma questo è un altro discorso )

    Tu mi dirai: "Non è possibile agire uscendo dalla logica causa-effetto, perchè alla base di ogni nostra azione c'è sempre una causa, cioè un nostro desiderio di compiacimento o di autocompiacimento...o qualunque altro desiderio. Il desiderio muove il mondo" (lo dice perfino Kant )

    Ora, il problema...o il punto...è che tu stai parlando da dentro la "caverna di Platone" (da dentro Matrix).
    E, dentro la caverna di Platone, tu hai ragione. Dentro la caverna di Platone le cose funzionano proprio così, come hai detto tu. Dentro la caverna di Platone la realtà è governata dal meccanismo causa-effetto, azione-reazione, premio-punizione...in sintesi dal "desiderio" (vedi dialogo tra Neo e il Merovingio ).

    Ma io ti sto parlando da FUORI la caverna di Platone.
    E ti sto dicendo: fratello...qui, fuori la caverna di Platone, la realtà è diversa. E segue logiche diverse.

    E tu, che sei DENTRO la caverna di Platone, mi dici: "Sono tutte cazzate (lo dice anche Kant ), non esiste un FUORI la caverna di Platone. La realtà in cui sono inserito è l'unica realtà possibile e la realtà funziona secondo quello che vedo...cioè seguendo la logica causa-effetto...è il "desiderio" la causa che muove il mondo, questo è il principio universale al quale siamo tutti assoggettati. Non esiste un FUORI la caverna, sono storielle per bambini. Tu stai cercando di vendermi una religione un po' new-age. Stai cercando di vendermi una fede. Ma io non seguo nessuna religione...nessun credo. Sono IO che decido del mio destino...non accetterò mai nessuna religione che voglia impormi un modo di fare".

    Ti capisco perfettamente, fratello.
    Ma vedi...io non ti sto vendendo nessuna fede e nessuna religione. Perchè "credere" a una religione (qualunque religione) e avere "fede" non cambia i termini del problema: Sempre dentro la caverna stai.
    Si può essere cristiani, musulmani, induisti, individualisti, atei o animisti. Non cambia nulla. Sempre dentro la caverna stai.
    Quindi...anche "credere" al fatto che esista un FUORI la caverna non cambia nulla. Sempre dentro la caverna stai.
    Quindi non ti sto vendendo nessuna nuova religione...nessun nuovo "credo" e nessuna nuova "fede". Non servirebbero a nulla.

    E sai perchè non servirebbero a nulla?
    Perchè dalla caverna di Platone o si esce o non si esce. Questo è il punto fondamentale. Questa è l'unica vera alternativa. Questa è l'unica vera sfida.
    "Credere" che esista un FUORI la caverna o "credere" di uscire dalla caverna non cambia niente. Sempre dentro la caverna stai.
    O si sta fuori dalla caverna o si sta dentro.
    Dalla caverna o si esce o non si esce. Non esiste altra alternativa.
    Le religioni e qualunque "credo" o "fede" religiosa non cambiano questo stato di cose e sono del tutto insignificanti.
    Puoi avere qualunque fede in qualunque religione, compreso l'ateismo. Ma questo non cambia nulla. Sempre dentro la caverna stai.
    Dalla caverna o esci o non esci. Questo è il punto fondamentale e la questione centrale. Anzi. E' l'unica vera questione in ballo. Le "fedi" sono dettagli insignificanti.

    Io ti sto dicendo che esiste un FUORI la caverna.
    E ti sto dicendo che esiste un sentiero per uscire dalla caverna.
    Ma ciò che occorre fare è alzare il culo, cercare il sentiero e uscire dalla caverna.
    Nessuno può fare questo per te. Nessuno può farlo al posto tuo.
    O lo fai. O non lo fai.

    Tu dici che non esiste nessun FUORI dalla caverna?
    Che non ci "credi"?
    Bè...almeno ai miei occhi questo tuo atteggiamento è un po' ridicolo. Perchè, guardacaso, io ti sto parlando proprio da FUORI la caverna.
    E' un po' come se io fossi alle Maldive e tu a Roma. Ti chiamo al telefono e ti dico: guarda che qui c'è il mare, ci sono gli atolli e la barriera coralliina. E tu mi dici: non è vero, stai raccontando delle storielle...queste cose non esistono, le Maldive non esistono.
    Il tuo è un atteggiamento, ai miei occhi, francamente ridicolo.

    Alzare il culo, cercare il sentiero e uscire dalla caverna (vedere che cos'è Matrix e uscire da Matrix) è una tua scelta.
    Non vuoi farlo?
    Benissimo. E' una tua scelta.
    Hai scelto la pillola blu...buon sonno e continua a dormire.
    Tranquillo...non sei solo. Sei in ottima compagnia.
    Ultima modifica di xmanx; 24-10-2019 alle 12:55
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  7. #322
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    Che cos'è Matrix?

    Matrix è un "sistema"...è la "realtà virtuale" creata dal nostro cervello.
    E' la "realtà virtuale" che noi pensiamo sia il "reale"...che noi pensiamo sia la vera e unica realtà.

    E' difficile intuire che ciò che vediamo e percepiamo sia solo una "realtà virtuale".
    E' difficile intuirlo perchè Matrix, la "realtà virtuale", è ciò che il nostro cervello ci mette davanti agli occhi.
    E ci è difficile, quasi impossibile, non credere a ciò che vediamo con i nostri occhi.
    Ci è difficile, quasi impossibile, non credere che ciò che vediamo con i nostri occhi sia reale.

    Matrix è un "sistema". E quel sistema è nostro nemico.
    Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi?
    Case, palazzi, strade, macchine, piante, animali.
    E poi...uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami...le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare.
    Ma finchè non le avremo salvate queste persone faranno parte di quel sistema e questo le rende nostre nemiche.
    Devi capire che la maggior parte di loro non è ancora pronta per essere scollegata da Matrix.
    Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti da Matrix che combatterebbero per difenderla.


    Ultima modifica di xmanx; 25-10-2019 alle 11:58
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  8. #323
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    Come funziona Matrix?

    Ce lo spiega il Merovingio.
    Il dialogo tra Neo e il Merovingio si svolge all'interno di Matrix (il Merovingio fa parte della realtà di Matrix).

    Matrix è la "realta virtuale" creata dal nostro cervello.
    E, più in particolare, dalla natura inferiore del nostro cervello (cioè i due strati più interni del nostro cervello, quello rettiliano e quello paleomammaliano).
    La natura inferiore del nostro cervello è la parte più antica del nostro cervello.
    E' la parte collegata ai sensi e al sistema nervoso periferico.
    E' la parte che elabora i segnali bioelettrici provenienti dai nostri sensi e dal sistema nervoso periferico e costruisce per noi la sensazione della nostra corporeità e fisicità. La sensazione della nostra individualità unita alla sensazione di sentirci separati e isolati dallo spazio circostante e dalle cose circostanti. La sensazione di vedere cose, oggetti, persone intorno a noi e separate da noi. La sensazione di percepire le forme attraverso il tatto: il duro, il molle, il liquido. Le sensazioni che chiamiamo odori e sapori. La sensazione del dolore.
    Tutto questo avviene nel nostro cervello ed è una costruzione creata del nostro cervello che elabora i segnali bioelettrici provenienti dai sensi e dal sistema nervoso periferico.
    Questa è Matrix. La "realtà virtuale" creata dalla natura inferiore del nostro cervello in modo automatico, senza che noi ce ne accorgiamo, senza che noi ne siamo consapevoli. E che il nostro cervello ci mette davanti agli occhi.
    Questo meccanismo è fortemente radicato nel cervello.
    Risale addirittura ai primi organismi unicellulari che si sono formati 4milairdi di anni fa e che si sono formati come nuclei isolati e separati nello spazio-tempo.

    Ma questo non è tutto.
    La natura inferiore del nostro cervello è sede anche delle emozioni.
    Quindi la natura inferiore del nostro cervello non solo ci fa percepire di essere una entità fisica separata e isolata nello spazio-tempo, ma associa a questa "immagine virtuale" (cioè l'IO fisico) le emozioni e gli istinti di base ad essa relative e ad essa associate: il nostro cervello produce, quindi, la paura, la gioia, l'ansia, la rabbia, la frustrazione, l'entusiamo, l'affettività per i cuccioli, l'egoismo, la fame, la sete, l'impulso sessuale, la sottomissione al clan e al capo.

    In Matrix, quindi, non solo ci percepiamo come entita fisica individuale isolata e separata nello spazio-tempo...non solo percepiamo le altre cose intorno a noi come entità fisiche distinte e separate da noi...ma percepiamo anche tutte le sensazioni, emozioni e istinti di base che la natura inferiore del nostro cervello crea associate all'immagine virtuale del nostro IO fisico.

    Questa è Matrix. Questa è la "realtà virtuale" creata dal nostro cervello. E, in particolare, dalla natura inferiore del nostro cervello. Il nostro cervello crea per noi un "videogame" e ci cala in questo "videogame" per farci giocare. E crea anche le regole del gioco.

    Se noi avessimo solo la nostra natura inferiore (cioè solo il cervello rettiliano e il cervello paleomammaliano), saremmo del tutto inconsapevoli di questo fatto. Saremmo del tutto inconsapevoli di essere in Matrix. Saremmo proprio come tutti gli altri animali che sono in Matrix e sono inconsapevoli di questo fatto.
    Ma noi, homo sapiens, abbiamo anche una natura superiore (la neocorteccia, cioè la parte più esterna del nostro cervello). Grazie alla nostra natura superiore noi possiamo acquisire la consapevolezza che Matrix (cioè la realtà creata dalla natura inferiore del nostro cervello) è una realtà virtuale, cioè una realtà del tutto fittizia.
    Grazie alla nostra natura superiore, noi possiamo percepire che esiste una Realtà al di là di Matrix. Una realtà VERA, diversa dalla realtà di Matrix. E quindi possiamo percepire il Divino. L'Assoluto. La Mente cosmica.

    Ma ora torniamo a Matrix.
    Abbiamo visto che Matrix è la "realtà virtuale" creata dal nostro cervello. E, in particolare, dalla natura inferiore del nostro cervello. Il nostro cervello crea per noi un "videogame" e ci cala in questo "videogame" per farci giocare. E crea anche le regole del gioco. Questo "videogame" con le sue regole è Matrix.
    E qual'è la regola fondamentale che vige in Matrix?
    Qual è la regola fondamentale alla quale tutti sono assoggettati in Matrix?

    La regola fondamentale che vige in Matrix è la "causalità": causa ed effetto. Azione-reazione. Premio-punizione.
    Finchè rimaniamo schiavi della nostra natura inferiore (cioè finchè rimaniamo in Matrix nella assoluta ignoranza e nella assoluta inconsapevolezza) non c'è nessuna libera scelta. La libera scelta (o libero arbitrio) è solo una illusione. In Matrix noi ci limitiamo a reagire ad una azione. Pensando di aver fatto una scelta libera. In realtà stiamo rispondendo a un meccanismo istintivo di causa-effetto.
    E' per questo che finchè rimaniamo in Matrix inconsapevolmente siamo degli schiavi. Perchè siamo schiavi del meccanismo causa-effetto.
    Finchè rimaniamo in Matrix non c'è nessuna libera scelta. In Matrix le libere scelte non esistono.
    Tutto è governato dalla legge di causa-effetto. Azione-reazione. Premio-punizione.

    L'unica cosa che ci consente di uscire da questa schiavitù è capire il "perchè".
    Cioè attivare la nostra natura superiore e prendere consapevolezza di Matrix.
    Grazie alla nostra natura superiore noi possiamo acquisire la consapevolezza che esiste Matrix (la realtà virtuale creata dal cervello dove c'è la nostra fisicità, il nostro ego, il nostro dolore), ma che esiste anche un'altra realtà FUORI da Matrix. La realtà VERA...dove vigono altre logiche...altre leggi.
    A quel punto potremo entrare e uscire da Matrix a nostro piacimento.

    Ultima modifica di xmanx; 25-10-2019 alle 13:14
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  9. #324
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  10. #325
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    Giochino della sera.

    Prendiamo in considerazione questa affermazione:

    Non esiste una verità oggettiva.

    Cosa dobbiamo pensare di chi fa questa affermazione?
    Bè...in sintesi potremmo dirgli: Con questa affermazione stai affermando proprio ciò che stai negando. E, quindi, stai implicitamente negando ciò che stai affermando.

    Se infatti io dico: "Non esiste una verità oggettiva", sto implicitamente affermando una verità oggettiva. E quindi affermo una cosa che sto negando...cioè affermo una cosa che sto dicendo che non esiste.
    Quindi, se affermo una verità oggettiva (cioè che "non esiste una verità oggettiva") sto implicitamente negando la validità stessa della mia affermazione. Cioè sto implicitamente negando la giustezza di ciò che sto affermando. Cioè sto implicitamente dimostrando che la mia affermazione è sbagliata.

    E' come se dicessi: "Non esistono auto blu. Quindi tutte le auto sono blu".
    Oppure è come se dicessi: "I miei genitori naturali non hanno mai avuto figli".
    Sono tutte affermazioni che contraddicono se stesse, illogiche. E quindi sono FALSE.

    E non ha neanche senso dire: "Io ipotizzo che non esista una verità oggettiva".
    Non ha senso perchè se la tua ipotesi fosse vera, ricadremmo nella contraddizione.
    Quindi, anche il solo ipotizzare che non esista una verità oggettiva, è FALSO.

    L'affermazione: "Non esiste una verità oggettiva" è implicitamente contraddittoria, priva di logica - cioè illogica - e quindi è FALSA.
    E la realtà non può basarsi su un postulato implicitamente contraddittorio, illogico e FALSO.

    Da cio si deduce che: "Esiste una verità oggettiva".
    Si tratta solo di cercare qual è.

    E per finire....che dire di coloro che CREDONO DAVVERO nel postulato, o dogma, "Non esiste una verità oggettiva"? E che lo sbandierano orgogliosamente come se avessero scoperto la pietra filosofale?
    Si può dirgli due cose.
    La prima è...ti consiglio di andare da uno psicologo perchè hai le idee molto confuse.
    O, molto più fraternamente, gli si può dire...fratello (o sorella, dipende dai casi )...torna pure a giocare con la playstation.
    Ultima modifica di xmanx; 25-10-2019 alle 15:19
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  11. #326
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    "Io so che questa bistecca non esiste."

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  12. #327
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Giochino della sera.

    Prendiamo in considerazione questa affermazione:

    Non esiste una verità oggettiva.

    Cosa dobbiamo pensare di chi fa questa affermazione?
    Bè...in sintesi potremmo dirgli: Con questa affermazione stai affermando proprio ciò che stai negando. E, quindi, stai implicitamente negando ciò che stai affermando.

    Se infatti io dico: "Non esiste una verità oggettiva", sto implicitamente affermando una verità oggettiva. E quindi affermo una cosa che sto negando...cioè affermo una cosa che sto dicendo che non esiste.
    Quindi, se affermo una verità oggettiva (cioè che "non esiste una verità oggettiva") sto implicitamente negando la validità stessa della mia affermazione. Cioè sto implicitamente negando la giustezza di ciò che sto affermando. Cioè sto implicitamente dimostrando che la mia affermazione è sbagliata.

    E' come se dicessi: "Non esistono auto blu. Quindi tutte le auto sono blu".
    Oppure è come se dicessi: "I miei genitori naturali non hanno mai avuto figli".
    Sono tutte affermazioni che contraddicono se stesse, illogiche. E quindi sono FALSE.

    E non ha neanche senso dire: "Io ipotizzo che non esista una verità oggettiva".
    Non ha senso perchè se la tua ipotesi fosse vera, ricadremmo nella contraddizione.
    Quindi, anche il solo ipotizzare che non esista una verità oggettiva, è FALSO.

    L'affermazione: "Non esiste una verità oggettiva" è implicitamente contraddittoria, priva di logica - cioè illogica - e quindi è FALSA.
    E la realtà non può basarsi su un postulato implicitamente contraddittorio, illogico e FALSO.

    Da cio si deduce che: "Esiste una verità oggettiva".
    Si tratta solo di cercare qual è.

    E per finire....che dire di coloro che CREDONO DAVVERO nel postulato, o dogma, "Non esiste una verità oggettiva"? E che lo sbandierano orgogliosamente come se avessero scoperto la pietra filosofale?
    Si può dirgli due cose.
    La prima è...ti consiglio di andare da uno psicologo perchè hai le idee molto confuse.
    O, molto più fraternamente, gli si può dire...fratello (o sorella, dipende dai casi )...torna pure a giocare con la playstation.
    si. allora due cose. primo: arrivi tardi, che in calabria 'ste cazzate le sanno da più di 2000 anni (vedi zenone). secondo: la contraddizione che denunci è ovviamente solo "apparente" perché basata su un ragionamento "puramente logico" che non trova riscontro "nella realtà", cioè in quello che c'è, che esiste...
    ovviamente ti direi di chiedere a barbero per qualsiasi dubbio tu abbia riguardo alle figure retoriche e ai ragionamenti posti a sostegno di una tesi...e ovviamente l'ho detta grossa.
    Ultima modifica di sandor; 25-10-2019 alle 19:33

  13. #328
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    @sandor
    Il fatto che in Calabria ste cazzate le sanno da più di 2000 anni non depone a loro favore. Anzi. Visto come stanno messi se ne deduce che pur sapendole da 2000 anni, non le hanno ancora capite.

    la contraddizione che denunci è ovviamente solo "apparente" perché basata su un ragionamento "puramente logico" che non trova riscontro "nella realtà"


    Questa frase è davvero esilarante ....perchè è chiaramente un "non senso". Cioè non ha alcun senso.
    Infatti...se tu usi un concetto logico per esprimere una "realtà delle cose" e il concetto che usi è intrinsecamente FALSO perchè illogico e contraddittorio, se ne deduce che anche la "realtà delle cose" che volevi rappresentare mediante quel concetto è FALSA...cioè non esiste. O meglio....esiste solo nella tua testa.

    A meno che tu non voglia sostenere la tesi che possa esistere una "realtà delle cose" che NON si può esprimere con un concetto logico coerente.
    Cioè...tu mi stai dicendo che esiste una "realtà delle cose" che NON si può esprimere con un concetto logico coerente. Eppure essa esiste ed è vera.

    La prima cosa che mi viene da chiederti è: Bene..ok...e che "realtà delle cose" è quella che stai cercando di rappresentare? Prova a descrivermela con parole tue così la capisco.
    Ma tu non puoi farlo...perchè quella "realtà delle cose" - come hai detto tu - esiste (o esisterebbe) ma NON si può esprimere con un concetto logico coerente.
    E quindi dove sarebbe questa fantomatica "realtà delle cose"? Dov'è?
    Risposta: solo nella tua testa.

    Ora...io capisco che dopo due o tre canne uno possa avere delle visioni che scambia per "realtà delle cose".
    E capisco anche che uno non riesca a trovare dei concetti logici coerenti per descrivere le proprie visioni avute durante un trip.
    Ma non è di quel tipo di "realtà delle cose" che sto parlando in questo 3d.
    Per le visioni da trip da allucinogeno puoi aprire un 3d tutto tuo.
    Ultima modifica di xmanx; 25-10-2019 alle 20:46
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  14. #329
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    @sandor
    Il fatto che in Calabria ste cazzate le sanno da più di 2000 anni non depone a loro favore. Anzi. Visto come stanno messi se ne deduce che pur sapendolo da 2000 anni, non l'hanno ancora capito.
    scusa, ma tu di dove sei? sei calabrese? poi nel caso non fosse chiaro, ti ripeto che quello che dici denota una forte propensione al "cazzeggio" e alla "millanteria". un poco come provenzano, beato lui. ovviamente la "mappa" non sempre corrisponde "al territorio", anzi "quasi mai", e ancor meno quando si tratti di negare la stessa esistenza del territorio sulla base di una mappa che non esiste. ti ripeto che i paradossi sono buoni per "smontare" certe speculazioni fortemente "astratte", che sono poi la "tara" di tutte le sia pur poderose forme di speculazione che ebbero origine dal pensiero greco. sono meno buoni però, allorché si tratti di inquadrare nelle categorie di un qualche sistema "ontologico" la realtà che si ha di fronte, la quale, per quanto la si possa negare, esiste per il fatto stesso che "l'impatto" con quella stessa realtà può essere, e spesso lo è, problematico, quanto meno.

    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Questa frase è davvero poco interessante....perchè è chiaramente un "non senso". Cioè non ha alcun senso.
    Infatti...se tu usi un concetto logico per esprimere una "realtà delle cose" e il concetto che usi è intrinsecamente FALSO perchè illogico e contraddittorio, se ne deduce che anche la "realtà delle cose" che volevi rappresentare mediante quel concetto è FALSA...cioè non esiste. O meglio....esiste solo nella tua testa.
    la tua teoria, per la quale le percezioni sono il risultato della sola "attività" cerebrale, quindi possibili solo attraverso la ricezione ed elaborazione di "impulsi elettrici", è esatta fin tanto che implica una unicità del soggetto percipiente. quando però si passa dalla percezione alla sofferenza, cioè il dolore, l'angoscia, la fame, ecc., che riguardano purtroppo tutti gli uomini, allora credo che sia un po' come un tir che ti viene addosso. e t'assicuro per esperienza diretta, che non è piacevole. e allora ritorna la suggestione leopardiana, ma anche di uno shopenauer, di un nietszche e forse anche di un kirkegaard, secondo cui non c'è niente di più reale "della realtà". che ovviamente si impone al soggetto a causa degli stati d'animo che nello stesso soggetto la realtà determina.

    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    A meno che tu non voglia sostenere la tesi che possa esistere una "realtà delle cose" che NON si può esprimere con un concetto logico coerente.
    Cioè...tu mi stai dicendo che esiste una "realtà delle cose" che NON si può esprimere con un concetto logico coerente. Eppure essa esiste ed è vera.
    si. è un problema di metodo. la logica non è la realtà. per descrivere la realtà e prima ancora per verificare che sia reale, non si può utilizzare solo la logica, ma bisogna "dimostrare" di fatto che la realtà esiste. è questo il problema, che d'altra parte il metodo "scientifico" ha tentato di risolvere, ovviamente sempre a partire da "postulati", cioè da verità "auto/evidenti", cioè percepibili da chiunque. ovviamente tra "scienza" e "seghe mentali" il passo mi pare essere breve...

    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    La prima cosa che mi viene da chiederti è: Bene..ok...è che "realtà delle cose" è quella che stai cercando di rappresentare? Prova a descrivermela con parole tue così la capisco.
    Ma tu non puoi farlo...perchè quella "realtà delle cose" - come hai detto tu - NON si può esprimere con un concetto logico coerente.
    E quindi dove sarebbe questa fantomatica "realtà delle cose"?
    Risposta: nella tua testa.
    si, allora se sbatti la testa al muro, provi "dolore"? se lo provi siamo in due ed è già qualcosa...poi dimmi tu...

    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Ora...io capisco che dopo due o tre canne uno possa avere delle visioni che scambia per "realtà delle cose".
    E capisco anche che uno non riesca a trovare dei concetti logici coerenti per descrivere le proprie visioni avute durante un trip.
    Ma non è di quel tipo di "realtà delle cose" che sto parlando in questo 3d.
    Per le visioni da trip puoi aprire un 3d tutto tuo.
    si. allora come dicevo l'unico acido che conosco è il muriatico, e mi pare che la sua forza di corrosione sia la massima possibile. in un acido. poi trip e canne te le fai tu. se vuoi discutere non c'è problema, ma se pensi che vedo le cose come un "drogatello" allora ti direi che stai negando "il mio senso di realtà".

  15. #330
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    @sandor

    la tua teoria, per la quale le percezioni sono il risultato della sola "attività" cerebrale, quindi possibili solo attraverso la ricezione ed elaborazione di "impulsi elettrici", è esatta fin tanto che implica una unicità del soggetto percipiente. quando però si passa dalla percezione alla sofferenza, cioè il dolore, l'angoscia, la fame, ecc., che riguardano purtroppo tutti gli uomini, allora credo che sia un po' come un tir che ti viene addosso. e t'assicuro per esperienza diretta, che non è piacevole. e allora ritorna la suggestione leopardiana, ma anche di uno shopenauer, di un nietszche e forse anche di un kirkegaard, secondo cui non c'è niente di più reale "della realtà". che ovviamente si impone al soggetto a causa degli stati d'animo che nello stesso soggetto la realtà determina.

    Non ho mai detto che la sofferenza sia una cosa piacevole.
    Ho detto che la nostra fisicità, con la sofferenza che purtroppo ne deriva, è una "realtà virtuale" creata dal nostro cervello.
    Ciò non significa che noi non la percepiamo come "reale".
    Il nostro cervello ce la fa percepire come "reale"...e la sentiamo. Eccome se la sentiamo.

    Se ti pungo la gamba con uno spillo, il sistema nervoso periferico manda dei segnali bioelettrici che il cervello tramuta nella sensazione di dolore. Quel dolore è reale. Anche se è una sensazione prodotta dal cervello, il cervello ce la fa percepire come reale. E lo avvertiamo come reale.
    Se vai al cinema e guardi un film horror, provi paura e anche dolore. Quella paura e dolore sono reali...li percepisci come reali in quel momento. Ma essi sono prodotti dal cervello. Quindi il cervello crea una "realtà virtuale" che noi percepiamo come assolutamente reale.

    La bistecca non esiste non va inteso in senso letterale. Non è che quella bistecca è una illusione, una fantasia o una allucinazione.
    Non è che il nostro dolore è una illusione perchè, in realtà, il dolore non esiste. Questa è una sciocchezza.
    Il nostro cervello crea una "realtà virtuale" che percepiamo come reale. In questa realtà virtuale il nostro cervello ci fa vedere come "bistecca" ciò che in realtà è pura energia. E il dolore fisico lo sentiamo eccome. Esso è reale. Perchè è il nostro cervello ce lo fa percepire come reale.

    Non possiamo liberarci dalla "realtà virtuale" (Matrix) che il cervello crea...con la nostra fisicità e con tutte le sensazioni connesse, come il dolore fisico (a meno di non spegnere il cervello).
    Tuttavia esiste anche un altro livello di realtà che si trova OLTRE ciò che il nostro cervello ci fa percepire come reale.
    Acquisire la consapevolezza di questo livello di realtà che si trova OLTRE la realtà creata dal nostro cervello (Matrix) non significa non sentire più il dolore fisico.
    Però può aiutarci a liberarci dal dolore psicologico.
    Ultima modifica di xmanx; 25-10-2019 alle 21:38
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

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