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Discussione: Mente cosmica (Coscienza cosmica) e teoria del Campo Unificato

  1. #136
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    guarda che, per protocollo formale, è chi formula una tesi - sempre che voglia attribuire a questa una collocazione scientifica - a dover indicare gli estremi che la falsificano;
    es.: se io ritengo vi sia una correlazione tra l'assunzione combinata di determinate molecole via alimentazione e un cambiamento del metabolismo, indicherò i valori di sensibilità entro i quali deve essere verificata la correlazione, e al di sotto dei quali questa non è più attendibile;

    altrimenti, siamo all'astrologia: io sostengo che i nati nel segno dei gemelli sarebbero bugiardi; uno mi indica un Gemelli che non lo è e un bugiardo del Toro, e io sostengo che dipende dall'ascendente, dalla collocazione del pianeta mercurio nel quadro astrale, ecc...

    peraltro, tutta l'epistemologia contemporanea ha abbastanza messo da parte la questione euristica della verità in quanto tale; si guarda l'attitudine di una teoria a spiegare gli accadimenti reali al meglio in base all'obiettivo funzionale/operativo della teoria stessa;

    se io faccio l'assicuratore, me ne strabatto le palle di uno che mi critica la statistica perché non mi prevede se Pinco o Pallino avranno un incidente; non è questo il lavoro della statistica, così come non è il compito di un tiro d'artiglieria pesante colpire con la precisione di un cecchino;
    a me basta poter prevedere quanti incidenti - più o meno - sarò molto probabilmente costretto a coprire per ottenere un margine dai premi, che stabilirò di conseguenza, tenendo conto di altre variabili, concorrenza, ecc...

    perciò, le ipotesi teoriche vanno misurate in ragione della loro capacità di spiegare e accordarsi a fenomeni osservabili, fino a quando ulteriori dati e osservazioni non offrano elementi atti a validare, correggere o dismettere quella tesi.
    Non è così.
    La questione è molto più complessa.
    Esistono fenomeni che sono fuori dal campo dell'osservabile e/o sperimentabile. Ad esempio il momento della nascita dell'universo.
    Hawking, ad esempio, afferma che l'universo è nato spontaneamente da una "cupola" di vuoto per fluttuazione quantistica. E afferma che domandarsi cosa ci fosse prima di questa "cupola" non ha senso perchè al momento dell'esistenza della "cupola" il tempo non esisteva. E quindi non ha senso domandarsi cosa ci fosse prima.

    Questa è una ipotesi scientifica?
    La risposta è si. Anche se il postulato di Hawking non è nè dimostrabile nè falsificabile. Va accettato "per fede".

    Tu ti sei limitato a fare un esempio semplice (assunzione delle molecole). Ma le realtà indagate dalla scienza non sono sempre così semplici. Perchè a volte i fenomi sono molto complessi e impossibili da riprodurre in laboratorio.

    Torniamo alla teoria dell'evoluzione neo-darwiniana secondo la quale l'evoluzione avverrebbe per "selezione naturale di mutuazioni casuali di DNA".
    La parolina "casuali" è dimostrabile o falsificabile? No. Perchè è impossibile riprodurre in laboratorio l'evoluzione. E' impossbile dimostrare che l'evoluzione sia un risultato casuale. Tale affermazione viene accettata "per fede" perchè è indimostrabile e non-falsificabile.

    E non ha neanche senso dire che si sceglie la versione che "meglio spiega, al momento, un fenomeno". Meglio per chi? Meglio a partire da quale punto di vista?

    Prendiamo ad esempio l'entanglement. Due particelle correlate interagiscono simultaneamente anche se poste a migliaia di milairdi di anni luce una dall'altra.
    Perchè avviene questo?
    Sull'entanglement casca l'asino, perchè è del tutto evidente che affermare che le particelle interagiscono simulataneamente per "caso" fa ridere anche i polli.

    Il concetto è semplice.
    C'è una ideologia-religione che vuole usare la scienza per veicolare una "fede". E questa "fede" sostiene che tutto avviene per caso, che non c'è una logica. E quindi non c'è un fine. Lo scopo è quello di veicolare la "fede" che l'homo è nato per puro caso. Che TU sei qui per caso...per un incidente della natura. E quindi la vita non ha nessuno scopo e nessun fine. Non esiste nessun disegno intelligente.
    Questo è ciò che secondo alcuni "meglio spiega" fenomeni per i quali è impossibile fornire una spiegazione che sia anche sperimentabile in laboratorio.

    Ma tutto parte da un disegno preciso: usare la scienza per veicolare l'ateismo.
    Questi signori negano l'esistenza di un disegno intelligente perchè dicono che è indimostrabile. E farciscono le loro teorie - spiacciandole per verità scientifica - con il "caso"...che è altrettanto indimostrabile. Però ti dicono che "il caso" è ciò che "meglio spiega" fenomeni che non si possono nè spiegare nè dimostrare.
    Il "caso", dunque, meglio spiega fenomeni che, al momento, non si possono spiegare?
    Certo..."meglio spiega" a partire dal loro punto di vista. "Meglio spiega" se si prende per buona la loro "fede".

    Vedi cosa succede qui in questo 3d?
    La cupola di Hawking è un postulato indimostrabile che si basa sul "caso".
    La Mente cosmica è un postulato indimostrabile che si basa sul disegno intelligente.
    Eppure gli spacciatori-di-false-verità ti dicono che la cupola di Hawking è una ipotesi scientifica perchè "meglio spiega" la nascita dell'universo. Mentre la Mente cosmica sono fantasie non scientifiche.

    Peccato che le loro sciocchezze, con me, non attaccano.
    Pensano di essere furbi. Ma sono piuttosto ridicoli.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  2. #137
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    Non è così.
    La questione è molto più complessa.
    Esistono fenomeni che sono fuori dal campo dell'osservabile e/o sperimentabile. Ad esempio il momento della nascita dell'universo.
    Hawking, ad esempio, afferma che l'universo è nato spontaneamente da una "cupola" di vuoto per fluttuazione quantistica. E afferma che domandarsi cosa ci fosse prima di questa "cupola" non ha senso perchè al momento dell'esistenza della "cupola" il tempo non esisteva. E quindi non ha senso domandarsi cosa ci fosse prima.

    Questa è una ipotesi scientifica?
    La risposta è si. Anche se il postulato di Hawking non è nè dimostrabile nè falsificabile. Va accettato "per fede".
    no, la risposta è no; non è scientifica, perché altrimenti avresti un mismatch irresolubile di definizione;
    se la scienza ammettesse tesi non falsificabili, dovremmo in pratica poterci servire di quelle tesi per spiegare e decidere, senza alcun riscontro reale della validità di quella pretesa spiegazione;
    cioè, serve alla fantasia, alla suggestione, come tutte le fedi;
    non è una cosa "cattiva", per carità; ma è inservibile, laddove il fine della scienza - intesa come metodo, vale per tutte le discipline - è quello di spiegare i fenomeni entro un quadro epistemologico in cui ogni spiegazione è ridondante, trova riscontri;
    Torniamo alla teoria dell'evoluzione neo-darwiniana secondo la quale l'evoluzione avverrebbe per "selezione naturale di mutuazioni casuali di DNA".
    La parolina "casuali" è dimostrabile o falsificabile? No. Perchè è impossibile riprodurre in laboratorio l'evoluzione. E' impossbile dimostrare che l'evoluzione sia un risultato casuale. Tale affermazione viene accettata "per fede" perchè è indimostrabile e non-falsificabile.
    tu inverti l'onere della prova, perché - come nel caso della statistica - non hai alcuna nozione di metodo e seno epistemologico:

    la qualità di casuale nelle mutazioni genetiche non è un'affermazione in positum, che debba essere dimostrata, perché - te la dico così, alla semplice - si atteggia ad ipotesi "debole", residuale, per mancanza di ipotesi "forti" dimostrate;
    questa è una proprietà di tutte le ipotesi in cui vi sia un estremo - quantitativo, temporale, ecc.. - che tende ad un limite di + infinito di possibilità/unità di tempo;

    in un universo in cui vi sia anche un solo soggetto che esprima una volizione, il contrario del "caso" non sono i meccanicismi delle leggi fisiche, ma l'intenzionalità di produrre un determinato risultato e la capacità di imporlo, cioè un'onnipotenza;
    ogni soggetto dotato di volizione che introduci nel sistema aumenta esponenzialmente il numero di possibilità - già di suo tendente a + infinito nel caso di una sola volizione vincolata a tutte le possibili interazioni col mondo fisico;
    a meno di non intendere quella stessa volizione come una necessità determinata dalle stesse leggi meccanicistiche della "mente cosmica", fino a negare la volizione stessa; una sorta di predestinazione;

    che a me può anche stare bene, ma è fede, non scienza; perché non ha alcuna applicazione pratica a livello decisionale;

    la confusione - non scientifica - di queste suggestioni di universo "intelligente", nel senso di volitivo, non meccanicistico, è analoga al fraintendimento dei credenti della dicotomia tra necessità onnipotente e libertà:
    cioè, se stabilisci una cosmogonia intelligente e volitiva, una teleologia degli eventi, non ha alcun senso contemplare la libertà di scelta, dato che questa implica diversi e infiniti alberi degli eventi; n esempio tipico, evangelico, è la prescienza del Gesù-Dio del triplo tradimento di Pietro:
    se il figlio sa da prima quale sarà il comportamento, non può esservi scelta; se, al contrario, c'è libertà, e quindi più possibilità, non può esservi prescienza; cioè, non è "Dio" o la "mente cosmica" a governare gli eventi, ma la libera volizione; può accadere A o B, con le infinite conseguenze a catena;

    E non ha neanche senso dire che si sceglie la versione che "meglio spiega, al momento, un fenomeno". Meglio per chi? Meglio a partire da quale punto di vista?
    da quello che ti serve a decidere la strategia migliore: devi andare in vacanza e vuoi evitare il traffico; hai a disposizioni informazioni che mettono in condizione di scegliere tragitti ed orari più confacenti al tuo fine, in modo approssimativo; devi sbarcare in Normandia, e ti affidi ad un modello meteorologico che ti approssima le condizioni del mare; certo, se ragioni una tantum ti sfugge anche il senso del calcolo combinatorio e delle utilità attese, ma tant'è...

    Prendiamo ad esempio l'entanglement. Due particelle correlate interagiscono simultaneamente anche se poste a migliaia di milairdi di anni luce una dall'altra.
    Perchè avviene questo?
    Sull'entanglement casca l'asino, perchè è del tutto evidente che affermare che le particelle interagiscono simulataneamente per "caso" fa ridere anche i polli.
    interagiscono ? correlate, a miliardi di anni luce ? dove è dimostrato ?

    Il concetto è semplice.
    C'è una ideologia-religione che vuole usare la scienza per veicolare una "fede". E questa "fede" sostiene che tutto avviene per caso, che non c'è una logica. E quindi non c'è un fine. Lo scopo è quello di veicolare la "fede" che l'homo è nato per puro caso. Che TU sei qui per caso...per un incidente della natura. E quindi la vita non ha nessuno scopo e nessun fine. Non esiste nessun disegno intelligente.
    Questo è ciò che secondo alcuni "meglio spiega" fenomeni per i quali è impossibile fornire una spiegazione che sia anche sperimentabile in laboratorio.
    no, appunto; qui sei proprio tu a fraintendere la veemenza dell'ateismo "politico" reattivo alle postulazioni religiose con la reale questione di metodo:

    è vero che l'ateismo negazionista è una scemenza, nella misura in cui postuli un assoluto per fede - Dio non esiste; perché, quali che siano le leggi e i meccanicismi della fisica, nulla vieta a chicchessia di postulare un'entità trascendente che abbia intelligentemente determinato il tutto;
    ma questa, è tanto non confutabile quanto indimostrabile; è appunto, fede, non scienza;

    ma se partiamo dall'osservazione, allora è la tesi dell'intelligenza a dover essere dimostrata, cioè, produrre riscontri ridondanti e significativi; e fino a quando ciò non avviene, prevale la default del caso, inteso come interazione di possibili tendenti a + infinito;

    Ma tutto parte da un disegno preciso: usare la scienza per veicolare l'ateismo.
    sì, ma è un fenomeno cretino, di retroguardia, possibile solo perché a loro volta le masse di fedeli della religiosità "bassa" ragionano negli stessi termini, e cioè pretendono di trovare nell'osservazione scientifica appigli alle loro credenze;

    Questi signori negano l'esistenza di un disegno intelligente perchè dicono che è indimostrabile. E farciscono le loro teorie - spiacciandole per verità scientifica - con il "caso"...che è altrettanto indimostrabile. Però ti dicono che "il caso" è ciò che "meglio spiega" fenomeni che non si possono nè spiegare nè dimostrare.
    Il "caso", dunque, meglio spiega fenomeni che, al momento, non si possono spiegare?
    nella pratica, se devi adottare strategie concrete parti da vincoli di causa-effetto che conosci e dove non arriva la tua capacità di prevedere calcoli l'alea, ossia il caso; es.: devi arrivare in aeroporto con due ore d'anticipo dal decollo, il tragitto sarebbe di mezz'ora, ma parti un'ora prima perché metti in conto il traffico, la possibilità di un incidente, ecc... risparmi perché metti in conto l'imprevisto, cioè ciò che attribuisci a qualcosa di casuale, che può avvenire oppure no;
    questa è la prospettiva scientifica, razionale: scegliere determinati mezzi per un fine, pratico o cognitivo, non importa;

    Certo..."meglio spiega" a partire dal loro punto di vista. "Meglio spiega" se si prende per buona la loro "fede".

    Vedi cosa succede qui in questo 3d?
    La cupola di Hawking è un postulato indimostrabile che si basa sul "caso".
    La Mente cosmica è un postulato indimostrabile che si basa sul disegno intelligente.
    Eppure gli spacciatori-di-false-verità ti dicono che la cupola di Hawking è una ipotesi scientifica perchè "meglio spiega" la nascita dell'universo. Mentre la Mente cosmica sono fantasie non scientifiche.

    Peccato che le loro sciocchezze, con me, non attaccano.
    Pensano di essere furbi. Ma sono piuttosto ridicoli.
    secondo me, l'amor di polemica ti porta a fraintendere questioni diverse;

    in molte occasioni ho commentato negativamente l'ateismo "basso", certe argomentazioni alla Odifreddi, che stupido non sarebbe, ma è proprio "italiano";
    nel senso che la Controriforma - cioè, il soffocamento della dialettica religioso-scientifica - da noi ha creato questa condizione afflittiva per cui un motivo politico e comprensibile di opposizione al potere clericale ha spinto un'opinione a contestare i fondamenti metafisici della fede in quel modo che osservi;

    per un europeo, vissuto nel pluralismo religioso, questa cosa è una sciocchezza da quasi tre secoli, tanti ne sono passati da Kant e dalle sue "Critiche", che hanno mandato in cantina tutta la paccottiglia metafisica;
    insomma, ma a me che mi frega di andare a contestare la fede di un credente, o la tua idea di "mente cosmica", il dio avventista che risiede sul pianeta Kobol, l'astrologia o anche il fantasma formaggino ?
    c'è gente che ci crede ? benissimo, affari privati loro;

    la cosa cambia un po' quando quei "dii" - monoteisti, come li chiama gattomiao per distinguerli dagli dei pagani, plurimi nel sistema - diventano il pretesto per dirmi come dovrei vivere;
    ancora, è irrilevante la questione metafisica; è lo stesso pluralismo a sconfessare tutti i galli nel pollaio e l'ora esatta; perché dovrei fare la fatica di Odifreddi, negare un dio che gli stessi religiosi sconfessano in due modi ? in Toscana si dice: mangiassi l'ovo (quando è ancora) 'n culo (alla gallina, con tutta la merda)

    il primo è non essendo d'accordo tra credenti su ciò che quel dio precetterebbe;
    il secondo, ancora più esplicito, è la confessione - plurima, in tante occasioni - dell'imperscrutabilità del volere divino da parte degli stessi teoreti di ogni confessione; se il loro dio esistesse, e volesse stabilire una legge, dare indicazioni - come quelli pretendono - sarebbe chiaro come un codice, una legge, che si impone a tutti, no ?
    hai mai visto qualcuno litigare sul senso di un divieto d'accesso o di un limite di velocità ? trasgredire sì, ma non eccepire che 50 =50 e 130 = 130;

    ma se non sono loro stessi in grado di rappresentare un'esegesi forte, perché mai dovrei impicciarmi io, finché non mi dicono niente ?
    cioè, è come pretendere di impugnare un articolo del CdS in cui sia scritto: euèàwglkjhjyèrtjhworlkpè;
    vabbè, sticazzi... se un vigile mi dovesse contesta sulla base di questa roba, non mi può multare;

    posto che resta un aspetto pragmatico-politico, per cui magari la maggior parte dei credenti è pacifica e morigerata, ma la convinzione di rappresentare un'intelligenza cosmica è stata per millenni la droga ideologica che ha fatto scorrere parecchio sangue;
    quindi, se tu pippi coca o ti ubriachi e poi istighi all'odio, ingaggi risse per strada o ti diverti a cercare parcheggio per un 737 a Manhattan, ci sta anche che io ti tolgo la bumba e la vieto, perché hai rotto il cazzo
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #138
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    @axeUgene

    cioè, se stabilisci una cosmogonia intelligente e volitiva, una teleologia degli eventi, non ha alcun senso contemplare la libertà di scelta, dato che questa implica diversi e infiniti alberi degli eventi; n esempio tipico, evangelico, è la prescienza del Gesù-Dio del triplo tradimento di Pietro:
    se il figlio sa da prima quale sarà il comportamento, non può esservi scelta; se, al contrario, c'è libertà, e quindi più possibilità, non può esservi prescienza; cioè, non è "Dio" o la "mente cosmica" a governare gli eventi, ma la libera volizione; può accadere A o B, con le infinite conseguenze a catena;


    Questo tuo modo di ragionare è ancora troppo ancorato alla concezione del Dio biblico. E' troppo condizionato dalle annose diatribe intorno al Dio biblico.
    La Mente cosmica NON E' il Dio biblico.
    Il concetto di Mente cosmica (che pur è assimilabile al concetto di Dio) non ha nulla a che vedere, però, col Dio biblico.
    Nel concetto di Mente cosmica l'universo è la manifestazione di un disegno intelligente e quindi ha un fine, uno scopo.
    Qual è questo scopo?
    Quello di manifestare le caratteristiche e le qualità della Mente cosmica nella materia.

    Secondo questa ottica l'homo manifesta le qualità di "creatività" e "intelligenza". Che sono, appunto, qualità della Mente cosmica che si manifestano nell'homo.
    Queste qualità portano al libero arbitrio, alla libera scelta. Cioè l'homo, tramite queste qualità, può costruire la bomba atomica e distruggere il pianeta. O può costruire ospedali per curare i bambini malati. Queste due scelte sono entrambe possibili. E' responsabilità dell'homo scegliere cosa fare.
    E se anche dovesse essere che l'homo decidesse di distruggere il pianeta e di estinguersi, dal punto di vista della Mente cosmica non cambia nulla. L'evoluzione va avanti lo stesso su altri pianeti, galassie e per altre vie.
    Poichè l'unico scopo del "disegno intelligente" operato dalla Mente cosmica è manifestare nella materia - attraverso l'evoluzione - le proprie qualità o caratteristiche.

    Questo discorso te l'ho già fatto in un precedente post quando tu mi hai fatto l'obiezione: "Va bene la Mente cosmica...ma poi non vorrei che venisse qualcuno a dirmi come vivere la mia vita".
    Quel post o non lo hai capito o non mi sono spiegato bene.
    La Mente cosmica NON E' il Dio biblico. E NON HA NULLA a che vedere con tutte le fregnacce spacciate con il Dio biblico.
    LA Mente cosmica non vuole redimerti. Nè ha un piano per la tua vita. Nè esiste un destino predefinito.
    La Mente cosmica si manifesta nella materia - attraverso l'evoluzione - e ogni forma di materia manifesta specifiche qualità della Mente cosmica (questo è il disegno intelligente, questo è il fine o lo scopo dell'universo e dell'evoluzione).
    Quindi l'homo, cioè tu, SEI la Mente cosmica (come lo è un sasso, un pianeta, una pianta, un galassia, l'universo intero)
    L'homo (che manifesta le qualità di creatività e intelligenza) è libero di usare queste qualità come meglio crede. Non esistono paradisi nè inferni. Nè premi nè punizioni. Esiste solo il concetto di "responsabilità". L'homo è pienamente e totalmente responsabile delle proprie scelte. Se queste scelte porteranno all'estinzione dell'homo non c'è nessun problema. L'evoluzione va avanti lo stesso e attraverso altri rami evolutivi si manifesteranno altre qualità della Mente cosmica.

    Vale la pena ricordare che, dal punto di vista della Mente cosmica, la morte - o l'estinzione - NON E' una sciagura. E sai perchè? Perchè nulla, in realtà, si crea o si distrugge...ma tutto si trasforma.
    Nascono soli e muoiono soli. Nascono pianeti e muoiono pianeti. Nascono uomini e muoiono uomini.
    Ma in realtà NON NASCE NULLA e NON MUORE NULLA. Poichè tutto è Mente cosmica in perenne trasformazione e manifestazione.

    Questa cosa te l'ho già detta.
    MA evidentemente sei troppo ancorato e condizionato dal concetto di Dio biblico, dal concetto di "creato" e "creatore" e dalla diatriba sulla "libera scelta" legata al concetto del Dio biblico. Sei troppo condizionato dal Dio biblico.
    La Mente cosmica NON E' il Dio biblico.
    Non c'è nessun creato e nessun creatore. Esiste solo la Mente cosmica che si manifesta in svariate forme e queste forme noi lo chiamiamo "universo".
    Il concetto di "disegno intelligente" legato alla Mente cosmica NON E' lo stesso di quello legato al Dio biblico. Sono due cose diverse. Hanno due significati diversi...anche se viene usata la stessa parola e cioè "disegno intelligente".


    interagiscono ? correlate, a miliardi di anni luce ? dove è dimostrato ?

    Fratello, io non posso spiegarti tutto. Fatti una ricerca veloce su internet sull Entanglement quantistico.


    la cosa cambia un po' quando quei "dii" - monoteisti, come li chiama gattomiao per distinguerli dagli dei pagani, plurimi nel sistema - diventano il pretesto per dirmi come dovrei vivere;

    Ho già risposto in un 3d precedente a questa tua obiezione.
    O non l'hai letta, o non l'hai capita o mi sono spiegato male.
    In ogni caso dal concetto di Mente cosmica (che NON E' il Dio biblico!) non deriva una "morale". Deriva solo una "responsabilità".
    Ultima modifica di xmanx; 05-10-2019 alle 16:42
    Lo stagista.
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  4. #139
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    @axeUgene
    Questo tuo modo di ragionare è ancora troppo ancorato alla concezione del Dio biblico. E' troppo condizionato dalle annose diatribe intorno al Dio biblico.
    La Mente cosmica NON E' il Dio biblico.
    solo perché il più delle volte mi trovo a discutere con sostenitori delle religioni testamentarie; ovviamente, se l'idea è un'altra, cambiano anche le risposte;

    Il concetto di Mente cosmica (che pur è assimilabile al concetto di Dio) non ha nulla a che vedere, però, col Dio biblico.
    Nel concetto di Mente cosmica l'universo è la manifestazione di un disegno intelligente e quindi ha un fine, uno scopo.
    Qual è questo scopo?
    Quello di manifestare le caratteristiche e le qualità della Mente cosmica nella materia.
    dunque, tu sostieni che alla base dell'Universo ci sia una "mente", e cioè un'entità antropomorfa, pensante, la quale avrebbe il fine di manifestarsi; bene ? questo scrivi;
    ora, il punto sarebbe: perché quella "mente" dovrebbe far questo ?

    ci si manifesta per avere relazione; io potrei voler salire su un palco e manifestarmi come musicista, per suonare una cosa che piace, per suscitare ammirazione, per rimorchiare una o più tipe; ma, in ogni caso, il mio manifestarmi presuppone una relazione e una finalità connessa alle reazioni di chi mi può percepire;
    pure l'esibizionista nel parco si apre l'impermeabile di fronte a qualcuno, e difficilmente trovi uno che piscia su un albero e gli dice: guarda quanto è grosso;

    ora, io non ho assolutamente nulla contro l'idea di una qualsiasi intelligenza alla base della creazione, che sia la tua o quella dei religiosi testamentari;
    il punto, però, è:
    e sti gran cazzi ?
    non nel senso offensivo, ma proprio perché non vedo in che modo la cosa mi possa riguardare; nel caso dei religiosi, perché quelli sostengono dottrine morali a partire dall'idea di un dio che sono costretti a definire imperscrutabile, quindi inadatto ad esprimere un'idea di legge morale "forte", visto che i pretendenti al ruolo di interpreti sono una pluralità, esprimono dottrine plurali e non sono nemmeno d'accordo nell'ambito di una stessa religione, oltre a confessare l'incomprensibilità del loro stesso dio nel manifestarsi o nell'assentarsi;

    nel tuo caso, addirittura manca il precetto morale; il che mi può pure star bene; ma capisco poco l'avversione all'ateismo, dato che le conclusioni pratiche cui perviene una cosmogonia come quella che esponi sono esattamente quelle dei negazionisti atei, con tutto l'eventuale il corredo nicciano:

    Secondo questa ottica l'homo manifesta le qualità di "creatività" e "intelligenza". Che sono, appunto, qualità della Mente cosmica che si manifestano nell'homo.
    Queste qualità portano al libero arbitrio, alla libera scelta. Cioè l'homo, tramite queste qualità, può costruire la bomba atomica e distruggere il pianeta. O può costruire ospedali per curare i bambini malati. Queste due scelte sono entrambe possibili. E' responsabilità dell'homo scegliere cosa fare.
    E se anche dovesse essere che l'homo decidesse di distruggere il pianeta e di estinguersi, dal punto di vista della Mente cosmica non cambia nulla. L'evoluzione va avanti lo stesso su altri pianeti, galassie e per altre vie.
    appunto: questo lo sappiamo già, anche senza postulare menti cosmiche;

    a me, come hint esistenziale, che cambia, rispetto alla postulazione di una semplice condizione di potenzialità a-morale che potrebbe - non necessariamente - essere il risultato dell'ateismo, per cui se io volessi sopprimerti per rubare i tuoi averi non farei altro che manifestare una qualità iscritta nella mente cosmica e non dovrei temere nulla da un giudizio di categoria divina ?
    così:
    Quindi l'homo, cioè tu, SEI la Mente cosmica (come lo è un sasso, un pianeta, una pianta, un galassia, l'universo intero)
    L'homo (che manifesta le qualità di creatività e intelligenza) è libero di usare queste qualità come meglio crede. Non esistono paradisi nè inferni. Nè premi nè punizioni. Esiste solo il concetto di "responsabilità". L'homo è pienamente e totalmente responsabile delle proprie scelte. Se queste scelte porteranno all'estinzione dell'homo non c'è nessun problema. L'evoluzione va avanti lo stesso e attraverso altri rami evolutivi si manifesteranno altre qualità della Mente cosmica.
    Nascono uomini e muoiono uomini.
    Ma in realtà NON NASCE NULLA e NON MUORE NULLA. Poichè tutto è Mente cosmica in perenne trasformazione e manifestazione.
    beh, normalmente le persone temono la perdita della propria individualità cosciente, l'incapacità di relazionarsi con chi non c'è più, ecc...
    le religioni istituzionali, piacciano o meno, e in modi più o meno raffinati, offrono un quadro interpretativo che consente alle persone di immaginare relazioni cosmogoniche che inglobano almeno il sentimento come qualcosa che sopravvive, l'anima, ecc...
    per questo io non le irrido, anche se posso avversarle se i loro emissari mi impongono, o cercano di impormi i loro valori, contro i miei, in nome di un dio che non possono dimostrare; beninteso, io non deifico quella scienza, che non dispone nulla di etico, né penso che i miei valori siano "superiori" a quelli di un credente; abbiamo solo diverse interfaccia giustificativi; quelli possono avere testi sacri, io posso citare Kant e Spinoza, ma senza alcuna pretesa di affermare che i miei siano "migliori" e gli altri fondati su superstizioni;
    i valori sono allocazioni autoritative; non hanno bisogno di dimostrazioni;

    e, siccome sono una persona liberale e pacifica, salvo necessità estreme, discuto le postulazioni religiose di fondo, anche con argomentazioni scientifiche, se del caso, perché l'alternativa sarebbe il fucile;
    interagiscono ? correlate, a miliardi di anni luce ? dove è dimostrato ?

    Fratello, io non posso spiegarti tutto. Fatti una ricerca veloce su internet sull Entanglement quantistico.
    beh, o; se vuoi esporre questo tipo di idee, sarà tua cura citare le fonti, come si fa con la bibliografia di una tesi; visto che ti poni come edotto, non dovrebbe essere difficile; poi, andiamo a vedere quanto certe cose siano "dimostrate";
    In ogni caso dal concetto di Mente cosmica (che NON E' il Dio biblico!) non deriva una "morale". Deriva solo una "responsabilità".
    che vuol dire ?
    responsabilità di che ?
    la responsabilità è funzione di un'etica, una gerarchia di valori; ma nella tua teoria tu hai espressamente statuito la totale indifferenza morale dei comportamenti per la "mente cosmica"; pertanto, in cosa concretamente dovrebbe tradursi questo esercizio di responsabilità ? ispirare quali comportamenti invece di altri ? e perché ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #140
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    @axeUgene

    dunque, tu sostieni che alla base dell'Universo ci sia una "mente", e cioè un'entità antropomorfa, pensante, la quale avrebbe il fine di manifestarsi; bene ? questo scrivi;
    ora, il punto sarebbe: perché quella "mente" dovrebbe far questo ?


    Non è un'entità antropomorfa.
    Usiamo il termine "Coscienza" o "Mente cosmica" o "Tutto" o "Uno" perchè non esiste un termine adeguato per definirla.
    Come può essere antropomorfa una Coscienza che si manifesta e assume la forma di un Sole o di una Galassia o dell'intero Universo?
    L'intelligenza, la creatività, la compassione, l'autoconsapevolezza sono qualità o caratteristiche di questa Mente cosmica (che si manifestano nell'homo).
    Ma anche l'immensa energia svilupata dalla fusione termonucleare del Sole è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche la immensa potenza di un Buco nero è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche l'aggressività, "l'egoismo", la ferocia di un leone che insegue e mangia una gazzella è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche la forza che tiene insieme l'atomo è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche la tenerezza di una madre che tiene in braccio il figlio appena nato è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche l'amore tra un uomo e una donna è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.

    Ogni forma di Realtà è la manifestazione di specifiche caratteristiche o qualità della Mente cosmica.
    Per cui parlare di "entità antropomorfa" non ha alcun senso.

    Perchè quella mente dovrebbe far questo?

    Perchè questo è il suo modo di essere.
    Per convenzione (o solo per poterlo spiegare in modo comprensibile) noi separiamo i vari "momenti" (o step temporali) in cui la Mente cosmica di manifesta. Cioè diciamo che all'origine c'è una Coscienza, che prende forma nell'atomo e poi nelle molecole e poi nei pianeti e galassie e poi nelle piante, animali e nell'homo. Ma in realtà questo è un tutt'uno...tutto avviene simultaneamente. La Coscienza cosmica è un tutt'uno in perenne trasformazione. Questo è il suo modo di "essere".

    a me, come hint esistenziale, che cambia, rispetto alla postulazione di una semplice condizione di potenzialità a-morale che potrebbe - non necessariamente - essere il risultato dell'ateismo, per cui se io volessi sopprimerti per rubare i tuoi averi non farei altro che manifestare una qualità iscritta nella mente cosmica e non dovrei temere nulla da un giudizio di categoria divina ?

    che vuol dire ?
    responsabilità di che ?
    la responsabilità è funzione di un'etica, una gerarchia di valori; ma nella tua teoria tu hai espressamente statuito la totale indifferenza morale dei comportamenti per la "mente cosmica"; pertanto, in cosa concretamente dovrebbe tradursi questo esercizio di responsabilità ? ispirare quali comportamenti invece di altri ? e perché ?


    L'homo è una particolare manifestazione della Mente cosmica. Ma l'homo è il risultato di un "processo evolutivo" (proprio perchè nella realtà in cui noi siamo calati e che noi osserviamo e percepiamo - cioè lo spazio-tempo - le qualità della Mente cosmica si manifestano all'interno del processo evolutivo).
    Che significa questo?
    Significa che in noi si manifestano delle specifiche qualità della Mente cosmica...sono le nostre specifiche qualità (e cioè autoconsapevolezza, intelligenza, immaginazione, creatività, compassione).
    Ma abbiamo anche le qualità o caratteristiche della Mente cosmica che si sono manifestate negli step evolutivi precedenti e che abbiamo ereditato dagli step evolutivi precedenti al nostro (e cioè violenza, ferocia, aggressività, egoismo, sopraffazione, sottomissione, paura, gioia...queste sono le qualità dei rettili e dei mammiferi dai quali discendiamo).
    Queste qualità si manifestano attraverso il nostro cervello che contiene anche i cervelli degli step evolutivi (rettili e mammiferi) precedenti al nostro (vedi struttura del cervello di MacLean).

    Per comodità di esposizione, io definisco "natura inferiore" le qualità o caratteristiche della Mente cosmica presenti in noi e che derivano dagli step evolutivi precedenti al nostro (rappresentano il rettile, il lupo e l'agnello, il leone e la gazzella che sono in noi. E' vero che noi non discendiamo dai lupi. Uso questa metafora solo per evidenziare l'aspetto dell'istinto animale che è in noi).
    E definisco "natura superiore" le specifiche qualità o caratteristiche della Mente cosmica che si sono manifestate nella nostra specie (e cioè autoconsapevolezza, intelligenza, creatività, immaginazione, compassione).

    Esiste dunque un aspetto "morale".
    Qual'è dunque l'aspetto morale?
    Per semplificare diciamo che il "male" c'è quando agiamo a partire dalla nostra "natura inferiore". Il "bene" c'è quando agiamo a partire dalla nostra "natura superiore".

    Il sasso può fare solo il sasso.
    Il Sole può fare solo il Sole.
    Una galassia può fare solo la galassia.
    Un leone può fare solo il leone.
    Una gazzella può fare solo la gazzella.
    Una pianta può fare solo la pianta.

    L'homo, invece, vive il dualismo e il conflitto tra la sua natura inferiore e la sua natura superiore.
    Ecco perchè l'homo fa le guerre, inquina mari e fiumi, distrugge le foreste per sete di denaro e di potere, stermina le balene, crea le dittature sanguinarie.
    E, al tempo stesso, può costruire ospedali per i malati, cura le malattie, pianta alberi per il rimboschimento, crea strutture per salvare gli animali dall'estinzione, crea sistemi sociali per redistribuire la ricchezza.
    Noi viviamo il dualismo, o il conflitto, tra la nostra natura inferiore e la nostra natura superiore.

    Un lupo uccide e mangia l'agnello.
    Il leone uccide e mangia la gazzella...oppure combatte e uccide un altro leone e uccide pure tutti i suoi cuccioli.
    Questo va benissimo.
    Perchè il lupo fa il lupo e non può fare altro che il lupo.
    E il leone fa il leone e non può fare altro che il leone.
    Questo loro modo di essere manifesta delle qualità della Mente cosmica necessarie a mantenere l'equilibrio della vita.
    Se il lupo non avesse aggressività, egoismo, violenza...si estinguerebbe.
    Questa è la natura del lupo...e va benissimo così.

    Ma l'homo ha una doppia natura.
    Una natura inferiore (ereditata dagli step evolutivi precedenti al nostro).
    E una natura superiore (le nostre specifiche qualità...le qualità della Mente cosmica comparse con l'homo).
    L'homo è chiamato a partecipare al processo creativo della Mente cosmica utilizzando le sue specifiche qualità...cioè la sua "natura superiore".
    Questo è il nostro scopo. Questa è la nostra funzione. Questo è il "bene"...perchè questo è il nostro ruolo nell'universo.
    Questa è la nostra RESPONSABILITA'.
    Non ci sono premi nè punizioni. Non c'è peccato e non c'è punizione. Non ci sono messia nè salvatori. Non ci sono giudizi universali, non ci sono paradisi e inferni e non c'è nessun Dio che ci giudica.
    Noi siamo la Mente cosmica, questo è il nostro POTERE e questa è la nostra RESPONSABILITA'.


    C'è un piccolo problema però.
    La nostra "natura inferiore" è il risultato di centinaia di milioni di anni di evoluzione. Ecco perchè è così fortemente radicata in noi (cioè nel nostro cervello). Ecco perchè siamo così inclini al "male".
    La nostra "natura superiore" (lo strato superiore o superficiale del nostro cervello) c'è solo da 3cento o 4cento mila anni.
    Ecco perchè andiamo a scuola per "educare" l'intelligenza.
    Ed ecco perchè dovremmo occuparci di educare, coltivare la nostra nostra natura superiore facendoci domande, cercando di capire chi siamo, qual è il nostro ruolo nell'universo.

    Tutta questa spiegazione non serve a nulla. Non serve a nulla capire le cose solo da un punto di vista razionale. Occorre "capirle" sviluppando una nuova consapevolezza. Questo è ciò che io chiamo "crescita spirituale"...e cioè un processo di autoapprendimento e di autoconsapevolezza che ci faccia "capire" chi siamo e il nostro ruolo nell'universo.
    Ma questo processo è impossibile se uno rimane bloccato in una religione e in una fede (e anche l'ateismo è una fede).
    Occorre mettere tutto da parte e aprirsi alla ricerca della Verità. NULLA può sostituire il processo personale di autoapprendimento.
    Se uno non inizia a cercare...se uno non abbandona Itaca e non ci mette del suo, non ci sarà mai nessuna crescita e nessuna maturazione di una nuova consapevolezza.
    Se uno non iniza a cercare mettendoci del suo non giungerà mai alla consapevolezza che "il cucchiaio non esiste" (vedi Matrix) e qualunque spiegazione razionale sarà del tutto inutile.
    Le spiegazioni razionali come questa servono solo per dare degli spunti...per spingere a intraprendere un cammino.
    Ma senza un cammino personale ogni spiegazione razionale non serve a nulla.
    Ultima modifica di xmanx; 06-10-2019 alle 07:32
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  6. #141
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    Se parli di missioni, ruoli, compiti, responsabilità e di bene e male, anche se non ci saranno dei, paradisi ed inferni, siamo sempre in campo morale e di facoltà di giudizio.
    Se non c'è un fine particolare, un percorso verso cui questa evoluzione deve portare, diventa superfluo fare dei distinguo fra natura superiore ed inferiore, bene male, istinto e razionalità.
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  7. #142
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Se parli di missioni, ruoli, compiti, responsabilità e di bene e male, anche se non ci saranno dei, paradisi ed inferni, siamo sempre in campo morale e di facoltà di giudizio.
    Se non c'è un fine particolare, un percorso verso cui questa evoluzione deve portare, diventa superfluo fare dei distinguo fra natura superiore ed inferiore, bene male, istinto e razionalità.
    Il bene e il male esistono eccome.
    E dipende esclusivamente da noi fare il bene o fare il male. Non ci sono alibi. E' una nostra responsabilità scegliere di fare il bene o di fare il male. Dipende esclusivamente da come usiamo il nostro potere.
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  8. #143
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    Giri intorno al discorso, ripeti di responsabilità e di bene e male.
    Quindi sia un giudizio che una possibile deviazione da un certo percorso o un progetto (compiere un'azione negativa produce lo scostamento) c'è e se c'è anche un'evoluzione, nel senso che emerge da questa teoria (teoria si fa per dire), ci deve essere un motivo, una meta.
    Ma non solo, se c'è del male e ci sono responsabilità, dobbiamo fare i conti con la mente cosmica e con quello che è e che fa. La responsabilità implica un'azione da compiere migliore di un'altra.
    Se la mente cosmica manifesta il male, torniamo un po' alla similitudine con il dio cristiano, che non vuole il male ma c'è nella sua creazione e quindi si tira la zappa sui piedi. Anche la mente cosmica è un pò strana!
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  9. #144
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Giri intorno al discorso, ripeti di responsabilità e di bene e male.
    Quindi sia un giudizio che una possibile deviazione da un certo percorso o un progetto (compiere un'azione negativa produce lo scostamento) c'è e se c'è anche un'evoluzione, nel senso che emerge da questa teoria (teoria si fa per dire), ci deve essere un motivo, una meta.
    Ma non solo, se c'è del male e ci sono responsabilità, dobbiamo fare i conti con la mente cosmica e con quello che è e che fa. La responsabilità implica un'azione da compiere migliore di un'altra.
    Se la mente cosmica manifesta il male, torniamo un po' alla similitudine con il dio cristiano, che non vuole il male ma c'è nella sua creazione e quindi si tira la zappa sui piedi. Anche la mente cosmica è un pò strana!
    Prima di tutto è un discorso di "strumenti" (un altro sinonimo per indicare le "qualità" o "caratteristiche" della Mente cosmica).
    Noi siamo l'incarnazione di "strumenti" nuovi e specifici (e cioè creatività, compassione, intelligenza, autoconsapevolezza, libero arbitrio). E' quindi nostra responsabilità, o ruolo, o compito, o scopo utilizzarli.
    Ora...il problema non si porrebbe se noi avessimo SOLO questi strumenti.

    Come abbiamo già detto, il lupo può fare solo il lupo. Questo lo abbiamo già appurato.
    Se l'homo avesse (o manifestasse) SOLO gli strumenti di creatività, compassione, intelligenza, autoconsapevolezza, libero arbitrio per noi varrebbe lo stesso discorso del lupo. E cioè: l'homo farebbe l'homo e agirebbe solo utilizzando questi strumenti.
    Quindi non si porrebbe il problema del "bene" e del "male".

    Però, a causa dell'evoluzione, noi abbiamo anche gli strumenti del lupo, cioè degli step evolutivi precedenti al nostro (e cioè aggressività, egoismo, violenza, sopraffazione, paura etc etc).
    Quindi noi oscilliamo continuamente tra l'uso dei nostri strumenti specifici (cioè la natura superiore) e l'uso degli strumenti del lupo (cioè la natura inferiore). Questo crea il dualismo. E questo crea i concetti di "bene" (quando utilizziamo i nostri specifici strumenti) e di "male" (quando utilizziamo gli strumenti del lupo).

    Questo mi sembra abbastanza chiaro.
    Se non riesci a capirlo ti faccio un disegnino.

    Ora la domanda (semplificata e sintetizzata) legittima è: perchè dobbiamo fare il "bene" (cioè utilizzare i nostri specifici strumenti) e non dobbiamo fare il "male" (cioè utilizzare gli strumenti del lupo)?
    Bè...la prima risposta è ovvia. Noi esistiamo in quanto manifestazione dei nostri specifici strumenti (natura superiore). E quindi è ovvio che il nostro ruolo è - o dovrebbe essere - quello di vivere usando gli specifici strumenti che in noi si sono manifestati (o che ci sono stati dati), cioè la nostra natura superiore.

    La seconda risposta, un po' meno ovvia, riguarda la domanda: perchè è importante che noi utilizziamo i nostri specifici strumenti? Perchè, quindi, è importante che noi facciamo il "bene"?

    Il discorso va sempre inquadrato all'interno del "processo evolutivo".
    L'evoluzione è un "processo di trasformazione" o una "spinta" che porta alla manifestazione di forme di Realtà che manifestano nuove qualità o caratteristiche della Mente cosmica.
    E l'homo è solo un "anello di congiunzione" in questo processo evolutivo.
    Congiunzione tra cosa?
    Tra forme di realtà (o di Mente cosmica) che manifestano una intelligenza "meccanicistica" (cioè fondata su leggi o regole matematiche (un sasso può fare solo il sasso, un lupo può fare solo il lupo...perchè i loro comportamenti sono regolati da leggi o regole "meccanicistiche" e l'evoluzione era determinata da altre leggi "meccanicistiche"...cioè le mutazioni di DNA che avvengono come risposte adattative alle variazioni delle condizioni ambientali)) e forme di realtà "creative" che manifestano una intelligenza "creativa" (e che quindi possono partecipare attivamente al processo evolutivo).

    Questa è la cosa fondamentale: L'homo è la prima manifestazione della Mente cosmica in grado di partecipare "creativamente", "attivamente" e "proattivamente" al processo evolutivo nel proprio "ramo evolutivo".

    Detta in altre parole...l'homo, nel processo evolutivo, è l'anello di congiunzione tra manifestazioni di forme di "intelligenza inferiori" della Mente cosmica (basate su "leggi meccanicistiche") e manifestazioni di forme di "intelligenza superiori" della Mente cosmica (basate sulla "creatività", sulla "immaginazione").
    Questo fa in modo che l'homo può partecipare ATTIVAMENTE e PROATTIVAMENTE al processo evolutivo sviluppatosi nel nostro ramo evolutivo e quindi può velocizzarlo, indirizzarlo oppure può ostacolarlo ed, eventualmente, arrestarlo.
    L'homo, infatti, potrebbe decidere di lanciare mille bombe atomiche, distruggere la terra ed estinguersi.
    Poco male.
    L'evoluzione proseguirebbe su altri pianeti e galassie e in altre forme e in altri "rami evolutivi". L'evoluzione, infatti, è un processo inarrestabile perchè è il modo attraverso il quale la Mente cosmica si manifesta nella Realtà.


    Allora...torniamo alla domanda: perchè è importante che noi utilizziamo i nostri specifici strumenti? Perchè, quindi, è importante che noi facciamo il "bene"?
    Risposta: per partecipare attivamente al processo evolutivo che è indirizzato a manifestare forme di "intelligenza superiori" della Mente cosmica.

    Noi siamo una gemma. Cioè, siamo ancora molto "pianta" e siamo solo l'abbozzo del futuro "fiore". Siamo l'anello di congiunzione evolutivo tra "pianta" e "fiore".
    Possiamo partecipare in modo ATTIVO e PROATTIVO al processo evolutivo che porterà alla manifestazione di forme di "intelligenza superiori" utilizzando la nostra "natura superiore", quindi facendo il "bene"...o possiamo OSTACOLARE o addirittura ARRESTARE il processo evolutivo sviluppatosi col nostro "ramo evolutivo" rimanendo ancorati alla nostra "natura inferiore", quindi facendo il "male".


    C'è da dire che il "processo evolutivo della specie homo" è qualcosa di molto complesso.
    Di certo, se facciamo un'analisi di tutta la storia umana, vediamo che l'evoluzione è andata avanti. Vivevamo nelle caverne sottomessi a un tiranno, adorando i totem, nutrendoci anche di carne umana e pensavamo che i fulmini fosse una punizione di Dio...e ora abbiamo l'arte, la poesia, la musica, le democrazie, le città, internet, la scienza e i viaggi spaziali. Questa è evoluzione...il nostro cervello si è evoluto e manifesta forme di intelligenza superiore a quelle di 30mila anni fa, o di 100mila anni fa.
    Noi, come specie umana, di fatto, ci stiamo già evolvendo verso "qualcosa d'altro".
    E' un processo lento..segnato da guerre, catastrofi e dalla perenne lotta tra la nostra "natura inferiore" che ci spinge indietro...e la nostra "natura superiore" che ci spinge avanti.
    In tutto questo "processo evolutivo della specie umana" sono state importantissime figure come Gesù, Budda, Kant, Einstein...ma anche gli imperatori romani, le prime civiltà etc etc.
    Di fatto tutta la storia umana è intrisa e impregnata da questa doppia spinta...una spinta all'indietro (agire seguendo la nostra natura inferiore) e una spinta in avanti (agire seguendo la nostra natura superiore).
    E ogni nostra singola vita si inserisce in questo grande processo evolutivo.
    Noi possiamo decidere, in ogni singola azione, di spingere indietro (usare la natura inferiore) o di spingere avanti (usare la nostra natura superiore).
    Questa è la nostra responsabilità.

    Il fine e lo scopo di tutto ciò? Portare alla manifestazione di una nuova specie, successiva all'homo, che manifesterà forme di intelligenza sempre più "superiori" della Mente cosmica.
    Noi possiamo partecipare attivamente e proattivamente a questo processo (utilizzo della nostra natura superiore, il bene)...o possiamo ostacolarlo e rallentarlo (utilizzo della nostra natura inferiore, il male).
    Ognuno di noi, nel suo piccolo, fa parte di questo processo e spinge in avanti o indietro.

    D'altra parte non sarà stato molto semplice e lineare nemmeno il processo evolutivo che ha portato dai topi alle scimmie...e dalle scimmie all'homo.
    Ultima modifica di xmanx; 06-10-2019 alle 18:05
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  10. #145
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    A parte che non sai se tutto questo bene che dovremmo fare porti davvero a raggiungere quello scopo.
    Se facciamo estinguere la foca monarca è un bene o un male? Al posto della foca potrebbe esserci on futuro un altro animale, sempre manifestazione della mente cosmica.
    Se dici che poco importa perché tanto su altri pianeti c'è vita, diventa superfluo parlare di responsabilità e di uso del bene, a meno che questa mente cosmica abbia piani precisi.
    Inoltre torniamo al discorso del bene e del male, dove il primo torna a,far capolino un po' come nelle religioni.
    O tutto è indifferente e fa brodo oppure anche questa mente cosmica è ambigua e strana e si dà la zappa sui piedi pur preferendo il bene e desiderando un certo percorso e non un altro.
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  11. #146
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    A parte che non sai se tutto questo bene che dovremmo fare porti davvero a raggiungere quello scopo.
    Se facciamo estinguere la foca monarca è un bene o un male? Al posto della foca potrebbe esserci on futuro un altro animale, sempre manifestazione della mente cosmica.
    Se dici che poco importa perché tanto su altri pianeti c'è vita, diventa superfluo parlare di responsabilità e di uso del bene, a meno che questa mente cosmica abbia piani precisi.
    Inoltre torniamo al discorso del bene e del male, dove il primo torna a,far capolino un po' come nelle religioni.
    O tutto è indifferente e fa brodo oppure anche questa mente cosmica è ambigua e strana e si dà la zappa sui piedi pur preferendo il bene e desiderando un certo percorso e non un altro.
    Come ti ho già detto, l'universo funziona così da 4 miliairdi di anni.
    Esseri unicellulari, pesci, anfibi, rettili, mammiferi, homo.
    Non esiste motivo per credere che l'evoluzione si arresti con l'homo.
    E, di fatto, con le nostre qualità noi possiamo interagire col processo evolutivo, indirizzandolo.
    Di fatto, l'evoluzione dell'homo nei suoi 400mila anni di vita ne è una prova. L'evoluzione della specie homo (dalle caverne ai viaggi spaziali) non è avvenuta per mutazioni di DNA. Ma per processi "creativi" e "culturali", cioè usando le qualità della nostra natura superiore.

    E non dimenticare che tra le nostre qualità c'è la "compassione". Cioè il "sentire-con"...l'empatia. O l'amore.
    Che significa questo?
    Significa che far estinguere la foca monaca (che pure è Mente cosmica) come puro atto di egoismo (natura inferiore) è un male.
    Ma fare estinguere il batterio della peste bubbonica (che pure è Mente cosmica) è un bene. Trae origine dalla compassione..dall'amore. Per i nostri simili, per i nostri figli.
    Proprio questo significa intervenire ATTIVAMENTE E PROATTIVAMENTE nel processo evolutivo.
    Un lupo o un leone o una gazzella, si beccano le malattie e muoiono. La loro unica speranza è una mutazione di DNA che li renda resistenti a quella malattia.
    Un lupo o un leone o una gazzella, non possono intervenire e interagire attivamente e proattivamente nella loro evoluzione.

    Noi, invece, grazie alla com-passione, unita alla intelligenza e alla creatività, abbiamo scoperto il batterio della peste e abbiamo trovato una cura per "ucciderlo" e "debellarlo"...per farlo estinguere. Per salvare i nostri figli, i nostri cari. Il genere umano.
    Cioè noi siamo in grado di "interagire" in modo attivo e proattivo con l'evoluzione del nostro ramo evolutivo.
    Questo significa usare la nostra "natura superiore", cioè fare il bene e interagire ATTIVAMENTE e PROATTIVAMENTE con l'evoluzione nel nostro ramo evolutivo.

    Certo...poi si creano altri problemi.
    Ad esempio il problema della sovrappopolazione. La sovrappopolazione sta diventanodo un problema. La Terra non potrà reggere l'incremento della specie homo ottenuto anche grazie alla sconfitta delle malattie.
    Dovremo usare la nostra com-passione e intelligenza per risolvere il problema.
    Oppure possiamo usare la nostra natura inferiore e sterminare 2 o 3 miliardi di persone per liberare spazio.

    Se dici che poco importa perché tanto su altri pianeti c'è vita, diventa superfluo parlare di responsabilità e di uso del bene, a meno che questa mente cosmica abbia piani precisi.


    No. Quella frase voleva significare solamente che pur con tutto il male che possiamo fare e possiamo farci, noi siamo "solo" una specie confinata in un punto infinitesimale che si chiama Terra. Le conseguenze dei nostri gesti ricadranno solo su di noi. In ogni caso non abbiamo e non avremo mai la forza di arrestare il processo evolutivo nel suo complesso. Anche se distruggeremo il pianeta e se causeremo la nostra estinzione. Questo dipende dalle nostre scelte...se agiamo "bene" o "male". Ma le conseguenze delle nostre scelte ricadono solo su di noi. Noi non abbiamo e non avremo mai - per fortuna - il potere di intaccare il processo evolutivo a livello di universo cioè nel suo complesso.

    O tutto è indifferente e fa brodo oppure anche questa mente cosmica è ambigua e strana e si dà la zappa sui piedi pur preferendo il bene e desiderando un certo percorso e non un altro.

    Non è così. Il sentimento di libertà, di autodeterminazione...il "libero arbitrio", sono qualità o caratteristiche della Mente cosmica e sono caratteristiche della nostra natura superiore.
    Ed è ovvio che una "forma materiale" che dovesse manifestare - o incarnare - queste "qualità" è libera di autodeterminarsi e di esercitare il "libero arbitrio".
    Rientriamo nel campo delle "anomalie" (o degli "errori"...che poi non sono errori ma sono anomalie, cioè comportamenti diversi dallo standard previsto) di cui abbiamo già parlato. E' un po' come il meccanismo di replica del DNA. Il meccanismo di replica del DNA è fatto per funzionare secondo un certo standard o leggi. Se bombardi una cellula con le radiazioni violi lo standard previsto e si verificano anomalie. Cioè, dei fattori possono perturbarlo o disturbarlo e, quindi, il meccanismo non funziona bene, quindi si verificano anomalie, cioè comportamenti diversi dallo standard previsto.

    Allo stesso modo noi siamo stati fatti specificamente per usare la nostra natura superiore, e usare la nostra libertà e libero arbitrio nell'ambito della natura superiore (per esempio decidere di uccidere i batteri della peste). Questo è lo standard previsto ed è il "bene". Tuttavia la nostra natura inferiore può causare delle "perturbazioni", dei "distrubi" o "interferenze" o "violazioni dello standard previsto" e generare una anomalia rispetto allo standard previsto. E cioè usiamo la libertà e il libero arbitrio per compiere il "male" (ad esempio, sterminiamo 3 miliardi di persone per fare posto sulla Terra).

    Nessuno si tira la zappa sui piedi e non c'è nessuna "indifferenza" nella Mente cosmica
    Semplicemente le forme si manifestano con delle regole. E funzionano bene solo nell'ambito di quelle regole e dello standard previsto. Se si violano quelle regole si verificano delle anomalie. E le anomalie non sono altro che altre forme della Mente cosmica. Altre manifestazioni della stessa e unica Mente cosmica che è alla base dell'universo.
    Come ti ho già detto, il tuo corpo è stato fatto per camminare e saltare. Se ti getti dal decimo piano (compi un gesto che viola lo standard previsto per il tuo corpo) probabilmente ti spiaccichi sull'asfalto e ci lasci le penne. Ciononostante...l'evoluzione nel suo complesso va avanti ugualmente. Anche se tu ti sei spiaccicata sull'asfalto. Perchè la morte, dal punto di vista della Mente cosmica, non è una tragedia. E' solo una trasformazione...un cambiamento di forma. Nulla, in realtà, nasce e muore. Ma tutto si trasforma. Poichè tutto è Mente cosmica.
    Ultima modifica di xmanx; 06-10-2019 alle 18:04
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  12. #147
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    Non è un'entità antropomorfa.
    Usiamo il termine "Coscienza" o "Mente cosmica" o "Tutto" o "Uno" perchè non esiste un termine adeguato per definirla.
    Come può essere antropomorfa una Coscienza che si manifesta e assume la forma di un Sole o di una Galassia o dell'intero Universo?
    questo dovresti dirmelo tu, che ricorri ad un termine che implica l'antropomorfismo di quell'entità;
    vedi che succede a formulare concetti a casaccio ? se non hai un termine, non sei in grado di coniarlo, vuol dire che non sei stato nemmeno in grado di pensare l'oggetto che vuoi definire; definire vuol dire rappresentare in termini inclusivi ed esclusivi, in modo da comunicare un oggetto in modo inequivoco, con gli zoccoli, la coda, le corna ricurve per un toro, quelle ramificate per un cervo, ecc...
    L'intelligenza, la creatività, la compassione, l'autoconsapevolezza sono qualità o caratteristiche di questa Mente cosmica (che si manifestano nell'homo).
    Ma anche l'immensa energia svilupata dalla fusione termonucleare del Sole è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche la immensa potenza di un Buco nero è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche l'aggressività, "l'egoismo", la ferocia di un leone che insegue e mangia una gazzella è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche la forza che tiene insieme l'atomo è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche la tenerezza di una madre che tiene in braccio il figlio appena nato è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    Anche l'amore tra un uomo e una donna è una qualità o caratteristica della Mente cosmica.
    mi sta pure bene; ma questa definizione ingloba un tutto non finito; cioè, in realtà non definisce, poiché - appunto - non esclude; è come dire "toro" per includervi anche il cavallo; non ha senso;

    Ogni forma di Realtà è la manifestazione di specifiche caratteristiche o qualità della Mente cosmica.
    Per cui parlare di "entità antropomorfa" non ha alcun senso.
    beh, ma sei tu che introduci quella rappresentazione antropomorfa, la quale, oltre a definire "mente" tale entità onnicomprensiva, le attribuisce persino un fine, cioè l'intenzionalità tipica della mente pensante, antropomorfa;

    Perchè quella mente dovrebbe far questo?

    Perchè questo è il suo modo di essere.
    ora qui torni al meccanicismo, cioè neghi un'intenzionalità, per cui dovremmo parlare di "intelligenza", che so, del vento; ma è fuorviante;

    L'homo è una particolare manifestazione della Mente cosmica. Ma l'homo è il risultato di un "processo evolutivo" ...
    ...
    Per comodità di esposizione, io definisco "natura inferiore" le qualità o caratteristiche della Mente cosmica presenti in noi e che derivano dagli step evolutivi precedenti al nostro (rappresentano il rettile, il lupo e l'agnello, il leone e la gazzella che sono in noi. E' vero che noi non discendiamo dai lupi. Uso questa metafora solo per evidenziare l'aspetto dell'istinto animale che è in noi).
    E definisco "natura superiore" le specifiche qualità o caratteristiche della Mente cosmica che si sono manifestate nella nostra specie (e cioè autoconsapevolezza, intelligenza, creatività, immaginazione, compassione).

    Esiste dunque un aspetto "morale".
    Qual'è dunque l'aspetto morale?
    Per semplificare diciamo che il "male" c'è quando agiamo a partire dalla nostra "natura inferiore". Il "bene" c'è quando agiamo a partire dalla nostra "natura superiore".
    beh, è una semplificazione ingannevole, che in realtà fraintende, fa casino:
    perché implica un progresso direzionale orientato da "valori" impliciti, di cui si omette il fondamento, il fine;
    cioè, alla fine - un percorso di tutti gli "spiritualismi" alternativi alle religioni istituzionali - ritonfi pure tu sulla statuizione di gerarchie di valori;
    che - beninteso - a me sta benissimo, visto che la penso allo stesso modo;
    solo che il punto debole del tuo ragionamento è - come nel caso di certi approcci "bassi" alla religiosità - è esattamente quello di cercare nella natura, o addirittura nella scienza, un fondamento coerente dell'etica, con tutte le improvvide considerazioni sulla naturalità, il "dialogo" tra fede e scienza, ecc...

    L'homo, invece, vive il dualismo e il conflitto tra la sua natura inferiore e la sua natura superiore.
    Ma l'homo ha una doppia natura.
    ...
    Una natura inferiore (ereditata dagli step evolutivi precedenti al nostro).
    E una natura superiore (le nostre specifiche qualità...le qualità della Mente cosmica comparse con l'homo).
    L'homo è chiamato
    chiamato ? da chi ? perché ?

    a partecipare al processo creativo della Mente cosmica utilizzando le sue specifiche qualità...cioè la sua "natura superiore".
    Questo è il nostro scopo. Questa è la nostra funzione. Questo è il "bene"...perchè questo è il nostro ruolo nell'universo.
    Questa è la nostra RESPONSABILITA'.
    Non ci sono premi nè punizioni. Non c'è peccato e non c'è punizione. Non ci sono messia nè salvatori. Non ci sono giudizi universali, non ci sono paradisi e inferni e non c'è nessun Dio che ci giudica.
    ma questa è una tesi dell'ateismo, che disprezzi; qualunque credente al quale tu sottraessi una funzione morale, precettizia e giudicante all'entità che chiami "mente", ti attribuirebbe seduta stante la qualifica di "ateo", e non a torto;
    perché nulla vieterebbe ad un ateo di accettare che esistano leggi che presiedono al cosmo, purché queste non esprimano una morale superiore espressa da un'entità antropomorfa;

    ora, tu neghi l'antropomorfismo, però contempli una "mente", che non si capisce quanto distinta come soggetto autonomo e distinto, visto che tutti ne saremmo parte; su questo, poi andrebbero espresse alcune considerazioni della serie uno e molteplice, che tralascio, altrimenti sono "brevi cenni sull'universo", come diceva Eco...

    Noi siamo la Mente cosmica, questo è il nostro POTERE e questa è la nostra RESPONSABILITA'.

    C'è un piccolo problema però.
    La nostra "natura inferiore" è il risultato di centinaia di milioni di anni di evoluzione. Ecco perchè è così fortemente radicata in noi (cioè nel nostro cervello). Ecco perchè siamo così inclini al "male".
    La nostra "natura superiore" (lo strato superiore o superficiale del nostro cervello) c'è solo da 3cento o 4cento mila anni.
    Ecco perchè andiamo a scuola per "educare" l'intelligenza.
    Ed ecco perchè dovremmo occuparci di educare, coltivare la nostra nostra natura superiore facendoci domande, cercando di capire chi siamo, qual è il nostro ruolo nell'universo.

    Tutta questa spiegazione non serve a nulla. Non serve a nulla capire le cose solo da un punto di vista razionale. Occorre "capirle" sviluppando una nuova consapevolezza. Questo è ciò che io chiamo "crescita spirituale"...e cioè un processo di autoapprendimento e di autoconsapevolezza che ci faccia "capire" chi siamo e il nostro ruolo nell'universo.
    Ma questo processo è impossibile se uno rimane bloccato in una religione e in una fede (e anche l'ateismo è una fede).
    Occorre mettere tutto da parte e aprirsi alla ricerca della Verità. NULLA può sostituire il processo personale di autoapprendimento.
    Se uno non inizia a cercare...se uno non abbandona Itaca e non ci mette del suo, non ci sarà mai nessuna crescita e nessuna maturazione di una nuova consapevolezza.
    Se uno non iniza a cercare mettendoci del suo non giungerà mai alla consapevolezza che "il cucchiaio non esiste" (vedi Matrix) e qualunque spiegazione razionale sarà del tutto inutile.
    Le spiegazioni razionali come questa servono solo per dare degli spunti...per spingere a intraprendere un cammino.
    Ma senza un cammino personale ogni spiegazione razionale non serve a nulla.
    'bbi pazienza, ma tutto questo può essere condivisibilissimo come sentimento, ma come tesi - perché questo esponi - non ha né capo, né coda;

    tu giungi ad una specie di deismo kantiano, che rappresenta effettivamente la sensibilità moderna, che io condivido;
    ma senza i passaggi necessari per arrivarci;
    sembri uno che abbia indovinato il risultato di un difficile compito di matematica, omettendo la maggior parte dei passaggi e con quelli scritti sbagliati;
    al che, uno si chiede:
    sarà un genio della matematica, tipo gli autistici dei film, oppure uno che ha sbirciato dal compagno di banco secchione e copiato il risultato senza avere minimamente idea di come rendere una parvenza di autenticità al compito ?

    certe uscite, tipo che saremmo chiamati, o quella gerarchia di stati inferiori e superiori, non testimoniano a favore della tua chiarezza di idee, nonostante nell'insieme le tue conclusioni sarebbero più che accettabili, sebbene non si capisca da dove verrebbero fuori e come giustificate.
    Ultima modifica di axeUgene; 06-10-2019 alle 13:33
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #148
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    vedi che succede a formulare concetti a casaccio ? se non hai un termine, non sei in grado di coniarlo, vuol dire che non sei stato nemmeno in grado di pensare l'oggetto che vuoi definire;

    Non ho detto che non c'è un termine. Ho detto che non c'è un termine adeguato per definirlo.
    Termini ce ne sono eccome: Coscienza, Mente cosmica, il Tutto, l'Uno.
    Polemica inutile e inconcludente, perchè il termine, di per sè, può dire tutto e dire niente.
    L'importante è il concetto che quel termine esprime. E il concetto di Mente cosmica te l'ho spiegato. E non è un concetto antropomorfo.

    ma questa definizione ingloba un tutto non finito; cioè, in realtà non definisce, poiché - appunto - non esclude

    Questo è un limite della tua capacità di comprensione. Perchè il concetto di Mente cosmica implica proprio che NULLA è escluso.
    Perchè mai dovrei escludere qualcosa?
    La novità di questo concetto è proprio questa: nulla è escluso perchè TUTTO è Mente cosmica.

    beh, ma sei tu che introduci quella rappresentazione antropomorfa, la quale, oltre a definire "mente" tale entità onnicomprensiva, le attribuisce persino un fine, cioè l'intenzionalità tipica della mente pensante, antropomorfa;

    Il concetto di "fine" o "scopo" deriva dal concetto di "intelligenza".
    Il concetto è molto semplice. Se la Realtà manifesta le qualità della Mente cosmica, ciò significa che l'intelligenza che si manifesta nell'homo è una qualità della Mente cosmica.
    Cioè, l'homo è intelligente perchè manifesta la qualità "intelligenza" della Mente cosmica.
    Quindi NON E' che noi attribuiamo caratteristiche antropomorfe alla Mente cosmica: cioè, noi siamo intelligenti e quindi diciamo che la Mente cosmica è intelligente, cioè le attribuiamo una qualità umana. (anche questa è una deviazione o condizionamento che hai e che nasce dalla concezione del DIo biblico)
    Il concetto è diverso: noi osserviamo che l'uomo è intelligente e siccome tutto si manifesta a partire dalla Mente cosmica, ne consegue che l'intelligenza è una qualità della Mente cosmica.
    In altre parole, se la Mente cosmica non fosse intelligente - cioè non avesse questa qualità - l'homo non potrebbe mai essere intelligente. Perchè le varie forme di realtà della materia (e l'homo è una di queste) manifestano qualità che appartengono alla Mente cosmica.

    Se non ti è chiaro ti faccio un disegnino.

    perché implica un progresso direzionale orientato da "valori" impliciti, di cui si omette il fondamento, il fine;

    Il fine, lo scopo, la "morale"... l'ho spiegato qui.
    https://discutere.it/showthread.php?...=1#post1662549

    Non è che posso ripetere ogni volta la stessa cosa a tutti quelli che scrivono.
    Se ti interessa approfondire ci sono anche i post di risposta ad altri nick.

    chiamato ? da chi ? perché ?

    Mi rendo conto...il termine "chiamato" è un termine infelice.
    Non c'è nessuno che chiama qualcun altro, perchè tutto è Mente cosmica.
    La spiegazione è contenuta nel post che ti ho linkato prima.

    qualunque credente al quale tu sottraessi una funzione morale, precettizia e giudicante all'entità che chiami "mente", ti attribuirebbe seduta stante la qualifica di "ateo", e non a torto;
    perché nulla vieterebbe ad un ateo di accettare che esistano leggi che presiedono al cosmo, purché queste non esprimano una morale superiore espressa da un'entità antropomorfa;


    Qui fai confusione. Una confusione che nasce sempre dalle diatribe legate al Dio biblico dalle quali - mi sembra evidente - tu non riesci a uscire perchè sei troppo condizionato dall'idea del Dio biblico.

    Chiariamo il concetto: un conto è affermare che esiste un fine e uno scopo, una "morale superiore". Altro conto è affermare che esiste un ente giudicante che ti punisce se non aderisci a quel fine, scopo o "morale".
    Tu leghi inscindibilmente le due cose (e ciò è dovuto ai condizionamenti mentali che ti nascono dal pensare sempre al Dio biblico). Ma non è detto che le due cose debbano essere legate inscindibilmente. E, di fatto, non lo sono.

    Di fatto esiste un fine, uno scopo, una "morale superiore" (riferimento al link del post di cui sopra).
    Ma non esiste nessun giudice, nessun premio e nessuna punizione. NON HAI ANCORA CAPITO il concetto di Mente cosmica: tutto è Mente cosmica, cioè manifestazione della Mente cosmica. Quindi NON HA ALCUN SENSO individuare un giudicante e un giudicato (la cosa ha senso nel concetto del Dio biblico dove c'è un creatore-giudice ed un creato-giudicato e queste sono due entità distinte)...perchè giudicante e giudicato sono, in ultima analisi, la stessa cosa e cioè la Mente cosmica.
    Tutto è Mente cosmica. Evidentemente fai fatica ad assimilare questo concetto perchè sei troppo condizionato dell'idea del Dio biblico in cui c'è un "creatore" ed un "creato" e le due cose sono distinte e separate.
    Esiste la "morale superiore", ma esiste anche la libertà e il libero arbitrio di aderirvi liberamente e consapevolemente oppure no. E Perchè? Perchè libertà e libero arbitrio sono caratteristiche della Mente cosmica che si manifestano nell'homo.

    tu giungi ad una specie di deismo kantiano, che rappresenta effettivamente la sensibilità moderna, che io condivido;
    ma senza i passaggi necessari per arrivarci;


    In effetti l'argomento è un po' vasto. Non posso fare qui un trattato sul tutto. Però se leggi anche le risposte che ho dato ad altri utenti troverai spiegati tutti i passaggi.
    Insomma perdonami se quando rispondo a te non riesco a spiegarti tutti i passaggi necessari.
    Ma se leggi anche le altre risposte avrai sicuramente le risposte che cerchi.

    Saluti fratello
    Ultima modifica di xmanx; 06-10-2019 alle 17:55
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  14. #149
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    @axeugene

    vedi che succede a formulare concetti a casaccio ? se non hai un termine, non sei in grado di coniarlo, vuol dire che non sei stato nemmeno in grado di pensare l'oggetto che vuoi definire;

    Non ho detto che non c'è un termine. Ho detto che non c'è un termine adeguato per definirlo.
    Termini ce ne sono eccome: Coscienza, Mente cosmica, il Tutto, l'Uno.
    Polemica inutile e inconcludente, perchè il termine, di per sè, può dire tutto e dire niente.
    L'importante è il concetto che quel termine esprime. E il concetto di Mente cosmica te l'ho spiegato. E non è un concetto antropomorfo.
    il linguaggio è fatto apposta per comunicare con precisione; se devi ricorre ad un termine antropomorfo per definire qualcosa che asserisci non essere antropomorfa, con tutte le astrazioni di cui disponiamo, vuol dire che non sai nemmeno tu di che si tratta;
    o, più probabilmente, che cerchi di affermare un deismo senza saper bene da che parte cominciare;
    io ti suggerisco di andare a cercare sul net la voce "deismo", e magari leggerti un sunto delle "Critiche" di Kant, quasi 3 secoli fa; roba che dovresti aver studiato a scuola e, possibilmente, capito, se a lezione non giocavi a battaglia navale;

    ma questa definizione ingloba un tutto non finito; cioè, in realtà non definisce, poiché - appunto - non esclude

    Questo è un limite della tua capacità di comprensione. Perchè il concetto di Mente cosmica implica proprio che NULLA è escluso.
    Perchè mai dovrei escludere qualcosa?
    La novità di questo concetto è proprio questa: nulla è escluso perchè TUTTO è Mente cosmica.
    devi escludere perché se vuoi identificare un oggetto devi delinearne i confini, con una definizione che escluda: se io dico "ics", devo intendere te, e non un qualcosa di cui qualcuno capisca anche "axe", o viceversa;
    a cosa mi seve di intellegibile contemplare una "mente" che includerebbe tutto e il suo contrario, per inferirne quale principio ?

    beh, ma sei tu che introduci quella rappresentazione antropomorfa, la quale, oltre a definire "mente" tale entità onnicomprensiva, le attribuisce persino un fine, cioè l'intenzionalità tipica della mente pensante, antropomorfa;

    Il concetto di "fine" o "scopo" deriva dal concetto di "intelligenza".
    Il concetto è molto semplice. Se la Realtà manifesta le qualità della Mente cosmica, ciò significa che l'intelligenza che si manifesta nell'homo è una qualità della Mente cosmica.
    Cioè, l'homo è intelligente perchè manifesta la qualità "intelligenza" della Mente cosmica.
    un'opinione, rispettabile; ma che me ne faccio ?
    Quindi NON E' che noi attribuiamo caratteristiche antropomorfe alla Mente cosmica: cioè, noi siamo intelligenti e quindi diciamo che la Mente cosmica è intelligente, cioè le attribuiamo una qualità umana. (anche questa è una deviazione o condizionamento che hai e che nasce dalla concezione del DIo biblico)
    Il concetto è diverso: noi osserviamo che l'uomo è intelligente e siccome tutto si manifesta a partire dalla Mente cosmica, ne consegue che l'intelligenza è una qualità della Mente cosmica.
    la frase in neretto è un tuo arbitrio, esattamente equivalente a quello dei credenti nel dio biblico; una fede;
    che c'è di sostanzialmente nuovo ?

    In altre parole, se la Mente cosmica non fosse intelligente - cioè non avesse questa qualità - l'homo non potrebbe mai essere intelligente. Perchè le varie forme di realtà della materia (e l'homo è una di queste) manifestano qualità che appartengono alla Mente cosmica.
    per l'osservazione dei fatti, l'homo è intelligente in misura superiore ad altri animali perché ha oggettivamente a disposizione più mezzi per articolare linguaggio e astrazione, combinati ad una morfologia - non specializzata - che seleziona comportamenti premianti sociali, i quali a loro volta richiedono continui sforzi di astrarre e comunicare, ecc...
    Se non ti è chiaro ti faccio un disegnino.

    perché implica un progresso direzionale orientato da "valori" impliciti, di cui si omette il fondamento, il fine;

    Il fine, lo scopo, la "morale"... l'ho spiegato qui.
    l'avevo letto; infatti non c'è spiegazione, ma il rimando ad un altro perché - cioè un altro sottinteso valoriale; rileggiti, invece di fare il sarcastico; scrivi questo:
    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Allora...torniamo alla domanda: perchè è importante che noi utilizziamo i nostri specifici strumenti? Perchè, quindi, è importante che noi facciamo il "bene"?
    Risposta: per partecipare attivamente al processo evolutivo che è indirizzato a manifestare forme di "intelligenza superiori" della Mente cosmica.
    a parte il fatto che, data questa risposta, in concreto ti troveresti comunque un conflitto tra chi asserisce che certi comportamenti sarebbero evolutivi e superiori, e altri involutivi e inferiori; succede ogni giorno, ovunque;

    ma soprattutto, perché mai si dovrebbe partecipare a attivamente a questo teatrino delle intelligenze superiori della Mente cosmica ? perché lo dici tu, come un prete qualsiasi di qualsiasi religione ?
    da dove sorgerebbe questa asserzione di valore ? da cosa si evince ? chi la esprime ? tu ? io ?
    col paradosso per cui se tu sei "mente cosmica" e asserisci la mente cosmica e la necessità di partecipare attivamente all'evoluzione, come atto pregiato di responsabilità, e io - pure parte della stessa "mente cosmica" - asserissi il contrario, entrambe le versioni dovrebbero avere la stessa validità;
    a meno che tu non pretenda di saperla più lunga sul non dimostrabile;

    dico tu e non io perché sei tu ad affermare una tesi, che è la stessa cosa che dico ai postulatori religiosi e uno dei motivi dell'inutilità dell'ateismo per fede; sono i predicatori a dover dimostrare, nel momento in cui pretendono l'immanenza del loro dio, cioè che Quello venga a farsi i fatti nostri; non io a dover spiegare le loro assurdità o dimostrarne l'inconsistenza;



    chiamato ? da chi ? perché ?

    Mi rendo conto...il termine "chiamato" è un termine infelice.
    Non c'è nessuno che chiama qualcun altro, perchè tutto è Mente cosmica.
    La spiegazione è contenuta nel post che ti ho linkato prima.
    che, appunto, non spiega nulla; o meglio, spiega che sei proprio tu a ritenere mentalmente le tracce delle cosmogonie testamentarie, rimandando continaumente a concetti implicanti antropomorfismi vari;

    qualunque credente al quale tu sottraessi una funzione morale, precettizia e giudicante all'entità che chiami "mente", ti attribuirebbe seduta stante la qualifica di "ateo", e non a torto;
    perché nulla vieterebbe ad un ateo di accettare che esistano leggi che presiedono al cosmo, purché queste non esprimano una morale superiore espressa da un'entità antropomorfa;


    Qui fai confusione. Una confusione che nasce sempre dalle diatribe legate al Dio biblico dalle quali - mi sembra evidente - tu non riesci a uscire perchè sei troppo condizionato dall'idea del Dio biblico.

    Chiariamo il concetto: un conto è affermare che esiste un fine e uno scopo, una "morale superiore". Altro conto è affermare che esiste un ente giudicante che ti punisce se non aderisci a quel fine, scopo o "morale".
    Tu leghi inscindibilmente le due cose (e ciò è dovuto ai condizionamenti mentali che ti nascono dal pensare sempre al Dio biblico). Ma non è detto che le due cose debbano essere legate inscindibilmente. E, di fatto, non lo sono.
    no, io non le lego affatto;
    anche se tu eliminassi giudizi e castighi, ti resterebbe l'attribuzione di una gerarchia di valori che attribuisci all'osservazione della "natura", credi di poter evincere tramite passaggi altrettanto arbitrari di quelli di un testo sacro, visto che non sta scritto in natura che noi siamo chiamati a fare qualcosa piuttosto di qualcos'altro;
    e fai questo perché salti diversi secoli di filosofia che avresti dovuto studiare a scuola; infatti:
    Di fatto esiste un fine, uno scopo, una "morale superiore" (riferimento al link del post di cui sopra).
    Ma non esiste nessun giudice, nessun premio e nessuna punizione. NON HAI ANCORA CAPITO il concetto di Mente cosmica: tutto è Mente cosmica, cioè manifestazione della Mente cosmica. Quindi NON HA ALCUN SENSO individuare un giudicante e un giudicato (la cosa ha senso nel concetto del Dio biblico dove c'è un creatore-giudice ed un creato-giudicato e queste sono due entità distinte)...perchè giudicante e giudicato sono, in ultima analisi, la stessa cosa e cioè la Mente cosmica.
    Tutto è Mente cosmica. Evidentemente fai fatica ad assimilare questo concetto perchè sei troppo condizionato dell'idea del Dio biblico in cui c'è un "creatore" ed un "creato" e le due cose sono distinte e separate.
    Esiste la "morale superiore", ma esiste anche la libertà e il libero arbitrio di aderirvi liberamente e consapevolemente oppure no. E Perchè? Perchè libertà e libero arbitrio sono caratteristiche della Mente cosmica che si manifestano nell'homo.
    non capisci che parlare di "morale superiore" implica già un giudizio, sebbene privo di castighi; è già un'attestazione di non indifferenza tra più comportamenti; altrimenti non avrebbe alcun senso parlare di "morale"; e si tratta di un giudizio di valore che verrebbe espresso, che evinci da un ordine cosmico, di cui cerchi manifestazioni oggettive, nel sistema fisico;

    la cosa paradossale - e questo è un po' difficile da spiegare a chi manchi di passaggi essenziali - è che questa tesi oramai è più arretrata delle tesi teologiche "alte", le quali più o meno rimandano tutte alla coscienza individuale- esattamente come una morale laica, e persino atea - e usano i testi sacri come interfaccia; certo, i fedeli qualsiasi non lo sanno o, al massimo, hanno una vaga percezione del senso di certe formulazioni;
    questo perché i teologi comunque devono confrontarsi con la filosofia, la scienza e la pluralità di dottrine;

    quell'etica della responsabilità la può esprimere benissimo anche un ateo, senza bisogno di alcuna "mente cosmica"; così come la esprime un calvinista, convinto della predestinazione, o un deista kantiano;
    cioè, secondo il rasoio di Occam, tutta la pippa fisica si può tranquillamente tagliare, perché non c'è un vincolo necessario, per cui l'ordine cosmico indicherebbe un comportamento anziché un altro come pregiato.
    Ultima modifica di axeUgene; 06-10-2019 alle 20:43
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #150
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    il linguaggio è fatto apposta per comunicare con precisione; se devi ricorre ad un termine antropomorfo per definire qualcosa che asserisci non essere antropomorfa, con tutte le astrazioni di cui disponiamo, vuol dire che non sai nemmeno tu di che si tratta;

    Polemica sterile e inutile.
    Inutile rispondere.

    devi escludere perché se vuoi identificare un oggetto devi delinearne i confini, con una definizione che escluda

    Qui stabilisci che una tua incapacità di comprensione debba diventare una regola universale per tutti. Cioè stabilisci che se una cosa non la capisci allora non è vera.

    un'opinione, rispettabile; ma che me ne faccio ?
    la frase in neretto è un tuo arbitrio, esattamente equivalente a quello dei credenti nel dio biblico; una fede;
    che c'è di sostanzialmente nuovo ?


    Qui sto esponendo una teoria. Che cosa te ne fai? Non lo so. Questo è un problema tuo. Puoi, ad esempio, almeno cercare di capirla. Sempre che tu ne sia in grado.
    La frase in neretto non si chiama "arbitrio". Si chiama "postulato".
    Il concetto è semplice, ce la puoi fare.
    La teoria del Campo unificato afferma che alla base dell'universo esiste un "campo immateriale" (il campo unificato) dal quale "emergono" tutte le forme di materia ed energia che noi osserviamo in natura.
    Siccome in natura osserviamo "intelligenza" se ne deduce che "l'intelligenza" è una qualità di questo "campo immateriale".
    Il concetto è semplice: non potrebbe mai esistere l'intelligenza nelle forme di materia che noi osserviamo, se l'intelligenza non fosse una "qualità" o "caratteristica" del campo unificato dal quale la materia origina.
    E' un concetto semplice. E' un "postulato". Si può discutere sul fatto che sia vero oppure no. Ma non è così difficile da capire. Ce la puoi fare.

    Cosa c'è di sostanzialmente nuovo?
    Di nuovo c'è una teoria che non dice che l'intelligenza che noi osserviamo in natura sia un risultato "casuale". E nemmeno che sia il risultato di una "creazione".

    Da un punto di vista metodologico non c'è nulla di nuovo. Tutte le teorie scientifiche si basano su dei postulati. Dovresti saperlo.

    ma soprattutto, perché mai si dovrebbe partecipare a attivamente a questo teatrino delle intelligenze superiori della Mente cosmica ? perché lo dici tu, come un prete qualsiasi di qualsiasi religione ?
    da dove sorgerebbe questa asserzione di valore ? da cosa si evince ? chi la esprime ? tu ? io ?


    Si evince dal fatto che il protagonista principale e assoluto della Realtà è l'evoluzione.
    La realtà si manifesta attraverso l'evoluzione.
    L'evoluzione non è uno dei processi che osserviamo nella Realtà. Ma è il processo attraverso il quale prende forma la Realtà.
    Tutta la nostra vita, quindi, con le nostre scelte, i nostri convincimenti etc etc ha a che fare con l'evoluzione.
    Poichè l'evoluzione, anche se non la percepiamo, è in atto anche adesso, in questo preciso momento e dipende ed è condizionata da ogni singola nostra scelta.
    Quindi l'evoluzione è l'elemento fondamentale col quale dobbiamo confrontarci.
    L'evoluzione non è un fatto secondario. Cioè non è che noi viviamo, respiriamo, agiamo e poi, per magia, c'è l'evoluzione.
    Ogni nostro singolo comportamente incide nel processo evolutivo e interagisce col processo evolutivo.
    Ed è questa la nostra responsabilità.

    Noi siamo responsabili di come si sviluppa l'evoluzione nel nostro ramo evolutivo anche se non ne siamo consapevoli.
    Sarebbe, quindi, auspicabile che fossimo consapevoli di ciò di cui, di fatto, siamo responsabili.


    Tu hai detto che non può esistere il concetto di un "ente supremo" senza che ci sia una "morale superema".
    Vero.
    La "morale suprema" c'è: partecipare in modo attivo e proattivo e consapevole al processo evolutivo attraverso lo sviluppo della nostra "natura superiore".
    Ma come? Non è una morale che ha come obiettivo la "mia" salvezza o la "mia" illuminazione? Non ci sono premi nè punizioni nè reincarnazioni? Non ci sono paradisi nè inferni? Non ci sono karma e altre sciocchezze del genere? E allora a cosa mi serve?
    Bè...è una morale che non si basa sul principio del "premio personale" (o del castigo e della punizione). Ma sul principio di "consapevolezza e responsabilità personale".
    La "morale suprema" c'è.
    Non ti piace? C'è di meglio? C'è di peggio? Tutto vero.
    Ma qui stiamo esponendo una teoria. Questa teoria può essere un elemento di riflessione o la si può prendere e buttare nel cesso.
    Ognuno può fare quello che vuole.

    non capisci che parlare di "morale superiore" implica già un giudizio, sebbene privo di castighi; è già un'attestazione di non indifferenza tra più comportamenti; altrimenti non avrebbe alcun senso parlare di "morale"; e si tratta di un giudizio di valore che verrebbe espresso, che evinci da un ordine cosmico, di cui cerchi manifestazioni oggettive, nel sistema fisico;

    Sei tu che hai affermato che è assurdo parlare di un "ente supremo" senza che esista anche una "morale superiore" che derivi da questo "ente supremo".
    Ed hai ragione. E' proprio così.
    Poi però contesti il fatto che io abbia esposto una "morale superiore". Mettiti d'accordo con te stesso.
    Puoi non essere d'accordo sui contenuti di questa morale superiore. Questo ci sta.
    Ma non puoi prima affermare che un ente supremo richiede l'esistenza di una morale superiore e poi contestare l'esistenza di questa morale superiore.
    A meno che tu non abbia qualche problema.

    Tu dici: "quell'etica di responsabilità la può esprimere benissimo anche un ateo."
    Ottimo. E' vero.
    Il punto fondamentale della "morale superiore" di questa teoria, infatti, è quello di "essere consapevoli e responsabili delle proprie azioni e delle proprie scelte". Maturare. Crescere. Essere consapevoli di ciò che si è e di ciò che si fa.

    Chi ha bisogno di un Dio o di un messia o di un papa o di un guru, che gli dicano cosa fare può tranquillamente rivolgersi a una religione tradizionale.
    Ultima modifica di xmanx; 07-10-2019 alle 10:18
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

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