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Risultati da 16 a 30 di 461

Discussione: Mente cosmica (Coscienza cosmica) e teoria del Campo Unificato

  1. #16
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
    Ok, xmanx, sono d'accordo su tutto, magari usiamo qualche termine diverso per dire la stessa cosa, ma nella sostanza non ci sono disaccordi.
    La precisazione del termine "consapevolezza" però mi sembra importante.
    Mi sembra di capire che tu dai al termine consapevolezza un senso empirico: studio, mi informo, analizzo, mi confronto e arrivo a una consapevolezza nuova. Se ho capito bene, tutto il tuo discorso parte da questa base.

    Nella mia esposizione intendevo per consapevolezza un fenomeno diverso e cioé la possibilità di esperimentare direttamente e senza intermediari alcuni la realtà di cui stiamo parlando. Per questo ho fatto riferimento ai mistici, gli illuminati, i santi, "non quelli che vivono in una grotta e demonizzano i propri istinti", ma nemmeno quelli che hanno "capito", perchè capire mi sembra troppo poco.
    Quello del mistico, anche nella filosofia, non é un punto di vista evoluto, ma un'esperienza diretta di ció di cui sta parlando. Nella sua descrizione del mondo non ha bisogno di formule quantistiche, ma eventualmente di una disciplina che può esprimersi in pratiche diverse che comunque non garantiscono il successo. Per questo ho scritto che la consapevolezza arriva per motivi sconosciuti. Come hai osservato in un altro post, non le strutture che poi si innestano su queste "intuizioni", ma l'esperienza dell'individuo sono determinanti.
    Il mistico persiano Mansur Al-Hallaj si presentò sulla piazza e affermò: "Io sono la Verità" (Ana 'l-Ḥaqq) e venne fatto a pezzi dal boia.
    Probabilmente non era sua intenzione di affermare di essere il Messia o il Figlio di Dio (mi permettano gli utenti cristiani...) ma semplicemente di avere raggiunto la visione dell'Unità di tutte le cose.
    Si, ho capito.
    Concordo.
    Lo stagista.
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  2. #17
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Una riflessione però la faccio.
    Negare che l'evoluzione sia guidata e sia il frutto del cieco caso, ci può stare.
    Ma negare l'evoluzione e credere alla storiella della "creazione in 7 giorni" è un po' come dire che la Terra è piatta e che il sole ruota attorno alla Terra (per secoli la religione ha propagandato questa panzana dicendo che era "parola di dio").
    Se, però, la creazione avvenne in 6 giorni calcolati su un altro pianeta, dove ogni giorno corrisponde a mille anni terrestri, il racconto diventa più credibile. E questa corrispondenza è ripetuta più volte sia nella Bibbia che nel Corano che nella Bhagavad Gita.
    In questo forum questa riflessione è stata già proposta da me, nella discussione "Ecco perché un giorno di Dio corrisponde a mille anni sulla Terra."

    Dal Libro di Abrahamo (3), che fa parte della Perla di Gran Prezzo, testo mormone:

    3 Ed il Signore mi disse: - Queste sono le stelle che governano; e il nome di quella grande è Kolob, perché mi è vicina, poiché io sono il Signore tuo Dio: ho posto questa a governare tutte quelle che appartengono allo stesso ordine di quella su cui tu stai. –
    4 E il Signore mi disse, mediante l’Urim e il Thummim, che Kolob corrispondeva alla maniera del Signore, nei suoi tempi le sue stagioni e nelle sue rivoluzioni; che una rivoluzione, secondo il calcolo del Signore, era un giorno, che è mille anni, secondo il tempo prefisso al pianeta sul quale tu stai. Questo è il calcolo del tempo del Signore, secondo il calcolo di Kolob.


    Lo stesso discorso vale per la durata di paradiso e inferno terrestri definita nel testo zoroastriano “Bundahishn”:

    “Poi i salvati saranno separati dai dannati e i salvati saranno portati via in paradiso e i dannati rigettati nell’inferno; e per tre giorni e tre notti questi abitatori dell’inferno sopporteranno il castigo nell’inferno, nei loro corpi e nelle loro anime, mentre i salvati godranno la gioia nei loro corpi durante i loro tre giorni e tre notti in paradiso... ma nessun uomo dovrà subire la punizione degli interi tre giorni.”
    Ultima modifica di Arcobaleno; 30-09-2019 alle 01:55
    Fate l'amore, non la guerra.
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  3. #18
    L'avatar di dietrologo
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    Uno degli scopi degli Insegnamenti sarebbe di instaurare un dialogo fra la scienza e la religione, cosa traducibile come la ricerca dell'equilibrio fra le scoperte della scienza moderna e le esigenze di una indagine di tipo mistico della realtà e della vita.

    Che discorso possiamo fare nei confronti dell'esistenza dell'etere ? In realtà, mai ne è stata dimostrata la non esistenza, perché gli esperimenti che lo esclusero erano basati su un'idea sbagliata di esso . Tanto è vero che ora si parla di materia oscura, di meccanica quantistica, ecc., tutte complicazioni che sembrano proprio far rientrare dalla finestra quello che fu fatto uscire dalla porta. Distogliere l'attenzione dell'uomo dall'esistenza della dimensione eterica ha però un profondo impatto nel suo sviluppo, perché è proprio nell'habitat eterico che egli dovrà imparare a trasferirsi se vorrà proseguire nella propria evoluzione.
    Quello che possiamo fare noi, allora, non è tanto combattere la scienza, ripetendo l'atteggiamento di ostracismo della Chiesa del Medioevo che causò, giustamente, il rifiuto e la ribellione della scienza di allora (atteggiamento che oggi sembra rivivere in alcuni …sacerdoti della scienza), ma iniziare a parlarne, insistendo nel dialogo nonostante le chiusure. Dobbiamo imparare l'Unione, perché è la sola cosa in grado di fare crescere .

  4. #19
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Io vorrei capire il nesso materia oscura/etere-fotoni. Perché l'etere era nell'ipotesi un mezzo materiale in cui doveva propagarsi l'onda elettromagnetico, così come l'onda del mare si propaga nell'acqua. Oggi sappiamo che la luce può propagarsi nel vuoto.
    E ti ricordo anche che il problema dell'etere venne fuori di nuovo soprattutto nell'800 proprio per le questioni fra meccanica classica, quella di Newton, e le onde elettromagnetiche. Ti ricordo anche che è proprio nell'800 che vengono gettate quelle che saranno le basi della meccanica quantistica agli inizi del '900.

    Poi ci sarebbe anche sa capire cosa abbia a che vedere la coscienza con proprietà fisiche di particelle che vagano nello spazio.
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  5. #20
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    Uno degli scopi degli Insegnamenti sarebbe di instaurare un dialogo fra la scienza e la religione, cosa traducibile come la ricerca dell'equilibrio fra le scoperte della scienza moderna e le esigenze di una indagine di tipo mistico della realtà e della vita.

    Che discorso possiamo fare nei confronti dell'esistenza dell'etere ? In realtà, mai ne è stata dimostrata la non esistenza, perché gli esperimenti che lo esclusero erano basati su un'idea sbagliata di esso . Tanto è vero che ora si parla di materia oscura, di meccanica quantistica, ecc., tutte complicazioni che sembrano proprio far rientrare dalla finestra quello che fu fatto uscire dalla porta. Distogliere l'attenzione dell'uomo dall'esistenza della dimensione eterica ha però un profondo impatto nel suo sviluppo, perché è proprio nell'habitat eterico che egli dovrà imparare a trasferirsi se vorrà proseguire nella propria evoluzione.
    Quello che possiamo fare noi, allora, non è tanto combattere la scienza, ripetendo l'atteggiamento di ostracismo della Chiesa del Medioevo che causò, giustamente, il rifiuto e la ribellione della scienza di allora (atteggiamento che oggi sembra rivivere in alcuni …sacerdoti della scienza), ma iniziare a parlarne, insistendo nel dialogo nonostante le chiusure. Dobbiamo imparare l'Unione, perché è la sola cosa in grado di fare crescere .
    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    Uno degli scopi degli Insegnamenti sarebbe di instaurare un dialogo fra la scienza e la religione, cosa traducibile come la ricerca dell'equilibrio fra le scoperte della scienza moderna e le esigenze di una indagine di tipo mistico della realtà e della vita.

    Che discorso possiamo fare nei confronti dell'esistenza dell'etere ? In realtà, mai ne è stata dimostrata la non esistenza, perché gli esperimenti che lo esclusero erano basati su un'idea sbagliata di esso . Tanto è vero che ora si parla di materia oscura, di meccanica quantistica, ecc., tutte complicazioni che sembrano proprio far rientrare dalla finestra quello che fu fatto uscire dalla porta. Distogliere l'attenzione dell'uomo dall'esistenza della dimensione eterica ha però un profondo impatto nel suo sviluppo, perché è proprio nell'habitat eterico che egli dovrà imparare a trasferirsi se vorrà proseguire nella propria evoluzione.
    Quello che possiamo fare noi, allora, non è tanto combattere la scienza, ripetendo l'atteggiamento di ostracismo della Chiesa del Medioevo che causò, giustamente, il rifiuto e la ribellione della scienza di allora (atteggiamento che oggi sembra rivivere in alcuni …sacerdoti della scienza), ma iniziare a parlarne, insistendo nel dialogo nonostante le chiusure. Dobbiamo imparare l'Unione, perché è la sola cosa in grado di fare crescere .
    Darwin, nella sua teoria dell'evoluzione, non ha mai detto che "l'evoluzione avviene per selezione naturale di mutazioni casuali di DNA".
    Per il semplice motivo che quando Darwin era in vita il DNA non era ancora stato scoperto.
    Darwin si limitò a parlare di "variabilità" e affermava che la "Variabilità deriva dall’azione diretta e indiretta delle condizioni esterne della vita e dall’uso o dal non-uso".
    Darwin non ha mai detto che la "variabilità" era il frutto del cieco caso.
    Darwin parlava di "leggi che agiscono continuamente intorno a noi" e di "Creatore":


    È cosa molto interessante il contemplare una spiaggia ridente, coperta di molte piante d’ogni sorta, cogli uccelli che cantano nei cespugli, con diversi insetti che ronzano da ogni parte e coi vermi che strisciano sull’umido terreno: ed il considerare che queste forme elaborate con tanta maestria, tanto differenti fra loro e dipendenti l’una dall’altra, in maniera così complicata, furono tutte prodotte per effetto delle leggi che agiscono continuamente intorno a noi. Queste leggi, prese nel senso più largo, sono: lo Sviluppo colla Riproduzione; l’Eredità che è quasi implicitamente compresa nella Riproduzione; la Variabilità derivante dall’azione diretta e indiretta delle condizioni esterne della vita e dall’uso o dal non-uso; la legge di Moltiplicazione in una proporzione tanto forte da rendere necessaria una Lotta per l’Esistenza, dalla quale deriva l’Elezione naturale, la quale richiede la Divergenza del Carattere e l’Estinzione delle forme meno perfezionate. Così dalla guerra della natura, dalla carestia e dalla morte segue direttamente l’effetto più stupendo che possiamo concepire, cioè la produzione degli animali più elevati. Vi ha certamente del grandioso in queste considerazioni sulla vita e sulle varie facoltà di essa, che furono in origine impresse dal Creatore in poche forme od anche in una sola; e nel pensare che, mentre il nostro pianeta si aggirò nella sua orbita, obbedendo alla legge immutabile della gravità, si svilupparono da un principio tanto semplice, e si sviluppano ancora infinite forme, vieppiù belle e meravigliose.

    Chi dunque introdusse il concetto di "caso"? E perchè lo introdusse?
    Il "caso" fu introdotto nella teoria del neo-darwinismo. Una teoria dell'evoluzione introdotta dopo la scoperta del DNA.
    Tale teoria afferma che "l'evoluzione avviene per selezione naturale di mutazioni casuali di DNA".
    Ed è quella che viene insegnata nelle scuole, dicendo che è la teoria di Darwin.

    In realtà mai nessuno ha dimostrato che le mutazioni di DNA che portano all'evoluzione sono casuali e frutto del cieco caso.
    Non esiste al mondo una sola prova di laboratorio che lo dimostri.
    Ed è del tutto evidente il perchè: non potrà mai essere fatto un esperimento di laboratorio che dimostri il "caso". Il concetto di "caso" non è una affermazione scientifica ed è indimostrabile scientificamente.
    Il "caso" quindi è una affrmazione di "fede". Un "dogma di fede", indimostrabile scientificamente.

    Perchè, allora, si spaccia per verità scientifica un "dogma di fede"?
    Perchè qualcuno ha interesse nell'usare la scienza per veicolare una "religione". La religione basata sull'inesistenza di una "intelligenza" che muove l'universo. Una religione basata sul "non senso" della vita. E sul fatto che la vita non ha alcuno scopo.
    Perchè c'è qualcuno che ha interesse a veicolare una simile religione?
    Semplice. Perchè è più facile manipolare e controllare chi non crede in niente.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  6. #21
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    Ma siete sicuri che ve lo trovate pè piscia?
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  7. #22
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ma siete sicuri che ve lo trovate pè piscia?
    Quando dirai qualcosa di intelligente sarò felice di risponderti.
    Ammesso e non concesso che tu ci riesca.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  8. #23
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    Intanto buona ricerca d'i pisello!
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  9. #24
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Per me ammettere il caso è lo stesso che riconoscersi ignoranti, non a caso si parla di casualità quando non si conoscono le cause generanti.
    Ciò che era un caso ieri probabilmente domani non sarà più considerato un caso perché verranno scoperte le cause.

  10. #25
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Per me ammettere il caso è lo stesso che riconoscersi ignoranti, non a caso si parla di casualità quando non si conoscono le cause generanti.
    Ciò che era un caso ieri probabilmente domani non sarà più considerato un caso perché verranno scoperte le cause.
    Ok concordo.
    Però dobbiamo fare attenzione e comprendere bene il significato dei termini.
    La teoria neo-darwinista afferma: "l'evoluzione avviene per selezione naturale di mutazioni casuali di DNA".

    Coloro che hanno inventato la GRANDE BUFALA della teoria neo-darwinista spacciandola per verità scientifica e attribuendala in modo vigliacco e fraudolento a Darwin usano la parola "casuale" NON con il significato che gli diede Voltaire (Voltaire disse: ciò che chiamiamo "caso" non è e non può essere altro che la causa ignota di un effetto noto.)
    I neo-darwinisti usano la parola "caso" attribuendogli il significato di: processo che avviene in modo spontaneo, senza seguire alcuna legge o regole, senza seguire alcuna logica (quindi senza "intelligenza") e senza avere alcuno scopo.

    Questo significato attribuito alla parola "caso" non ha alcun senso dal punto di vista scientifico. Perchè MAI in laboratorio (ricordiamo che la scienza è tale poichè ogni affermazione o teoria deve poter essere dimostrata con prove di laboratorio) si potrà provare il "caso" secondo questa accezione. In laboratorio, infatti, si osservano fatti e si dimostrano fatti (ad esempio le mutazioni di DNA). Ma DA NESSUNA PROVA DI LABORATORIO si può dedurre che questi fatti avvengono "in modo spontaneo, senza seguire alcuna legge o regole, senza seguire alcuna logica (quindi senza "intelligenza") e senza avere alcuno scopo.". Questa è una affermazione che è al di fuori della osservazione scientifica...è una affermazione "filosofica" o un "dogma di fede".

    Ecco perchè il "caso", inteso in senso neo-darwinista, non è una affermazione scientifica ed è indimostrabile scientificamente. Ed è un "dogma di fede".
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  11. #26
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Per me ammettere il caso è lo stesso che riconoscersi ignoranti, non a caso si parla di casualità quando non si conoscono le cause generanti.
    Ciò che era un caso ieri probabilmente domani non sarà più considerato un caso perché verranno scoperte le cause.
    Peccato che con caso e casualità ci siano vari significati semantici e quando si entra nel caso in scienza è diverso dall'uso comune. Il significato non è univoco.
    A "caso" in scienza, va affiancata la parola probabilità. Casualità e probabilità formano il caso in senso scientifico.
    La probabilità è un evento che accade, di solito si prendono a riferimento grandi numeri, mentre il caso è come una divergenza dalla determinazione della probabilità prevista.
    Per l'evoluzione non c'è una direzione prefissata, un fine o una finalità da raggiungere, ma ci sono fattori che influenzano l'evoluzione. La selezione può operare anche in senso causale perché in quel momento esiste un certo tipo di ambiente, quell'organismo con quel genotipo ma siamo sempre nell'ambito probabilistico.
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  12. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Per l'evoluzione non c'è una direzione prefissata, un fine o una finalità da raggiungere, ma ci sono fattori che influenzano l'evoluzione. La selezione può operare anche in senso causale perché in quel momento esiste un certo tipo di ambiente, quell'organismo con quel genotipo ma siamo sempre nell'ambito probabilistico.
    Citami una sola prova di laboratorio che dimostri in modo scientifico questa tua affermazione.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  13. #28
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    Tu sei in grado di riprodurre l'evoluzione in laboratorio visto l'arco temporale che occorre?

    In genetica si registrano mutazioni dovute a fattori di replicazione o dei mutageni. Sono eventi casuali e causali ed entrano in gioco le nostre brave probabilità.
    Basta pensare alla variabilità dei fattori che entrano in gioco, dagli errori di trascrizione, processi fisiologici, esposizione di sostanze a cui un organismo va incontro durante la vita e non prevedibile o attribuibile ad una causa prima.
    Consideriamo pure le estinzioni di massa e quelle minori e cosa ha riempito quegli habitat e quelle nicchie ecologiche lasciate libere o quasi.
    Se vogliamo andare a pescare vecchi concetti di qualche secolo fa, qualcuno pensava che gli organismi si sarebbero evoluti l',uno nell'altro salendo una grande scala dell'essere, per cui gli organismi inferiori si sarebbero evoluti o trasformati in quelli superiori, sostituendoli nella scala man mano che questi risalivano a loro volta.
    Bisognerebbe che i sostenitori della fuffa chiarissero in cosa l'evoluzione sarebbe orientata e verso quale finalità..
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  14. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Tu sei in grado di riprodurre l'evoluzione in laboratorio visto l'arco temporale che occorre?

    In genetica si registrano mutazioni dovute a fattori di replicazione o dei mutageni. Sono eventi casuali e causali ed entrano in gioco le nostre brave probabilità.
    Basta pensare alla variabilità dei fattori che entrano in gioco, dagli errori di trascrizione, processi fisiologici, esposizione di sostanze a cui un organismo va incontro durante la vita e non prevedibile o attribuibile ad una causa prima.
    Consideriamo pure le estinzioni di massa e quelle minori e cosa ha riempito quegli habitat e quelle nicchie ecologiche lasciate libere o quasi.
    Se vogliamo andare a pescare vecchi concetti di qualche secolo fa, qualcuno pensava che gli organismi si sarebbero evoluti l',uno nell'altro salendo una grande scala dell'essere, per cui gli organismi inferiori si sarebbero evoluti o trasformati in quelli superiori, sostituendoli nella scala man mano che questi risalivano a loro volta.
    Bisognerebbe che i sostenitori della fuffa chiarissero in cosa l'evoluzione sarebbe orientata e verso quale finalità..
    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Tu sei in grado di riprodurre l'evoluzione in laboratorio visto l'arco temporale che occorre?

    In genetica si registrano mutazioni dovute a fattori di replicazione o dei mutageni. Sono eventi casuali e causali ed entrano in gioco le nostre brave probabilità.
    Basta pensare alla variabilità dei fattori che entrano in gioco, dagli errori di trascrizione, processi fisiologici, esposizione di sostanze a cui un organismo va incontro durante la vita e non prevedibile o attribuibile ad una causa prima.
    Consideriamo pure le estinzioni di massa e quelle minori e cosa ha riempito quegli habitat e quelle nicchie ecologiche lasciate libere o quasi.
    Se vogliamo andare a pescare vecchi concetti di qualche secolo fa, qualcuno pensava che gli organismi si sarebbero evoluti l',uno nell'altro salendo una grande scala dell'essere, per cui gli organismi inferiori si sarebbero evoluti o trasformati in quelli superiori, sostituendoli nella scala man mano che questi risalivano a loro volta.
    Bisognerebbe che i sostenitori della fuffa chiarissero in cosa l'evoluzione sarebbe orientata e verso quale finalità..
    1)
    Tu sei in grado di riprodurre l'evoluzione in laboratorio visto l'arco temporale che occorre?
    La risposta è no.
    Quindi non esiste nessuna prova di laboratorio che dimostri in modo scientifico ciò che hai detto e cioè: "Per l'evoluzione non c'è una direzione prefissata, un fine o una finalità da raggiungere"

    2)
    Se non esiste nessuna prova di laboratorio che possa dimostrare scientificamente che "per l'evoluzione non c'è una direzione prefissata, un fine o una finalità da raggiungere" allora questo tuo convincimento è una "fede" o un "dogma di fede". Cioè una cosa a cui si crede senza che esista una prova che ne dimostri la veridicità (un dogma).
    La domanda allora è: cosa ti ha indotto o chi ti ha indotto a credere a una cosa del genere? Domanda interessante. Non voglio una risposta eh. Mi basta la domanda.

    3)
    In genetica si registrano mutazioni dovute a fattori di replicazione o dei mutageni. Sono eventi casuali e causali ed entrano in gioco le nostre brave probabilità.
    Non parlerei proprio di probabilità:

    Nel 1988, il genetista John Cairns ha pubblicato quello che, da allora, è divenuto un articolo rivoluzionario: “On the Origin Of Mutants” (Nature 335:142, 1988). Cairns ha riconosciuto che le mutazioni genetiche non erano unicamente il risultato di eventi chimici casuali come oggi perlopiù si pensa.

    Egli ha posto dei batteri con un’anomalia del gene relativo alla digestione del lattosio in capsule di Petri che contenevano solo lattosio come fonte di sostentamento. I batteri non erano in grado di metabolizzare il lattosio e dovevano, quindi, morire. Dopo un breve periodo, i batteri hanno cominciato a crescere e a proliferare. All’esame, si è scoperto che avevano mutato specificamente il gene che non rispondeva alla lattasi e riparato la sua funzione. La ricerca di Cairns ha rivelato che, in risposta a stress ambientali, gli organismi possono attivamente indurre mutazioni genetiche di geni selezionati nel tentativo di sopravvivere. Queste mutazioni rappresentano “adattamenti” meccanici indotti dalla risposta dell’organismo all’esperienza.

    Anche se i risultati di Cairns sono stati veementemente contestati dai tradizionalisti, Harris et al. hanno presentato un meccanismo molecolare che rende ragione delle osservazioni di Cairns in un articolo intitolato “Recombination in Adaptive Mutation” (Science 264:258, 1994). Quest’ultima pubblicazione ha rivelato che organismi primitivi come i batteri contengono “geni per l’ingegneria genetica”.

    A questa classe di geni di recente individuazione l’organismo può accedere attivamente allo scopo di mutare selettivamente i geni esistenti. Attraverso efficaci mutazioni “adattive” di geni selezionati, gli organismi sono in grado di creare nuove proteine, la cui struttura o funzione alterata può consentire una migliore opportunità di sopravvivenza rispetto agli stress ambientali.

    Sulla base di questa nuova prospettiva, David Thaler ha pubblicato un importante articolo revisionista dal titolo “The Evolution of Genetic Intelligence” (Science 264:224, 1994). Secondo la sua visione innovativa, Thaler riconosce che l’espressione biologica è attivamente definita dalla percezione che l’individuo ha della propria esperienza di vita. Egli sottolinea l’importanza della percezione, non solo per la sua capacità di regolare l’espressione dell’organismo commutando dinamicamente i programmi genetici, ma anche per la sua capacità di indurre la “riscrittura” di programmi genetici esistenti in vista di un migliore adattamento agli stress ambientali.

    Come vedi, ti ho riportato ben 3 pubblicazioni scientifiche corredate da esperimenti di laboratorio che ti dimostrano che la logica della probabilità e del caso vacilla fortemente.

    4)
    Bisognerebbe che i sostenitori della fuffa chiarissero in cosa l'evoluzione sarebbe orientata e verso quale finalità..

    Bè...c'è una finalità primaria e immediata che è quella di preservare e perpetuare la vita al variare delle condizioni ambientali.
    Ma c'è una finalità più generale e complessiva che è quella di "manifestare negli esseri viventi" le "qualità" o "caratteristiche" della Mente cosmica. Cioè, attraverso l'evoluzione, la Mente cosmica "dà forma nella materia" alle sue "qualità" o "caratteristiche". Da quelle primordiali o di base a quelle più sofisticate e complesse.
    Da cosa si deduce questo?
    Si deduce dall'osservazione del processo evolutivo: organismi unicellulari, pesci, anfibi, rettili, mammiferi, homo. Questo è il tronco portante e principale dell'evoluzione (costituito anche da molte "diramazioni secondarie" e anche da "rami morti")
    Attraverso l'evoluzione, la Mente cosmica che è alla base dell'universo è partita dalla manifestazione di "caratteristiche" primarie o di base (presenti negli organismi unicellulari) ed è arrivata alla manifestazione di caratteristiche assai complesse e sofisticate (intelligenza, creatività, compassione) che si sono manifestate nell'homo.
    E questo processo si è manifestato nella "materia" proprio grazie e attraverso l'evoluzione e più precisamente nel cervello.
    La storia evolutiva del cervello "animale" dimostra il "fine" o lo "scopo" e mostra un asse portante centrale...una direzione dell'evoluzione. Tanto è vero che la scienza afferma che il cervello umano è costituito da tre strati uno sopra l'altro come una cipolla: lo strato più interno, quello rettiliano, lo strato intermedio, quello dei primi mammiferi, e lo strato più esterno, quello dell'homo. Da un modello poco sofisticato a forme sempre più sofisticate. Perchè sempre più sofisticate sono le qualità della Mente cosmica che si sono, nell'evoluzione, manifestate attraverso il cervello.

    E davanti a noi esistono altre qualità o caratteristiche ancora più sofisticate della Mente cosmica che si manifesteranno nei prossimi "cervelli". Più evoluti e sofisticati del nostro.
    Lo stagista.
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  15. #30
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Guarda che se non puoi riprodurre nemmeno tu l'evoluzione in laboratorio, non puoi dire di un fine particolare, che per ora è fiato dalla dentiera e ti sei tirato la zappa sui piedi.
    Non c'è una direzione verso una qualche perfezione, ma adattamenti all'ambiente con sviluppo di caratteristiche fisiche e fisiologiche.
    Se andiamo a guardare il bauplan, l'architettura degli organismi, animali in questo caso, ci sono già da tempo gli stessi schemif, evolutisi già da milioni di anni or sono.

    In laboratorio si fanno piccoli esperimenti, come vedere se diversi gruppi di una stessa specie, es moscerini, raggiungono una barriera riproduttiva. Più tutti i dati fossili, orologi molecolari, geni e mutazioni, studio di specie in ambiente (es. specie ad anello), modalità di selezione, tiri le somme del meccanismo evolutivo.
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