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Discussione: Mente cosmica (Coscienza cosmica) e teoria del Campo Unificato

  1. #451
    رباني L'avatar di King Kong
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    siamo riusciti a capire che esiste una REALTA' VERA al di là della semplice realtà che vediamo
    Pure ammesso... non mi serve a nulla se non diventa parte della mia percezione.
    Se al vigile che mi da' la multa smoccolo l'ave Maria in cinese e lo mando in Africa a drizzare le banane, significa che la mia percezione non é quella dell'unità anche se lavoro al CERN e so cos'é il bosone. Nozioni sofisticate ma che non cambiano una sola virgola nella nostra natura di umani.
    Aut hic aut nullubi

  2. #452
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Pure ammesso... non mi serve a nulla se non diventa parte della mia percezione.
    Se al vigile che mi da' la multa smoccolo l'ave Maria in cinese e lo mando in Africa a drizzare le banane, significa che la mia percezione non é quella dell'unità anche se lavoro al CERN e so cos'é il bosone. Nozioni sofisticate ma che non cambiano una sola virgola nella nostra natura di umani.
    Bè...i nostri sensi ci fanno percepire una Terra PIATTA. I nostri sensi ci fanno percepire che il Sole ruota attorno alla Terra.
    Ma poi subentra la "conoscenza" (come apprendimento da esperienza diretta o come apprendimento da studi fatti da altri).

    Ma la conoscenza, di per sè, non basta.
    La sola "conoscenza" non determina un cambio della mia consapevolezza.
    Solo se uso la "conoscenza" in un lavoro introspettivo di revisione delle mie mappe interiori, delle mie convinzioni interiori e della mia visione del mondo allora la conoscenza diventa utile.
    La conoscenza, unita a un lavoro di revisione delle nostre mappe interiori di riferimento (quelle che determinano la nostra visione del mondo...che determinano le nostre "fedi", che determinano la mia concezione di "me", che determinano il mio modo di relazionarmi col mondo e le motivazioni dei nostri pensieri e delle nostre azioni) può farci maturare una nuova consapevolezza.
    E, da una nuova consapevolezza, scaturisce anche un modo diverso di concepire se stessi, il mondo e il nostro modo di relazionarci col mondo.

    Cioè...deve subentrare un lavoro PERSONALE di ridefinizione delle nostre mappe interiori alla luce della nuova conoscenza acquisita.
    Senza questo lavoro non matura una nuova consapevolezza.
    Posso anche imparare a memoria tutta la Treccani, ma senza un lavoro interiore tutta la "conoscenza" acquisita non determina di per sè un aumento - o cambiamento - di consapevolezza.
    E quindi si continuerà a vivere a partire da una mappa interiore di riferimento in cui noi "crediamo" che la Terra è piatta e che il Sole ruota attorno alla terra.

    La "Consapevolezza" è uno stato della coscienza individuale-personale che ci permette di vivere e di agire anche a partire da presupposti diversi da quelli che i nostri sensi e la nostra percezione della realtà ci suggeriscono.
    Ma occorre un lavoro personale di "ricerca" e di revisione continua delle nostre mappe interiori di riferimento.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  3. #453
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    La Coscienza cosmica

    La scienza ha dimostrato che la "materia" è intrinsecamente fatta di un "nulla immateriale" (al livello della scala di Planck)...cioè di una "entità immateriale" che permea tutto l'universo, dalla quale la materia emerge, istante-per-istante, assumendo massa e una "forma".
    La scienza non può dire niente rispetto alla natura di questo "nulla immateriale"...che chiama genericamente "campo" (campo di Higgs, campo quantistico, vuoto quantistico, campo unificato etc).
    Questa è una verità OGGETTIVA e scientifica: la materia è intrinsecamente fatta (è manifestazione), istante-per-istante, di un "nulla immateriale" che è alla BASE di essa (al livello della scala di Planck).
    Questa è verità OGGETTIVA, OGGETTIVAMENTE dimostrata dalla Scienza.

    Il passaggio che identifica questo "nulla immateriale" con la Coscienza cosmica è un passaggio filosofico, che però NON SI BASA su pure elucubrazioni mentali di aria-fritta...ma parte da una realtà OGGETTIVA e OGGETTIVAMENTE dimostrata dalla Scienza. E parte dalla osservazione di ciò che noi troviamo in natura.

    L'aria fritta consiste nelle pseudo-verità filosofiche che hanno come unica base di riferimento il ragionamento logico di per sè. E sono COMPLETAMENTE SGANCIATE dalle verità oggettive a cui è giunta la Scienza.
    Il concetto di Coscienza cosmica (al contrario di tutte le altre bufale di aria fritta della filosofia filosofeggiata) NON E' aria fritta (pur essendo un concetto filosofico), perchè NON E' sganciato dalle verità oggettive che la Scienza ha dimostrato. Ma è basata proprio su di esse e parte proprio da esse.

    La Scienza non può indagare la Coscienza cosmica....ma può indagare e misurare solo gli "effetti"/"forme" che la Coscienza cosmica produce/assume nell'atto del manifestare, istante-per-istante, le sue qualità o caratteristiche.
    Poichè la Coscienza cosmica, nella sua essenza profonda è pura Coscienza immateriale: cosciente, autoconsapevole e intelligente.
    Non esiste nessun esperimento o strumento di misurazione che possa "misurare" la Coscienza cosmica nella sua essenza profonda.

    Tuttavia, gli scienziati che hanno dedicato tutta la loro vita allo studio della materia, sono giunti alla deduzione che tale Coscienza è proprio l'essenza dell'universo. E questo mi basta.
    Diceva Einstein:
    «Attraverso la conoscenza [lo scienziato] consegue un'emancipazione di vasta portata dai ceppi delle speranze e dei desideri personali, e con ciò perviene a quell'atteggiamento di umiltà mentale verso la grandezza della ragione incarnata nell'esistenza e che, nei suoi più abissali recessi, è inaccessibile all'uomo. Considero tale atteggiamento religioso nel senso più alto del termine. E così ho l'impressione che la scienza non solo purifichi l'impulso religioso dalle scorie del suo antropomorfismo, ma contribuisca altresì ad una spiritualizzazione religiosa della nostra comprensione della vita».

    Einstein parlava di «intelligenza cosmica» e «magnificenza della ragione incarnata nell'esistenza».

    Ma non solo Einstein. Moltissimi scienziati (Planck e molti altri) sono arrivati a questa deduzione.


    "Qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica

    Non é "La Coscienza cosmica da una parte esiste, dall'altra parte, sinchè non si manifesta, non produce effetti ed è priva di forma".
    Ma sono "specifiche qualità o caratteristiche" della Coscienza cosmica che esistono allo stato potenziale e, finchè non si manifestano, non producono effetti perchè sono privi di forma.

    Conoscete altri enti che riescano ad esistere senza provocare effetti sul resto dell'esistente e che inoltre non possiedano una forma?

    Anche qui ti sfugge il concetto: Non è che la Coscienza cosmica "provoca (o non provoca) degli effetti sul resto dell'esistente"...poichè l'esistente sono specifiche "qualità" della Coscienza cosmica che si sono manifestate.
    Non c'è una Coscienza cosmica da una parte...e "l'esistente" dall'altra. "L'esistente" sono specifiche qualità della Coscienza cosmica che si sono manifestate o "incarnate".
    Poichè "l'esistente" E' Coscienza cosmica (cioè specifiche qualità della Coscienza cosmica che si sono manifestate o incarnate).

    Esempio: la Coscienza cosmica ha 1000 qualità o caratteristiche in uno stato "potenziale".
    Di queste 1000 qualità, ad oggi, se ne sono manifestate 20. E, queste 20 qualità sono: galassie, buchi neri, soli, pianeti, atomi, DNA, molecole, pesci, anfibi, rettili, mammiferi, elettroni, fotoni etc..

    Quello che tu chiami "Esistente" sono qualità della Coscienza cosmica che si manifestano.

    Il concetto è molto semplice: 200mila anni fa l'homo non esisteva. 200mila anni fa, la qualità "homo sapiens", che esisteva solo allo stato potenziale nella Coscienza cosmica, si è manifestata.

    Questo schema lo ritroviamo ovunque in natura:
    Ad esempio, nel seme - a livello potenziale - ci sono tutte le "qualità" o caratteristiche della pianta che si manifesteranno nel corso dello sviluppo della pianta stessa.

    Quindi...ciò che noi chiamiamo "evoluzione" non è altro che la Coscienza cosmica che manifesta le sue qualità. E questo "manifestarsi" delle qualità determina "l'esistente"...cioè le "forme" che noi vediamo nell'evoluzione. Cioè le forme incarnano specifiche qualità della Coscienza cosmica e SONO Coscienza cosmica (specifiche qualità o caratteristiche della Coscienza cosmica). E, queste qualità incarnate sono ciò che noi chiamiamo "esistente". E a queste "qualità incarnate" noi abbiamo dato i nomi di: galassie, pianeti, pesci, anfibi, rettili, mammiferi, homo.

    Ciò che esiste è SOLO la Coscienza cosmica. E, nell'atto di manifestare le proprie qualità o caratteristiche, la Coscienza cosmica si manifesta come "forme" o "esistente".

    Il concetto è NUOVO da un punto di vista filosofico.
    Il concetto è: l'homo è "intelligente"..."l'intelligenza" è una qualità o caratteristica dell'homo. Ma non nasce dall'homo. Cioè l'intelligenza NON è "creata" dal cervello umano.
    Perchè la "qualità intelligenza" esiste di per sè, PRIMA e INDIPENDENTEMENTE dall'homo. E nell'homo si manifesta in una particolare "forma": cioè, si manifesta nella logica e nel pensiero razionale del cervello umano.

    E siccome "l'intelligenza" è una qualità che esiste di per sè, PRIMA e INDIPENDENTEMENTE dall'homo, questa qualità non si manifesta solo nell'homo, ma anche in altre forme. Ad esempio nelle leggi fisico-matematiche che regolano il funzionamento dell'universo. Ma anche nelle informazioni contenute nel DNA e nel processo che usa queste informazioni per dare forma agli organismi viventi. Ma anche nelle RELAZIONI e INTERCONNESSIONI che legano tra loro le specie viventi.

    Questa qualità "intelligenza", quindi, esiste di per sè ed è SEMPRE LA STESSA qualità che si manifesta in varie forme. Ed è proprio per il fatto che è sempre la stessa qualità che si manifesta in varie forme, che la nostra "intelligenza umana" (una particolare "forma" di questa qualità) è in grado di RICONOSCERLA nelle altre forme in cui questa qualità si manifesta.
    Cioè, la nostra "intelligenza umana" è in grado di riconoscere le altre forme in cui la "qualità intelligenza" si manifesta in natura, perchè sono tutte forme diverse della stessa "qualità intelligenza". "Qualità intelligenza" che esiste di per sè, PRIMA e INDIPENDENTEMENTE da tutte le forme che essa assume in natura.

    E dove risiede questa "qualità intelligenza" che esiste PRIMA e INDIPENDENTEMENTE da tutte le forme che essa assume in natura? Risiede nella Coscienza cosmica che è alla base di tutta la materia e che si manifesta nelle varie forme che la materia assume. E le varie forme esistono in quanto sono manifestazioni delle qualità della Coscienza cosmica....e tra queste qualità c'è anche la "qualità intelligenza" che si manifesta, nella materia, in vari modi.

    "L'intelligenza" è una qualità o caratteristica che esiste PRIMA e INDIPENDENTEMENTE dalle forme che essa assume nella realtà materiale. E' una qualità che esiste in uno stato "potenziale" nella Coscienza cosmica...e che "esce" dal suo stato potenziale quando si manifesta...cioè quando assume una "forma" - o più "forme" - nella realtà.
    E questa è ciò che noi chiamiamo EVOLUZIONE: L'evoluzione è il "dispiegarsi" o il "manifestarsi" di tutte le qualità della Coscienza cosmica che, nella Coscienza cosmica, esistono solo a livello "potenziale". E l'atto del manifestarsi di queste qualità determina la realtà fisica e materiale nelle sue molteplici forme...perchè le forme che noi osserviamo sono proprio le qualità della Coscienza cosmica che si manifestano.
    Ecco perchè abbiamo l'essere unicellulare e poi pesci, anfibi, rettili, mammiferi, homo.
    Ecco perchè abbiamo le leggi fisico-matematiche.
    Ecco perchè abbiamo le relazioni e le interconnessioni.
    Sono "qualità" della Coscienza cosmica che si manifestano. E l'atto del manifestarsi di queste qualità determina le "forme", le "leggi che regolano le forme" e l'evoluzione. Cioè le "forme" e le "leggi" sono qualità delle Coscienza cosmica che escono dal loro stato "potenziale" e si manifestano.

    La Coscienza cosmica si manifesta (o manifesta le sue qualità che esistono già tutte a livello solo potenziale). Questa è la "causa prima" dell'Universo.

    Noi, homo sapiens, siamo una "parte" (o una specifica qualità) della Coscienza cosmica. Quindi, è OVVIO, che non potremo mai avere coscienza della Coscienza cosmica nella sua "interezza".
    Possiamo però comprendere di essere una "parte"...tra tante altre parti. E possiamo comprendere che il fatto di percepirci come "parte" è solo una illusione-sensoriale creata dal nostro cervello. Perchè in realtà non esistono "parti", ma ciò che esiste è SOLO la Coscienza cosmica di cui noi siamo una particolare manifestazione e le "parti" altro non sono che specifiche qualità manifestate o incarnate della Coscienza cosmica.

    Noi SIAMO Coscienza cosmica, ma NON SIAMO TUTTA la Coscienza cosmica, ma, appunto, siamo solo una sua particolare manifestazione...o la manifestazione di una sua particolare qualità o caratteristica. E proprio per questo non siamo in grado di "percepire" o "avere coscienza" di tutta la Coscienza cosmica nella sua interezza anche se noi stessi SIAMO Coscienza cosmica, esattamente come SONO Coscienza cosmica tutte le "forme" che osserviamo in natura e nell'universo.

    Poichè TUTTO è Coscienza cosmica. Tutto è UNO.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  4. #454
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Che cos'è la vita?

    La Scienza ha ormai dimostrato che il "carbonio" - cioè gli atomi di carbonio (che sono uno degli elementi fondamentali delle varie forme di vita) - sono intrinsecamente fatti di un "nulla immateriale"...dove per "nulla immateriale" si intende una "entità immateriale" non definita - perchè la Scienza non ne descrive l'essenza nè è in grado di farlo perchè non riesce a catturarla nè misurarla...ma la chiama genericamente "campo" - dalla quale le particelle sub-atomiche "emergono". E dal quale "emerge" tutto l'universo.
    Attenzione però! Non abbiamo questo "nulla immateriale" che crea le forme visibili dell'universo come entità distinte e separate da sè.
    Cioè, gli atomi NON EMERGONO da questo "nulla immateriale" come entità distinte e separate dal "nulla immateriale" medesimo.
    Ma questo "nulla immateriale" è ciò che intrinsecamente SONO le forme visibili dell'universo (cioè le particelle che formano gli atomi di tutte le sostanza della tavola periodica degli elementi, le quali a loro volta formano tutte le cose: cristalli, molecole, sassi, galassie, piante, animali, homo) alla BASE, cioè al livello della scala di Planck.

    Questo non vale solo per il carbonio, ovviamente. Ma per tutti gli atomi di tutti gli elementi che appartengono alla tavola periodica degli elementi. Quindi, in ultima istanza, per ogni forma che noi osserviamo nell'universo.
    Questa non è una idea filosofica. Ma è una REALTA' OGGETTIVA.

    La "vita" quindi è una "forma" che assume questo "nulla immateriale" che è alla BASE, istante-per-istante, di ogni particella...e quindi è alla BASE anche delle particelle che fomano i "corpi" di un essere vivente. Sia esso una pianta, una cane, una scimmia, o l'homo sapiens.
    Questa non è filosofia. Questa è VERITA' OGGETTIVA....verità scientificamente e oggettivamente dimostrata.

    E noi diamo a questo "nulla immateriale", che è alla BASE, istante-per-istante, di ogni forma di materia, il nome di "Coscienza cosmica".
    Quindi la vita, come anche un sasso o un pianeta o una galassia o un cristallo, è una specifica qualità o caratteristica della Coscienza cosmica che si manifesta, istante-per-istante. E questa qualità si manifesta come "forma" (o varie "forme"), cioè l'atto del manifestarsi di questa specifica qualità si concretizza o si incarna in una forma, istante-per-istante (ad esempio una pianta).

    Non ti piace?
    Il problema NON E' quello che piace o non piace a te o a me.
    Il problema è ciò che E' VERITA' OGGETTIVA dimostrata scientificamente e ciò che, invece, non lo è.

    Tu dici:
    e, soprattutto, detesto "mischiare" impropriamente l'uno con l'altro (metafisico e realtà fisica-materiale), trattandosi di due piani completamente diversi, sia pure di una stessa ed unica REALTA'...così come la trama e l'ordito sono aspetti diversi dello stesso tappeto (almeno, per come la vedo io).

    Questa affermazione è FALSA OGGETTIVAMENTE o OGGETTIVAMENTE FALSA.
    Ma non perchè lo dico io...ma perchè è SMENTITA dalla Scienza.
    Non sono due "piani" diversi.
    Ma sono due "LIVELLI" diversi di un'unica medesima realtà (o Entità).
    Cioè...a livello macroscopico noi vediamo delle "forme" (materia) (ad esempio un leone che sbrana una gazzella).
    A livello microscopico (sub-atomico), quelle stesse "forme", SONO "l'entità immateriale che è alla base della materia".
    E, quindi, le "forme" altro non sono che la "manifestazione", istante-per-istante, di quell'entità immateriale che è alla BASE di ogni "forma".

    Non esiste separazione tra "l'entità immateriale" e le "forme" che essa assume (ad esempio un leone con la sua aggressività).
    Sono la stessa "cosa" (Entità immateriale), istante-per-istante, a due diversi LIVELLI di realtà.

    Questo non è bello o brutto.
    Non ti deve piacere o non piacere.
    Questa è la REALTA' e come funziona OGGETTIVAMENTE la REALTA'....OGGETTIVAMENTE DIMOSTRATA dalla Scienza.
    Ultima modifica di xmanx; 07-12-2019 alle 16:41
    Lo stagista.
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  5. #455
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Stai a sparare un sacco di bischerate.
    Il tuo caro campo di higgs presenta dei problemi, ovvero il perché i bosoni W e Z, che mediano l'interazione debole, risultino più pesanti del protone. Le altre particelle messaggere per l'interazione elettromagnetica e forte hanno massa pari a zero.
    Quindi campo, bosone e meccanismo di Higgs non sono ancora perfetti per spiegare al 100% i problemi delle a materia. Manca ancora qualcosa.
    Questo tanto per chiarire un punto delle tue bischerate.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  6. #456
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Stai a sparare un sacco di bischerate.
    Il tuo caro campo di higgs presenta dei problemi, ovvero il perché i bosoni W e Z, che mediano l'interazione debole, risultino più pesanti del protone. Le altre particelle messaggere per l'interazione elettromagnetica e forte hanno massa pari a zero.
    Quindi campo, bosone e meccanismo di Higgs non sono ancora perfetti per spiegare al 100% i problemi delle a materia. Manca ancora qualcosa.
    Questo tanto per chiarire un punto delle tue bischerate.
    Sciocchezze.
    Il fatto che i bosoni W e Z risultino più pesanti del protone è un problema che esiste tutto e solo nella tua testa.
    E' la tua solita risposta data a caso che non c'entra nulla con quanto ho detto.
    E' come se io dicessi: "Il Sole sorge a est e tramonta a ovest". E tu mi rispondi: "Non è vero quello che dici, perchè oggi mi è morto il gatto".
    Sono le tue risposte date tanto per dare, totalmente scollegate dal contesto.
    Ciò significa che non hai capito ciò di cui sto parlando.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  7. #457
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Pi pi pi gnè gnè gnè!

    Che intanto la fisica ha le sue gatte da pelare, non certo le menti comiche!
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  8. #458
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Che cos'è la felicità?

    Per come la vedo io esistono due livelli:
    1- benessere: quando soddisfiamo le "richieste" che provengono dalla nostra natura inferiore.
    2- felicità: quando integriamo le "richieste" che provengono dalla nostra natura inferiore all'interno della nostra natura superiore (creatività, intelligenza, libero arbitrio, compassione). In sintesi quando riusciamo ad esercitare la nostra "creatività".

    Spesso si confonde il concetto di benessere col concetto di felicità.
    Tutto il tuo parlare di dopamina riguarda solo il benessere che riguarda solo la nostra natura inferiore.
    E' per questo che la dopamina con la felicità non c'entra nulla.
    La felicità è un concetto legato alla nostra natura superiore e siamo "felici" solo quando agiamo a partire dalla nostra natura superiore esercitando la nostra "creatività"(con intelligenza, libero arbitrio e compassione).
    Perchè questo è ciò per cui siamo stati creati...questo è il motivo della comparsa dell'homo sapiens. Questa è la nostra specificità.
    La nostra specificità sta nella nostra natura superiore. E siamo felici solo quando siamo "sintonizzati" con la nostra natura superiore e quando possiamo esercitare la nostra natura superiore integrando in essa la nostra natura inferiore (che non va demonizzata nè repressa).


    Guarda che è tutto un miscuglio di chimici. Stai sbagliando. Tua madre senza l'ossitocina non ti avrebbe amato
    L'amore è chimica.
    Se hai uno squilibrio chimico non riesci ad amare nessuno. Il risultato dell'azione dipende dalla salute e dal l'equilibrio dei chimici. Prova senza serotonina a socializzare.


    Se hai uno squilibrio chimico stai male, ed è ovvio che non riesci ad amare qualcuno. O meglio...è molto più difficile e complicato.
    Allo stesso modo...se hai fame e non mangi da una settimana, stai male. Tutto il tuo organismo è "risucchiato" dalla natura inferiore che reclama di essere soddisfatta.
    Il problema è che tu mischi tutto insieme per il semplice fatto che ignori i fondamenti della natura umana.

    Prendiamo la fame, per esempio.
    Certamente quello che muove l'organismo è l'istinto primordiale della fame. E, di fatto, basterebbe "sfamarsi" come fanno gli animali.
    Eppure noi homo, a partire dalla fame, abbiamo creato i ristoranti, gli chef, la bellezza di una tavola imbandita, le ricette, le tradizioni culinarie, i piatti tipici e l'invito a cena.
    E' chiaro che quello che muove tutto è l'istinto animale (natura inferiore) della fame.
    Tuttavia noi homo, a partire da questo istinto e sopra questo istinto, applicando le nostre specifiche facoltà della natura superiore (creatività e intelligenza), abbiamo arricchito di creatività e di intelligenza questo istinto primordiale.

    Lo stesso è per l'amore.
    Tutto parte sempre da un istinto primordiale (natura inferiore). Ma, esattamente, come avviene per la cucina, noi homo sapiens abbiamo la possibilità di arricchire di creatività e intelligenza questo istinto primordiale.

    Il tuo modo di vedere l'amore/felicità è limitato al semplice soddisfacimento di istinti primordiali attivati da sostanza chimiche.
    E ignori tutto il resto.
    E' un po' come dire che limiti il nutrirsi al semplice sfamarti.
    Il semplice sfamarti "soddisfa" un istinto primordiale, ma non ti dà felicità.
    La felicità nasce quando riusciamo a integrare questo stimolo primordiale all'interno delle nostre facoltà superiori: una cena con una bella tavola imbandita, magari a lume di candela in una bella atmosfera in riva al mare. Con una bella bottiglia di vino. E delle ricette ben fatte.

    Lo stesso è per l'amore.
    Tu non stai parlando di amore. Stai parlando del semplice istinto di "attaccamento"/innamoramento e di soddisfazione sessuale.
    L'amore è qualcosa di molto più ampio che coinvolge anche le nostre facoltà superiori.
    Esattamente come nutrirsi, per noi, non significa solo sfamarci. Ma significa integrare l'istinto primordiale della fame all'interno di un contesto "creativo" più ampio.

    Limitare la felicità all'assunzione di droghe signifca prendere una grossa cantonata.
    Ti puoi drogare con tutte le sostanze che vuoi. Renderai soddisfatto il tuo corpo. Ma non sarai mai felice.
    Che è esattamente quello che capita ai drogati di sostanze stupefacenti.
    Confondono il benessere con la felicità.


    Citandoti : "La felicità nasce quando riusciamo a integrare questo stimolo primordiale all'interno delle nostre facoltà superiori: una cena con una bella tavola imbandita, magari a lume di candela in una bella atmosfera in riva al mare. Con una bella bottiglia di vino. E delle ricette ben fatte".

    La corretta definizione di felicità dovrebbe secondo me essere "la condizione al cui interno - per avvenuta loro soddisfazione o per loro eliminazione - risultano adempiuti od assenti tutti i bisogni e tutti i desideri". Trovi ? Saluti.


    No, non trovo. Non sono d'accordo.

    Primo punto: gli istinti di base (natura inferiore) non si possono "eliminare". Questo è proprio quello che cercano di fare le religioni istituzionalizzate da secoli...cioè la "repressione" degli istinti di base ritenuti opera del demonio. Una sciocchezza colossale che causa, nella migliore delle ipotesi, la ipocrisia. Nella peggiore delle ipotesi, la pedofilia e turbe psichiche rilevanti.
    Gli istinti di base (natura inferiore) non sono opera del demonio, ma sono i meccanismi creati dall'evoluzione per consentire il perpetuarsi della vita. Meccanismi che noi, homo sapiens, abbiamo ricevuto in eredità dall'evoluzione e dalle specie che ci hanno preceduti nella scala evolutiva.
    Negare o reprimere gli istinti primordiali (natura inferiore) produce solo l'effetto contrario...cioè quello di potenziarli.
    Se hai fame e non mangi (negando o reprimendo questo istinto di base), il tuo organismo non farà altro che potenziare il "bisogno di mangiare"...cioè l'istinto diventerà sempre più potente fino a prendere il sopravvento su ogni altra cosa.

    Secondo punto: soddisfare gli istinti di base. Anche questo è un errore. Ed è un errore perchè gli istinti di base (natura inferiore) sono concepiti e calibrati per vivere una realtà di "competizione". Gli istinti di base, cioè, sono validi in un livello di realtà (quello anteriore alla comparsa dell'homo sapiens...cioè la realtà "animale") in cui il lupo mangia l'agnello, in cui branchi di leoni combattono tra loro per il predominio del territorio e della razza.
    Quindi, anche l'affermazione in base alla quale "dobbiamo soddisfare tutti i bisogni o istinti di base" non è corretta, per il semplice motivo che non tiene conto del fatto che noi homo abbiamo (in più rispetto agli altri animali) una "natura superiore" (creatività, intelligenza, compassione, libero arbitrio).

    Quindi, per me, la definizione corretta è e rimane: La felicità nasce quando noi homo sapiens riusciamo a integrare e armonizzare i nostri istinti/bisogni/desideri di base primordiali (natura inferiore) all'interno delle nostre facoltà superiori (natura superiore). Cioè quando riusciamo a "illuminare" la nostra natura inferiore con le facoltà o caratteristiche della nostra natura superiore (creatività, intelligenza, compassione, libero arbitrio).

    Per spiegare questo concetto ho fatto l'esempio della differenza tra "branco" e "comunità".
    Il nostro istinto primordiale di base (natura inferiore) ci porta a vivere nella logica del branco: cioè un gruppo chiuso, in cui vige la legge della sottomissione al branco e al capobranco, in cui c'è la rivalità tra branchi avversari e la competizione/lotta per il predominio del territorio e della razza. Assecondare o soddisfare questo istinto di base ha portato alla nascita di ideologie come la mafia/massoneria, la monarchia, il nazismo, il comunismo e alla nascita delle religioni istituzionalizzate e gerarchizzate.

    Armonizzare questo istinto di base all'interno delle nostre facoltà superiori, invece, significa la creazione della "comunità"...che è la versione più evoluta (che nasce dalla nostra natura superiore) dell'istinto di base "branco" (che appartiene alla nostra natura inferiore): nella comunità la leadership è condivisa, non c'è sottomissione perchè ognuno è leader, c'è apertura verso altre comunità, non c'è rivalità nè competizione, c'è il concetto di "responsabilità diverse" create unicamente per il bene della comunità e le risorse vengono suddivise equamente in base al principio della solidarietà.

    Quindi...non si nega nè si reprime un istinto di base (branco). Nè si soddisfa l'istinto di base (branco) per quello che è e per come lo abbiamo ricevuto in eredità dall'evoluzione (la nostra natura inferiore). Ma questo istinto di base viene "illuminato" dalla nostra natura superiore e si crea una realtà nuova (comunità)...specifica nostra di homo sapiens, che parte da un nostro istinto di base della nostra natura inferiore (branco) che però viene "illuminato" dalle facoltà superiori della nostra natura superiore.

    Questo è ciò che ci rende felici.
    Ultima modifica di xmanx; 13-12-2019 alle 10:05
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  9. #459
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Teoria del Biocentrismo di Robert Lanza.

    Prima cosa: Robert Lanza non parla di "coscienza umana"...ma parla di "coscienza animale". Poichè l'homo, come il cane o come una rana, sono dotati di cervello e, quindi, di "coscienza".
    Qual è dunque il concetto di base di Robert Lanza?
    E' che la "realtà" (r minuscola) così come noi la percepiamo è una costruzione del nostro cervello (cioè del cervello degli animali).
    Esiste un sasso? Un pianeta? Un tavolo? Una sedia? Esistono lo spazio ed il tempo? NO. Questi sono tutti "oggetti" creati dal cervello animale (quindi anche dal nostro).
    Questo è il senso della affermazione "la coscienza crea la realtà". Cioè...è il cervello (attraverso il sistema sensoriale) a creare le "cose" che noi vediamo intorno a noi. E' il cervello a creare lo spazio ed il tempo.
    La "realtà" (r minuscola) che noi percepiamo come collezione di oggetti distinti e separati nello spazio-tempo che "nascono" e "muoiono" è una creazione/invenzione del nostro cervello, cioè della nostra coscienza (il cervello degli animali).

    Tu osservi una mela su un tavolo. E il tuo cervello ti suggerisce che esiste una mela su un tavolo. Il tuo cervello ti suggerisce che puoi toccare quella mela, la puoi sollevare e sentire la sensazione che la mela sia un oggetto distinto e separato dal tavolo. Il tuo cervello ti suggerisce che quella mela e quel tavolo sono collocati in uno spazio-tempo. Il cervello ti dice che questa è la "realtà".
    Ma tutto ciò sono semplici impulsi bio-elettrici elaborati dal tuo cervello, impulsi bio-elettrici che il cervello tramuta in quello che noi chiamiamo "realtà". In pratica la "realtà", così come noi la percepiamo (la mela sul tavolo) è solo una "rappresentazione" creata dal nostro cervello...cioè dalla nostra coscienza. E questo si verifica in tutti gli animali dotati di cervello (anche un cane "vede" la stessa mela e lo stesso tavolo che vedi tu).
    Ma questa NON E' la VERA "Realtà" (cioè la Realtà con la R maiuscola).

    La Realtà (R maisucola) è un'unica rete di modelli di energia (o campi di energia) interconnessi tra loro, dove NON ESISTONO oggetti separati nello spazio-tempo. La Realtà è un'unica rete di modelli di energia in perenne trasformazione dove NULLA nasce e NULLA muore, ma tutto si trasforma, dove non esistono nè lo spazio nè il tempo.
    Il nostro cervello (il cervello degli animali) trasforma questa "Realtà" nella "realtà" che noi percepiamo. Cioè il cervello animale, a partire dalla "Realtà" (R maiuscola), crea una rappresentazione ("realtà" con la r minuscola) fatta di "oggetti distinti e separati che si muovono nello spazio-tempo e che nascono e muoiono". Ma questa "realtà" è solo una rappresentazione creata dal cervello animale....o, se preferisci, una "illusione sensoriale" creata dal cervello animale.

    Il cervello animale ci fa percepire "cose" distinte e separate che si muovono nello spazio-tempo, che nascono e che muoiono (la "realtà" con la r minuscola). Ma la Realtà VERA (con la R maiuscola) è un'unica rete di modelli di energia dove non esiste separazione, dove non esistono lo spazio ed il tempo, dove NULLA nasce e NULLA muore...ma tutto è in perenne trasformazione. Dove TUTTO E' UNO.

    Questo dice Robert Lanza.
    E credimi...tutto questo con l'antropocentrismo NON C'AZZECCA NIENTE.

    Di tutto questo avevo già parlato...quando avevo parlato del film Matrix (Neo: quello che vediamo non è reale? Morpheus: dammi una definizione di reale. Ciò che noi chiamiamo reale - le cose che vediamo, tocchiamo, odoriamo - sono solo impulsi bio-elettrici elaborati dal cervello).
    Tutti concetti che tu NON CAPISCI. Non ho detto che sono concetti in cui tu non credi. Ho detto che sono concetti che tu NON CAPISCI. Visto che sono MESI che sto cercando di spiegarteli...ma tu ancora NON LI HAI CAPITI.

    Quindi...dico a te quello che ho già detto a Jerda. Prima ancora di porsi la domanda se credere o meno a simili concetti, occorre prima CAPIRLI. Solo DOPO averli capiti potrai porti il problema se crederci o meno.
    Ecco...tu sei ancora ferma al fatto di capirli. Cioè, non li hai ancora capiti.

    PRIMO PRINCIPIO DEL BIOCENTRISMO Ciò che noi percepiamo come realtà è un processo che coinvolge la nostra coscienza. Una realtà «esterna», se esistesse, sarebbe -per definizione -esistente nello spazio. Ma ciò non avrebbe alcun senso, perché lo spazio e il tempo non sono affatto realtà ma solo strumenti mentali per gli uomini e gli animali.
    SECONDO PRINCIPIO DEL BIOCENTRISMO Le nostre percezioni interne ed esterne sono intrecciate. Sono due facce della stessa medaglia e non possono essere separate.
    TERZO PRINCIPIO DEL BIOCENTRISMO Ilcomportamento delle particelle subatomiche -e per estensione di tutte le particelle e di tutti i corpi -è indissolubilmente connesso alla presenza di un osservatore. Senza la presenza di un osservatore cosciente, esiste solamente uno stato indeterminato di onde di probabilità.
    QUARTO PRINCIPIO DEL BIOCENTRISMO Senza la coscienza, la cosiddetta«materia» rimane in uno stato indeterminato di probabilità. Ogni universo precedente a un atto cosciente è esistito solo in uno stato probabilistico.
    QUINTO PRINCIPIO DEL BIOCENTRISMO La reale struttura dell'universo è spiegabile solamente attraverso il biocentrismo. L'universo è finemente accordato per la vita, e tutto torna perché è la vita che crea l'universo, non il contrario. L'universo è semplicemente l'estensione della logica spazio-temporale del sé.
    SESTO PRINCIPIO DEL BIOCENTRISMO Il tempo non possiede una vera e propria esistenza al di fuori della percezione sensoriale animale. È il processo attraverso cui percepiamo i cambiamenti nell'universo.
    SETTIMO PRINCIPIO DEL BIOCENTRISMO Lo spazio, come il tempo, non è un oggetto o una cosa. Lo spazio è un'altra modalità cognitiva animale e non possiede una realtà indipendente. Ci portiamo dietro spazio e tempo come fanno le tartarughe con il loro carapace. Pertanto, non esiste alcuna matrice autoesistente assoluta in cui gli eventi si verificano indipendentemente dalla vita.
    Lo stagista.
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  10. #460
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Si vede che non ti sei sfogato bene col coronavirus di là!

    Lanza dovrebbe sapere che ogni organismo deve percepire ed interagire con l'ambiente e non serve sempre un cervello, ma si tratta di chimica. Pensa poi che già anche i microrganismi si possono muovere in base alla luce e che esiste un pigmento chiamato rodopsina
    Forse anche i protozoi si sognano le molecole e la luce.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  11. #461
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Alla ricerca dell'anima gemella.
    Li si che ce n'è una sola.
    Si sentono anche le campane, come nei film di Jerry Louis e Dean Martin

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