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Discussione: Quanti matrimoni risultano felici?

  1. #196
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Chiediti come mai ne stiamo parlando (riempiendo pagine e pagine) in Spiritualità e non in Scienze.
    in scienze, infatti, non ci sarebbe spazio per le fantasticherie; chi volesse argomentare si sentirebbe in qualche modo vincolato ad un minimo di organicità, come citare il mainstream, le nozioni consolidate; poca vela per divertirsi...

    Come mai all'Uomo non basta sapere COME è fatto? Perchè ha un bisogno disperato di ALTRO?
    questo è un altro discorso;
    il bisogno umano è indipendente dalla realtà, non la condiziona; ma, in effetti, spiega il perché ci si costruiscano realtà fittizie;

    se io ho una carie, ma sento il bisogno di evitare il dentista, perché ho paura, persino dell'ago dell'anestesia - sembra una stupidaggine, ma quanta gente perde i denti o si riduce all'ultimo istante pur di rimandare... - rimuoverò il problema, falsificando la realtà del dente che perderò;
    ma non è che il mio bisogno di evitare il dentista cambia la realtà della degenerazione batterica di smalto, dentina e poi polpa, con l'ascesso, il flusso di sangue, il nervo che avvertirà il dolore, e l'inevitabile caduta spontanea, o per intervento del dentista, possibile solo una volta terminato l'ascesso, perché l'anestesia non prende in ambiente eccessivamente acido;

    l'ambito dei bisogni umani è certamente nobile e meritevole di spazio e attenzione prioritarie, e si impone senz'altro su tutto; i valori sono autoritativi: se io dico: nasciamo uguali, è un mio arbitrio, che non ho nessuna difficoltà a rivendicare come tale; perché la realtà materiale, osservabile, è che nasciamo tutti diversi;
    è il mio bisogna di relazione umana e sociale a farmi affermare il valore dell'uguaglianza;

    e così, mi posso comportare da essere speciale, morale, ecc... affrontando collettivamente i conflitto con collettività diverse dalla mia, che perseguono altri valori, altrettanto arbitrari;
    ma, se per sostenere i miei, devo truccare le carte, affermare che sarebbe la realtà oggettiva a sostanziare i miei valori, faccio una cosa assai stupida:
    perché presento un conto che non torna volendo fondare su quella la mia ragione e, invece di rafforzarla nel suo ambito di elezione - quello arbitrario della morale - la espongo alla smentita che tocca al furbo, al disonesto;
    mi spiace, ma per la scienza - noi siamo il frutto evolutivo di una specie scimmiesca, la cui capacità di astrazione per ora è spiegata col cumulo graduale e selettivo di prerogative e abilità che sinergicamente hanno consentito una elevatissima capacità di astrarre; questo è ciò che risulta dai dati disponibili in tutte le discipline coinvolte, bioogia, genetica, antropologia, ecc...

    niente di oggettivo - che si impone per logica anche a chi propenderebbe per altre spiegazioni - dimostra o avvalora l'idea di una specialità umana che rappresenti una genesi umana diversa, esclusiva e sottratta a quei meccanismi evolutivi, cioè qualcosa che anche solo in via mediata possa in qualche modo alludere al creazionismo, persino nelle parole stesse di chi formuli ipotesi "speciali"; che tali restano, mere ipotesi;

    per ora, abbiamo un albero di scimmie, reperti di specie che si sono differenziate nel tempo, tutte parenti strette tra loro, con rami vicini e lontani, ma tutte dallo stesso tronco.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #197
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @axe

    in scienze, infatti, non ci sarebbe spazio per le fantasticherie; chi volesse argomentare si sentirebbe in qualche modo vincolato ad un minimo di organicità, come citare il mainstream, le nozioni consolidate; poca vela per divertirsi...

    Detto da uno che afferma: "non c'è bisogno di dimostrare"....è molto divertente.
    E allora dimmi...come puoi dire che "in scienze non c'è spazio per le fantasticherie" se un minuto prima hai detto "non c'è bisogno di dimostrare quello che dico io"?
    Si dà il caso che la Scienza evita le fantasticherie proprio perchè si basa sul metodo scientifico che prevede che OGNI AFFERMAZIONE deve essere dimostrata con esperimenti di laboratorio.

    Da ciò se ne deduce che le tue affermazioni sono "fantasticherie" esattamente come quelle di Cono. Proprio perchè non le hai mai dimostrate scientificamente. Cioè le assumi per vere senza averle mai dimostrate con prove di laboratorio.

    Saluti fratello.
    Sei un concentrato di contraddizioni.
    In sintesi tu affermi: "Quello che dico io è vero....è scienza...però non ha bisogno di essere dimostrato. Quello che dici tu non è scienza e sono fantasticherie perchè non le puoi dimostrare".

    A me fai ridere.
    Poi vedi tu.
    Ultima modifica di xmanx; 01-11-2019 alle 08:18
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  3. #198
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    @axe

    in scienze, infatti, non ci sarebbe spazio per le fantasticherie; chi volesse argomentare si sentirebbe in qualche modo vincolato ad un minimo di organicità, come citare il mainstream, le nozioni consolidate; poca vela per divertirsi...

    Detto da uno che afferma: "non c'è bisogno di dimostrare"....è molto divertente.
    E allora dimmi...come puoi dire che "in scienze non c'è spazio per le fantasticherie" se un minuto prima hai detto "non c'è bisogno di dimostrare quello che dico io"?
    Si dà il caso che la Scienza evita le fantasticherie proprio perchè si basa sul metodo scientifico che prevede che OGNI AFFERMAZIONE deve essere dimostrata con esperimenti di laboratorio.

    Da ciò se ne deduce che le tue affermazioni sono "fantasticherie" esattamente come quelle di Cono. Proprio perchè non le hai mai dimostrate scientificamente. Cioè le assumi per vere senza averle mai dimostrate con prove di laboratorio.
    tu non capisci proprio la questione di fondo:

    quello che non deve essere dimostrato è il caso, vale a dire l'interazione di una pluralità di variabili tale che dal loro stato presente sia impossibile formulare una legge di comportamento di quelle variabili utile a conoscere in anticipo cosa accadrà, oppure una legge che spieghi cosa sia accaduto, tale che le cose potevano andare solo in quel modo, prevedibile anteriormente agli accadimenti;

    questo non lo devo dimostrare perché NON E' UNA LEGGE, ma esattamente l'assenza di una legge descrittiva, al contrario di quelle che postulano un evento probabile, estremamente probabile, o al limite della certezza in presenza di determinate circostanze;

    se tu osservi sperimentalmente che in un ambiente saturo di ossigeno puro un fenomeno elettrico come una scintilla causa l'ignizione, formuli una legge, dimostrabile; e questa legge la puoi applicare retrospettivamente ad un accadimento; per esempio, l'estrema probabilità di un guasto all'impianto elettrico di una navicella spaziale in orbita; ma, in mancanza di altri elementi, devi comunque valutare probabilisticamente diverse ipotesi: un errore di assemblaggio dell'impianto; un elemento esterno, come un piccolo asteroide che abbia colpito la navicella, causando il guasto; oppure che il pilota, depresso perché la moglie lo ha lasciato, ha deciso di farla finita accendendosi una sigaretta, dove la cosa sarebbe sconsigliabile; il fumo uccide

    ma la legge dell'ignizione dell'ossigeno resta, provata e dimostrata; la puoi utilizzare per prevedere eventi, così come per formulare ipotesi robuste che interpretino un accadimento passato, purché le altre variabili che potevano concorrere non siano troppe; altrimenti, la tua interpretazione è troppo congetturale e non scientificamente affidabile;
    il modello, in epistemologia, si dice nomotetico, ossia atto a costruire una legge, robusta; in una significativa percentuale dei casi, tale da renderla conveniente, utilizzabile, come nel caso della fissione nucleare, il sistema mostra una correlazione che rende la legge efficace nel descrivere il fenomeno stabilmente, affidabilmente; ti offre indicazioni per le tue scelte;

    passiamo al caso, e al perché non consiste in una legge, ma nella non legge - quello che in epistemologia si chiama idiografia, mera descrizione del comportamento di un sistema dove le variabili sono così tante da impedire la formulazione di una legge esaustiva di comportamento del sistema; questo è il caso tipico delle scienze sociali;

    cioè l'ammissione della scienza che non è possibile prevedere, o desumere retrospettivamente, un comportamento del sistema secondo una legge robusta, tale da orientare scelte, o interpretazioni teleologiche di necessità, o estrema probabilità, dell'accadimento; ma solo descrivere quanto è accaduto, al più cercando di isolare dei sottosistemi di variabili per vedere se confermano o smentiscono i nessi; per esempio, una maggior liquidità finanziaria in un sistema si attende che determini ordinariamente inflazione, almeno a livello teorico; ma se il clima è di sfiducia, per variabili esogene, l'effetto non si produce; pertanto, non potrai fare affidamento sul semplice assunto: più circolante, più inflazione;

    ora, alle 8 del mattino, migliaia di persone in tutta Italia si metteranno in auto lungo le tangenziali di diverse città, per recarsi in aeroporto in tempo per effettuare le procedure d'imbarco; a queste persone può essere noto che a quell'ora c'è molto traffico sulle rispettive tangenziali, e da questo si può desumere una legge probabilisticamente dimostrabile, seppure con un certo grado di approssimazione;
    pertanto, il viaggiatore prudente potrà, in base a quel dato esperenziale, calcolare un margine di tempo e anticipo che, in caso di traffico, molto intenso, gli consentirà comunque di arrivare per tempo; e qui funziona la legge, probabilistica, anche questa nomotetica, nei grandi numeri; per esempio, le compagnie assicuratrici stabiliscono i premi in relazione alle probabilità; cioè, si avvalgono della legge in modo proficuo; la legge - per il loro sistema - è affidabile;

    ma quando un pirla in tangenziale nel traffico ha un picco di testosterone mattutino, guarda il profilo fb di una che vorrebbe farsi, clicca il messaggio, si distrae e causa un incidente, la tangenziale si blocca per due ore e tu perdi il volo, quello è un caso;
    perché concorrono diverse circostanze della vicinanza dell'auto davanti, magari l'imperizia dello stesso pirla, che oltre a guardare il cellulare si fa prendere dal panico e reagisce tardi; dieci metri di distanza in più e il tamponamento sarebbe stato evitato;

    ed è un caso anche se il pirla è davanti a te, ma se tu non ti fossi fermato sulle scale di casa perché avevi dimenticato gli occhiali da sole, forse saresti stato davanti, lasciandoti incidente e cosa alle spalle; o forse no, perché magari avresti lo stesso perso al semaforo quei 30 secondi decisivi; tutto questo rende impossibile formulare una legge di comportamento del sistema tale da far prevedere chi avrà l'incidente, chi resterà imbottigliato, chi perderà il volo;

    non sono io a dover dimostrare che il fatto che tu abbia perduto il volo è dovuto ad un caso, l'interazione tra molteplici variabili il cui esito era imponderabile, a differenza dell'ordinario rallentamento del traffico;
    sei tu, se vuoi affermare che l'esito perdita del volo era iscritto in una legge deterministica - quindi non frutto della casuale e imponderabile interazione tra variabili molteplici;
    analogamente, siccome alla performance dei primati concorre una molteplicità di variabili evolutive, che progressivamente si sono sfogliate nel loro percorso, a loro volta selezionate e premiate, o scartate nell'interazione con circostanze esogene - per esempio, il successo del neandertahl in epoca glaciale trova uno dei suoi punti di forza nella sua struttura massiccia, che conserva calore - allo stato attuale delle conoscenze possiamo solo ammettere che le abilità del sapiens siano il risultato dell'interazione casuale di numerose variabili, genetiche della specie e ambientali;

    questa non è una tesi in positum, che va dimostrata, come una legge; così come non devo dimostrare che è un caso che il il sig. Pinco Palla sia arrivato tardi in aeroporto causa incidente, perché nessuna legge potrà indicarmi deterministicamente chi avrà un incidente, chi perderà l'aereo, ecc...

    se viene un cretino a dirmi che non è un caso se il sig. Pinco Palla ha perso l'aereo, nonostante sia partito da Rubattino alle 8 per essere a Malpensa alle 12, è lui a dover dimostrare la non casualità della circostanza, ma la sua rispondenza ad una legge che mi consenta di sfruttarla utilmente, così come avviene per i comportamenti prevedibili;
    ci arrivi ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #199
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    quello che non deve essere dimostrato è il caso, vale a dire l'interazione di una pluralità di variabili tale che dal loro stato presente sia impossibile formulare una legge di comportamento di quelle variabili utile a conoscere in anticipo cosa accadrà, oppure una legge che spieghi cosa sia accaduto, tale che le cose potevano andare solo in quel modo, prevedibile anteriormente agli accadimenti;

    Come arrampicata sugli specchi è davvero divertente.....ti giuro...non mi sono mai divertito tanto quanto nell'ascoltare le tue cazzate.

    Il metodo scientifico non ammette deroghe: qualunque affermazione deve essere dimostrata con esperimenti di laboratorio e deve pure essere falsificabile.

    Il resto...cioè quello che dici tu....sono tutte cazzate che dimostrano soltanto che tu di scienza non sai nulla....e non hai mai nemmeno capito nulla.
    Ti aggrappi a dei dogmi di fede che nella tua testolina ferma al liceo consideri pensiero scientifico....e facendo in questo modo non fai altro che continuare a renderti ridicolo.

    La ricerca della verità è cosa seria.
    E non è adatta a chi si aggrappa a dei dogmi di fede.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  5. #200
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    Infinite cose non sono dimostrate, Vega. Perfino che l'amore è preferibile all'odio...la Scienza non lo ha mai dimostrato.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  6. #201
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    quello che non deve essere dimostrato è il caso, vale a dire l'interazione di una pluralità di variabili tale che dal loro stato presente sia impossibile formulare una legge di comportamento di quelle variabili utile a conoscere in anticipo cosa accadrà, oppure una legge che spieghi cosa sia accaduto, tale che le cose potevano andare solo in quel modo, prevedibile anteriormente agli accadimenti;

    Come arrampicata sugli specchi è davvero divertente.....ti giuro...non mi sono mai divertito tanto quanto nell'ascoltare le tue cazzate.

    Il metodo scientifico non ammette deroghe: qualunque affermazione deve essere dimostrata con esperimenti di laboratorio e deve pure essere falsificabile.
    no, non "qualunque affermazione";
    ma qualunque ipotesi/legge che voglia spiegare, ed essere utilizzata per avvalersi di quel meccanismo; es.: se inietto un certo virus nei topi, quelli si ammaleranno

    se io dico che il tuo ritardo in aeroporto a causa di un incidente in tangenziale era imponderabile, così come la pioggia in un determinato logo e a una determinata ora, questa affermazione non la devo dimostrare, perché è già dimostrata a contrario - provvisoriamente, come ogni assunto scientifico - dall'impossibilità di qualsiasi teoria di prevederla con l'attendibilità che consenta di sfruttare la legge stessa;
    altrimenti, nessuno ritarderebbe per cause - appunto - imponderabili;

    il fatto di ipotizzare che esista o possa esistere una legge che presiede a ciò che per noi ora è imponderabile può essere suggestionante, ma lascia il tempo che trova, resta una fantasia, finché tale legge non viene formulata e consente di prevedere ciò che accadrà, date determinate condizioni;

    Il resto...cioè quello che dici tu....sono tutte cazzate che dimostrano soltanto che tu di scienza non sai nulla....e non hai mai nemmeno capito nulla.
    Ti aggrappi a dei dogmi di fede che nella tua testolina ferma al liceo consideri pensiero scientifico....e facendo in questo modo non fai altro che continuare a renderti ridicolo.
    grazie; se lo dici tu... per me è un complimento

    io ti ho solo enunciato il protocollo ordinario di come qualsiasi disciplina scientifica valuta la prevedibilità del comportamento di un sistema a molteplici variabili tra loro indipendenti; e cioè, che per l'osservatore umano allo stato dell'arte, questi sistemi sono retti da una dinamica del caso;

    se tu non fossi un leone da tastiera, avresti le palle per presentarti negli istituti di fisica e dire ai meteorologi che non prevedono che tempo farà tra due settimane, o nei centri oncologici che da analisi normali non prevedono chi avrà una mutazione oncogena che non capiscono nulla di scienza perché affermano che questi esiti sono dovuti all'interazione di elementi che possiamo assumere solo come casuale;
    e così negli istituti di paleo-antropologia, ecc...

    perché hai questa cupidigia di passare per pirla ? guarda che il caso lo capisce chiunque, eh...
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #202
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    Infinite cose non sono dimostrate, Vega. Perfino che l'amore è preferibile all'odio...la Scienza non lo ha mai dimostrato.
    E quindi?
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  8. #203
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    Quanti matrimoni risultano felici? Facile. Quelli in cui le persone che si sposano sono felici. Serene e stabili caratterialmente...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

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  9. #204
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    E quindi?
    Chi cerca una dimostrazione per ogni questione sarà sempre insoddisfatto. Purtroppo capita anche a me...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  10. #205
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Chi cerca una dimostrazione per ogni questione sarà sempre insoddisfatto. Purtroppo capita anche a me...
    te serve 'na dimostrazzione pe' magnatte 'n piatto de spaghetti co'le vongole ?

    quella serve per chi magna la sbobba, e vuole convincerti a mangiarla con lui; così non si sente solo e dubbioso della sua scelta, come invece se ti guarda, felice alle prese col tuo piatto; sempre la solita storia della paura, dei braccioli, delle rotelline alla bicicletta;

    le persone sono mosse dal desiderio e frenate dalla paura;
    quando questa prevale, ci si rinchiude per sentirsi al sicuro;
    una volta al sicuro, però, si vedono gli altri alle prese coi loro desideri e si prova rimpianto e sofferenza per quella parte negata di sé, e così comincia tutta la costruzione nevrotica per dare un senso "oggettivo" alla propria scelta, che sminuisca o colpevolizzi l'altrui libertà di assecondare il proprio desiderio, il quale diventa automaticamente "peccato", "sbagliato", ecc...

    per questo il riflesso condizionato dei rattrappiti dal senso di colpa, alla parola "desiderio", traduce questa automaticamente con qualcosa di necessariamente vile ed egoista, superficiale, poco virtuoso, ecc...
    cioè, il bambino fifone che ha paura del sale negli occhietti e di bere e sputare non può accettare l'immagine degli amichetti che nuotano senza braccioli e non hanno paura, ci soffre troppo; e allora deve elaborare un premio che nobiliti quella paura e la trasformi in qualcosa di cui andare fiero; magari assecondare l'ansia della mamma, essere obbediente... ma è difficile trovare motivi davvero gratificanti nella soppressione del desiderio e nella paura;

    perciò, resta l'opzione di denigrare quello che fanno gli altri, cercando di dimostrare che è dannoso;
    posto che in tante occasioni seguire il proprio desiderio può davvero essere dannoso, pericoloso e lesivo degli altri; c'è anche il bambino cattivello, che, orgoglioso della sua capacità natatoria, per sentirsi strapotente buca il salvagente del bambino che non sa nuotare; anche lì, opera la paura, l'insicurezza rientrata dalla finestra, che ha bisogno di sminuire l'altro, infierire, perché evidentemente non si è ancora soddisfatti;

    ma abbiamo il buon senso e la capacità di distinguere, mettendoci onestamente e in buona fede dalla parte degli eventuali danneggiati, no ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #206
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Chi cerca una dimostrazione per ogni questione sarà sempre insoddisfatto. Purtroppo capita anche a me...
    Non so se ti riferisci a me o no, io vivo anche senza sapere dei perché. Più spesso invece è chi vuole tappare i buchi a tutti i costi, e vendere così delle verità particolari, che dovrebbe dare qualcosa di più, soprattutto se giudica o vuole che questa verità influisca sulla vita di tutti.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  12. #207
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Non so se ti riferisci a me o no, io vivo anche senza sapere dei perché. Più spesso invece è chi vuole tappare i buchi a tutti i costi, e vendere così delle verità particolari, che dovrebbe dare qualcosa di più, soprattutto se giudica o vuole che questa verità influisca sulla vita di tutti.
    Sì, viviamo tutti senza sapere dei perché. E forse chi pensa di saperli è l'essere più sfortunato, autoingannandosi e cercando di ingannare gli altri. Rimane l'insoddisfazione del bambino che rivolge all'adulto i suoi PERCHE' senza mai ricevere una risposta soddisfacente. Così restiamo in fondo sempre dei bambini che non hanno risposte e fanno finta di vivere come se le risposte ci fossero state, altrimenti vivere diventerebbe impossibile...
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  13. #208
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Non è che ci siano grandi margini di credibilità per l'esistenza del tuo dio visti i tanti problemi sollevati e discussi, così come per altre divinità. Vi fate la guerra anche fra credenti del dio che chiamate con lo stesso nome.
    Una dimensione diversa, un ipotetico e generico dio, creatore chi può dire se c'è o non c'è, anche se...esseri fantastici, particolari, immateriali, invisibili, dotati di poteri, aldilà o mondi spirituali per ora nessuno li ha visti né dimostrati. Quindi è più probabile che non ci siano e se ci fossero non paiono interagire con questo universo.

    Scienza e fede non dialogano né si compensano. Quando mi troverai un testo didattico dove a fianco di una formula chimica c'è un qualche riferimento religioso ne riparliamo.
    Scusa eh...ma la VITA CONCRETA di persone vissute in carne e ossa in mezzo a noi, non ti parla in questo senso? Non ti dice niente? Un San Francesco, una Santa Caterina, una Madre Teresa, un Gandhi, un Padre Kolbe, un Giovanni Paolo II....tutti pazzi invasati visionari? E gli Scienziati credenti? Gli scopritori di formule chimiche e fisiche mostruose che sono anche convinti dell'esistenza di Dio? Anche loro pazzi invasati visionari? Sei te la "vera" scienziata? Ahiahiahiahiahiahi Laurina mia. Ahiahiahiahiahi.
    amate i vostri nemici

  14. #209
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Forse perché certi concetti li scrivi e li scrivete qui?

    Si capisce perché le religioni e le credenze sul trascendente, l'esoterismo e altro perdurano, per il disperato bisogno.
    Il disperato bisogno per ora non ha dimostrato nulla dopo secoli.
    L'Uomo ha bisogno di senso. Di dare significato e senso al suo vivere, lottare e soffrire quaggiù, sotto il Sole. Se non lo trova o, peggio, se lo perde, muore. Ontologicamente. Profondamente. Anche fisicamente, quando sceglie il suicidio.
    amate i vostri nemici

  15. #210
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    @axe

    in scienze, infatti, non ci sarebbe spazio per le fantasticherie; chi volesse argomentare si sentirebbe in qualche modo vincolato ad un minimo di organicità, come citare il mainstream, le nozioni consolidate; poca vela per divertirsi...

    Detto da uno che afferma: "non c'è bisogno di dimostrare"....è molto divertente.
    E allora dimmi...come puoi dire che "in scienze non c'è spazio per le fantasticherie" se un minuto prima hai detto "non c'è bisogno di dimostrare quello che dico io"?
    Si dà il caso che la Scienza evita le fantasticherie proprio perchè si basa sul metodo scientifico che prevede che OGNI AFFERMAZIONE deve essere dimostrata con esperimenti di laboratorio.

    Da ciò se ne deduce che le tue affermazioni sono "fantasticherie" esattamente come quelle di Cono. Proprio perchè non le hai mai dimostrate scientificamente. Cioè le assumi per vere senza averle mai dimostrate con prove di laboratorio.

    Saluti fratello.
    Sei un concentrato di contraddizioni.
    In sintesi tu affermi: "Quello che dico io è vero....è scienza...però non ha bisogno di essere dimostrato. Quello che dici tu non è scienza e sono fantasticherie perchè non le puoi dimostrare".

    A me fai ridere.
    Poi vedi tu.
    Io gliel'ho detto. Svariate volte. Prova ad aprire l'argomento in "Scienze". La discussione non avrà mai il seguito che ha in "Religioni". Proprio perchè l'Uomo, oltre che Materia, è Spirito. All'Uomo non basta, non è sufficiente sapere com'è fatto. Sapere che è una scimmia un po' più evoluta...
    Ha bisogno d'altro. Di molto, altro.
    amate i vostri nemici

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