Originariamente Scritto da
doxa
Nell’antichità ci fu l’osmosi tra l’ellenismo ed altre culture: Celti, Ebrei, Romani, popolazioni del Vicino e Medio Oriente, nord-africane. Un crogiuolo nel quale si formò la nostra identità. In quei secoli antichi a seguito delle conquiste di Alessandro Magno e poi dall’espansione di Roma, ci furono dinamiche complesse con altri popoli circostanti o lontani, anch’essi dotati di antiche civiltà, come i Celti, gli Ebrei, gli Iranici, gli Egizi.
Maturò in quell’epoca della civiltà mediterranea uno scambio religioso, il pantheon greco accolse divinità straniere, i cosiddetti “barbari” rimodellarono le proprie divinità su quelle greche per dare loro una superiore dignità.
S’intensificò l’interesse culturale da parte dei filosofi occidentali per le dottrine orientali, per personaggi tribali come Mosé e Abramo, per le divinità nordiche. Ma s’incoraggiò anche il contraccambio culturale degli altri popoli verso l’Occidente.
Quanto ai Romani, essi non presero mai sul serio i propri rapporti intellettuali con l’ellenismo, entrato fra loro facilmente e rapidamente con la diffusione della lingua e cultura greca nelle classi elevate romane. Essi conservarono la coscienza della propria identità e superiorità.
Le popolazioni dell’Europa furono condizionate dal triangolo Grecia – Roma – Giudea. Condizionamento che rimarrà finché il cristianesimo (in cui sono presenti e fondanti le tre entità) rimarrà la religione occidentale.