Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
In realtà un certo senso del pudore è anche cosa prevista dalla legge. Ognuno deve agire come si sente e non sono affatto d'accordo con il fatto che uno debba rimuovere il proprio pudore. Ognuno fa quel che più lo fa sentire a proprio agio, come è giusto che sia.
Se il solo fatto che qualcosa sia stabilito per legge ne determinasse la giustizia, non esisterebbero tante leggi. E' pienamente comprensibile che una legge tuteli il disturbo provato dalla maggioranza delle persone verso la nudità. Pudore che mille anni fa, come oggi altrove da qui, sarebbe rivolto verso il non avere coraggio di combattere, o di non riuscire a procreare.

Pudore è un contenitore libero, una parola astratta su qualcosa che nessuno capisce, ma esiste nel momento in cui ci viene dato un nome e tutti ripetono la stessa pappardella non capita finché non diviene la realtà, l'unica. E il mondo si restringe.

Ma come è nato? La necessità di coprirsi, da motivazioni termiche e igieniche (i genitali) è passata storicamente da una funzione pratica a una funzione antropologica: dissuadere le persone dall'essere attratte da altre persone impegnate. Un nome che si ripresenta sempre ogni volta con contenuti diversi ma mai con un significato proprio, senza che chi lo provi si chieda quando questo è legato al proprio gruppo di appartenenza. Un obolo al quieto vivere. E al restare nella zona di comfort.
E nel caso in cui ci si senta poco attraenti, mancanti di certi attributi sessuali che desidereremmo avere più evidenti, l'obbligo di vestirsi diventa una manna dal cielo.

Ma chi, sfidando sé stesso e visitando una spiaggia di naturisti una volta pensa che non ne uscirebbe arricchito, anche in negativo magari, confermando che non fa per sé ma adesso con ragion veduta, avendo provato? C'è più crescita coprendosi come sempre e convincendosi che non ci si perda nulla?
La nostra società ha molto di represso sul fattore sessualità. Guarda come nell'umorismo entri da padrona.

Quello che abbiamo voglia di fare nel momento va rispettato negli altri, ma deve essere rispettata l'idea che sia sbagliato e la possibilità di dirlo da parte di chi vuole, senza passare da intollerante se non obbliga materialmente gli altri a dismettere abitudini che fanno restare nella zona di comfort: andare sempre negli stessi posti, vedere un film due volte, avere idee che non capiamo ma che vengono difese perché le crediamo da troppo tempo, disdegnare piatti esotici mangiati da miliardi di persone dicendo che "non fa per me", così anche per esperimenti sessuali differenti. Senza capire cosa è struttura propria, identitaria, e cosa è sovrastruttura a cui paghiamo un obolo per stare tranquilli e non chiederci cosa sarebbe se fosse diverso.
Questa per me è la zona di comfort. Quella che quando te la trovi davanti in tutta la sua evidenza cancelli film, tagli l'abbonamento a netflix e vuoi provare cose differenti. Di solito tardi o anche mai.
Quasi mai quello che si ha voglia di fare coincide con i passi necessari a essere ciò che si vuole, per quanto debba essere rispettato.

Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
Funzionali a cosa?
A niente. Pudore è una parola nobilitante che ha solo sinonimi non lusinghieri. La sua funzione è quella di rassicurare e sublimare in positivo dei sentimenti di paura e di non accettazione "scaricandosi" dal pensiero di capire cosa c'è alla base di questo atteggiamento che indubbiamente ha effetti limitanti sul proprio sviluppo. Credo che ogni progresso personale si ottenga solo uscendo dalla propria zona di comfort. Dove ognuno è libero di stare e ognuno è libero di porre una critica sulle motivazioni che ci portano a cercare sempre di confermare cosa siamo, i soliti posti che visitiamo, le solite cose che facciamo.