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Risultati da 46 a 55 di 55

Discussione: Siamo fatti così?

  1. #46
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Forse difetti un po' nella dote socratica del "sapere di non sapere"? Pazienza. Per me è importante, al di là degli atteggiamenti esteriori, portare avanti discorsi così interessanti e per me fondamentali...
    Caro Turbociclo...viviamo nell'epoca della religione del relativismo.
    La religione del relativismo non si basa sul concetto del "sapere di non sapere". Ma si basa sulla presunzione del "io so che nulla ha senso e che non esiste una verità oggettiva".
    Tra l'altro...i relativisti si scagliano contro ogni fede, contro ogni religione, contro ogni dogma considerandoli cose infantili e superstizioni.
    E non si accorgono che essi stessi hanno abbracciato una fede, una religione, un dogma. Una religione infantile e superstiziosa...basata sulla "magia".

    Che vuoi che ti dica?
    Mi diverto a prenderli un po' in giro.
    Non c'è niente di più divertente che prendere un po' in giro coloro che affermano: "Non esiste nessun dogma, perchè non esiste nessuna verità oggettiva". E dicendo questo stanno proprio affermando un nuovo dogma, stanno affermando una nuova religione e cercano di affermare una loro - presunta - verità oggettiva.

    Ti chiedo scusa per il mio caratteraccio.
    Ma il divertimento di prenderli un po' in giro è una tentazione alla quale non riesco a resistere....viene dalla mia natura inferiore.
    Ultima modifica di xmanx; 25-10-2019 alle 12:16
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  2. #47
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    Ma veramente mi sembra tutto il contrario di quello che dici. Qui in tanti -inutile fare nomi- hanno la loro verità preconfezionata basata su testi, riti, tradizioni, dogmi e chi più ne ha più ne metta. Altro che relativismo. Guardano all'Assoluto in base alla LORO verità oggettiva. Che poi se è solo loro proprio per questo non può essere oggettiva, ma forse è troppo difficile da capire. Per il resto, sono passati tantissimi anni da quando studiai da ragazzo la questione del relativismo culturale applicata ad etnologia ed antropologia. Andava già allora per la maggiore, in pratica se sei un selvaggio e cucini a fuoco lento un avversario per mangiartelo va tutto bene, non fai che seguire la tua cultura. Noi occidentali non abbiamo alcun diritto di mettere il becco su certe usanze secolari. Oggi questo principio ha preso talmente piede che se un marito musulmano sevizia la moglie stando in casa nostra nessuno può criticare, si passa per razzisti. Bisogna rispettare i loro modi. Ma allora questo è l'assolutismo del relativismo...
    Ma tu qui non prendi in giro gli "assolutisti" puri e semplici come viene spontaneo fare a me? Gli assolutisti-relativisti stanno al di fuori del forum...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  3. #48
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    @Turbociclo

    Si...tutto sommato hai ragione.
    In ogni caso, per tornare all'argomento del tuo 3d...l'affermazione di Dostoevskij è corretta.

    La nostra percezione della verità dipende dal contesto che prendiamo come riferimento.

    Se io penso che il mio contesto di riferimento sia, ad esempio, la Bibbia, costruirò un pensiero logico all'interno di essa.
    Quindi, se la Bibbia dice che il Sole ruota attorno alla Terra, costruirò un pensiero logico coerente con questa affermazione.
    E, quindi, arriverò perfino a "non vedere il visibile e a non udire l'udibile" pur di legittimare la mia logica. Arriverò perfino a mettere al rogo Giordano Bruno o a processare Galileo Galilei.
    E non c'è limite ai paradossi che si creano.
    Se infatti la Bibbia dice che Dio ci ama e, al tempo stesso, ci manda all'inferno...pur di "non vedere il visibile e di non udire l'udibile" e di legittimare la mia logica, arriverò a dire che "Dio ci manda all'inferno perchè ci ama". Una stronzata colossale.

    Se invece allargo il mio contesto di riferimento e creo un contesto dove c'è la Bibbia e anche l'osservazione astronomica, si genera un conflitto.
    Da una parte, infatti, c'è la Bibbia che dice che il Sole ruota attorno alla Terra...dall'altra c'è l'osservazione astronomica che mi dice proprio il contrario.
    In questo caso il conflitto si risolve in modo semplice. Pur di "non vedere il visibile e di non udire l'udibile" e di legittimare la mia logica, arriverò a dire: "E' vero, la Terra ruota attorno al Sole...e quello che dice la Bibbia è stato mal interpretato perchè quel passo della Bibbia voleva dire altro (e qui, pur di giustificare la loro logica, gli esegeti si inventano le interpretazioni più fantasiose)".
    Al che uno dice: Ok! E di quello che avete fatto a Giordano Bruno e Galileo Galilei che ne facciamo? E quelli rispondono: ci siamo sbagliati, chiediamo scusa.
    Sticazzi!

    Se allargo ulteriormente il mio contesto di riferimento e creo un contesto dove c'è la Bibbia + l'osservazione astronomica + l'analisi storica e filologica dei testi, si generano mille conflitti.
    Si scopre ad esempio che i testi della Bibbia sono stati manipolati, contraffatti, che sono stati creati dei testi falsi, che i testi contengono contraddizioni evidenti.
    In questo caso il conflitto è un po' più complesso da risolvere. Pur di "non vedere il visibile e di non udire l'udibile" e di legittimare la mia logica, arriverò a dire: "Gli storici si sbagliano...non ci sono prove".

    E così via...
    Tutto dipende dal contesto di riferimento che consideriamo per cercare la verità.
    Io penso che in un qualunque contesto si scelga come proprio riferimento, debba sempre esserci prima di tutto la Scienza in tutte le sue discipline: analisi storica dei testi, fisica, biologia, psicologia, antropologia...e poi tutto il resto.

    Solo per essere prudenti.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  4. #49
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    La Scienza sarà sempre indispensabile per conoscere i "come", ma non potrà mai far luce sui "perché". Per i perché abbiamo a disposizione l'intuizione, che resta un fatto personale. Saremo sempre soli in una ricerca che abbia un minimo fondamento profondo. Così tanti fuggono questa solitudine abbracciando un credo che unisca tante persone. Scampati a questo senso di solitudine si fanno forti della spinta e della risoluzione del gruppo per difendere le proprie idee, nel peggiore dei casi fino alla morte. Se pensi che esistono ragazzi ventenni capaci di farsi esplodere per potere incontrare 71 vergini nel loro Paradiso comprendi che la mente umana è un paradosso senza fine. Per come siamo fatti io e te penso proprio che non potremo mai penetrare entro il mistero di certe menti, per quanto cerchiamo di razionalizzare il problema. Qual è il contesto di riferimento per cercare la verità? Ognuno di noi ha il suo retroterra culturale, esperienziale, che parte chissà da quando e lo ha portato a determinate conclusioni. Io cosa ho concluso? Per ora ho concluso di non poter affatto concludere...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  5. #50
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    Si...tutto sommato hai ragione.
    In ogni caso, per tornare all'argomento del tuo 3d...l'affermazione di Dostoevskij è corretta.

    La nostra percezione della verità dipende dal contesto che prendiamo come riferimento.

    Se io penso che il mio contesto di riferimento sia, ad esempio, la Bibbia, costruirò un pensiero logico all'interno di essa.
    Quindi, se la Bibbia dice che il Sole ruota attorno alla Terra, costruirò un pensiero logico coerente con questa affermazione.
    E, quindi, arriverò perfino a "non vedere il visibile e a non udire l'udibile" pur di legittimare la mia logica. Arriverò perfino a mettere al rogo Giordano Bruno o a processare Galileo Galilei.
    E non c'è limite ai paradossi che si creano.
    Se infatti la Bibbia dice che Dio ci ama e, al tempo stesso, ci manda all'inferno...pur di "non vedere il visibile e di non udire l'udibile" e di legittimare la mia logica, arriverò a dire che "Dio ci manda all'inferno perchè ci ama". Una stronzata colossale.

    Se invece allargo il mio contesto di riferimento e creo un contesto dove c'è la Bibbia e anche l'osservazione astronomica, si genera un conflitto.
    Da una parte, infatti, c'è la Bibbia che dice che il Sole ruota attorno alla Terra...dall'altra c'è l'osservazione astronomica che mi dice proprio il contrario.
    In questo caso il conflitto si risolve in modo semplice. Pur di "non vedere il visibile e di non udire l'udibile" e di legittimare la mia logica, arriverò a dire: "E' vero, la Terra ruota attorno al Sole...e quello che dice la Bibbia è stato mal interpretato perchè quel passo della Bibbia voleva dire altro (e qui, pur di giustificare la loro logica, gli esegeti si inventano le interpretazioni più fantasiose)".
    Al che uno dice: Ok! E di quello che avete fatto a Giordano Bruno e Galileo Galilei che ne facciamo? E quelli rispondono: ci siamo sbagliati, chiediamo scusa.
    Sticazzi!

    Se allargo ulteriormente il mio contesto di riferimento e creo un contesto dove c'è la Bibbia + l'osservazione astronomica + l'analisi storica e filologica dei testi, si generano mille conflitti.
    Si scopre ad esempio che i testi della Bibbia sono stati manipolati, contraffatti, che sono stati creati dei testi falsi, che i testi contengono contraddizioni evidenti.
    In questo caso il conflitto è un po' più complesso da risolvere. Pur di "non vedere il visibile e di non udire l'udibile" e di legittimare la mia logica, arriverò a dire: "Gli storici si sbagliano...non ci sono prove".

    E così via...
    Tutto dipende dal contesto di riferimento che consideriamo per cercare la verità.
    Io penso che in un qualunque contesto si scelga come proprio riferimento, debba sempre esserci prima di tutto la Scienza in tutte le sue discipline: analisi storica dei testi, fisica, biologia, psicologia, antropologia...e poi tutto il resto.

    Solo per essere prudenti.
    ti ringrazio per l'interesse, carissimo xmanx. e ovviamente apprezzo la tua "sincera volontà" di porti come epigono e coro di quanto io vado affermando. però le cazzate che dici gli utenti le conoscono già. non è che puoi ridurre il forum a un processo di norimberga, ovviamente a cagione della circostanza che, primo, non ci sei portato, dico a fare la parte dell'inquisitore o del moralizzatore alla capezzone. secondo, perché manchi di strumenti, i più elementari, relativi proprio alla capacità di fare girotondo con altri elementi "impegnati nel terzo settore" non economico ovviamente ma anagrafico, intorno a uno che, bene o male capisce anche di essere "poco simpatico" e ovviamente pur ritenendo che "nulla gli sia dovuto" ci terrebbe a che sti quattro che stanno sul forum operassero nei suoi riguardi sacrificando parte della propria indole "marchettara" e "gregaria" per accettare la circostanza che c'è da imparare. ovviamente capisco che le mie opinioni vadano, come dire "elaborate" in qualche modo, così da impedirmi di interloquire in maniera "critica e obiettiva". ma ovviamente, anche se non me ne dolgo, direi che in altre circostanze questo atteggiamento da parte della comitiva potrebbe configurare reato. quindi poiché il sottoscritto non ha precedenti e quindi può rivolgersi ai mod senza grossi problemi, allora direi che la potreste anche smettere di tentare di mobbizzarmi facendo il girotondo.
    Ultima modifica di sandor; 27-10-2019 alle 05:35

  6. #51
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    un effetto lisergico che è un toccasana per i primi anni di vita di un individuo...

  7. #52
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    La Scienza sarà sempre indispensabile per conoscere i "come", ma non potrà mai far luce sui "perché". Per i perché abbiamo a disposizione l'intuizione, che resta un fatto personale. Saremo sempre soli in una ricerca che abbia un minimo fondamento profondo. Così tanti fuggono questa solitudine abbracciando un credo che unisca tante persone. Scampati a questo senso di solitudine si fanno forti della spinta e della risoluzione del gruppo per difendere le proprie idee, nel peggiore dei casi fino alla morte. Se pensi che esistono ragazzi ventenni capaci di farsi esplodere per potere incontrare 71 vergini nel loro Paradiso comprendi che la mente umana è un paradosso senza fine. Per come siamo fatti io e te penso proprio che non potremo mai penetrare entro il mistero di certe menti, per quanto cerchiamo di razionalizzare il problema. Qual è il contesto di riferimento per cercare la verità? Ognuno di noi ha il suo retroterra culturale, esperienziale, che parte chissà da quando e lo ha portato a determinate conclusioni. Io cosa ho concluso? Per ora ho concluso di non poter affatto concludere...
    Sottoscrivo parola per parola.
    E' vero...la Scienza sarà sempre indispensabile per conoscere i "come", ma non potrà mai far luce sui "perchè".
    Però la Scienza ci dà un metodo di lavoro...poichè la ricerca della verità è un lavoro.
    E cioè: arrivare all'intuizione e alla deduzione logica partendo dal vedere il visibile e dall'udire l'udibile....cioè dall'osservazione scientifica.
    Questo è il metodo di lavoro che ho scelto.
    E questo è il mio contesto di riferimento per cercare la verità....in modo da rimanere con i piedi ben piantati per terra ed evitare il rischio di fare voli pindarici e immaginare "regni di Dio e satana" o "karma" che, mi spiace dirlo, per me sono solo il risultato della fantasia umana.

    Per parafrasare Dostoevskij potrei dire:
    "l'uomo dovrebbe avere una forte passione per la Scienza
    e per la deduzione logica al fine di arrivare alla verità;
    in modo tale da partire dal vedere il visibile, e udire l'udibile,
    per legittimare la propria logica, cioè la propria intuizione."

    Utilizzando questo metodo di lavoro, qualcosa si può concludere.
    Non è tutto nebbia.
    Esistono dei dati di fatto. E qualcosa si può concludere.
    Ultima modifica di xmanx; 27-10-2019 alle 08:26
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  8. #53
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    Però guarda che per quanto ne so la parola abusata "karma" che oggi fa tanto new age alla fine significa solo che il caso non esiste, che ad ogni azione corrisponde una reazione. Se io do una coltellata a una persona e la legge umana non mi scopre, ritieni che non esista una legge DI APPRENDIMENTO che provochi una conseguenza per la mia azione? Non è un "pagamento" come si dice, ma uno scatto evolutivo...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  9. #54
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    si. eccellenza, permetta una domanda: lei era favorevole o meglio: "sarebbe stato favorevole" a concedere l'"amnistia" nel 1989? e se era o sarebbe stato favorevole, ne conosce le conseguenze a lungo termine? li ha "rieducati" lei gli ex carcerati quando si trovavano, in grazia di quel provvedimento, "fuori dalle carceri"? ci ha anche mangiato insieme? glielo chiedo, ovviamente così, per parlare...

  10. #55
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Però guarda che per quanto ne so la parola abusata "karma" che oggi fa tanto new age alla fine significa solo che il caso non esiste, che ad ogni azione corrisponde una reazione. Se io do una coltellata a una persona e la legge umana non mi scopre, ritieni che non esista una legge DI APPRENDIMENTO che provochi una conseguenza per la mia azione? Non è un "pagamento" come si dice, ma uno scatto evolutivo...
    Si, concordo in pieno.
    Questo è un concetto totalmente condivisibile.
    I nostri gesti causano degli effetti, sia in positivo che in negativo, di cui siamo responsabili.
    E possiamo imparare ed evolvere tanto dall'analisi delle cause che hanno generato una certa azione, quanto dall'analisi degli effetti che le nostre azioni hanno prodotto.
    Ma, dal mio punto di vista, è la storiella delle reincarnazioni costruita sopra il karma ad essere una fantasia. Una fantasia che ha una sua logica, ma che, per me, rimane comunque una fantasia...che non aggiunge nulla al concetto chiave: che è quello di accrescere la nostra consapevolezza.

    Cioè, il karma - il concetto chiave - è un concetto condivisibile: devo lavorare sulle cause e sugli effetti delle mie azioni per crescere in consapevolezza ed evolvere.
    Che ci sia o non ci sia, la reincarnazione non aggiunge nulla e non toglie nulla a questo concetto chiave.
    Anzi...spesso l'associazione karma-reincarnazione non fa altro che de-responsabilizzarci.
    Ultima modifica di xmanx; 27-10-2019 alle 10:14
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