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Discussione: Il significato politico del voto in Umbria

  1. #1
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Il significato politico del voto in Umbria

    Il confronto politico futuro non sarà più tra destra e sinistra, ma tra coloro che accettano la globalizzazione e coloro che invece intendono contestarla. Globalisti contro sovranisti, sì perché essere contrari alla globalizzazione significa, oggi, recuperare l’idea di nazione, attribuendo però a questo concetto un nuovo significato. Una nuova idea di nazione, direi, e una nuova idea di Stato nazionale. De-mondializzare significa ri-nazionalizzare.

    Il compito per i “sovranisti” è quello di recuperare margini di sovranità, di recuperarli in favore dei popoli. Porre al centro l’interesse nazionale in Europa, esattamente come sta cercando di fare, pur tra mille difficoltà, Trump negli Stati Uniti. Per noi il primo punto riguarda il recupero della sovranità monetaria. L’euro è il classico esempio di mondializzazione (sia pure riferito ad una particolare area geografica) e il risultato lo abbiamo sotto gli occhi. Povertà e miseria dilagante per intere popolazioni. La stessa cosa si può dire per l’Unione Europea: beninteso, non si tratta di essere contro l’Europa, ma contro questa costruzione europea: pensare di «riformarla dall’interno» sarebbe stato come pensare di riformare dall’interno l’Unione sovietica. No, bisogna farla crollare per poter poi, eventualmente, iniziare un nuovo cammino. Questo è un punto importante, che non deve essere frainteso. Chi è contro questa Unione non è affatto “antieuropeista”. Al contrario, è uno che ritiene che proprio questa costruzione stia disintegrando gli Stati nazionali europei e finirà per disintegrare anche i valori su cui l’Europa stessa si fonda. Una Ue senza confini, senza cittadini, non ha più niente di specificamente europeo. Se vogliamo ripensare l’idea di Europa, dobbiamo ripartire dalle nazioni che la compongono. Ecco perché oltre al recupero della sovranità monetaria è necessario recuperare quella nazionale.

    Recuperare tutto questo passa attraverso un recupero dell’idea di nazione. L’errore però da evitare – e che fino ad oggi non è stato evitato – è quello di confondere questa idea con quella del vecchio Stato nazione. Appartenenza nazionale non significa oggi, necessariamente, Stato centralistico, e può coesistere con un riconoscimento molto ampio delle autonomie locali. È il globalismo, e non il “nazionalismo”, che è contrario al localismo.

    Contro lo strapotere delle oligarchie di Bruxelles cosa resta se non quel residuo di democrazia che troviamo ancora all’interno degli Stati nazionali? Allo Stato unico globale possiamo solo replicare con uno Stato nazionale federale che riconosca le autonomie locali sulla base del principio “stare con chi ci vuole e stare con chi si vuole”. Questo, in fondo, è Gianfranco Miglio, attualizzato nel nostro tempo. Insomma, uno Stato nazionale può esistere anche se al suo interno sono presenti popoli diversi, ma sempre a patto che questi vogliano stare insieme. Catalani, baschi, altoatesini: l’autonomia dovrebbe essere concessa a chiunque lo voglia. È questo il principio di una sovranità «debole», non leviatanica. E solo essa potrà conciliare ciò che sino ad oggi appariva difficilmente conciliabile: sovranità nazionale e federalismo.

    P.Becchi

    Il M5S non lo ha capito.
    Non lo ha capito quando ha votato la Von der Leyen.
    Non lo ha capito quando si è alleato col PD.
    E il voto in Umbria (dopo altre numerose batoste elettorali) è l'inevitabile risultato per chi non ha capito la fase storica che stiamo vivendo.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    [I]Il compito per i “sovranisti” è quello di recuperare margini di sovranità, di recuperarli in favore dei popoli. Porre al centro l’interesse nazionale in Europa, esattamente come sta cercando di fare, pur tra mille difficoltà, Trump negli Stati Uniti. Per noi il primo punto riguarda il recupero della sovranità monetaria...

    Recuperare tutto questo passa attraverso un recupero dell’idea di nazione. L’errore però da evitare – e che fino ad oggi non è stato evitato – è quello di confondere questa idea con quella del vecchio Stato nazione. Appartenenza nazionale non significa oggi, necessariamente, Stato centralistico, e può coesistere con un riconoscimento molto ampio delle autonomie locali. È il globalismo, e non il “nazionalismo”, che è contrario al localismo.
    nella migliore delle ipotesi, un'idiozia; oppure, una furbata di Becchi, che è del nord;

    posto che la sovranità monetaria configura effettivamente l'idea dello stato-nazione, che Becchi disconosce, e mettendo da parte tutti casini di un'uscita dall'euro - che bel regalo sarebbe per chi ha tanta liquidità all'estero, mafiosi per primi, e poi tutti i privilegiati: vivere a saldo perpetuo in patria, con una moneta forte "straniera", mentre chi campa di lavoro vede ridursi il duo potere d'acquisto, le imprese pagano di più energia e semilavorati, e le famiglie continuano a pagare i mutui in euro... - avremmo, amplificate, le stesse dinamiche di cui ci lamentiamo riguardo all'EU:

    senza vincoli sovranazionali, le regioni ricche e autonomiste farebbero prestissimo a scaricare la crisi su quelle più povere, contando su uno strapotere economico e finanziario, fiscale; già è in parte così: a Rome c'è la monnezza, i gabbiani e le pantegane, si chiudono i lavori per la metro e si licenzia, non si fanno le olimpiadi, ecc...
    praticamente tutti i lavori si fanno dalla Toscana in su, dove c'è gettito; l'Italia sovranista durerebbe lo spazio di un mattino; il giorno dopo si avrebbe una sostanziale secessione, con i concorsi PA su base regionale e un federalismo fiscale senza gradualità, col sud svenduto ai cinesi: una specie di porto franco per tutto ciò che è illecito, con ancora meno controlli;

    ma poi, credete davvero che tutte quelle migliaia di imprese che quotidianamente mandano e ricevono TIR di semilavorati e parti integrate a produzioni francesi e tedesche non vedano l'ora di emulare gli idioti britannici incapaci di levarsi il dito dal culo della Brexit ?
    scartoffie, ritardi, infiniti costi aggiuntivi, impicci inenarrabili su standard di produzione e contenzioso: no, questi freni che fate a Schio o Thiene per le nostre BMW non sono più automaticamente a norma ed è un problema esportare le auto; li facciamo produrre in Slovacchia;
    e le famiglie di Schio e Thiene in mezzo a una strada...

    'sto Becchi è il paradigma dell'idiota; o forse ha qualche milione di euro all'estero, che vorrebbe far lievitare
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3
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    Estremizzando un po’ si potrebbe dire che oggi i nuovi soggetti politici sono i popoli, non più gli Stati: popoli che si battono contro le élites finanziarie globali, popoli che si percepiscono come “comunità di destino” ma anche con bisogni da soddisfare. Il primo punto rinvia al sovranismo identitario, il secondo al sovranismo sociale. Ogni popolo vuole preservare la propria identità, non si tratta di razzismo, ma di senso di appartenenza, legato a lingua, costumi e tradizioni. I diritti politici dovrebbero rimanere connessi a questa “comunità di destino”. Ma questo non basta. Il sovranismo identitario devi unirsi a quello sociale.

    La questione sociale diventa allora centrale per i “sovranisti: giovani alla ricerca di un lavoro, adulti che lo perdono e non lo avranno più, vecchi il cui unico destino che li attende è, come scriveva Attali, il maestro di Macron, un bel programma statale eutanasico. Povertà diffusa e crescente. Disagio sociale. Vita priva di dignità. Morte, sia pure dolce. Il “sovranismo”, insomma, deve trasformarsi, diventare non solo rivendicazione di identità culturale, nazionale, ma anche strumento per la soddisfazione dei bisogni. Il bisogno concreto, al posto del desiderio effimero.

    Il sovranismo delle identità, se non si unisce al sovranismo dei bisogni, perde. Il conflitto tra globalizzazione e sovranismo può anche essere spiegato filosoficamente come un conflitto tra desidero e bisogno.

    La categoria dei globalisti è quella del desiderio: desiderio di ricchezza, di figli in provetta e matrimoni gay. Al centro sempre l’individuo, inteso come una sorta di monade leibniziana, come macchina desiderante e desiderio meccanizzato. In sintesi: desiderio di fottere, desiderio di fotterti.

    La categoria dei sovranisti è invece quella del bisogno, così come lo intendeva l’interpretazione marxista del “sistema dei bisogni” hegeliano: bisogno di poter svolgere un lavoro dignitoso e non marcire in un call center, di avere la possibilità di curarsi, di avere una casa, di avere una retribuzione che renda possibile realizzare una vita dignitosa per sé e per la propria famiglia.

    Il desiderio è essenzialmente un prodotto della logica del “capitale”, è indotto da essa: è desiderio di desiderare, rinvio infinito e perpetuo di soddisfarsi che si perde, avrebbe detto Hegel, in un «cattivo infinito». Il bisogno, invece, risponde alla logica dell’auto-realizzazione dell’essere umano, nella sua esistenza sociale, nel lavoro mediato attraverso quello degli altri, anziché, come il desiderio, nel continuo consumo. Insomma: il sovranismo delle identità non basta, per vincere deve unirsi a quello dei bisogni.


    P.Becchi

    Il concetto fondamentale della necessità storica di unire questi due tipi di sovranismo non l'hanno capito nè la Lega (sovranismo identitario) nè il M5S (sovranismo sociale).
    Il governo giallo-verde era una grande opportunità.
    Ma invece di lavorare per fondare un'alleanza strategica, Lega e M5S, hanno scelto di combattersi.
    Una scelta politica suicida per entrambi.
    Ci sarà una seconda chance?
    Io spero proprio di sì.
    Ma ci vorrebbero dei politici illuminati....e consapevoli.
    E, purtroppo, non li abbiamo.
    Ultima modifica di xmanx; 28-10-2019 alle 10:37
    Lo stagista.
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  4. #4
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    @axe

    senza vincoli sovranazionali, le regioni ricche e autonomiste farebbero prestissimo a scaricare la crisi su quelle più povere, contando su uno strapotere economico e finanziario, fiscale

    Io prefersico i vincoli nazionali a quelli sovranazionali.
    Il federalismo va benissimo e deve sottostare a dei vincoli nazionali, liberamente definiti dal popolo italiano.
    Se ti piace l'idea che Germania e Francia dettino dei vincoli all'Italia, puoi sempre andare in Germania o Francia.
    Così liberiamo un po' di posto qui in Italia da assegnare a gente un po' più intelligente di te.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  5. #5
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    [I]Il sovranismo delle identità, se non unisce al sovranismo dei bisogni, perde. Il conflitto tra globalizzazione e sovranismo può anche essere spiegato filosoficamente come un conflitto tra desidero e bisogno.

    La categoria dei globalisti è quella del desiderio: desiderio di ricchezza, di figli in provetta e matrimoni gay. Al centro sempre l’individuo, inteso come una sorta di monade leibniziana, come macchina desiderante e desiderio meccanizzato. In sintesi: desiderio di fottere, desiderio di fotterti.
    P.Becchi
    questo cretino filosofeggia, come il compare Fusajiaro; ed entrambi non capiscono una ceppa di come funzionano le cose in concreto;

    in concreto, ora, una 20enne a Torino , Cinisello Balsamo o Latina lavora per un supermercato "francese"; quanto è "francese" un supermercato che compra e vende i vini piemontesi e la frutta emiliana o pontina, impiega personale italiano, paga le tasse qui, e le cui azioni possono essere acquistate da chiunque, e in UE senza alcun vincolo o maggiorazione fiscale; e cioè, il capitale di quel supermercato potrebbe essere a sua volta detenuto da ics, come da me o da un austriaco, irlandese, olandese ?
    come pensa Becchi di smantellare questa cosa ? è come se nel 1930 qualcuno avesse pensato di tornare agli stati pre-unitari: no, ora il Banco S. Paolo di Torino, con tutti gli investimenti nel sud, si nazionalizza per il Regno di Napoli e il banco di Napoli dovrà cedere tutti gli asset a nord del Garigliano...

    Il concetto fondamentale della necessità storica di unire questi due tipi di sovranismo non l'hanno capito nè la Lega (sovranismo identitario) nè il M5S (sovranismo sociale).
    Il governo giallo-verde era una grande opportunità.
    Ma invece di lavorare per fondare un'alleanza strategica, Lega e M5S, hanno scelto di combattersi.
    Una scelta politica suicida per entrambi.
    Ci sarà una seconda chance?
    Io spero proprio di sì.
    Ma ci vorrebbero dei politici illuminati....e consapevoli.
    E, purtroppo, non li abbiamo.
    ics, non è stato un caso, ma il risultato forzoso dei veri interessi in ballo;
    io non sono certo un genio o un profeta, ma sono abituato a guardare le storie di soldi, che muovono tutto; e avevo previsto più o meno come sarebbero andate le cose;
    conosco bene il nord e l'elettorato leghista profondo, della provincia; quelli vogliono tenersi i soldi delle tasse, vogliono risolvere il problema della figlia laureata disoccupata regionalizzando l'accesso al lavoro: concorsi per insegnanti ? prima i veneti, lombardi, ecc...

    i dirigenti M5S, quasi tutti del sud, ci hanno messo un po' a capire in che razza di trappola si erano ficcati; gli elettori meno, e ora trasmigrano dalla Meloni, che deve ancora capire come funziona;
    probabilmente, prenderà un botto di voti da Roma in giù; poi, quando sarà a reggere il moccolo al governo con Salvini, forse, e i vari Fontana, Zaia, Feltri, Sallusti, quelli che contano, intimeranno al ganassa di non fare scherzi coi soldi, l'euro, ecc... come fanno da tempo, la questione si ridurrà all'osso:
    noi diamo il gettito, noi ci teniamo i soldi per fare le pedemontane, il terzo valico MI-GE, l'Aurelia, il ponte e la Gronda, le olimpiadi, la metro fino a Monza, l'aeroporto e le tranvie di Firenze, ecc...
    a Roma si tengano la monnezza e licenzino i dipendenti delle partecipate
    - quelli che votano la Meloni, la quale resterà col cerino in mano - noi, i soldi nostri, non glieli diamo;
    e in culo alla Nazione e al sovranismo;
    questi sovranisti del sud dovrebbero passare un annetto in incognito, con parrucche e barbe finte, ad Arona, Bernareggio, Belluno, ma anche a Reggiolo e Sinalunga, per ascoltare i discorsi che si fanno nei negozi, nei mercati, nelle botteghe artigiane, nelle famiglie a tavola...

    altro che Becchi...
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #6
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    @axe

    senza vincoli sovranazionali, le regioni ricche e autonomiste farebbero prestissimo a scaricare la crisi su quelle più povere, contando su uno strapotere economico e finanziario, fiscale

    Io prefersico i vincoli nazionali a quelli sovranazionali.
    Il federalismo va benissimo e deve sottostare a dei vincoli nazionali, liberamente definiti dal popolo italiano.
    Se ti piace l'idea che Germania e Francia dettino dei vincoli all'Italia, puoi sempre andare in Germania o Francia.
    Così liberiamo un po' di posto qui in Italia da assegnare a gente un po' più intelligente di te.
    non esistono più Germania e Francia, Italia, per il semplice motivo che con le leggi attuali quello che fa un governante tedesco o italiano nell'esercizio di prerogative "nazionali" - fisco, finanza, commercio, ecc... - tutela indifferentemente chiunque in UE; tu potresti benissimo detenere titoli di stato o fondi pensione "tedeschi", azioni di imprese residenti in Olanda sulla piazza di Francoforte, ecc...
    è così da 28 anni, mica da ieri...

    al tempo stesso, la qualità della tua vita è segnata all'80% dal contesto locale, regionale e municipale, in cui ti trovi; pensaci un momento:
    il costo dell'asilo, del ticket sanitario, la TARI, la manutenzione delle strade, i servizi di trasporto, la scuola, la burocrazia, tutti i servizi...
    un conto è se abiti a Trento, a Piacenza o a Reggio Emilia e ti serve una TAC; altro è se la stessa cosa ti capita a Foggia o a Caserta...

    se stai a Milano e Fontana ti dice che come lombardo regali 5150 euro l'anno di residuo fiscale al sud e vedi crollare il cavalcavia sulla Valassina, la questione di chi fotte chi ti viene presentata in termini conflittuali parecchio diversi da quelli del sovranismo; col pietoso postulato finale per cui, siccome al sud i tuoi soldi li scialano, tanto vale tenerli in loco e spenderli per le strade o per Trenord, così quando al mattino fai Gallarate-Garibaldi non stai schiacciato come le sardine.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #7
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    @axe

    in concreto, ora, una 20enne a Torino , Cinisello Balsamo o Latina lavora per un supermercato "francese"; quanto è "francese" un supermercato che compra e vende i vini piemontesi e la frutta emiliana o pontina, impiega personale italiano, paga le tasse qui, e le cui azioni possono essere acquistate da chiunque, e in UE senza alcun vincolo o maggiorazione fiscale; e cioè, il capitale di quel supermercato potrebbe essere a sua volta detenuto da ics, come da me o da un austriaco, irlandese, olandese ?
    come pensa Becchi di smantellare questa cosa ?


    Non ti è chiaro un concetto: "sovranismo" non significa "nazionalizzare" le imprese.
    Nessuno vuole nazionalizzare le imprese straniere in Italia che, tra l'altro, esistevano anche prima dell'Euro e anche prima della globalizzazione.

    Quello che vogliamo evitare è che "la lobby finanziaria che detiene il capitale di quell'impresa" venga a dirci qui in Italia che dobbiamo precarizzare i contratti di lavoro...che dobbiamo fare ai nostri giovani che lavorano nei supermercati dei contratti rinnovabili ogni tre mesi...che dobbiamo cancellare art.18....che dobbiamo deportare centinaia di migliaia di nuovi schiavi dall'Africa in modo da abbassare i salari e i diritti dei lavoratori....che dobbiamo mandare le persone in pensione a 67 anni...e che, se non lo facciamo, la BCE ci chiude il rubinetto dei soldi.

    Vedi Axe...queste cose la Francia e la Germania possono farle, se vogliono, nelle loro "colonie".
    L'Italia NON E' e NON SARA' MAI una colonia francese o tedesca....dove francesi e tedeschi vengono qui a dirci come dobbiamo impostare il nostro modello sociale....come hanno fatto in Grecia che l'hanno ridotta alla fame.

    Te l'ho già detto.
    Se vuoi essere una colonia della Francia o della Germania, vai in Francia o in Germania.....e levati dalle palle.
    Ultima modifica di xmanx; 28-10-2019 alle 11:19
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  8. #8
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    @axe

    non esistono più Germania e Francia, Italia, per il semplice motivo che con le leggi attuali quello che fa un governante tedesco o italiano nell'esercizio di prerogative "nazionali" - fisco, finanza, commercio, ecc... - tutela indifferentemente chiunque in UE

    Tu vivi davvero su un albero.
    Vogliamo discutere dell'intervento francese in Libia?
    Vogliamo discutere dei soldi che la Germania ha dato alla Turchia per bloccare il flusso migratorio?
    Vogliamo discutere della legge Florange?
    Vogliamo discutere dei paesi dell'est che la Germania usa come serbatoio di manodopera a basso costo?
    Vogliamo parlare dei paradisi fiscali in UE di cui Junker era uno dei massimi esponenti?

    La legge Florange viene puntualmente chiamata in ballo nei casi più difficili nel tentativo di mettere in sicurezza almeno in parte l’occupazione sul territorio nazionale francese. Ma che cosa prevede esattamente la norma francese che oggi alcuni osservatori italiani considerano un esempio da seguire? La legge Florange stabilisce che la proprietà di un’azienda con oltre mille impiegati o parte di un gruppo con più di mille dipendenti è sottoposta ad una serie di obblighi e sanzioni nel caso in cui decida di chiudere un impianto redditizio e spostare la produzione all’estero.

    Il nazionalismo francese e tedesco vanno bene....e il sovranismo italiano non va bene e dobbiamo sottostare a norme sovranazionali?
    Vai in Francia o Germania e levati dalle palle.
    Ultima modifica di xmanx; 28-10-2019 alle 11:42
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  9. #9
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    Non ti è chiaro un concetto: "sovranismo" non significa "nazionalizzare" le imprese.
    Nessuno vuole nazionalizzare le imprese straniere in Italia che, tra l'altro, esistevano anche prima dell'Euro e anche prima della globalizzazione.

    Quello che vogliamo evitare è che "la lobby finanziaria che detiene il capitale di quell'impresa" venga a dirci qui in Italia che dobbiamo precarizzare i contratti di lavoro...che dobbiamo fare ai nostri giovani che lavorano nei supermercati dei contratti rinnovabili ogni tre mesi...che dobbiamo cancellare art.18....che dobbiamo deportare centinaia di migliaia di nuovi schiavi dall'Africa in modo da abbassare i salari e i diritti dei lavoratori....che dobbiamo mandare le persone in pensione a 67 anni...e che, se non lo facciamo, la BCE ci chiude il rubinetto dei soldi.
    bravo ! e come cazzo fai ?
    se una proprietà - di italiani, olandesi, tedeschi - residente in Irlanda, decide a quali condizioni operare qui, finché sei nell'UE hai un minimo di regole e un foro di contenzioso dove la tutela dei diritti dei lavoratori è al massimo nel mondo;
    nel momento in cui esci, sei esposto come il Brasile e l'Argentina; se quella proprietà decide di disclocare, che fai ? fai pippa, ecco che fai... sei ancora meno tutelato;

    che è esattamente il motivo per cui molti grandi gruppi finanziari britannici hanno promosso la Brexit, proprio per smantellare il sistema di tutele; ma lo sai chi sono Johnson e Reese-Mogg ? sono banchieri, alta finanza...

    tu pensi di salvarti stampando i soldi del Monopoli ? e che ci compri ? il petrolio ? i manufatti semilavorati, le materie prime ? davvero se esci dall'UE le retribuzioni medie vanno ad allinearsi a quelle brasiliane, argentine, cilene o cinesi;

    Vedi Axe...queste cose la Francia e la Germania possono farlo, se vogliono, nelle loro "colonie".
    L'Italia NON E' e NON SARA' MAI una colonia francese o tedesca....dove francesi e tedeschi vengono qui a dirci come dobbiamo impostare il nostro modello sociale....come hanno fatto in Grecia che l'hanno ridotta alla fame.
    i greci, con la stessa moneta, cui hanno aderito con entusiasmo, hanno truccato i conti, per non fare lotta di classe; hanno esentato per mezzo secolo i ricchi dalle tasse, assumendo a buffo nella PA; e hanno continuato a farlo coi soldi di tutti; quando è stato il momento di uscire, si sono fatti due conti e hanno capito che sarebbe stato peggio;
    i francesi e i tedeschi non ti dicono proprio niente, né fanno niente se non ottemperi;
    siccome non sai, perché credi ai beoti gatto e la volpe, Becchi e Fusaro, ti sfugge che il problema non è con francesi e tedeschi, ma con chi ti compra il debito pubblico, che sono per la quasi totalità italianissimi;

    se fai lo stronzo con l'euro, le sparate, i minibot, la UE ti dà al massimo un buffetto; quelli che ti si inculano a sangue sono i risparmiatori, che non prestano più i soldi allo stato e allora non hai di che pagare pensioni e stipendi; poi sono cazzi amari per davvero; ma tu sei rimasto fermo alle inique sanzioni della Società delle Nazioni, la Perfida Teutone, anziché Albione, in ritardo di 80 anni...

    Te l'ho già detto.
    Se vuoi essere una colonia della Francia o della Germania, vai in Francia o in Germania.....e levati dalle palle.
    ci siamo già in Francia e Germania, da 28 anni - così come un francese o tedesco è in Italia - ma tu sei un povero pirla che ignora e non te ne sei accorto, e fai pure lo sborone:

    vai a Karlsruhe o ad Arles, ti compri casa, apri un conto in banca e uno studio professionale, con la tua laurea che vale quanto quella di un tedesco; oppure ti fai assumere come dipendente; qui hai Jerda che vive e lavora in Olanda; Efua da 10 anni in UK pre-Brexit; la sorella di Bumble pure a Londra; compri i titoli di stato tedeschi, prendi la residenza e hai tutti gli stessi servizi di un residente, bonus per i figli minorenni, sussidi vari, regime sanitario; esattamente come se da Mantova tu andassi a vivere a Lecce, o viceversa;

    se Dio vòle, tra due settimane mi metto in furgone e vado in Olanda con un carico di dischi; attraverso le ex-frontiere austriaca, tedesca e olandese, con la stessa moneta; non incontro nessuno che mi ferma e chiede che vado a fare, che merci porto in quanto italiano, perché "italiano" non vuol dire più una cippa per la legge; sono un cittadino UE e basta;

    prova a farlo passando per la Svizzera i doganieri ti chiederebbero di redigere una lista dei 10mila dischi che ho in carico, magari lasciare una cauzione, che non avessi a venderli nel loro territorio ed evadere il fisco... qualcuno in passato non lo sapeva ed è arrivato l'ultimo giorno di fiera

    ora li voglio vedere gli amici inglesi, che pure hanno la loro sterlina, nel frattempo smerdata da tre anni di incertezze; già hanno dovuto pagare per la patente-export; se continua la farsa, ci sta che dalla prossima fiera se ne restano a casa, oppure si puppano le forche caudine tipo svizzero che loro stessi hanno voluto...
    e quelli avevano una delle economie più forti del pianeta e la loro moneta; guarda in che barbe si trovano ora...

    tu hai un immaginario politico e civico fermo alla metà del secolo scorso; non sai da quale regime normativo sei governato;
    bisogna che rimetti in carica la sveglia; alza il culo, fatti un viaggetto in UE per renderti conto, da' retta è come se ti volessi comprare un trattore per andare da A a B, e siccome hai una carta di un secolo fa non sai che c'è l'autostrada
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #10
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ...."l'Europa spiegata ai nulli"...
    Mi sono permesso di sintetizzare il tuo post in 5 parole.
    Standing ovation

    Mi permetto di aggiungere due cose:
    "La Pace": Si é chiusa la guerra millenaria tra i discendenti di Carlo Magno, finalmente: Tra Francia e Germania non esiste più frontiera.
    La nota negativa (che é quello che impesta e fa travisare tutto): la mafia burocratico/politico/lobbystica delle istituzioni europee (minuscolo).
    Quoto, ovviamente, in toto

  11. #11
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    @axe

    non esistono più Germania e Francia, Italia, per il semplice motivo che con le leggi attuali quello che fa un governante tedesco o italiano nell'esercizio di prerogative "nazionali" - fisco, finanza, commercio, ecc... - tutela indifferentemente chiunque in UE

    Tu vivi davvero su un albero.
    Vogliamo discutere dell'intervento francese in Libia?
    sarebbe stato diverso con l'Italia fuori dall'UE ? ragiona, sciocchino; semmai, dovresti chiedere una politica estera UE unificata, non il contrario
    [quote]Vogliamo discutere dei soldi che la Germania ha dato alla Turchia per bloccare il flusso migratorio?[]/quote] soldi UE, non tedeschi;
    Vogliamo discutere della legge Florange?
    Vogliamo discutere dei paesi dell'est che la Germania usa come serbatoio di manodopera a basso costo?
    ma che vuol dire "la Germania" ???
    la BMW o la IGFarben non sono "la Germania"; sono SPA, di cui potresti essere azionista pure tu in 30 secondi, con un click sul programma di gestione finanziaria della tua banca; compri le azioni e quello fa "la Germania" è roba tua; proprio non ci arrivi...

    La legge Florange viene puntualmente chiamata in ballo nei casi più difficili nel tentativo di mettere in sicurezza almeno in parte l’occupazione sul territorio nazionale francese. Ma che cosa prevede esattamente la norma francese che oggi alcuni osservatori italiani considerano un esempio da seguire? La legge Florange stabilisce che la proprietà di un’azienda con oltre mille impiegati o parte di un gruppo con più di mille dipendenti è sottoposta ad una serie di obblighi e sanzioni nel caso in cui decida di chiudere un impianto redditizio e spostare la produzione all’estero.
    ti sei fatto fulminare da queste storielle, senza essere in grado di valutare le conseguenze pratiche di cose del genere;
    una legge del genere può costituire un disincentivo per qualche gruppo ad andarsene, ma anche ad investire; e ancora, torniamo sul punto dell'omogeneizzazione delle regole fiscali e del lavoro; perché se io voglio investire miliardi per il mercato francese, impianto a Charleroi, in Belgio, o al confine in Catalogna, o in Irlanda e vado in culo alla Florange e all'occupazione francese, che mi costerebbe pure di più;

    la tua osservazione su questa legge è tanto più stupida in quanto segue quella - speculare nella dinamica - sulle imprese "tedesche" che dislocano nei paesi di Visegrad, dove i costi fiscali e del lavoro sono inferiori; quindi, l'opposto della Florange, con gli imprenditori "tedeschi" che vanno in tasca ai lavoratori tedeschi:

    pertanto, questo cazzo di nazionalismo, in cosa consisterebbe mai ??? in tutto e il suo contrario ???
    e poi, pensi che l'Italietta farebbe bene a scimmiottare i pasticci dei britannici aggravando quel poco che resta di economia manifatturiera efficiente con i costi burocratici e di standard quando l'80% del nostro scambio infra-UE è proprio con Francia e Germania ?

    Il nazionalismo francese e tedesco vanno bene....e il sovranismo italiano non va bene e dobbiamo sottostare a norme sovranazionali?
    Vai in Francia o Germania e levati dalle palle.
    immaginario da anni 30 del secolo scorso; mancano solo i manifesti di Boccasile e gli slogan di Appelius;

    certo che dovremmo avere norme sovranazionali, esattamente; ci servirebbe certamente un sovranismo, ma europeo;
    dove pensi di andare col sovranismo nazionale delle moschette, quando ti confronti con colossi produttivi di miliardi di produttori e consumatori ? sei solo più debole ed esposto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #12
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @axe

    vai a Karlsruhe o ad Arles, ti compri casa, apri un conto in banca e uno studio professionale, con la tua laurea che vale quanto quella di un tedesco; oppure ti fai assumere come dipendente; qui hai Jerda che vive e lavora in Olanda; Efua da 10 anni in UK pre-Brexit; la sorella di Bumble pure a Londra; compri i titoli di stato tedeschi, prendi la residenza e hai tutti gli stessi servizi di un residente, bonus per i figli minorenni, sussidi vari, regime sanitario; esattamente come se da Mantova tu andassi a vivere a Lecce, o viceversa;

    Questa è l'Europa che vogliamo.
    Questa è l'Europa dei popoli.

    Quello che non vogliamo è che la BCE, attraverso i suoi oligarchi fascisti (dei quali tu fai da cassa di risonanza), imponga alla Grecia un governo e una politica nonostante il volere dei cittadini greci.
    Vedi....tu non hai capito una cosa: nessun Erasmus può valere il diritto democratico dei popoli ad autodeterminarsi. Nessuna BCE può permettersi di imporre un premier ed una linea politica ad una nazione...come è avvenuto in Grecia e come è avvenuto in Italia con Monti.

    E' un concetto elementare...ce la puoi fare a capirlo, basta un po' di impegno: si chiama DEMOCRAZIA.

    Solo un ignorante come te può pensare che l'opposizione alla mafia burocratico/politico/lobbystica e neoliberista che comanda la UE significa opporsi all'Europa e significa essere antieuropeista.
    Noi vogliamo l'Europa dei popoli...non l'Europa delle lobby economiche e dei poteri finanziari che impongono premier e dettano linee politiche agli stati.
    La BCE che organizza colpi di stato, non ci piace. Anche se al PD piace tanto.
    La BCE deve essere al servizio dei popoli. E non i popoli al servizio della BCE.

    Ma è impossibile aspettarsi da uno che vota PD la comprensione di concetti così elementari.
    Non comprendi concetti elementari: non per niente voti PD.
    Ultima modifica di xmanx; 28-10-2019 alle 16:12
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  13. #13
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Quello che non vogliamo è che la BCE, attraverso i suoi oligarchi fascisti (dei quali tu fai cassa di risonanza), imponga alla Grecia un governo e una politica nonostante il volere dei cittadini greci.
    i vertici della BCE sono nominati dal Consiglio, i governi nazionali, sovrani;

    Solo un ignorante come te può pensare che l'opposizione alla mafia burocratico/politico/lobbystica e neoliberista che comanda la UE significa opporsi all'Europa e significa essere antieuropeista.
    solo un ignorante come te può scambiare per neo-liberista un'entità sovranazionale che spende oltre il 40% del welfare mondiale per il 7% della sua popolazione;

    Noi vogliamo l'Europa dei popoli...non l'Europa delle lobby economiche e dei poteri finanziari che impongono premier e dettano linee politiche agli stati.
    La BCE che organizza colpi di stato, non ci piace. Anche se al PD piace tanto.
    La BCE deve essere al servizio dei popoli. E non i popoli al servizio della BCE.
    turbo-cazzate, slogan;
    nessuno impone niente; i greci si sono indebitati pur di non fare politiche sociali tassando i ricchi; hanno votato per uscire dall'euro, e subito dopo hanno votato per Tsipras affinché li facesse restare nell'euro, visto che hanno capito che il default sarebbe stato peggio che negoziare;
    succede quando ti indebiti; ma non te l'ha ordinato il medico di esentare gli armatori e i proprietari di alberghi dalle tasse;

    i britannici hanno voluto uscire, pur avendo la loro moneta; volevano impedire la libera circolazione dei cittadini UE, ostacolare l'ingresso a Gennarino il pizzaiuolo, Wlodek l'idraulico, Mircea l'operaio o muratore; ora vedono Toyota e Nissan che smobilitano dalle Midland, i distretti poveri di Cornovaglia che non prendono più gli aiuti UE; il promesso tesoro del NHS, servizio sanitario nazionale, una bufala; e ci ripensano;
    intanto, la vera oligarchia finanziaria dei falchi brexiters come Reese-Mogg, si frega le mani, perché fuori dalla UE potrà fare dumping fiscale e retributivo, un'ulteriore deregulation, impoverendo i già poveri, come ai tempi della Thatcher...

    ma tu sei ingenuo; ti piacciono gli slogan che ti consentono di fare il leone da tastiera, trovare nemici su cui lanciare strali, sentirti potente, ma non sai nemmeno dove ti trovi.


    Ma è impossibile aspettarsi da uno che vota PD la comprensione di concetti così elementari.
    Non comprendi concetti elementari: non per niente voti PD. [/QUOTE]
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #14
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Tornando alle questioni di casa, il voto in Umbria, regione tradizionalmente rossa. dimostra che gli italiani sono stanchi di inciuci architettati solo per restare incollati alle proprie poltrone. Sono stanchi di false promesse, del distacco crescente di tanti politici dal popolo, della malagiustizia, delle tasse che mettono il Paese in ginocchio, dell'ipocrisia buonista che reca male alla nazione e concorre al tracollo economico, dell'inchinarsi agli interessi stranieri e dell'alta finanza.
    Non è detto che il cambiamento vicino porterà di certo a migliorare la situazione, ma altre speranze non esistono. Il governo passato era un governo zoppo, adesso almeno ci sarà la possibilità di una maggioranza stabile e assai più coesa. Mi auguro che anche la sinistra ritrovi la strada del contatto con le masse, strada persa totalmente, ma penso che abbia perso di vista anche quella politica del welfare che pure avrebbe dovuto portare avanti da tanti anni. Forse c'è poco tempo per evitare il disastro economico - sociale. Occorre fare in fretta. Se ci sarà permesso...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  15. #15
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    @turbociclo

    Qualunque soluzione politica a favore degli italiani dovrà necessariamente passare dal riprenderci la nostra sovranità monetaria.
    Come ha ampiamente dimostrato la BCE con il suo atteggiamento fascista, battere moneta significa ricattare gli stati e imporre una linea politica.
    Finchè non ci riprenderemo la sovranità monateria la BCE potrà ricattarci molto facilmente: se non seguiamo le politiche neoliberiste imposte dagli oligarchi fascisti che comandalo la UE, la BCE chiude i rubinetti dei soldi...proprio come ha fatto in Grecia.
    Nessuna politica sovranista potrà mai essere perseguita se non ci riprendiamo la sovranità monetaria.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

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