Non è proprio così.
Il concetto di "opere" e la diatriba sulle "opere" non sono legate alle "opere buone" in generale, ma è legato alla Legge di Mosè.
Per "opere" si intende l'osservanza della Legge di Mosè come la intendevano gli ebrei del I secolo (con tutte le mille prescrizioni sul cibo, la circoncisione etc etc).
Paolo sosteneva che osservare le "opere" (cioè l'osservanza della Legge di Mosè) non serve a nulla e che ciò che conta per salvarsi è solo la fede.
Giacomo, invece, sosteneva che le "opere" (cioè l'osservanza della Legge di Mosè) sono necessarie e sono imprescindibili e che la sola fede non basta per salvarsi.