Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
Ora...rimane da capire come mai - visto che i testi sacri sono "parola di dio" - emergono dai testi due visioni teologiche contrapposte.
Rimane da capire come mai dio avrebbe detto una cosa a Paolo e l'esatto contrario a Giacomo (capo della chiesa di Gerusalemme e fratello di Gesù).
Forse dio non si era spiegato bene? O forse dio aveva le idee confuse?
Perchè questo è il punto: se i testi sono "parola di dio", come possono emergere dai testi due visioni teologiche contrapposte? E, soprattutto, perchè mai dio avrebbe messo Paolo contro Giacomo?

Questo è il punto. Il resto, cioè tutto quello che hai detto, sono chiacchiere inutili.
beh, ci sarebbe anche un'obiezione più radicale, che dovrebbe tagliare a testa al toro sulla questione, se i "credenti" filo libero arbitrio non la rimuovessero, assieme alla loro stessa ragione:

dunque, tutta la teologia cristiana postula un dio creatore, il Quale, oltre che onnipotente, è anche onnisciente, presciente; cioè, conosce in anticipo, sin dal primo istante ogni cosa presente e futura, fino alla fine dei tempi, ivi incluse le azioni e i pensieri umani; ci cono infiniti esempi, ma, volendo riportarne uno macroscopico e superfetato nel NT, basti pensare alla profezia del Gesù/Dio, che nell'esercizio di questa prerogativa di prescienza sa che Pietro lo rinnegherà tre volte prima del nuovo giorno; non è che tira ad indovinare, o scommette; lo sa; e lo sa perché esso stesso è Dio;

ma se Dio sa in anticipo cosa ognuno di noi farà, si tratta di un copione già scritto, in cui siamo forzosamente tutti predestinati; perché in caso contrario, cioè un comportamento difforme da quanto già noto a Dio, si determinerebbe una condizione di ignoto a Dio;
poteva Pietro nella sua pretesa libertà non rinnegare, cambiare il corso degli eventi come noto a Dio ? certo che no; perché in tal caso Gesù/Dio si sarebbe sbagliato; e questo, ovviamente, non è possibile;

ma, soprattutto, che senso avrebbe mai un giudizio ex-post, basato sui comportamenti umani, dal momento che questi sono già noti a Dio da subito ?
è come se un regista dovesse vedere il film da lui stesso scritto, sceneggiato, girato e montato per sapere come va a finire; un'assurdità totale;

tutti i sostenitori del libero arbitrio eludono la questione, e rispondono con altro - vorresti essere un burattino ? dirà Cono; ma che c'entrano le mie eventuali preferenze ? - fingendo di non capire il punto per cui se vi è prescienza, non può esserci libertà di smentire quanto già noto a Dio, e quindi niente libero arbitrio.