Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
Cono, qui però devi sciogliere l'ambiguità di questa formula, di quell'"anche", una volta per tutte; altrimenti le conseguenze sono catastrofiche per tutto il costrutto:

così stai dicendo che la fede può essere frutto di sola ragione - l'esegesi, lo studio; ma, in tal caso, dal momento che le Scritture erano anche prima di Cristo e, in quanto divine, non possono essere deficitarie, non si capisce la necessità di Cristo stesso;

è come se tu dicessi che l'uomo, corrotto dal peccato originale, può salvarsi da sé, con le sue solo capacità raziocinanti sollecitate dalla predicazione; ma questo significa esautorare Dio da questo processo, sostanzialmente porsi sullo stesso piano di Dio;
questa idea, oltretutto, confligge con un'infinità di passi evangelici e del VT - è il Padre che manda a Cristo;

questa storia è come la ricetta del castagnaccio, dove la fede - il dono - è la farina di castagne; tu poi farlo col latte e lo zucchero, oppure con l'acqua e l'olio, le uvette i pinoli e pure le noci; ma non senza farina di castagne; non puoi arrivare al castagnaccio solo col latte e lo zucchero, la ragione, l'esegesi, senza il dono della farina di castagne; non sarebbe castagnaccio;

la fede non può essere logicamente il punto di arrivo della ragione, ma la premessa perché la ragione accolga quella determinata versione; chi accoglie o rifiuta deve per forza farlo proprio in base all'aver ricevuto o meno il dono; il quale, altrimenti, sarebbe irrilevante, dispensabile;
è da qui che discende la questione del libero arbitrio;
guarda che l'implicito di ciò che affermi è teologicamente pesantissimo e scandaloso, perché postula un'autosufficienza umana dell'uomo peccatore, tramite la sua stessa ragione, senza l'intervento divino diretto; la fede come conseguenza e non come premessa; un'idea ripudiata dalla Chiesa stessa, proprio perché le conseguenze logiche implicano l'esautoramento del Dio vivente dal mondo.
Rifletti: Perchè ANCHE uno scienziato ateo può arrivare alla Fede? La risposta è quella di Rubbia. «Parlare di origine del mondo porta inevitabilmente a pensare alla creazione e, guardando la natura, si scopre che esiste un ordine troppo preciso che non può essere il risultato di un “caso”, di scontri tra “forze” come noi fisici continuiamo a sostenere. Ma credo che sia più evidente in noi che in altri l’esistenza di un ordine prestabilito nelle cose. Noi arriviamo a Dio percorrendo la strada della ragione, altri seguono la strada dell’irrazionale» (citato in C. Fiore, “Scienza e fede”, elledici, Leumann (TO) 1986, p. 23).

Idem coloro che si accostano alle Sacre Scritture: Più le studi...più le leggi...più ne fai esegesi e più credi

Poi ci sono quelli che mediante l'esperienza diretta di Dio (attraverso i fatti della loro vita) non nutrono più dubbio alcuno che Egli esista.

Come vedi, ci sono variegate e molteplici vie per arrivare alla Fede. Sopra queste vie, c'è sempre la mano provvidente di Dio. Che elargisce il Suo Dono come vuole e a chi vuole.