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Risultati da 16 a 30 di 154

Discussione: La mente.

  1. #16
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Citazione Originariamente Scritto da Jerda Visualizza Messaggio
    E la tua mente non determina la tua vita?
    Certamente, basta usarla con intelligenza.
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    E' più probabile che sia la vita a forgiare la mente.
    E' vero anche questo! Le esperienze di vita forgiano però di più il carattere di una persona e la mente di conseguenza.
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  2. #17
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    La vita è un fatto mentale. Non ha a che vedere con masse e volumi. La mente determina la vita, sia che ci si lasci andare a un defeating self-talk con sé stessi, sia che la si alleni perché sia usata per migliorarla. La mente è la vita. Chi la usa male alcolizzandosi non è meno determinato dalla propria mente, lo è determinato ugualmente dal cattivo uso diventandone vittima
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    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
    Ben ritrovati.

  3. #18
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Jung e Freud sono due mostri di saggezza ma, dovendo scegliere, preferisco nettamente il primo. In quell'aforisma postato dall'amico Xmanx infatti, gli orizzonti della mente si dispiegano in spazi infiniti! Avete detto bene: L'inconscio è sterminato, ma via via che ne portiamo a galla qualcosa, conosciamo chi siamo veramente.
    amate i vostri nemici

  4. #19
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    C’è differenza tra inconscio e subconscio. Secondo me ci si confonde col secondo. Anche la parte cosciente non è meno sterminata. In una delle statistiche che girano a far cultura popolare si dice che facciamo 70.000 pensieri al giorno. Impossibile da sperimentare in qualsiasi modo. Ma i termini sono quelli. Non sono categorie che rientrano in aree corrispondenti del cervello e non si contano. Sono parametri.
    Sia Freud che Jung erano fortemente figli del loro tempo, e data la passione per la cocaina di Freud non stupisce che dovendo estrapolare dalle proprie sensazioni concetti valevoli per tutti, abbia esagerato l’importanza della sessualità. Troppo perché per lui era il motore del mondo, ma sicuramente ne svelò per primo l’importanza fondamentale. Freud creò fondamentali parametri di riferimento per lo studio della psicologia, ma anche un metodo psicoterapeutico dall’efficacia assai dubbia. Jung era molto esoterico, pur parlando di archetipi quando si riferisce a te santi e Gesù, che è solo per gettare basi psicologiche sui nostri motori, si è occupato di monnezza peggio che Steiner e aveva un coacervo di concetti geniali come l’inconscio collettivo, li elaborò nella propria mentalità molto superstiziosa, che può essere giustificata perché era del suo tempo, ma molto meno essendo un uomo di scienza. Bene avere pensieri scientifici e morali e parlarne, ma dovrebbero essere separati come idee perfettamente legittime, ma ognuna nel proprio campo, non dando carattere scientifico a personalissimi pensieri esterni alla ricerca.
    Ultima modifica di Jerda; 19-11-2019 alle 03:16
    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
    Ben ritrovati.

  5. #20
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Jerda Visualizza Messaggio
    entrambe le cose, ma non vedo il confine tra vita e mente. La nostra vita è un fatto mentale, sempre dentro questa scatola che ci manda le immagini viviamo, il resto è una scommessa su quello che ci viene trasmesso.
    Infatti anche per me non c'è confine e le frasi possono benissimo significare la stessa cosa.

  6. #21
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Jung e Freud sono due mostri di saggezza ma, dovendo scegliere, preferisco nettamente il primo. In quell'aforisma postato dall'amico Xmanx infatti, gli orizzonti della mente si dispiegano in spazi infiniti! Avete detto bene: L'inconscio è sterminato, ma via via che ne portiamo a galla qualcosa, conosciamo chi siamo veramente.
    Tra spazi infiniti e portarsi dietro delle tare , non credo ci sia molto da scegliere.

  7. #22
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da Jerda Visualizza Messaggio
    C’è differenza tra inconscio e subconscio. Secondo me ci si confonde col secondo. Anche la parte cosciente non è meno sterminata. In una delle statistiche che girano a far cultura popolare si dice che facciamo 70.000 pensieri al giorno. Impossibile da sperimentare in qualsiasi modo. Ma i termini sono quelli. Non sono categorie che rientrano in aree corrispondenti del cervello e non si contano. Sono parametri.
    Sia Freud che Jung erano fortemente figli del loro tempo, e data la passione per la cocaina di Freud non stupisce che dovendo estrapolare dalle proprie sensazioni concetti valevoli per tutti, abbia esagerato l’importanza della sessualità. Troppo perché per lui era il motore del mondo, ma sicuramente ne svelò per primo l’importanza fondamentale. Freud creò fondamentali parametri di riferimento per lo studio della psicologia, ma anche un metodo psicoterapeutico dall’efficacia assai dubbia. Jung era molto esoterico, pur parlando di archetipi quando si riferisce a te santi e Gesù, che è solo per gettare basi psicologiche sui nostri motori, si è occupato di monnezza peggio che Steiner e aveva un coacervo di concetti geniali come l’inconscio collettivo, li elaborò nella propria mentalità molto superstiziosa, che può essere giustificata perché era del suo tempo, ma molto meno essendo un uomo di scienza. Bene avere pensieri scientifici e morali e parlarne, ma dovrebbero essere separati come idee perfettamente legittime, ma ognuna nel proprio campo, non dando carattere scientifico a personalissimi pensieri esterni alla ricerca.
    E' probabile che Freud per ideare il complesso di Edipo si sia riferito alla forte sensualità del peccato originale, padre di tutti i peccati.

  8. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Ovviamente per i materialisti la mente coincide con le attività cerebrali.
    Nel primo capitolo degli yoga sutra di Patanjali (antico filosofo indiano) la mente viene identificata con le sue attività. Non può essere percepita se non attraverso le sue funzioni.

    1.5
    Ci sono cinque funzioni della mente. Ciascuna può essere beneficio oppure causa di danno.
    Se un'attività mentale è benefica o dannosa, non è percepito immediatamente. Solo il tempo lo rivelerà.
    1.6
    Le cinque funzioni sono: comprensione, errata comprensione, immaginazione, sonno profondo e memoria.
    Tratto da Il Cuore dello yoga- Desikachar.

    Non credo che Patanjali fosse un materialista.

  9. #24
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Lady, ti pare che il cervello abbia solo quelle 5 funzioni? E' evidente che mente e cervello non sono coincidenti. Mi pare che Patanjali identifichi la mente con il pensiero.
    Se il pensiero non muore con il corpo, la mente non può identificarsi con il cervello. Altrimenti avremmo un'anima totalmente ignorante, dopo la morte cerebrale.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #25
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Non ho parlato di funzioni del cervello ma di mente secondo la visione di Patanjali e lo yoga, credo che Patanjali per funzioni della mente intenda attività mentali.
    Infatti continuando nei sutra le descrive una per una, ma non credo che interessi.

    Personalmente sono più propensa a credere che il pensiero muoia con il corpo, non credo che un morto pensi, però non si so se dopo la morte esiste uno stato in cui si è in grado ancora di pensare dal momento che il pensiero nasce nel cervello, dall'attività cerebrale e il cervello va in decomposizione.
    Quindi che la mente abbia ancora una qualche attività o che si stacchi dal corpo e quindi si intenda come anima o spirito.
    Cos'è l'anima? Difficile dare una risposta univoca che vada bene per tutti.

  11. #26
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    C’è differenza tra inconscio e subconscio. Secondo me ci si confonde col secondo. Anche la parte cosciente non è meno sterminata. In una delle statistiche che girano a far cultura popolare si dice che facciamo 70.000 pensieri al giorno. Impossibile da sperimentare in qualsiasi modo. Ma i termini sono quelli. Non sono categorie che rientrano in aree corrispondenti del cervello e non si contano. Sono parametri.
    Sia Freud che Jung erano fortemente figli del loro tempo, e data la passione per la cocaina di Freud non stupisce che dovendo estrapolare dalle proprie sensazioni concetti valevoli per tutti, abbia esagerato l’importanza della sessualità. Troppo perché per lui era il motore del mondo, ma sicuramente ne svelò per primo l’importanza fondamentale. Freud creò fondamentali parametri di riferimento per lo studio della psicologia, ma anche un metodo psicoterapeutico dall’efficacia assai dubbia. Jung era molto esoterico, pur parlando di archetipi quando si riferisce a te santi e Gesù, che è solo per gettare basi psicologiche sui nostri motori, si è occupato di monnezza peggio che Steiner e aveva un coacervo di concetti geniali come l’inconscio collettivo, li elaborò nella propria mentalità molto superstiziosa, che può essere giustificata perché era del suo tempo, ma molto meno essendo un uomo di scienza. Bene avere pensieri scientifici e morali e parlarne, ma dovrebbero essere separati come idee perfettamente legittime, ma ognuna nel proprio campo, non dando carattere scientifico a personalissimi pensieri esterni alla ricerca.
    Eh....come si fa a scindere le due cose? Si può benissimo essere Scienziati e credere in Dio: Sperimentare i prodigi della Materia e nel contempo esultare nello Spirito constatando i meravigliosi meccanismi che la regolano
    amate i vostri nemici

  12. #27
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Sono d'accordo. E' cercare di spiegare la fede con la scienza o viceversa che non va bene. La religione non dovrebbe avere bisogno di dimostrazioni che la scienza non può darle. Ma un po' per scaramanzia e un po' perché le fonti religiose forse non bastano tanto, c'è sempre la tentazione di blindare il proprio credo anche dal punto di vista "scientifico" con risultati un po' comici. Poi gli scienziati sono persone, non partono con una comprensione migliore e non portano punti alla religione per quelli (una minoranza) che credono in dio, anche se poi vengono usati sempre come gadget per dire "vedi? Anche quello scienziato crede". Tanto ce ne sono tanti che non credono, nonostante le pressioni dell'educazione familiare, il bisogno di credere in qualcosa, che condividono con tutti. In un paese come l'Italia in cui l'istruzione è ed era ancora di più in mano alla Chiesa, più merito allo scienziato che supera l'idea che a quello che si appoggia alla religione correntemente in vigore, che potrebbe anche aver messo in dubbio e poi ritrovato ma in pratica spesso anche no.
    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
    Ben ritrovati.

  13. #28
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    In realtà le due cose (Scienza e Religione) hanno bisogno l'una dell'altra. Bene affermava Einstein:

    "La Scienza senza la Religione è zoppa. La Religione senza la Scienza è cieca."

    Entrambe indagano il meraviglioso mistero dell'esistenza. Entrambe cercano risposte. Entrambe sono chiamate a rispettarsi vicendevolmente.
    amate i vostri nemici

  14. #29
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ti devo ribadire per l'ennesima volta che la scienza non ha bisogno della religione, non si compensano a vicenda. Anzi, se ci fai caso, è la religione che prima o poi cerca di accostarsi alla scienza per restare a galla, non potendo più far finta di nulla e sparare boiate per l'evidenza dei fatti.
    Nei libri scientifici non c'è la religione. Fattene una ragione.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  15. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ti devo ribadire per l'ennesima volta che la scienza non ha bisogno della religione, non si compensano a vicenda. Anzi, se ci fai caso, è la religione che prima o poi cerca di accostarsi alla scienza per restare a galla, non potendo più far finta di nulla e sparare boiate per l'evidenza dei fatti.
    Nei libri scientifici non c'è la religione. Fattene una ragione.
    senti, ti posso fare una domanda? se si: lo scientismo, e non ho detto scienza, può essere considerato una "religione"?

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