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Risultati da 136 a 150 di 259

Discussione: Teologia di Paolo vs teologia di Giovanni

  1. #136
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    una volta, le mamme e le nonne ammonivano i bambini che non volevano mangiare, ricordando che c'erano i coetanei che morivano di fame; nonna Michela, cresciuta in Germania, in un paio di occasioni ha minacciato di ripropormi il piatto che avessi rifiutato, finché la fame non avesse avuto la meglio
    Perché tua nonna Michela, come mia madre, avevano capito che le nostre erano solo tigne.
    Io avevo paura a saltare la finestra perché i miei genitori mi dicevano: "O mangi la minestra o salti la finestra", per fortuna a quei tempi stavano a piano terra.
    Quelli erano sistemi, il bambino deve ubbidire, poiché come le leggi di Mose, gli ordini dei genitori dovevano essere adempiuti perché lo facevano per il nostro bene. Poi con l'età ci si scherza e ci si ride; ed alla Matrix: fa tutto parte del programma.

  2. #137
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    no, povero te che non sai comprendere il senso di ciò che leggi, o fai finta e attribuisci idee che l'interlocutore non ha scritto;

    prima di tutto, io non ho mai sostenuto che sposarsi e avere figli sarebbe reazionario, ecc...
    la maggior parte delle persone con famiglie numerose che conosco non è cattolica o, se lo è formalmente, non mette piede in una chiesa da mezzo secolo;
    nelle società più secolarizzate e laiche si fanno più figli che in Italia, e soprattutto più che nella parte d'Italia più tradizionalista, che invece si spopola;

    del calo della natalità ho scritto più volte io stesso, quindi è inutile che tu mi attribuisca un pensiero opposto a quello che sostengo;

    il tuo problema è che non capisci e non ammetti il conflitto tra opinioni diverse, annulli l'altro nel "degrado", perché questo ti fa sentire nel giusto, ma ti allontana dalla realtà:
    nelle analisi Istat si parla di "politiche per la famiglia", cioè incentivi economici e sociali, non di "degrado morale", come invece sostieni tu;
    Conoscerai sicuramente il sociologo francese (laico e non credente) Kaufman...

    Il sociologo francese Jean-Claude Kaufman attribuisce l'aumento delle famiglie con un figlio unico alla "crescita dell'individualismo". Con un figlio solo è più facile portare la famiglia in un ristorante a quattro stelle o in un safari in Tanzania. Vivere in un piccolo appartamento di una metropoli è più fattibile e se parliamo poi di educazione non c'è confronto: i figli unici hanno molte più possibilità dei loro amici con fratelli di frequentare prestigiose scuole private.

    https://www.repubblica.it/online/soc...ducazione.html

    Repubblica eh....non l'Osservatore Romano, Axe. La Chiesa, riguardo al fenomeno della denatalità, si trova d'accordo.

    "Il vero nemico di una vita buona, è un individualismo che riduce ogni realtà alle personali convenienze, all'abitudine di pensarsi da soli, tanto che l'altro diventa, a volte, un pericolo e un fastidio"

    (Monsignor Matteo Zuppi, vescovo di Bologna)

    C'è sicuramente, l'aspetto economico, la difficoltà del lavoro e della casa. Questo nessuno lo mette in dubbio. Ma a monte, il dramma grosso che ci sovrasta e del quale a stento ne stiamo divenendo consapevoli, vi è innanzitutto una crisi morale. Una deriva valoriale, capisci? Al centro c'è l'individuo. L'io. Poi vengono gli Altri (i figli, la moglie, il marito, i parenti, gli amici, i colleghi, i condomini eccetera)
    amate i vostri nemici

  3. #138
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Lo ripeto appositamente proprio perchè tu vuoi imporre il tuo credo come assoluto / mentre cosi' NON E' !!

    Scordati quel (funesto) periodo della chiesa Trionfante / causa di tanto male e indicibili sofferenze !

    ----------------------------



    Tu scrivi: E' chiaro che se mi viene chiesto conto della mia Fede Cattolica, rispondo citando gli Scritti Cattolici.. Incarnazione, Morte e Risurrezione del Figlio di Dio sono i cardini....i fondamenti della nostra Fede !





    Vero _ ma riguarda sempre e solo te e i "tuoi confratelli" _

    Non valgono per gli altri che NON la pensano come te.. da qui quella "piccolissima" aggiunta: secondo me, secondo noi - E cosi' difficile ??


    Che poi tu citi i passi dei tuoi sacri scritti (quelli che ci furono Introiettati, volente o nolente, come assoluti) OGGI è possibile "analizzarli, criticarli, contestarli..ecc..." e rifiutarli".

    Un diritto-dovere questo che possiamo liberamente esercitare _ fattene una ragione !

    Siete stati pesantemente "ridimensionati" _ purtuttavia la vostra presunzione di essere i superlativi è la vostra Dura cervice.

    La vostra supponenza Non è piu' accettata _ è del tutto IN-digeribile !

    Tutto qui _ alleluja, alleluja
    Ma davvero ti sembra che la Chiesa di Papa Giovanni, di Papa Woytila, di Papa Francesco abbia i caratteri della supponenza, amico Esterno? L'Ecumenismo e il dialogo con tutti e con le altre Religioni è all'ordine del giorno! Anzi, spesso dai più tradizionalisti è additato e contrastato in mille maniere....
    La Parola di Dio poi, si compie comunque. Va avanti. Tiene in piedi il Cristianesimo e la Chiesa sempre e comunque: Come fai a parlare di ridimensionamento?

    Posizione Religione Numero di fedeli % rapportata alla popolazione mondiale
    10 Ebraismo 14 milioni 0,20%
    9 Spiritismo 15 milioni 0,21%
    8 Sikhismo 30 milioni 0,32%
    7 Religioni africane 100 milioni 1,40%
    6 Religioni etniche 300 milioni 4,19%
    5 Buddhismo 376 milioni 5,25%
    4 Religione tradizionale cinese 394 milioni 5,50%
    3 Induismo 1 miliardo 13,95%
    2 Islam 1.6 miliardi 22,32%
    1 Cristianesimo 2.2 miliardi 31,50%

    https://www.travel365.it/religioni-p...-nel-mondo.htm
    amate i vostri nemici

  4. #139
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    Conoscerai sicuramente il sociologo francese (laico e non credente) Kaufman...

    Il sociologo francese Jean-Claude Kaufman attribuisce l'aumento delle famiglie con un figlio unico alla "crescita dell'individualismo". Con un figlio solo è più facile portare la famiglia in un ristorante a quattro stelle o in un safari in Tanzania. Vivere in un piccolo appartamento di una metropoli è più fattibile e se parliamo poi di educazione non c'è confronto: i figli unici hanno molte più possibilità dei loro amici con fratelli di frequentare prestigiose scuole private.

    https://www.repubblica.it/online/soc...ducazione.html

    Repubblica eh....non l'Osservatore Romano, Axe. La Chiesa, riguardo al fenomeno della denatalità, si trova d'accordo.

    "Il vero nemico di una vita buona, è un individualismo che riduce ogni realtà alle personali convenienze, all'abitudine di pensarsi da soli, tanto che l'altro diventa, a volte, un pericolo e un fastidio"

    (Monsignor Matteo Zuppi, vescovo di Bologna)

    C'è sicuramente, l'aspetto economico, la difficoltà del lavoro e della casa. Questo nessuno lo mette in dubbio. Ma a monte, il dramma grosso che ci sovrasta e del quale a stento ne stiamo divenendo consapevoli, vi è innanzitutto una crisi morale. Una deriva valoriale, capisci? Al centro c'è l'individuo. L'io. Poi vengono gli Altri (i figli, la moglie, il marito, i parenti, gli amici, i colleghi, i condomini eccetera)
    Non credo che il discorso sia dovuto esclusivamente all'individualismo come dice il sociologo francese, e se anche lo fosse lo è perché la società odierna, effetto delle precedenti società, non permette più di essere ottimisti riguardo al futuro; se poi prendo in considerazione il mio pensiero riguardo all'indipendenza economica che ti permette di scegliere coscientemente non mi sarei sposato se non avessi avuto un introito sufficiente per vivere e procreare.
    Non credo siano da barattare i figli con una vita lussuosa, lo farebbe solo a che dei figli non gliene frega un tubo.Personalmente per i figli avrei fatto qualsiasi rinuncia, ma non rinunciare ad un reddito decente per vivere.
    A questo punto direi che c'è soprattutto l'aspetto economico.

  5. #140
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    C'è sicuramente, l'aspetto economico, la difficoltà del lavoro e della casa. Questo nessuno lo mette in dubbio. Ma a monte, il dramma grosso che ci sovrasta e del quale a stento ne stiamo divenendo consapevoli, vi è innanzitutto una crisi morale. Una deriva valoriale, capisci? Al centro c'è l'individuo. L'io. Poi vengono gli Altri (i figli, la moglie, il marito, i parenti, gli amici, i colleghi, i condomini eccetera)
    capisco, ma non sono affatto d'accordo; è individualista anche chi asserve la famiglia alle sue esigenze esistenziali; si potrebbe dire la stessa cosa tanto di me, quanto di te;
    una persona spaventata dalla solitudine o dall'abbandono può usare i figli a garanzia, ecc...

    poi, trovo molto degradato il giudizio e la relativa superficialità: io non ci credo neanche per una frazione di secondo che qualcuno non faccia figli per le vacanze, la libertà, ecc...
    al fondo, deve esserci un importante conflitto col modello di famiglia in cui si è cresciuti, e con quello di coppia dei genitori, che non si vuole riprodurre, e che così non fornisce un esempio desiderabile.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #141
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    Non credo che il discorso sia dovuto esclusivamente all'individualismo come dice il sociologo francese, e se anche lo fosse lo è perché la società odierna, effetto delle precedenti società, non permette più di essere ottimisti riguardo al futuro; se poi prendo in considerazione il mio pensiero riguardo all'indipendenza economica che ti permette di scegliere coscientemente non mi sarei sposato se non avessi avuto un introito sufficiente per vivere e procreare.
    Non credo siano da barattare i figli con una vita lussuosa, lo farebbe solo a che dei figli non gliene frega un tubo.Personalmente per i figli avrei fatto qualsiasi rinuncia, ma non rinunciare ad un reddito decente per vivere.
    A questo punto direi che c'è soprattutto l'aspetto economico.
    Lo ripeto (spero) per l'ultima volta: Ci si apre alla Vita perchè si ha speranza e si ha Fede nel Dio che è Provvidenza, Crep. Nel Dio che è Padre! Non perchè si ha un gruzzoletto in banca......

    " Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena."

    MATTEO 6
    amate i vostri nemici

  7. #142
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    Non credo che il discorso sia dovuto esclusivamente all'individualismo come dice il sociologo francese, e se anche lo fosse lo è perché la società odierna, effetto delle precedenti società, non permette più di essere ottimisti riguardo al futuro; se poi prendo in considerazione il mio pensiero riguardo all'indipendenza economica che ti permette di scegliere coscientemente non mi sarei sposato se non avessi avuto un introito sufficiente per vivere e procreare.
    Non credo siano da barattare i figli con una vita lussuosa, lo farebbe solo a che dei figli non gliene frega un tubo.Personalmente per i figli avrei fatto qualsiasi rinuncia, ma non rinunciare ad un reddito decente per vivere.
    A questo punto direi che c'è soprattutto l'aspetto economico.
    Quindi Kaufman sta esagerando? Monsignor Zuppi egualmente?
    Io credo che non dobbiamo aver paura di dirlo, Axe: Siamo egoisti! A volte profondamente, egoisti. Misuriamo tutto col denaro, tutto col parametro costi/benefici: Finanche un figlio.

    "Christopher Lasch (1932-1994), statunitense ma allievo indiretto di quella “scuola di Francoforte” che è stata il punto-cardine di ogni pensiero nuovo e attivo nello scorso secolo. Lasch scrisse nel 1979 il suo saggio fondamentale La cultura del narcisismo, che va considerato il libro-chiave della nostra storia recente, il libro che indicava la grande svolta nella storia e le nostre corresponsabilità nel suo declino (o forse nella sua rovina). Fu seguito da L'io minimo e altri testi nei quali si constatava come fossero crollate le speranze in un cambiamento positivo della storia che erano sorte nel dopoguerra e negli anni della ricostruzione. Le si può a ritroso amaramente elencare: le rivoluzioni cinese, indiana, cubana, africane...; la “nuova classe operaia” sorta dal neo-capitalismo...; i movimenti giovanili quando si osò perfino pensare ai giovani come a una nuova classe sociale la più decisiva di tutte... L'identità del singolo ne risultava aggredita dalla imposizione, bensì accolta e infine approvata, di un modello unico di esistenza del singolo e delle comunità almeno nei paesi ricchi, un modello che aveva il suo centro nel feticismo del consumo e dello sviluppo.... E ne derivava la coscienza o sensazione di essere entrati in un'epoca senza futuro, costretti a vivere in un immediato immemore ossessivo presente. L'individuo si guarda allo specchio anche se lo specchio è ormai vuoto e non gli rimanda nessuna immagine attiva, di fatto sempre più solo e sempre più massa. Gli avvenimenti della storia e della società contavano ormai per lui soltanto perché gli rimandavano la sua stessa immagine, bensì vuota: una identità fittizia, ognuno per sé dentro un mondo crudele (e fu fondamentale per noi, in rapporto alle esaltazioni della morte della famiglia venute dalle speranze o illusioni di certi movimenti, soprattutto da quelli hippie e femminista, il suo saggio su La famiglia, unico rifugio in una società senza cuore). Lasch è stato il più lucido, serio, profondo saggista del suo tempo; e lo è ancora del nostro, perché ci ha aiutato a capirlo e perché sa ancora provocarci, svegliarci, costringerci a ragionare e a rifiutare gli inganni di questa società, di questo sistema, di questa epoca che è forse prefinale. Sia lode alle edizioni Neri Pozza che ci ripropongo ostinatamente i suoi testi, tra i pochi davvero necessari per capire cosa siamo diventati e cosa è diventato il mondo che ci circonda e ci illude"

    https://www.avvenire.it/rubriche/pag...cato-il-futuro

    Ciao, a lunedì.
    amate i vostri nemici

  8. #143
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    Guarda te cosa fai per guadagnarti i favori dell'amico invisibile!

    E scendi dal piedistallo, dalle nuvole e dall'estasi mistica, che se tu non avessi di che pagare le bollette, per fare la spesa, la casa, due cenci da mettere addosso per te ed i figli, col cavolo che saresti a raccontarla su quanto te ne frega di quel che mangerai o no, di ciò che avrai addosso o no. Raccontane un"altra!!
    Che ti è sicuramente andata di 'ulo, probabilmente per la situazione familiare, parenti e possibilità economiche, più varie ed eventuali, sennò erano già passati a bussare gli assistenti sociali.
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  9. #144
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    Quindi Kaufman sta esagerando? Monsignor Zuppi egualmente?
    Io credo che non dobbiamo aver paura di dirlo, Axe: Siamo egoisti! A volte profondamente, egoisti. Misuriamo tutto col denaro, tutto col parametro costi/benefici: Finanche un figlio.
    perché continui con questa ipocrisia della prima persona plurale, siamo, misuriamo... quando è ovvio che tu ti ritieni fuori, visto che hai fatto 5 figli?
    io, semplicemente, non credo a questa descrizione; non credo affatto che le persone non facciano figli per individualismo, ma perché non ritengono pregiato il modello di famiglia in cui sono cresciuti; ci vedono falsità, opportunismo, infelicità, ipocrisie...

    molti te lo dicono, direttamente; perché si dovrebbe esser talmente presuntuosi da giudicare i motivi altrui ? perché se Dark mi dice che l'idea di famiglia di cui lei ha esperienza non le trasmette una virtù degna di essere emulata io non le dovrei credere, quando mi sembra perfettamente logica e in buona fede ?
    io troverei estremamente violento, aggressivo, questo sì degradato, un atteggiamento di sminuizione della personalità e delle ragioni altrui.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #145
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    Lo ripeto (spero) per l'ultima volta: Ci si apre alla Vita perchè si ha speranza e si ha Fede nel Dio che è Provvidenza, Crep. Nel Dio che è Padre! Non perchè si ha un gruzzoletto in banca......

    " Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena."

    MATTEO 6
    Anche mio padre era padre e nel momento della mia decisione e dell'impegno mi ha detto all'incirca così: " caro crepuscolo, ora che sei cresciuto, per la tua felicità, devi decidere se vuoi studiare o vuoi andare subito a lavorare, poiché nella vita normale se non sei in grado di essere indipendente non puoi prendere decisioni, sarebbero vane o incoscienti ".

    Per fare ciò che tu dici, caro cono, bisogna essere convinti delle nostre idee ed io se non assimilo, provo, verifico sulla mia pelle non mi convinco; posso credere che sia così come tu dici, ma finché così non è la mia convinzione rimane sospesa.

  11. #146
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    Quindi Kaufman sta esagerando? Monsignor Zuppi egualmente?
    Quei due la vedono a loro modo perché sono Kaufman e monsignor Zuppi, io la vedo a modo mio perché sono crepuscolo.
    Loro parlano al pubblico io parlo a me stesso.

  12. #147
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Guarda te cosa fai per guadagnarti i favori dell'amico invisibile!

    E scendi dal piedistallo, dalle nuvole e dall'estasi mistica, che se tu non avessi di che pagare le bollette, per fare la spesa, la casa, due cenci da mettere addosso per te ed i figli, col cavolo che saresti a raccontarla su quanto te ne frega di quel che mangerai o no, di ciò che avrai addosso o no. Raccontane un"altra!!
    Che ti è sicuramente andata di 'ulo, probabilmente per la situazione familiare, parenti e possibilità economiche, più varie ed eventuali, sennò erano già passati a bussare gli assistenti sociali.
    Abbiamo sperimentato che le Parole di Gesù sulla Provvidenza sono vere, Laura. Tutti quanti gli uomini, se avessero un granellino di senape di Fede nelle Sue Parole, potrebbero vedere miracoli, nelle loro Vite....

    "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe!" (Marco 11)

    Altro che fortuna, amica mia: Dio esiste! Per davvero.
    amate i vostri nemici

  13. #148
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    perché continui con questa ipocrisia della prima persona plurale, siamo, misuriamo... quando è ovvio che tu ti ritieni fuori, visto che hai fatto 5 figli?
    io, semplicemente, non credo a questa descrizione; non credo affatto che le persone non facciano figli per individualismo, ma perché non ritengono pregiato il modello di famiglia in cui sono cresciuti; ci vedono falsità, opportunismo, infelicità, ipocrisie...

    molti te lo dicono, direttamente; perché si dovrebbe esser talmente presuntuosi da giudicare i motivi altrui ? perché se Dark mi dice che l'idea di famiglia di cui lei ha esperienza non le trasmette una virtù degna di essere emulata io non le dovrei credere, quando mi sembra perfettamente logica e in buona fede ?
    io troverei estremamente violento, aggressivo, questo sì degradato, un atteggiamento di sminuizione della personalità e delle ragioni altrui.
    Chi sono io? Un povero nessuno, Axe: A dirlo sono eminenti personalità laiche!!! Finchè lo dice il Papa....fintanto che lo dice la Chiesa....Ma qua si trovano concordi illustri sociologi, grandi filosofi, perfino pensatori di estrazione marxista, dei quali a più riprese ti ho postato le riflessioni.....
    Abbiamo ridotto la Vita a una cosa misera, piccola piccola, amorfa, grigia. Limitata al mero fruire del quotidiano. Nella quale chi "osa" aprirsi al terzo figlio viene visto più o meno come un alieno. Se poi ne ha cinque, o sette, o nove, potendo, si applicherebbe volentieri la semi infermità mentale.
    amate i vostri nemici

  14. #149
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Anche mio padre era padre e nel momento della mia decisione e dell'impegno mi ha detto all'incirca così: " caro crepuscolo, ora che sei cresciuto, per la tua felicità, devi decidere se vuoi studiare o vuoi andare subito a lavorare, poiché nella vita normale se non sei in grado di essere indipendente non puoi prendere decisioni, sarebbero vane o incoscienti ".

    Per fare ciò che tu dici, caro cono, bisogna essere convinti delle nostre idee ed io se non assimilo, provo, verifico sulla mia pelle non mi convinco; posso credere che sia così come tu dici, ma finché così non è la mia convinzione rimane sospesa.
    Io?!?! Ahahahahahahahahahaha io sono nato a Empoli: Non a Betlemme!
    Non vedi che l'invito alla Fede è virgolettato, Crep? Chi ti sta invitando a fidarti di Lui è Gesù Cristo, non il povero Conogelato.
    amate i vostri nemici

  15. #150
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    Abbiamo sperimentato che le Parole di Gesù sulla Provvidenza sono vere, Laura. Tutti quanti gli uomini, se avessero un granellino di senape di Fede nelle Sue Parole, potrebbero vedere miracoli, nelle loro Vite....

    "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe!" (Marco 11)

    Altro che fortuna, amica mia: Dio esiste! Per davvero.
    Ma questa è una tua credenza, un'interpretazione, che in nessun modo riguarda o deve riguardare gli altri. Se vogliamo, forse anche per crearsi un alibi, un cuscino psicologico in sostanza, per addolcire eventuali casini ed ansie derivate da questa scelta personale.
    L'altro problema è l'uso di questa credenza, che direi distorto e scorretto, ennesimo appiglio per inveire sulle persone e per venire a fare quello che ce l'ha ritto, quello che ha capito tutto.
    La questione alla fine non è se una coppia fa uno o dieci figli, ma se può mantenere dignitosamente la famiglia.
    Perché si tratta di responsabilità pure non pestare il piede sull'acceleratore ed andare per la strada in maniera scriteriata.
    Trattandosi di persone, dei figli, ci sono delle responsabilità grosse, fra cui non metterli in mezzo a problemi economici. Mettersi nell'indigenza per seguire il proprio io o certe ubriacature, non so quanto saggio e responsabile sia. Poi uno può pure cantarsele con qualche scusa, ma fare il proprio comodo e campare volutamente alle spalle degli altri, proprio esempio di virtù per me non è.
    Poi tu e consorte sarete stati fortunati, sia a livello familiare che extra, magari avete avuto l'avallo di tutti i parenti sul "trombate e moltiplicatevi che vi aiutiamo noi". Così fosse, qui son questioni familiari insindacabili.
    Non ti preoccupare non lo voglio sapere, non serve che rispondi.
    Ma resta che voi siete voi e gli altri sono gli altri, ognuno ha la sua particolare situazione e spingere le persone a fare figli, facendo leva su sensi di colpa, "minacce" psicologiche e divine e stare sempre a dare di egoisti a tutti, è oltremodo scorretto.
    Te lo ripeto, l'altruismo è bello ma andarselo a cercare per fare quello che ci pare, non è proprio virtuoso.
    Poi ricordati, come già ti è stato fatto notare, se stai a galla un pochino è anche merito delle tasse che tutti paghiamo, compresi quelli con zero figli e non tutti possiamo diventare la famiglia Bradford e campare pure con un solo stipendio, che poi a quelli col pipi ritto che si riproducono ad oltranza, non tocca nulla!
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