Mi sembra un argomento opportuno da discutere considerando le tante risposte che leggo in questo forum


LA SETTA


La definizione di “setta”, per qualificare un movimento religioso, è sempre attribuito dalla religione socialmente dominante, ogni “setta” divenendo “Chiesa”, e ogni “Chiesa” divenendo “setta”, mutando le rispettive condizioni.

Il termine di per sé evoca semplicemente il movimento di coloro che seguono un profeta e il suo messaggio.
Ma evoca anche la separazione di un piccolo gruppo che produce una secessione da una Chiesa storica o da un’altra setta, basandosi su se stesso e sulle proprie convinzioni.

Il solo modo di discernere fra “l’ammirevole” e “l’inaccettabile” è allora quello di verificare se, dentro tale movimento, esistano o meno delle “tendenze settarie”. Queste sono sempre pericolose, qualunque sia il gruppo (o la Chiesa) all’interno del quale si manifestano.

LE TENDENZE SETTARIE

Si può parlare di “tendenze settarie” quando si ha:

1. alienazione di persone a seguito di pressione mentale e condizionamento psicologico che non rispettano la libertà di decisione. Dette pressioni sono particolarmente nocive quando si tratta di giovani, durante il fragile periodo di strutturazione dell’io: praticare il martellamento ideologico in sessioni intensive, ridurre il tempo di sonno, separare dalla famiglia.
2. manipolazione della Parola di Dio per stabilire la dottrina del movimento al prezzo di semplificazioni abusive. Far dire ad esempio alla Bibbia in quale data esatta fu creato Adamo, quanti uomini saranno salvati, o la data della fine del mondo.
3. viste finanziarie. Numerosi gruppi al giorno d’oggi considerano la religione come un semplice prodotto da vendere, oggetto di un succulento marketing spirituale. Si comportano come i “mercanti del tempio”.
4. chiusura sul gruppo e le sue certezze, a scapito di una comunione più universale, quando si pretende di essere autosufficienti. Alcuni arrivano perfino a chiedere il ripudio di ogni altra relazione tranne con gli adepti del movimento: si incontrano estranei unicamente per convertirli.


Da questo punto di vista, sono “settarie” quelle persone intolleranti e di strette vedute che non riescono ad aprirsi ad altre opinioni che non siano le loro. Che hanno sulla bocca più spesso il linguaggio della condanna piuttosto che quello dell’amore e della comprensione.

Nel nome della Verità”: cioè del MIO modo di PERCEPIRE la verità.

Le suddette definizioni sono tratte dall’opera di Padre Jean Cernette: “Les Sectes”.