@LadyHawke
Cara Lady...lo "scientismo" non è la "Scienza che con i suoi metodi scientifici cerca di arrivare alla verità". Ben venga questa Scienza. Ma questa Scienza nulla ha a che vedere con lo "scientismo".
Lo "scientismo" è quella strana "religione dogmatica" che ti dice che una "crisi spirituale" è una semplice reazione biochimica del tuo cervello...quindi prendi questa pastiglia e tutto passerà.
Le religioni monoteiste nemmeno vanno bene...perchè davanti a una "crisi spirituale" ti dicono: "Credi in questa "fede" che io ti dò e tutto passerà"...cioè la "fede" viene vista come la "pastiglia" degli "scientisti".
E, in questo atteggiamento, non c'è nessuna differenza tra "scientisti" e "religioni monoteiste".
Nè vale quello che dice Vega...che con la sua visione "scientista" un po' infantile dice: vai dallo specialista e tutto passerà (anche qui...lo "specialista" viene visto come la "pastiglia" miracolosa degli "scientisti").
Nè vale quello che dicono i ridicoli gruppi new-age che, scimmiottando le culture orientali, ti dicono: mettiti lì come una pianta e risveglia i tuoi chakra e vedrai che tutto passerà. Questa è un'altra "parodia" dello scientismo idiota che ormai pervade la nostra cultura occidentale.
Nè vale l'uso di "manuali miracolosi" come i libri del dottor Morelli: segui queste pratiche che io - guru- ti dò e raggiungerai la felicità....altra "parodia" dello scientismo idiota e insignificante che pervade la nostra cultura.
Io penso, invece, che davanti a una "crisi spirituale" una persona abbia bisogno di un "contesto umano e relazionale" in cui possa sentirsi accolta con la sua sofferenza, in cui possa "aprirsi" - parlare di sè, della propria sofferenza, di ciò che angoscia...dei propri dubbi e delle proprie paure - e scoprire chi è veramente e in cui possa elaborare la sua "sofferenza" e la sua "crisi".
Siccome questi contesti mancano, spesso la gente si rivolge alle "sette" perchè sono qualcosa che vagamente gli somiglia.
Negli Stati Uniti esiste un "contesto" - comunità - che si avvicina a ciò che voglio rappresentare...e cioè la comunità degli Alcolisti Anonimi - che non è una "setta" - che, trattando l'alcolismo come risultato di una "crisi spirituale", fornisce quel "contesto umano e relazionale" che aiuta la "guarigione".
Non per niente la comunità degli Alcolisti Anomini è nata grazie a Jung.