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Discussione: I contrasti tra Paolo e Gesù

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    I contrasti tra Paolo e Gesù

    Questa è davvero una chicca che ogni cristiano dovrebbe leggere.
    Per "Legge" o "Opere della Legge" si intendono tutte le prescrizioni ebraiche derivanti dalla Legge di Mosè, tra cui la circoncisione, mangiare Kosher, le mille norme di "purità" previste dalla Legge ecc... oltre ovviamente ai famosi 10 comandamenti che sono il fondamento della Legge di Mosè.

    Così Paolo ha scritto nella lettera ai Galati:

    Galati cap 1
    [6]Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. [7]In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. [8]Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! [9]L'abbiamo gia detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! [10]Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!

    Galati cap 5
    [1]Cristo ci ha liberati (dalla Legge) perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù (della Legge). [2]Ecco, io Paolo vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. [3]E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la legge. [4]Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia. [5]Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo. [6]Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità.

    Cioè, secondo Paolo, il vero vangelo di Cristo...il vero e unico vangelo...la vera volontà espressa da Gesù è questa: ciò che giustifica davanti a Dio (e quindi porta alla salvezza) è solo la fede in Gesù e non l'osservanza della Legge. Secondo Paolo, Gesù ci ha liberati dalla Legge e dalla schiavitù della Legge. Quindi, chiunque osserva la Legge non ha nulla a che vedere con Cristo e con la salvezza...anzi SOVVERTE il vero messaggio di Gesù. Chi dice che per salvarsi è necessario sottomettersi alla Legge e seguire la Legge è MALEDETTO da Gesù stesso e non ha nulla a che vedere con Gesù.

    Ma ora vediamo cosa ha detto Gesù a questo proposito.

    Matteo cap 5
    [17]Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. [18]In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. [19]Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

    Matteo cap 19
    [16]Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». [17]Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». [18]Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, [19]onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso».

    Uhm...a quanto pare Gesù la pensava in modo diverso da Paolo. Secondo Gesù per salvarsi E' NECESSARIO seguire la Legge. Anzi! Le Legge non passerà mai e dovrà essere osservato anche il singolo iota della legge...cioè tutti i precetti (tra cui la circoncisione), anche i più piccoli e insignificanti.

    A quanto pare, Giacomo (fratello di Gesù e capo della chiesa di Gerusalemme) la pensava come Gesù. Dagli Atti degli apostoli infatti emerge che Giacomo chiede a Paolo di rinnegare le sue idee e di fare un gesto pubblico di sottomissione alla Legge, in modo da dimostrare pubblicamente che quanto lui afferma è falso.

    Atti 21:17. Giacomo - capo della chiesa di Gerusalemme - chiede a Paolo un atto di sottomissione e di lealtà, chiedendo a Paolo di smentire se stesso e imponendo a Paolo di sottomettersi alla Legge, in quanto Giudeo credente in Gesù. E ricorda a Paolo quali parti della Legge sono state imposte ai pagani convertiti (nel concilio di Gerusalemme del 50dc) e che i pagani convertiti sono tenuti ad osservare per ottenere la salvezza.

    [17]Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente. [18]L'indomani Paolo fece visita a Giacomo insieme con noi: c'erano anche tutti gli anziani. [19]Dopo aver rivolto loro il saluto, egli cominciò a esporre nei particolari quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo. [20]Quand'ebbero ascoltato, essi davano gloria a Dio; quindi dissero a Paolo: «Tu vedi, o fratello, quante migliaia di Giudei sono venuti alla fede e tutti sono gelosamente attaccati alla legge. [21]Ora hanno sentito dire di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani che abbandonino Mosè, dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non seguire più le nostre consuetudini. [22]Che facciamo? Senza dubbio verranno a sapere che sei arrivato. [23]Fà dunque quanto ti diciamo: vi sono fra noi quattro uomini che hanno un voto da sciogliere. [24]Prendili con te, compi la purificazione insieme con loro e paga tu la spesa per loro perché possano radersi il capo. Così tutti verranno a sapere che non c'è nulla di vero in ciò di cui sono stati informati, ma che invece anche tu ti comporti bene osservando la legge. [25]Quanto ai pagani che sono venuti alla fede, noi abbiamo deciso ed abbiamo loro scritto che si astengano dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, da ogni animale soffocato e dalla impudicizia».


    Mah...che dire. La prima cosa che viene in mente è che Paolo predicava il vangelo di Gesù, ma era contro Gesù stesso. Così almeno sembra.
    La realtà invece è molto diversa.
    Gesù non parlò MAI di salvezza e di cosa fosse necessario per salvarsi (seguire la Legge o, invece, avere fede in lui).
    La salvezza fu una invenzione teologica succesiva alla morte di Gesù creata dai suoi seguaci e che non aveva NIENTE a che fare col messaggio originario del Gesù storico.
    Se, infatti, il Gesù storico avesse parlato CHIARAMENTE, mentre era in vita, della salvezza e di cosa fosse necessario per salvarsi - sia per i giudei che per i pagani (i gentili) - nessuno avrebbe avuto dubbi e non sarebbero potute nascere delle controversie.
    Invece, il fatto che nacquero scontri teologici su cosa fosse necessario per salvarsi è la dimostrazione storica che il Gesù storico non parlò mai di queste cose.
    La salvezza fu un concetto creato dai seguaci di Gesù. E, quando i primi pagani cominciarono a convertirsi, i seguaci di Gesù furono costretti a rielaborare la loro teologia per stabilire se i pagani, per salvarsi, dovevano prima convertirsi all'ebraismo (e quindi osservare i precetti della Legge) oppure no.
    Ma non solo. Fu necessario stabilire se gli stessi ebrei che si convertivano al cristianesimo e che vivevano fuori dalla Palestina nei territori dell'Impero dovevano ancora osservare la Legge oppure no, per salvarsi.
    Paolo la pensava in un modo (l'osservanza della Legge non era più necessaria per salvsarsi). I giudei-cristiani della scuola di Giacomo (a cui apparteneva anche lo pseudo-Matteo) la pensavano in modo diverso (l'osservanza della Legge era necessaria per salvarsi).

    E allora...che dire delle parole di Gesù presenti nel vangelo di Matteo? (che non fu scritto dal vero Matteo...il discepolo di Gesù) Le ha dette davvero Gesù? La risposta è NO.
    Quelle non furono le parole del Gesù storico. Quelle erano le idee teologiche di Matteo e che Matteo ha messo in bocca a Gesù nel suo vangelo per dare autorevolezza a quelle idee.
    Infatti...un conto è dire: Io pseudo-Matteo (un autore ignoto e sconosciuto) la penso così. Un altro conto e fare dire a Gesù quelle stesse idee.
    Questo è un vecchio trucco usato in tutti i cosiddetti "testi sacri"...che sono pieni di documenti FALSI scritti da autori ignoti che si sono firmati come Paolo, Pietro etc.
    Nelle dispute teologiche far dire le proprie idee ad esempio a Pietro, inventando una lettera di Pietro MAI ESISTITA, era un buon trucco per dare autorevolezza alle proprie idee.

    Se il Gesù storico avesse davvero detto le parole contenute nel vangelo di Matteo (che, tra l'altro, venne scritto tra il 70dc e 80dc...cioè dieci anni dopo la morte di Paolo), Paolo non avrebbe MAI potuto avere una visione teologica in netto contrasto col volere di Gesù. Questo è ovvio. Paolo non avrebbe MAI potuto dire "le mie idee sono il vero vangelo...cioè il vero volere di Gesù" se il Gesù storico avesse detto davvero cose diverse da quelle di Paolo. Se il Gesù storico avesse parlato chiaramente e veramente di queste cose - così come sembra trasparire dal vangelo di Matteo - le idee di Paolo sarebbero state subito messe all'angolo.
    Ma non fu così...per il semplice motivo che il Gesù storico NON PARLO' mai di queste cose.
    Ultima modifica di xmanx; 28-11-2019 alle 09:39
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  2. #2
    Se gli Ebrei avessero accettato gli insegnamenti di Gesù sia come uomo (Gesù storico,Giudeo osservante) sia come Cristo (Unto di Dio delegato a portare a compimento e perfezionare il rapporto di un popolo con Dio stesso) le cose sarebbero andate esattamente come affermava Gesù.Le pecore perdute d'Israele avrebbero avuto l'aiuto e la salvezza promessa. Il rifiuto del Cristo ha lasciato il suo insegnamento in mano al gruppo sociale-religioso degli apostoli e dei discepoli che si sono trovati senza il leader ma con la promessa di uno Spirito Consolatore.La nuova "vigna"viene affidata a loro.Questo gruppo deve evolversi e passare da un inizio incerto e pauroso alla maturazione si un gruppo forte a cui lo Spirito dava indicazioni per aiutare a superare le idee diverse e contrastanti degli uomini.
    Questi Ebrei-Cristiani acquistano il coraggio di parlare pubblicamente e il fatto di imparare facilmente nuove lingue che il messaggio di Gesù può essere rivelato anche ad altri popoli(pecore che non sono dello stesso ovile).Gli Ebrei continuano ad osservare le leggi dei Padri come la circoncisione (antica alleanza),purezza dei cibi riposo del sabato ecc.
    L'insegnamento di Gesù rimane agganciato al rituale della vecchia alleanza (di cui Giacomo è sostenitore) pur consapevole che nel Sangue versato dal Cristo si realizza una nuova alleanza con Dio.
    Il problema si pone per i non Ebrei convertiti:devono passare per la vecchia alleanza(circoncisione)per aderire alla nuova?Qui nascono delle controversie perché un gruppo affermava che per essere Cristiani bisognala diventare prima Ebrei,un altro gruppo riteneva che la nuova alleanza poteva eliminare gli antichi riti facendo prevalere l'amore di Dio e l'amore del prossimo uniti allo spezzare e mangiare assieme il pane,Corpo di Cristo,nella sua memoria.
    Pietro fa un po' da ponte fra il vecchio ebraismo e la nuova alleanza accettando la conversione di una famiglia pagana e,dopo un sogno rivelatore,dichiarando puri tutti i cibi.
    Il problema della circoncisione era il più difficile da affrontare.Pietro è favorevole alla circoncisione dei nuovi aderenti forse perché teme un'accettazione imprudente di persone che potrebbero nuocere al nuovo gruppo o perché vuole abituare gli Ebrei-Cristiani ad una circoncisione facoltativa come segno distintivo di un popolo ma non indispensabile.
    Penso che Gesù richieda un'apertura mentale e spirituale verso di Lui(non raggiunta nemmeno oggi) che superi determinate disposizioni umane sia da parte del suo popolo,sia da tutti coloro che aderiscono a Lui.
    Gesù aveva dichiarato che la salvezza viene dai Giudei ed è un'affermazione esatta perché Gesù era Giudeo.Con Lui si arriva all'Ebraismo nuovo(non più chiuso in se stesso ma aperto a tutti) che qualcuno ha voluto chiamare Cristianesimo!

  3. #3
    Se gli Ebrei avessero accettato gli insegnamenti di Gesù sia come uomo (Gesù storico,Giudeo osservante) sia come Cristo (Unto di Dio delegato a portare a compimento e perfezionare il rapporto di un popolo con Dio stesso) le cose sarebbero andate esattamente come affermava Gesù.Le pecore perdute d'Israele avrebbero avuto l'aiuto e la salvezza promessa. Il rifiuto del Cristo ha lasciato il suo insegnamento in mano al gruppo sociale-religioso degli apostoli e dei discepoli che si sono trovati senza il leader ma con la promessa di uno Spirito Consolatore.La nuova "vigna"viene affidata a loro.Questo gruppo deve evolversi e passare da un inizio incerto e pauroso alla maturazione si un gruppo forte a cui lo Spirito dava indicazioni per aiutare a superare le idee diverse e contrastanti degli uomini.
    Questi Ebrei-Cristiani acquistano il coraggio di parlare pubblicamente e il fatto di imparare facilmente nuove lingue che il messaggio di Gesù può essere rivelato anche ad altri popoli(pecore che non sono dello stesso ovile).Gli Ebrei continuano ad osservare le leggi dei Padri come la circoncisione (antica alleanza),purezza dei cibi riposo del sabato ecc.
    L'insegnamento di Gesù rimane agganciato al rituale della vecchia alleanza (di cui Giacomo è sostenitore) pur consapevole che nel Sangue versato dal Cristo si realizza una nuova alleanza con Dio.
    Il problema si pone per i non Ebrei convertiti:devono passare per la vecchia alleanza(circoncisione)per aderire alla nuova?Qui nascono delle controversie perché un gruppo affermava che per essere Cristiani bisognala diventare prima Ebrei,un altro gruppo riteneva che la nuova alleanza poteva eliminare gli antichi riti facendo prevalere l'amore di Dio e l'amore del prossimo uniti allo spezzare e mangiare assieme il pane,Corpo di Cristo,nella sua memoria.
    Pietro fa un po' da ponte fra il vecchio ebraismo e la nuova alleanza accettando la conversione di una famiglia pagana e,dopo un sogno rivelatore,dichiarando puri tutti i cibi.
    Il problema della circoncisione era il più difficile da affrontare.Pietro è favorevole alla circoncisione dei nuovi aderenti forse perché teme un'accettazione imprudente di persone che potrebbero nuocere al nuovo gruppo o perché vuole abituare gli Ebrei-Cristiani ad una circoncisione facoltativa come segno distintivo di un popolo ma non indispensabile.
    Penso che Gesù richieda un'apertura mentale e spirituale verso di Lui(non raggiunta nemmeno oggi) che superi determinate disposizioni umane sia da parte del suo popolo,sia da tutti coloro che aderiscono a Lui.
    Gesù aveva dichiarato che la salvezza viene dai Giudei ed è un'affermazione esatta perché Gesù era Giudeo.Con Lui si arriva all'Ebraismo nuovo(non più chiuso in se stesso ma aperto a tutti) che qualcuno ha voluto chiamare Cristianesimo!

  4. #4
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Brava dolce Rachele! Ma c'è di più: Gesù Cristo rifiuta un'adesione solo formale e non sostanziale alla Fede. Non basta dichiararsi "osservante" giudeo o cattolico "praticante": Serve la coerenza di Vita: "Non chi mi dice Signore Signore entrerà nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli..."
    I Farisei si mettevano una medaglia sul petto dicendo di essere figli di Abramo, ma come vengono apostrofati nel Vangelo?
    «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente? Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre. Anzi, la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco».
    Oggi da noi in Italia i leghisti si ritengono difensori dei Valori Cristiani, ma poi diffondono odio verso gli immigrati, gli stranieri, i Rom, gli omosessuali eccetera: L'ira del Signore è sopra loro.
    amate i vostri nemici

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Brava dolce Rachele! Ma c'è di più: Gesù Cristo rifiuta un'adesione solo formale e non sostanziale alla Fede. Non basta dichiararsi "osservante" giudeo o cattolico "praticante": Serve la coerenza di Vita: "Non chi mi dice Signore Signore entrerà nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli..."
    I Farisei si mettevano una medaglia sul petto dicendo di essere figli di Abramo, ma come vengono apostrofati nel Vangelo?
    «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente? Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre. Anzi, la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco».
    Oggi da noi in Italia i leghisti si ritengono difensori dei Valori Cristiani, ma poi diffondono odio verso gli immigrati, gli stranieri, i Rom, gli omosessuali eccetera: L'ira del Signore è sopra loro.
    Tante chiacchiere ma eviti di affrontare il nodo centrale.
    Paolo predicava che non solo i gentili-convertiti non dovevano osservare la Legge, ma anche gli ebrei-convertiti non dovevano più osservare la Legge, perchè ciò che porta alla salvezza è la fede in Gesù. E chi osserva la Legge per salvarsi è FUORI dalla grazia di Gesù e con Gesù non ha nulla a che vedere.
    E Paolo diceva che questo insegnamento era il "vero vangelo" che veniva da Gesù.

    Poi abbiamo i vangeli e gli Atti degli apostoli dove Gesù dice proprio l'opposto: l'osservanza della Legge è obbligatoria per salvarsi. Nemmeno uno iota della Legge può essere ignorato. E chi insegna ad ignorare la Legge è CONTRO di me. E Giacomo impone a Paolo di smentire se stesso e di sottomettersi alla Legge.

    Ora...il punto è: se i testi sacri sono "parola di dio", come è possibile che ci siano due versioni così contrastanti? Cioè....dio ha le idee confuse a dice a Paolo una cosa e a Gesù la cosa opposta?
    Non solo: se Paolo parla a nome di dio...cioè è ispirato da dio...come può Paolo affermare una cosa mentre Gesù afferma il suo esatto contrario?
    Non solo: se Gesù ha davvero detto quello che traspare dai vangeli, come mai Paolo propaganda una visione in netto contrasto con quella di Gesù?
    Non solo: se Gesù predicava una adesione non "formale" alla Legge, ma sostanziale...come mai Giacomo impone a Paolo di sottomettersi ai precetti "formali" della Legge?
    Non solo: se Gesù ha davvero detto quello che traspare dai vangeli, come mai abbiamo prove inoppugnabili del fatto che c'erano dei contrasti insanabili sul ruolo della Legge tra Paolo, Giacomo, Pietro? E come mai si fece il Concilio del 50dc per cercare di sanare queste divergenze? Insomma...se Gesù ha davvero parlato chiaramente come traspare dai vangeli, non sarebbero dovute sorgere discussioni e visioni contrastanti su come considerare la Legge. E nemmeno si sarebbe dovuto fare il concilio del 50dc per cercare di sanare queste divergenze.
    Non solo: come mai nei documenti in nostro possesso (lettere di Paolo e Atti degli apostoli) non traspare MAI che le divergenze sulla Legge vengono risolte facendo ricorso alle parole di Gesù? Perchè nessuno dice mai: si fa così perchè Gesù ha detto così? (visto che dai vangeli sembra trasparire che Gesù avesse parlato chiaramente di queste cose....forse si erano dimenticati delle parole di Gesù?)
    Non solo: come mai Pietro ha capito solo "in sogno" che la salvezza era anche per i pagani se dai vangeli traspare che Gesù avrebbe detto che la salvezza è per tutti? Forse Pietro non si ricordava delle parole di Gesù e Gesù ha dovuto ripetergliele in sogno?

    Fatti qualche domanda invece di continuare a ripetere il catechismo a memoria.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  6. #6
    Forse non sono riuscita a spiegarmi bene riguardo la Legge nel primo cristianesimo,cercherò di farlo sperando di farmi capire.
    Paolo aveva certamente un carattere irruento e quando sceglieva le scelte erano radicali ma penso che proprio per questo Dio lo abbia scelto ad operare diversamente da come faceva prima.Paolo non vietava il rispetto della Legge ma diceva che non è tutto e che se si pensa di salvarsi solo perchè sono stati osservati anche tutti i 630 precetti ci si sbaglia di grosso.Talvolta è più facile rispettare la Legge che perdonare,Ma l'insegnamento di Paolo ha ancora una sfumatura particolare che ritengo molto importante:RISPETTANDO LA LEGGE L'UOMO PRETENDE DI SALVARSI DA SÈ CON LE PROPRIE FORZE MA È EVIDENTE CHE NON CE LA FA,cade continuamente,riprova e ricade(Paolo stesso diceva che spesso agisce come non vorrebbe agire).Gesù ha confermato la Legge e la rispettava ma metteva in guardia dalle esagerazioni dicendo che il suo "giogo è leggero" perchè libera dalle sottigliezze rituali.
    Se l'uomo non arriva a comportarsi correttamente necessita dell'aiuto divino,della Grazia che è un DONO che viene concesso a tutti quelli che lo richiedono.
    L'inno all'amore o alla carit�* di Paolo è molto bello ma NESSUNO riesce ad avere quel tipo di amore se non con il dono della Grazia.
    Certo i Vangeli raccontano una minima parte di ciò che Gesù ha fatto e ha detto;si sa che ha detto di andare per il mondo a predicare il Regno dei Cieli ,di battezzare e che i discepoli avrebbero incontrato difficolt�* e tribolazioni.Prima dell'arresto Gesù aveva promesso di mandare lo Spirito Santo proprio perchè anche coloro che gli erano più vicini non arrivavano ancora a capire tutto ciò che lo riguardava.Probabilmente il sogno di Pietro (tovaglia con cibi) era opera dello Spirito.
    Vorrei dire due parole su Pietro perché in lui si rispecchia la nostra umanit�*.La debolezza e il non capire di Pietro potrebbe essere quella di ognuno di noi:Quanti di noi avrebbero avuto la forza di affermare di essere seguaci di Gesù nel frangente pericoloso in cui si è trovato?Quanti avrebbero rischiato?Quanti di noi non avrebbero detto in momenti più sereni "Non permetto che ti succeda alcun male,ti seguirò dovunque"con un entusiasmo non calibrato e senza la consapevolezza di intralciare i programmi di Cristo? Pietro in quei momenti avrebbe dovuto chiedere l'aiuto della Grazia ma si è fidato delle proprie forze ma la bellezza della sua figura sta proprio nell'essere uomo come noi.Se non fossimo deboli come Pietro LA REDENZIONE DEL SALVATORE NON SAREBBE STATA NECESSARIA,avremmo potuto salvarci da soli.In seguito Pietro ha capito tutto e con l'aiuto della Grazia è andato risolutamente a Roma.
    Mi scuso per essermi dilungata,come sempre!

  7. #7
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Forse non sono riuscita a spiegarmi bene riguardo la Legge nel primo cristianesimo,cercherò di farlo sperando di farmi capire.
    Paolo aveva certamente un carattere irruento e quando sceglieva le scelte erano radicali ma penso che proprio per questo Dio lo abbia scelto ad operare diversamente da come faceva prima.Paolo non vietava il rispetto della Legge ma diceva che non è tutto e che se si pensa di salvarsi solo perchè sono stati osservati anche tutti i 630 precetti ci si sbaglia di grosso.Talvolta è più facile rispettare la Legge che perdonare,Ma l'insegnamento di Paolo ha ancora una sfumatura particolare che ritengo molto importante:RISPETTANDO LA LEGGE L'UOMO PRETENDE DI SALVARSI DA SÈ CON LE PROPRIE FORZE MA È EVIDENTE CHE NON CE LA FA,cade continuamente,riprova e ricade(Paolo stesso diceva che spesso agisce come non vorrebbe agire).Gesù ha confermato la Legge e la rispettava ma metteva in guardia dalle esagerazioni dicendo che il suo "giogo è leggero" perchè libera dalle sottigliezze rituali.
    Se l'uomo non arriva a comportarsi correttamente necessita dell'aiuto divino,della Grazia che è un DONO che viene concesso a tutti quelli che lo richiedono.
    L'inno all'amore o alla carit�* di Paolo è molto bello ma NESSUNO riesce ad avere quel tipo di amore se non con il dono della Grazia.
    Certo i Vangeli raccontano una minima parte di ciò che Gesù ha fatto e ha detto;si sa che ha detto di andare per il mondo a predicare il Regno dei Cieli ,di battezzare e che i discepoli avrebbero incontrato difficolt�* e tribolazioni.Prima dell'arresto Gesù aveva promesso di mandare lo Spirito Santo proprio perchè anche coloro che gli erano più vicini non arrivavano ancora a capire tutto ciò che lo riguardava.Probabilmente il sogno di Pietro (tovaglia con cibi) era opera dello Spirito.
    Vorrei dire due parole su Pietro perché in lui si rispecchia la nostra umanit�*.La debolezza e il non capire di Pietro potrebbe essere quella di ognuno di noi:Quanti di noi avrebbero avuto la forza di affermare di essere seguaci di Gesù nel frangente pericoloso in cui si è trovato?Quanti avrebbero rischiato?Quanti di noi non avrebbero detto in momenti più sereni "Non permetto che ti succeda alcun male,ti seguirò dovunque"con un entusiasmo non calibrato e senza la consapevolezza di intralciare i programmi di Cristo? Pietro in quei momenti avrebbe dovuto chiedere l'aiuto della Grazia ma si è fidato delle proprie forze ma la bellezza della sua figura sta proprio nell'essere uomo come noi.Se non fossimo deboli come Pietro LA REDENZIONE DEL SALVATORE NON SAREBBE STATA NECESSARIA,avremmo potuto salvarci da soli.In seguito Pietro ha capito tutto e con l'aiuto della Grazia è andato risolutamente a Roma.
    Mi scuso per essermi dilungata,come sempre!
    Ma figurati, hai riassunto benissimo! La Legge non è abolita, ma l’uomo è invitato a ritrovarla nella persona del suo Maestro, che ne è il compimento perfetto....
    Gesù non è venuto ad abrogare ma a portare a perfezione, ovvero a rivelare la piena intenzione del Legislatore Divino. Il senso di questa realizzazione è l’espressione totale della volontà di Dio nel vecchio ordine: Lungi dal morire, il vecchio ordine morale deve rinascere a nuova vita, infusa con un nuovo spirito!

    "Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura." (Galati 6,14)
    amate i vostri nemici

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma figurati, hai riassunto benissimo! La Legge non è abolita, ma l’uomo è invitato a ritrovarla nella persona del suo Maestro, che ne è il compimento perfetto....
    Gesù non è venuto ad abrogare ma a portare a perfezione, ovvero a rivelare la piena intenzione del Legislatore Divino. Il senso di questa realizzazione è l’espressione totale della volontà di Dio nel vecchio ordine: Lungi dal morire, il vecchio ordine morale deve rinascere a nuova vita, infusa con un nuovo spirito!

    "Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura." (Galati 6,14)
    Ah davvero?
    Sembra che Giacomo, il fratello di Gesù e capo della chiesa di Gerusalemme, non la pensasse come te e Paolo.
    Invece di ripetere il catechismo a memoria, dovresti studiare la "parola di dio". Scopriresti cose che nemmeno immagini.

    Atti 21:17. Giacomo - capo della chiesa di Gerusalemme - chiede a Paolo un atto di sottomissione e di lealtà, chiedendo a Paolo di smentire se stesso e imponendo a Paolo di sottomettersi alla Legge, in quanto Giudeo credente in Gesù. E ricorda a Paolo quali parti della Legge sono state imposte ai pagani convertiti (nel concilio di Gerusalemme del 50dc) e che i pagani convertiti sono tenuti ad osservare per ottenere la salvezza.

    [17]Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente. [18]L'indomani Paolo fece visita a Giacomo insieme con noi: c'erano anche tutti gli anziani. [19]Dopo aver rivolto loro il saluto, egli cominciò a esporre nei particolari quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo. [20]Quand'ebbero ascoltato, essi davano gloria a Dio; quindi dissero a Paolo: «Tu vedi, o fratello, quante migliaia di Giudei sono venuti alla fede e tutti sono gelosamente attaccati alla legge. [21]Ora hanno sentito dire di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani che abbandonino Mosè, dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non seguire più le nostre consuetudini. [22]Che facciamo? Senza dubbio verranno a sapere che sei arrivato. [23]Fà dunque quanto ti diciamo: vi sono fra noi quattro uomini che hanno un voto da sciogliere. [24]Prendili con te, compi la purificazione insieme con loro e paga tu la spesa per loro perché possano radersi il capo. Così tutti verranno a sapere che non c'è nulla di vero in ciò di cui sono stati informati, ma che invece anche tu ti comporti bene osservando la legge. [25]Quanto ai pagani che sono venuti alla fede, noi abbiamo deciso ed abbiamo loro scritto che si astengano dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, da ogni animale soffocato e dalla impudicizia».
    Ultima modifica di xmanx; 03-12-2019 alle 08:06
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  9. #9
    Forse non sono riuscita a spiegarmi bene riguardo la Legge nel primo cristianesimo,cercherò di farlo sperando di farmi capire.
    Paolo aveva certamente un carattere irruento e quando sceglieva le scelte erano radicali ma penso che proprio per questo Dio lo abbia scelto ad operare diversamente da come faceva prima.Paolo non vietava il rispetto della Legge ma diceva che non è tutto e che se si pensa di salvarsi solo perchè sono stati osservati anche tutti i 630 precetti ci si sbaglia di grosso.Talvolta è più facile rispettare la Legge che perdonare,Ma l'insegnamento di Paolo ha ancora una sfumatura particolare che ritengo molto importante:RISPETTANDO LA LEGGE L'UOMO PRETENDE DI SALVARSI DA SÈ CON LE PROPRIE FORZE MA È EVIDENTE CHE NON CE LA FA,cade continuamente,riprova e ricade(Paolo stesso diceva che spesso agisce come non vorrebbe agire).Gesù ha confermato la Legge e la rispettava ma metteva in guardia dalle esagerazioni dicendo che il suo "giogo è leggero" perchè libera dalle sottigliezze rituali.
    Se l'uomo non arriva a comportarsi correttamente necessita dell'aiuto divino,della Grazia che è un DONO che viene concesso a tutti quelli che lo richiedono.
    L'inno all'amore o alla carità di Paolo è molto bello ma NESSUNO riesce ad avere quel tipo di amore se non con il dono della Grazia.
    Certo i Vangeli raccontano una minima parte di ciò che Gesù ha fatto e ha detto;si sa che ha detto di andare per il mondo a predicare il Regno dei Cieli ,di battezzare e che i discepoli avrebbero incontrato difficoltà e tribolazioni.Prima dell'arresto Gesù aveva promesso di mandare lo Spirito Santo proprio perchè anche coloro che gli erano più vicini non arrivavano ancora a capire tutto ciò che lo riguardava.Probabilmente il sogno di Pietro (tovaglia con cibi) era opera dello Spirito.
    Vorrei dire due parole su Pietro perché in lui si rispecchia la nostra umanità.La debolezza e il non capire di Pietro potrebbe essere quella di ognuno di noi:Quanti di noi avrebbero avuto la forza di affermare di essere seguaci di Gesù nel frangente pericoloso in cui si è trovato?Quanti avrebbero rischiato?Quanti di noi non avrebbero detto in momenti più sereni "Non permetto che ti succeda alcun male,ti seguirò dovunque"con un entusiasmo non calibrato e senza la consapevolezza di intralciare i programmi di Cristo? Pietro in quei momenti avrebbe dovuto chiedere l'aiuto della Grazia ma si è fidato delle proprie forze ma la bellezza della sua figura sta proprio nell'essere uomo come noi.Se non fossimo deboli come Pietro LA REDENZIONE DEL SALVATORE NON SAREBBE STATA NECESSARIA,avremmo potuto salvarci da soli.In seguito Pietro ha capito tutto e con l'aiuto della Grazia è andato risolutamente a Roma.
    Mi scuso per essermi dilungata,come sempre!

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Forse non sono riuscita a spiegarmi bene riguardo la Legge nel primo cristianesimo,cercherò di farlo sperando di farmi capire.
    Paolo aveva certamente un carattere irruento e quando sceglieva le scelte erano radicali ma penso che proprio per questo Dio lo abbia scelto ad operare diversamente da come faceva prima.Paolo non vietava il rispetto della Legge ma diceva che non è tutto e che se si pensa di salvarsi solo perchè sono stati osservati anche tutti i 630 precetti ci si sbaglia di grosso.Talvolta è più facile rispettare la Legge che perdonare,Ma l'insegnamento di Paolo ha ancora una sfumatura particolare che ritengo molto importante:RISPETTANDO LA LEGGE L'UOMO PRETENDE DI SALVARSI DA SÈ CON LE PROPRIE FORZE MA È EVIDENTE CHE NON CE LA FA,cade continuamente,riprova e ricade(Paolo stesso diceva che spesso agisce come non vorrebbe agire).Gesù ha confermato la Legge e la rispettava ma metteva in guardia dalle esagerazioni dicendo che il suo "giogo è leggero" perchè libera dalle sottigliezze rituali.
    Se l'uomo non arriva a comportarsi correttamente necessita dell'aiuto divino,della Grazia che è un DONO che viene concesso a tutti quelli che lo richiedono.
    L'inno all'amore o alla carità di Paolo è molto bello ma NESSUNO riesce ad avere quel tipo di amore se non con il dono della Grazia.
    appunto: non ti accorgi della contraddizione ?
    chiedere il dono implica già averlo ricevuto, il desiderio di fare il bene e l'autocritica della coscienza, che si avverte incompleta con la sola osservanza della Legge; ma il peccatore e l'ipocrita rifiuta questa prospettiva e non può chiedere;
    la questione è connessa alla dottrina del peccato; perché, se questo non corrompe irrimediabilmente tutti, con la sola "libertà" di compiere comunque solo il male, e si ammette che il libero arbitrio possa ricondurre alla fede e alla richiesta di quella Grazia, non si spiega la necessità di Cristo, che diventa una specie di professore che dia ripetizioni ai più tonti o pigri;

    d'altro canto, se il rispetto della Legge non basta, che dio sarebbe quello che quella Legge ha disposto, stipulando un patto col "suo" popolo su quella base, per poi doversi rimangiare la parola ed intervenire, in seguito ad eventi di cui lo stesso Dio sarebbe stato presciente ? non ha senso alcuno;


    Se non fossimo deboli come Pietro LA REDENZIONE DEL SALVATORE NON SAREBBE STATA NECESSARIA,avremmo potuto salvarci da soli.In seguito Pietro ha capito tutto e con l'aiuto della Grazia è andato risolutamente a Roma.
    Mi scuso per essermi dilungata,come sempre!
    beh, ti renderai conto che se poni l'intervento divino come condicio sine qua non, affermi esplicitamente l'irrilevanza del libero arbitrio;

    anche perché, di converso, Dio impone, per così dire, la Grazia: se Egli interviene sulla persona è per trasformarne il sentimento e la disposizione, cioè alterare la sua volontà, il suo arbitrio, dopodiché quella persona non potrà più peccare, né rifiutare;
    perché, in caso contrario, quell'intervento divino in cosa consisterebbe ? sarebbe solo un sussidiario della Legge stessa, per i più tonti, un esame di riparazione, un "tentativo"; ma può Dio fallire ? e che senso avrebbe reiterare per coloro che sono comunque nati corrotti, se quella corruzione non è emendabile con la sola ragione, visto che l'ottemperanza alla Legge non basta ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #11
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @Rachele
    Sorella....tante chiacchiere ma eviti di affrontare il nodo centrale.
    Paolo predicava che non solo i gentili-convertiti non dovevano osservare la Legge, ma anche gli ebrei-convertiti non dovevano più osservare la Legge, perchè ciò che porta alla salvezza è la fede in Gesù. E chi osserva la Legge per salvarsi è FUORI dalla grazia di Gesù e con Gesù non ha nulla a che vedere.
    E Paolo diceva che questo insegnamento era il "vero vangelo" che veniva da Gesù.

    Poi abbiamo i vangeli e gli Atti degli apostoli dove Gesù dice proprio l'opposto: l'osservanza della Legge è obbligatoria per salvarsi. Nemmeno uno iota della Legge può essere ignorato. E chi insegna ad ignorare la Legge è CONTRO di me. E Giacomo impone a Paolo di smentire se stesso e di sottomettersi alla Legge.

    Ora...il punto è: se i testi sacri sono "parola di dio", come è possibile che ci siano due versioni così contrastanti? Cioè....dio ha le idee confuse a dice a Paolo una cosa e a Gesù la cosa opposta?
    Non solo: se Paolo parla a nome di dio...cioè è ispirato da dio...come può Paolo affermare una cosa mentre Gesù afferma il suo esatto contrario?
    Non solo: se Gesù ha davvero detto quello che traspare dai vangeli, come mai Paolo propaganda una visione in netto contrasto con quella di Gesù?
    Non solo: se Gesù predicava una adesione non "formale" alla Legge, ma sostanziale...come mai Giacomo impone a Paolo di sottomettersi ai precetti "formali" della Legge?
    Non solo: se Gesù ha davvero detto quello che traspare dai vangeli, come mai abbiamo prove inoppugnabili del fatto che c'erano dei contrasti insanabili sul ruolo della Legge tra Paolo, Giacomo, Pietro? E come mai si fece il Concilio del 50dc per cercare di sanare queste divergenze? Insomma...se Gesù ha davvero parlato chiaramente come traspare dai vangeli, non sarebbero dovute sorgere discussioni e visioni contrastanti su come considerare la Legge. E nemmeno si sarebbe dovuto fare il concilio del 50dc per cercare di sanare queste divergenze.
    Non solo: come mai nei documenti in nostro possesso (lettere di Paolo e Atti degli apostoli) non traspare MAI che le divergenze sulla Legge vengono risolte facendo ricorso alle parole di Gesù? Perchè nessuno dice mai: si fa così perchè Gesù ha detto così? (visto che dai vangeli sembra trasparire che Gesù avesse parlato chiaramente di queste cose....forse si erano dimenticati delle parole di Gesù?)
    Non solo: come mai Pietro ha capito solo "in sogno" che la salvezza era anche per i pagani se dai vangeli traspare che Gesù avrebbe detto che la salvezza è per tutti? Forse Pietro non si ricordava delle parole di Gesù e Gesù ha dovuto ripetergliele in sogno?

    Sono questi i nodi centrali da sciogliere....il resto sono chiacchiere.
    Ultima modifica di xmanx; 29-11-2019 alle 08:02
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  12. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    @Rachele
    Sorella....tante chiacchiere ma eviti di affrontare il nodo centrale.
    Paolo predicava che non solo i gentili-convertiti non dovevano osservare la Legge, ma anche gli ebrei-convertiti non dovevano più osservare la Legge, perchè ciò che porta alla salvezza è la fede in Gesù. E chi osserva la Legge per salvarsi è FUORI dalla grazia di Gesù e con Gesù non ha nulla a che vedere.
    E Paolo diceva che questo insegnamento era il "vero vangelo" che veniva da Gesù.

    Poi abbiamo i vangeli e gli Atti degli apostoli dove Gesù dice proprio l'opposto: l'osservanza della Legge è obbligatoria per salvarsi. Nemmeno uno iota della Legge può essere ignorato. E chi insegna ad ignorare la Legge è CONTRO di me. E Giacomo impone a Paolo di smentire se stesso e di sottomettersi alla Legge.

    Ora...il punto è: se i testi sacri sono "parola di dio", come è possibile che ci siano due versioni così contrastanti? Cioè....dio ha le idee confuse a dice a Paolo una cosa e a Gesù la cosa opposta?
    Non solo: se Paolo parla a nome di dio...cioè è ispirato da dio...come può Paolo affermare una cosa mentre Gesù afferma il suo esatto contrario?
    Non solo: se Gesù ha davvero detto quello che traspare dai vangeli, come mai Paolo propaganda una visione in netto contrasto con quella di Gesù?
    Non solo: se Gesù predicava una adesione non "formale" alla Legge, ma sostanziale...come mai Giacomo impone a Paolo di sottomettersi ai precetti "formali" della Legge?
    Non solo: se Gesù ha davvero detto quello che traspare dai vangeli, come mai abbiamo prove inoppugnabili del fatto che c'erano dei contrasti insanabili sul ruolo della Legge tra Paolo, Giacomo, Pietro? E come mai si fece il Concilio del 50dc per cercare di sanare queste divergenze? Insomma...se Gesù ha davvero parlato chiaramente come traspare dai vangeli, non sarebbero dovute sorgere discussioni e visioni contrastanti su come considerare la Legge. E nemmeno si sarebbe dovuto fare il concilio del 50dc per cercare di sanare queste divergenze.
    Non solo: come mai nei documenti in nostro possesso (lettere di Paolo e Atti degli apostoli) non traspare MAI che le divergenze sulla Legge vengono risolte facendo ricorso alle parole di Gesù? Perchè nessuno dice mai: si fa così perchè Gesù ha detto così? (visto che dai vangeli sembra trasparire che Gesù avesse parlato chiaramente di queste cose....forse si erano dimenticati delle parole di Gesù?)
    Non solo: come mai Pietro ha capito solo "in sogno" che la salvezza era anche per i pagani se dai vangeli traspare che Gesù avrebbe detto che la salvezza è per tutti? Forse Pietro non si ricordava delle parole di Gesù e Gesù ha dovuto ripetergliele in sogno?

    Sono questi i nodi centrali da sciogliere....il resto sono chiacchiere.
    @ Xmanx.

    Ma non dobbiamo meravigliarci che gli apostoli
    abbiano litigato, dopo l'Ascensione, si erano
    dimenticati quasi tutta la predicazione del Messia,
    anche noi litighiamo per cose accadute solo qualche giorno fa.
    Pietro non aveva la cultura di Paolo, aveva lo scriba Silvano,
    un medico, ad aiutarlo, secondo me scrivevano quello che vole
    vano spacciandolo per verità assoluta, come quandoi riferisco-
    no sogni e visioni. C'era stata una divisione tra animali puri e im-
    puri e questo non perchè gli scribi dell'A.T.non sapevano come pas-
    sare il tempo ma perchè vi è un fondo consistente di verità. Prendia-
    mo i ruminanti e i non-ruminanti, i primi sono puri, i secondi no. La gente
    si sarà chiesta, e perchè mai? Ma perchè il vitello, un ruminante, è poli-
    gastrico e rumina il cibo molte volte dissolvendo le particelle più grandi
    di cellulosa che possono essere indigeribili, i non ruminanti , poi, vedi i maia-
    li hanno nel trogolo tutti i rifiuti di casa, anche la spazzatura e tutto mangiano,
    la Legge è stata data anche per questioni mediche. All'improvviso Pietro sogna
    maiali e altri animali impuri che si possono mngiare io penso perchè il Cristianesimo
    doveva far proseliti, e la gente era povera e affamata e il maiale costava molto meno
    di un vitello, come ora, con un mialetto un famiglia di montanari poteva sopravvivere
    un anno, del maiale non si buttava niente, ed ecco perchè si sono inventati questo
    sogno che fa salire il colesterolo e aumentare gli ictus.
    Il concilio del prepuzio del 50 è un po' comico, ma io avrei risolto facendo circoncidere tutti
    in previsione del fatto dei numerosi cancri del pene dovuti a scarsa igiene e al papilloma virus
    che si insedia nel solco balano-prepuziale se non ben lavato.
    ciao.

  13. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    Il concilio del prepuzio del 50 è un po' comico, ma io avrei risolto facendo circoncidere tutti
    in previsione del fatto dei numerosi cancri del pene dovuti a scarsa igiene e al papilloma virus
    che si insedia nel solco balano-prepuziale se non ben lavato.
    ciao.
    Puoi immaginarti la schifezza nel solco balano-prepuziale, detto volgarmente cornicione dalla cappella, dopo 40 anni di deserto
    la circoncisione era il minimo.
    Comunque per quanto riguarda Mosè anche la storia del serpente è un po' strana.

  14. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Puoi immaginarti la schifezza nel solco balano-prepuziale, detto volgarmente cornicione dalla cappella, dopo 40 anni di deserto
    la circoncisione era il minimo.
    Comunque per quanto riguarda Mosè anche la storia del serpente è un po' strana.
    @ Crep.
    Ah, non sapevo che chiamaste il solco balano-prepuziale
    "cornicione della cappella", ma se poi è un solco che c'entra
    il cornicione? Me le immagino le schifezze che lì si depositano ( lo smegma),
    e alcune sono cancerogene. Ma poi guarda, Mosè aveva la verga e ogni
    volta che la batteva sulla roccia usciva acqua zampillante di sorgente e li'
    si lavavano gli israeliti, no?

    Che significa che la storia del serpente di rame é un po' strana?
    Il serpente è una figura esoterica da sempre, in ebraico significa
    saggezza, Dio disse di innalzare il serpente di rame durante la pestilenza,
    e chi l'avesse guardato sarebbe guarito. Gli Ebrei hanno le loro interpreta
    zioni, i cattolici ci vedono una prefigurazione messianica, il Cristo innalza-
    to sulla Croce. Il rame era molto utilizzato presso gli Ebrei, es il catino nel
    cortile dell'Arca dell'Alleanza, ove il sacerdote si lavava le mani, prima del
    sacrificio, era di rame. All'università tutti siamo andati a fare gli esami con
    un amuleto di rame addosso che allontana la negatività-per chi ha studiato.

  15. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    -- dopo l'Ascensione… --



    Ma chi riporta tale evento "storicizzato" sarebbe quell' ex-pagano convertito / che si è inventato di sana pianta.. questo sconvolgente fatto extra-natura..

    Tra l' altro smentendo se' stesso.. perchè, come anche i sassi sanno, nel suo (sacro) libro quella mitica "sparizione oltre le Nubbi" sarebbe avvenuta quasi subito il suo RI-torno in vita.
    Non cosi' in Atti ove..(a seguito di un' altra illuminazione ?) egli ricorre al sacro numero "40" citato dai tanti (!) autori del Tanak...eccc..eccc.. da qui quel favoloso passo del suo 1 capitolo -

    Come ben si sa, questo miracoloso evento è stato in seguito "aggiunto" al testo di Marco _ inspiegabilmente interrotto al versetto 8 del suo capitolo finale (16).

    Quindi questa sublime Ascesa altro non è che una delle tante RI_petizioni di miti antichi /come i nostri favoleggianti Romolo + Remo ....
    Del resto lo stesso ebraismo contemplava altrettanto strabilianti salite ascensionali.. addirittura di personaggi che NON sarebbero morti (il leggendario Enoch (Gn. cap. 5) e quel leggendario Elia (2 Re cap. 2) e del quale si attendeva 8 e ancora si attende), con molta trepidazione, la sua "parousia" tra i credenti israeliti..


    ---------------------


    Tu scrivi: secondo me scrivevano quello che volevano spacciandolo per verità assoluta, come quando i riferisco-no sogni e visioni.



    Quindi "aria fritta" _ spacciandola come verita' "dogmatica" !!

    Tutto questo semmai poteva andare bene per "quei tempi" -
    Oggi se uno spacciasse queste favoleggiante storielle.. come "vere".. energici e forzuti infermieri gli metterebbero una camicia di forza e lo porterebbero, senza esitazioni, in manicomio !


    -----------------------------


    Tu scrivi: C'era stata una divisione tra animali puri e im-puri e questo non perchè gli scribi dell'A.T.non sapevano come passare il tempo ma perchè vi è un fondo consistente di verità.




    Bisognerebbe ri-leggere sia il Levitico e il successivo Deuteronomio, e per quale motivo trasgredire detti assoluti divieti _ avrebbero profondamente offeso l' iddioIsraelita.

    Perchè dunque sono stati redatti tali testi ? La risposta è che l' obiettivo di tali proibizioni mirava soprattutto alla famosa "santita' / perchè tale era il "loro" iddioEtnico !

    Da RI-cordare, sempre e comunque, che la RE-visione (!) del Pentateuco avvenne a seguito dell' ultima umiliante deportazione babilonese... ed eccoci allora all' ispirato redattore Ester / e la sua nuova parola magica:
    - "kasher" -
    Tale termine voleva significare "adatto" (e/o "se cosi' piace") _ cosi' infatti nei suoi capitoli 5 + 9 (e il successivo copia-incolla di Mrc. cap. 6) -

    Fu cosi' introdotto, nella prassi, l' "adatto" (kosher) comportamento da osservare per quelle determinate e "Giuste regole alimentari" (Kashrut) - spacciate come assoluta obbedienza per raggiungere la perfezione !

    Da qui la famosa compilazione della lista nel Levitico (cap.11) - e riproposta ancora nel Deuteronomio 14.
    Come ben si sa, questo ultimo libro della Torah/Pentateuco significa: "una copia" / maldestramente tradotto, Dall' ebraico ("elleh Haddevarim"), in greco come:
    - queste sono le Parole.. (risalente al passo Deut. 17.18) -


    Ora per antonomasia "el Maialin" è l' animale che rappresenta l' assoluta negazione / e il perchè.. viene spiegato, nella tradizione rabbinica, per via del suo comportamento ingannevole (ovvero ha lo zoccolo spaccato MA non rumina) _
    Ma piu' che altro tale divieto era un modo per differenziarsi (!) dai Cani politeisti.. che invece non solo:
    - lo offrivano ai loro dei,
    - ma da veri intenditori (e dunque indifferenti alle stranezze degli stregoni-monoteisti), gustavano quanto la "saggia" Natura offriva.. alla bestia umanoide !

    E comunque il mangiar carne (consideriamo sempre "in quel tempo".. la cottura non era cosi' meticolosa come oggi) forte era la preoccupazione di contrarre malattie (es. la trichinosi)..eccc..eccc...

    Malgrado detta intransigente imposizione religiosa _ tuttavia il consumo di detta prelibata carne era inascoltata dai veri intenditori buongustai israeliti (come si evince dal Libro del Deutero-Isaia _ capitoli 65 + 66), come dire di quelle norme degli "ispirati" autori se ne facevano un baffo !

    Non cosi' la pensava il piu' "moderno" autore della 1 Timoteo (cap. 4) / seppur attribuita al celeberrimo paganfariseo di Tarso.

    Detto anonimo autore, che come i Cani-pagani, apprezzava TUTTO quanto la Natura offriva.. esaltava come sublime tutto quanto era commestibile/mangiareccio, e cio' perchè prodotto-creato dal divinVasaio.
    Da qui il "permesso" a consumare tutto e non scartare nulla della sua divina creazione !

    Seppur - come ben si ricordera' - in quel famoso 1 concilio, espressamente convocato per discutere le bizzarrie del Tarso (ovvero permettere l' entrata delle masse urlanti dei Cani-politeisti nella nuova costituenda religion-pseudo-monoteista.. - pur conservando il loro sacro prepuzio / Atti cap. 15 ) fu stabilito che valeva molto di piu' praticare le ferree regole del Levitico, da qui l' assoluto divieto del consumo delle carni impure !

    Ma (forse) il citato autore Timoteo.. un mattino si alzo' con il piede "sinistro".. e quelle regole ebraiche della Torah non avevano piu' valore !

    Le solite bizzarrie del cristianesimo / a seconda dell' "umore" dell' autore di turno.. !

    -----------------------------


    Tu scrivi: Il concilio del prepuzio del 50 è un po' comico...



    I saggi Egizi lo sapevano ben prima dei discendenti dei Kahbiru... / e non erano illuminati come il paganfariseo tarsiota.

    Infatti tale pratica era gia' largamente diffusa NON solo in Egitto... come ben riporta l' autore Scarpelli nel suo mirabile:

    - Il dioSolo _ le misteriose origini del mono-teismo / Mondadori - - -

    ...eccc...eccc....ecccc.....


    -
    Ultima modifica di esterno; 01-12-2019 alle 14:12

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