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Discussione: 13 dicembre: santa Lucia

  1. #1
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    13 dicembre: santa Lucia

    Al siracusano Bumble, concittadino di santa Lucia, dedico

    13 dicembre: Santa Lucia

    Il nome Lucìa, con l’accento tonico sulla i, deriva dal latino "lux" (= luce). In questa lingua l’accento tonico nel nome anziché sulla i cadeva sulla u (lùcia): questa modulazione sonora fa comprendere meglio il collegamento con lux, lemma usato dai cristiani come segno e promessa di luce spirituale.
    Lucia è il femminile del nome maschile “Lucius” (Lucio).

    Lucia era anche il nome della ragazza nata nel 283 e vissuta a Siracusa che, secondo notizie agiografiche, morì martire nella città natia il 13 dicembre del 304 durante la persecuzione anti-cristiana voluta dall’imperatore Diocleziano.

    Il suo corpo fu deposto in un loculo nelle catacombe che da lei presero il nome. Fu venerata come santa dai siracusani e il suo sepolcro divenne meta di pellegrinaggi.

    Il culto per santa Lucia si diffuse fuori dalla Sicilia in altre parti d’Italia. A Roma vennero dedicate in suo onore circa 20 chiese. A Ravenna, nella basilica di Sant’Apollinare Nuovo è effigiata nella “Processione delle Vergini”.


    “Processio delle vergini”. Questo mosaico è nella navata. Lucia è la seconda da destra.

    Dante Alighieri nel “Convivio” (III-IX, 15) afferma di aver subìto in gioventù una lunga e pericolosa alterazione agli occhi, ottenendo poi la guarigione per intercessione della santa siracusana. Per gratitudine e ammirazione il poeta le attribuì un ruolo allegorico nella “Divina Commedia”. Nelle tre cantiche santa Lucia diventa il simbolo della “grazia illuminante”.

    Prima della riforma del calendario gregoriano nel 1582 la festa in onore di questa santa, il 13 dicembre, cadeva in prossimità del solstizio d’inverno, perciò il detto popolare “santa Lucia il giorno più corto che ci sia”. Il pontefice Gregorio XIII per correggere le imperfezioni del calendario giuliano, che nei secoli aveva accumulato la sfasatura astronomica di circa 10 giorni, decretò che si passasse direttamente dal 4 al 15 ottobre. E la celebrazione di Santa Lucia, il 13 dicembre, rimase distante dal solstizio d’inverno, che nel nostro emisfero avviene il 21 o il 22 dicembre: il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima: è la notte più lunga ed il giorno più corto dell’anno. Nei giorni successivi la luce solare torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate.

    Nell’ antichità il solstizio d’inverno simboleggiava la fine di un anno e l'inizio di quello successivo, e si festeggiava il Sol invictus (per esteso “Deus Sol invictus”), considerato una divinità.

  2. #2
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    13 dicembre: santa Lucia /2

    Per l’etimologia del suo nome (lux, luce) santa Lucia è invocata come protettrice della vista e dalle malattie degli occhi; è patrona dei medici oculisti e dei non vedenti.
    Fu scelta come protettrice della vista perchè alcuni agiografi le attribuirono la frase che avrebbe pronunciato durante il martirio: “ai non credenti toglierò l’accecamento”, frase che aveva una valenza spirituale ma venne interpretata in senso “oftalmico”.
    Altri agiografi, invece, attribuirono alla martire siracusana una leggenda medievale riferita ad un’altra Lucia, terziaria domenicana, che per non cedere alle tentazioni del fidanzato si "strappò" gli occhi. Ovviamente è un episodio fantastico e le raffigurazioni degli occhi di santa Lucia posati su un piatto o in una ciotola derivano dalla devozione popolare.



    Nell’iconografia cristiana dal XIV secolo Lucia venne raffigurata con i suoi occhi strappati e posati in un piattino. In precedenza veniva rappresentata soltanto con la palma del martirio ed una lampada, simbolo della luce e della fede che illumina il dubbio.
    Il suo corpo fu sepolto in un arcosolio scavato nel tufo delle catacombe di Siracusa, che nell’878 fu invasa dai Saraceni. I cristiani del luogo per tutelare i resti della santa li prelevarono dal sepolcro e li nascosero.

    Nel 1039, il macedone Giorgio Maniace (998 – 1043), generale bizantino e catapano (governatore) d’Italia come ricompensa per aver liberato Siracusa dagli Arabi, pretese il corpo di santa Lucia e lo portò con sé a Costantinopoli, capitale dell'impero romano d’Oriente, insieme ai corpi di sant'Agata di Catania e altri santi siciliani, per farne dono alla co-imperatrice Teodora, sorella dell’imperatrice Zoe.

    A Siracusa di santa Lucia rimasero alcuni presunti o falsi oggetti personali: la sua tunica, le scarpe ed il velo, che furono custoditi nel duomo della città.

    Nel 1204, durante la quarta crociata, il doge veneziano Enrico Dandolo fece prelevare a Costantinopoli i resti del corpo di santa Lucia e li inviò a Venezia, dove già era affermato il culto della martire e c’era anche una chiesa a Lei dedicata. Ma nel capoluogo lagunare si preferì collocare le reliquie nella chiesa di San Giorgio Maggiore. Nel 1280 furono trasferite nella chiesa dell'Annunziata. Non basta. Nella stessa città fu costruita una nuova chiesa, consacrata nel 1313 e titolata a Santa Lucia, che accolse i resti della martire siracusana. Successivamente, nel 1860, questo sacro edificio fu demolito per costruire nella città la prima stazione ferroviaria (inaugurata nel 1954) e i resti della santa furono ancora una volta traslati, nella vicina chiesa di San Geremia, poi denominata chiesa dei Santi Geremia e Lucia, dove tuttora si venerano. Ma il luogo di culto principale è a Siracusa, nella chiesa di Santa Lucia al Sepolcro.

  3. #3
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    13 dicembre: santa Lucia /3

    Il culto per Santa Lucia è diffuso in Europa.

    In Svezia, al mattino del 13 dicembre migliaia di bambine o adolescenti vengono vestite con una tunica bianca, sorreggono in mano una candela accesa e sul capo una coroncina di candele, alimentate con le batterie per motivi di sicurezza. Si formano le processioni guidate da una bambina che rappresenta santa Lucia e simboleggia la luce spirituale; al seguito, damigelle e paggetti. Mentre sfilano cantano canzoni tradizionali natalizie ed illuminano l’oscurità con le loro candele.



    Lucia e le sue damigelle donano brioche allo zafferano e biscotti allo zenzero agli spettatori.
    Questa tradizione del Settecento si ripete in chiese, scuole, ospedali e luoghi di lavoro in tutto il Paese e non sarebbe Natale in Svezia senza Lucia, che segna il passaggio alle ultime due settimane di Avvento.



    Annualmente viene incoronata una Lucia in ogni cittá. Le candidate sono giovani residenti e vengono pubblicizzate dai quotidiani e TV locali. La Lucia, che viene scelta dal pubblico, e le altre candidate che diventano le sue damigelle, devono saper cantare per poter poi esibirsi nelle piazze della cittá, negli ospedali, nei centri per gli anziani, nei centri commerciali e nelle fabbriche. Questa iniziativa risale al 1927. In quell’anno un quotidiano di Stoccolma decise un concorso per eleggere la “Lucia di Svezia”, che con una corona di sette candele sul capo e accompagnata da altre ragazze vestite come lei con tunica bianca doveva raccogliere i doni da distribuire il 13 dicembre ai bisognosi, ai malati ed agli anziani. L’iniziativa è ormai una tradizione nazionale.

    Il 13 dicembre in alcune località Santa Lucia porta regali, per esempio nel Veneto e nel nord Europa.

  4. #4
    Bavo Doxa... aggiungo la chiesa di Santa Lucia a Siracusa, dove nel 2000 mi sono sposato e dove si conclude la processione che parte dalla Cattedrale...

    Domani sarà una giornata di passione... la città sarà piena zeppa di persone che arrivano da ogni dove.

    santa lucia.jpg
    Bambol utente of the decade

  5. #5
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    Siracusa: in primo piano il tempietto del sepolcro, l’attigua basilica-santuario di Santa Lucia al Sepolcro e panoramica sul quartiere Santa Lucia.

    Bumble anche questa foto panoramica è bella. E’ corretta la mia didascalia alla foto desunta dal sito della basilica ? Ma il tempietto è anche battistero ? Di solito gli antichi battisteri sono ottagonali
    Ultima modifica di doxa; 12-12-2019 alle 19:30

  6. #6
    No, quello è il luogo in cui fu resa martire la santa e dove poi venne sepolta, prima che fu portata via. Il sepolcro che si vede fu costruito intorno al 1600. Non ci sono mai entrato, ma dovrebbe essere anche l'ingresso di uno dei numerosi siti di catacombe che esistono a Siracusa, seconda solo a Roma, per numero e superficie.
    Ultima modifica di bumble-bee; 12-12-2019 alle 21:24
    Bambol utente of the decade

  7. #7
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    Lucia era già stata martirizzata a Siracusa da circa 10 anni, nel 304, quando nel febbraio del 313 a Milano (all’epoca capitale dell’Impero Romano) fu firmato il cosiddetto “editto di Costantino”. Non fu un editto ma un rescriptum, da rescribĕre (= rispondere per scritto) firmato all’epoca dai due augusti dell’impero romano (Costantino per l’Occidente e Licinio per la pars Orientalis) per dare disposizioni ai governatori delle province romane di attuare le decisioni contenute nell’'editto di Serdica (o editto di Galerio, Galerius Valerius Maximianus, che governò dal 305 al 311 d. C.), emanato il 30 aprile 311 a Serdica (attuale Sòfia, capitale della Bulgaria) dal primus augustus Galerio a nome del collegio tetrarchico che reggeva l'Impero romano. Con esso il cristianesimo otteneva implicitamente lo status di religio licita, di culto riconosciuto ed ammesso dall'Impero. Fu il primo editto di tolleranza dei cristiani, con il quale si pose fine alle persecuzioni.

    Comunque il rescritto di Milano permise e favorì la diffusione del cristianesimo.

    Secondo l'interpretazione tradizionale Costantino e Licinio firmarono quel rescritto per concedere a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di venerare le proprie divinità.

    Tornando alla martire Lucia, c'è da dire che il suo corpo fu collocato nelle locali catacombe e in suo onore i siracusani costruirono una chiesa a lei dedicata, poi danneggiata da un terremoto e distrutta durante la dominazione araba.

    Catacombe1.jpg
    Siracusa: le catacombe, dove deposero nel 304 il corpo della martire Lucia.

    Il cosiddetto “tempietto del sepolcro” è una chiesa ottagonale costruita nel XVII secolo al centro dell'area catacombale. Internamente la chiesa ospita il loculo sepolcrale

    Sepolcro2.jpg
    Interno della chiesa sepolcrale
    Ultima modifica di doxa; 12-12-2019 alle 23:05

  8. #8
    Molto bello questo 3d amico doxa, saprai certamente che Santa Lucia si festeggia anche a Verona (dove abito). Nella nostra tradizione la Santa porta regali e dolciumi a tutti i bambini ( e anche ai meno bambini).
    Secondo la leggenda diffusa a Verona, verso il XIII secolo in città si era diffusa una grave ed incurabile epidemia di “male agli occhi” che aveva particolarmente colpito i bambini. La popolazione allarmata, aveva allora deciso di chiedere la grazia a Santa Lucia, compiendo un pellegrinaggio a piedi scalzi e senza mantello, fino alla chiesa di S. Agnese, dedicata anche alla martire siracusana. Oggi nel luogo dove un tempo sorgeva la chiesa, si trova invece la sede del Comune scaligero: Palazzo Barbieri.
    Hai sempre delle buone idee.
    Ultima modifica di Kanyu; 13-12-2019 alle 13:59

  9. #9
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Vabbè allora auguri a tutte le Lucia

  10. #10
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    Grazie Kanyu per l'interessante informazione sulla tradizione a Verona per santa Lucia. La notizia l'aggiungo nel mio documento.

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