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Discussione: Il teorema del lampione

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Il teorema del lampione

    Jean Paul Fitoussi è un economista genuinamente di sinistra, che analizza lucidamente e direi spietatamente il malfunzionamento delle società capitalistiche occidentali, ostaggio di problemi nuovi affrontati coi vecchi punti di vista...La vecchia barzelletta del lampione sotto certi aspetti appare veramente...illuminante.
    " L’arguto economista utilizza la barzelletta dell’ubriaco che, incespicando nei suoi piedi, continua invano a cercare le chiavi di casa intorno all’unico lampione acceso della strada, essendo quello l’unico punto illuminato nella notte, pur sapendo di non averle perse lì. Con grande critica e consapevolezza, l’umorismo di Fitoussi rappresenta in questo modo una perfetta allegoria del mondo contemporaneo, nel quale si cercano ottusamente risposte e soluzioni nelle direzioni sbagliate per risolvere problemi economici e sociali, solo perché sono state indicate come le uniche possibili da perseguire".

    http://losbuffo.com/2018/06/11/jean-...isi-economica/
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Jean Paul Fitoussi è un economista genuinamente di sinistra, che analizza lucidamente e direi spietatamente il malfunzionamento delle società capitalistiche occidentali, ostaggio di problemi nuovi affrontati coi vecchi punti di vista...La vecchia barzelletta del lampione sotto certi aspetti appare veramente...illuminante.
    " L’arguto economista utilizza la barzelletta dell’ubriaco che, incespicando nei suoi piedi, continua invano a cercare le chiavi di casa intorno all’unico lampione acceso della strada, essendo quello l’unico punto illuminato nella notte, pur sapendo di non averle perse lì. Con grande critica e consapevolezza, l’umorismo di Fitoussi rappresenta in questo modo una perfetta allegoria del mondo contemporaneo, nel quale si cercano ottusamente risposte e soluzioni nelle direzioni sbagliate per risolvere problemi economici e sociali, solo perché sono state indicate come le uniche possibili da perseguire".

    http://losbuffo.com/2018/06/11/jean-...isi-economica/
    Turbo...guarda che i tecnocrati di Bruxelles non sono fessi. Non è che si ostinano a imporre ricette sbagliate e non capiscono che sono sbalgiate.
    Non sono come l'ubriaco che cerca le chiavi sotto il lampione perchè lì c'è luce.
    A Bruxelles stanno perseguendo un preciso disegno politico. Chiaro. Evidente.

    È necessario liberarsi da un equivoco politico divenuto ormai senso comune, e dal quale dipendono un’infinità di conseguenze: quello di considerare la formazione dell’ Unione Europea come un processo di unificazione politica di tutti i popoli europei e di creazione di una “comunità di diritto” che garantisca pace, diritti e libertà a tutti i “cittadini” dell’Unione. Al contrario, l’Europa è stata fin dall’inizio pensata e costruita come spazio egemonico franco-tedesco.

    Tra i compiti del “progetto” europeo vi era dunque, anzitutto, quello della riunificazione politica della Germania. E se prima di quella realizzazione la Germania era una grande potenza economica, ma politicamente debole, le cose sono cambiate dopo il 1989. La prima decisione politica della nuova Germania fu, non a caso, l’introduzione della moneta unica, la quale fu, con l’accordo tra Kohl e Mitterand, imposta a tutti gli altri Paesi, ottenendo così il massimo beneficio da quella moneta in termini economici. L’asse Kohl – Mitterand ha dettato i tempi dell’integrazione europea, dell’adozione del Trattato di Maastricht, dell’accelerazione improvvisa per la costruzione dell’Europa unita. Le altre nazioni hanno dovuto “allinearsi”: Prodi ripeteva continuamente “ce lo chiedono in Europa”.

    Ma la Germania ha finito per chiederci molto di più: ha imposto la distruzione del nostro sistema industriale. Come ha precisato Nino Galloni, ex funzionario al bilancio (cfr “Il funzionario oscuro che faceva paura a Kohl”), l’accordo tra Kohl e Mitterrand «prevedeva anche la deindustrializzazione dell’Italia. Perché se l’Italia si manteneva così forte dal punto di vista produttivo – industriale, quell’accordo tra Kohl e Mitterrand sarebbe rimasto un accordo così, per modo di dire».

    Intervista a Nino Galloni...vedere a partire dal minuto 20:00.

    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  3. #3
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Tra i compiti del “progetto” europeo vi era dunque, anzitutto, quello della riunificazione politica della Germania. E se prima di quella realizzazione la Germania era una grande potenza economica, ma politicamente debole, le cose sono cambiate dopo il 1989. La prima decisione politica della nuova Germania fu, non a caso, l’introduzione della moneta unica, la quale fu, con l’accordo tra Kohl e Mitterand, imposta a tutti gli altri Paesi, ottenendo così il massimo beneficio da quella moneta in termini economici. L’asse Kohl – Mitterand ha dettato i tempi dell’integrazione europea, dell’adozione del Trattato di Maastricht, dell’accelerazione improvvisa per la costruzione dell’Europa unita. Le altre nazioni hanno dovuto “allinearsi”: Prodi ripeteva continuamente “ce lo chiedono in Europa”.

    Ma la Germania ha finito per chiederci molto di più: ha imposto la distruzione del nostro sistema industriale. Come ha precisato Nino Galloni, ex funzionario al bilancio (cfr “Il funzionario oscuro che faceva paura a Kohl”), l’accordo tra Kohl e Mitterrand «prevedeva anche la deindustrializzazione dell’Italia. Perché se l’Italia si manteneva così forte dal punto di vista produttivo – industriale, quell’accordo tra Kohl e Mitterrand sarebbe rimasto un accordo così, per modo di dire».

    Intervista a Nino Galloni...vedere a partire dal minuto 20:00.
    rieccolo, il genio Galloni, figlio del ras DC Giovanni, che ha spolpato l'Italia ai bei tempi

    naturalmente è un complotto di Mitterrand e Kohl se l'Italia DC regalava i soldi dei contribuenti agli Agnelli; se assumeva, sempre coi soldi dei contribuenti, caricando di debiti le generazioni di oggi, milioni di persone nella PA e negli enti inutili in cambio di voti; se garantiva pensioni baby e retributive a chi non versava i relativi contributi; se col sistema bancario - pubblico, finanziato dal contribuente, a buffo; buffi che pagano i giovano, oggi, privati di pensioni e servizi - si garantivano imprenditori "amici" e incapaci; se sui lavori pubblici c'era un mangia-mangia di corruzione che portava ogni lavoro a costare oltre il 30% della media europea;

    è colpa di Mitterrand e Kohl se abbiamo le mafie, l'evasione fiscale...

    solo un baluba con l'anello al naso e la sveglia al collo può farsi irretire dalle bufale del figlio di uno dei più importanti ras del regime DC; farebbe quasi più bella figura la Mussolini se dicesse che il nonno mandava gli oppositori in villeggiatura a Ventotene e che la risiera di S. Sabba era un hotel a 4 stelle dove agli ebrei si servivano specialità kosher

    l'Italia si è de-industrializzata perché i nostri imprenditori sono pavidi e incapaci: dopo 30 anni di protezione e "droghe" da parte degli amici di stato, come il papà di Galloni, che compensavano coi soldi nostri le loro perdite, non erano più abituati a competere, fatte poche eccezioni; e hanno venduto, per investire in settori garantiti, assicurazioni, utilities varie;
    ,a, per i baluba, la colpa è sempre degli "altri" e dei loro complotti
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #4
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @axe

    Non giudico fatti e persone in base alle parentele di chi li espone.
    Ma mi baso sui fatti.
    E i fatti sono questi:

    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  5. #5
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    @axe

    Non giudico fatti e persone in base alle parentele di chi li espone.
    Ma mi baso sui fatti.
    E i fatti sono questi:

    ma guarda
    e che significherebbe quel grafico che pubblichi ?

    guarda questo, in cui la comparazione è tra Italia e AREA EURO tutta:
    gli altri sono tutti "Germania" allora, e noi gli unici stronzi

    1prodint.jpg

    se tutta l'area euro vede aumentare la produzione e noi no, forse non dipende dall'euro, ma proprio da noi; altrimenti, non saremmo gli unici che vanno male;
    almeno, questo dedurrebbe una persona che non sia del tutto idiota, o rintronata di propaganda basata su falsi;

    oltretutto, il 2002 è l'introduzione dell'euro circolante, coi vincoli operanti già da 10 anni prima; cioè, non è che dal 92 al 2002 lo stato italiano potesse stampare moneta come se non fosse nell'euro;
    ma, evidentemente, le capre che hanno voluto utilizzare questo grafico come dimostrazione di chissà che, erano ignari; così come lo sei tu, che ti bevi tutto pur di vedere le apparizioni mariane di Fusaro, Galloni, ecc...

    fossero tutti creduloni come te, meriteremmo davvero la schiavitù...
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #6
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    @Axe

    L'area Euro, come produzione industriale, non esiste.
    Esistevano solo TRE poli industriali in europa: le Germania (e i paesi satelliti "colonie" della Germania..Austria e paesi dell'Est), la Francia e l'Italia.
    La Grecia è a gambe all'aria a causa del MES.
    La Spagna, dal punto di vista industriale, è insignificante.
    La realtà di oggi, dopo 30 anni da Maastricht vede solo DUE poli: Francia e Germania (e i loro paesi satellite).
    Che è esattamente il risultato del patto tra Mitterand e Kohl. E cioè ricreare il Sacro Romano Impero egemonizzato da Francia e Germania.
    I paesi del Mediterraneo (Spagna, Italia e Grecia) sono stati marginalizzati e resi ininfluenti. Tutta l'industria ruota attorno ai due poli Francia e Germania (e ai loro paesi satellite). Che è esattamente il disegno POLITICO strategico dal quale è nata l'Europa di Maastricht.

    Non è un caso che la Fiat sia andata in Lussemburgo (paese satellite della Francia).
    Non è un caso che la fusione Fiat-Peugeot sia andata in Olanda.
    C'è un disegno politico ben preciso: creare due poli industriali, Francia e Germania.

    Ultima modifica di xmanx; 18-12-2019 alle 12:57
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  7. #7
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    @Axe

    L'area Euro, come produzione industriale, non esiste.
    Esistevano solo TRE poli industriali in europa: le Germania (e i paesi satelliti "colonie" della Germania..Austria e paesi dell'Est), la Francia e l'Italia.
    che non vuol dire una ceppa, visto che l'economia di tutto il nord-est italiano è integrata a quella tedesca;
    parlare di poli in un'economia in cui la produzione industriale si basa all'origine su semi-lavorati è una sciocchezza; i freni e le frizioni che si fanno nel vicentino per la BMW a quale economia, polo, li ascrivi in relazione all'effetto "euro" ? se la politica che sostieni essere "tedesca" fa vendere le BMW, si vendono anche quei freni e frizioni;

    La Grecia è a gambe all'aria a causa del MES.
    no, la Grecia è a gambe all'aria perché hanno truccato i conti per decenni e si sono indebitati per esentare i ricchi dalle tasse, persino in costituzione; se ti pignorano l'auto perché l'hai comprata a rate e poi, invece di pagare quelle, ti sei sputtanato i soldi a mignotte la colpa non è dell'ufficiale giudiziario che ti notifica il pignoramento, ma tua che hai fatto finta di non capire che non potevi permetterti auto e mignotte contemporaneamente;

    La realtà di oggi, dopo 30 anni da Maastricht vede solo DUE poli: Francia e Germania (e i loro paesi satellite).
    Che è esattamente il risultato del patto tra Mitterand e Kohl. E cioè ricreare il Sacro Romano Impero egemonizzato da Francia e Germania.
    I paesi del Mediterraneo (Spagna, Italia e Grecia) sono stati marginalizzati e resi ininfluenti. Tutta l'industria ruota attorno ai due poli Francia e Germania (e ai loro paesi satellite). Che è esattamente il disegno POLITICO strategico dal quale è nata l'Europa di Maastricht.

    Non è un caso che la Fiat sia andata in Lussemburgo (paese satellite della Francia).
    Non è un caso che la fusione Fiat-Peugeot sia andata in Olanda.
    C'è un disegno politico ben preciso: creare due poli industriali, Francia e Germania.
    stronzate patetiche per ingenui, come te;
    la politica industriale dipende dalle scelte delle élites interne: tasse, servizi, burocrazia, giustizia, investimenti in ricerca, scuola, ecc... non dalla moneta;

    posto che l'Italia resta la seconda manifattura UE, è anche esportatore netto; netto, sai che significa ??? che esporta di più di quanto importi;
    e i nostri due principali partner commerciali sono esattamente Germania e Francia - cioè, quelli che contribuiscono di più alla nostra ricchezza e ai quali tu vorresti fare la guerra - con la prima che in media esporta leggermente di più di quanto importi, con una tendenza alla parità, un margine di oscillazione di circa due punti;
    e con un volume cresciuto in modo impressionante da quando c'è l'euro;

    ma tu sei uno zuccone e non capisci nemmeno questo; non so di che campi, chi ti dia lo stipendio; ma se fai il fornaio e il giornalaio di fronte spende da te più di quanto tu spenda da lui, capiresti persino tu che ti conviene che anche lui abbia clienti che comprano il giornale e che non è un tuo nemico;
    se poi tu lavori male, quando viene in negozio lo fai aspettare ore perché la cassiera sta a chiacchierare con l'amica al telefono, o gli dai il pane del giorno prima perché stamattina non ti andava di lavorare, la tua produttività diminuisce;

    infatti, il calo lo abbiamo a parità di occupati; se diminuisce la produttività interna a parità di occupati, di chi è la colpa ? di Francia e Germania ?
    solo per i pirla che si fanno infinocchiare dalla propaganda del gatto & la volpe:

    bisogna essere davvero stupidi per desiderare chiusure commerciali e nazionalistiche, dazi, moneta sovrana, costi di cambio, vincoli di standard suscettibili di far saltare i contratti, quando si è paese esportatore netto;
    nella loro idiozia - per ragioni diverse - almeno i britannici esportano poche merci, anche se molti servizi; hanno la loro moneta e questo può illudere in qualche misura;
    ma il discorso sovranista - complottarolo fatto da un italiano è veramente da rintronati incapaci:

    1Esportazioni-italia-per-paese-2018-01.png
    c'� del lardo in Garfagnana

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