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Discussione: 25 dicembre: Nascita di Gesù

  1. #1
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    25 dicembre: Nascita di Gesù

    25 dicembre: Nascita di Gesù

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    “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). Con questa affermazione l'evangelista Giovanni esprime l'evento dell'Incarnazione: Dio si è fatto uomo a Betlemme.

    Il 25 dicembre nella Messa solenne viene letto il prologo dell’evangelista Giovanni: "In principio era il Verbo, / e il Verbo era presso Dio, / e il Verbo era Dio" (1, 1)

    Il latino “Verbum” traduce il greco Logos, questo sostantivo significa parola, intesa come manifestazione del pensiero. In termini filosofici è un'idea astratta, un concetto, che si è concretizzato, rendendosi visibile, ascoltabile, toccabile. in una determinata persona.

    Per la teologia cristiana è Gesù Cristo, il Figlio di Dio, divino e umano, vero Dio e vero uomo, e fa parte della Trinità insieme al Padre e allo Spirito Santo.

    La stessa espressione “In principio…” è usata all'inizio del racconto della creazione nel libro della Genesi: "In principio Dio creò il cielo e la terra…", però l’evangelista Giovanni si riferisce ad un altro "principio", a Gesù Cristo, nato a Betlemme secondo la profezia di Michea (5, 1).

    Secondo i cristiani Michea, che visse nell’VIII sec. a.C. (ed era contemporaneo dei profeti Isaia ed Osea), profetizzò la nascita del Signore a Betlemme…
    Ultima modifica di doxa; 25-12-2019 alle 15:29

  2. #2
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    25 dicembre: Nascita di Gesù /2

    Joseph Ratzinger, durante il suo pontificato, nell’udienza generale del 23 dicembre del 2009 disse che “Il primo ad affermare con chiarezza che Gesù nacque il 25 dicembre è stato Ippolito di Roma, nel suo commento al Libro del profeta Daniele, scritto verso il 204”.

    Ippolito, teologo ed esegeta, fu il primo antipapa nella storia della Chiesa. Scrisse commentari su libri dell’Antico e Nuovo Testamento, fra i quali quello sul “Libro di Daniele”. In questo testo, in quattro volumi, c’è la parte riguardante il giorno e il mese della nascita di Gesù: “Riguardo alla prima Venuta del Salvatore nella carne, quando nacque in Betlemme, (occorre sapere che avvenne) otto giorni prima delle calende di Gennaio (25 dicembre), il quarto giorno della settimana (Giovedì), quando Augusto regnava già da quarantadue anni. Dal tempo di Adamo erano passati cinquemilacinquecento anni. Egli (il Cristo) soffrì a trentatré anni, otto giorni prima delle calende di Aprile (25 Marzo), nel giorno della Preparazione, durante il quindicesimo anno di Tiberio Cesare, insieme con Rufo, Rubellio e quando Gaio Cesare e Gaio Celestio Saturnino erano consoli per la quarta volta”. (Ippolito di Roma, Commentario a Daniele, 4.23.3).

    Papa Benedetto XVI in quell’udienza del 23 dicembre 2009 disse anche: “Nella cristianità la festa del Natale ha assunto una forma definita nel IV secolo, quando essa prese il posto della festa romana del “Sol invictus”, il sole invincibile; si mise così in evidenza che la nascita di Cristo è la vittoria della vera luce sulle tenebre del male e del peccato”.

    Infatti nella 'Depositio Martyrum', scritta nel 336, si dice che a Roma il dies natalis di Gesù veniva celebrato il 25 dicembre.

    La stessa notizia è nel Cronografo dell'anno 354 (Chronographus anni 354), scritto da Furio Dionisio Filocalo: “VIII kal. Ian. natus Christus in Betleem Iudeae” (= il 25 dicembre nacque Cristo a Betlemme di Giudea).

    Fu scelto il 25 dicembre perché si credeva che fosse la data del solstizio d’inverno. In quel giorno si festeggiava il “Dies Natalis Solis Invicti”, la nascita del nuovo Sole, che dopo la notte più lunga dell’anno riprendeva ad aumentare la luce diurna.

    “Sol Invictus” ("Sole invitto") o, per esteso, “Deus Sol Invictus” ("Dio Sole invitto") era anche l’appellativo religioso usato per diverse divinità nel tardo Impero Romano, quali Helios, El-Gabal, Mitra, che finirono per essere assimilate, nel periodo della dinastia dei Severi, in un monoteismo solare.

    Il 25 dicembre la comunità cristiana di Roma festeggiava la nascita di Gesù, considerato da loro “la luce del mondo”.

    Il simbolismo teologico "Cristo-Luce" è caratteristico del Vangelo di Giovanni (1, 4 – 9 e 8, 12) che mette in evidenza la contrapposizione tra luce e tenebra.

    Anche nelle lettere di Paolo di Tarso la simbologia della luce è presente con diversi significati, ad esempio in quella agli Efesini (5, 8 – 14). Da aggiungere il profeta Isaia: "Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse" (9, 1).

    Ma fu difficile sconfiggere la festa pagana del “Sol Invictus”. Nel 460 il papa Leone I “Magno” sconsolato scrisse: “E’ così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella basilica di san Pietro, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei”. (settimo sermone nel Natale del 460).

    Le date in cui si festeggia il Natale nella cristianità:

    Il 25 dicembre cattolici, protestanti e ortodossi che seguono il calendario gregoriano;
    il 6 gennaio le chiese ortodosse orientali;
    il 7 gennaio gli ortodossi che seguono il calendario giuliano;
    il 19 gennaio la Chiesa Armena Apostolica di Gerusalemme che segue il calendario giuliano.
    Il nucleo centrale della festività natalizia è di 8 giorni: dal 25 dicembre all’1 gennaio.


  3. #3
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Buon Natale doxa

  4. #4
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    Liete feste anche a te, Crep.

    Quali delle canzone natalizie in auge ti piace ?

    Te ne elenco alcune.

    “Tu scendi dalle stelle” : è la più famosa canzone natalizia italiana. Parole e musica furono composte nel dicembre 1754 dal sacerdote Alfonso Maria de’ Liguori mentre era a Nola (prov. di Napoli) per le sue prediche durante la novena di Natale. E’ la versione in lingua italiana di un coevo motivo in dialetto napoletano, “Quanno nascette Ninno”, dello stesso autore, vescovo e santo.

    “Stille nacht”: (= Notte silenziosa) è il titolo in lingua tedesca di un’altra famosa canzone natalizia, più conosciuta in Italia col titolo “Bianco Natale”, in inglese “Silent night”.

    Le parole furono scritte nel 1816 dal sacerdote austriaco Joseph Mohr, invece la musica fu composta nel 1818 dall’austriaco Franz Xaver Gruber, che egli stesso suonò per la prima volta nella notte di Natale nella chiesa di St. Nikolaus ad Oberndorf.

    La versione italiana di “Stille nacht” è “Astro del ciel”: non è una traduzione del testo tedesco ma un elaborato scritto dal prete bergamasco Angelo Meli (1901-1970).
    La canzone natalizia austriaca “Stille nacht, heilige nacht”… (= Silenziosa notte, santa notte...), in lingua italiana: “Astro del ciel, pargol divin…”.
    In “Stille nacht” il sacerdote Mohr esprime la pace interiore dopo varie disavventure e malattie. Prima dell’ordinazione sacerdotale aveva vissuto a Salisburgo, dove era solito ubriacarsi e giocare d’azzardo.

    A diffondere questo canto natalizio prima nel Tirolo poi nel resto dell’Austria e in Germania, fu un costruttore di organi, Mauracher. Si era recato ad Oberndorf per riparare l’organo della chiesa di San Nicolaus, ascoltò la canzone, gli piacque e decise di prendere lo spartito per stamparlo e diffonderlo. Il brano piacque anche al re di Prussia, Federico Guglielmo IV, che lo fece cantare dal coro del duomo di Berlino.
    Alla fine del XIX secolo gli emigranti tedeschi fecero conoscere “Stille nacht” negli Stati Uniti e nel Canada.

    “Adeste fideles”: canto natalizio in lingua latina d’incerta “paternità”. Alcuni l’attribuiscono, in parte, al compositore e musicista britannico John Francis Wade (1711 – 1786). Lo avrebbe trascritto da un tema popolare irlandese nel 1743 circa. Nel canto ci sono citazioni tratte dalla Bibbia e dalle preghiere del Gloria e del Credo.
    Il testo del canto è costituito da otto strofe di cui solo la I, V, VI e VII furono trascritte da Wade. Le strofe II, III e IV vennero composte dal vescovo cattolico e teologo francese Étienne-Jean-François nel 1794 e l’VIII da un anonimo.

    segue

  5. #5
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    Ultima modifica di doxa; 25-12-2019 alle 16:32

  6. #6
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    Canzoni natalizie /2

    “White Christmas” (= bianco Natale).
    E’ la più famosa canzone natalizia americana. Scritta dal compositore musicale Irving Berlin, di origine russa, naturalizzato statunitense, morto nel 1989 all’età di 101 anni.
    Il nome Irving Berlin è uno pseudonimo. Si chiamava Izrail' Moiseevič Bejlin (1888 – 1989). Fu autore di numerosi brani musicali, fra i quali il noto “White Christmas”, elevato al successo da Bing Crosby nel 1942.

    Fu per il film “Holiday Inn” che compose nel 1942 “White Christmas”, per cui ricevette anche l’Oscar per la migliore canzone. Il 3 ottobre 1942 il brano, cantato da Bing Crosby raggiunse il primo posto nella classifica americana. Da allora, il brano è sempre riapparso in classifica ogni anno per Natale.


    “Jingle Bells”: è una delle canzoni natalizie più conosciute e cantate al mondo. Il brano fu creato dal compositore e cantautore statunitense James Pierpont e pubblicato nel 1857 con il titolo “One Horse Open Sleigh”.

    Anche se è associata al Natale, la canzone la scrisse per essere cantata nel “Giorno del ringraziamento”: ogni anno negli Stati Uniti d'America il quarto giovedì di novembre.
    Secondo la Medford Historical Society, Pierpont per la composizione del testo fu ispirato dalle popolari corse delle slitte che si svolgevano nella città di Medford nel XIX secolo.
    Nel 1859 la canzone venne ripubblicata con il titolo “Jingle Bells, or the One Horse Open Sleigh” ed ebbe diffusione e successo.
    Jingle Bells non argomenta sul Natale, ma di bevute, slitte e anche ragazze.

    La CBC (l’equivalente della Rai in Canada) fece fare le ricerche per un servizio con la vera storia di “Jingle Bells” e scoprì che il brano non è un allegro inno da cantare in famiglia. Fu composto in una specie di “osteria” per essere cantato durante le bevute.
    «Jingle bells, jingle bells, jingle all the way. Oh, what fun it is to ride in a one-horse open sleigh». Il ritornello del pezzo sarebbe in pratica un inno a divertirsi durante le corse di slitte che nel periodo invernale si svolgevano sulle rive del Mystic River, a Medford, a nord di Boston.

    Oltre alla prima strofa della canzone (l’unica cantata) e leggendo le successive (spesso dimenticate), c’è da credere che il divertimento cui si riferisce il pezzo effettivamente non sia quello dello stare in famiglia a Natale.

    The first Noel (= “Il primo Natale”): l’origine del titolo di questo canto natalizio è controverso. Secondo alcuni studiosi non è il “noel” di origine francese ma la contrazione della frase “Now all is well”, divenuto “Now well”, abbreviato in “Nowell”, da cui “Noel”.

    E’ un tradizionale canto natalizio inglese, pubblicato nel 1823 con un arrangiamento ed aggiunte nel testo ad opera di Davies Gilbert.
    Dopo essere stata tramandata oralmente, la composizione “The first Noel” fu pubblicata nel 1833 in una collezione di “Christmas Carols”.
    Il testo ha 9 strofe di contenuto religioso: la nascita di Gesù, l’annuncio dell’angelo ai pastori, l’arrivo dei Magi, ecc.. Tre delle nove strofe vengono spesso tralasciate nelle versioni contemporanee.

  7. #7
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    La prima, " Tu scendi dalle stelle" perché la che sentivo spesso da bambino, e tutti i bambini di famiglie credenti del mio tempo la sapevano a memoria.

  8. #8
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    "Gesù non è nato nella notte tra il 24 e il 25 dicembre e non è nato nell’anno zero, e fin qui si tratta ormai di un fatto risaputo, anche se sconosciuto ancora a molti".

    http://www.meteoweb.eu/2019/12/data-...orici/1363360/

    https://it.wikipedia.org/wiki/Data_d...a_di_Ges%C3%B9
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  9. #9
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    Liete feste anche a te, Turbo.

    Lo so come stanno le cose...

    Fai attenzione, nel primo link che hai postato c'è la notizia dei "due sovrani che regnarono durante la vita di Gesù furono Erode il Grande ed Erode Antipa".

    Alla presunta data di nascita di Jesus il re "Erode", detto il "grande", era già morto da 4 anni.

  10. #10
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Caro Doxa, sono stato a Greccio.
    Davvero molto suggestivo.


    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  11. #11
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    In un incantevole paese della regione dei trulli
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    Bellissima sia Greccio che il suo Presepe! Auguro a tutti voi: buone feste!
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

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