Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Vediamo di approfondire il tema della risurrezione, che i cattolici non vogliono accettare nella interpretazione da me data.
In Apocalisse (20):
E vidi dei troni, e le anime dei decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola Dio (1), i quali non adorarono la fiera né la sua immagine e non ricevettero il marchio sulla fronte e sulla loro mano; e sedettero sui troni, e il giudizio fu dato loro; e vissero e regnarono con il Cristo per mille anni.
Gli altri morti non vissero fino alla fine dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo colui che ha parte alla prima risurrezione! Su costoro la seconda morte non ha potere (2), ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui i mille anni.
Come nota 1 ho messo: Costoro sono stati abbandonati da tutti, e quindi è come se fosse rimasta solo la loro testa, non potendo interagire col prossimo mediante il corpo, perché furono respinti. Mi pare di sentire la voce dei peccatori: “Non li vogliamo!”
Come nota 2 ho messo: Avranno patito le pene dell’inferno prima di iniziare a regnare con il Cristo: attraverso il lungo inferno si passa una sola volta.
Quindi, chi accoglie Cristo subito inizia a regnare con lui. Questo regno cercherà di far risuscitare anche chi non è risuscitato subito - come è scritto nei testi zoroastriani -, ma evidentemente costoro non vivranno fino alla fine dei mille anni. Continueranno a non accogliere o ad accogliere solo in parte le rivelazioni divine.
Veniamo a ciò che dice Paolo in 1 Corinzi (15:35-53):
35Ma qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?». 36Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore. 37Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere. 38E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. 39Non tutti i corpi sono uguali: altro è quello degli uomini e altro quello degli animali; altro quello degli uccelli e altro quello dei pesci. 40Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, altro quello dei corpi terrestri. 41Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle. Ogni stella infatti differisce da un’altra nello splendore. 42Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità; 43è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza; 44è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale.
Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che 45il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. 46Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. 47Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. 48Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti. 49E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste. 50Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che si corrompe può ereditare l’incorruttibilità.
51Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. 53È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità.
Dai primi versi si capisce che il risuscitato non riavrà il medesimo corpo che aveva quando morì.
Nei versi successivi viene anticipato ciò che abbiamo letto in "Dottrina e alleanze" nella discussione "A ciascuno il suo posto." L'esistenza del mondo celeste, di quello terrestre e di quello teleste. Riporto solo qualche verso della sezione 76 per sottolineare il parallelismo con la lettera di Paolo:
94 Coloro che dimorano in sua presenza sono la chiesa del Primogenito; ed essi vedono come sono veduti, conoscono come sono conosciuti, avendo ricevuto della sua pienezza e della sua grazia. 95 Ed egli li rende uguali in potere, in forza e in dominio. 96 E la gloria del mondo celeste è una, come la gloria del sole è una.
97 La gloria del mondo terrestre è una, come la gloria della luna è una.
98 E la gloria del mondo teleste è una, come la gloria delle stelle è una, poiché come una stella differisce da un’altra stella in gloria, così differiscono in gloria l’uno dall’altro nel mondo teleste. 99 Poiché questi sono coloro che sono di Paolo, di Apollo e di Cefa.
Il corpo materiale non può ereditare il regno di Dio, secondo le parole di Paolo. Infatti è l'anima che eredita il regno di Dio, nonostante sia in un corpo materiale. Questo fruisce dei vantaggi dell'eredità insieme all'anima. Il corpo è una macchina, uno strumento guidato dall'anima. Cosa potrebbe ereditare in se stesso?
Paolo poi ci dice un mistero: tutti saremo trasformati, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba.
Chi non si sente trasformato dalle parole divine? Io stesso cerco di modificarmi in base ad esse. Non sto continuando a strombazzare testi divini per modificare credenze e comportamenti?
Per aiutare a capire può essere utile il Corano (56):
60. Abbiamo decretato per voi la morte e non potremo essere sopravanzati
61. nel sostituirvi con altri simili a voi e nel farvi rinascere [in forme] che ancora non conoscete.
62. Già conoscete la prima creazione! Perché non ve ne ricordate?
Anche qui appare chiara l'assurdità della pretesa di riavere lo stesso corpo alla risurrezione.
Cono, crep, come avete avuto i vostri corpi? Siete stati partoriti dalle vostre madri o Dio vi ha creati in modo speciale? Cercate di ricordare come siete venuti al mondo, se ce la fate...