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Discussione: Una conferma sulla saggezza di non sposarsi e non avere figli negli ultimi tempi.

  1. #76
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Chiaro, la fine dei tempi intesa come la fine del singolo.
    Ma io avevo inteso che il post iniziale si riferisse ad altri ultimi tempi.
    Al riguardo, Nostro Signore è stato chiaro: Molti saranno i segni, degli ultimi tempi. Ma il Giorno preciso, quello, lo conosce solo Dio.

    "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.

    Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.

    Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.

    Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
    Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà."
    amate i vostri nemici

  2. #77
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Oggi...domani....la questione posta da Gesù Cristo riguarda l'urgenza della nostra conversione, amici. Il "tenetevi pronti" ci dice che possiamo lasciare questo mondo e comparire davanti a Lui, sempre. Magari prendendo male una curva in superstrada. Possa quell'istante trovarci a posto. In grazia di Dio.
    Ma possibile tu non ti renda conto che domani non dipenda più da te.
    Vuol anche dire che è inutile fare programmi nel " Regno dei Cieli".
    E' in questo mondo che Gesù agisce, basta non dire ....."domani verrò", ma dire...... "eccomi sono qui".
    Una curva presa male è una grossa sfiga

  3. #78
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    I conflitti ci sono e si risolvono: Come? Col Perdono. Col rispetto reciproco. Con l'accettazione piena dell'Altro. Della Dignità dell'Altro.
    Non andando subito dall'avvocato!
    Se il perdono non è anteriore al conflitto, cioè potenziale, che vuol dire buon animo, ai voglia a perdonare.

  4. #79
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E' anteriore, infatti. Cosa avete promesso tu e tua moglie davanti a Dio?

    “Io accolgo te, come mia/o sposa/o.
    Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre,
    nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia,
    e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita.”

    Se non si è disposti a perdonare, meglio non sposarsi, Crep. Non sposarsi affatto.
    amate i vostri nemici

  5. #80
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    E' anteriore, infatti. Cosa avete promesso tu e tua moglie davanti a Dio?

    “Io accolgo te, come mia/o sposa/o.
    Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre,
    nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia,
    e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita.”

    Se non si è disposti a perdonare, meglio non sposarsi, Crep. Non sposarsi affatto.
    Cioè per te io avrei dovuto perdonare a vita l'attaccamento morboso di mia moglie alla sua famiglia? E la mia famiglia quando l'avrei avuta? All'altro mondo?
    O cono, ragiona; viene o non viene detto che quando ci si sposa si lascia la propria famiglia originaria? O no?
    Cono, hai proprio voglia di discutere.it

  6. #81
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Al riguardo, Nostro Signore è stato chiaro: Molti saranno i segni, degli ultimi tempi. Ma il Giorno preciso, quello, lo conosce solo Dio.

    "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.

    Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.

    Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.

    Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre.
    Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà."
    Come al solito fai una confusione pazzesca.

    Mischi il concetto di Paolo della fine dei tempi, con quello di Giovanni della fine della propria vita. E crei un "supervangelo" che NON ESISTE.
    Infatti, Paolo NON PREDICAVA una vita dopo la morte. La morte, per Paolo, è un limbo in attesa della seconda venuta di Gesù...solo in quel momento sarebbe avvenuta la resurrezione e il giudizio.
    Giovanni, invece, predicava il giudizio dopo la morte...per cui la "venuta di Gesù" è il momento della morte personale.

    Prendi due teologie diversissime e le metti insieme cose se fossero una.
    Non è così.
    Paolo diceva una cosa. Giovanni diceva un'altra cosa.

    Sta di fatto che la seconda venuta di Gesù prevista da Paolo, ripresa dai vangeli sinottici e preannunciata da eventi catastrofici e dalla fine del mondo, non c'è stata.
    E la "venuta di Gesù" intesa da Giovanni come il momento della morte personale di ciascuno è una idea nata intorno al 100dc che, col messaggio originario del Gesù storico, non ha nulla a che vedere.

    Per cui....tutto quello che hai detto è aria fritta.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  7. #82
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Cioè per te io avrei dovuto perdonare a vita l'attaccamento morboso di mia moglie alla sua famiglia? E la mia famiglia quando l'avrei avuta? All'altro mondo?
    O cono, ragiona; viene o non viene detto che quando ci si sposa si lascia la propria famiglia originaria? O no?
    Cono, hai proprio voglia di discutere.it
    Il tuo Amore, il tuo Perdono, il Rispetto verso di lei avrebbe "guarito" tua Moglie...
    L'Altro si ama per quello che è, Crepuscolo. Non per quello che vorremmo che fosse.
    amate i vostri nemici

  8. #83
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Come al solito fai una confusione pazzesca.

    Mischi il concetto di Paolo della fine dei tempi, con quello di Giovanni della fine della propria vita. E crei un "supervangelo" che NON ESISTE.
    Infatti, Paolo NON PREDICAVA una vita dopo la morte. La morte, per Paolo, è un limbo in attesa della seconda venuta di Gesù...solo in quel momento sarebbe avvenuta la resurrezione e il giudizio.
    Giovanni, invece, predicava il giudizio dopo la morte...per cui la "venuta di Gesù" è il momento della morte personale.

    Prendi due teologie diversissime e le metti insieme cose se fossero una.
    Non è così.
    Paolo diceva una cosa. Giovanni diceva un'altra cosa.

    Sta di fatto che la seconda venuta di Gesù prevista da Paolo, ripresa dai vangeli sinottici e preannunciata da eventi catastrofici e dalla fine del mondo, non c'è stata.
    E la "venuta di Gesù" intesa da Giovanni come il momento della morte personale di ciascuno è una idea nata intorno al 100dc che, col messaggio originario del Gesù storico, non ha nulla a che vedere.

    Per cui....tutto quello che hai detto è aria fritta.
    Ora le ho sentite proprio tutte: "Paolo non predicava una vita dopo la morte", ok.

    "Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore. (Romani 8)

    "Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Sta scritto infatti:
    Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
    né mai entrarono in cuore di uomo,
    queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. (1. Corinzi, 2)

    "Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione." (2.Timoteo, 4)

    Più chiari di così....
    Ultima modifica di conogelato; 07-02-2020 alle 00:37
    amate i vostri nemici

  9. #84
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    Il tuo Amore, il tuo Perdono, il Rispetto verso di lei avrebbe "guarito" tua Moglie...
    L'Altro si ama per quello che è, Crepuscolo. Non per quello che vorremmo che fosse.
    Infatti io l'ho amata per quello che era e l'amo tutt'ora, ma con altrettanta schiettezza posso dire che l'amore della famiglia è un sentimento personale di coppia e non un amore di gruppo.

  10. #85
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    Mi sembra logico non avere figli negli ultimi tempi, un po' diverso non sposarsi, non compromette la vita di altri se non dei due partecipanti.

    Tutto sta a capire quando saranno questi ultimi tempi, se saranno per tutti, per alcuni, per pochi.

    Stabilita la data chi vuole può anche abbandonarsi a qualunque frenesia
    Ma quale frenesia, il giorno del Signore arriverà come un ladro...

  11. #86
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    Infatti, finita la frenesia, dopo cosa c'è.

  12. #87
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    Ma chi è che parla di "amore per sempre"? Chi può ritenersi in diritto di ipotecare il futuro? Qualcuno forse crede troppo ai bigliettini trovati sui baci perugina...
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  13. #88
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    Infatti, finita la frenesia, dopo cosa c'è.
    @ Crep.

    E io mica sono il mago Otelma, e che ne so? Sicuramente c'è Dio che ci interroga con amore e giustizia,
    poi ci manda dove dobbiamo andare, nel purgatorio se dobbiamo purgarci, c'è il focherello ma sempre fuoco è,
    o a ll'inferno, o in paradiso a sentire le arpe angeliche, oh.
    Da molti anni in molti dicono che la fine dei tempi é prossima, ma ancora non giunge.

  14. #89
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Volevo dire che dalle innumerevoli fine del del mondo dopo c'è sempre qualcosa, a meno che non ci sia niente.

  15. #90
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    I conflitti ci sono e si risolvono: Come? Col Perdono. Col rispetto reciproco. Con l'accettazione piena dell'Altro. Della Dignità dell'Altro.
    Non andando subito dall'avvocato!
    ma nemmeno per idea; questa è una postulazione truffaldina, perché descrive implicitamente il conflitto in termini di relazione personale, quando la realtà è che i conflitti si generano su scelte fondamentali, oggettive ed esterne al rapporto personale; quindi, sono di fatto una questione di potere; a volte si tratta di questioni sanabili, altre no;
    si può perdonare uno sgarbo, un eccesso in una lite, un tradimento, ma purché le finalità di una coppia restino comuni;

    ma se un coniuge ritiene di mandare a lavorare i figli a 16 anni e l'altro di farli studiare, se uno ha un lavoro all'estero e questo implica il trasferimento della famiglia e la perdita di lavoro dell'altro coniuge, o semplicemente se finisce l'amore o si scoprono attitudini del coniuge che non si erano percepite, o quello è cambiato, cosa ti vuoi perdonare ?
    se quelli continuano a stare insieme vuol dire solo che uno si è imposto e l'altro ha subito, un'afflizione, un equilibrio di potere che ne soffoca intendimenti essenziali;
    il conflitto non è risolto; produce solo odio sotterraneo per le frustrazioni che si accumulano;

    poi ti stupisci che i figli di quella coppia non vogliano a loro volta sposarsi e procreare; grazie ! se quello è il modello...

    posto che chi va dall'avvocato - con quello che costa e con tutti gli immani casini successivi - ha sempre dei motivi importanti, magari precedentemente rimossi, nascosti sotto il tappeto; nessuno si separa per sport o per motivi frivoli, se non nelle fantasie sui vip dei lettori di giornaletti di gossip del parrucchiere;

    le persone normali sono estremamente conservatrici del ménage di coppia, per tanti motivi: tranquillità, relativa sicurezza economica e affettiva, prevedibilità e avversione all'incertezza, anche quando si tratta di un equilibrio sofferente;

    quando si arriva ad una rottura è sempre perché è intervenuto un elemento essenziale a cambiare i termini del patto, qualcosa di impossibile da trascurare, oppure che mina comunque la vitalità della famiglia, anche se tu, dall'esterno, non lo vedi, perché non conosci l'origine della coppia e le applichi uno standard da favoletta;

    due coniugi molto nevrotizzati possono anche essere a proprio agio in una relazione degradata, se quel conflitto essenziale consente loro di sfogare istinti aggressivi nel quotidiano, cioè, se hanno loro personali profili conflittuali si realizzano perfettamente e reciprocamente nell'odio, nel disprezzo o nell'indifferenza; un caso tipico è il coniuge che nega a se stesso e al partner la sessualità, perché così lo punisce per altri motivi su cui è stato costretto a transigere, a "perdonare"; credo sia una delle condizioni più frequenti nelle coppie che stanno insieme da diversi anni;

    immagina due 30enni o 40enni, sposati da 5 o 10 anni e che si sono scoperti indifferenti, desiderosi d'altro, ma "tengono il punto", come vorresti tu; quelli hanno ancora tutta una vita davanti, fatta di continua frustrazione e tensione: gli amici innamorati, un libro, un film, una canzone, una trasmissione televisiva, tutto parla di un amore a cui quelli hanno rinunciato per sempre; anche se sono brave persone, quella privazione scava, genera invidia, ambivalenze persino nei confronti dei figli o di altre persone care;
    guarda che è una condizione che quasi tutti abbiamo sperimentato, anche se non tutti sono capaci di identificarla e molti l'hanno rimossa, perché crea disagio, sia nel caso in cui sia capitata direttamente a noi, sia in quello in cui siamo stati comprimari e coinvolti in quell'atmosfera.
    c'� del lardo in Garfagnana

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