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Discussione: I morti nel Mediterraneo continuano ma ora nessuno ne parla

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    I morti nel Mediterraneo continuano ma ora nessuno ne parla

    Dopo il cambio di governo l'assordante silenzio sui morti in mare... https://www.panorama.it/news/cronaca...dati-politica/
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  2. #2
    No Excuses L'avatar di Jerda
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    Non è più utile a nessuno parlarne, o disutile a nessuno non parlarne. Salvini ha fatto la scenetta di chi non se ne frega per elettori che erano incazzati con gli extracomunitari (o se non, che avrebbero fatto meglio a esserlo con loro) la sinistra non li ha mai trovati utili se non per ingraziarsi voti, bene che la gente la prenda come una cosa che succede, come quando piove o per l'effetto serra. Quando torneranno di nuovo utili verranno tirati su dal fondo del mare...
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    Questa sì che è vita, altro che la marea di boiate pseudoscientifiche con cui una mandria di dilettanti pagati a peso d'oro continua a riempirci la testa e a mandare a puttane il paese.
    Ben ritrovati.

  3. #3
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Si muore da disperati, a 10 anni, anche via cielo

    Parigi, muore assiderato a 10 anni nel carrello del jet per l’Europa
    Trovato all’aeroporto Charles De Gaulle. Si era nascosto lì dentro in Costa d’Avorio, vestito con abiti leggeri. Air France: «Dramma umano». Indaga la Gendarmeria.

    Il volo Air France AF 703 tra Abidjan, la capitale economica della Costa d’Avorio, e Parigi si è concluso in orario, poco dopo le 6 del mattino, martedì all’aeroporto Charles De Gaulle. Il tempo di fare scendere i passeggeri, e sono cominciati i preparativi per il viaggio in direzione opposta verso il Paese africano. I tecnici si sono avvicinati come al solito al carrello di atterraggio del Boeing 777, ma stavolta, intorno alle 6 e 40, la routine si è interrotta. Nel vano del carrello c’era il cadavere di un bambino. «Si direbbe intorno ai dieci anni», hanno detto le autorità. Non aveva con sé documenti o lettere, per adesso la sua età e il nome sono sconosciuti e forse lo resteranno per sempre. Il bambino è morto per il freddo — a 10 mila metri di quota la temperatura arriva a meno 50 gradi — e per la mancanza di ossigeno, come tanti adolescenti (e qualche adulto) prima di lui, cercando di raggiungere l’Europa da clandestino.

    È una delle morti più terribili e inevitabili che attendono i migranti pronti a tutto pur di lasciare il loro Paese di origine. Fonti della sicurezza ivoriane fanno notare che l’aeroporto di Abidjan è dotato di controlli speciali per evitare questo tipo di tragedie, e a differenza di un adulto un bambino non può farsi passare per dipendente dello scalo per eluderli. Si sospetta quindi che un complice adulto lo abbia aiutato a passare, magari facendosi pagare, pur sapendo che il tentativo si sarebbe concluso con la morte del bambino. Casi come questo non sono purtroppo isolati. Negli anni Duemila accadde anche in Italia, all’aeroporto di Malpensa, e di recente ci sono state altre morti drammatiche in Africa e in Europa. I clandestini muoiono nel vano che non è riscaldato né pressurizzato, e vengono scoperti all’atterraggio, ma talvolta i cadaveri precipitano a terra non appena il pilota inizia le manovre per l’atterraggio ed estrae il carrello. Il corpo del bambino è stato portato all’istituto medico-legale, i gendarmi dei trasporti aerei (BGTA) stanno conducendo l’inchiesta, mentre un’indagine è in corso anche in Costa d’Avorio, dove Air France ha attivato i suoi uomini all’aereoporto di Abidjan per cercare di scoprire la falla nella sicurezza e evitare nuove tragedie.

    https://www.corriere.it/esteri/20_ge...e8f7f455.shtml
    amate i vostri nemici

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Si muore da disperati, a 10 anni, anche via cielo

    Parigi, muore assiderato a 10 anni nel carrello del jet per l’Europa
    Trovato all’aeroporto Charles De Gaulle. Si era nascosto lì dentro in Costa d’Avorio, vestito con abiti leggeri. Air France: «Dramma umano». Indaga la Gendarmeria.

    Il volo Air France AF 703 tra Abidjan, la capitale economica della Costa d’Avorio, e Parigi si è concluso in orario, poco dopo le 6 del mattino, martedì all’aeroporto Charles De Gaulle. Il tempo di fare scendere i passeggeri, e sono cominciati i preparativi per il viaggio in direzione opposta verso il Paese africano. I tecnici si sono avvicinati come al solito al carrello di atterraggio del Boeing 777, ma stavolta, intorno alle 6 e 40, la routine si è interrotta. Nel vano del carrello c’era il cadavere di un bambino. «Si direbbe intorno ai dieci anni», hanno detto le autorità. Non aveva con sé documenti o lettere, per adesso la sua età e il nome sono sconosciuti e forse lo resteranno per sempre. Il bambino è morto per il freddo — a 10 mila metri di quota la temperatura arriva a meno 50 gradi — e per la mancanza di ossigeno, come tanti adolescenti (e qualche adulto) prima di lui, cercando di raggiungere l’Europa da clandestino.

    È una delle morti più terribili e inevitabili che attendono i migranti pronti a tutto pur di lasciare il loro Paese di origine. Fonti della sicurezza ivoriane fanno notare che l’aeroporto di Abidjan è dotato di controlli speciali per evitare questo tipo di tragedie, e a differenza di un adulto un bambino non può farsi passare per dipendente dello scalo per eluderli. Si sospetta quindi che un complice adulto lo abbia aiutato a passare, magari facendosi pagare, pur sapendo che il tentativo si sarebbe concluso con la morte del bambino. Casi come questo non sono purtroppo isolati. Negli anni Duemila accadde anche in Italia, all’aeroporto di Malpensa, e di recente ci sono state altre morti drammatiche in Africa e in Europa. I clandestini muoiono nel vano che non è riscaldato né pressurizzato, e vengono scoperti all’atterraggio, ma talvolta i cadaveri precipitano a terra non appena il pilota inizia le manovre per l’atterraggio ed estrae il carrello. Il corpo del bambino è stato portato all’istituto medico-legale, i gendarmi dei trasporti aerei (BGTA) stanno conducendo l’inchiesta, mentre un’indagine è in corso anche in Costa d’Avorio, dove Air France ha attivato i suoi uomini all’aereoporto di Abidjan per cercare di scoprire la falla nella sicurezza e evitare nuove tragedie.

    https://www.corriere.it/esteri/20_ge...e8f7f455.shtml
    @ Cono.

    Scusa, ci racconti tutto il fatto ma noi lo conosciamo, so solo che la polizia francese non ha mai usato il termine di bambino, ma di piccolo cadavere di un dodicenne, forse per impressionare di meno. Non so quando imparai che a quota 10.000 si ha temperatura di -50, forse alle medie, ma io non dovevo fuggire da Roma. Questa storia é triste e macabra come quella del bambino turco annegato e che il gendarme portava sollevato e non gli si piegavano le articolazioni per la rigidità cadaverica, sono storie che non andrebbero pubblicate. Tu , Cono, hai 5 bambini, ne prenderesti altri 2 della Nigeria?Come puo' tutta l'Africa entrare in Italia pur se la Bibbia ci dice di accogliere il forestiero? Come ci rispondi?

  5. #5
    Cono ha 5 bambini?
    Bambol utente of the decade

  6. #6
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    5 figli, 2 già maggiorenni, fidanzati, laureati e che lavorano.....
    Un fatto davvero angosciante, Lilia. Che ci interpella tutti come Persone.
    Non esiste nessuna invasione, in Europa. Basta informarsi un po' sulle vere cifre. E' che molti fuggono veramente dalla disperazione, dalla guerra, dall'indigenza, dalla fame, dalle carestìe.....
    Abbiamo depredato l'Africa con le sue risorse e pretendiamo anche di non ricevere in cambio il frutto amaro dell'emigrazione. A tal punto arriva la nostra insensibilità.

    1400 società offshore per depredare l'Africa di materie prime e risorse naturali.

    Sarebbero oltre 1.400 le società offshore utilizzate da società occidentali per depredare l’Africa di tutte le sue materie prime e delle risorse naturali. È quanto è emerso da PanamAfrica, branchia dei più celebri Panama Papers, ovvero l’inchiesta sui documenti riservati di oltre 120mila società offshore dell’archivio dello studio Mossack Fonseca, che è stata svelata dai giornalisti associati Icij e che in Italia è stata pubblicata da l’Espresso.


    Ma se Panama Papers si concentrava sulle migliaia di società offshore utilizzate per spostare i profitti in Paesi con tassazioni bassissime o addirittura nulle, PanamAfrica riguarda il modo in cui politici, militari, manager e imprenditori hanno utilizzato queste stesse società schermate per spartirsi i profitti, nella maggior parte dei casi illeciti, che venivano dallo sfruttamento delle risorse naturali di tutto il continente africano. Secondo l’inchiesta 44 Stati sui 54 in totale dell’Africa sono interessati da queste nuove rivelazioni.


    Petrolio, gas, oro, diamanti e altri metalli preziosi, erano sottratti regolarmente alle popolazioni locali e, attraverso le società offshore, spostati in luoghi come British Virgin Islands, Seychelles o Dubai, ovvero in luoghi dove esiste la possibilità di avere regimi legali di anonimato che permettono ai proprietari di queste società di nascondere anche i casi più gravi di corruzione e riciclaggio di denaro sporco.


    Scrive Il Fatto Quotidiano nella sua versione online: “Tra gli affari realizzati da queste offshore ce ne sono alcuni già al centro di inchieste giudiziarie avviate in nazioni africane e in altri Paesi tra cui Stati Uniti, Svizzera, Gran Bretagna e Italia. La Penisola in particolare è citata per le indagini in corso sull’algerino Farid Bedjaoui che presso Mossack Fonseca aveva costituito 12 società-schermo usate, secondo l’inchiesta, per mascherare un traffico di mazzette spostate tra diversi Paesi. Bedjaoui è al centro di un’inchiesta italiana su Saipem, in cui è indagato anche l’ex numero uno di Eni Paolo Scaroni, per una presunta maxi-tangente da 198 milioni di euro pagati dal colosso italiano degli impianti energetici al ministro algerino Chekib Khelil, in cambio di appalti per oltre dieci miliardi di dollari e la costruzione di un gasdotto di petrolio e gas dal deserto del Nord Africa al Mediterraneo. Secondo i giornalisti dell’Icij, Bedjaoui nel ruolo di intermediario, Khelil e alcuni manager di Saipem si sarebbero incontrati nelle stanze dell’hotel Bulgari di Milano, un palazzo settecentesco tra l’orto botanico e La Scala. In più di cinque anni, riporta l’indagine, il conto di Bedjaoui nell’hotel al centro di Milano ha superato i 100mila dollari”.


    Soprattutto la Nigeria è al centro del nuovo scandalo PanamAfrica: coinvolti tre ex ministri del petrolio clienti di Mossack Fonseca. Secondo le indagini, i tre ex ministri hanno usato le società offshore per comprare imbarcazioni e ville a Londra. Tra i primi nomi coinvolti nell’inchiesta c’è quello di Kolawole Aluko, proprietario di un gigantesco yacht, il Galactica Star, affittato anche alla popstar Beyoncé e suo marito Jay-Z a 900mila dollari per una settimana al largo di Capri. Aluko, imprenditore del petrolio e dell’aviazione, è accusato, insieme ad altre quattro persone, di aver sottratto alla Nigeria quasi un miliardo e 800 milioni di dollari, dovuti al governo per vendite di petrolio. Si tratta del 12% de Pil nigeriano, che ogni anno è perduto in flussi finanziari illeciti.


    Per portare alla luce questo nuovo scandalo, all’inchiesta PanamAfrica hanno partecipato oltre quaranta giornalisti di testate europee e africane appartenenti a venti nazioni diverse.

    https://www.globalist.it/economy/201...li-203779.html

    africa.jpg
    amate i vostri nemici

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    Tu , Cono, hai 5 bambini, ne prenderesti altri 2 della Nigeria?Come puo' tutta l'Africa entrare in Italia pur se la Bibbia ci dice di accogliere il forestiero? Come ci rispondi?
    domanda mal posta;
    Lillia, tu non sei una capra; sei istruita e preparata, anche nello specifico; hai certamente dato l'esame di statistica sanitaria, perciò sei certamente in grado di comprendere le implicazioni tecniche del grafico che segue; questa è la colonna demografica nazionale al 2012:

    grafico-eta-stato-civile-2015-italia.png

    come puoi osservare, il grosso degli occupati risiede in quella "pancia" di baby-boomers, nati tra al metà degli anni 50 e la metà dei 70, posto che in Italia già c'è un problema di disoccupazione della forza lavoro; sono censiti 23 mln di lavoratori su 60 mln di residenti; in Germania lavorano 42 mln su 80, e con una produttività maggiore;
    ora, posta la crescente aspettativa di vita, quella "pancia" demografica comincia ad andare in pensione; mediamente tra una 15ina d'anni andranno in pensione i nati attorno al 1970;
    la tua domanda dovrebbe essere:
    come farò, col mio solo reddito lordo a mantenere, con tasse e contributi, oltre a me stessa, due anziani e un minorenne, quattro persone ?
    se guardi la parte bassa della colonna, quella dei giovani, vedi che tende a rastremarsi; sempre meno giovani, e sempre meno donne in età fertile, le quali, oltretutto, tendono a spostare la prima gravidanza più avanti in età, con una conseguente ulteriore riduzione della fertilità media, e del time-span di fertilità;
    e questo è un dato acquisito, forzoso dei prossimi decenni;

    perché, volendo fare l'ipotesi fanta-sociale per cui magicamente tutte le coppie di ventenni di oggi si mettano a figliare come conigli, ci vorrebbero almeno 30 anni prima che gli effetti di questa "ripresa" vadano a compensare l'ammanco nell'organigramma sociale;
    ammanco che puoi calcolare per sottrazione tra i due picchi di ampiezza della colonna, sottraendo ai volumi del ventennio boom quelli odierni, circa 10-12 milioni di persone, con la variabilità legata alla possibilità di razionalizzare alcune funzioni;

    quindi, la domanda che ti dovresti porre sarebbe: come faremo senza immigrati, e in misura massiccia ?
    il governo Conte 1, quello con Salvini agli interni - non la Boldrini delle "risorse" - nel documento di programmazione economica ha ammesso che per garantire il solo sistema pensionistico servirebbero 500 ingressi AL GIORNO PER 30 ANNI;

    ma la questione non si limita alle pensioni; ti serviranno infermieri, carabinieri, vigili del fuoco, manutentori ambientali di strutture e servizi, muratori, idraulici, carpentieri, ecc... personale di semplice conservazione, senza pensare nemmeno a ricerca e sviluppo, università, scuola, ecc...

    ora, al netto delle ideologie - si può essere anche un fan della pura razza italiana e volere tanti balilla e piccole italiane - solo un minus habens non capisce che nel frattempo, prima che questi italianissimi ipotetici virgulti messi al mondo dai ventenni odierni siano pronti a riparare il defibrillatore in panne o assicurare i pilastri della tangenziale est ti servirà della gente, e che le alternative sono due; o:
    a) ne fai arrivare tanti, da subito, col visto, selezionando famiglie normali, possibilmente di gente istruita, i cui figli formerai da italiani, con una cultura e valori adeguati; oppure
    b) ti prenderai chi capita al momento, e chi ha la forza e la pervicacia, magari anche le attitudini indesiderate, per imporsi clandestinamente o vendersi col coltello dalla parte del manico, con una preparazione inadeguata e offerta ad una società bisognosa, non in grado di selezionare perché con l'acqua alla gola;

    i salvinati si indignano quando si parla di "risorse", ma voglio vederli il giorno in cui un incendio che scoppi in Irpinia percorre tutto l'Appennino fino a Piacenza, perché mancano i vigili del fuoco; quando chiamano l'ambulanza e non c'è chi la guida, o non ci sono infermieri e portantini, oppure non c'è il bengala sotto casa e a 80 o 90 anni non ce la fai ad andare al super, ché è lontano;

    poi ci sono i matti, come Cono, che pensano che tu sia un'egoista apostata perché non ti sei fatta accalappiare dal primo disgraziato e sfaccendato di passaggio che si vuole sistemare con la dottoressa e non ci hai sfornato tre o quattro marmocchi, come prescrive la sua amica Miriano in "Sposati e sii sottomessa"; la signora in questione, ha quattro figli, ma trova il tempo per fare la giornalista e scrivere i suoi libelli, che io ho pure letto, per capire
    certo, con le tate e le colf, si può...
    io avevo dei famigliari aristocratici che negli ani 60 si dicevano comunisti, e mia madre li prendeva in giro, dicendo: loro pensano che col comunismo tutti potrebbero avere la servitù
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #8
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    Concordo con chi ha detto che ora non è più utile parlarne, ora ci sono altri problemi e notizie da affrontare, quando tornerà utile ricominceranno a parlarne e discuterne pubblicamente.
    Riguardo al bambino morto nel carrello aereo tutti parlano di "decina di anni" non importa se dodicenne o decenne, due anni non fanno una grande differenza, resta il fatto che non è tanto vittima del Mediterraneo ma probabilmente del desiderio d'immigrare, del sogno di raggiungere l'Europa, come tanti che s'imbarcano su una imbarcazione precaria con la speranza di fuggire da condizioni invivibili e migliorare la propria realtà di vita.

    Che poi non possiamo, noi come unico paese accogliere l'intera Africa si sa, aggiungerei senza sconvolgimenti di vita ed equilibri, ma sappiamo anche che le migrazioni ci sono sempre state ed è estremamente difficile impedirle.

  9. #9
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    come farò, col mio solo reddito lordo a mantenere, con tasse e contributi, oltre a me stessa, due anziani e un minorenne, quattro persone ?
    Semplice, non lo fai.
    Il wellfare "universalistico" e' stato pensato in altre situazioni dove la demografia era una componente, ma principalmente era il meccanismo economico a far sostenere a tanti i pochi, visto che nel dopogurrra e ventennio successivo avevi una contribuzione di massa e scarsi percettori essendo tutti i settori agli inizi e rari erano i pensionati, praticamente tutti iniziavano allora a contribuire.
    Tra i settori privilegiati quello tlc, tecnologico quindi con addetti giovani che avrebbe visto pensionati 30 anni dopo e poteva, sul momento, pagare le migliori pensioni.

    In ogni caso resta che e' l'economia e non la demografia a pagare il wellfare universalistico perche' senza occupati i numeri diventano bocche da reddito di cittadinanza a ufo.
    Ne a caso negli ambienti sindacali si pensa di tassare i livelli di robotica invece dei lavoratori sempre piu' inutili e fastidiosi, ovvero vai a tassare la redditivita' di impresa invece del lavoro, merce sempre piu' rara di cui si cerca di fare a meno per i problemi e costi che produce.
    Piu' semplice togliere quell'utopico "universale".0

  10. #10
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Semplice, non lo fai.
    Il wellfare "universalistico" e' stato pensato in altre situazioni dove la demografia era una componente, ma principalmente era il meccanismo economico a far sostenere a tanti i pochi, visto che nel dopogurrra e ventennio successivo avevi una contribuzione di massa e scarsi percettori essendo tutti i settori agli inizi e rari erano i pensionati, praticamente tutti iniziavano allora a contribuire.
    Tra i settori privilegiati quello tlc, tecnologico quindi con addetti giovani che avrebbe visto pensionati 30 anni dopo e poteva, sul momento, pagare le migliori pensioni.
    "non lo fai", in pratica, significa che smetti di erogare le pensioni per un conflitto generazionale; perché il 30enne di oggi ti dice: va bene, tu dici di aver versato i contributi ? ma mi hai anche lasciato il debito, servito per "inventare" quel benessere a buffo della tua generazione; allora, prima ripaghi il debito, a mercato, ti vendi la casetta al paese, se qualcuno te la compra, e poi andiamo a discutere della tua pensione...
    perché il 30enne al suo welfare e alla sua pensione ci pensa, o dovrebbe;

    In ogni caso resta che e' l'economia e non la demografia a pagare il wellfare universalistico perche' senza occupati i numeri diventano bocche da reddito di cittadinanza a ufo.
    no, non è proprio così;
    le persone sono esse stesse "economia"; primo per il loro potenziale; secondo, e ancor più decisivo, per la loro domanda;
    questo è un concetto "circolare" e poco intuitivo per chi non abbia studiato materie specifiche;
    è comprensibile ragionare nei tuoi termini: più persone disoccupate, un gravame in più;
    ma le cose funzionano diversamente: se hai una società giovane, pure precaria, attrai comunque investimenti, economia e ricchezza, almeno in contesti occidentali, industrializzati; ti servono case, scuole, insegnanti, servizi, ecc... tutto questo produce reddito per chi investe e, come ricaduta, creatività economica, spinta;

    l'immigrazione, straniera o interna, ha sempre fatto la ricchezza dei vari paesi, perché ha creato una molla di spinta dal basso proprio a partire dal desiderio degli ultimi a star meglio, a Milano come a New York, Londra, Parigi...
    Ne a caso negli ambienti sindacali si pensa di tassare i livelli di robotica invece dei lavoratori sempre piu' inutili e fastidiosi, ovvero vai a tassare la redditivita' di impresa invece del lavoro, merce sempre piu' rara di cui si cerca di fare a meno per i problemi e costi che produce.
    Piu' semplice togliere quell'utopico "universale".0
    il lavoro non è solo industrialista, almeno in prospettiva;
    difficile fare previsioni, ma è possibile che per molti aspetti l'automazione liberi molte energie e crei offerta per altro, che oggi non immaginiamo, o immaginiamo poco; un assaggio te lo dà l'economia web, nella quale molte persone sono veicoli di pubblicità semplicemente esponendo i loro contenuti, basati solo sulle loro personali passioni, idee, ecc...
    per dirtene una, io seguo svariate ore di lezioni di musica al giorno su canali you-tube gratuiti, ma con pubblicità; gli insegnanti guadagnano da quella; ci sta che tra 10 o 20 anni si integri un sistema capillare di sponsorizzazioni di qualsiasi iniziativa autonoma, o altro;

    perché il punto è che i fruitori della ricchezza capitalistica non possono più di tanto isolarsi - soprattutto in Europa - né sarebbe particolarmente utile;
    il capitalismo ha bisogno di masse di consumatori pacifici e speranzosi, non di disperati aggressivi; che però produce a distanza, salvo vederseli sbarcare; e ha bisogno di produttori competitivi, che quindi devono essere qualificati e consapevoli del loro valore; e che non possono essere tenuti alla porta o nel sottoscala.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #11
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    Ogni sistema, pensato per certe situazioni e risultati, cambiando le condizioni al contorno che lo hanno disegnato, e' esposto al crollo/fallimento con i disagi per i creditori.
    Se le persone fossero economia fondamentale non si avrebbe la miseria che caratterizza le grosse popolazioni.
    Poi possono essere un mercato, ma se non sono produttori dei beni servizi che consumano restano miserabili.
    La spinta a stare meglio funziona se esistono spazi di opportunita' senza costo di sostegno, o te la cavi in autosufficienza, o muori, come accaduto in passato nelle destinazioni di immigrazione, per altro continenti da costruire scarsamente popolati rispetto alle risorse da sfruttare, per altro con manovalanza a basso costo senza cassa integrazione e senza wellfare universale.
    Certo un lavoro che scompare ne crea di altri, da vedere se con gli stessi numeri e retribuzioni.
    Anche il runner in fondo e' un nuovo lavoro prodotto dalla digitalizzazione.
    Ultima modifica di meogatto; 12-01-2020 alle 18:42

  12. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Ogni sistema, pensato per certe situazioni e risultati, cambiando le condizioni al contorno che lo hanno disegnato, e' esposto al crollo/fallimento con i disagi per i creditori.
    Se le persone fossero economia fondamentale non si avrebbe la miseria che caratterizza le grosse popolazioni.
    caratterizzava, quando la loro economia e sviluppo erano artificiosamente inibite dalla Guerra fredda:
    non appena il mercato della produzione e del consumo si è globalizzato, hai visto lo sviluppo che ho enunciato: Cina e India, dove si moriva letteralmente di fame, sono diventate esportatrici globali, anche di alta tecnologia, e il reddito si è impennato; sai quanti televisori comprano gli indiani ? sai quanto è propulsiva alla ricerca la domanda di autoveicoli non inquinanti del nuovo ceto medio cinese ?

    il problema del tuo ragionamento è la staticità, che può andar bene nella tua prospettiva personale di anziano italiano, ma non descrive il funzionamento del sistema economico e sociale:
    Poi possono essere un mercato, ma se non sono produttori dei beni servizi che consumano restano miserabili.
    La spinta a stare meglio funziona se esistono spazi di opportunita' senza costo di sostegno, o te la cavi in autosufficienza, o muori, come accaduto in passato nelle destinazioni di immigrazione, per altro continenti da costruire scarsamente popolati rispetto alle risorse da sfruttare, per altro con manovalanza a basso costo senza cassa integrazione e senza wellfare universale.
    produttori di diventa, come cinesi e indiani; se tu ti ponessi nella prospettiva del "sistema", degli investitori, vedresti chiaramente il punto:

    un paese di anziani non consuma, e se lo fa sul tuo standard compra i croccantini per il gatto; l'anziano non viaggia, non cambia l'auto, ha ritrosia ad apprendere l'uso delle nuove tecnologie che veicolano le produzioni a maggior valore, tutto quello che ha un grande valore aggiunto ed è appetibile per gli investimenti;

    coi croccantini e i pannoloni il valore aggiunto è basso, fa poca ricchezza, nonostante quegli anziani siano più patrimonializzati; infatti, tutta l'economia rallenta, non c'è inflazione perché la domanda è bassa, e la domanda è bassa proprio perché la prospettiva è il "Piave": consumo poco perché la prospettiva è la sussistenza, con i nonni che comandano, i figli in stand-by, tipo principe Carlo, e i nipoti, se ci sono, si vedrà;

    un frattale significativo di questi meccanismi lo puoi vedere nel mercato immobiliare, residenziale e commerciale, in rapporto all'urbanistica:
    nelle grandi città, poniamo Roma, avevi grandi quartieri borghesi e ricchi, residenziali, costruiti, comprati ed abitati dalla generazione nata un secolo fa, i genitori dei baby-boomers; finché la ricchezza è durata, la domanda generata dai baby-boomers faceva incrementare le prospettive: quei padri compravano a caro prezzo appartamenti per i figli in quelle vicinanze residenziali;
    ma l'invecchiamento della generazione dei figli ha trasformato quei quartieri: una via il cui nome conosci certamente è via Gradoli, perché c'era un discusso covo BR ai tempi del caso Moro; via Gradoli è una traversa di via Cassia, Roma nord altoborghese, una di quelle consolari che si diramano dal centro verso le colline e popolate di ricchi comprensori immersi nel verde, nei 70 ambitissime palazzine lussuose per professionisti agiati; un appartamento di 200 mq valutato attorno al milione di euro attuali; 20 anni fa, all'imbocco di quella stradina si sono istallate delle trans brasiliane, che poco dopo hanno colonizzato la parte della strada che scendeva a valle, casette popolarissime ex rurali, precedentemente abitate dal personale di servizio degli agiati, divenuti meno agiati;

    improvvisamente, il ricco appartamento comprato alla figlia, non lo vuole più nessuno, nemmeno a 300mila euro; la figlia vorrebbe spostarsi nel centro o semi-centro popolare, divenuto nel frattempo ex-popolare, dove l'appartamento a Testaccio o Garbatella, magari da ristrutturare, ora costa il doppio al mq;
    perché ti racconto questa cosa ?
    perché questo è il paradigma dello sviluppo: gli ex-quartieri popolari, già degradati, nel frattempo hanno attirato giovani coppie, spesso anche immigrate; queste hanno bambini, futuro, desiderio e bisogno di consumare e migliorare la loro condizione, domanda di servizi e sicurezza; a loro volta esercitano uno spontaneo controllo diffuso sul territorio; perché pure la famiglia di romeni o egiziani coi bambini non vuole rogne, delinquenti, ladri, spacciatori, prostituzione;
    mentre nei quartieri residenziali ex-lusso al mattino vedi al più l'ottuagenaria che esce a fare due passi con la badante e torni la sera in auto in un ambiente ostile, dove, accanto alla villetta lusso, troneggiano montagne di spazzatura, con pantegane, volpi, cinghiali e gabbiani a contendersi quello che c'è, e dove ad ogni angolo potrebbe esserci di tutto, perché è deserto; chi vuole affittare, residenziale o commerciale, sta tra l'incudine dello sfitto/tasse e il martello della bassissima redditività, perché nell'ex-quartiere ricco se ti va bene hai il fruttivendolo bengalese o l'emporio cinese; l'appartamento da un milione sta da due anni in agenzia e non trova nemmeno chi offre 500mila;

    questo schema si riproduce sempre, da decenni, più o meno ovunque, tipicamente anche a livello dei centri storici del commercio, con l'ex-corso, strada nobile, che viene popolarizzato, mentre i marchi del lusso emigrano nelle stradine circostanti; un meccanismo che fa girare il lavoro degli immobiliaristi;

    il punto è che la tua rappresentazione statica: il lavoro non c'è, arrivano sfaccendati, altre bocche da sfamare, non rappresenta la realtà, ma il suo opposto:
    le persone sono esse stesse il lavoro, purché siano gestite: se non lo fai, sono i mercati a farlo: tua figlia non va a cogliere i pomodori a Rosarno, né a spacciare coca in centro a Milano; ma può fare un lavoro onesto se e finché ha una clientela che consuma;
    una famiglia di stranieri ha bisogno di un appartamento in affitto, di un fondo commerciale, di dar da mangiare e vestire ai bambini; tutte attività se non a gestione, a capitale locale; se, invece di chiudere e pupparti comunque il giovane maschio clandestino fai entrare la coppia, con o senza figli, sei in grado di modellare in una certa misura lo sviluppo sociale; perché quella coppia con figli non viene certo per mettersi nei guai, come può essere tentato il disperato che arriva da solo; alla peggio, lavorano in nero per due spicci, al servizio di italianissimi, nelle imprese di pulizie, sui ponteggi, sulle bancarelle dei mercati rionali, ad assistere anziani; chi ha bambini piccoli fa questo, non va a spacciare o a ciondolare ai giardinetti;

    nessun ambiente tiene masse di sfaccendati, e nessuna massa resta sfaccendata dove non c'è lavoro; finché arriva gente è perché c'è una domanda;
    se lo stato non organizza quella domanda, selezionando e garantendo visti, cittadinanza, servizi, ti restano i mercati spontanei a farlo, quelli illeciti o discutibili.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #13
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    Prendi due esempi dove, partendo da0, grossi passi erano fisiologici ed, in ogni caso, il grosso muore di fame tuttora, essendo di troppo per lo spazio di ricchezza generatosi che non ha le pastoie nemmeno di eguaglianza e diritti universali.
    Ne a caso i due giganti con ampie risorse e una costruzione estesa sono origine di significativa emigrazione con sgradimento dell'immigrazione ingiustificata.

  14. #14
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Prendi due esempi dove, partendo da0, grossi passi erano fisiologici ed, in ogni caso, il grosso muore di fame tuttora, essendo di troppo per lo spazio di ricchezza generatosi che non ha le pastoie nemmeno di eguaglianza e diritti universali.
    Ne a caso i due giganti con ampie risorse e una costruzione estesa sono origine di significativa emigrazione con sgradimento dell'immigrazione ingiustificata.
    beh, no; in Cina e India non muore di fame più nessuno, da decenni;

    ma la questione da osservare è che una società anziana è destinata ad impoverirsi, oltre che a funzionare male; se tu sei statisticamente certo - come è il caso nostro - che avrai una società di vecchi, e la fuga di troppi qualificati, perché quella società non ne ha domanda, puoi dire: me ne frego, ed è un'idea;
    ma non fare finta che non ci sia il problema, e che per far funzionare decentemente il sistema e l'ambiente, tenerlo occupato e manutenuto, ti servono 10/12 milioni di persone nei prossimi 15 anni;

    se non li fai in casa, li dovrai prendere da fuori; mo', l'alternativa è solo: mi conviene prendere chi capita nel momento e in fretta, oppure aprire le frontiere in modo ordinato, scegliendo ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #15
    Opinionista
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    Certo sceglindo, ma sorge la questione di quanti, con che qualifiche, con che cultura di formazione sociale.
    Salvo decidere come sbarazzarsi di eccedenti e indesiderati.

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