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Risultati da 31 a 45 di 566

Discussione: Fides e ratio

  1. #31
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    Ma l'antisemitismo violento c'è ancora nei preti. ULtimamente ho parlato con alcuni di essi,
    che sono sempre più inorriditi dalla politica delle alte sfere ecclesiastiche che hanno creato
    una società fluida, anzi liquefatta-così dicono- e che sono filosemite e vogliono l'ecumenismo,
    i pretini di paese sono spaventati, avevano i loro predicozzi pronti, sempre gli stessi un po' rimaneggia
    ti per Pasqua e Natale sull'ebreo errante, sempre senza una madrepatria, per aver ucciso Gesù, e or
    a che gli ebrei hanno una madrepatria non sanno più come aggiustare le prediche, e poi il premier israeliano
    viene subito dopo Trump nella scacchiera mondiale, sono veramente perplessi...
    Il Papa: "Siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella fede"
    Pubblichiamo il discorso pronunciato da Papa Francesco nel Tempio maggiore di Roma. E' il terzo Pontefice a visitare la Sinagoga della capitale, dopo Giovanni Paolo II (1986) e Benedetto XVI (2010). Bergoglio ha rievocato la "la bella espressione 'fratelli maggiori', e infatti voi siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella fede".



    https://www.ilfoglio.it/articoli/201...la-fede-91641/
    amate i vostri nemici

  2. #32
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Il processo.

    Nei sinottici si volge un processo formale davanti ad una corte giudaica, il sinedrio. C'è la convocazione di testimoni che accusano Gesù, ed alla fine lo stesso Gesù viene interrogato. Il sommo sacerdote formula un'imputazione ufficiale: colpevole di bestemmia.

    In Giovanni, Gesù viene interrogato, evidentemente in privato, prima da Anna e poi da Caifa, il sommo sacerdote in carica, indicato come genero di Anna. Non c'è menzione né di testimoni né di una incriminazione ufficiale.
    In termini di probabilità intrinseca la scena del processo proposta da Giovanni è molto più probabile di quella dei sinottici.

    Chi legga Flavio Giuseppe capisce che la descrizione di Giovanni corrisponde ad un tipo di processo appropriato per un caso minore: il sommo sacerdote consulta i suoi consiglieri ( in questo caso un ex sommo sacerdote, Anna) e poi fa una raccomandazione al prefetto, che agisce su questa base.
    Questo svolgimento è più probabile di quello di un processo vero e proprio davanti ad una corte formale durante la festa.
    Se ti riferisci al mio post, stavo parlando di un'altra cosa.
    L'oggetto del post non era la riscostruzione storica del processo a Gesù. Ma come il processo davanti a Pilato è stato raccontato e tramandato.
    Dall'analisi dei testi appare molto chiaramente che i racconti del processo davanti a Pilato si ispirano a un fatto storico realmente accaduto.
    Ma NON SONO la descrizione storica di come è accaduto.

    I vangeli partono da un fatto storico, ma, a partire da questo, creano dei racconti che servono a veicolare le idee degli autori.
    In particolare, dai racconti del processo davanti a Pilato, emergono le idee degli autori circa la diatriba innescata con gli ebrei nel I secolo.
    Gli autori scrivono dei racconti per veicolare le loro idee e per propagandare le loro idee...e infarciscono questi racconti di episodi INVENTATI proprio per veicolare le loro idee.
    E, per quanto riguarda il racconto del processo davanti a Pilato, i racconti sono stati scritti per veicolare questo messaggio: una progressiva de-responsabilizzazione dei romani e una progressiva accusa nei confronti degli ebrei. Cioè gli autori dei vangeli hanno scritto quei racconti per veicolare un concetto: la colpa dell'uccisione di Gesù è degli ebrei.
    Infatti, nel corso degli anni, i vangeli testimoniano come i romani vengono via via assolti e tutta la colpa della uccisione di Gesù viene fatta ricadere sugli ebrei.

    Ed è proprio sulla base di questi racconti che è nato nei secoli l'antisemitismo (ghetti) che ha portato alla shoa.

    Chi legge i vangeli assumendo che siano un resoconto storico e letterale dei fatti prende una grossa catonata.
    I vangeli sono stati scritti per veicolare le idee degli autori. E quindi gli autori partono da un fatto storico ma poi lo raccontano stravolgendolo (inventando episodi e dialoghi) per usare quel fatto storico per veicolare dei messaggi...cioè le loro idee.
    Chi legge i vangeli pensando che siano un resoconto storico (compresi i dialoghi) di come i fatti sono avvenuti realmente e storicamente prende una grossa cantonata e non capisce nulla.
    Ultima modifica di xmanx; 28-01-2020 alle 11:14
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  3. #33
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Esiste una RELIGIONE COSMICA, Axe. Quella postulata ad esempio da Einstein: nel saggio Religione e Scienza Einstein interpreta la religione secondo un iter alquanto positivista: nata dalla paura e dal timore degli uomini di fronte ai fenomeni naturali e dal loro sentimento di colpa, la religione conosce una successiva strutturazione sociale nelle grandi tradizioni spirituali dell'umanità ed è chiamata ad una progressiva purificazione dalla superstizione e dall'ingenuità. In questo percorso la scienza avrebbe un ruolo determinante. Il passaggio dall'Antico Testamento al Nuovo avrebbe segnato uno sviluppo da una religione “del terrore” ad una religione “morale”, sebbene ogni religione, anche quella cristiana, conterebbe, miscelati in vario grado, aspetti fondati sul timore e aspetti fondati sul sentimento morale. Ma a queste due fasi è chiamata a subentrare una terza, quella della religione cosmica, appunto, condivisa da tutti gli uomini che si accostano alla natura con spirito scientifico-contemplativo, rispettosa della ragione e capace di dare origine ad una moralità profonda di portata universale. I veri spiriti religiosi dell'umanità, da Francesco di Assisi a Gandhi, sarebbero in accordo, secondo Einstein, con la prospettiva della religione cosmica. Questa assume in fondo le caratteristiche della religione del razionalismo e dell'idealismo dell'età moderna, e viene proposta dal padre della Relatività come elemento trainante dello sviluppo morale dell'umanità, ritenendola una delle poche forze in grado di riunire gli uomini in una sola famiglia.

    Appartengono proprio al saggio Religione e scienza le frasi più citate, non di rado in senso teista o perfino cristiano, talvolta impiegate astraendo dal contesto cui appartengono. «La più bella sensazione è il lato misterioso della vita. È il sentimento profondo che si trova sempre nella culla dell'arte e della scienza pura. Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è per così dire morto; i suoi occhi sono spenti. L'impressione del misterioso, sia pure mista a timore, ha suscitato, tra l'altro, la religione. Sapere che esiste qualcosa di impenetrabile, conoscere le manifestazioni dell'intelletto più profondo e della bellezza più luminosa, che sono accessibili alla nostra ragione solo nelle forme più primitive, questa conoscenza e questo sentimento, ecco la vera devozione; in questo senso, e soltanto in questo senso, io sono fra gli uomini più profondamente religiosi» (tr. it. Roma 1993, p. 21).
    http://disf.org/editoriali/2005-07/b
    Aridaje!!!!
    E cosa c'entra Einstein o la religione cosmica con il tuo dio, con Gesù, la chiesa, la resurrezione e tutte le pippe del catechismo?
    Forse non lo sai nemmeno tu.
    Stupirsi ed ammettere la possibilità di una non totale conoscibilità dell'universo in cui siamo, stai tranquillo che non attiene strettamente alla sfera religiosa ma alla sfera emotiva ed intellettiva in generale. Poi c'è chi ci ricama sopra. Posso capire che abbellire con elementi che sforano nel trascendente e nel mistico, faccia più presa, ma si rischia di andare sulla retorica e la fuffa, anche pseudoscientifica.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  4. #34
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    Citazione Originariamente Scritto da Lilia Visualizza Messaggio
    -- Però roghi, autodafè, torture furono molto più frequenti tra i Riformatori, --




    Ma ben Prima di lui, ricorderai, chi contesto' "questa bestemmia" (per i piu' coerenti monoteisti.. e in seguito anche dagli islamici) pago' con la vita: il "vescovo" spagnolo Priscilliano !

    - Egli è stato il PRIMO _ eliminato fisicamente dai credenti della croce / malgrado in sua difesa intervenne il vescovo Martino di Tours, secondo il quale l' espulsione dalla comunita' doveva essere considerata la giusta punizione / e siamo nell' anno 385 --

    Ma i rancorosi vescovi-stregoni della santa ekklesia esortarono Massimo (l' usurpatore) a decapitare l' impenitente _ colui che osava contestare questa "verita' celeste" circa la celeberrima triade (pagan-cristiana), nel suo epico De Trinitatis Erroribus.


    Ben scrive l' autore David Murrey ( I percorsi delle eresie _ Rusconi - pag. 129):
    - La coscienza della chiesa si stava "abituando" a considerare lo spargimento di sangue COME l' "espressione d' amore" predicato DAL Cristo ! (ovviamente in senso ironico..).


    Seppur il piu' conosciuto è Miguel Serveto / purtuttavia altri martiri della Liberta' di pensiero (e della liberta' di ogni credo religioso) pagarono con la vita per le loro idee. -- Quindi anti-trinatari /martiri furono anche:

    - Valentino Gentile (decapitato a Berna _ anno nel settembre 1566)

    - Giorgio Siculo, soffocato dal cristiano-carnefice nel 1551 / seppur dalla sua accusa e suo processo.. non rimangono documenti (essendo questi stati distrutti dal prelato Marini Marino _ inviato in Francia dal pontefice regnante.. espressamente per ricuperare quanto sottrasse il Bonaparte _ allorquando quando prese per il bavaro il santo vicario e condurlo a Parigi...)


    - Giulio C. Vanini _ piu' che altro criticava la Triade.. quella composta dai piu' grandi falsari mai esistiti / ovvero: Mose' + il cristoResuscitato + Muhammad //
    Questi sono, secondo il martire, gli artefici dell' ottuso e sanguinario monoteismo. I carnefici, prima di Abrusiarlo, pensarono bene di tagliargli la lingua _ e poi il sacro fuoco purificatore lo consumo' (anno 1618) -


    ..ecc..ecc.. tutto a gloria dell' iddioMonoteista --


    -

  5. #35
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Esiste una RELIGIONE COSMICA, Axe. Quella postulata ad esempio da Einstein: nel saggio Religione e Scienza Einstein interpreta la religione secondo un iter alquanto positivista: nata dalla paura e dal timore degli uomini di fronte ai fenomeni naturali e dal loro sentimento di colpa, la religione conosce una successiva strutturazione sociale nelle grandi tradizioni spirituali dell'umanità ed è chiamata ad una progressiva purificazione dalla superstizione e dall'ingenuità. In questo percorso la scienza avrebbe un ruolo determinante. Il passaggio dall'Antico Testamento al Nuovo avrebbe segnato uno sviluppo da una religione “del terrore” ad una religione “morale”, sebbene ogni religione, anche quella cristiana, conterebbe, miscelati in vario grado, aspetti fondati sul timore e aspetti fondati sul sentimento morale.
    ma questa non è una religione; il sentimento morale ce l'ha anche l'ateo, di necessità, visto che ci sono cose che nessuno farebbe, limiti morali, variabili, sebbene qualcuno possa affermare di non averne;
    ma io sono il primo a dire che anche l'ateo "deifica la propria morale, perché si tratta pur sempre di un'allocazione di valori assoluti; ab soluto, cioè sciolti da na causa oggettive; e qui si arriva al punto successivo, essenziale:

    Ma a queste due fasi è chiamata a subentrare una terza, quella della religione cosmica, appunto, condivisa da tutti gli uomini che si accostano alla natura con spirito scientifico-contemplativo, rispettosa della ragione e capace di dare origine ad una moralità profonda di portata universale.
    lascia stare le profondità, che non rendono più valido un concetto;

    il punto è che una religione, fondata su quello che ti pare, deve enunciare una morale coerente e condivisa; se i "religiosi cosmici" non sono d'accordo su ciò che è doveroso, morale, quella religione non vincola nessuno;

    I veri spiriti religiosi dell'umanità, da Francesco di Assisi a Gandhi, sarebbero in accordo, secondo Einstein, con la prospettiva della religione cosmica. Questa assume in fondo le caratteristiche della religione del razionalismo e dell'idealismo dell'età moderna, e viene proposta dal padre della Relatività come elemento trainante dello sviluppo morale dell'umanità, ritenendola una delle poche forze in grado di riunire gli uomini in una sola famiglia.

    Appartengono proprio al saggio Religione e scienza le frasi più citate, non di rado in senso teista o perfino cristiano, talvolta impiegate astraendo dal contesto cui appartengono. «La più bella sensazione è il lato misterioso della vita. È il sentimento profondo che si trova sempre nella culla dell'arte e della scienza pura. Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa è per così dire morto; i suoi occhi sono spenti. L'impressione del misterioso, sia pure mista a timore, ha suscitato, tra l'altro, la religione. Sapere che esiste qualcosa di impenetrabile, conoscere le manifestazioni dell'intelletto più profondo e della bellezza più luminosa, che sono accessibili alla nostra ragione solo nelle forme più primitive, questa conoscenza e questo sentimento, ecco la vera devozione; in questo senso, e soltanto in questo senso, io sono fra gli uomini più profondamente religiosi» (tr. it. Roma 1993, p. 21).
    http://disf.org/editoriali/2005-07/b
    sì, tutto bellissimo;
    ma poi il cristiano riformato divorzia e tu gli dici che va contro il volere divino, mentre lui sostiene il contrario; e appartenete alla stessa religione;

    ripeto: il postulato per cui la creazione sia intelligente e contenga un precetto morale è una fede; non c'è nulla nella scienza e nel raziocinio che dimostri - o confuti - questa idea;
    è stupido voler asserire una morale desumibile dagli elementi sensibili, se poi non si riesce ad imporla - logicamente, intendo;
    se io fossi un marziano e vedessi i terrestri religiosi, dovrei concludere che le religioni sono tutte false; perché se un dio onnipotente volesse - coi comandamenti o con le leggi di natura o quelle della fisica - indicare un precetto morale ai terrestri lo farebbe in modo inequivocabile, mettendo d'accordo tutti sul senso;

    se il cds dice che al rosso ci si ferma, tutti sanno che ci si deve fermare, pure i trasgressori; ma un musulmano non pensa di ciò che Dio gli chiede le stesse cose che pensi tu e questo non fa di voi una famiglia;
    io posso capire il lato poetico di certe citazioni di Einstein, ma quello era bravo nelle teorie fisiche; come filosofo vale quanto me che mi metto a battere le punizioni con la barriera; ero bravino, ma qualsiasi terzino di interregionale è meglio di me; non è che il nome altisonante è buono per tutto, eh...
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #36
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Se ti riferisci al mio post, stavo parlando di un'altra cosa.
    L'oggetto del post non era la riscostruzione storica del processo a Gesù. Ma come il processo davanti a Pilato è stato raccontato e tramandato.
    Dall'analisi dei testi appare molto chiaramente che i racconti del processo davanti a Pilato si ispirano a un fatto storico realmente accaduto.
    Ma NON SONO la descrizione storica di come è accaduto.

    I vangeli partono da un fatto storico, ma, a partire da questo, creano dei racconti che servono a veicolare le idee degli autori.
    In particolare, dai racconti del processo davanti a Pilato, emergono le idee degli autori circa la diatriba innescata con gli ebrei nel I secolo.
    Gli autori scrivono dei racconti per veicolare le loro idee e per propagandare le loro idee...e infarciscono questi racconti di episodi INVENTATI proprio per veicolare le loro idee.
    E, per quanto riguarda il racconto del processo davanti a Pilato, i racconti sono stati scritti per veicolare questo messaggio: una progressiva de-responsabilizzazione dei romani e una progressiva accusa nei confronti degli ebrei. Cioè gli autori dei vangeli hanno scritto quei racconti per veicolare un concetto: la colpa dell'uccisione di Gesù è degli ebrei.
    Infatti, nel corso degli anni, i vangeli testimoniano come i romani vengono via via assolti e tutta la colpa della uccisione di Gesù viene fatta ricadere sugli ebrei.

    Ed è proprio sulla base di questi racconti che è nato nei secoli l'antisemitismo (ghetti) che ha portato alla shoa.

    Chi legge i vangeli assumendo che siano un resoconto storico e letterale dei fatti prende una grossa catonata.
    I vangeli sono stati scritti per veicolare le idee degli autori. E quindi gli autori partono da un fatto storico ma poi lo raccontano stravolgendolo (inventando episodi e dialoghi) per usare quel fatto storico per veicolare dei messaggi...cioè le loro idee.
    Chi legge i vangeli pensando che siano un resoconto storico (compresi i dialoghi) di come i fatti sono avvenuti realmente e storicamente prende una grossa cantonata e non capisce nulla.
    I 4 evangelisti hanno fatto ricerche molto accurate, i racconti si trasmettevano oralmente, da testimonianza diretta. Addirittura Matteo e Giovanni han vissuto con Gesù!

    “La Chiesa ha sempre e in ogni luogo ritenuto e ritiene che i quattro vangeli sono di origine apostolica... La Santa Madre Chiesa ha ritenuto e ritiene con fermezza e costanza massima, che i quattro suindicati vangeli, di cui afferma senza alcuna esitazione la storicità, trasmettono fedelmente quanto Gesù Figlio di Dio, durante la sua vita tra gli uomini, effettivamente operò e insegnò per la loro eterna salvezza, fino al giorno in cui fu assunto in cielo” (Costituzione Dei Verbum del Concilio Vaticano II, nn. 18 e 19). Le dichiarazioni conciliari hanno profondamente stimolato le ricerche sul Gesù storico. La precisione dei termini scelti descrive esattamente lo spazio di ricerca ed, insieme, ciò che è certo e non in discussione e che il lavoro storico e teologico può contribuire a motivare e fondare. Così il commento di mons.Enrico Galbiati spiega l'affermazione conciliare sull'origine apostolica dei vangeli: “Nel paragrafo 18 la Dei Verbum si preoccupa di stabilire che i quattro Vangeli a noi giunti e garantiti dalla Chiesa come canonici sono di origine apostolica. Con ciò non si intende che tutti i quattro Vangeli abbiano avuto per autore uno dei dodici Apostoli, ma si vuole affermare il fatto che essi sorsero dalla predicazione apostolica e sotto il controllo, con l'approvazione esplicita o tacita degli Apostoli, ed accettati dalla Chiesa apostolica, cioè dalla comunità cristiana mentre ancora era governata da qualche Apostolo... Apostolici sono dunque i Vangeli perché le cose che gli Apostoli predicarono, poi, per ispirazione dello Spirito Santo, essi e uomini della loro cerchia (ipsi et apostolici viri) ci tramandarono in scritti” (La Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione, LDC, Torino, 1967, pp. 386-387).

    http://www.gliscritti.it/approf/pape.../storicita.htm
    amate i vostri nemici

  7. #37
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Aridaje!!!!
    E cosa c'entra Einstein o la religione cosmica con il tuo dio, con Gesù, la chiesa, la resurrezione e tutte le pippe del catechismo?
    Forse non lo sai nemmeno tu.
    Stupirsi ed ammettere la possibilità di una non totale conoscibilità dell'universo in cui siamo, stai tranquillo che non attiene strettamente alla sfera religiosa ma alla sfera emotiva ed intellettiva in generale. Poi c'è chi ci ricama sopra. Posso capire che abbellire con elementi che sforano nel trascendente e nel mistico, faccia più presa, ma si rischia di andare sulla retorica e la fuffa, anche pseudoscientifica.
    Era uno scienziato o uno pseudo, scienziato, Albert Einstein? Aveva una visione larga o ristretta del rapporto fra Scienza e Fede? Si può arrivare alla seconda, partendo dalla prima, Laura. Dalla semplice osservazione e contemplazione del Creato...del Cosmo....dell'Universo e delle leggi stupende che lo regolano.
    amate i vostri nemici

  8. #38
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    ma questa non è una religione; il sentimento morale ce l'ha anche l'ateo, di necessità, visto che ci sono cose che nessuno farebbe, limiti morali, variabili, sebbene qualcuno possa affermare di non averne;
    ma io sono il primo a dire che anche l'ateo "deifica la propria morale, perché si tratta pur sempre di un'allocazione di valori assoluti; ab soluto, cioè sciolti da na causa oggettive; e qui si arriva al punto successivo, essenziale:


    lascia stare le profondità, che non rendono più valido un concetto;

    il punto è che una religione, fondata su quello che ti pare, deve enunciare una morale coerente e condivisa; se i "religiosi cosmici" non sono d'accordo su ciò che è doveroso, morale, quella religione non vincola nessuno;


    sì, tutto bellissimo;
    ma poi il cristiano riformato divorzia e tu gli dici che va contro il volere divino, mentre lui sostiene il contrario; e appartenete alla stessa religione;

    ripeto: il postulato per cui la creazione sia intelligente e contenga un precetto morale è una fede; non c'è nulla nella scienza e nel raziocinio che dimostri - o confuti - questa idea;
    è stupido voler asserire una morale desumibile dagli elementi sensibili, se poi non si riesce ad imporla - logicamente, intendo;
    se io fossi un marziano e vedessi i terrestri religiosi, dovrei concludere che le religioni sono tutte false; perché se un dio onnipotente volesse - coi comandamenti o con le leggi di natura o quelle della fisica - indicare un precetto morale ai terrestri lo farebbe in modo inequivocabile, mettendo d'accordo tutti sul senso;

    se il cds dice che al rosso ci si ferma, tutti sanno che ci si deve fermare, pure i trasgressori; ma un musulmano non pensa di ciò che Dio gli chiede le stesse cose che pensi tu e questo non fa di voi una famiglia;
    io posso capire il lato poetico di certe citazioni di Einstein, ma quello era bravo nelle teorie fisiche; come filosofo vale quanto me che mi metto a battere le punizioni con la barriera; ero bravino, ma qualsiasi terzino di interregionale è meglio di me; non è che il nome altisonante è buono per tutto, eh...
    Ah beh...se pensi che Einstein, in fondo, ha fatto solo poesia sull'argomento....di cosa stiamo a parlare? Se mille altri Scienziati si definiscono credenti che facciamo? Li mettiamo nello stesso elenco dei poeti? Ahiahiahiahiahiahi Axe mio, ahiahiahiahiahi.

    «Parlare di origine del mondo porta inevitabilmente a pensare alla creazione e, guardando la natura, si scopre che esiste un ordine troppo preciso che non può essere il risultato di un “caso”, di scontri tra “forze” come noi fisici continuiamo a sostenere. Ma credo che sia più evidente in noi che in altri l’esistenza di un ordine prestabilito nelle cose. Noi arriviamo a Dio percorrendo la strada della ragione, altri seguono la strada dell’irrazionale» (citato in C. Fiore, “Scienza e fede”, elledici, Leumann (TO) 1986, p. 23).

    Il fisico Carlo Rubbia è il penultimo italiano ad aver vinto il Premio Nobel (1984), scienziato dotato di grande prestigio a livello internazionale, già direttore del CERN, dell’ENEA di Frascati, socio onorario dell’Accademia Nazionale dei Lincei, della National Academy of Sciences americana, della Royal Society, della Pontificia Accademia delle Scienze e di tante altre accademie. Il Nobel italiano è in realtà uno dei grandi esempi di come un’altissima conoscenza scientifica possa contribuire ad una riflessione esistenziale molto profonda.
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  9. #39
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Oh conino è l'ora di svegliarsi dal letargo della ragione, che Rubbia e altri il Nobel l'hanno preso non certo per i pensierini della sera!
    Hai voglia ha ri-ri-ri-citare Rubbia, Einstein, Giannotti, ti puoi consumare le dita sulla tastiera, andare all'infinito, ma tanto codesti cervelli, pur con tutta la scienza e la fisica in loro possesso, non hanno dimostrato un bel nulla di Dio.
    Via cono, non lo far ripetere più, che i neuroni per i capire lì dovresti avere. Chiedi ai figli laureati se il tuo metodo è corretto. Se sono competenti e onesti, ti diranno che anche i pensieri di un Rubbia non valgono in questo caso.
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  10. #40
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Ah beh...se pensi che Einstein, in fondo, ha fatto solo poesia sull'argomento....di cosa stiamo a parlare? Se mille altri Scienziati si definiscono credenti che facciamo? Li mettiamo nello stesso elenco dei poeti? Ahiahiahiahiahiahi Axe mio, ahiahiahiahiahi.

    «Parlare di origine del mondo porta inevitabilmente a pensare alla creazione e, guardando la natura, si scopre che esiste un ordine troppo preciso che non può essere il risultato di un “caso”, di scontri tra “forze” come noi fisici continuiamo a sostenere. Ma credo che sia più evidente in noi che in altri l’esistenza di un ordine prestabilito nelle cose. Noi arriviamo a Dio percorrendo la strada della ragione, altri seguono la strada dell’irrazionale» (citato in C. Fiore, “Scienza e fede”, elledici, Leumann (TO) 1986, p. 23).

    Il fisico Carlo Rubbia è il penultimo italiano ad aver vinto il Premio Nobel (1984), scienziato dotato di grande prestigio a livello internazionale, già direttore del CERN, dell’ENEA di Frascati, socio onorario dell’Accademia Nazionale dei Lincei, della National Academy of Sciences americana, della Royal Society, della Pontificia Accademia delle Scienze e di tante altre accademie. Il Nobel italiano è in realtà uno dei grandi esempi di come un’altissima conoscenza scientifica possa contribuire ad una riflessione esistenziale molto profonda.
    Il concetto di Dio degli scienziati non ha NULLA a che vedere col "Dio biblico".
    Visto che citi Einstein dovresti sapere che Einstein ha definito la Bibbia (e il "Dio biblico") "un insieme di superstizioni".
    Fai una confusione pazzesca, Cono. Metti insieme cose che non hanno nulla a che vedere l'una con l'altra.
    Einstein credeva in Dio, ma NON nel "Dio biblico" e in tutte le fregnacce su Regni, giudizi universali, Cristi che ritornano, inferni e paradisi.
    Lo stagista.
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  11. #41
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    Ah beh...se pensi che Einstein, in fondo, ha fatto solo poesia sull'argomento....di cosa stiamo a parlare? Se mille altri Scienziati si definiscono credenti che facciamo? Li mettiamo nello stesso elenco dei poeti? Ahiahiahiahiahiahi Axe mio, ahiahiahiahiahi.
    tu ridi, ma il punto è esattamente quello;
    se la scienza dimostrasse una creazione intelligente, non si parlerebbe d'altro, tutti i giorni e in tutta la stampa, tv...
    lo scienziato è autorevole nel suo, e quando dimostra le sue tesi; allora mi inchino;
    ma quando lo scienziato racconta il suo personale sentimento, è proprio solo poesia; il suo vale quanto il mio;

    lo scienziato, anche se si occupa del cosmo e della natura, è sempre un tecnico che spiega ciò che è oggettivo, esattamente come l'avvocato che ti consiglia su una controversia, o il tecnico della lavatrice ti spiega perché perde e se ti conviene ripararla o cambiarla;

    quello può anche essere il miglior avvocato del pianeta, ma non per questo gli deleghi la tua sensibilità esistenziale; se io ti portassi giganti del pensiero come Kant, Hume, Marx o Nietzsche - che non facevano un altro mestiere, ma si occupavano esattamente di quei valori - tu cambieresti idea sul senso dell'esistenza ? non credo... e allora, perché io dovrei credere ad una personalità prestigiosa, ma il cui ambito di competenza esula dal pensiero filosofico ?

    ripeto: nessuno "scienziato credente" ha mai dimostrato nulla di quanto postulato dalla propria o altrui religione, benché questa sarebbe l'aspirazione di ogni credente.
    Ultima modifica di axeUgene; 29-01-2020 alle 20:03
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #42
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Da ciò potrei trarre questo insegnamento: il piccolo si aggrappa al grande come il grande si bea del piccolo.

  13. #43
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Oh conino è l'ora di svegliarsi dal letargo della ragione, che Rubbia e altri il Nobel l'hanno preso non certo per i pensierini della sera!
    Hai voglia ha ri-ri-ri-citare Rubbia, Einstein, Giannotti, ti puoi consumare le dita sulla tastiera, andare all'infinito, ma tanto codesti cervelli, pur con tutta la scienza e la fisica in loro possesso, non hanno dimostrato un bel nulla di Dio.
    Via cono, non lo far ripetere più, che i neuroni per i capire lì dovresti avere. Chiedi ai figli laureati se il tuo metodo è corretto. Se sono competenti e onesti, ti diranno che anche i pensieri di un Rubbia non valgono in questo caso.
    Lo chiedo a te e lo chiedo ad Axe: Dio si può forse dimostrare scientificamente? Possiamo rinchiuderlo dentro una formula? Dentro un'equazione? Dentro un algoritmo? Davvero credi questo Laurina?
    Quella crema di Scienziati è grande proprio perchè riconosce la finitezza e la piccolezza dell'Uomo di fronte all'Immensità che lo circonda.
    amate i vostri nemici

  14. #44
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Lo chiedo a te e lo chiedo ad Axe: Dio si può forse dimostrare scientificamente? Possiamo rinchiuderlo dentro una formula? Dentro un'equazione? Dentro un algoritmo?
    certo che no, esattamente come non avrebbe alcun senso cercare nella natura la dimostrazione di etiche diverse; ma a me non passerebbe nemmen per l'anticamera del cervello di chiederti una dimostrazione di Dio, che è una cosa di fede;
    ma proprio per questo appellarsi ali scienziati, la cui autorevolezza si limita al loro campo, che riguarda il dimostrabile, non ha alcun senso;

    questo è il retaggio poco avvertito delle polemiche anni '59 col Peppone ateo alla casa del popolo;
    oggi, nessun teologo serio si metterebbe a postulare la razionalità del credere sulla base di ciò che mostra la scienza; anche perché l'argomento della presunta "perfezione" del creato, a dimostrazione della pretesa intelligenza della creazione, si scontra con l'evidenza di ciò che invece è scomparso perché inadatto;
    i danesi non sono biondi e con la pelle chiara perché Dio li ha messi lì apposta; 10mila anni fa avevano la pelle scura; solo che a quelle latitudini non sintetizzavano abbastanza vitamina D, restavano rachitici e quindi col tempo si sono selezionate popolazioni che avevano sviluppato la mutazione della pelle chiara;

    Davvero credi questo Laurina?
    Quella crema di Scienziati è grande proprio perchè riconosce la finitezza e la piccolezza dell'Uomo di fronte all'Immensità che lo circonda.
    questa è poesia, umanissima, ma lascia il tempo che trova;
    tu puoi pure riconoscere la tua piccolezza e credere, da scienziato insigne; nessuno ti biasima per questo;

    la questione riguarda il passo successivo, cioè la pretesa oggettività delle volontà divine; è lì che crolla tutto; io non ti confuto "Dio", ma il fatto che non mi puoi dimostrare che Dio precetti a Dark di figliare e a Crep di convivere con l'ex-moglie invece che stare in due appartamenti di fronte;

    tu proponi la tua, ma non puoi rimuovere la circostanza delle altre confessioni e fedi, dottrine diverse, che tutte rivendicano "Dio"; e lo fanno a testa alta, argomentando come te, non da cani sciolti trasgressori di una "Verità" dottrinaria incontrovertibile;

    che me ne faccio di decine di religioni in competizione tra loro, ognuna con la sua dottrina ? sarebbe come guidare in un traffico in cui gli automobilisti seguono quattro o cinque codici della strada diversi; qual è la morale, la legge ? è: fai come ti pare, tenendo conto che ognuno fa come gli pare, quindi: prudenza, e prontezza nell'evitare i pericoli.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #45
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    certo che no, esattamente come non avrebbe alcun senso cercare nella natura la dimostrazione di etiche diverse; ma a me non passerebbe nemmen per l'anticamera del cervello di chiederti una dimostrazione di Dio, che è una cosa di fede;
    ma proprio per questo appellarsi ali scienziati, la cui autorevolezza si limita al loro campo, che riguarda il dimostrabile, non ha alcun senso;
    Continui a dire sciocchezze una dietro l'altra.
    Gli scienziati si occuperebbero solo del dimostrabile?
    Qualcuno ha mai dimostrato la "cupola di Hawking"? Qualcuno ha mai dimostato il Big Bang? Qualcuno ha mai dimostrato che l'evoluzione avviene per selezione naturale di mutazioni casuali di DNA?
    La risposta è NO.
    Eppure sono considerate teorie scientifiche.

    Continui imperterrito a dire le stesse sciocchezze anche di fronte alla dimostrazione che stai dicendo sciocchezze.
    In questo sei proprio uguale a Cono.
    Ti sei fissato sulle tue ridicole sciocchezze e continui a ripeterle a pappagallo anche dopo che ti è stato DIMOSTRATO che stai dicendo sciocchezze.

    Gli scienziati teorici NON SI OCCUPANO solo del dimostrabile.
    Fanno delle ipotesi scientifiche basate sulla osservazione e su criteri logici e matematici. Dopodichè si apre il problema della dimostrazione.
    E ho una pessima notizia da comunicarti: esiste una ipotesi scientifica che teorizza l'esistenza di Dio. E' quella del "Campo unificato".

    Saluti.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

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