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Discussione: Un modo per risolvere il problema della povertà.

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Un modo per risolvere il problema della povertà.

    Da "Sulle orme del gran medico", testo avventista:

    Coloro che detengono il potere di guidare gli stati non sanno risolvere il problema della povertà, della miseria e della crescente criminalità e non riescono a offrire maggiori garanzie per gli investimenti commerciali. Se gli uomini facessero riferimento agli insegnamenti della Parola di Dio, troverebbero una soluzione a tutti questi problemi inquietanti. Nell’Antico Testamento ci sono molte indicazioni sul lavoro e le possibilità di soccorrere i poveri. Nel piano di Dio per Israele ogni famiglia disponeva di un’abitazione con il relativo terreno da coltivare. Erano stati previsti i mezzi e gli incentivi per condurre una vita utile, operosa e indipendente. Nessun progetto umano è mai riuscito a prevedere un piano migliore e il fatto che sia stato abbandonato è una delle cause dell’attuale diffusione della povertà. {OGM 98.3}
    Quando Israele si stabilì in Canaan, il territorio venne diviso equamente fra il popolo. Solo i Leviti vennero esclusi dalla spartizione in quanto responsabili del santuario. Le tribù vennero censite in base alle famiglie e a ogni famiglia venne assegnata una proprietà in proporzione al numero dei suoi membri. Anche se ognuno poteva disporre per un certo periodo di tempo dei suoi beni, non poteva però alienare per sempre quella che sarebbe stata l’eredità dei suoi figli. In qualsiasi momento avesse avuto la possibilità di riscattare il terreno, avrebbe potuto farlo. I debiti venivano rimessi ogni sette anni e nel cinquantesimo, l’anno del Giubileo, ogni terreno tornava al legittimo proprietario. {OGM 98.4}
    “Le terre non si venderanno per sempre, perché la terra è mia e voi siete da me come stranieri e ospiti. Perciò, in tutto il paese che sarà vostro possesso, concederete il diritto di riscatto del suolo. Se uno dei vostri diventa povero e vende una parte della sua proprietà, colui che ha il diritto di riscatto, il suo parente più prossimo, verrà e riscatterà ciò che suo fratello ha venduto. E se uno... giunge a procurarsi da sé la somma necessaria al riscatto... rientrerà nella sua proprietà. Ma se non trova da sé la somma sufficiente a rimborsarlo, ciò che ha venduto rimarrà in mano del compratore fino all’anno del giubileo, e al giubileo ne riavrà il possesso”. Levitico 25:23-28. {OGM 98.5}
    “Santificherete il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e ognuno di voi tornerà nella sua famiglia”. Levitico 25:10. Così a ogni famiglia era assicurata la sua proprietà e la società veniva salvaguardata dagli eccessi della ricchezza e della povertà. {OGM 99.1}

    “Quando mieterete la raccolta della vostra terra, non mieterai fino all’ultimo angolo il tuo campo e non raccoglierai ciò che resta da spigolare della tua raccolta”. Levitico 19:9. “Se, mietendo il tuo campo, vi avrai dimenticato qualche covone, non tornerai indietro a prenderlo... Quando scuoterai i tuoi ulivi, non tornerai per ripassare i rami... Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai a coglierne i grappoli rimasti; saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova”. Deuteronomio 24:19-21. Nessuno deve temere che la generosità porti alla rovina. L’ubbidienza ai comandamenti divini assicura solo prosperità. “...A motivo di questo, il Signore, il tuo Dio, ti benedirà in ogni opera tua e in ogni cosa a cui porrai mano”. Deuteronomio 15:10. “...Tu farai dei prestiti a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito; dominerai su molte nazioni ed esse non domineranno su di te”. Deuteronomio 15:6. {OGM 99.6}

    La Parola di Dio non accetta una politica che arricchisca una classe tramite l’oppressione e le sofferenze di un’altra. In ogni nostra transazione commerciale ci propone di metterci al posto di colui con cui stiamo trattando, a non pensare semplicemente al nostro interesse, ma anche a quello dell’altro. Chi si serve delle difficoltà altrui per trarne vantaggio e cerca di approfittare della debolezza o dell’incompetenza di un altro, trasgredisce i principi e gli insegnamenti della Parola di Dio. “Non calpesterai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste della vedova”. Deuteronomio 24:17. “Quando presterai qualche cosa al tuo prossimo, non entrerai in casa sua per prendere il suo pegno; te ne starai fuori e l’uomo a cui avrai fatto il prestito ti porterà il pegno fuori. {OGM 100.1}
    “Se vendete qualcosa al vostro prossimo o se comprate qualcosa da lui, nessuno inganni il suo prossimo”. Levitico 25:14. {OGM 100.2}
    “L’empio prende in prestito e non restituisce; ma il giusto ha pietà e dona”. Salmi 37:21. {OGM 100.3}
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Non ci aveva già pensato Giggino Di Maio?
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

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