Originariamente Scritto da
Lilia
... ti racconto un fatterello, conobbi un imprenditore siciliano, abbastante prestante e cicciotto, ma purtroppo sposato
e a me le storie con gli uomini sposati non mi piacciono, voglio l'esclusiva. Mi cominciò a corteggiare, mi diceva
quanto cucinasse bene la moglie che stava sempre a spignattare, e aveva 4 figli e 3 nipoti, finchè purtroppo si
scoprì che la moglie era malata, aveva le catene k alte nel sangue, non avendo studiato medicina non ci capiva
niente, mi chiese lumi, dissi che le catene leggere degli anticorpi erano di due tipi, k e lambda, e se alte potevano interferire
con i processi infiammatori e con la filtrazione renale, ma non doveva preoccuparsi, c'era gente che viveva a lungo.
Si preoccupo' , ma l a moglie scoprì di avere un'altra malattia per cui doveva subire un intervento importante e siccome
la' c'è la legge della tribù, essa vale sia la', sia in altri posti del mondo, e scopersero una clinichetta al Prenestino ( non pr
oprio la Cassia...) dove c'era un bis bis bis cugino appena laureato, e decisero di farla operare là, e io ad oppormi, niente da fare.
Entro' subito in coma dopo l'operazione, stette un mese in coma e morì poveretta. Passate alcune settimane mi disse che voleva sposarmi
e mi chiese se volessi imparare a cucinare, perchè lui che mangiava sennò? ( Era già bello cicciotto)... Io dissi, non se ne parla nemmeno,non ho mai
acceso un fornello, metti la serva, che vuoi da me...
Interessante che dopo 2 settimane dal lutto pensava già a mangiare, e dovevo cucinare io, figuriamoci, mi bruciavo il dito,
insomma per le cose accadute non ci sentimmo piu'.