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Discussione: Grande Farage!

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    10 e lode.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  3. #3
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    allora, per il momento, la Brexit ancora non c'è stata, e si deve negoziare tutto;

    nel frattempo:
    a) la sterlina ha perso valore;
    b) e scozzesi e nordirlandesi sono sul piede di guerra per andarsene;
    c) lo stesso Farage ha ammesso che i maggiori fondi per il servizio sanitario nazionale NHS è una cazzata;
    d) molte imprese britanniche si stanno spostando in Irlanda o nel continente, per garantirsi il passaporto del libero mercato; non a caso a Londra erano tutti contrari;
    e) molte imprese extra UE stanno dislocando produzioni nel continente, per lo stesso motivo;
    f) UK non può più intervenire nelle scelte UE, anche se queste inevitabilmente condizioneranno la sua economia; es.: normative sulle garanzie finanziarie che possono spiazzare tutta la finanza britannica; un contratto infra UE non può essere garantito da assicurazioni e contro-assicurazioni di diritto britannico se l'UE decide così; se io compro una partita di merci da X, pretendo che quello sia assicurato presso un foro giudiziario e secondo regole UE; vuol dire che quello pagherà i costi di assicurazione a Francoforte, Parigi o Milano, anziché a Londra; soldi in meno; tanti soldi;

    il tutto per avere cosa ?
    la possibilità di non avere immigrati; ma immigrati UE, non africani o asiatici; perché quella è un'isola ed è difficilissimo entrare clandestinamente; mentre era obbligatorio accettare Gennarino 'o pizzaiuolo, l'idraulico Wlodek e il muratore Mircea;
    vedremo presto quanto è convenuto loro fare tutto questo in un paese spaccato a metà e ci sarà da divertirsi...
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Tommaso
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    La cerimonia dell'altro giorno è stata solo fuffa: di fatto non è ancora successo nulla, la GB continua a vivere con le stesse regole di prima, la vera Brexit ci sarà solo alla fine della contrattazione con la UE, il 31 dicembre del 2020.
    E le cose non saranno affatto semplici per Bojo ( come viene più o meno affettuosamente chiamato Boris Johnson ), perché i problemi che hanno finora bloccato la Brexit rimangono intatti, a partire dalla questione principale, la frontiera tra Irlanda ed Irlanda del Nord, diventata a questo punto la frontiera ( teorica ) tra UE e UK.
    Questa non può essere una "vera" frontiera, con i consueti controlli doganali, perché si infrangerebbe l'accordo del Venerdì Santo (Good Friday Agreement) che ha posto fine alla rivolta dell'IRA.
    Nell'ultimo accordo proposto da Bojo alla UE si faceva una proposta, a parer mio, folle, per risolvere la questione: la frontiera tra Irlanda del Nord e Irlanda sarebbe rimasta così come è adesso (cioè, di fatto, non esistente), mentre UK si riservava il diritto di fare controlli di tipo doganale alle merci e alle persone in transito tra Irlanda del Nord e UK. Chiunque capisce che si tratta di una cosa assurda: per la prima volta nella storia, verrebbe ipotizzata la possibilità di fare controlli a merci e persone che si muovono ALL'INTERNO di uno stesso stato. Una follia.
    Per me ci sono due posssibilita:
    1) la Brexit si concretizza EFFETTIVAMENTE nel modo che i brexiteers hanno finora propagandato: taglio duro e definitivo dei legami con la UE. Le conseguenze saranno inevitabilmente disastrose, oltre che per l'economia, per la stessa integrità territoriale dell'UK: se ritornasse la frontiera tra Irlanda del Nord e Irlanda ( a mio parere inconcepibile: proprio l'anno scorso sono stato da quelle parti e, anche parlando con qualcuno, mi pare che sia ritenuto unanimemente impossibile ) ci sarebbe la sicura richiesta di distacco dall'Uk e riunificazione tra Irlanda e Irlanda del Nord ( previo, magari, anche un ritorno della lotta armata dell'Ira ): che passerebbe con percentuali elevate in un eventuale referendum.
    Inoltre, anche in Scozia tornerebbero le spinte separatiste: non esiste politico più inviso agli scozzesi di Bojo e se la volta scorsa il referendum separatista non è passato per poco, stavolta passerebbe di sicuro.
    Infine, non sottovaluterei neanche i malumori della città di Londra ( che aveva votato a larga maggioranza per il remain ) che verrà fortemente penalizzata quando la Brexit diventerà realtà: il sindaco di Londra ha già annunciato che la città rimarrà aperta a tutti gli stranieri. In che modo applicherà questo suo proposito non si sa, ma Londra ha una fortissima autonomia e credo abbia diverse armi a sua disposizione per rendere la vita difficile a Bojo.
    2) la Brexit diventa una buffonata: poco più di uno slogan buono per i boccaloni ma che, nel concreto, non modificherà quasi in nulla i rapporti tra UK e UE.

    Sarei pronto a scommettere i miei ultimi dieci cents che Bojo alla fine opterà per la seconda soluzione.

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