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Discussione: Corona virus

  1. #1261
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    si, carissimo. gli aiuti vanno soprattutto alla germania, mi pare...
    il motivo è che fino a quando l'UE non è una nazione, con un solo governo, la ripartizione di qualsiasi servizio finanziario si intende pro-quota;

    siccome il contributo è pro-quota, in mancanza di unione politica, la default delle erogazioni può solo essere pro-quota, salvo intese specifiche tra i governi;

    se si vuole altrimenti, è necessario cedere sovranità fiscale e di spesa; i livelli delle tasse si decidono a Bruxelles, per tutti, allo stesso modo, niente più esenzioni dall'ICI in Italia, o paradisi fiscali in Olanda, niente più facoltà per gli enti locali o nazionali di spendere a caxxo per comprare il consenso locale o nazionale, e poi farsi ripianare i debiti coi soldi e i culi degli altri; come funziona in qualsiasi condominio;
    se uno non vuole, vada ad abitare in un terratetto autonomo, coi vantaggi e gli svantaggi, se se lo può permettere.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #1262
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    @sapientino

    infatti, per i coglioni che non capiscono la differenza tra un paese ricco e uno povero; uno che ha accumulato, tassando prima i suoi cittadini, mettendo fieno in cascina, riducendo il suo debito pubblico dal 110 - era più di quello italiano - al 60% sul PIL, mentre noi non abbiamo voluto, e siamo al 134 %;

    Altra lezioncina per un nazistello come te.
    Come ha fatto la Germania ad arricchirsi? Ad accumulare ricchezze? A trovare i soldi per diminuire il suo debito pubblico dal 110% al 60% del PIL? Tassando i suoi cittadini come dici tu, nazistello?
    Ovviamente NO.

    Ti faccio l'ennesimo disegnino.

    Bilancia commerciale (esportazioni) della Germania a partire dall'introduzione dell'euro.




    Il momento di avvio della accelerazione degli scambi della Germania rispetto agli altri maggiori Paesi è significativo, come emerge bene nel grafico ( ), ripreso da una pubblicazione dell’OCSE. I dati comprendono qui il risultato anche dello scambio dei servizi, oltre a quello delle merci. Il periodo di tempo è molto lungo e così si può notare chiaramente che il momento di avvio del vantaggio della Germania coincide con l’introduzione della moneta comune, l’Euro.

    In termini di risultato economico, i valori del saldo commerciale con i Paesi extra-Eurozona crescono per la Germania a ritmo notevolissimo, mediamente del 10,9% annuo, molto superiore rispetto ai ritmi degli altri due Paesi considerati (Italia e Francia); il surplus commerciale tedesco verso l’extra-Eurozona sale a 166,9 miliardi di euro nel 2015 e a 169,4 nel 2016, livello ben superiore a quello che anche Italia è riuscita a mettere insieme, rispettivamente 48,5 e 55,1 miliardi di euro.

    Perchè la Germania ha avuto questo successo nelle esportazioni?
    Lo sanno bene anche i tedeschi. L'euro ha tolto di mezzo fastidiosi concorrenti (vedi l'Italia con la lira "debole") nelle esportazioni.
    Con tutti i soldi che la Germania ha guadagnato nelle esportazioni dalla estromissione di monete più "deboli" che gli facevano concorrenza sulle esportazioni (vedi Italia), la Germania ha diminuito il suo debito pubblico.

    Con l'euro, la Germania si è arricchita. Noi ci siamo ulteriormente impoveriti. NAZISTELLO.

    Vincenzo Visco: “La Germania ha gestito la globalizzazione in modo consapevole, avere paesi come l’Italia dentro la moneta unica ha reso l’euro una moneta più debole di quanto sarebbe stata altrimenti e ha permesso a Berlino di esportare”.

    Un rapporto del Centrum für europäische Politik stima in 23mila euro pro capite l'impatto positivo della moneta unica per i tedeschi tra 1999 e 2017. Seguono gli olandesi con 21mila euro di guadagni. Roma e Parigi guidano invece la classifica dei "perdenti". I numeri sono ricavanti confrontando l'andamento del pil con quello di altri Stati che non hanno adottato l'euro e che in precedenza avevano performance economiche simili.
    Ultima modifica di xmanx; 26-04-2020 alle 12:33
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  3. #1263
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    i leghisti fanno il loro; vogliono la crisi dei conti per inserirsi e destrutturare l'Italia fiscale; nemmeno uscire dall'euro, che fa molto comodo a tutto il nord-est inserito nelle filiere produttive tedesche;
    loro vogliono "liberarsi della zavorra del sud", giungere ad un punto di rottura che consenta di negoziare una radicale riforma del fisco, per tenersi i soldi delle tasse il più possibile; questo è un obiettivo coerente con tutta la storia e le aspirazioni dell'elettorato leghista da sempre, che non viene certo modificato con quella propaganda "nazionale" da specchietto per le allodole, alla ricerca di qualche voto in Calabria o Abruzzo.
    si, axe. però se mi permetti mi "pare" che le "richieste" dei "leghisti" sul "tenere" le tasse al nord, siano come dire, non tanto logiche. cioè se, per definizione, le imposte servono a "redistribuire" il "reddito", allora dato che neanche al nord esiste una situazione di "piena occupazione", i soldi delle loro imposte servono a cose come sussidi, cassa depositi e prestiti, pensioni, reddito di cittadinanza ecc. ora quello che cerco di dire è che chi paga più tasse non ha interesse a "redistribuire" i soldi al nord anziché al sud. sarebbe invece assai più propenso a tenersi "tutti" i soldi, ma in tasca "propria". e mi pare che da questo punto di vista non ci sia un problema "zavorra" solo al sud, ma anche al nord.

  4. #1264
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il motivo è che fino a quando l'UE non è una nazione, con un solo governo, la ripartizione di qualsiasi servizio finanziario si intende pro-quota;

    axe. siccome su questo negli ultimi tempi mi pare di aver come dire, "riflettuto", ti direi che forse, dato che le leggi in vigore in tutti gli ordinamenti dei paesi europei, sono tali e tante da garantire una sostanziale "omogeneità" politica, allora quello cui si dà la preferenza mi pare essere l'economia, la quale mi pare essere, a parte periodi "di crisi" che però ci sono sempre stati, anche in un lontano "passato", "molto" più integrata e forse lo sarà anche di più nei tempi avvenire. ora, ti dico anche che le cc.dd. "istituzioni" europee esistono, e non solo "nominalmente". e mi riferisco a commissione, parlamento, consiglio europeo, consiglio d'europa, ecc. ovviamente mi pare chiaro che i diversi stati europei hanno, ciascuno, i propri "tempi" per adeguarsi ai provvedimenti di integrazione politica che le istituzioni europee decidono di volta in volta.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    siccome il contributo è pro-quota, in mancanza di unione politica, la default delle erogazioni può solo essere pro-quota, salvo intese specifiche tra i governi;

    si. e ovviamente, come in un macro/sistema fiscale, la quota di "redistribuzione" è più alta sulla base delle capacità economiche di ciascun paese.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se si vuole altrimenti, è necessario cedere sovranità fiscale e di spesa; i livelli delle tasse si decidono a Bruxelles, per tutti, allo stesso modo, niente più esenzioni dall'ICI in Italia, o paradisi fiscali in Olanda, niente più facoltà per gli enti locali o nazionali di spendere a caxxo per comprare il consenso locale o nazionale, e poi farsi ripianare i debiti coi soldi e i culi degli altri; come funziona in qualsiasi condominio;
    se uno non vuole, vada ad abitare in un terratetto autonomo, coi vantaggi e gli svantaggi, se se lo può permettere.
    si. a patto però che i "condomini" non commettano "reato", cioè non si "approprino" indebitamente dei soldi di quelli che le rate le pagano "sempre" magari solo per fare fronte agli ammanchi causati da un amministratore incapace...

  5. #1265
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    Claudio Borghi A.
    @borghi_claudio · 22h

    La Francia mette 7 miliardi di Euro in Air France.

    SETTE Miliardi

    https://twitter.com/antonisoy/status...35095838756864

    Adesso aspetto tutti i fenomeni che piagnucolavano per i 300 milioni dati per far funzionare Alitalia.
    Lo stagista.
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  6. #1266
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  7. #1267
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Claudio Borghi A.
    @borghi_claudio · 22h

    La Francia mette 7 miliardi di Euro in Air France.

    SETTE Miliardi

    https://twitter.com/antonisoy/status...35095838756864

    Adesso aspetto tutti i fenomeni che piagnucolavano per i 300 milioni dati per far funzionare Alitalia.
    il tuo problema è che sei incaprettato nella polemica, perciò non capisci:

    7 miliardi darebbero la possibilità - di un gruppo con KLM, come è Sky-team - di comprare aerei per le lunghe tratte intercontinentali, quelle redditizie; e quindi sarebbero un investimento;

    300 milioni - periodici, poi, perché con le trarre europee e nazionali, si fallisce puntualmente - sono soldi buttati in spesa corrente, welfare camuffato che va solo nelle tasche dei "capitani coraggiosi", privati che contribuiscono, ma in una specie di patto leonino occultato, per cui se la cosa va in vacca non ci perdono nulla;
    la solita truffa dell'italianità col culo di altri italiani, i contribuenti;

    peccato che molti di quei contribuenti credano al gatto & la volpe, e si facciano convincere a piantare i pochi zecchini d'oro, che verranno puntualmente rubati, e credano alle fatine che creano ricchezza dal nulla

    se si vuole una compagnia aerea, deve essere coi controcazzi, profittevole e competitiva; difficile per un paese solo; ormai, sono tutti consorzi;
    altrimenti, si cede, si fa welfare per i dipendenti non riassunti ma si evita di regalare soldi pubblici a speculatori.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #1268
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    ... allora se tu gli porti "i soldi" quelli poi nazionalizzano le banche private, a cui tu porti i tuoi soldi, e te li fregano. la domanda è: ma tenere i soldi in casa, no?
    ma tu pensi che "ti freghino" dove la moneta locale é l´incrocio tra la sterlina e il dollaro..
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    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  9. #1269
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio

    si. 0,5 mi pare siano circa "500 euro". diciamo che con questa cifra di interessi, se non "tocchi" il capitale, ci puoi fare la spesa, dico "alimentare", per qualche settimana. direi "meglio di niente".
    l Italia lo toccherá il capitale poi in quali tasche vadano concretamente i soldi preoccupa solo chi non vuole essere controllato..
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  10. #1270
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    Citazione Originariamente Scritto da Misterikx Visualizza Messaggio
    ma tu pensi che "ti freghino" dove la moneta locale é l´incrocio tra la sterlina e il dollaro..
    si, grande mister. però in quei paesi e a quanto ne so, non conta tanto la moneta di riferimento, che in un modo o nell'altro è o il dollaro o la sterlina, come giustamente dici. il problema non è la moneta ma il sistema economico, cioè diciamo "l'economia reale". ai caraibi come in america centrale e meridionale, vi è una situazione tale per cui il "dollaro" circola liberamente, e ovviamente realizza una situazione di "colonizzazione" attraverso il mercato. però questa colonizzazione non dipende dagli yankee "cattivi". dipende dal fatto che senza il dollaro quei paesi non potrebbero continuare ad adottare una "economia" di mercato, e sprofonderebbero in una situazione che neanche in costa d'avorio ai tempi del ruf. ora, dato che nella gran parte dei casi, dei tentativi di gestire autonomamente la propria economia da parte di quei paesi, finiscono puntualmente "nel vuoto", allora periodicamente si verificano delle situazioni di default che vengono tamponate grazie proprio al "dollaro" americano. ora, quando l'economia non regge più, allora può succedere che muti anche il sistema "politico" del paese in questione, che ovviamente può adottare, per far fronte alla crisi, provvedimenti come "la nazionalizzazione" delle banche, nel senso di utilizzare i depositi dall'estero per sostenere l'economia. bisognerebbe essere davvero sprovveduti, anche solo per pensare che mettiamo alle bahamas si possano mettere "in sicurezza" i propri capitali.

    Citazione Originariamente Scritto da Misterikx Visualizza Messaggio
    l Italia lo toccherá il capitale poi in quali tasche vadano concretamente i soldi preoccupa solo chi non vuole essere controllato..
    si. ma anche se non vuoi i controlli ci sono. sempre.

  11. #1271
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    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Comincio a non vedere più di buon occhio le forze dell'ordine. Proprio come tanti anni fa. Ma non le persone singole che ne fanno parte. E' che mi fanno pensare a chi le manda e a che cosa può avere in mente nel mandarle. Poco fa un intervento in diretta di Fusaro che parlava di repressione della libertà è stato interrotto all'improvviso senza spiegazioni. Comincio a preoccuparmi seriamente. L'intervento è poi sparito del tutto su youtube...
    Idem.

    E non seguo Fusaro e l'antidiplomatico, so' un po' paranoico.

    Spero non facciano mai l'archivio del dna, dopo aver visto le mele marce cosa fanno (es. caso dell'ingegnere accusato di essere l'Unabomber)

    Sto rivalutando Giovanni Toti
    https://www.primocanale.it/notizie/c...e--218728.html

    @turbociclo
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  12. #1272
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    Idem.

    E non seguo Fusaro e l'antidiplomatico, so' un po' paranoico.

    Spero non facciano mai l'archivio del dna, dopo aver visto le mele marce cosa fanno (es. caso dell'ingegnere accusato di essere l'Unabomber)

    Sto rivalutando Giovanni Toti
    https://www.primocanale.it/notizie/c...e--218728.html

    @turbociclo
    amico tiberio, permetti una domanda "per intromissione": chi è l'antidiplomatico? altra domanda sempre per "interposta persona": fusaro come se la passa?
    poi la cosa di una/bomber mi pare abbia una propria vicenda omologa in usa. e non c'entrano le bottigliette d'acqua avvelenate...mi dici qualcosa di più chiaro?

  13. #1273
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    Giappone: Qe illimitato e 860 euro a tutti
    La banca centrale rimuove il tetto agli acquisti di bond e il governo include nel pacchetto di stimoli l’erogazione di contanti a ciascun residente


    La Banca del Giappone (BoJ) ha annunciato che acquisterà titoli pubblici potenzialmente senza limiti, nel giorno in cui il governo ha varato la nuova manovra di stimolo all'economia che prevede tra l'altro l'erogazione di 860 euro in contanti a tutti i residenti.

    La banca centrale - sempre più preoccupata per le conseguenze dell'epidemia da coronavirus - ha rafforzato gli stimoli monetari all'economia, rendendo noto che acquisterà un «ammontare necessario di titoli di Stato senza fissare un tetto massimo» : un linguaggio simile a quello della Federal Reserve, che il mese scorso ha dichiarato di voler comprare bond statali “nell'ammontare necessario” a supportare l'economia statunitense.
    Lo stagista.
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  14. #1274
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  15. #1275
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    Per tutti i nazistelli IGNORANTONI e anti-italiani

    “Italiani spendaccioni? Un’idiozia”. Lo Spiegel fa a pezzi la Merkel e i falchi dell’austerità

    Roma, 28 apr – «Non è assolutamente vero che gli italiani sono degli spendaccioni, i tedeschi devono smetterla di dare lezioncine». A dirlo non è l’ultimo dei sovranisti, ma Thomas Fricke, autorevole giornalista economico dello Spiegel. In un lungo editoriale pubblicato lo scorso 24 aprile, Fricke ha letteralmente mandato in frantumi tutte le leggende metropolitane sull’Italia messe in circolo dalla Merkel e dai suoi scherani, e ovviamente recepite acriticamente dai saltimbanchi neoliberali di casa nostra. Il giornalista tedesco ha di fatto affermato quello che i sovranisti italiani vanno ripetendo da anni, e forse proprio per questo qui in Italia non se n’è praticamente parlato.

    Lo Spiegel demolisce i luoghi comuni sull’Italia

    A sorprendere ancora di più è che questa analisi lucida e onesta proviene, per l’appunto, dallo Spiegel, ossia un settimanale liberal che è più o meno l’equivalente dell’Espresso (anche se i cuginetti di Repubblica se la sognano l’autorevolezza del foglio tedesco). In effetti, almeno sulla questione italiana, lo Spiegel sembra diventato «sovranista». Già ad inizio aprile, il direttore Steffen Klusmann aveva scritto chiaro e tondo: «L’enorme violenza della pandemia ha comportato una vera e propria tragedia umana e medica in Italia e in Spagna – anche perché ultimamente ambedue gli Stati avevano attuato una forte politica di austerity, come voluto da Bruxelles – e sicuramente non perché vivessero al di là delle loro possibilità». A Monti e a Cottarelli sarà venuto un coccolone quando l’hanno letto…

    «Basta con questa arroganza tedesca»

    Klusmann se le prendeva anche con la Merkel che – per puro tornaconto politico – aveva messo in circolazione la bufala delle «cicale italiane» e delle «formiche tedesche». Tanto che era arrivato ad affermare: per la Germania «apparire come il guardiano della virtù finanziaria in una situazione del genere è gretto e meschino. Forse conviene ricordare per un momento chi è stato a cofinanziare la ricostruzione della Germania nel Dopoguerra». Anche Fricke, del resto, parte proprio dall’«immagine distorta» che i tedeschi hanno dell’Italia: «Sarà per colpa dei tanti film sulla mafia, o forse è solo l’invidia per il fatto che l’Italia ha il clima e il cibo migliore, più sole e più mare. In ogni caso, deve esserci qualcosa che spiega questa insistenza sul fatto che noi tedeschi saremmo più parsimoniosi, più seri e anche più affidabili, mentre gli italiani avrebbero gravi carenze in questo senso». Sembra di sognare. Nella sua requisitoria, Fricke non guarda in faccia a nessuno, e parla esplicitamente di «arroganza tedesca», la quale elogia la sua proverbiale puntualità, ma si dimentica che i lavori per il nuovo aeroporto di Berlino vanno ormai avanti da anni. Un bel pugno in pancia anche agli autorazzisti di casa nostra che, appena vedono un cantiere che ritarda la consegna di un paio di giorni, subito ci fanno sapere che «queste cose succedono solo in Italia».

    Lo Spiegel più onesto dei nostri media

    Poi Fricke passa ad analizzare i dati macroeconomici, quelli che Luigi Marattin e Mariangela Pira non sanno affatto leggere. L’editorialista dello Spiegel afferma che non è affatto vero che gli italiani, invece di indebitarsi, avrebbero dovuto risparmiare come i bravi e virtuosi tedeschi. Intanto Fricke spiega che il debito italiano è pubblico, non privato. Anzi, gli italiani sono tra i più grandi risparmiatori del mondo. Di più: l’esplosione del debito pubblico italiano è avvenuta negli anni Ottanta, quando nella nostra nazione hanno preso il sopravvento i folli ideali del neoliberalismo. Sarebbe da aggiungere il divorzio Tesoro-Bankitalia, ma Fricke ha comunque colto nel segno. E ancora: se si fa eccezione del 2009 (anno successivo alla Grande recessione), dal 1992 l’Italia ha sempre avuto un avanzo primario positivo. Tradotto: al netto degli interessi sul debito, lo Stato italiano ha speso meno di quanto non abbia ricevuto dai cittadini tramite le tasse. «Questo è un risparmio da record, altro che debiti, cara casalinga sveva [equivalente della nostra casalinga di Voghera]», chiosa Fricke.

    L’accusa a Monti e alla Merkel

    Ma non è finita qui. I pochi media italiani che hanno ripreso l’editoriale dello Spiegel, spesso traducendo alla buona con Google translate, non hanno riportato un passaggio fondamentale. «Tutto questo – scrive Fricke – è diventato un disastro dopo la crisi dell’euro, quando capi di governo come Mario Monti, sotto la pressione internazionale e soprattutto tedesca, hanno fatto una riforma dopo l’altra. Ora del mercato del lavoro, ora delle pensioni. Dolce vita? Sciocchezze. Dal 2010 gli investimenti pubblici in Italia sono diminuiti del 40% a causa dell’austerità. Un vero collasso. Oggi, nell’istruzione si investe quasi un decimo in meno. Pazzesco». Capito? La responsabilità di questa catastrofe ricade anche su Monti e i golpisti del 2011, Merkel inclusa. Al contrario, i tedeschi hanno potuto beneficiare di una spesa pubblica ben più consistente: «In Germania, Papà Stato spende il 25% in più pro capite che in Italia», spiega Friecke. Insomma, è tutto sbagliato quello che è stato raccontato ai cittadini italiani e tedeschi.

    I colpevoli tagli alla sanità

    E quali sono le conseguenze di questi tagli della spesa pubblica, tanto voluti da Bruxelles e caldeggiati dai memorandum della Bce di Draghi? «In Italia sono venuti a mancare i posti letto e sono morte tante persone che oggi forse potrebbero essere ancora in vita. Non c’è alcuna colpa diretta dei politici tedeschi, ovviamente. Ma sarebbe giunto il tempo di smetterla con le assurde lezioncine, caro signor Schäuble [ex ministro delle Finanze, tra i massimi sostenitori dell’austerity]. Anzi, sarebbe il caso di chiedere scusa». Poi l’editorialista dello Spiegel passa ad analizzare gli ultimi sondaggi, che hanno rilevato che un italiano su due vuole l’Italexit. «Stupisce che il 50% degli italiani voglia lasciare l’Unione europea? Provate a mettervi nei panni dei milanesi e dei bergamaschi, che per anni hanno assistito ai tagli alla sanità, e ora hanno perso il padre o la madre a causa degli ospedali congestionati, e poi gli tocca pure sentire dai fanfaroni tedeschi che avrebbero dovuto risparmiare. Se fossi italiano, gli direi “ma andatevene al diavolo”». Quasi commovente leggere passaggi come questo.

    L’Unione europea rischia la morte

    La requisitoria continua senza sosta, con Friecke che non accusa tanto i tedeschi in sé, quanto – giustamente – tutti i politici e gli economisti che hanno raccontato loro tutte queste balle sull’Italia e gli italiani. Naturalmente, l’analisi dello Spiegel, seppur lucida e puntuale, non è disinteressata. Non c’è, insomma, chissà quale amore per l’Italia, ma il fondatissimo timore che, se si va avanti su questa strada, la Ue è destinata ad implodere: «I tedeschi sono ancora in tempo per raddrizzare la situazione, altrimenti tra un paio d’anni non ci sarà più alcuna Unione europea. In Italia come in Francia arriveranno al potere delle persone che, come già adesso Donald Trump o Boris Johnson, non avranno alcuna voglia di stare al gioco: quel gioco sul quale la Germania costruisce da decenni il proprio benessere».
    Lo stagista.
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