Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
non lo so se avesse senso o meno: non ero nella stanza dei bottoni e non conosco quali fossero le informazioni disponibili. In ogni caso, in una situazione come questa, quello che conta (IMHO)é il risultato a lungo termine. Quando la pandemia sarà sotto controllo e gestita. Solo allora si potrà dire "sono stato bravo"-" ho sbagliato tutto"- "pero', ho buttato la moneta e...che kiulo…".
Il "dato"....la miriade di dati svedesi deve dare informazioni al governo svedese...come i dati belgi danno informazioni agli infiniti governanti belgi….etc...Io ne conosco un'infima parte: cosa vuoi che ti ti dica?Epoké….(cosi' é contenta Pazza )….sospensione di giudizio (parliamo come magnamo). E cautela nel giocare coi numeri.
beh, a lungo termine saremo tutti morti, diceva JK Galbraith...

il punto è che in effetti i giudizi sulle strategia adottate si esprimono, e quindi discuterne implica prendere una posizione sul da farsi, ora, o su ciò che si sarebbe dovuto fare, con gli elementi che ci sono; i quali, saranno pure incompleti, ma qualcosa la dicono;

prima di tutto, che più tieni aperto e meno restrizioni poni, più sono i casi, e più i morti; ti pare poco ? forse; ma se muore un tuo caro, meno;

la decisione di correre un rischio anziché un altro è già un fatto, una scelta politica, coi suoi costi e benefici; puoi anche azzardare un sorpasso spericolato in autostrada, e la cosa può andarti di culo; non per questo i passeggeri saranno contenti del tuo stile di guida e alla prima area di sosta ti sostituiranno;

ora, per un paese come l'Italia o UK, una strategia
a) di immunità di gregge avrebbe implicato in febbraio la scelta di esporre una percentuale compresa tra l'1 e il 2 % della popolazione al decesso, ossia tra 5/600mila e il milione e 200 mila persone, un semplice calcolo aritmetico popolazione/tasso di letalità; a fronte di quali prospettive economiche e sociali garantibili in quelle circostanze, con tutti gli ospedalizzati, ecc... ?

mentre una
b) di chiusura totale, danni economici gravissimi certi, a fronte di un numero di morti che abbiamo calcolato tra i 35 e i 50 mila, non preventivabili, in un quadro di minimizzazione; e scegliendo di prendere tempo in attesa di cure efficaci, vaccino, ecc... cioè, una questione di soldi, ma anche di interdipendenza con le scelte altrui, poco ponderabili;

quale politico può permettersi la strategia a) pensando di poter governare un paese esposto in quel modo ?

insomma, secondo me è un discorso un po' strampalato quello dell'equivalenza, per cui si saprà solo a bocce ferme quale sarà stata la scelta "giusta";
prima di tutto perché il "giusto" dipende dai valori cui attribuisci un peso;

in secondo luogo, perché in effetti l'alea non è affatto equi-ripartita tra le due strategie, dal momento che se effettivamente il virus fosse inarrestabile - strategia b)-fallimentare - si avrebbe una forzatura verso la strategia dell'immunità di gregge posticipata, con un danno economico, prezzo per il tentativo;

con la strategia a)- fallimentare avresti rinunciato ad un tentativo di salvare molte vite in cambio di un risultato economico non garantito, e nemmeno ragionevolmente preventivabile; ma quelle vite le avresti perdute anche in caso di successo della "strategia", come scenario accettato sin da subito.