Quando si è governati da una massa di improvvisati che ha sottovalutato fin dal principio il pericolo del coronavirus, può succedere che un Paese in sole 48 ore riesca a far registrare uno dei più alti numeri di contagiati al mondo. Alle 13.00 del 23 febbraio sono 132 le persone positive al Covid-19: di conseguenza l’Italia è diventato il terzo Paese più infetto al mondo, e il numero è purtroppo destinato a salire ancora. Per ora la maggior parte dei casi è circoscritta in Lombardia e Veneto, ma ci sono già state le prime conferme in Piemonte e in Emilia Romagna, quindi l’allerta è massima in tutte le regioni.

Se la Cina è ovviamente irraggiungibile nella poco lusinghiera classifica dei contagi con quasi 80mila casi confermati, fa specie che l’Italia sia al terzo posto, alle spalle della Corea del Sud (433 e 2 morti) e davanti a tutti gli altri Paesi asiatici (Giappone con 110, Singapore con 86, Hong Kong con 69 e Thailandia con 35). In Europa invece non c’è proprio partita, dato che l’Italia ha fatto registrare più contagi di tutte le altre nazioni messe insieme: la seconda è la Germania con 16… Tutto ciò in appena 48 ore, e si ritorna al discorso iniziale: se il coronavirus è scoppiato all’improvviso e in maniera così importante, significa che non sono state prese adeguate precauzioni e qualcuno dovrà assumersi la responsabilità politica di quanto sta accadendo. Di certo non bastano le dichiarazioni di facciata del premier Giuseppe Conte, per il quale va sempre tutto bene ed è tutto fatto nel migliore dei modi. Peccato che le sue parole vengano puntualmente smentite dai fatti, e in questo caso dai freddi numeri che fotografano un’emergenza che non fa stare affatto tranquilli.

Toni Capuozzo: "Il governo ha pensato che il nemico fosse il razzismo, fottendosene dei contagi".