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Discussione: Corona virus

  1. #601
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @Axe

    i soldi ai cittadini greci li darà il welfare greco

    Peccato che il MES, per darti i soldi, ti IMPONE di TAGLIARE IL WELFARE e di PRIVATIZZARE TUTTO.

    Vivi proprio in una bolla tutta tua, sapientino.

    Il MES, in cambio dei soldi, IMPONE PRIVATIZZAZIONI e TAGLI. Cioè proprio la DISTRUZIONE del Welfare.

    Che è ESATTAMENTE quello che è avvenuto in Grecia.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  2. #602
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    UDITE UDITE!

    I 1500miliardi di dollari che la FED tira fuori per sostenere l'economia americana e per fronteggiare la crisi da coronavirus, li STAMPA DAL NULLA (che è quello che dovrebbe fare anche la BCE ma la germania NON VUOLE). Altro che fisco...come chiede la Lagarde.

    In questo modo la BCE ci costringe ad aumentare il debito pubblico per fronteggiare la crisi da coronavirus...per spingerci nelle braccia del MES....in modo tale che poi possono spolparci a piacere. Proprio come hanno fatto con la Grecia.
    Lo stagista.
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  3. #603
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    @Axe

    i soldi ai cittadini greci li darà il welfare greco

    Peccato che il MES, per darti i soldi, ti IMPONE di TAGLIARE IL WELFARE e di PRIVATIZZARE TUTTO.

    Vivi proprio in una bolla tutta tua, sapientino.

    Il MES, in cambio dei soldi, IMPONE PRIVATIZZAZIONI e TAGLI. Cioè proprio la DISTRUZIONE del Welfare.

    Che è ESATTAMENTE quello che è avvenuto in Grecia.
    non ti impone nulla;
    lo stato greco è sovrano nel decidere a chi prendere e a chi dare;
    per decenni i greci si sono votati politici che hanno truccato i conti, hanno messo in costituzione l'esenzione fiscale per i ricchi, armatori, gruppi turistici, e hanno assunto il 70% della popolazione in impieghi pubblici, proprio perché - come desideri tu - non c'era una Banca nazionale di emissione indipendente, gestita come farebbe un privato, che andasse da quei governanti e li fermasse; la banca doveva finanziare quelle spese;

    dopodiché, siccome l'euro sembrava una buona opportunità, quelli hanno truccato i conti e sono entrati; poi la bolla è esplosa e si sono trovati nella condizione di uscire, fare default e metterla nel culo ai risparmiatori di tutta Europa;
    pertanto, si è fatto agire un meccanismo di conciliazione, che per forza chiede sacrifici netti - la discrezionalità su come ponderarli è sovrana, greca - come avverrebbe per chiunque abbia contratto debiti eccessivi e si trovi in difficoltà a pagarli;

    la cosa patetica è che un adulto come te non arrivi a capire la questione: tu fai un lavoro, devi essere pagato, fai affidamento su quella somma, e il fruitore si sputtana i suoi soldi al ristorante e non ti paga; è lo stesso se quei soldi glieli hai prestati, personalmente o tramite la tua banca;

    tu ti stai scandalizzando perché un meccanismo di conciliazione, rateazione, che ti consenta di non perdere il frutto del tuo lavoro e risparmio, media tra te e quello che ti deve soldi invece di premiare la sua furbizia abbonandogli il debito; coi soldi di chi, poi ? sempre coi tuoi...

    non arrivi a capire che tutto questo meccanismo serve solamente a non isolare definitivamente un paese, garantendo che si possa investire e gradualmente compensare quegli squilibri generati internamente; perché, se vale il principio del default, tu non prendi i soldi del tuo lavoro, e ci perdi di netto; ma il debitore finisce nella lista degli insolventi e chi cazzo investe e presta più in Grecia, conoscendo la propensione al pacco ?

    è veramente triste vedere come la propaganda grulla battente per anni abbia lobotomizzato gente come te al punto da renderla incapace di comprendere anche i più elementari meccanismi fiduciari che pure regolano la vita di ognuno;

    tu - ma non solo tu - credi che l'UE dovrebbe funzionare come una specie di mutuo soccorso di beneficienza, chi ha dato ha dato, scordammuce o passato, a premiare i furbi; un classico di Pulcinella-kazzenger

    ti scandalizzi come un prete di campagna degli anni 50 e non capisci l'esigenza di tutelare l'affidamento degli scambi in un area monetaria comune, dove se crei moneta, anche solo implicita, obblighi di spesa, la metti nel didietro agli altri, esattamente come fa un falsario;
    è penoso che un adulto non abbia contezza di come funziona il mondo in cui vive, almeno a grandi linee;

    questa è veramente la cosa peggiore che hanno combinato i pentagrulli per anni, con la loro propaganda, di cui tu sei un prodotto di eccellenza: hanno educato un par di generazioni a vivere con la testa tra le nuvole, come fossero in un fumetto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #604
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    @Axe

    Il MES non ti impone nulla

    Le condizioni del MES per la concessione di aiuti
    I prestiti non vengono concessi senza condizione, ma solo dopo che il Paese richiedente ha sottoscritto una lettera di intenti o un protocollo d’intesa (o Memorandum of Understanding). Protocollo che viene negoziato dal Paese interessato e dal MES.

    Al paese richiedente il prestito vengono richieste riforme specifiche. Il MES prevede in particolare interventi in tre aree:
    • Consolidamento fiscale, con tagli alla spesa pubblica e parallelamente privatizzazioni, riforme fiscali e aumento età pensionabile ;
    • Riforme strutturali, con l’adozione di misure di flessibilizzazione del lavoro e precarizzazione del lavoro e taglio dei salari e delle pensioni ;
    • Riforme del settore finanziario, con misure destinate a rafforzare la vigilanza bancaria o, se necessario, a ricapitalizzare le banche.
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  5. #605
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    @Axe

    Il MES non ti impone nulla

    Le condizioni del MES per la concessione di aiuti
    I prestiti non vengono concessi senza condizione, ma solo dopo che il Paese richiedente ha sottoscritto una lettera di intenti o un protocollo d’intesa (o Memorandum of Understanding). Protocollo che viene negoziato dal Paese interessato e dal MES.

    Al paese richiedente il prestito vengono richieste riforme specifiche. Il MES prevede in particolare interventi in tre aree:
    • Consolidamento fiscale, con tagli alla spesa pubblica e parallelamente privatizzazioni, riforme fiscali e aumento età pensionabile ;
    • Riforme strutturali, con l’adozione di misure di flessibilizzazione del lavoro e precarizzazione del lavoro e taglio dei salari e delle pensioni ;
    • Riforme del settore finanziario, con misure destinate a rafforzare la vigilanza bancaria o, se necessario, a ricapitalizzare le banche.
    Mi sembra ne consegua, per uno stato, che per avere un aiuto finanziario in caso di necessità occorra prima ridursi in maggiore miseria, distruzione del welfare, maggiore difficoltà di lavoro per i giovani, riduzione alla fame per i pensionati. Dopo di che, se vogliono, arriva la caramellina.
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  6. #606
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    @Axe

    Il MES non ti impone nulla

    Le condizioni del MES per la concessione di aiuti
    I prestiti non vengono concessi senza condizione, ma solo dopo che il Paese richiedente ha sottoscritto una lettera di intenti o un protocollo d’intesa (o Memorandum of Understanding). Protocollo che viene negoziato dal Paese interessato e dal MES.

    Al paese richiedente il prestito vengono richieste riforme specifiche. Il MES prevede in particolare interventi in tre aree:
    • Consolidamento fiscale, con tagli alla spesa pubblica e parallelamente privatizzazioni, riforme fiscali e aumento età pensionabile ;
    • Riforme strutturali, con l’adozione di misure di flessibilizzazione del lavoro e precarizzazione del lavoro e taglio dei salari
    • Riforme del settore finanziario, con misure destinate a rafforzare la vigilanza bancaria o, se necessario, a ricapitalizzare le banche.
    appunto:

    chi ti obbliga a ricorrere al MES ? nessuno;

    è un'opportunità per rimettersi in pari; come quelle che consentono a qualsiasi debitore di evitare conseguenze peggiori; nei rapporti tra stati, l'alternativa è che esci dall'euro - i greci hanno votato, per poi delegare il governo a fare marcia indietro - ma poi fai con quello che hai, perché chi ti presta i soldi ?

    un paese che non voglia interferenze, ancora prima di qualsiasi procedura o ricorso al prestiti, può presentare piani di rientro che producano quel surplus; per esempio, invece di tagli al welfare, tasse ai ricchi;

    certo che se l'Italia avesse bisogno di soldi e un entità UE dicesse che si deve tagliare il personale delle partecipate romane, il doppio di quello di altre città per5 servizio erogato, o i 5mila dirigenti della Sicilia e altri privilegi regionali, è ovvio che ci sarebbero resistenze;

    non si vuol fare ? benissimo; si esce dall'euro e si fa con quello che c'è; sempre salasso si prospetta, perché i soldi per le pensioni e gli stipendi chi te li paga, chi ti compra i titoli ? per prima cosa dovresti pagare gli arretrati del default

    dopodiché, in Italia la primissima cosa che succederebbe - anche per molto meno - sarebbe la secessione fiscale di diverse regioni ricche; io non credo che in Lombardia, con l'emergenza che state sperimentando ora, ci sarebbe anche solo un nano-secondo di tolleranza e disponibilità a riversare al sud il gettito fiscale regionale, e così in Veneto, Emilia, ecc... ci teniamo i soldi e ci facciamo 10mila terapie intensive per la prossima volta; la Puglia ? si inculino...
    chi li ferma, i finanzieri a piedi da Brindisi, perché non hanno i soldi per la benzina ?

    ma tu che risponderesti a un noto distributore di pacchi che, dopo averti rifilato la fregatura, ti chiedesse ancora soldi e pretendesse di restituirteli quando dice lui, alle condizioni che dice lui, e fare la vita che dice lui, spenderli come gli pare ?
    questo dovresti immaginare, se tu avessi memoria della diligenza del buon padre di famiglia e non fossi rincitrullito dalla propaganda;

    il dramma è che tu ci vedi uno scandalo, proprio dove si cerca di evitare una tragedia peggiore; i portoghesi si sono ripresi alla grande, peraltro con un governo di super-sinistra, che dopo gli slogan di fatto si è accomodato a tutte le prescrizioni;

    il guaio dell'Italia è che metà è Germania, metà Grecia e se diamo retta a chi ce la racconta come una "nazione", togliamo l'ingessatura e si spacca tutto, per manifesta disparità di forze; oppure, le stesse dinamiche predatorie che attribuisci alla Germania, sarebbero le regioni del nord a metterle in opera verso quelle del sud, gabbie salariali, federalismo fiscale e altra roba del genere; 'nt'o culo alla nazione !
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #607
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    no, però io e lui abbiamo solo due gradi di separazione; ho parenti a Londra pure io, con un trascorso di affinità, non parentela
    Con chi con Johnson?
    Poveri parenti allora non ci sono buone prospettive se continueranno la loro vita come se il virus non esistesse.
    Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
    Ma poveri anche tutti noi se questi finiscono tutti incoronati. Mettici pure Francia, Alemagna e compagnia bella e finalmente faremo un'Europa veramente unita. Sì, dal virus.
    Già, prima poveri loro poi verrà la volta che chiuderemo noi tutti le frontiere ai britannici, purtroppo a pagarne le spese sono tutte quelle persone e gli italiani che vivono là e si spostano per lavoro.
    Ormai tutti in Europa si sono resi conto, anche se in ritardo, della gravità della questione.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  8. #608
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    Mascherine, Gallera accusa: "Sono fatte di carta igienica"

    Non si spegne la polemica sulle mascherine distribuite dalla Portezione Civile. La Lombardia le ritira: "Non è materiale idoneo per gli operatori sanitari". A Roma i sindacati le definiscono "stracci"

    Il nostro governo come Mussolini. Manda i soldati italiani sul fronte russo con le scarpe di cartone.
    E dice pure di "non polemizzare".
    Lo stagista.
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  9. #609
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    Coronavirus, la Slovenia blocca gli italiani. Ma lascia venire qui i migranti

    Gli operai sloveni portano i new jersey in cemento e li posano sulla strada. Due carreggiate bloccate. Succede a tutti i valichi secondari che dividono l'Italia dell'ex Jugoslavia. Per oltrepassare la frontiera bisogna affidarsi ai sei punti di valico primari, posti sotto il rigido controllo delle autorità.

    Nessuno che abbia un passaporto italiano in tasca può passare, se non dietro presentazione di un certificato medico. È la nuova Europa dei ritrovati confini, almeno sanitari. Eppure c'è un paradosso in questi tempi di coronavirus: se da un lato agli italiani è vietato l'ingresso in Slovenia, dall'altro i migranti che quotidianamente oltrepassano la frontiera per raggiungere illegalmente l'Italia non trovano ostacoli. "Non c’è nessun controllo in uscita", racconta Edoardo Alessio, segretario regionale dell'Fsp Polizia. "I colleghi sloveni non fanno controlli per gli immigrati, che sono liberi di camminare per strada e sui sentieri per superare i confini".
    Lo stagista.
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  10. #610
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    Ecco a voi cosa sarebbero gli Stati Uniti d'Europa

    Azienda italiana acquista 830mila mascherine in Cina.
    Il 2 marzo arrivano a Rotterdam.
    Il 4 marzo transitano in Germania dove vengono requisite dal governo tedesco.

    Valtellina: 830 mila mascherine destinate ai nostri ospedali per l’emergenza coronavirus bloccate in Germania
    La titolare Mortarotti: “Non sappiamo più dove si trovano”.

    E poi ci sono gli idioti che urlano contro il sovranismo italiano e applaudono al nazionalismo tedesco.
    Ultima modifica di xmanx; 15-03-2020 alle 08:04
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  11. #611
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    Coronavirus, la Slovenia blocca gli italiani. Ma lascia venire qui i migranti

    Gli operai sloveni portano i new jersey in cemento e li posano sulla strada. Due carreggiate bloccate. Succede a tutti i valichi secondari che dividono l'Italia dell'ex Jugoslavia. Per oltrepassare la frontiera bisogna affidarsi ai sei punti di valico primari, posti sotto il rigido controllo delle autorità.

    Nessuno che abbia un passaporto italiano in tasca può passare, se non dietro presentazione di un certificato medico. È la nuova Europa dei ritrovati confini, almeno sanitari. Eppure c'è un paradosso in questi tempi di coronavirus: se da un lato agli italiani è vietato l'ingresso in Slovenia, dall'altro i migranti che quotidianamente oltrepassano la frontiera per raggiungere illegalmente l'Italia non trovano ostacoli. "Non c’è nessun controllo in uscita", racconta Edoardo Alessio, segretario regionale dell'Fsp Polizia. "I colleghi sloveni non fanno controlli per gli immigrati, che sono liberi di camminare per strada e sui sentieri per superare i confini".
    FALSO.

    Agli italiani in uscita viene solo misurata la temperatura dagli sloveni in assenza di certificato medico. Però gli italiani non devono oltrepassare la frontiera per le loro leggi ed i loro decreti (autocertificazione, necessità), nessuno si può muovere al di fuori del proprio comune; è la polizia italiana che controlla.

  12. #612
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    ANSA: Slovenia chiude frontiera con l'Italia
    Segue la decisione dell'Austria

    http://www.ansa.it/sito/notizie/topn...81747d2d1.html

    Trieste, 13 mar – Valichi sbarrati con blocchi di cemento per impedire la circolazione stradale e possibilità di passare il confine solo a chi ha un permesso di lavoro. La Slovenia ha deciso di chiudere la frontiera con l’Italia. Il governo italiano non ha mai avuto il coraggio di sospendere Schengen per bloccare i continui flussi di immigrati irregolari dalla rotta balcanica, di fronte al coronavirus la Slovenia in poche ore ha invece sigillato ermeticamente le porte. Ecco il nostro reportage dal confine orientale italiano.

    Lo stagista.
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  13. #613
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    Servizio molto tendenzioso.

    E che, non lo so, abito qui, a pochi metri dal confine! Ma non posso mica andare in Slovenia per le restrizioni italiane mica per quelle slovene, non posso nemmeno andare a Muggia...
    La Slovenia ha chiuso solo i confini minori, perché non può controllare tutti i valichi, ed in quelli maggiori, come detto, misura la temperatura degli italiani e di chi vuole entrare in Slovenia (tranne gli sloveni stessi).

    Un problema a parte è rappresentato dai tir che sono diretti nell'Europa dell'Est, fermati al confine: la Slovenia non li può accettare perché si sono già formati intasamenti (in Slovenia) ai confini con la Croazia e l'Ungheria che li hanno bloccati.

    https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste...chi-1.38587716

  14. #614
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    Christine Lagarde, il capo della Bce che era la lacchè di Sarkozy: ora obbedisce a Berlino

    Se vi chiedete come sia possibile che il presidente della massima istituzione bancaria europea (Bce), già presidente della massima organizzazione monetaria mondiale (Fmi), di fronte a una delle più imprevedibili crisi planetarie da oltre 70 anni a questa parte se ne possa uscire pubblicamente con ragionamenti talmente infelici da provocare il più grave crollo di borsa dei tempi moderni, si legga a seguito la lettera che tale altissima personalità, stiamo parlando ovviamente di Christine Lagarde, scrisse anni or sono all'allora presidente francese Sarkozy:

    «Caro Nicolas, molto brevemente e rispettosamente:
    1) Sono al tuo fianco per servire te e i tuoi progetti per la Francia.
    2) Ho fatto del mio meglio e posso aver fallito, qualche volta. Te ne chiedo perdono.
    3) Non ho ambizioni politiche personali e non desidero diventare un'ambiziosa servile come molti di coloro che ti circondano: la loro lealtà è recente e talvolta poco durevole.
    4) Usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting.
    5) Se mi usi, ho bisogno di te come guida e come sostegno: senza guida, rischio di essere inefficace; senza sostegno, rischio di essere poco credibile.
    Con la mia immensa ammirazione, Christine L.».


    Parole untuose, servili al limite del sadomasochismo, viscide, cortigianesche se non fantozziane, che da sole basterebbero a tenere lontano chi le ha scritte da qualsiasi ruolo di responsabilità, anche fosse solo quello di amministratore di condominio. Ma che invece hanno evidentemente fatto da corollario a un'ascesa ai vertici mondiali tanto unica quanto senza apparenti spiegazioni. La data esatta della lettera non si conosce, risale probabilmente ai tempi della vittoria alle presidenziali di Sarkozy, quando la Lagarde, che era appena stata eletta la dodicesima donna più importante del mondo da Forbes, puntava a diventare ministro dell'Economia e delle Finanze del governo Fillon, come poi puntualmente avvenne.

    Dal luglio del 2011 sedeva stabilmente al vertice del Fondo Monetario Internazionale, succeduta al conterraneo e amico Dominique Strauss-Kahn, noto predatore sessuale, costretto a lasciare per le accuse di stupro architettate a suo danno al Sofitel Hotel di New York. «Abbasserò il livello di testosterone» disse con una famosa battuta poco prima di essere eletta, ma della sua lunga presidenza durata dal 2011 al 2019 si ricorda più che altro il trattamento che riservò alla Grecia, il famoso salvataggio della Troika della quale oltre al Fmi facevano parte la Bce e l'Unione Europea. La cura anti-crisi fu così palesemente sbagliata e punitiva (Wikileaks svelò varie conversazioni in proposito) che la stessa Lagarde nel 2016 fu clamorosamente costretta ad ammettere che «si era fatto un errore evidente nel calcolo dei moltiplicatori».

    Cioè la numero uno del Fmi riconobbe in termini tecnici di aver sottostimato l'effetto recessivo delle misure imposte alla Grecia. Nonostante questo la negletta è arrivata al vertice della Banca Centrale Europea e alla prima prova delicata ha dimostrato di essere ancora una volta, e nella migliore delle ipotesi, inadeguata. Sbugiardata dalla stessa Bce che dopo la dovuta puntualizzazione ha fatto schizzare le Borse in direzione opposta e in pari intensità.

    Nella peggiore si potrebbe invece pensare che per arrivare al vertice dell'organismo con seda a Francoforte, la Lagarde abbia utilizzato con la Merkel il metodo sadomaso usato con successo con Sarkozy: «Usami per il tempo che serve a te». Le sue parole infatti, «non siamo qui per chiudere gli spread», ricalcano l'esatta e nota posizione tedesca sul ruolo della Bce che è quella che poco prima Isabel Schnabel (membro tedesco del Comitato esecutivo della BCE) aveva ribadito.
    Lo stagista.
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  15. #615
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    Maria Giovanna Maglie sta con Fontana: "Bertolaso? Pugno sul tavolo contro gli inetti di Roma"

    Un sabato di morte, disperazione e anche polemiche. Dalla Lombardia l'accusa a Roma e al governo: lasciati soli, troppo soli, nella gestione dell'emergenza coronavirus. Le parole dell'assessore Giulio Gallera sono state chiarissime: sono arrivate mascherine equiparabili alla "carta igienica" e in terapia intensiva non ci sono sostanzialmente più posti.

    Un quadro drammatico che, come è noto, ha spinto Attilio Fontana a muoversi in autonomia, ingaggiando Guido Bertolaso, l'ex capo della Protezione Civile e tra i massimi esperti nel gestire situazioni di difficoltà. Lo stesso Bertolaso che era stato ipotizzato come super-commissario nazionale all'emergenza, salvo poi essere scartato dall'esecutivo.

    E la "chiamata" di Bertolaso viene commentata con toni decisi da Maria Giovanna Maglie su Twitter: "Finalmente un bel pugno sul tavolo contro questi inetti. Attilio Fontana si prende Guido Bertolaso come consulente. È guerra", conclude la giornalista.
    Lo stagista.
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