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Risultati da 16 a 30 di 50

Discussione: Arroganza

  1. #16
    Opinionista L'avatar di Tommaso
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    L'altro giorno ci siamo riuniti democraticamente nel tinello di casa mia e, dopo aver messo ai voti la questione, abbiamo posto ai voti la proposta di non pagare più il mutuo che grava sulla nostra casa con gli Euro ma con una moneta ( artisticamente disegnata da mio fratello ) stampata da noi con la stampante di casa.
    La proposta è stata accolta all'unanimità da tutta la mia famiglia.
    Ieri sono andato dal direttore della banca ad esporgli il verdetto della nostra consultazione ma quell'antidemocratico prevaricatore mi ha detto, con arroganza, che se non ritiriamo la nostra decisione ( se ne infischia che sia stata democraticamente assunta ), lui mi blocca il conto, mi sequestra lo stipendio e mi posso anche scordare il finanziamento che stavo accendendo per comprarmi il nuovo SUV.
    Che schifo.

  2. #17
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    L'altro giorno ci siamo riuniti democraticamente nel tinello di casa mia e, dopo aver messo ai voti la questione, abbiamo posto ai voti la proposta di non pagare più il mutuo che grava sulla nostra casa con gli Euro ma con una moneta ( artisticamente disegnata da mio fratello ) stampata da noi con la stampante di casa.
    La proposta è stata accolta all'unanimità da tutta la mia famiglia.
    Ieri sono andato dal direttore della banca ad esporgli il verdetto della nostra consultazione ma quell'antidemocratico prevaricatore mi ha detto, con arroganza, che se non ritiriamo la nostra decisione ( se ne infischia che sia stata democraticamente assunta ), lui mi blocca il conto, mi sequestra lo stipendio e mi posso anche scordare il finanziamento che stavo accendendo per comprarmi il nuovo SUV.
    Che schifo.
    Tu, come cittadino, non hai il potere di stampare moneta.
    Uno stato, invece, si.
    Lo stato ha la sovranità monetaria...quella che la tua famiglia non ha.
    E ho una notizia da darti: il debito pubblico ESISTEVA già prima dell'Euro...quando c'era la Lira. E l'Italia lo onorava. E quando l'Italia aveva la Lira era diventata la QUARTA potenza economica MONDIALE. In termini di PIL (Prodotto Interno Lordo annuale) eravamo i QUARTI in tutto il Mondo....davanti a Gran Bretagna e Francia.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  3. #18
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    @xmanx
    Dovresti rivederti un po' la storia italiana degli ultimi decenni, anzi degli ultimi 150 anni... Ti faccio un Bignami:
    1) l'Italia è sempre stato un Paese povero fin dalla sua nascita. Ed ha contato sempre come il due di coppe quando briscola è a bastoni nel consesso internazionale. C'è stata una parentesi durante il Fascismo, quando un'abile attività propagandistica ha dato l'impressione, agli Italiani e pure agli Europei, che l'Itala fosse diventata una grande potenza, ma era, appunto, solo apparenza.
    Una disastrosa guerra (condotta con le scarpe di cartone e con i cannoni spostati scenograficamente da una base all'altra) persa in modo UMILIANTE, si è incaricata di dimostrare al mondo di che pasta fossimo fatti.
    2) Nel dopoguerra non eravamo più poveri, ma poverissimi, con un Paese distrutto ed una economia azzerata. Ci siamo ripresi solo grazie alla nostra posizione geografica, diventata privilegiata nel clima di guerra fredda che si era creato, regalandoci un ruolo politico-strategico di primo piano soprattutto per gli USA... Che ci hanno abbondantemente finanziati e supportati affinché riprendessimo un ruolo importante nel consesso internazionale con l'entrata nel Mercato Comune Europeo, vero punto di svolta per la nostra economia: potendo godere di condizioni ideali ( basso costo dell'energia, bassissimo costo della manodopera meridionale emigrata al Nord ), i prodotti delle nostre aziende potevano accedere senza restrizioni doganali in un mercato di 200 milioni di consumatori. Fu il famoso boom economico.
    3) Con la crisi petrolifera successiva alla guerra arabo-israeliana finisce tutto: il prezzo del petrolio si decuplica mentre le rivendicazioni operaie successive all'autunno caldo riducono fortemente il vantaggio competitivo delle nostre aziende. Termina il boom e comincia la Grande Crisi.
    4) Per combattere la crisi un governo decente avrebbe dovuto scegliere la strada dell'innovazione e delle riforme strutturali, ma il nostro scelse invece una strada più facile, quella che piace tanto anche a te: stampare denaro, con cui dare regalie a tutti... Pensioni baby, false pensioni di invalidità, investimenti pubblici ( spesso largamente improduttivi per di più ) salvataggio a carico dello Stato di aziende decotte, tolleranza dell'evasione fiscale, scala mobile a tutela degli stipendi eccetera eccetera... Conseguenza: 25% di inflazione annuo.
    5) Essendo impossibile sostenere una situazione simile perché incompatibile con una economia occidentale ( quale imprenditore potrebbe mai programmare un investimento con tassi di inflazione simili? ) ma solo sudamericana, ci si pose il problema di cosa fare. Su impulso dell'ex-Governatore della Banca d'Italia Guido Carli, si decise di cercare un vincolo esterno, convinti del fatto che solo in presenza di una coercizione esterna i governi Italiani avrebbero potuto fare le riforme necessarie. Agli inizi degli anni '80 l'Italia entrò così nello SME ( Sistema Monetario Europeo, un sistema di cambi fissi che avrebbe impedito le disastrose svalutazioni del decennio precedente ) ed il valore della Lira si stabilizzò.
    6) La speranza che in quel modo i governanti italiani sarebbero stati obbligati a fare le riforme venne però delusa: l'unica riforma fatta, tra mille difficoltà, fu l'abolizione della scala mobile, ma tutto il resto, a partire dal demenziale sistema pensionistico retributivo, rimase inalterato. Non potendo più svalutare a piacere la moneta nazionale, i nostri governanti ebbero, allora, la splendida idea di fare debiti: sempre il Poligrafico dello Stato lavorava a manetta, però non si stampavano più le Lire, ma BOT e CCT. Che rendevano anche il 15%-18% annuo.
    7) Ovviamente con quei rendimenti ed in presenza di una valuta stabile, l'economia andava a mille: gli Italiani si scoprirono ricchi, avevano soldi a iosa, spendevano e spandevano e tutti i settori economici ne beneficiarono. È a quel periodo che risalgono i tuoi ricordi di un'Italia 4a o 5a economia mondiale.
    C'era solo un piccolo particolare: si trattava di una ricchezza presa a prestito. E presa a prestito DA NOI, gente del 2020, dalle generazioni successive! Negli anni '80 i debito pubblico italiano aumentò dell'800%, determinando quel disastro dei conti pubblici che continua a tagliarci le gambe e che ci "ruba" la sovranità ( quando hai debiti non sei più padrone d fare quello che vuoi ).
    8) Il Paese di Bengodi terminò nell'autunno del 1992, con una crisi valutaria devastante che ridusse quasi di un terzo il valore della lira in meno di una settimana: in pratica eravamo diventati tutti più poveri perdendo un terzo della nostra ricchezza in un amen. Da quei giorni è iniziata la nostra lunga Quaresima, a partire dalla famosa finanziaria lacrime e sangue di Amato ( quella del prelievo notturno sui c.c ).
    Incidentalmente: fu quella finanziaria che, pur salvandoci dal disastro, segnò la fine della Prima Repubblica: è una balla la diceria secondo cui gli Italiani si incazzarono perché con Mani Pulite avevano scoperto che i politici rubavano: lo sapevano benissimo, da sempre, per i fatti loro, solo che c'era un tacito accordo tra elettori e governanti: questi ultimi potevano rubate a patto che anche i cittadini normali potessero ottenere quello che volevano ( stipendi pubblici senza lavorare o quasi, pensioni generosissime, facilità di evadere eccetera eccetera ) senza che nessuno gli rompesse le palle.
    Per quanto assurdo possa sembrare, c'era la convinzione che mai nessuno avrebbe dovuto pagare il conto. Nel 1992, invece, gli Italiani realizzarono che il conto avrebbero dovuto pagarlo loro e si incazzarono.
    E' da allora che cercano disperatamente, elezione dopo elezione, qualcuno che gli prometta che no, il conto non dovranno pagarlo loro, ma qualcun altro, i "veri" responsabili ( i tedeschi, l'Europa, i mercati.... ).

  4. #19
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    Mi rendo conto adesso di aver scritto anche io un pippone indigeribile. Chiedo scusa ma più breve di così non sono riuscito ad essere.

  5. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Tu, come cittadino, non hai il potere di stampare moneta.
    Uno stato, invece, si.
    Lo stato ha la sovranità monetaria...quella che la tua famiglia non ha.
    E ho una notizia da darti: il debito pubblico ESISTEVA già prima dell'Euro...quando c'era la Lira. E l'Italia lo onorava. E quando l'Italia aveva la Lira era diventata la QUARTA potenza economica MONDIALE. In termini di PIL (Prodotto Interno Lordo annuale) eravamo i QUARTI in tutto il Mondo....davanti a Gran Bretagna e Francia.
    io ti do un'altra notizia;
    il debito italiano era garantito dalla Guerra fredda, con 4/5 del pianeta esclusi dalla produzione e dalla competizione per le risorse; 4/5 che invece oggi producono quello che prima si produceva in Italia, a un quinto del costo; fatti un giro per casa e valuta dove sono prodotti gli oggetti che vedi, quanto li paghi e perché;
    pure il Lecce si qualifica per la CL se fai retrocedere le prime otto squadre;
    ma quel debito era molto inferiore; il boom è durato per i dieci anni di Piano Marshall; poi è finito;

    30 anni fa stavamo meglio, a buffo; solo un bambino o un idiota non capisce l'effetto differito, per cui paghi la vacanza a buffo e poi quando viene l'ufficiale giudiziario che ti pignora l'auto quella è la conseguenza, e quello stare meglio è proprio la causa;
    solo un bambino o un idiota può pensare oggi di riprodurre quelle condizioni di ricchezza fittizia confidando in una sovranità nazionale quando nel sistema di vita delle persone non esiste quasi più niente che vincoli effettivamente le persone a relazioni di tipo inclusivo/esclusivo nazionale.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    Mi rendo conto adesso di aver scritto anche io un pippone indigeribile. Chiedo scusa ma più breve di così non sono riuscito ad essere.


    Come puoi vedere in questa immagine, il rapporto DEBITO/PIL dell'Italia negli anni 80 era tra il 60% e 80%.
    Attualmente la Francia ha un debito/PIL al 100% circa.
    La Gran Bretagna ha un debito/PIL a 85%.
    La Germania ha un debito/PIL al 60%.

    La nostra situazione negli anni 80, quindi, era del tutto in linea con la situazione attuale delle altre grandi economie europee.
    Le cose andarono PEGGIO negli anni 90, quando entrammo nella moneta unica. Il rapporto debito/PIL aumentò fino al 100% e oltre.
    E sai quale fu la causa? Non certo l'esplosione del debito...ma il CROLLO del PIL causato PROPRIO dall'introduzione dell'Euro e delle politiche di austerity e privatizzazioni e tagli volute dall'Europa.
    Tanto è vero che noi da più di 20 anni siamo con AVANZO PRIMARIO POSITIVO...cioè lo Stato, ogni anno, SPENDE MENO (al netto della spesa degli interessi sul debito) di quello che incassa con le tasse. Cioè ABBIAMO SEGUITO LA POLITCA CHE CI HANNO IMPOSTO FRANCIA E GERMANIA....con risultati DISASTROSI.

    Come puoi vedere in questo grafico....è dall'introduzione dell'Euro e delle politiche NEOLIBERISTE che il nostro PIL PROCAPITE crolla vertiginosamente e costantemente.
    La questione è: se andiamo avanti di questo passo e con questa gestione dell'Euro, diventeremo un paese del terzo mondo.

    Altro che neoliberismo! Il neoliberismo ci sta facendo AFFONDARE!

    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  7. #22
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    Come puoi vedere in questa immagine, il rapporto DEBITO/PIL dell'Italia negli anni 80 era tra il 60% e 80%.
    Attualmente la Francia ha un debito/PIL al 100% circa.
    La Gran Bretagna ha un debito/PIL a 85%.
    La Germania ha un debito/PIL al 60%.

    La nostra situazione negli anni 80, quindi, era del tutto in linea con la situazione attuale delle altre grandi economie europee.
    un bluff;
    nemmeno i grafici sai leggere
    il debito è raddoppiato dal 60 al 120% durante gli anni tra il 1980 e il 1994;

    Le cose andarono PEGGIO negli anni 90, quando entrammo nella moneta unica. Il rapporto debito/PIL aumentò fino al 100% e oltre.
    E sai quale fu la causa? Non certo l'esplosione del debito...ma il CROLLO del PIL causato PROPRIO dall'introduzione dell'Euro e delle politiche di austerity e privatizzazioni e tagli volute dall'Europa.
    leggi il grafico, sciocchino ignorantello:
    l'euro - vigente da Maastricht, 1992 - coincide col calo del rapporto, come puoi osservare nel periodo 1994-2001, governi Dini, Prodi e D'Alema;
    risale nel 2001 - governo Berlusconi - al momento del change over, quando, grazie al cavaliere, si è verificato il più massiccio trasferimento di ricchezza dal reddito fisso, le cui remunerazioni erano vincolate, agli autonomi, che sono stati lasciati liberi di "adeguare" i prezzi

    posto che è idiota o truffaldino fare una coeteris paribus arbitraria come la tua, quando gli elementi economici che influenzano PIL e debito e il relativo rapporto dono molteplici; ma questo succede a chi ha studiato economia su Topolino o Dylan Dog...
    perché tu, citando quei truffatori di Bagnai e Rinaldi, ignori il trascurabile dettaglio che da quando c'è l'euro, cui imputi i problemi italiani, 4 miliardi di persone sono entrate nel mercato globalizzato: competono per le materie prime e producono, in grande misura quei prodotti che prima si producevano in Italia;

    infatti, puntualmente, i paesi che si sono riformati e hanno mantenuto un livello competitivo, non soffrono l'euro, ma noi sì; e lo soffriamo per nostre incapacità interne e strutturali, che resterebbero tali anche senza moneta comune; non a causa dell'euro, come ti danno ad intendere, e come te la bevi;

    le cazzate che spari a raffica equivalgono ad imputare l'aumento presunto dell'inquinamento atmosferico per il tuo mal di gola, volendo ignorare che da un certo momento in poi hai cominciato a fumare due pacchetti di Gauloises senza filtro al giorno; ma tu, a chi vai a chiedere una diagnosi ? all'amico fratello del tabaccaio, perché non vuoi sentirti dire che dovresti smettere di fumare;
    questo è il tuo modo di ragionare

    Tanto è vero che noi da più di 20 anni siamo con AVANZO PRIMARIO POSITIVO...cioè lo Stato, ogni anno, SPENDE MENO (al netto della spesa degli interessi sul debito) di quello che incassa con le tasse. Cioè ABBIAMO SEGUITO LA POLITCA CHE CI HANNO IMPOSTO FRANCIA E GERMANIA....con risultati DISASTROSI.
    vero, abbiamo avuto avanzo primario, ma la nostra economia non si era riformata; 20 anni fa i tedeschi stavano peggio di noi; poi, Schreoeder SPD, ha riformato, pensioni e welfare, facendo ingoiare diversi rospi ai suoi, ma ha ottenuto risultati;

    la tua bufala è, non solo che francesi e tedeschi potessero imporci alcunché, ma anche noi avremmo seguito quelle politiche; le nostre privatizzazioni sono state il trasferimento di attività garantite, utilities, che hanno sottratto capitali al rischio d'impresa, invece che attingere direttamente al risparmio, che andava in immobili;
    cioè, la Fiat e l'Olivetti disinvestivano da auto e pc per comprare assicurazioni;

    la privatizzazione obbligatoria delle banche ha messo in crisi tutti gli inefficienti prima finanziati dagli amici, nominati dalla politica; ma tu non fai i conti col differimento della crisi, scambi i sintomi per la causa, perché sei un analfabeta economico; Ligresti prima faceva affari e aumentava un PIL fittizio perché era garantito dalla banca amica, pubblica: costruiva un quartiere, quello "valeva" un prodotto prezzato a valore ipotetico di mercato, anche senza domanda a quel prezzo;

    quando la banca è diventata privata, con Maastricht, i funzionari dovevano - se la politica o la mafia lo consentivano - stimare le attività e i rischi connessi a valori più o meno reali di mercato, e lì si sono scoperti gli altarini, e il PIL è progressivamente calato, ma non per l'euro; semplicemente l'euro e il mercato hanno svelato la bolla nazionale dei valori gonfiati;
    del resto, in tutti gli anni 90, per chi viaggiava e faceva commercio internazionale, come me, era il segreto di Pulcinella: lo sapeva anche il maiale che i nostri prezzi e valori erano artificiosamente sgonfiati/gonfiati, perché all'estero lo stesso bene costava di molto di più, dalle auto alle sigarette; con l'euro e la libera circolazione, i valori si sono riallineati; ma il prezzo di quei valori nazionali, come dimostrano i grafici, è stato esattamente il debito, raddoppiato tra il 1980 e il 1994, appena dopo Maastricht; peccato tu non sappia nemmeno leggere il senso di quel grafico, perché sei ignorane e non capisci una ceppa di economia;

    infatti:

    Come puoi vedere in questo grafico....è dall'introduzione dell'Euro e delle politiche NEOLIBERISTE che il nostro PIL PROCAPITE crolla vertiginosamente e costantemente.
    La questione è: se andiamo avanti di questo passo e con questa gestione dell'Euro, diventeremo un paese del terzo mondo.

    Altro che neoliberismo! Il neoliberismo ci sta facendo AFFONDARE!
    se tu non fossi ignorante, sapresti che al momento della crisi del Kippur, 1973, Italia, Francia e Germania avevano più o meno lo stesso livello di tassazione, attorno al 30%; ma nel decennio successivo, Francia e Germania hanno aumentato la tassazione fino ad oltre il 40%, mentre in Italia ciò non è avvenuto; cioè, quelli hanno fatto il contrario del liberismo, e sono arrivati al momento della finanziarizzazione dell'economia con parametri stabili e governabili e capacità di mantenere sia welfare, spesa corrente, sia investimenti, perché le casse dello stato erano piene;

    da noi, tutto si è fatto tranne che liberismo; quell'avanzo primario è stato ottenuto sottraendo risorse al rischio d'impresa in favore della rendita, un modo recessivo, e tagliando le assunzioni della PA; ma continuando ad elargire alle clientele e moltiplicando i centri di spesa a livello locale, con le regioni che avevano le loro ambasciate e uffici turistici separati, in cui piazzare amici e parenti; altro che liberismo...
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #23
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    @xmanx

    Eccezionalmente concordo con ciò che ha scritto @axe: non sai leggere i grafici che tu stesso posti....
    Ridicolo poi che tu voglia paragonare il debito pubblico Italiano dell'epoca con quello ATTUALE di Francia e Germania ( altroché paragonare mele con pere... ).
    Infine: è verissimo che il PIL pro capite è diminuito a partire dagli anni '90 e che si stava meglio negli anni '80... Come dire che quando uno si riempie di buffi per comprarsi il SUV e l'IPhone sta meglio rispetto a quando è costretto a fare proporzionalmente meno debiti....

    In Sudamerica ( ma non solo ) trovi un mucchio di esempi, invece, su come ci si riduce se un Paese se ne frega del debito e continua imperterrito a stampare moneta e/o titoli di stato per finanziare il deficit della spesa corrente... Se prendessi un aereo per il Venezuela o per l'Argentina te ne renderesti conto da solo.

  9. #24
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    Infine una notazione a proposito delle Società di Rating ( che fanno esclusivamente gli interessi dei loro committenti, cioè di chi li paga, cioè gli investitori istituzionali, quelli che detengono il nostro debito pubblico, a cui interessa sapere quanto è sicuro il loro investimento e quanto, eventualmente possono o debbono chiedere come remunerazione dei loro crediti).
    Il nostro rating, grazie soprattutto ai comportamenti folli ed alle dichiarazioni avventuriste di alcuni nostri politici, è ad un passo dal livello "junk bond". Ci dovesse arrivare succederebbero AUTOMATICAMENTE alcune cose poco piacevoli:
    - per statuto, la BCE non potrebbe più comprare e, forse, neanche detenere ( e quindi dovrebbe dismettere subito ) i nostri titoli di Stato il cui valore, pertanto, crollerebbe d'emblée...
    - le nostre banche, che detengono circa il 70% di tali titoli ( perchè sì, il nostro debito non è stato acquistato da Rothschild o da altri magnati internazionali, ma, sopratutto, indirettamente da chiunque abbia due soldi sul conto corrente ) non potrebbero più utilizzarli come corrispettivo in garanzia nelle transazioni interbancarie -------> molte sarebbero costrette ad uscire dai circuiti internazionali ( cioè: le relative carte di credito ed i bancomat diventerebbero carta straccia )---------> fallimenti bancari a catena ( nessuno sarebbe garantito, neanche sotto i 100.000 euro, visto che tale garanzia è interbancaria e con fallimenti a catena non ci sarebbero le risorse necessarie ).
    - in pochissimo tempo ( ci sarebbe il fuggi fuggi ) molte banche, a corto di liquidità, sarebbero costrette a chiudere gli sportelli ed i bancomat ed a bloccare i c.c
    - molti loro clienti, datori di lavoro, non avrebbero pertanto le provviste sufficienti per pagare gli stipendi e le tasse -----> fallirebbero anch'essi
    - lo Stato, che avrebbe già il suo daffare per poter ricoprire il proprio normale stock di debito in scadenza ( i tassi salirebbero alle stelle ) non potrebbe intervenire efficacemente.

    Non ho aggiunto scenari peggiori perché direste che sono un catastrofista, ma secondo me succederebbe anche di peggio che così.

    Ovvio che le AgenzIe di rating ci penserebbero dieci volte prima di prendersi la responsabilità di scatenare uno scenario simile, ma l'undicesima volta potrebbero farlo.

  10. #25
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    Citazione Originariamente Scritto da Tommaso Visualizza Messaggio
    @xmanx

    Eccezionalmente concordo con ciò che ha scritto @axe: non sai leggere i grafici che tu stesso posti....
    Ridicolo poi che tu voglia paragonare il debito pubblico Italiano dell'epoca con quello ATTUALE di Francia e Germania ( altroché paragonare mele con pere... ).
    Infine: è verissimo che il PIL pro capite è diminuito a partire dagli anni '90 e che si stava meglio negli anni '80... Come dire che quando uno si riempie di buffi per comprarsi il SUV e l'IPhone sta meglio rispetto a quando è costretto a fare proporzionalmente meno debiti....

    In Sudamerica ( ma non solo ) trovi un mucchio di esempi, invece, su come ci si riduce se un Paese se ne frega del debito e continua imperterrito a stampare moneta e/o titoli di stato per finanziare il deficit della spesa corrente... Se prendessi un aereo per il Venezuela o per l'Argentina te ne renderesti conto da solo.
    Cosa significa "è ridicolo paragonare il debito pubblico italiano con quello attuale di Francia e Germania"? Non significa nulla. Il rapporto debito/PIL è un indicatore che segnala il livello di indebitamento. Tu hai detto che negli anni 80 il nostro debito è esploso. Io ti ho dimostrato che negli anni 80 il nostro debito era in linea con quello attuale delle altre nazioni industrializzate.
    Il rapporto debito/PIL è esploso a partire dagli anni 90 DOPO l'introduzione dell'Euro...ed è legato al fatto che le politiche di austeriry neoliberiste che ci hanno imposto Francia e Germania hanno fatto CROLLARE il PIL procapite.
    PIL procapite che è continuato a crollare anche durante la "cura" del governo Prodi che ci ha massacrato di tasse.
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  11. #26
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    Cosa significa "è ridicolo paragonare il debito pubblico italiano con quello attuale di Francia e Germania"? Non significa nulla. Il rapporto debito/PIL è un indicatore che segnala il livello di indebitamento. Tu hai detto che negli anni 80 il nostro debito è esploso. Io ti ho dimostrato che negli anni 80 il nostro debito era in linea con quello attuale delle altre nazioni industrializzate.
    non vuol dire una ceppa, perché è un parametro che devi valutare assieme alla fiscalità e alla moneta; quindi, agli investimenti; se tu hai lo stesso debito perché non investi, preferendo tenere le tasse basse, per avere consenso, poi paghi in differita il minor PIL; ma per capire queste cose, avresti dovuto studiare economia, sui libri all'università, non su Topolino;
    Il rapporto debito/PIL è esploso a partire dagli anni 90 DOPO l'introduzione dell'Euro...
    FALSO, FALSO, FALSO !
    vatti a rivedere il grafico che tu stesso hai postato e che, evidentemente, non sai leggere:
    l'euro, e le presunte politiche di austerity, è stato introdotto nel 92, con Maastricht;

    [QUOTE=xmanx;1682882]

    DAL 1994 AL 2001, GOVERNI DINI, PRODI E D'ALEMA IL RAPPORTO è SCESO DAL 120 AL 100 %, NONOSTANTE LA PRESUNTA AUSTERITY;
    è risalito un po' durante il Berlusconi 2, dal 2001 al 2006, e risceso un po' col secondo Prodi - 2006-2008, e risalito impetuosamente col terzo governo Berlusconi maggio 2008 - novembre 2011;

    ed è legato al fatto che le politiche di austeriry neoliberiste che ci hanno imposto Francia e Germania hanno fatto CROLLARE il PIL procapite.
    PIL procapite che è continuato a crollare anche durante la "cura" del governo Prodi che ci ha massacrato di tasse.
    come è dimostrato dal tuo stesso grafico, sono tutte cazzate propagandistiche; con Prodi il rapporto è sceso, e con Berlusconi sempre salito;

    ma, da buon goebbelsiano, tu stai ripetendo il falso credendo che l'assuefazione al kazzenger lo renda vero, anche se ti sbugiardano le tuie stesse fonti;

    poi, tu fossi in grado di stabilire dove e come francesi e tedeschi ci avrebbero imposto qualcosa...
    ma che tu conosca il funzionamento dell'UE, i trattati, ecc... viste le cazzate che scrivi, è troppo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #27
    Opinionista L'avatar di Tommaso
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    Xmanx, lascia perdere, dai... Postare un grafico e non saperlo leggere è proprio il massimo.

  13. #28
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @Axe
    Prodi e D'Alema...quelli che ci hanno massacrato di TASSE . Periodo in cui il PIL procapite è crollato da 120 punti a 105 punti. Motivo per cui gli italiani li hanno mandati a casa.
    Ultima modifica di xmanx; 17-02-2020 alle 10:00
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  14. #29
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Secondo ciò che scrive De Luca pare che nessun governo sia mai riuscito ad abbassare le tasse. E infatti a me sembrava... https://www.ilpost.it/2014/03/20/dav...fact-checking/ (Affermazione valida fino al 2014, anno di pubblicazione del libro, ma saranno poi cambiate le cose in seguito? Ne dubito assai...)
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  15. #30
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    @Axe
    Prodi e D'Alema...quelli che ci hanno massacrato di TASSE adottando le politiche imposte dalla Commisione europea. Periodo in cui il PIL procapite è crollato da 120 punti a 105 punti. Motivo per cui gli italiani li hanno mandati a casa.
    kazzenger kazzenger kazzenger...

    prima di tutto, la Commissione non impone nulla; il potere UE è in mano al Consiglio, composto dai GOVERNI SOVRANI con DIRITTO DI VETO;
    l'Italia ha scelto - governo Andreotti, opinione favorevole del 95% della popolazione - di aderire all'Unione, accettandone gli impegni al risanamento del debito;
    l'obiettivo stabilito e prescritto è il rapporto debito/PIL al 60%
    bene, posto che con Prodi il rapporto è sempre sceso, mentre con Berlusconi cresciuto, l'imposizione che sostieni e la relativa austerità è una fantasia, DAL MOMENTO CHE DAL 1992 - momento della stipulazione - A OGGI, ALL'ITALIA E' STATO CONSENTITO DI LASCIAR CRESCERE IL RAPPORTO DAL 90 A OLTRE IL 130%, OSSIA PIU' DEL DOPPIO DELL'OBIETTIVO, E SENZA PROCEDURE D'INFRAZIONE;
    questa sarebbe l'imposizione ? questa sarebbe stata l'austerità ? kazzenger kazzenger kazzenger...

    la verità è che nessun paese dell'area euro ha sofferto la moneta unica, tranne due; la Grecia e l'Italia, i paesi che hanno fatto assistenzialismo in misura massiccia, spesa corrente improduttiva per comprare consenso invece di investimenti; QUESTA E' LA VERA RAGIONE DELLA CRISI E DEL CALO DEL PIL, non l'euro o le fantasiose imposizioni a cui credono gli zulù con l'anello al naso e la sveglia al collo, che ignorano l'economia e il funzionamento dell'UE.
    c'� del lardo in Garfagnana

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