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Discussione: Perché in Italia non esiste una destra "normale"

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  1. #1
    Opinionista L'avatar di xmanx
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    @Axe

    qualsiasi economista, anche neo-keynesiano, ti dice - coerentemente al vero pensiero di Keynes, che nessuno degli orecchianti e straparlanti come te conosce - che l'intervento pubblico può essere una misura sovrana di breve periodo per sbloccare un sistema stagnante, ma che la ricchezza poi deve essere creata dal privato;

    Sono pienamente d'accordo. Infatti si parla di "manovre anticicliche". Si tagliano le tasse e si fanno investimenti pubblici quando la crescita del PIL è bassa o quando si è in recessione (crescita PIL negativa). Forse ti sfugge che abbiamo un PIL dello zerovirgola. Se non le facciamo adesso le manovre keynesiane anticicliche ed espansive quando le facciamo?
    La Lega NON HA MAI DETTO che la riduzione delle tasse è per sempre. La Lega ha detto che ADESSO, per RILANCIARE I CONSUMI INTERNI e AUMENTARE il PIL occorrono manovre keynesiane espansive e anticicliche. E veramente questo era lo slogan anche del M5S e del governo gialloverde.

    mi dici, nel momento in cui riduci le tasse, e quindi le entrate pubbliche, dove cazzo li prendi i soldi per fare i massicci investimenti pubblici ???

    Evidentemente NON CONOSCI la teoria keynesiana. Dove si prendono i soldi? Si prendono a DEFICIT cioè aumentando il DEBITO PUBBLICO. Ma lo scopo è quello di far sì che l'aumento del PIL sia maggiore dell'aumento del DEBITO (grazie al fattore moltiplicativo del deficit sul PIL). In questo modo è vero che si aumenta il DEBITO...ma siccome il PIL (ottenuto dagli investimenti fatti in deficit) aumenta più del DEBITO, il rapporto complessivo DEBITO/PIL DIMINUISCE. Che poi è quello che conta.

    Ti consiglio qualche studio approfondito in materia.
    Ultima modifica di xmanx; 16-02-2020 alle 10:58
    Lo stagista.
    Apprendista stregone.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
    @Axe

    qualsiasi economista, anche neo-keynesiano, ti dice - coerentemente al vero pensiero di Keynes, che nessuno degli orecchianti e straparlanti come te conosce - che l'intervento pubblico può essere una misura sovrana di breve periodo per sbloccare un sistema stagnante, ma che la ricchezza poi deve essere creata dal privato;

    Sono pienamente d'accordo. Infatti si parla di "manovre anticicliche". Si tagliano le tasse e si fanno investimenti pubblici quando la crescita del PIL è bassa o quando si è in recessione (crescita PIL negativa). Forse ti sfugge che abbiamo un PIL dello zerovirgola. Se non le facciamo adesso le manovre keynesiane anticicliche ed espansive quando le facciamo?
    La Lega NON HA MAI DETTO che la riduzione delle tasse è per sempre. La Lega ha detto che ADESSO, per RILANCIARE I CONSUMI INTERNI e AUMENTARE il PIL occorrono manovre keynesiane espansive e anticicliche. E veramente questo era lo slogan anche del M5S e del governo gialloverde.

    mi dici, nel momento in cui riduci le tasse, e quindi le entrate pubbliche, dove cazzo li prendi i soldi per fare i massicci investimenti pubblici ???

    Evidentemente NON CONOSCI la teoria keynesiana. Dove si prendono i soldi? Si prendono a DEFICIT cioè aumentando il DEBITO PUBBLICO.
    tu ha studiato Keynesduck, su Topolino

    il presupposto - tecnico-operativo - per fare quello che dici tu è la moneta sovrana; la cui efficacia presuppone un'economia forte, altrimenti stampi soldi che non valgono una ceppa;
    ma noi non abbiamo la moneta sovrana, né - soprattutto - l'economia forte; né possimo fare debito oltre certi limiti, perché si tratta di impegni di spesa, ossia quello che in economia si chiama moneta implicita; è come se un falsario battesse moneta per spenderla usando i cliché autentici, tipo Totò nella Banda degli onesti

    Ma lo scopo è quello di far sì che l'aumento del PIL sia maggiore dell'aumento del DEBITO (tramite il fattore moltiplicativo del deficit sul PIL). In questo modo è vero che si aumenta il DEBITO...ma siccome il PIL (ottenuto dagli investimenti fatti in deficit) aumenta più del DEBITO, il rapporto complessivo DEBITO/PIL DIMINUISCE. Che poi è quello che conta.
    questo, come ti avevo spiegato dipende dai valori dell'economia, i quali determinano le elasticità incrociate del costo del debito e della redditività K degli investimenti;

    Ti consiglio qualche studio approfondito in materia.
    io queste cose le ho studiate e ci ho pure lavorato sopra; sei tu a improvvisarti, mancando totalmente delle basi; enunci qualche frasetta che hai orecchiato, come uno che copi il compito di matematica, ma non padroneggia nemmeno un minimo di aritmetica;

    anche ammettendo la possibilità di indebitarsi senza limiti, visto che una procedura di infrazione ha tempi biblici, tu devi comunque ricorrere al mercato; cioè privati e speculatori che ti prestano i soldi;
    ora, più aumenta il fabbisogno, più - dopo una certa soglia - in misura incrementale, aumenta il tasso di interesse che devi pagare; ma fino ad un livello-trappola, in cui sei talmente esposto da diventare insolvibile, i famosi ratings sotto le tre B; e quindi ti attacchi al cazzo;

    pertanto, quando hai già un debito così alto - per pagare pensioni e servizi - i tuoi margini di manovra sono estremamente esigui, e non perché i kattivoni di Bruxelles ti mettono i bastoni fra le ruote, ma proprio perché i risparmiatori non si fidano;
    se tu oggi paghi un i del 2% medio sul tuo stock di debito, una parte del quale lo devi destinare in spesa corrente, pensioni, servizi, acquisizioni, ecc... un fabbisogno ulteriore ti costa una crescita esponenziale, dato che sei vicino al limite-trappola di insolvenza;

    cioè, l'ulteriore - ipotetico - fabbisogno ti costa il 5% per una prima fascia, il 15% per una seconda, e il 45% una terza teorica, perché saresti in default già superato il 5%...
    ma poniamo che tu non vada in default; per ottenere l'effetto che dici, la redditività K di quell'investimento I al tasso i, deve essere superiore al 5%, poi 15% ecc... mentre la realtà strutturale dell'economia è che gli investimenti sono talmente poco remunerativi che i tassi base delle attività più sicure sono negativi;
    cioè, tu compri 100 di bond tedeschi e alla scadenza ti restituiscono 99; se esistesse un investimento alternativo sicuramente più remunerativo, il risparmiatore si vedrebbe premiato il suo prestito molto di più;

    quindi, è assai improbabile, per non dire impossibile, che il ciclo attuale offra un profilo strutturale che ti consenta quel trade-off positivo tra i e K che ottimisticamente e fantasiosamente ti sei fatto servire da qualche Bagnai o Rinaldi, che ti hanno abbindolato;

    se tu fossi più attento e meno infervorato dalla propaganda, sapresti che il grande tema UE del momento è la creazione di fondi di investimento pubblico finanziati da euro-bond, ma sottratti alle dinamiche speculative, mediante filtri - questi davvero sovrani - BCE; una specie di istituzionalizzazione del Bazooka di Draghi, in forma diversa;
    in sostanze, si tratta di chiedere alle aree ricche e risparmiatrici soldi in prestito ad un tasso vigilato e mediato perché siano investiti in sviluppo; Merkel deve far digerire la cosa al suo lettorato diffidente, e in cambio dice ai suoi che questo implica un paracadute per le loro banche locali, il vero nodo dolente e critico, la questione in cui davvero i tedeschi sono "scorretti", criticabili; non i diktat che dici tu...

    naturalmente, se un fondo UE deve finanziare la Napoli-Bari AV, le strade in Sicilia o nell'Algarve, anche con quote a fondo perduto, tasse degli europei, è necessario un vaglio dei lavori e una partecipazione di imprese; in Portogallo funziona, perché il governo di estrema sinistra in realtà ha potuto garantire politiche neo-liberiste, cheperò hanno prodotto effettivamente crescita;
    dell'Italia si fidano meno, perché gli investimenti pubblici infrastrutturali, guarda caso, costano sempre un 25/30% in più della media UE, causa inefficienze, sprechi, corruzione, mafia; quel costo in più significa anche minor redditività, a smentire la tua ottimistica previsione;
    infatti, dove vanno i soldi pubblici ? al nord, dove i tassati controllano e spendono sotto casa, a Genova-Milano, le metro milanesi, le pedemontane, ecc...
    al sud e a Roma, invece, la prendono nel culo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Turbociclo
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    Ecco sull'argomento un bell'articolo di Veneziani apparso ieri. Nel ricordo per alcuni versi fui un tempo simile al ragazzo descritto, e forse, paradossalmente, il fatto che allora fossi schierato a sinistra contava meno di ciò che si potrebbe pensare. "Le cose nel ricordo poi si sfumano" (Guccini). https://www.marcelloveneziani.com/ar...zzo-di-destra/
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  4. #4
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ecco sull'argomento un bell'articolo di Veneziani apparso ieri. Nel ricordo per alcuni versi fui un tempo simile al ragazzo descritto, e forse, paradossalmente, il fatto che allora fossi schierato a sinistra contava meno di ciò che si potrebbe pensare. "Le cose nel ricordo poi si sfumano" (Guccini). https://www.marcelloveneziani.com/ar...zzo-di-destra/
    sì, vabbè, me le scene da Libro cuore poi devono cedere il passo alla realtà delle idee e delle scelte, il senso della politica, che non è la bandierina identitaria;

    dopo la guerra, il senatore Foa, disse a Giorgio Pisanò, missino, ex combattente di Salò:

    La differenza tra noi e voi è che se aveste vinto voi, io sarei in galera - o, più verosimilmente, sarebbe passato per il camino, come ebreo - abbiamo vinto noi, e tu sei senatore;

    un ragazzetto è, e resta, per ora un ragazzetto; cosa diventerà, che idee porterà avanti, dipende da lui; ora non è sullo stesso piano di quella nonna, costretta ad essere quello che non voleva; non si può appiattire tutto con le bandierine al posto della sostanza;

    fatti i conti, io ho più amici che si definiscono "di destra"; ma nessuno di loro sostiene, direttamente o indirettamente, che le persone, di qualsiasi nascita, nazionalità, etnia, genere, fede, non nascano con gli stessi diritti fondamentali;
    questo per me è il discrimine su cui discutere, con tutte le relative conseguenze; il resto è fuffa.
    c'� del lardo in Garfagnana

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