E' l'eterna metafora del bene e del male.
La rappresentazione del lato oscuro della nostra personalità. Si tratta del mondo sotterraneo della nostra psiche nel quale si trovano l'essenza più primitiva, gli egoismi più taglienti e gli istinti più repressi, ma per questo anche i più veri. La parte nascosta che nei momenti peggiori riemerge.
Lo abbiamo visto anche in questi giorni, con il dilagare di questo virus devastante, con il riemergere del nostro istinto di sopravvivenza. La morte degli altri ci tocca ma ci sfiora, quello che più interessa è la nostra sopravvivenza e quella dei nostri cari.
Questo archetipo dell'ombra ad indicare i nostro dualismo, il continuio contrasto dentro noi stessi quando lavoriamo su paure, frustrazioni, insicurezze e risentimenti.
Ovvio, perchè noi, in determinati momenti, consideriamo "cattivo" tutto quello che la nostra educazione, la nostra sicurezza e le nostre norme morali attaccate da eventi interni ed esterni trasformano in "ombra".
Però ci sono diversi tipi di ombre dentro di noi, non è nemmeno giusto vedere che tutta questa dinamica dell'ombra sia solo un'esperienza riprovevole e pericolosa. Ci sono ombre che ci danno il modo di raggiungere il benessere, la guarigione dal male oscuro e la libertà personale, basta renderle evidenti.
Metterle a nudo quindi, perchè tanto più queste rimangono nascoste rispetto alla nostra vita solare (quella cosciente, priva di paure, di ogni giorno), tanto più rimangono dense e nere. Bisogna affrontarle capendone il senso e solo così potremo dar modo di sviluppare tutte le nostre intenzioni migliori per poter continuare a vivere al meglio e condividere le nostre scelte con quelle di tutti gli altri.