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Discussione: Libertà religiosa o libertà dalla religione ?

  1. #16
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Praticamente ciò che ci dice Axe, a prescindere dall'invenzione del motore e degli aerei, è che per fare un viaggio tra Europa e America occorrono almeno 21 giorni di viaggio, perché i suoi studi su Colombo e sulle caravelle questo gli dicono.
    Axe fa affermazioni a prescindere dalla realtà attuale.
    no, hai frainteso;

    io constato solo che esistono diverse religioni, e persino diverse confessioni nell'ambito della stesa religione, a partire da interpretazioni diverse degli stessi testi;

    se un dio avesse voluto ergersi a normatore, non avrebbe consentito equivoco, sia su quali testi adottare, sia sulla loro interpretazione;

    l'ordinario, quando vi è una norma, è che la quasi totalità la comprende, anche se alcuni la trasgrediscono; ma, quasi sempre, anche i trasgressori riconoscono la trasgressione e non affermano di non conoscere quella norma, dal furto al passaggio col rosso;

    se ciò non avviene sui testi, e la loro adozione o meno dipende dalla scelta delle persone, e persino l'interpretazione dello stesso testo non consente di imporre un senso univoco dal costrutto, vuol dire che quei testi non si prestano a normare;

    e quindi, anche nell'ipotesi di un'ispirazione divina, che quel dio che li avesse ispirati non intendeva prescrivere una determinata condotta; pertanto, nessuno potrà prescrivere quella condotta come doverosa.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #17
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    Crep è fermo al Cristo del primo avvento
    Infatti per me è l'unico, Gesù è accessibile a tutti, ed il Vangelo basta ed avanza per spiegarcelo; è lo Spirito di Gesù che continua ad esserci proprio per farci comprendere l'umanità del Cristo, visto che siamo umani, ed è in questa comprensione che ascendiamo al divino.

  3. #18
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    no, hai frainteso;

    io constato solo che esistono diverse religioni, e persino diverse confessioni nell'ambito della stesa religione, a partire da interpretazioni diverse degli stessi testi;

    se un dio avesse voluto ergersi a normatore, non avrebbe consentito equivoco, sia su quali testi adottare, sia sulla loro interpretazione;

    l'ordinario, quando vi è una norma, è che la quasi totalità la comprende, anche se alcuni la trasgrediscono; ma, quasi sempre, anche i trasgressori riconoscono la trasgressione e non affermano di non conoscere quella norma, dal furto al passaggio col rosso;
    Io ti posso rispondere che anche le leggi umane differiscono tra Stato e Stato e in uno stesso Stato si adeguano col passare degli anni. Altrimenti non avrebbero ragione di esistere i parlamenti in ciascuna nazione. Anche le costituzioni, a tuo parere, dovrebbero essere eterne, mentre invece sono soggette ad adeguamenti, anche se più raramente rispetto alle singole leggi.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  4. #19
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    Io ti posso rispondere che anche le leggi umane differiscono tra Stato e Stato e in uno stesso Stato si adeguano col passare degli anni. Altrimenti non avrebbero ragione di esistere i parlamenti in ciascuna nazione. Anche le costituzioni, a tuo parere, dovrebbero essere eterne, mentre invece sono soggette ad adeguamenti, anche se più raramente rispetto alle singole leggi.
    ma non si verifica mai la co-vigenza di norme contrastanti; quando l'autorità cambia legge, la precedente viene abrogata, riformata, modificata;
    e scegliere il testo non è facoltativo, come per il caso dei testi sacri, per cui tu ritieni validi alcuni che correggerebbero i precedenti, così come in passato per altre dottrine, ecc...

    l'autorità - nel caso, Dio - si perita sempre di chiarire il testo e come esso vada inteso; tant'è che è prassi consolidata l'annullamento delle sanzioni quando una norma è trasgredita in massa, perché in tal caso è l'ordinamento stesso che riconosce l'inattitudine del precetto a normare;
    se un automobilista su 50 prende una corsia preferenziale, prende la multa e la paga; se questo accade a 25 su 50, la cosa è oggetti di ricorso, perché tale percentuale indica l'inattitudine della segnaletica a manifestare il precetto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #20
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    ma non si verifica mai la co-vigenza di norme contrastanti; quando l'autorità cambia legge, la precedente viene abrogata, riformata, modificata;
    e scegliere il testo non è facoltativo, come per il caso dei testi sacri, per cui tu ritieni validi alcuni che correggerebbero i precedenti, così come in passato per altre dottrine, ecc...
    E' quello che succede anche con le normative divine soggette a modifica. Quando Dio afferma "misericordia voglio, non sacrificio." per chi opera secondo misericordia, la parte sacrificale viene abrogata. Se uno non è capace di essere misericordioso, è soggetto alla legge sacrificale per farsi perdonare. Se viene introdotto il battesimo, viene contemporaneamente abrogata la circoncisione.

    Nemmeno la scelta dei testi sacri è facoltativa. Questo è scritto chiaramente. Non appena il credente viene a conoscenza di una rivelazione più recente, deve cercare di adeguarsi ad essa, non può restare abbarbicato ad una rivelazione precedente, come fanno Crep e Cono.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  6. #21
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    l'autorità - nel caso, Dio - si perita sempre di chiarire il testo e come esso vada inteso; tant'è che è prassi consolidata l'annullamento delle sanzioni quando una norma è trasgredita in massa, perché in tal caso è l'ordinamento stesso che riconosce l'inattitudine del precetto a normare;.
    Questo avviene anche nel caso di Dio. Ho postato molti testi chiarificatori su passi della Bibbia e del Corano.
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  7. #22
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    Non appena il credente viene a conoscenza di una rivelazione più recente, deve cercare di adeguarsi ad essa, non può restare abbarbicato ad una rivelazione precedente, come fanno Crep e Cono.
    Sono io che cambio, non la rivelazione; proprio per questo non sono abbarbicato.
    S la verità è una bisogna cercarla ed adeguarvisi non modificarla.

  8. #23
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    E' quello che succede anche con le normative divine soggette a modifica. Quando Dio afferma "misericordia voglio, non sacrificio." per chi opera secondo misericordia, la parte sacrificale viene abrogata. Se uno non è capace di essere misericordioso, è soggetto alla legge sacrificale per farsi perdonare. Se viene introdotto il battesimo, viene contemporaneamente abrogata la circoncisione.

    Nemmeno la scelta dei testi sacri è facoltativa. Questo è scritto chiaramente. Non appena il credente viene a conoscenza di una rivelazione più recente, deve cercare di adeguarsi ad essa, non può restare abbarbicato ad una rivelazione precedente, come fanno Crep e Cono.
    il nodo che salti è che la legge civile non solo è effettivamente cogente, nel senso che la sua trasgressione viene punita e c'è una vigilanza, col che effettivamente c'è chiarezza impositiva: esci dall'autostrada ed entri nel centro urbano; se continui ad andare a 130 prima o poi ti ritirano la patente; tutti lo sanno e solo qualche delinquente o cocainomane va a 130 kmh in città;

    ma anche la stessa legge morale che potresti attribuire a questa o quella rivelazione si manifesta in termini cogenti per la persona, proprio in quel modo descritto da Paolo nella Romani, dei pensieri che si accusano e si scusano; persino quando le persone fanno riferimento alla stessa legge-istituzione, come nel caso dei cattolici che discutono qui;
    quando una persona che fa riferimento al Vangelo non nasconde quella che la dottrina considera legge, precetto inderogabile, ma, anzi, rivendica la giustizia della propria scelta, la dottrina è morta; come quella segnaletica inefficace che non produca conformità;

    pertanto, quando hai più religioni e dottrine di massa che coesistono, non si tratta di una disputa tra dottrinari su quale sia la dottrina giusta; questo si può pure, ma resta un gioco tra quelle persone; nella realtà, il combinato disposto è che non c'è dottrina che qualcuno possa imporre come logicamente e moralmente forte, vincolante; lo vedi proprio in pratica, anche nelle discussioni qui;
    se, a partire dallo stesso dio testamentario, da una parte si celebrano i matrimoni omosessuali, mentre dall'altra si impiccano i gay, o a partire dallo stesso Vangelo hai due miliardi di cristiani divisi sulla disciplina della sessualità, della famiglia e di tanto altro, vuol semplicemente dire che quel corpus di figurazioni non si presta a far legge, ma è - al più - ispirazione poetica al sentimento;

    alla fine, quello che conta non sono i testi e le rivelazioni, ma la buona fede che ognuno testimonia nell'assumersi la responsabilità delle sue scelte;

    se, nascondendoti dietro un precetto religioso, hai oppresso qualcuno o promuovi un'idea che statuisce quell'oppressione, m'importa un corno delle argomentazioni dottrinarie; parla la cattiva coscienza degli argomenti, i pensieri che si accusano, i trucchetti retorici, le dissimulazioni di senso, il falso...

    ma vale esattamente per il contrario; puoi anche esporre la dottrina religiosa più assurda o buffa, ma se questa alla fine si traduce in un comportamento rispettoso degli altri, io non ho proprio nulla da eccepire, se non nella misura in cui si diffondano pensieri superstiziosi e irrazionali che effettivamente condizionano la vita sociale.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #24
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    il nodo che salti è che la legge civile non solo è effettivamente cogente, nel senso che la sua trasgressione viene punita e c'è una vigilanza, col che effettivamente c'è chiarezza impositiva: esci dall'autostrada ed entri nel centro urbano; se continui ad andare a 130 prima o poi ti ritirano la patente; tutti lo sanno e solo qualche delinquente o cocainomane va a 130 kmh in città;

    ma anche la stessa legge morale che potresti attribuire a questa o quella rivelazione si manifesta in termini cogenti per la persona, proprio in quel modo descritto da Paolo nella Romani, dei pensieri che si accusano e si scusano; persino quando le persone fanno riferimento alla stessa legge-istituzione, come nel caso dei cattolici che discutono qui;
    Il nodo che tu bypassi con la citazione di Paolo, che come ti ho detto all'epoca poteva valere per molte popolazioni ignare dell'esistenza di un Dio, ma oggi può valere solo per i famosi abitatori del Deserto rosso, è che non è previsto un autogiudizio finale di uomini e demoni, ai quali Dio darebbe la propria approvazione. E' previsto un giudizio finale di Dio, attraverso Cristo. Questo è scritto più volte, è inutile che continui a citare quel versetto di Paolo.
    Il fatto che ciascun gruppo religioso vada per la propria strada e perfino ciascun credente vada per la propria strada non giustifica nessuno, ma proprio nessuno. Tant'è che Dio afferma che sono tutti guidati in modo da errare ben sovente, tranne pochi.
    La normativa c'è ed è cogente per il credente. Angeli e uomini, secondo quanto abbiamo letto, prendono nota di tutte le nostre azioni. La sorveglianza c'è. La differenza con il costrutto umano è che le sanzioni non scattano subito, ma a fine partita.
    Con tutti i miei post non sto forse stabilendo una nuova normativa, sulla base peraltro di testi già rivelati? A cominciare dall'abolizione dei riti, dall'unità dei credenti, dal passaggio a una dieta vegana, tanto per fare qualche esempio. Per chi contravviene ho stabilito punizioni immediate? Certo che no. Sia per dare tempo alle persone di adeguarsi, sia perché per le violazioni morali può essere previsto solo un allontanamento finale, non scudisciate immediate. Per punire ladri, truffatori, assassini, corrotti, mafiosi, ecc. sono sufficienti le leggi umane, non occorre certo una normativa divina. Se, poi, costoro riescono a evitare la giustizia umana, sarà inevitabile che subiscano la giustizia divina quando Dio lo riterrà opportuno, magari col giudizio finale.
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    quando una persona che fa riferimento al Vangelo non nasconde quella che la dottrina considera legge, precetto inderogabile, ma, anzi, rivendica la giustizia della propria scelta, la dottrina è morta; come quella segnaletica inefficace che non produca conformità;
    Non è così. Una dottrina muore solo se lo stabilisce Dio, non se il singolo credente o una comunità di credenti la uccide di sua iniziativa. Se Dio introduce il battesimo al posto della circoncisione, quest'ultima muore. Se Dio abolisce i riti, il battesimo muore.
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    pertanto, quando hai più religioni e dottrine di massa che coesistono, non si tratta di una disputa tra dottrinari su quale sia la dottrina giusta; questo si può pure, ma resta un gioco tra quelle persone; nella realtà, il combinato disposto è che non c'è dottrina che qualcuno possa imporre come logicamente e moralmente forte, vincolante; lo vedi proprio in pratica, anche nelle discussioni qui;
    se, a partire dallo stesso dio testamentario, da una parte si celebrano i matrimoni omosessuali, mentre dall'altra si impiccano i gay, o a partire dallo stesso Vangelo hai due miliardi di cristiani divisi sulla disciplina della sessualità, della famiglia e di tanto altro, vuol semplicemente dire che quel corpus di figurazioni non si presta a far legge, ma è - al più - ispirazione poetica al sentimento;
    Ciò che fa testo non sono né le discussioni tra singoli che si celebrano qui o altrove né ciò che decidono i capi religiosi circa l'applicazione pratica dei testi di riferimento. Ciò che fa testo è l'evoluzione della dottrina nel tempo, certificata dalla datazione delle rivelazioni divine. La legge divina c'è stata e c'è tuttora ed è compito dell'inviato divino di turno applicarla saggiamente ai tempi in cui vive.
    Il caos religioso c'è ed è per questo che Dio invita i credenti ad uscire da Babilonia.
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    alla fine, quello che conta non sono i testi e le rivelazioni, ma la buona fede che ognuno testimonia nell'assumersi la responsabilità delle sue scelte;

    se, nascondendoti dietro un precetto religioso, hai oppresso qualcuno o promuovi un'idea che statuisce quell'oppressione, m'importa un corno delle argomentazioni dottrinarie; parla la cattiva coscienza degli argomenti, i pensieri che si accusano, i trucchetti retorici, le dissimulazioni di senso, il falso...

    ma vale esattamente per il contrario; puoi anche esporre la dottrina religiosa più assurda o buffa, ma se questa alla fine si traduce in un comportamento rispettoso degli altri, io non ho proprio nulla da eccepire, se non nella misura in cui si diffondano pensieri superstiziosi e irrazionali che effettivamente condizionano la vita sociale.
    Ciò che affermi è tutto da valutare, caso reale per caso reale. Come principio generale può essere accettato.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #25
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    Il nodo che tu bypassi con la citazione di Paolo, che come ti ho detto all'epoca poteva valere per molte popolazioni ignare dell'esistenza di un Dio, ma oggi può valere solo per i famosi abitatori del Deserto rosso, è che non è previsto un autogiudizio finale di uomini e demoni, ai quali Dio darebbe la propria approvazione. E' previsto un giudizio finale di Dio, attraverso Cristo. Questo è scritto più volte, è inutile che continui a citare quel versetto di Paolo.
    Il fatto che ciascun gruppo religioso vada per la propria strada e perfino ciascun credente vada per la propria strada non giustifica nessuno, ma proprio nessuno.
    fin qui, ci potremmo stare, posto che è il punto di vista di UNA religione; prima di venire da me a presentarla, devi vincere ottavi, quarti, semifinali e finali con le altre, che dicono la stessa cosa da altri punti di vista; hai presente la finale del mondiale di club, come un tempo, dove arrivava la campione d'Europa ?

    Tant'è che Dio afferma che sono tutti guidati in modo da errare ben sovente, tranne pochi.
    guidati o liberi ?
    La normativa c'è ed è cogente per il credente.
    la legge, invece, è vincolante pure per chi non "crede", non la ama; chi ruba, quando lo prendono, difficilmente accampa scuse; magari cerca attenuanti, ma non contesta il principio della proprietà, l'idea generale che non ci si dovrebbe appropriare di ciò che appartiene ad altri; il pensiero si accusa;

    al contrario, chi non appartenga ad una religione, o a quella di chi predica, non riconosce proprio il valore morale alla postulazione del religioso; tu puoi aver divorziato, e non lo nascondi, nemmeno davanti ad un rimbrotto fondato sul Vangelo; perché nella tua morale - che non è amoralità - segui un principio diverso, che vale per te come per tutti, non opportunista, ma categorico;
    lo nasconderesti, invece, se tu riconoscessi come giusto quel precetto, e fossi consapevole di averlo trasgredito per opportunismo, non riconoscendo quella facoltà come valore generale; che è l'agire consueto del trasgressore;

    Angeli e uomini, secondo quanto abbiamo letto, prendono nota di tutte le nostre azioni. La sorveglianza c'è. La differenza con il costrutto umano è che le sanzioni non scattano subito, ma a fine partita.
    la sanzione di legge scatta subito, appena ti beccano e c'è esperienza tangibile di cosa si tratti;

    Con tutti i miei post non sto forse stabilendo una nuova normativa, sulla base peraltro di testi già rivelati? A cominciare dall'abolizione dei riti, dall'unità dei credenti, dal passaggio a una dieta vegana, tanto per fare qualche esempio. Per chi contravviene ho stabilito punizioni immediate? Certo che no. Sia per dare tempo alle persone di adeguarsi, sia perché per le violazioni morali può essere previsto solo un allontanamento finale, non scudisciate immediate. Per punire ladri, truffatori, assassini, corrotti, mafiosi, ecc. sono sufficienti le leggi umane, non occorre certo una normativa divina. Se, poi, costoro riescono a evitare la giustizia umana, sarà inevitabile che subiscano la giustizia divina quando Dio lo riterrà opportuno, magari col giudizio finale.
    beh, finora non ho letto una tua precettistica morale distinguibile da altre già esistenti, che implichi una particolare esegesi divina;

    anni fa, ti ho chiesto cosa pensassi di topiche moral-religiose comuni, quelle di cui si discute di più, e la tua posizione concreta era indistinguibile da quella di un evangelico progressista, eccezion fatta per la questione della pena di morte; infatti, al tempo pensavo tu avessi vissuto negli USA, perché tipicamente sul tema molti americani, anche bravissime persone, hanno un'idea molto diversa dalla media degli europei;

    Non è così. Una dottrina muore solo se lo stabilisce Dio, non se il singolo credente o una comunità di credenti la uccide di sua iniziativa. Se Dio introduce il battesimo al posto della circoncisione, quest'ultima muore. Se Dio abolisce i riti, il battesimo muore.
    opinione tua; di fatto, in un traffico in cui sai che ognuno segue un codice della strada diverso, farai di testa tua anche tu, guidando con estrema attenzione e non fidandoti di nessun segnale; puoi mentalmente ritenere valido un codice, ma quello non ti serve se nessuno o pochi vi si adeguano, perché non ti dice se all'incrocio gli altri si fermeranno col rosso; una legge che non ha effettività non è una legge;

    se lo fosse, io potrei fondare un mio stato sovrano di fantasia, semplicemente inventando un nome e tracciando confini, redigendo una costituzione dove si definiscono come "legge" alcuni comportamenti comunemente osservati; ma se non ho il potere effettivo di vincolare chi trasgredisce, il mio non è uno stato;

    Ciò che fa testo non sono né le discussioni tra singoli che si celebrano qui o altrove né ciò che decidono i capi religiosi circa l'applicazione pratica dei testi di riferimento. Ciò che fa testo è l'evoluzione della dottrina nel tempo, certificata dalla datazione delle rivelazioni divine. La legge divina c'è stata e c'è tuttora ed è compito dell'inviato divino di turno applicarla saggiamente ai tempi in cui vive.
    Il caos religioso c'è ed è per questo che Dio invita i credenti ad uscire da Babilonia.
    come sopra; opinione tua;

    e opinione di chiunque creda di essere nel giusto e tu in errore o eresia.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #26
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    Certo che con tutti 'sti semafori rossi con gente che va a 130 in città, ad incroci pericolosi perché non sai che religione ti viene incontro faccio bene io ad andare a piedi.
    Tutt'al più mi ritireranno le scarpe sportive se corro troppo

  12. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    fin qui, ci potremmo stare, posto che è il punto di vista di UNA religione; prima di venire da me a presentarla, devi vincere ottavi, quarti, semifinali e finali con le altre, che dicono la stessa cosa da altri punti di vista; hai presente la finale del mondiale di club, come un tempo, dove arrivava la campione d'Europa ?
    Gli inviati divini non devono vincere match con le religioni precedenti, devono presentare il messaggio divino per l'epoca nella quale vivono. Se il messaggio non viene accettato, è chi non lo accetta che verrà sottoposto a giudizio, a causa di questo rifiuto.

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    guidati o liberi ?
    Si suppone guidato uno come Cono, che si sottomette volontariamente al magistero papale.
    Si suppongono libere persone come Crep o Rachele, cristiani usciti dal recinto cattolico.
    Chi è in posizione migliore? Bisogna valutare le opere. Da un punto di vista dottrinale dovrebbero essere meglio posizionati i liberi, ma se non entrano in un nuovo patto, una nuova alleanza, rischiano di sbagliare anche più dei guidati.
    Cono manifesta fede, Crep manifesta fede insieme a dubbi, istillatigli dai cattedratici delle sue letture.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la legge, invece, è vincolante pure per chi non "crede", non la ama; chi ruba, quando lo prendono, difficilmente accampa scuse; magari cerca attenuanti, ma non contesta il principio della proprietà, l'idea generale che non ci si dovrebbe appropriare di ciò che appartiene ad altri; il pensiero si accusa;

    al contrario, chi non appartenga ad una religione, o a quella di chi predica, non riconosce proprio il valore morale alla postulazione del religioso; tu puoi aver divorziato, e non lo nascondi, nemmeno davanti ad un rimbrotto fondato sul Vangelo; perché nella tua morale - che non è amoralità - segui un principio diverso, che vale per te come per tutti, non opportunista, ma categorico;
    lo nasconderesti, invece, se tu riconoscessi come giusto quel precetto, e fossi consapevole di averlo trasgredito per opportunismo, non riconoscendo quella facoltà come valore generale; che è l'agire consueto del trasgressore;


    la sanzione di legge scatta subito, appena ti beccano e c'è esperienza tangibile di cosa si tratti;
    Mi pare che qui tu rimescoli tra loro leggi divine e leggi umane. Le prime sono indirizzate solo ai credenti; le seconde sono indirizzate a tutti. Questo deve essere ben chiaro ed è stato chiarito da Dio. Ciò non significa che atei e miscredenti eviteranno il giudizio divino, però non saranno certamente giudicati sull'osservanza di precetti religiosi, bensì sulle loro opere, ma non potranno stare in compagnia dei credenti, dopo che li hanno insultati e derisi, ritenendosi superiori alle loro presunte fantasie.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    opinione tua; di fatto, in un traffico in cui sai che ognuno segue un codice della strada diverso, farai di testa tua anche tu, guidando con estrema attenzione e non fidandoti di nessun segnale; puoi mentalmente ritenere valido un codice, ma quello non ti serve se nessuno o pochi vi si adeguano, perché non ti dice se all'incrocio gli altri si fermeranno col rosso; una legge che non ha effettività non è una legge;

    se lo fosse, io potrei fondare un mio stato sovrano di fantasia, semplicemente inventando un nome e tracciando confini, redigendo una costituzione dove si definiscono come "legge" alcuni comportamenti comunemente osservati; ma se non ho il potere effettivo di vincolare chi trasgredisce, il mio non è uno stato;


    come sopra; opinione tua;

    e opinione di chiunque creda di essere nel giusto e tu in errore o eresia.
    Qui sta il punto: non si tratta di battaglia tra opinioni, che avrebbero uguale cittadinanza davanti a Dio. Hanno uguale cittadinanza davanti agli uomini, ma non davanti a Dio.
    Per Dio fanno testo i suoi scritti più recenti, figli peraltro degli scritti più antichi. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma il risultato finale non sarà identico. Tant'è che Cono ha messo al mondo 5 figli in un periodo storico nel quale Dio sconsiglia, per motivi vari, di mettere al mondo bambini.

    Al momento nessuno sta pensando di fondare un nuovo Stato, retto da princìpi religiosi. Io sto operando per una risurrezione spirituale, per creare un gruppo di persone degne di entrare nel paradiso terrestre.
    Fate l'amore, non la guerra.
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  13. #28
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    Gli inviati divini non devono vincere match con le religioni precedenti, devono presentare il messaggio divino per l'epoca nella quale vivono. Se il messaggio non viene accettato, è chi non lo accetta che verrà sottoposto a giudizio, a causa di questo rifiuto.
    ...
    invece sì;
    nel senso che tutte quelle che riporti sotto sono opinioni, tue credenze; alle quali si contrappongono credenze altrui, latrici di morali diverse;

    come tanti predicatori qui dentro, tu sembri fingere un mondo in cui sei l'unico e rimuovi l'effetto prodotto dai tanti galli che cantano; uno si compra una sveglia;
    e guarda che non contesto nel merito le tue postulazioni religiose; una vale l'altra, visto che non è sceso alcun dio ad imporre la Sua verità a tutti gli scettici o miscredenti;

    poniamo il caso che un ateo decida di credere: a chi deve dar retta ? a quello che gli dice che può sposarsi, ma per sempre, o a quello che gli consente quattro mogli, come il Profeta ? a quelli che sposano i gay, o a quelli che li impiccano ? tutti sostengono di avere il Vero Testo ispirato dal Vero Dio;

    che dio potrà mai essere quello che non mette d'accordo nemmeno quelli che ci credono, e nemmeno all'interno della stessa religione ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da King Kong Visualizza Messaggio
    - Che lo scetticismo, l'ateismo e l'agnosticismo siano una conseguenza della rigidità delle religioni é , permettimi, un'opinione. -




    Puo' darsi che sia un' opinione, purtuttavia - E' - proprio "Una" delle conseguenze che ha portato al crescente Dis-interesse e l' aumento del' agnosticismo + ateismo + forte scetticismo..eccc... nei confronti di questo cristianesimo.
    Tanto che da piu' parti si parla apertamente di strisciante quanto inesorabile "S-cristianizzazione" !

    Uno di questi è lo studioso (protestante) G.Giradet (nel suo:
    - Gesu' nella storia/editor Claudiana _ pag. 10/11)
    evidenzia, tra le tante cause dell' allontanamento dei credenti, proprio il riprovevole comportamento della santa ekklesia _ quella che per secoli e secoli Dominava (con bratalita') e condizionava (pesantemente) il ns. Continente (verbi all' impefetto !)

    Questo quanto il gestore del culto (appartenete alla galassia della cristianita') denunciava:
    Il forte Dis-credito che pesa sul cristianesimo tutto è dovuto "essenzialemente" (!) alle colpe dell' istituzione stessa della "chiesa" ! (ovvero la cristianita' nelle sue svariate espressioni) _ in particolare per:

    - aver mescolato la fede CON la politica (il connubio con il potere Mondano),

    - aver camuffato la carita' con quelle indicibili forme di violenza,

    - aver tradito il genuino messaggio del Gesu' della storia (l' amore) con l' Intolleranza,

    - aver "invertito" la bonta' con le dure e spietate persecuzioni,

    - aver condotto, per secoli, In-sensate guerre "fratricide" fra le diverse comunita' / dei fratelli in cristo...

    - un' assurda dogmatica che non trova riscontro nelle Scritture..


    Continua il religioso.. che il Dis-credito è piu' accentuato in Italien, dove il cattolicesimo aveva il "monopolio" sull' intera Nazione.
    Ovvio egli ammette anche la grave responsabilita' dei Riformati _ che hanno contribuito all' allontanamento dei credenti.. per via delle loro nefandezze.

    E conclude paventando quello scenario (utopico):
    - Semmai apparisse nuovamente il Rabbi storico _ altro che frusta prenderebbe _ si armerebbe di un cannone... !!

    Del resto l' abuso dei gestori del culto _ non è una novita'.
    Gia' il precedente ebraismo _ i vari profeti denunciavano la perdurante corruzione del clero giudaico.. approfittando della "semplicita'" delle moltitudini.

    Quindi lo scetticismo, agnosticismo, ateismo E' anche dovuto AI gestori del culto _ i supponenti membri che predicano benissimo...eccc...eccc....

    Che poi detto clero /quasi a giustificarsi/ ha sempre in bocca quel celeberrimo detto:
    - fate quel che dicono e non quanto essi fanno //
    ma si guardano bene dal rimarcare:
    - i Falsi preti appaiono come belanti e innocenti pecorelle / ma dentro sono rapaci-affamati _ libidinosi lupi: e dai loro frutti li RI-conoscerete !!
    - - -

  15. #30
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Condivido quanto detto da esterno e mi permetto di aggiungere un pensiero dell'evangelista attribuite a Gesù quando afferma che le mentalità del mondo sono destinate a passare ma le Sue parole ( di Gesù) che esprimono pensieri universali non passeranno mai.
    In più è come se le parole esprimessero la forza di un fuoco spirituale che consuma ogni cosa, intendendo con cosa l' istituzione che cerca di possederle o farle sue per il proprio vantaggio. Altro che picconate, ma, come disse il Battista, è un fuoco che divora ogni umana ipocrisia sino alla radice.
    Era ora, dico io, che le pecore uscissero dai recinti, la voce del buon pastore è un richiamo al quale chi ha veramente fede non può resistere, altro che la voce del padrone, che è senza tenerezza ma in compenso con tanta arroganza, ed è anche così vile da abbandonare il gregge a se stesso all'arrivo dei lupi.

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