Il nick Crepuscolo in un post di un topic ha scritto:
non voglio tediarti parlandoti di me, poiché per gli altri, che sono quelli con cui di solito ci si confronta, potrei all'apparenza risultare un fallito, ma dentro di me so benissimo ciò che ho fatto e perché l'ho fatto.


Buonasera Crep, la tua proposizione mi ha fatto riflettere e ricordare un monito di "Charlot" (il famoso attore Charlie Chaplin) coi baffetti e la "bombetta", sempre afflitto dalla malasorte, eppure nobile nella sua libertà e dignità umana:"Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te è un problema loro".



Nessuno è del tutto indifferente al giudizio degli altri. Ci sono persone che si tormentano nel sospetto di essere giudicati negativamente.

E' un'esperienza umana comprensibile, specie se si tiene conto dell'aggressività verbale nel web.

A margine vale anche questo motto dei "Dialoghi di Confucio": "Non preoccuparti del fatto che la gente non ti stima. Preoccupati, invece, del perché non meriti di essere stimato"

In ambito sociologico la reputazione è un concetto che attiene alla credibilità che un soggetto ha all’interno di un gruppo sociale, anche virtuale. Ma tu sei credibile, perciò non preoccuparti della reputazione.