Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
La sociologa bavarese Gabriele Kuby nel 2017 ha pubblicato il libro titolato: “La rivoluzione sessuale globale. Distruzione della libertà nel nome della libertà”. In questo testo la Kuby si sofferma anche sul 1968, l’anno simbolo della rivoluzione della morale e della sessualità, e sostiene che la sessualizzazione all’inizio fu vissuta come “un ideale rivoluzionario” dai giovani sessantottini, per poi “dilagare come moda” nell’intento di “sovvertire” la morale cristiana in nome dell’assoluta libertà, del progresso e della tolleranza.

La filosofa e sessuologa francese Therese Hargot, nel suo saggio titolato “Una gioventù sessualmente liberata (o quasi)”, spiega che la liberazione sessuale conquistata negli anni Sessanta non ha liberato nessuno ma, al contrario, ha deresponsabilizzato gli uomini e isolato le donne a vedersela da sole con la maternità.

La Hargot aggiunge che per vivere responsabilmente la propria sessualità i divieti agli adolescenti servono per costruire la loro identità. Il "vietato vietare" si è rivelato una trappola: siamo passati dal “non bisogna avere relazioni sessuali prima del matrimonio” al “bisogna avere relazioni sessuali il prima possibile” di cui sono schiavi i giovani di oggi dei quali ha raccolto innumerevoli testimonianze.

Secondo questa sessuologa […] bisogna insegnare ai ragazzi fin dalla pubertà a conoscere il proprio corpo, a meravigliarsi della capacità che abbiamo di generare la vita e prendere coscienza di questa grande responsabilità. Si parla di sesso solo nel senso che c’è la possibilità che arrivi un bambino o una malattia ma non si parla mai delle conseguenze emozionali dell’atto sessuale. Quello che voglio dire è che questa conoscenza del corpo ci permette di cambiare la nostra visione del corpo e della sessualità che non è solo una questione meccanica o tecnica ma include e riguarda tutta la nostra persona e l’altro e ha questa conseguenza incredibile di generare la vita. E quindi è irresponsabile avere degli atti sessuali con chiunque e quando si vuole”.

Le opinioni di questa studiosa sono spesso polemiche ma servono per riflettere.
E due!