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Discussione: Milano ai tempi della Peste Nera.

  1. #151
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Te lo dicevo settimana scorsa: Allora tutta quanta la Storia è un'assurdità. Tutte le culture, tutti i sistemi sociali che si sono avvicendati nei secoli e che hanno parlato dell'eguale importanza di Scienza e Fede, di progresso Materiale e Spirituale, di studi tecnici e umanistici, medici e letterari....avrebbero preso lucciole per lanterne: Tutte quante!
    E di nuovo ti pongo la domanda: Vuoi che per l'ennesima volta ti copincolli l'elenco di tutti quelli che hanno studiato medicina, scienze naturali e biologia che sono anche credenti? Poi però non lamentarti.
    Voglio dire che un Ayala, un Pasteur, un Galleni (che era di qua, di Pisa) erano eminenti studiosi e contemporaneamente credevano a questo....

    «Corpore et anima unus» - Unità di anima e di corpo

    362 La persona umana, creata a immagine di Dio, è un essere insieme corporeo e spirituale. Il racconto biblico esprime questa realtà con un linguaggio simbolico, quando dice: « Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente » (Gn 2,7). L'uomo tutto intero è quindi voluto da Dio.

    363 Spesso, nella Sacra Scrittura, il termine anima indica la vita umana, oppure tutta la persona umana. Ma designa anche tutto ciò che nell'uomo vi è di più intimo e di maggior valore, ciò per cui più particolarmente egli è immagine di Dio: « anima » significa il principio spirituale nell'uomo.

    364 Il corpo dell'uomo partecipa alla dignità di « immagine di Dio »: è corpo umano proprio perché è animato dall'anima spirituale, ed è la persona umana tutta intera ad essere destinata a diventare, nel corpo di Cristo, il tempio dello Spirito.

    2563 Il cuore è la dimora dove sto, dove abito (secondo l'espressione semitica o biblica: dove « discendo »). È il nostro centro nascosto, irraggiungibile dalla nostra ragione e dagli altri; solo lo Spirito di Dio può scrutarlo e conoscerlo. È il luogo della decisione, che sta nel più profondo delle nostre facoltà psichiche. È il luogo della verità, là dove scegliamo la vita o la morte.

    http://www.vatican.va/archive/catech...1s2c1p6_it.htm

    Lo scorso 29 novembre si è spento a Pisa, all’età di 69 anni, il prof. Ludovico Galleni. Zoologo di fama internazionale, Galleni è stato uno dei pionieri del dialogo tra fede, teologia e scienze naturali nel nostro paese. Studioso appassionato dell’opera di Pierre Teilhard De Chardin, aveva tratto dagli scritti scientifici e filosofici del gesuita francese una potente chiave ermeneutica per interpretare i meccanismi dell’evoluzione, tema a cui aveva dedicato gran parte della sua ricerca. Scienziato e credente, si è impegnato con passione per avvicinare la Chiesa e la teologia alle nuove prospettive emergenti dal mondo scientifico. Ha vissuto la responsabilità verso i problemi ecologici come dimensione fondamentale della sua fede cristiana.

    http://www.settimananews.it/cultura/...i-in-memoriam/

    Il Premio Templeton 2010, assegnato per lavori riguardanti tematiche religiose e spirituali, è andato al celebre biologo e genetista cattolico Francisco J. Ayala. La rivista di divulgazione scientifica NewScientis lo ha intervistato sul rapporto tra scienza, fede e morale: «Ritengo che la scienza sia compatibile con la fede religiosa in un Dio personale, onnipotente e benevolo. una volta che la scienza ha detto la sua, resta ancora molto di interessante da dire sulla realtà. E il senso comune ci dice che la scienza non può dirci tutto»

    http://www.uccronline.it/2010/04/02/...ancisco-ayala/

    Louis Pasteur (Dole, 27 dicembre 1822 – Marnes-la-Coquette, 28 settembre 1895) è stato un chimico e microbiologo francese.

    Grazie alle sue scoperte e alla sua attività di ricerca è universalmente considerato il fondatore della moderna microbiologia. Durante l'intera vita Louis Pasteur rimase un fervente cattolico. “Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta.”
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  2. #152
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    Conino, Pasteur ha dato contributi alla scienza ma non ha certo contribuito a dimostrare dio. E ne puoi scrivere quanti ne vuoi di nomi, nessuno di coloro che citerai ha o avrà potuto dare un contributo vero, oggettivo, dimostrato alle credenze personali. Ed alla Scienza non gliene può fregare di meno delle credenze e delle religioni. Fattene una ragione. Poi se le religioni hanno dato un contributo alla morale e all'etica, sia nel bene che nel male, alla filosofia, alla letteratura, a qualche appiglio storico se c'è, ok, ma non c'è una verità, una prova che esista un dio, più dei, un aldilà, un'anima ecc...
    Chi si lamenta e si rode dentro sei tu, che vedi ogni giorno prenderti il risciacquo.
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  3. #153
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    La Scienza non deve, dimostrare Dio. Non può, Laura. Va oltre le sue competenze...oltre il suo campo. E queste ultime 3 grandi personalità scientifiche lo sapevano bene. Non hai letto Ayala?
    "una volta che la scienza ha detto la sua, resta ancora molto di interessante da dire sulla realtà."
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  4. #154
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    E allora perché citi in continuazione scienziati credenti?
    Poi hai da dimostrare che la fede e la religione in qualche modo aggiungano conoscenze, che colmino quella parte che andrebbe oltre le competenze della Scienza e del Sapere in generale, che esista questo oltre.
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  5. #155
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    .

    Lo scorso 29 novembre si è spento a Pisa, all’età di 69 anni, il prof. Ludovico Galleni. Zoologo di fama internazionale, Galleni è stato uno dei pionieri del dialogo tra fede, teologia e scienze naturali nel nostro paese. Studioso appassionato dell’opera di Pierre Teilhard De Chardin, aveva tratto dagli scritti scientifici e filosofici del gesuita francese una potente chiave ermeneutica per interpretare i meccanismi dell’evoluzione, tema a cui aveva dedicato gran parte della sua ricerca.
    Interessante la teologia con annessa cristologia di Pierre Teilhard de Chardin.
    Provo a farne una breve sintesi.

    Egli voleva offrire un'interpretazione della figura del Cristo e del suo messaggio al mondo scientifico del XX secolo, un mondo generalmente contrario alla religione, specialmente al cristianesimo.
    A questo mondo, chi Teilhard appartiene nella sua qualità di scienziato, egli intende annunciare un messaggio "choquant": voi non potete essere scienziati moderni senza accettare il cristianesimo, perché il cristianesimo è l'anello conclusivo dell'Evoluzione: uno scienziato che accetta l'Evoluzione e le sue leggi non può rifiutare il cristianesimo (la figura del Cristo ed il suo messaggio), perché questo non è un fenomeno casuale, arbitrario, ma il portato logico del sistema evoluzionistico.

    Per quanto riguarda la cristologia, già il Monito dell'(allora) Santo Uffizio ( 1 Luglio 1962) avvertiva che nell'opera del Teilhard non si dà un'adeguata espressione del soprannaturale, in quanto si pone sullo stesso piano dell'evoluzione la creazione, l'incarnazione e la redenzione; inoltre non si salva la gratuità dell'ordine soprannaturale e si ignorano i profondi confino esistenti tra materia e spirito.

    In parole povere mancano i dogmi a cui la tua Chiesa tiene tanto.

    Da dove veniamo è fuor di dubbio dove andremo chi lo sa?
    Ultima modifica di crepuscolo; 21-05-2020 alle 14:58

  6. #156
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    E allora perché citi in continuazione scienziati credenti?
    Poi hai da dimostrare che la fede e la religione in qualche modo aggiungano conoscenze, che colmino quella parte che andrebbe oltre le competenze della Scienza e del Sapere in generale, che esista questo oltre.
    Quando dialogano e si rispettano a vicenda, le aggiungono sicuramente! Il muro contro muro, al contrario, produce stagnazione.
    amate i vostri nemici

  7. #157
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Interessante la teologia con annessa cristologia di Pierre Teilhard de Chardin.
    Provo a farne una breve sintesi.

    Egli voleva offrire un'interpretazione della figura del Cristo e del suo messaggio al mondo scientifico del XX secolo, un mondo generalmente contrario alla religione, specialmente al cristianesimo.
    A questo mondo, chi Teilhard appartiene nella sua qualità di scienziato, egli intende annunciare un messaggio "choquant": voi non potete essere scienziati moderni senza accettare il cristianesimo, perché il cristianesimo è l'anello conclusivo dell'Evoluzione: uno scienziato che accetta l'Evoluzione e le sue leggi non può rifiutare il cristianesimo (la figura del Cristo ed il suo messaggio), perché questo non è un fenomeno casuale, arbitrario, ma il portato logico del sistema evoluzionistico.

    Per quanto riguarda la cristologia, già il Monito dell'(allora) Santo Uffizio ( 1 Luglio 1962) avvertiva che nell'opera del Teilhard non si dà un'adeguata espressione del soprannaturale, in quanto si pone sullo stesso piano dell'evoluzione la creazione, l'incarnazione e la redenzione; inoltre non si salva la gratuità dell'ordine soprannaturale e si ignorano i profondi confino esistenti tra materia e spirito.

    In parole povere mancano i dogmi a cui la tua Chiesa tiene tanto.

    Da dove veniamo è fuor di dubbio dove andremo chi lo sa?
    Come chi lo sa? Gesù Cristo che è venuto a fare? Gesù Cristo ce lo dice dove andremo.

    «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.» (Giovanni 14)
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  8. #158
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Come chi lo sa? Gesù Cristo che è venuto a fare? Gesù Cristo ce lo dice dove andremo.

    «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.» (Giovanni 14)
    Cono cerchiamo di essere seri.
    Gesù lo ha detto agli apostoli perché erano stati con lui ed avevano sentito quello che diceva e visto quello che faceva. Lo conoscevano in carne ed ossa e Lui conosceva loro.
    Noi invece dobbiamo fidarci od avere fede perché non abbiamo né sentito e né visto quello che Gesù ha detto e fatto.
    Detto questo noi speriamo che sia come c'è scritto ma non possiamo esserne sicuri al 100%.
    E se fosse anche al 99% non è mai sicurezza.
    In sostanza capisco ciò che è scritto in Giovanni, e non te la prendere a male se ti dico che lo sapevo già e ci avevo già riflettuto, ma continuo a ribadire che la sicurezza sul futuro, intesa come te l'ho spiegata non ce l'ha nessuno. E per ultimo quel pensiero di Giovanni era riferito agli apostoli che Gesù conosceva, li aveva temprati ed istruiti.
    Se tu dici apertamente che sei sicuro al 100 % che Gesù ti ha preparato un posto in Paradiso sin da ora, permettimi di dirti che onestamente non ci posso credere.

  9. #159
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Quando dialogano e si rispettano a vicenda, le aggiungono sicuramente! Il muro contro muro, al contrario, produce stagnazione.
    Tanto non serve a nulla questo dialogo, è solo teatrino e non produce conoscenza. Il fiato dalla dentiera dei personaggi che citi non dimostra niente e nemmeno costoro possono fornire scoperte e prove. Fattene una ragione.
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  10. #160
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Cono cerchiamo di essere seri.
    Gesù lo ha detto agli apostoli perché erano stati con lui ed avevano sentito quello che diceva e visto quello che faceva. Lo conoscevano in carne ed ossa e Lui conosceva loro.
    Noi invece dobbiamo fidarci od avere fede perché non abbiamo né sentito e né visto quello che Gesù ha detto e fatto.
    Detto questo noi speriamo che sia come c'è scritto ma non possiamo esserne sicuri al 100%.
    E se fosse anche al 99% non è mai sicurezza.
    In sostanza capisco ciò che è scritto in Giovanni, e non te la prendere a male se ti dico che lo sapevo già e ci avevo già riflettuto, ma continuo a ribadire che la sicurezza sul futuro, intesa come te l'ho spiegata non ce l'ha nessuno. E per ultimo quel pensiero di Giovanni era riferito agli apostoli che Gesù conosceva, li aveva temprati ed istruiti.
    Se tu dici apertamente che sei sicuro al 100 % che Gesù ti ha preparato un posto in Paradiso sin da ora, permettimi di dirti che onestamente non ci posso credere.
    Quelle Parole sono valide per sempre. Per tutte le epoche storiche, Crep. Per tutti gli Uomini e le Donne del mondo, visto che le Sue ultime parole furono proprio l'invito a portare il Vangelo ai 4 angoli della terra....
    Quel posto, Gesù Cristo lo prepara. Singolarmente. Ma la nostra incredulità, (il nostro peccato in ultima analisi) lo mette a rischio.

    "Il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?"

    LUCA 18
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