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Risultati da 361 a 375 di 522

Discussione: Decamerin

  1. #361
    In buona sostanza, non è colpa di nessuno. Il tutto dipende dalla forza di attrazione vaginazionale.

    Bambol utente of the decade

  2. #362
    رباني L'avatar di King Kong
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    “Quella che vi racconterò, amici, è la storia vera di un’amicizia fra un passero solitario e un viaggiatore intenti ad attraversare l’oscura valle della vita. I due si incontrano regolarmente di prima mattina per trascorrere qualche minuto insieme e, in questo frangente, usano raccontarsi le loro gioie e le loro pene, i loro dubbi e i loro traguardi.
    Questo è il dialogo del loro ultimo incontro.

    La nuvola

    „Tanti esseri umani, tante verità, Johnny. Come uscire da questo dilemma? A chi dare credito?“
    „Stai cercando nella direzione sbagliata, Habibi“.
    „Cosa vuoi dire?“
    „A chi vuoi dare credito? Perché associare la tua vita ad altro? Quale necessità hai di una verità che altri hanno costruito per te?“
    „Johnny, ho bisogno di un orientamento, di un metro per misurare la realtà e discriminare il bene dal male, il giusto dall‘ingiusto, il buono dal cattivo“.
    „Quale benedizione e quale maledizione è la mente umana, Habibi“.
    “Non è così anche per te, Johnny?”
    “Sono passero solitario, il mattino spicco il volo dalla torre sulla collina e scendo in picchiata sulla radura a caccia del calabrone, della cavalletta, della farfalla incauta. Quando il sole brucia la pianura e gli insetti, mi accontento del frutto del ginepro, del lampone e della mora che invano le spine cercano di difendere. In fondo alla radura scorre pigro il fiume, generoso di acqua che disseta e toglie la polvere dalle ali. Non ho bisogno di altre verità. Non conosco il mondo oltre le montagne di Qaf ne’ la vita sotto la superficie delle acque. Non so cosa muove i carri degli uomini senza l’aiuto del cavallo; il succedersi del giorno e della notte è scienza sufficiente per la mia sopravvivenza. Il portolano necessario a ritrovare il mio rifugio è scritto nella mia mente. Non confondo la mia scienza con quella del falco né con quella della rondine che solcano il cielo ad altre altezze, ad altre velocità, inseguono altre prede. Per scoprire l’essenza della mia esistenza apro gli occhi e i miei occhi sono quelli di un passero solitario“.
    „Facile per te, Johnny, ma la mia vita è un continuo confronto con la vita di altri che come me camminano verso un obiettivo sconosciuto, ognuno con la sua mappa, ognuno con la sua conoscenza. I nostri sentieri si incrociano mille volte e la scelta della direzione è difficile. Troppe informazioni a confronto, troppe evidenze discordanti, ad ogni incontro la necessità di una nuova decisione“.
    „Continui a guardare nella direzione sbagliata, Habibi.
    Fa conto di mettere tutte le tue conoscenze in una nuvola e lo stesso farà il tuo vicino, il panettiere dall’altra parte della strada e la lavandaia in fondo alla via. Ognuno con il proprio sapere e con la propria nuvola. Per quale motivo desideri che la tua sia simile a quella di altri o che altri dettino le regole per definire la tua? La verità non è nascosta in una nuvola diversa dalla tua e non c’è nulla di sbagliato in quella degli altri. Non hai bisogno di essere corretto ne‘ è tuo compito correggere gli altri. Il cielo è grande abbastanza per tutti, l’unico ostacolo è la tua mente fissata a un confine, un colore, una direzione“.
    „Non esiste dunque una verità assoluta?“
    „Certo che esiste, ma la direzione è un’altra“.
    „E sarebbe?“
    „Allarga la tua nuvola fino a quando sarà vasta abbastanza per contenere l’infinito e l’infinito dimorerà nella tua nuvola, ben visibile per tutti coloro che lo vorranno vedere e che hanno rinunciato alle forme, ai confini, ai colori. Le verità degli altri che ora ti sembrano contraddittorie, saranno frammenti di un mosaico che si estende dall’est all‘ovest, dove le idee sono profumi che si alternano nell‘alcova del Sultano“.
    „E come riconoscerò di aver superato ogni inganno, ogni illusione, ogni verità parziale?“
    „Sentirai distintamente la voce del Sultano alla tua porta“.

    „Se veramente non vuoi mantenere la tua promessa di farmi visita, vieni almeno nei miei sogni, dal momento che hai lasciato una fiamma accesa nel mio cuore. Ma ha mai l’immagine di un sogno visitato un uomo che fugge dal sonno?
    Chi ha sempre provato invidia nei miei confronti, ora sarà felice di questa mia situazione e se prima era invidia, ora è commiserazione”.
    (cit. “Le mille e una notte”).

    KK
    Aut hic aut nullubi

  3. #363
    Ribadisco e confermo, KK sei davvero bravo (non solo a far foto) ci metti passione in quello che fai

  4. #364
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Dovremmo essere tutti l’essere che ci sentiamo di essere nella nostra nuvola
    Per poter serenamente incontrare la nuvola degli altri
    Come sempre una grande lettura, King Kong!
    -Healthy body, clear mind, peaceful spirit-

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  5. #365
    رباني L'avatar di King Kong
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    Ribadisco e confermo, KK sei davvero bravo (non solo a far foto) ci metti passione in quello che fai
    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    Dovremmo essere tutti l’essere che ci sentiamo di essere nella nostra nuvola
    Per poter serenamente incontrare la nuvola degli altri
    Come sempre una grande lettura, King Kong!
    Grazie. Qua e là è necessaria qualche limatura, qualche correzione, ma nella sostanza resta così.
    @ efua, accettarci per quello che siamo è forse uno dei passi più difficili. Troppa paura del giudizio degli altri. Magari chiedo a Johnny...
    Aut hic aut nullubi

  6. #366
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    @King Kong: sinceramente per me accettarmi è stata da sempre la cosa più semplice, in verità non mi sono mai nemmeno posta il problema dell’accettazione da parte degli altri
    Tra simili ci si riconosce e ci si ritrova sempre
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  7. #367
    رباني L'avatar di King Kong
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    @King Kong: sinceramente per me accettarmi è stata da sempre la cosa più semplice, in verità non mi sono mai nemmeno posta il problema dell’accettazione da parte degli altri
    Tra simili ci si riconosce e ci si ritrova sempre
    Rari nantes in gurgite vasto
    Aut hic aut nullubi

  8. #368
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Mi serve l’aiutino
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  9. #369
    رباني L'avatar di King Kong
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    Mi serve l’aiutino
    Dopo il naufragio di Enea e la sua flotta, Virgilio descrive i naufraghi come „pochi nuotatori nel vasto gorgo“.

    È diventata una metafora per dire, in questo caso, che alcune caratteristiche sono riservate a pochi.
    Aut hic aut nullubi

  10. #370
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Dopo il naufragio di Enea e la sua flotta, Virgilio descrive i naufraghi come „pochi nuotatori nel vasto gorgo“.

    È diventata una metafora per dire, in questo caso, che alcune caratteristiche sono riservate a pochi.
    Grazie King Kong per il chiarimento
    L’Eneide l’amai moltissimo
    Un mio vecchio nick altrove fu ifigenia
    Grazie per aver riportato involontariamente a galla anche questo ricordo
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  11. #371
    Ma, quando io avrò durata l’eroica fatica di trascriver questa storia da questo dilavato e graffiato bigliettino trovato in un Bacio Perugina, e l’avrò data, come si suol dire, alla luce, si troverà poi chi duri la fatica di leggerla?...Ma si...i lettori/lettrici del ''Decamerin'' sono ormai vaccinati e preparati al peggio. Almeno, i supestiti.

    Il ciocco di sequoia californiana sugli alari di ferro battuto si ruppe a metà, con uno schiocco secco ed un violento turbinio di scintille aspirate dal camino. La fiamma, sbocciata come un'orchidea dal suo cuore incandescente, squarcio' la penombra del salone, facendo baluginare di riflessi dorati le decorazioni sulle costole dei volumi della biblioteca.
    Spaparanzato mollemente nella monumentale Chesterfield amaranto del 1792 (di cuoio di Russia), Innomikanyu non fece una piega. Continuo' ad alternare sorsate di Ron Xacapa (ovviamente XO 35...con l'indispensabile scaglia di cioccolato 99% cacao criollo equadoriano ) a boccate di Davidoff Winston Churchill Lancaster. E seguendo le volute di fumo azzurrino, il pensiero andava al canto degli schiavi negri che raccoglievano tabacco, canna da zucchero e cabosse sotto il sole cocente e le sferze dei piantatori vestiti di candido lino... le dita inanellate di chevalier di Tiffany ne ritmavano il soul « Ah, bei tempi...questi sono i piaceri della vita ! » .
    Bussarono. « Avanti ! » La porta di rovere si spalanco' sbattendo sullo stipite e don Bumbligo fece il suo solenne ingresso, scusandosi come un Catarella qualsiasi. « Avrei bisogno di aiuto . Mi é sfuggita, e temo che possa convolare a nozze con quel Turbocoso... Renzo Turboglino. Quello che tutti chiamano Ciclo. Quel mezzo filosofo e mezzo poeta, che si tinge i capelli di bianco per avere il fascino della maturità sulle fanciulle inesperte in cerca della figura paterna... » Innomikanyu, come se un demonio nascosto nel suo cuore gliel'avesse comandato, l'interruppe subitamente, e licenziò don Bumbligo,dicendo: « Me ne occupero' personalmente. Il tempo di 12 ostriche Marennes Oleron con un calice di Chablis Grand cru "Bougros" Domaine 2011. ...Andate ! E uscendo non catarrellate la porta ». don Bumbligo usci', ossequiente , a reculoni.
    Un passo indietro e di lato, nella storia si impone.
    Come il paso-doble della regina della pizzica, quando fa volteggiare , scatenata nell'estasi tersicorea, come Salomé ancheggiante nella danza del ventre, i veli rosa e celeste che celando esaltano le splendide nude veneree forme, trasporta gli spettatori avvinti e ammaliati al di là dello spazio e del tempo, cosi' io, modesto trascrittore del bigliettino trovato nel Bacio Perugina (...o era nel Condorello di Belpasso ?..), informo il fedele quanto incauto lettore (o lettrice), degli antefatti.
    Renzo Turboglino (che tutti chiamavan Ciclo), filosofo e poeta, trascorreva i suoi momenti liberi discutendo con amabili fanciulle e signore che ammaliava , grazie all'eloquio brillante ed alle chiome volutamente stempiate e tinte di bianco. Particolarmente soggiogata da lui era Lucia Mondéfua (Efua, per le amiche) pudica e modesta, che viveva con la madre, perennemente vestita di nero (il testo non chiarisce se in lutto o perché il nero snellisce le forme opulente), salvo le babucce rosa con pon-pon, tenutaria di un luogo d'incontro letterario per spirti bisognosi di discussione o di relax letterario o etilico.
    Ma tra i due, un incomodo: un caliente signorotto, don Bumbligo. Il « don » non clericale o monastico, ma rivelatore delle origini trinacrie , dove il suddetto svolgeva attività di posteggiatore marittimo, consulente in cannoli e gigolo' per signore sole a tempo perso.
    Per la modesta Mondéfua (Efua per le amiche....amici non ne aveva, data la pudica riservatezza) la scelta tra il sensibile canuto poeta ed il carnale gigolo' fu immediata. Ma il sangue siculo caliente non poteva sopportare l'onta del rifiuto alle sue voglie....e cominciarono gli « avvertimenti » .
    Inutile il ricorso di Turboglino (detto Ciclo) ai consigli di un tuttologo, un tizio alto, asciutto, pelato, col naso rosso, e una voglia di lampone sulla guancia, soprannominato Axeccarbugli (ma sopratutto, non chiamatelo cosi'). « Caro nonnetto...ah, sono tinti ? Scusi...dicevo.. ...de minimis non curat...come é noto mi occupo solo di max...xmanx, per la precisione...quindi ...provi a chiedere aiuto a un forum » fu la risposta.
    E nell'attesa di tempi migliori, Mondéfua cerco' rifugio in un luogo sicuro. Un convento ad Acerra. Si trattava di una biblioteca di rari testi in sanscrito,aramaico e norvegese medievale, diretta della colta quanto arcigna Monaca_di_Acerra.
    Renzo Turboglino, passo' l'Adda, il Tagliamento, il Piave e quantaltro per rifugiarsi come giardiniere nella villa fiorita a strapiombo sull'Adriatico di una dama celeberrima per la follia delle sue corse sulla rena della battigia, con i polpaccioni ignudi che emergono botticellianamente dalla spuma del mare. E li' lo lasciamo...immaginando che il fascino delle canute chiome stempiate affascini alla follia la dama della villa, che gli farà dimenticare , con fiumi di rakià e plavac mali, la timida e modesta Lucia Mondéfua (Efua per le amiche)
    Un altro giro di danza indiavolata, con lo smeraldo incastonato nell'ombelico della regina della pizzica che lancia bagliori abbaglianti...e torniamo a noi.
    Innomikanyu si forbi' le labbra col tovagliolo di batista ricamato, assaporo' un sorso di Armagnac Dupeyron 1959 dopo averne ammirato i riflessi ambrati nel tulipe di cristallo di Boemia. Sospiro' e tra sé e sé disse « Bene bene...ad Acerra....l'amante masochista della sadica monaca_di_Acerra...Egidio, (detto in maniera volgarotta e irridente ''il conogelato'' o ''stravinsky'') , colui che la domina sessualmente, la rende succuba e le fa fare qualunque cosa , dipende totalmente da me. Meglio, dalle olive saclà che solo io posso fornirgli.... »
    E rise., battendosi le mani sulle cosce rumorosamente.
    Dati gli ordini agli scherani, si stravacco' di nuovo nella Chesterfield amaranto e chiuse gli occhi, contando mug (di rame antico di Cipro) di Moscow mule per addormentarsi.
    « Egidio caro..mi sembri proprio '' conogelato'' stasera...hai le ...olive (saclà) « in panne » ?... traduco : « fractus es ? ». La monaca_di_Acerra diede fondo alle sue arti raffinate di seduzione : lo insulto', sbeffeggio', insolenti', ironizzo' sui suoi gusti, abitudini, conoscenze, miti, credenze, ricette e abbinamenti enologico-culinari....cercando di portare lui al parossismo del piacere masochista, e quindi appagarsi di orgasmi sadici
    E lo sciagurato rispose.
    La notte fu lunga e, in un certo senso, tempestosa.
    Di primo mattino la monaca_di_Acerra pago' la sua notte di piacere scatenato. Chiamo' Lucia Mondéfua :« Cara Lucia Mondéfua...posso chiamrti Efua ?..Ho qui una damigiana di caffé destinata a Zorrona...si la tua mamminona, tutta nera (salvo babucce e ponpon)...puoi portargliela ?..No...non é un cicloturbo....é un triciclo normale. Tu dentro con la damigiana e Egidio ai pedali...don Bumbligo ? Noo...troppo caldo. Starà mangiando una granita di mandorle...con la regina della pizzica, probabilmente. Vai tranquilla...se hai caldo...c'é ..eheheheh...''conogelato '' »
    E si misero in viaggio, non per caffeinizzare la nera signora,ma verso il castello di Innomikanyu.
    Lucia Mondéfua (Efua, per le amiche) sorrideva ignara del suo prossimo misterioso destino.

    ....ma cos'é questo strano rumore ? ...uno stridio ? Un grido ?....no, non sono suoni umani...sono i versi dell'aquila o del falco....
    Cosa si posa sulla finestra della sala del castello Maniace ? Un'aquila ?.... Ma é Ladyhawke!!!!
    con un ramoscello di ulivo ? No... « La gazzetta Ufficiale » che dice « Fine del confinamento »
    Yupee... Liberi tutti !....
    Quindi:

    « F I N E »

    del '"Decamerin".



    ...come finisce la storia del bigliettino trovato nel Bacio Perugina ?
    Finisce bene : arriva la peste e crepano tutti.
    Ultima modifica di restodelcarlino; 09-06-2020 alle 19:21

  12. #372
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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  13. #373
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    Complimenti veramente! Ciao.
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  14. #374
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Innanzitutto ti ringrazio perché mi ritrovo a far parte, come ospite fisso ormai, delle tue opere
    Complimenti per la scelta della Chesterfield amaranto, una indiscutibile scelta di gusto
    L’occhio attento e astuto di un falco pellegrino, che vola sulle nostre teste, a scrutarci
    Pudica, timida, modesta, insomma non sono riuscita ad igannarti sulla mia vera natura?!

    Sono indecisa se risparmiarti o meno...



    Tuttavia noto una certa inclinazione all’elaborazione di pensieri legati ad un certo sadomasochismo...
    Pertanto, ti risparmierò

    Le ho mai raccontato del vento del nord?



    Per crepare tutti, abbiamo tempo.
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  15. #375
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    Tuttavia noto una certa inclinazione all’elaborazione di pensieri legati ad un certo sadomasochismo...

    .
    Mica a caso ho scritto "malato"!
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

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